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SOCIOLOGIA

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SOCIOLOGIA

La sociologia è lo studio scientifico della società, essa contiene un oggetto che è la società
e un metodo empirico. Rispetto alle altre scienze empiriche presenta alcune differenze
perché la società è una realtà storica non sempre esistita. La sociologia inizia a formarsi
quando la società diventa autonoma dallo Stato. Due autori particolarmente significativi sono
Thomas Hobbes e John Locke. Per il primo l’uomo non è per natura un essere sociale,
egli è mosso dai propri bisogni ,sente quelli altrui come una minaccia per la realizzazione dei
propri. Hobbes definisce questa situazione come stato di natura, in cui gli uomini sono uguali
perché mossi da spinte egoistiche, e ciò li rende estranei alla vita collettiva. Quindi devono
scegliere in modo razionale l’alternativa tra totale libertà e insicurezza e dipendenza e
sicurezza.Appare più razionale scegliere un sistema politico al quale si cede la propria
libertà in cambio di garanzie e sicurezza.Si passa dallo stato di natura allo Stato,una grande
macchina costruita dall’uomo. Il sovrano è l’unico individuo libero mentre tutti gli altri hanno
fatto un passo indietro. Diversa è la posizione di Locke che ritiene che esistano relazioni
organizzate tra gli individui anche al di fuori dello Stato, che sono rapporti della cosiddetta
società naturale. Le dimensioni considerate da lui come indipendenti dallo Stato sono la
proprietà, le relazioni familiari e i commerci. Il concetto di proprietà proviene nel passaggio in
cui Dio fa dell’uomo signore delle cose create, senza determinare come queste risorse
possono essere distribuite.Il lavoro per Locke è l’applicazione dell’essere umano alla natura,
qualsiasi cosa che sia stata estratta dalla natura e congiunta al lavoro dell’uomo diventa
automaticamente proprietà di tale individuo. Nasce il problema della quantità e a ciò Locke
pone la soluzione: tutti possono avere diritto al prodotto del proprio lavoro a patto che siano
lasciate per gli altri cose sufficienti e buone. Il concetto di individuo ha profonde radici
cristiane, il motivo per cui la nostra società sia basata sull’individuo è data dal fatto che è
stata /è cristiana. Il cristianesimo è una religione per tutti, perché conta sempre di più
l’individuo che la sua appartenenza ad una comunità. Un passaggio importante è stato dato
dalla riforma, quando gli individui hanno iniziato ad avere la possibilità di realizzare i principi
del cristianesimo senza l’intermediazione del clero, liberandosi così dalle gerarchie
ecclesiastiche sentendosi sempre più individui,questo apre la porta all’autonomia degli
uomini. La sociologia nasce con l’obiettivo di ottenere nello studio dei fatti umani gli stessi
risultati conseguiti nelle scienze naturali.Il metodo scientifico si basa su due principi
fondamentali:l’osservazione e la generalizzazione; non tutto può essere osservato e ciò che
non viene osservato non può essere indagato scientificamente perché la generalizzazione è
legata all’esperienza. Esistono due premesse per lo studio sociologico: gli uomini devono
avere ben chiare le relazioni sociali entro cui sono collocati e l’individuo deve essere
razionale.

COMTE
Comte (siamo in Francia, è un illuminista di seconda generazione) ritiene che la natura
umana sia caratterizzata da tre dimensioni: intellettuale, pratica e morale.L’ordine sociale si
ha quando questi tre aspetti hanno caratteristiche armonizzabili. È il primo a usare il termine
di sociologia per indicare la scienza della società. Egli ritiene che l’attività intellettuale sia
quella principale, e quella pratica e morale ne sono la conseguenza dello stadio di sviluppo
conseguito. Comte ritiene che l’umanità sia passata per tre grandi tappe di evoluzione: lo
stadio teologico , metafisico e positivo.Passando da uno stadio all’altro, l’umanità migliora e
sviluppa un controllo razionale sul mondo.
1)Stadio teologico:Prodotto dell’istinto e dal sentimento, basato sulla religione.Diviso a sua
volta tra animismo (forze della natura analoghe a quelle umane ma più forti), politeismo
(cause dei fenomeni naturali inquadrata in un Pantheon di dei) e monoteismo (ordine divino
più strutturato e coerente con un cosmo creato da una volontà). Lo stadio teologico influenza
anche l’attività morale dell’uomo, instaurando un ordine coerente per le sue attività.

2) Stadio metafisico: non ha divisioni intermedie, è caratterizzato da un sapere critico nei


confronti della teologia, e quindi non ha un ordine sociale.Esso è una transizione tra stadio
teologico e positivo, perché produce spiegazioni logiche alle forze della natura ma lo vede
sempre come un prodotto divino, successivamente sostituisce Dio con il concetto di natura.

3) Stadio positivo: la scienza domina il nostro rapporto con la natura qui c’è ordine e
progresso, le idee del positivismo secondo Comte sono che la scienza è destinata a
sostituire la teologia e la metafisica poiché il sapere da essa fornito è la base di un controllo
razionale della natura e della società.

Non ci saranno più le lotte tra le religioni e l’umanità unita alla scienza potrà riconciliarsi, la
guerra diventerà inutile verrà sostituita dal lavoro, mentre le classi oziose diventeranno
laboriose.La religione cattolica verrà sostituita da una religione positiva basata su una fede
razionale che dovrà essere il fondamento del nuovo ordine industriale. All’interno della
sociologia Comte distingue tra dinamica sociale e statica sociale. La statica riguarda le
condizioni di esistenza di una società, il suo ordine, mentre la dinamica indica il movimento,
il progresso. Il vero cambiamento deve coinvolgere tutta la società,che per Comte è il
concetto di ordine sociale.

TOCQUEVILLE
Nobile decaduto, sostenitore convinto della Repubblica. Tocqueville fu il maestro del
metodo comparativo, nel quale fondamentale è la comparazione tra realtà diverse per
genere e anche dello stesso genere in modo da identificare alcune caratteristiche generali e
tendenze evolutive. Egli pensa che è inutile rimpiangere il passato e accetta l’idea che la
Francia non sarà più monarchica. Caratteristica essenziale della democrazia è
l’eguaglianza ma non intesa come tutti gli uomini uguali, essa è un’ eguaglianza delle
opportunità, dove non esistono gerarchie di alcun tipo e ogni posizione deve essere
accessibile a tutti. Tocqueville confronta la situazione francese con quella americana, ritiene
che il regime politico deve essere in sintonia con la struttura della società. Inoltre egli
sostiene che la democrazia possa rappresentare dei pericoli al futuro dei popoli, da una
parte c’è la sovranità e dall’altra il controllo della sovranità. Con la rottura della catena che
teneva gli uomini attaccati, essi si ritrovano soli e indifferenti alla cosa pubblica , perché il
desiderio di eguaglianza attenua l’appartenenza alla collettività. Tocqueville ritiene che ci
possa essere una forte tensione tra eguaglianza e libertà e la democrazia è stabile quando
trova la stabilità nell’equilibrio tra eguaglianza e libertà . Gli americani hanno saputo gestire
la democrazia sfuggendo dal potere assoluto, secondo Tocqueville riescono a salvaguardare
la democrazia grazie alla presenza della religione, livello di partecipazione, associazionismo
dei civili e ruolo dei giornali nella formazione dell’opinione pubblica.

KARL MARX
Scrisse il "Capitale" insieme ad Engels nel "Manifesto del partito comunista".Marx cerca
di essere uno scienziato critico, stabilendo il rapporto tra oggettività scientifica e critica
sociale.Egli ritiene che la sociologia debba criticare sia saperi non scientifici sia la società
stessa, una critica quindi del metodo e dell’oggetto. La concezione che ha Marx della storia
dipende da quella che ha dell’uomo: esso è un ente generico, perché si coglie come genere,
cioè uomo.Questa è la principale differenza dagli animali, perché l’uomo è consapevole del
suo appartenere alla specie, l’esistenza dell’uomo è solo uno dei modi attraverso cui egli
può realizzare la propria essenza. L’animale ha solo la propria attività vitale, mentre l’uomo
realizza la propria essenza attraverso la vita. L’uomo può andare oltre l’esistenza, al di là del
suo particolare.L’uomo può realizzarsi attraverso la propria attività, il proprio lavoro: la libera
attività consapevole è una caratteristica specifica dell’uomo nonostante prima fosse
un’attività interiore svolta soprattutto dagli schiavi. L’uomo alienandosi produce oggetti con
cui organizza la produzione, ed organizza le proprie relazioni sociali, l’uomo produce la
società e la società poi lo determina. Marx ritiene che l’obiettivo degli uomini sia costruire
una società in cui la realizzazione del singolo implica quella di tutti.Ogni modo di produzione
è caratterizzato da un certo sviluppo delle forze di produzione, quest’ultime vengono
determinate allo sviluppo dei mezzi di produzione e dei rapporti di produzione che
intercorrono tra gli uomini. Successivamente Marx identifica quattro società con modi di
produzione e gradi di sviluppo diversi: tribale, antica, feudale e capitalista. Il cambiamento
delle forze di produzione è la precondizione per il cambiamento sociale e protagonisti di
questi cambiamenti sono le classi sociali, forme in cui gli uomini organizzano le loro relazioni
dentro le attività produttive. La storia è una storia di lotta di classi in cui emerge una classe
dominata che man mano che acquisisce consapevolezza della propria forza tende a
contrapporsi alla classe dominante.La classe antagonista acquisisce così coscienza di
classe e rende possibile un conflitto rivoluzionario che potrà originare un nuova fase di
sviluppo della produzione. Il materialismo storico spiega che si passa da una fase storica a
un’altra attraverso il conflitto tra classi che si contrappongono.Alla fine del processo storico il
proletariato che secondo Marx è la classe che rappresenta il particolare e l'universale
insieme riuscirà a raggiungere l’utopia di una completa realizzazione dell’uomo, questa
utopia è il comunismo. L’ideologia deriva dalla critica di Feuerbach alla religione
(strumento di dominio attraverso una falsa rappresentazione della realtà): democrazia
liberale per Marx all’ideologia che è uno strumento di potere.La religione viene criticata da
Marx più di ogni cosa perchè nasconde all’uomo la sua vera essenza se la proietta verso un
essere superiore. Questa sarebbe l’alienazione al suo massimo livello, perchè la forza di Dio
non è altro che la forza che l’uomo toglie da se stesso. L’essere supremo dev’essere l’uomo
stesso."La religione come oppio dei popoli": ovvero come strumento di evasione delle
classi ricche usata anche come medicamento. La classe operaia per smascherarsi
dall’ideologia deve essere aiutata dagli intellettuali, il partito e il sindacato, strutture con cui si
organizza per fare la rivoluzione. Marx scrive il “Capitale”per affrontare il problema: cerca di
dimostrare che in fabbrica il profitto è estorto in quanto i capitalisti tolgono il profitto agli
operai. Marx critica anche Hegel che sostiene che lo Stato sia sintesi formale delle diversità
presenti in una società: dice che attraverso il Parlamento ed altri meccanismi dello Stato
liberale, la borghesia crea una falsa universalità di continuare il proprio cammino.Il
marxismo intende smascherare tutte le ideologie in modo da realizzare il progetto illuminista.
Marx ritiene che il capitalismo rappresenta la realtà sotto sopra poiché oltre all’alienazione
inevitabile che si ha durante la produzione di oggetti si ha anche l’alienazione del lavoro
perché l’oggetto diventa merce, viene sottratto al produttore e diventa proprietà del
capitalista.Il valore delle merci secondo Marx possono essere di due tipi: il valore d’uso
(qualitativo), che indica l’unità di una merce e il valore di scambio (quantitativo), cioè
rapporto di quantità secondo cui le merci vengono scambiate.Lo scambio delle merci
avviene nella forma M-D-M, l’obiettivo è vendere M, in modo da ottenere D e acquistare M. Il
denaro è il mezzo dello scambio e rappresenta la quantità, mentre la qualità il fine.Il
capitalismo invece intende trasformare il denaro in capitale, e il ciclo è D-M-D. Il denaro
quindi non è il mezzo dello scambio ma il suo fine.Il commercio segue una logica
quantitativa secondo cui ha senso solo se D’>D. La logica capitalista è indifferente alla
qualità della merce, al valore d’uso, dato che lo scopo è fare denaro. Il prezzo delle merci
dipende:
-dalla teoria classica: criterio oggettivo, il prezzo di un bene connesso al numero di ore che
serve per produrlo, il prezzo si determina in fabbrica
-dalla teoria dell’utilità: criterio soggettivo il prezzo dipende dall’utilità soggettiva marginale,
il prezzo si determina sul mercato.
Il capitale diventa sempre più dominante contro il lavoro manuale, quindi si avranno sempre
più macchinari. Marx ritiene che il profitto è il salario che non corrisponde a quanto l’operaio
produce.

DURKHEIM
Ritiene che l’individualismo sia il problema e la risorsa principale della modernità, siccome
può produrre anomia, e ciò è visibile agli occhi di tutti, si può dire che la società moderna per
Durkheim sia anomica.La società per Durkeim è un fatto morale, un insieme di credenze
condivise che costituiscono la coscienza collettiva; su questa coscienza si basa la
solidarietà sociale ,il senso di stare insieme degli individui socializzati. Egli introduce il
concetto dell’uomo duplex, secondo la quale l’uomo ha una componente individuale e una
sociale: ognuno ha la propria individualità, unica, ma anche un’identità data dal fatto che
siamo nati in una società particolare. Durkheim distingue i pensieri dei soggetti della
rappresentazioni tra individuali e collettive, e la società per lui esiste in quanto è possibile
separare queste due dimensioni.Nelle società tradizionali secondo Durkheim esiste una
moralità comune basata sulla coscienza collettiva. Tutti gli individui si comportano allo
stesso modo, seguendo gli stessi valori di riferimento, perciò lo spazio di autonomia è molto
ridotto dato che l’individuo si conforma alle credenze, pratiche comuni della società in cui
vive. Gli individui nonostante non siano obbligati a fare alcune cose le fanno comunque
perché non hanno alternative, Durkheim parla quindi di solidarietà meccanica caratteristica
delle società premoderne.Quando i valori, le credenze e le consuetudini vengono meno per
via dei cambiamenti imposti dall’avvento della modernità si cade nell’anomia e quindi la
solidarietà diventa organica, cioè fondata sul meccanismo socio-economico della divisione
del lavoro. Importante è l’analisi di Durkeim sul suicidio, che invece che soffermarsi sugli
aspetti psicologici che portano l’individuo a ciò, si concentra nel dare una definizione al
suicidio come fatto sociale, mettendo in evidenza il tasso di suicidi a seconda delle
caratteristiche degli individui. Durkheim identifica quattro tipi di suicidi, disposti su due assi di
integrazione e regolamentazione( influsso che le rappresentazioni collettive hanno su quelle
individuali):
- EGOISTA: dove i legami sociali sono deboli.
- ALTRUISTA: eccesso di integrazione, individui che credono troppo a qualcosa, colui
che si dà la morte in ottemperanza a regole sociali.
- ANOMICO: bassa regolamentazione sociale, collegato al fatto che viviamo in una
situazione di anomia ovvero l’assenza di norme che lo espone alla frustrazione
continua. Anomia: caratteristica fondamentale della società moderna, non avere una
chiara risposta davanti ad una situazione per un comportamento corretto.
- FATALISTA: tipico di un eccesso di regolamentazione, un dispotismo delle regole
sociali.
“Le forme elementari della vita religiosa“, si occupa della vita religiosa ovvero quello che
fanno le persone che hanno credenza religiosa, cerca di capire in cosa consiste la
religione.Secondo Durkheim il fenomeno religioso compare nella distinzione tra sacro e
profano. Durkheim si riferisce a forme elementari di vita religiosa, in particolare al totemismo
delle tribù australiane perché ritiene sia più facile trovarci l’essenza della religione, essendo
forme meno complesse.Ne ricava che l’aspetto fondamentale non è la presenza di divinità
ma la presenza di cose sacre; essi acquistano una forza che le distingue dalle cose profane
una forza che si libera nei riti collettivi quando gli uomini perdono la propria individualità e si
confondono in un gruppo. L’effervescenza collettiva: momenti in cui gli individui formano
nuove forme di ritualità collettiva, si formano nuove idee che se funzionano si vanno a
formare nuovi gruppi sociali.L’unica religione in cui gli individui moderni credono è la
religione dell’individuo (laica).

MAX WEBER
Weber scartò il positivismo francese e si basò sullo storicismo tedesco. Secondo lo
storicismo, le azioni dell’uomo sono uniche ed irripetibili, perciò lo studioso deve cercare di
comprendere l’azione storica della sua particolarità, a seconda del senso che assume per
l’attore sociale che l’ha compiuta. Per studiare l’azione degli uomini, occorre prima
comprenderla,interpretarla altrimenti non si saprà mai cosa intendevano ottenere con tale
azione.Successivamente la si colloca dentro la sequenza storica di cui fa parte attraverso il
collegamento con l’azione precedente e quella futura. Solo che sono possibili mille
interpretazioni per ogni azione, quindi Weber cerca di generalizzare ma senza dimenticarsi
della loro natura particolare. Weber dice che ciò che definisce veramente l'azione è il senso
dato dal soggetto che lo compie: egli distingue quindi tra comportamento e azione. Non tutti i
nostri comportamenti sono azioni perché spesso sono privi di senso e non tutte le azioni
sono sociali; esse devono essere rivolte ad altri.Weber identifica quattro tipi ideali di azione
(due razionali due razionali): nessuna azione concreta corrisponde in pieno a uno dei tipi ma
sono combinazioni di diverse quantità di ogni tipo.
● agire affettivo: mosso da affetti, sentimenti, passioni, fa riferimento alla dimensione
emozionale dell'uomo.È imprevedibile , difficilmente inseribile in un nesso di azioni.
● agire tradizionale: basato su abitudini consolidate, è facilmente prevedibile se si
conoscono queste abitudini.

Agire razionalmente significa agire in modo autonomo, dando un senso alla propria azione
che non sia meccanico o mosso da impulsi.I due tipi di agire razionale vengono decisi
dall’attore a seconda della logica che segue al momento dell’agire in questione, che può
essere di coerenza (agire razionale rispetto al valore) oppure adeguatezza (agire razionale
rispetto allo scopo).
● agire razionale rispetto al valore: la razionalità viene data dalla coerenza rispetto al
valore incondizionato, in modo che il soggetto sente garantita la propria personalità
quando compie un’azione coerente con quei valori. Io faccio una cosa perché posso
raggiungere un fine perché voglio non perché posso.
● agire razionale rispetto allo scopo: il soggetto si comporta in modo razionale una
volta che valuta i fattori esterni come condizioni o mezzi utili per raggiungere
determinati scopi. È il mezzo, perché la scienza ci dà mezzi più razionali per
raggiungere uno scopo, sempre più caratterizzante è il processo tecnico e scientifico,
ai fini raggiunti sempre di più attraverso metodi tecnico scientifico.
Weber ritiene che la storia dell’umanità sia retta da un disincantamento del mondo, ovvero
il processo che fa vedere il mondo sempre meno come retto da forze sovrannaturali e
mitiche. Questo mondo è caratterizzato dal pluralismo dei valori, i valori sono tanti quindi
l’uomo sceglie. Per i nichilisti il mondo non ha senso ,secondo Weber invece non c’è dato
sapere se il mondo abbia un senso, pensa che siano pochi gli uomini che sono stati capaci
di dare un senso al mondo come i grandi uomini (profeti).La storia dell’umanità è la storia del
carisma.“Sociologia della religione“: libro che inizia con una domanda: perché il
capitalismo si sviluppa in Europa e non in Cina?,qui cerca di vedere se c’è un ruolo delle
religioni in questo sviluppo del capitalismo, per far sì che esista il capitalismo non occorrono
solo le tecniche di produzione ma anche una mentalità, spirito del capitalismo.Weber
distingue tra religioni di redenzione e religioni di non redenzione. Il cristianesimo è una
religione di redenzione, il cristiano la conquista attraverso le opere buone.a Lutero appare
incomprensibile poiché la volontà di Dio è conseguenza del comportamento umano.Lui la
critica perché crede nella teoria della predestinazione (Dio sa dall’inizio chi è destinato
all’Inferno o al Paradiso). Caratteristica dello Stato è possedere il monopolio della violenza
fisica, legittima che non può sopportare che al suo interno qualcuno eserciti violenza
fisica.Weber ritiene che nel mondo secolarizzato la scelta intorno al valore non può essere
del tutto razionale. Weber introduce due tipi di comportamento etico: l’etica della convinzione
e l’etica della responsabilità.
1. etica della convinzione: azione giusta non mi importa delle conseguenze, mera
convinzione che sono corretto rispetto al valore che voglio testimoniare.
2. etica della responsabilità: comporta il prendersi la responsabilità delle
conseguenze prevedibili delle proprie azioni. Il rischio è preoccuparsi troppo delle
conseguenze e non fare nulla.

L’uomo politico è colui che concilia queste due dimensioni, poiché una scelta etica cercherà
di rendere compatibili le due vie facendo sì che gli individui seguono la propria convinzione
ma prendano responsabilità delle conseguenze prevedibili.

GEORG SIMMEL
Contemporaneo a Weber ,tedesco, autore poco sistematico, scrive un grande libro
sistematico (teoria del denaro) e scrive anche dei saggi.Scrive un saggio sulla moda, sulla
sociologia e sulla metropoli (Parigi), un saggio dedicato alla figura dello straniero.Pensa che
il mondo sia espressione di una tensione tra due principi opposti: vita e forma. La vita esiste
sempre attraverso una forma, è una spinta che agisce dentro le forme, è un impulso, una
forza creatrice che non si accontenta delle forme che si dà. Le forme non sono definitive la
forma è sempre la stessa ma è data dalle continue interazioni che costituiscono una
forma.La realtà è l’insieme di questi due principi.Simmel si inventa un nome per le interazioni
sociali che chiama azione. I processi di differenziazione sociale e individualizzazione
sono connessi e si alimentano reciprocamente: una società più differenziata implica un
aumento dell’individualizzazione e viceversa. Simmel nota che tanto più c’è integrazione tra
gruppi e l’individuo tanto più l'individuo ha la tendenza a scomparire perché verrà assorbito
dal gruppo e saranno più bassi i livelli di differenziazione e individualizzazione. Simmel tratta
la questione della responsabilità collettiva: nelle società primitive, la responsabilità di
termini venivano sempre attribuita al gruppo non al singolo individuo.Con l’espansione del
gruppo sociale diminuisce la pressione ricaduta sul gruppo e aumenta l’individualizzazione
ma succede anche che la forza del gruppo viene meno mentre quella dell’individuo
aumenta. La filosofia del denaro di Simmel si colloca al di qua e aldilà della scienza, perciò
non è un saggio di economia.La filosofia del denaro non è altro che l’analisi degli effetti che
essa ha sugli altri aspetti della vita, sugli individui, sulla loro vita interiore e sulla cultura.
Studia la forma del denaro: manifestazione del fatto che la società moderna è sempre più
interessata alla quantità piuttosto che alla qualità. Il denaro crea più libertà ma anche più
personalizzazione.
“La metropoli e la vita moderna“: caratterizzato dalla quantità, interazioni, forma sociale
che ci fa vivere di stimoli.La metropoli è anch’essa un insieme di interazioni e la forma che
assumono. Essa è l’essenza della vita moderna, la sua forma più evidente. Nella metropoli
tutto è sfuggente, occasionale e fortuito e l’abitante tipico è l’individuo blasè, (indifferente
alle cose,un individuo che reagisce a tutti gli stimoli che la vita moderna gli offre ed è felice),
Quell’eccesso di stimoli e li vedono un po’ a viverli pienamente tutti quindi sceglie la via della
leggerezza e superficialità .Lo straniero non è un tipo sociale, ma la forma che assume un
certo rapporto tra individui, quindi non si deve pensare allo straniero come straniero, ma la
forma del rapporto che si tiene con lui. Lo straniero non è estraneo al territorio: non viene
per dopo andarsene, ma viene per rimanere ed è contemporaneamente vicino e lontano. Il
mercante è la figura tipica dello straniero, oggi non è più solo il mercante ma qualcun altro
che il giorno c’è e domani non sapremo, dipende dall’interazione tra coloro che
appartengono a cerchie differenti.

INTERAZIONISMO SIMBOLICO
Al centro dello studio ci sono le interazioni sociali, significativa è la dimensione simbolica
(linguaggio).La fine della guerra contribuisce allo sviluppo e affermazione degli US come
potenza mondiale, e cresce anche il piano culturale e scientifico. La sociologia americana si
sviluppa particolarmente con la scuola di Chicago. Il personaggio più influente fu Mead .

MEAD
Filosofo e psicologo sociale.Arriva a Chicago su raccomandazione di Dewey. “My self
society”:libro che racchiude appunti dei suoi studenti.
METODO:uso tecniche qualitative come l’osservazione partecipante: Henderson la usa
per studiare gli hobos: nomade tipico della cultura americana ed inoltre usa lo studio dei
documenti: “il contadino polacco in Europa in America”, in cui analizzano le lettere di
corrispondenza con i loro parenti rimasto in Polonia.Mead ritiene che il senso nasce dentro
le interazioni e le interazioni, avendo prodotto il senso, sono il luogo dove si forma il sé e la
società.Alla base delle interazioni umane ci sono oggetti significativi che poiché sono basati
su simboli linguistici costituiscono una vera forma di comunicazione che inoltre deve venire
interpretata.Per Mead il sé è un prodotto della società perché ci riconosciamo quando
facciamo nostro l’atteggiamento che l’altro ha nei nostri confronti dentro un’interazione
sociale che abbia senso. Un tipo di interazione significativa è dato dal gioco, che per Mead
sarebbe la società poiché è l’insieme strutturato di tante interazioni simboliche assunte dal
soggetto nella sua interiorità.
Problema della coscienza : si può osservare solo attraverso i comportamenti, le risposte
vengono date dal comportamentismo e innatismo. Per l’innatismo la coscienza esiste come
qualcosa che sta dentro indipendentemente, mentre per il comportamentismo bisogna
indagare /osservare il comportamento della coscienza. Mead ritiene che la nostra coscienza
sia il risultato di interazioni che il bambino ha con gli altri (processo di costruzione sociale).
“to take the role of the other” traduzione:“fare proprio il ruolo che l’altro ha nei miei
confronti“: La madre tratta il figlio da bambino e lui costruisce a se’ quei comportamenti
come suoi, assume il ruolo simbolico che la mamma ha nei suoi confronti. La coscienza è un
magazzino che chiama me: insieme dei contenuti simbolici che sono fatti propri , insieme di
ciò che c’è dentro il magazzino.L’io invece è il principio attivo. Il se’ invece è l’insieme del
me e dell’io: il primo è il risultato dell’assunzione di atteggiamenti esterni e il secondo la
connotazione specifica della risposta che l’interno dà alle regole sociali.

FUNZIONALISMO
Alla base del funzionalismo c’è il concetto di funzione, in senso biologico sta ad indicare
un’attività utile a mantenere la vita, è un concetto astratto che non coincide con un organo
specifico.Durkheim può essere considerato come un precursore del funzionalismo, perché
quando parla di solidarietà organica fa riferimento alla cooperazione funzionale degli
individui e le rispettive attività lavorative.

PARSONS
Parsons invece intende liberare il concetto di funzione da quella di organicismo, perché la
società non deve essere più vista come un grande corpo, la società non è detto che ha un
fine e quale sia, ha propri meccanismi di funzionamento interno;il funzionalismo proprio
perché astratto dovrebbe portare a compimento il processo di fornire un modello teorico
capace di spiegare interamente la società. Per quanto riguarda il sistema sociale esso è un
insieme integrato di ruoli e funziona perché gli individui hanno assimilato le aspettative
sociali dei ruoli che ricoprono. Il concetto di ruolo è indipendente dalla persona, e si integra
con altri ruoli sociali per formare un sistema sociale . Inoltre il ruolo viene definito dalle
aspettative poste su di esso e coordinato con altri ruoli mette in atto azioni sociali specifiche;
è una relazione caratterizzata dalla reciprocità delle aspettative. Un sistema sociale si
mantiene come tale se la struttura dei ruoli interni viene mantenuta nel tempo e si
individuano interiorità dei valori alla base delle aspettative su di loro. Esistono poi cinque
dilemmi legati alla natura volontaristica, definite da Parson variabili strutturali:
● Affettività/Neutralità:le azioni possono essere caratterizzate da legami affettivi e
allora saranno istintive e non faranno entrare in gioco le altre variabili; se invece sono
azioni neutrali entrano in gioco le altre variabili.
● Diffusione/Specificità:un’azione può venire inserita in una prospettiva ampia o più
ristretta, a seconda della prossimità o lontananza.
● Universalismo/Particolarismo:un’azione può essere ispirata da criteri universalistici
o particolaristici.
● Realizzazione/Ascrizione:al momento di compiere un’azione, decidere tra
considerare fattori acquisibili oppure fattori indipendenti.
● Orientamento verso il se’/orientamento verso la collettività:se i criteri sono stati
elaborati dal soggetto o se sono quelli social tout court.

Parsons costruisce il sistema AGIL , culmine del funzionalismo. Esso formula i quattro
fondamentali imperativi funzionali di ogni sistema sociale e rende possibile la comparazione
tra società diverse.
-L’Adaptation,si riferisce alla funzione del sistema di procurare dall’ambiente le risorse
necessarie e renderle disponibili all’esterno e al futuro.
-Il Goal attainment ,rende disponibile i mezzi e le energie necessarie a raggiungere gli
scopi del sistema sociale, facendo riferimento all’esterno e al presente.
-L’Integration,cerca di mantenere l’ordine interno tra i vari sottosistemi interni nel presente.
-La Latent pattern maintenance o Latency,serve al mantenimento delle credenze per
garantire la stabilità interna nel futuro.
RIASSUMENDO: ogni sistema sociale deve procurarsi i mezzi provenienti dall’ambiente
esterno (A) utili a raggiungere i suoi fini esterni (G); per raggiungere invece la satabilità
interna (I) deve venir istituzionalizzato un modello di credenze e risorse simboliche (L).

LA SOCIOLOGIA DELLA CONOSCENZA


La sociologia della conoscenza studia i rapporti tra pensiero e società, evidenziando il
mondo in cui ogni forma culturale legata al contesto sociale in cui è sorta è il modo in cui il
pensiero, il sapere influenza il contesto sociale.Essa fa riferimento alla struttura e
sovrastruttura di Marx = relazione tra la realtà e il pensiero: realtà, struttura economica;
pensiero, arte-politica-filosofia-diritto.La struttura si configura con l’essere, la sovrastruttura è
il prodotto della struttura.essere il pensiero sono nello stesso piano non c’è più una
gerarchia.C’è una terza dimensione egualmente importante come essere e pensiero: le
emozioni.È conoscibile la totalità, come sintesi dinamica dei vari nessi messi in luce?: questi
ultimi sono il risultato di contributi che riescono a darci sempre un'idea più chiara di un certo
ambito specifico con una sua identità.
Concezione dell’intellettuale: ritiene che tra tutti i soggetti sociali ce n’è uno in grado di darci
una conoscenza dei nessi (intellettuali): soggetto relativamente ancorato che non
appartiene più a un ceto sociale specifico, c’è una democratizzazione intellettuale, il sapere
è a disposizione di ogni ceto.
Intellettuale impegnato: tale che vale se prende posizione, si schiera, si impegna verso la
vita politica.
La sociologia ha il compito di fornire un sapere relativamente distaccato dalla vita politica.

MANNHEIM
Mannheim è un ungherese partecipa a dei circoli letterali guidati da Oscar Jaszi,che si pone
il compito di individuare la natura dello stato ungherese. Il suo dibattito doveva trovare
un’alternativa fra democrazie liberali e il comunismo sovietico.Condizionamento sociale del
pensiero (Marx): Mannheim sostituisce Il termine di condizionamento in collegamento: nesso
che lega certe forme di pensiero sociale con certe forme di essere sociale.Mannheim pensa
che le scienze della cultura debbano avere un loro metodo specifico, perché sono molto
diverse dalle scienze della natura, che si occupano di aspetti specifici e non si impegnano a
ristrutturare l’insieme.Egli ritiene che ci siano tre livelli di validità a cui corrispondono tre
modelli di razionalità:
1. Universalità-sostanziale: riguarda gli aspetti interni al pensiero
2. Efficacia-strumentale: riguarda l’applicabilità tecnico-razionale del pensiero
3. Oggettività -esistenziale: riguarda il legame sociale a cui rimanda il pensiero,un
fattore strutturale e culturale ha una portata sull’esistenza dell’individuo.

Secondo Mannheim, gli uomini hanno inizialmente una concezione particolare dell’ideologia
data dall’Illuminismo, che la fa coincidere con la menzogna: per abbattere un avversario
politico occorre smascherare la falsità delle sue idee.L’avversario può essere corretto
perché in quanto individuo razionale è capace di ammettere il proprio sbaglio. Anche Marx
usa il concetto di ideologia in chiave negativa, dicendo che essa è l’insieme di norme e
credenze che vengono usate dalla borghesia per mantenere il dominio sul
proletariato.Questa è una concezione totale, perchè il borghese non può venir corretto in
quanto incapace di pensare correttamente.Secondo Mannheim, se tutte le posizioni sono
socialmente condizionate, niente più è ideologia e il concetto svanisce. Ciò che succede è
che il processo di smascheramento lascia solo vittime e nessun vincitore, nessuno ha una
posizione veramente valida e esiste un relativismo generalizzato. La situazione viene
dominata dall’anomia e dal binomio di irrazionalità sostanziale e razionalità
strumentale.Occorre avviare una ricostruzione culturale e sociale che superi il relativismo,
stemperi i conflitti e proponga un nuovo modello di democrazia. In questo contesto nasce la
sociologia della conoscenza.Mannheim infatti ritiene che il nazismo e il fascismo non hanno
una vera e propria ideologia , ma sono il prodotto della fine delle ideologie. I due regimi
infatti sviluppano mitologie nazionaliste e razziali per esercitare influenza sugli individui che
hanno rinunciato all’uso collettivo della ‘ragione’.Mannheim infatti ritiene che la cosiddetta
pianificazione totalitaria sia la perversa combinazione di irrazionalità sostanziale (miti
nazionalisti e razziali) e razionalità strumentale (efficacia delle tecniche di controllo).
Mannheim include in questa categoria anche il comunismo sovietico, poiché il totalitarismo è
la forma sociale in cui declinano le società in tempi di crisi.Mentre la fine dell’ideologia
costituisce la sfida della sociologia della conoscenza, la crisi del liberalismo, producendo
totalitarismo, è la sfida della democrazia. Mannheim ritiene che democrazia e sociologia
combattono la stessa battaglia, la prima sul piano culturale contro il relativismo e la seconda
nel piano sociale contro il totalitarismo.

LA TEORIA CRITICA
Nel primo dopoguerra si sviluppa in Germania la scuola di Francoforte, un gruppo di
intellettuali di diverso tipo che avevano in comune l’essere marxisti. Gli studiosi intendono
sottolineare un ritorno all’origine di Marx, che lo coglie come un critico sociale.Il loro essere
marxista parte dalla critica al comunismo sovietico, il loro compito è rivitalizzare il marxismo
e criticarlo perché credono che il concetto principale di Marx è la critica.
1923:libro “Storia e coscienza di classe”
Marx=tensione tra determinismo e volontarismo
● Libera i soggetti sociali dal determinismo marxista
● Dà avvio le riflessioni della scuola di Francoforte
● La loro critica al capitalismo assume una duplice forma:
-Il nazifascismo è l’espressione peggiore della società
-critica al totalitarismo che prende una nuova forma universale chiamata società
americanizzata.
La classe operaia non è più il soggetto rivoluzionario: i problemi sono passati da dentro la
fabbrica alla società che trasforma gli individui in consumatori e ogni cosa in merce ,quindi si
passa da produzione al consumismo (capitalismo).

ADORNO
La ragione e il pensiero sono realmente tali solo se sono critici, quando è davvero pensiero
parte dalla critica. Il pensiero produce dei concetti: modo con cui si confronta con il mondo,
questi sono una forma universalizzante che accomuna delle cose diverse tra loro, ma il
pensiero si rapporta con il mondo unificando ciò che è diverso.Nel libro “dialettica
negativa“ i concetti falsificano la realtà: sono veri perchè non hanno nessun altra
opportunità.La società vera per Adorno è quella dove non esistono differenze tra individuo e
società, dove è consentita l’autodeterminazione degli uomini,dove nessun rapporto si
maschera dentro l’attività dei rapporti.
“Il tutto è falso”: perché qualsiasi concetto non afferra realmente la realtà e perché sono
presuntuoso. Il pensiero nega se stesso e quindi diventa solo riproduzione e non è più se
stesso.
“La pagliuzza nel tuo occhio è la migliore lente di ingrandimento“: alla base c’è l’idea
della sofferenza ,è attraverso questa che abbiamo il mondo.Dove c’è sofferenza c’è
potenzialità di cambiamento, la ragione si assolutizza perché c’è un desiderio di afferrare il
mondo, e nega se stessa. Per Adorno la sofferenza ci consente di vedere cose che
altrimenti non saremo in grado di vedere. La sofferenza aguzza la vista e diviene luogo della
critica, perché ogni sofferenza è il segno della perfetta identità tra società e individuo cioè il
miglior indicatore del fatto che essa non permette la realizzazione delle persone.

Libro:”DIALETTICA DELL’ILLUMINISMO“: autori Horkheimer e Adorno, i quali ritengono


che l’Illuminismo sia la salvazione, ma che debba essere anche criticato. loro propongono
una critica alla ragione illuminista.La redenzione del mondo è possibile solo se la ragione
emancipa se stessa, cioè se l’Illuminismo si affida alla forza liberatrice del pensiero.Qui c’è
l’idea che l’Illuminismo nasce con al centro la ragione, tipica anche della cultura
occidentale.La ragione diventa un mito, deve avere la capacità di riconoscere i propri limiti e
oggettivandosi produce la negazione di se’ stessa, critica i miti ma diventa essa stessa un
mito. qui prevale la critica nei confronti del concetto inoltre c’è un capitolo che narra di
Ulisse, esempio di come la ragione produca violenza, sofferenza.Questo è possibile perché
il rapporto con il mondo e le sue sofferenze vengono superate in modo tecnico: ragione
strumentale.I francofortesi traducono il concetto marxiano di alienazione in
razionalizzazione: strumento nei campi di sterminio (Marx -Weber).Caratteristica tipica della
società moderna è la combinazione perversa di alienazione e razionalizzazione:
l’alienazione penetra nei rapporti sociali perché tecnica; il nazifascismo è l’esempio evidente
di questo nuovo dominio sugli uomini. L’avvento della società americanizzata dopo la fine
della guerra costituisce il definitivo dominio dello scambio della merce, che sostituisce
l’ideologia e la religione con il desiderio di consumo.

LA SOCIOLOGIA FENOMENOLOGICA(Schutz e Goffman )


Si chiama così perché il punto di partenza è il lavoro di un filosofo Husserl che è il fondatore
della fenomenologia.La fenomenologia è lo studio dei fenomeni, delle cose per come
appaiono. Essa limita la coscienza,vendica ciò che appare immediatamente alla coscienza,
lasciando da parte il giudizio. Essa riprende l’idea che bisogna mettere in discussione ciò
che viene dato per scontato, nonostante il mondo sia l’insieme di tutti ciò che è scontato.

SCHUTZ
Schutz ha due grandi maestri:
-Husserl che lo invita a fargli da assistente ma Schutz rifiuta perché la sua carriera si
muoverà nell’ambito della filosofia.
-Weber, ragiona sul concetto di senso intenzionato che gli individui danno alle loro azioni,ma
noi quando agiamo ogni volta diamo un senso alle nostre azioni?

Oggetto di studio: vita quotidiana , le azioni si svolgono dentro la vita quotidiana,il quotidiano
è caratterizzato da ripetitività.
Il senso che noi diamo alle nostre azioni è quasi sempre ripetitivo, occorre spiegare i
meccanismi che stanno alla base di questa ripetitività
La società è il fatto che noi diamo per scontato il senso delle nostre azioni, la quotidianità è il
mondo/luogo del dare per scontato, il mondo quotidiano è il mondo sociale, quindi la società.
L’azione ha un senso intenzionato che do’ per scontato , la mia intenzione da per scontato la
credenza
La vita quotidiana è come un fluire ininterrotto dentro il quale si pone la nostra quotidianità
Fondamentale per Schutz è la nozione di tempo, lui studia il rapporto tra senso e tempo, noi
viviamo intenzionalmente all’interno del tempo.Schutz riprende il concetto di tempo
elaborato da Bergson, che secondo lui è un fluire ininterrotto , viviamo dentro al tempo e
cogliamo lo scorrere quando egli è finito.L’interruzione del tempo è una interruzione
arbitraria.Il senso di quello che facciamo è evidente quando riflettiamo interrompendo il
senso della vita.
cesura:capacità che ognuno ha di riflettere sulle proprie intenzioni
Per Shutz il fluire del tempo e del quotidiano sono paralleli.Il fluire del tempo coincide con
quello del senso.La quotidianità è agire senza pensare.Il pensiero è contrario all’agire.
Il senso viene colto riflessivamente rispetto allo scorrere di un’ intenzionalità riflessa.Senza il
momento riflessivo il senso è interno a una quotidianità in cui c’è un intenzionalità riflessa.Il
senso della mia azione me lo spiega il passato, così come il tempo è impossibile da afferrare
nel momento. Schutz introduce il concetto di “progetto d’azione” ,il progetto d'azione più
ampio e quello che domina la nostra vita.Nella quotidianità diamo per scontato i nostri
progetti d’azione.Il progetti d'azione è collegato al fatto che il senso non lo posso concepire
in un singolo momento, si può ricostruire nel momento in cui riflette sul senso.I progetti
d’azione in un determinato momento si concludono .Secondo Schutz esistono realtà multiple
che non coincidono con la vita quotidiana ,come il sogno.
Concetto di riflettività:noi riflettiamo su noi stessi , la coscienza non agisce sul mondo ma su
noi stessi.
La vita quotidiana è piena di imprevisti ,è la società fatta di ordinarietà e straordinarietà
ricondotta al senso intenzionato delle credenze a cui siamo legati.
Il senso soggettivamente intenzionato diventa un senso condiviso da entrambi, Schutz non
trova una soluzione definitiva se non che il senso intenzionato si è ripetuto nel tempo
cosicché questo gesto abbia un senso univoco.Nel momento in cui l’altro riflessivamente
coglie il mio senso intenzionato questo diventa soggettivo.

Il mondo ambiente degli uomini è tutto senso.


Riflessività critica:il senso comune funziona se non è riflessivo
un senso che si è solidificato ,è diventato qualcosa di indipendente al fluire del tempo
tipizzazioni: sono un insieme di conoscenza costituita attraverso l’esperienza che ormai
sono parte del nostro possesso, ogni azione caratterizzata da un grado di tipicità, noi
agiamo in maniera tipica perché utilizziamo un senso tipico.La tradizione è una tipizzazione
sovratemporale
Quando il senso è intenzionato e viene dato per scontato, non posso criticare invece nel
momento in cui il senso mi appare riflessivamente non è più scontato e quindi posso
criticare, perché sono le routine: insieme delle azioni quotidiane che hanno un senso
comune che metto in atto riflessivamente.
presa di consapevolezza: far emergere il senso che ho dato per scontato
eteroflessività:
Senso comune: raffreddato di senso intenzionato sedimentato che è diventato senso
oggettivo.
Il compito della sociologia per Schutz è sollevare il velo di opacità, mettendo in discussione
ciò che viene dato per scontato, cercando dietro l’ovvio ciò che non è ovvio.

BECKER
Musicista jazz, pianista che riprende la tematica della definizione della situazione:procedura
che ci consente di attivarci all’interno delle interazioni.Riprende il concetto di devianza ,
significativo perché non c’è la normalità nella Chicago di un tempo.Scrive dei saggi.
Outside:libro che raccoglie dei saggi
Egli introduce il concetto di devianza secondaria, insiste sul fatto che la devianza è un
processo di attribuzione che deve essere riconosciuta dagli altri.
“Come si diventa consumatori di marjuana”:saggio dove emerge il concetto di carriera
deviante, non si diventa consumatori di marjuana subito al primo spinello ma attraverso
diversi passaggi, la carriera.Il primo passaggio è riconoscere gli effetti della devianza e poi
subentra la devianza secondaria in cui viene data al soggetto un’etichetta, ovvero ciò che fa
considerare qualcuno tale di conseguenza qualcuno si comporta come soggetto
etichettato(teoria dell’etichettamento).Il processo di intervento dei servizi deve prestare
attenzione alla posizione in cui si trova il soggetto deviante ed importante è anche ricostruire
le tappe.

GOFFMAN
Ci dà una teoria delle azioni, il punto di partenza è il soggetto che agisce.La sua concezione
dell’agire sociale:teoria drammaturgica, secondo Goffman il soggetto in quanto tale non
esiste è un insieme di copioni, diventa tale quando fa suoi determinati copioni sociali, il
soggetto impara a recitare i copioni.Il soggetto è la messa in scena di copioni teatrali che ha
fatto suoi, che ha imparato a recitare.Riprende la concezione di Sartre della coscienza , la
coscienza è sempre coscienza di,coscienza vuota che esiste nel momento in cui è
coscienza di qualcosa ,il soggetto esiste in quanto recita un copione, si costituisce quando
acquisisce copioni(non è la società a costringerlo ma è la coscienza che è costretta ad
essere).Il soggetto diventa quindi un effetto drammaturgico.La società è un grande teatro e il
quotidiano è il nostro teatro.Ognuno di noi è una compresenza di copioni.La vita sociale è
una grande recita collettiva, il soggetto recita sempre.Il soggetto è sempre protagonista
recitando i diversi ruoli.Le istituzioni sono il luogo dove i copioni si fossilizzano, i copioni
esistono se qualcuno li recita.Goffman scopre questa interpretazione della società mentre
stava facendo la sua tesi di dottorato, studiando la vita delle popolazioni, facendo emergere i
copioni recitati nel quotidiano.Scrive “La vita quotidiana come rappresentazione “, la vita
quotidiana è tutta rappresentazione.Ogni rappresentazione della vita quotidiana ha una
struttura, ogni rappresentazione ha il suo frame.La sociologia diventa microsociologia:studio
delle interazioni, va a studiare le microstrutture della rappresentazione.Introduce il concetto
di distanza dal ruolo: cioè quando recitando un copione, si prendono le distanze da esso,
come se il soggetto stesse cercando di dire che sta compiendo tale atto per obbligo, ma che
ciò non rappresenta in realtà il suo io reale.Il padre recita un ruolo ma si distanzia da
esso.Quando noi recitiamo un ruolo non saremo mai completamente il ruolo, meccanismo
per cui il cameriere finito da lavorare si mette a recitare un altro ruolo.Ogni azione in gruppo
richiede una capacità di agire insieme, una coordinazione. Tale capacità è tipica delle
interazioni umane e consiste nella possibilità di assumere il punto di vista dell’altro e farlo
proprio. Questa simpatia è alla base di ogni interazione, poiché costituisce appunto il
cosiddetto ordine dell’interazione.Tutto questo si vede ancora meglio dentro le istituzioni
totali, cioè, manicomi, carceri, monasteri, ecc. In questi contesti, la vita quotidiana di chi è
dentro viene ricostruita in base alle esigenze dell’istituzione. L’identità del soggetto viene
limitata; se prima aveva modo di rappresentare una molteplicità di copioni, ora è costretto a
recitare solo uno. Goffman ritiene che la malattia mentale sia una costruzione sociale,
perché è il modo che le persone normali gestiscono chi non sembra normale.Goffman ritiene
che ci siano delle costanti universali, valide per tutte le culture, nell’interazione sociale. Dice
che nelle società moderne i macroprocessi prendono il sopravvento sulle microinterazioni
.Goffman ritiene, richiamando anche Durkheim, che il rito di celebrazione dell’individuo è la
vita quotidiana, che esso è il dio delle piccole cose celebrato nei piccoli riti della vita di tutti i
giorni.

Pag.199
Sartre:l’essere è la sostanza del soggetto, noi siamo ciò che realizziamo attraverso
l’assunzione di un ruolo

STRUTTURALISMO
Il concetto di struttura è molto importante per la sociologia: esso indica un insieme di
relazioni relativamente stabili che collegano elementi del sistema sociale.Lo strutturalismo
attraversa le discipline, non è tipico solo della sociologia ma caratterizza anche altre
discipline.Chomsky analizza i criteri che caratterizzano una lingua.Lo strutturalismo riprende
l’esistenza di una struttura di fondo nel linguaggio di una cultura, corrente di pensiero
individualista.

FOUCAULT
Ricerca asistematica.Il rapporto tra potere e sapere, la sua ricerca è tutta intorno al
concetto di potere, ha l’idea di fondo che per comprendere i modi, autore molto colto.due
autori sono significativi per la sua ricerca:Max Weber e Nietzsche.Concetto di volontà, che
in Nietzsche è la grande forza del mondo, la sua idea di fondo è che tutto l’occidente
pensava che esistessero dei saperi trascendentali che custodivano la verità della realtà.La
volontà è questo principio attivo che sta alla base di questo rapporto tra sapere e
potere.Secondo Foucault i saperi implicano disciplina, ogni sapere è disciplina, implica un
disciplinamento ovvero entrare al dentro della disciplina.

“L’ordine del discorso”: ogni disciplina contiene un ordine del discorso, ogni discorso
contiene un ordine e quando facciamo un discorso ci sottoponiamo all’ordine interno di quel
discorso.Il potere che si esprime nei saperi è un potere disciplinante,Il potere che nega è il
potere più instabile.La struttura del potere si manifesta nella norma.
Suppone che bisogna tagliare la testa al re,poichè il potere non è detenuto da
qualcuno.Secondo lui tutta la tradizione occidentale produce una concezione giuridica del
potere.La sovranità è un concetto giuridico che si esprime nella legge.Secondo Foucault la
concezione giuridica non coglie la vera natura del potere, se si esprime solo negando non
durerebbe.La natura del potere non sta nella repressione.Il potere non è capacità di negare,
funziona perché dentro al potere ci sono i saperi disciplinanti che porta con sé, costruiscono
il soggetto imponendogli dei discorsi disciplinari.Non basta tagliare la testa al re occorre
condannare la funzione giuridica del potere che non è un diritto ma passa attraverso l’ordine
dei discorsi che si impongono.

“Genealogia della morale”: Libro di Nietzsche ci racconta come è nata la morale nella
storia dell’umanità , prima il potere si concretizzava con le bastonate, con la violenza.
Morale:quando introietto al mio interno questi saperi disciplinari che non si manifestano più
come violenza ma come morale.La morale è una trasformazione della violenza.
Il potere non è qualcosa che dice di no, ma qualcosa che costruisce i soggetti, il potere è
interno ai saperi non è una cosa.La nostra soggettività è il risultato dell’esercizio dei saperi
su di noi, che sono qualcosa di impersonale.La natura del potere non è giuridica e
personale.Foucault studia il processo per cui il potere diventa impersonale perché tiene al
disciplinamento dei saperi.Riprende un progetto pensato da Bentham, mosso da ideali
umanitari in cui propone in un suo libro una nuova struttura carceraria.Questo progetto è
chiamato Panopticon(un carcere con celle concentriche osservati da una torre di
sorveglianza,in cui la guardia che sta in mezzo può vedere tutto). Egli credeva che questa
struttura avrebbe migliorato la situazione dei carcerati, questa idea non è mai stata
realizzata.La torre può essere vuota e i carcerati non sanno se possono essere visti o no,
questo trasforma il potere da personale a impersonale, qualcosa di anonimo in cui la
violenza viene trasformata in un interiorizzazione di un modello di sapere che è l’ordine di
discipline di questa forma di società collettive.E’ un potere che produce attraverso il sapere
disciplinare un comportamento conforme, è il potere di discorsi che non appartengono a
qualcuno in particolare(impersonale).

“Storia della follia”: ricostruisce attraverso il metodo genealogico la storia di come la


cultura occidentale ha trattato la follia.Il grande cambiamento arriva con la nascita della
psichiatria e la psicoanalisi.La follia moderna è lo sviluppo di un discorso sulla
follia(psichiatria e psicoanalisi).La follia è il monologo della ragione che sviluppa

Altro campo di ricerca: la sessualità è un discorso disciplinare sul sesso,che ha una


funzione disciplinante, viene vissuto più o meno conformemente a questi discorsi sulla
sessualità. La sessualità è un prodotto del potere piuttosto che il potere sia stato repressione
della sessualità.Il sesso viene visto come ciò che si nasconde.

-Biopotere: produce la nostra soggettività ,ci forma, ci costruisce ,che dice cosa dobbiamo
fare, capacità di produrre la vita.E’ una rete impersonale diffusa, qualcosa che produce ciò
che noi siamo.Si manifesta attraverso una disciplinarità di saperi che noi sappiamo.Il
biopotere si esprime nella biopolitica:la forma che assumono i dispositivi di controllo che si
esercitano sull’uomo moderno.Nel momento in cui il soggetto è prodotto del potere a cosa si
può aggrappare per sfuggire da questa rete?
Sono tutti quei soggetti che fanno un passo fuori dalla rete come gli eremiti, le suore etc..
“Impero”: libro di Toni Negri in cui il nuovo capitalismo globale è una nuova rete anonima e
diffusa che si diffonde a tutto il pianeta con delle logiche economiche.

La storia dell’occidente è segnata da molte trasformazioni della struttura.Vede l’avvento della


società industriale come estrinsecazione di quei saperi che compongono la nostra
vita.Foucault parla di episteme, ovvero il passaggio da una struttura all’altra, dove la
struttura del mondo moderno è legata al processo di razionalizzazione.

HABERMAS
Teorizza un modello di democrazia deliberativa.E’ l’autore più importante della seconda
scuola di Francoforte, allievo di Adorno.Concetto Fondamentale dei francofortesi è la critica
in cui si riprende Marx che ci ha insegnato un metodo e una prospettiva.Habermas obietta
ad Adorno che la sua concezione di critica è troppo generica.Habermas critica la teoria di
Marx:pensa che i rapporti sociali sono espressione del lavoro, l’oggettivazione diventa
lavoro dentro la storia, il lavoro produce oppressione e sfruttamento, ritiene che alla fine di
questa evoluzione storica l’uomo possa liberarsi dal lavoro .I rapporti sociali sono la
conseguenza dello stadio di sviluppo delle forze di produzione.Attraverso il lavoro produco
degli oggetti con cui mi riconosco, la conoscenza scientifica è quella delle scienze naturali.Il
lavoro è il modo in cui gli uomini si rapportano con la natura Secondo Habermas Marx
avrebbe pensato che tutte le interazioni sociali sono tutte da ricondurre al mondo del
lavoro.Secondo lui Marx l’interazione si spiega attraverso il lavoro mentre secondo
Habermas ha delle proprie logiche. L’interazione è il modo con cui gli uomini interagiscono
con i simili. L’agire non è strumentale ma comunicativo, gli uomini comunicano tra di loro.La
logica che domina l’interazione non è strumentale ma comunicativa.Habermas fa propria la
svolta linguistica secondo cui l’ontologia del 900 è l’ontologia del linguaggio.La
conoscenza non è più tecnica ma pratica, non è dominata dalle scienze naturali ma piuttosto
dalle scienze sociali.Concetto di prassi:azioni che dominano la logica del lavoro e
dell'interazione.L’interazione ha uno scopo:quello dell’intesa reciproca , ovvero raggiungere
un accordo sulla base di una comprensione.Habermas dice che se non ci fosse questa
logica di fondo non ci sarebbero le interazioni tra gli uomini.Habermas dice che la
razionalizzazione non è di per sé negativa.L’autore a cui fa riferimento Habermas è Kant,
c’è un cambiamento del concetto di critica , per poter criticare bisogna avere la nozione di
verità.Se tutti i concetti sono falsi come faccio a criticare qualcuno?Necessità di trovare un
criterio di verità rispetto al quale bisogna criticare il criterio di capitalismo.

Libro: “Teoria e critica dell’opinione pubblica”, vista come qualcosa di indipendente


dall’opinione individuale ma riconosciuta da tutti nonostante non sia condivisa.Bisogna
trovare i meccanismi che da opinione individuale producono opinione pubblica.L’opinione
pubblica nasce in un determinato contesto storico specifico.Nasce con il primo capitalismo
dell’800 in Inghilterra.Si tratta di questi imprenditori capitalisti i quali si rendono conto che
possono raggiungere meglio i loro interessi se si mettono d’accordo.Si riuniscono per
discutere i loro interessi, e si mettono d’accordo per far pressione sul Governo attraverso la
pubblicazione dei giornali, strumento per la costruzione dell’opinione pubblica.L’opinione
pubblica nasce come espressione di un conflitto sociale, che passa attraverso la possibilità
di accesso alla comunicazione.

-Teoria critica dell'opinione pubblica, perché secondo Habermas diventa un luogo


controllato dalla società borghese.I giornali sono il modo attraverso cui la borghesia occupa
lo spazio pubblico: spazio che non coincide con la società civile, dimensione intermedia
che si costruisce attraverso lo sviluppo dell’opinione pubblica, nel momento in cui i mezzi di
comunicazione hanno una forte rilevanza nella società.Lo spazio pubblico funziona se tutti
hanno accesso alla sfera pubblica.La critica all’opinione pubblica è una richiesta da parte di
Habermas di una democratizzazione dello spazio pubblico, dove tutti possono accedere.

Libro:”Teoria dell'agire comunicativo”,libro in due tomi pubblicato due anni dopo la


rivoluzione tedesca.Habermas ci dice in che senso esiste qualcosa che possa essere
ritenuto criterio di verità.Usa il concetto di trascendentale(condizioni del sapere ) di Kant: ci
sono dei criteri normativi dentro al linguaggio, che contiene elementi di verità.Habermas usa
il concetto di trascendentale di Kant dicendo che quando noi parliamo mettiamo in atto delle
condizioni del linguaggio.Comunicare porta a delle pretese di validità, interne al
linguaggio,non esiste un linguaggio che non usa queste pretese di validità.Ce ne sono 3:
-Pretesa di verità:la prima pretesa è nei confronti del mondo esterno, nel momento
in cui parlo attivo una pretesa di validità.
-Pretesa di sincerità: nei confronti del mondo soggettivo,pretendo che gli altri credano io
sia sincero.
-Pretesa di correttezza: ha a che vedere con la società, le mie azioni sono corrette perché
rispondono al criterio di correttezza di una società.

Situazione discorsiva ideale: mondo in cui l’interazione è trasparente,non reale perché


tutte le comunicazioni sono distorte.Immaginiamoci un mondo in cui l’interazione funzioni
correttamente, in cui i soggetti comunicano in modo vero, sincero e corretto.Costruisce
questa ipotesi perché la critica si manifesta sempre attraverso gli scarti tra la situazione
ideale e la situazione comune.Non esisterà mai quindi un mondo perfetto.Cancella il mito
marxista del comunismo realizzato.

Secondo Habermas tutta la storia europea occidentale può essere letta tramite un processo
che non coincide con il processo di razionalizzazione di Weber, ma da una progressiva
distanza tra sistemi sociali e mondo della vita che nei tempi antichi coincidevano, poiché
non c’è separazione:quello che le persone vivono nel mondo quotidiano è in sintonia con il
sistema sociale(mondo della vita).Oggi abbiamo la sensazione di vivere dentro il mondo
della vita e dentro un sistema sociale.Queste due sfere si sono andate a separare, a causa
del progressivo diventare autonomo del sistema sociale e dal diventare autonomo del
mondo della vita.L’agire nel sistema sociale è orientato al lavoro , lo strumento è il
successo e il fine è il successo, nel mondo della vita invece l’agire è orientato alla
comprensione , lo strumento è l’interazione e il fine è l’intesa reciproca.

Il mondo della vita avrà la sua logica nella razionalizzazione.Nel mondo della vita il fine è
quello di vivere insieme agli altri.La razionalizzazione( processo di progressiva
autoconsapevolezza) in Habermas ha due significati in base ai sistemi sociali e al mondo
della vita.Il mondo del lavoro è il mondo della vita quotidiana.La critica al capitalismo
consiste nella colonizzazione del mondo della vita:imporre qualcosa che è estraneo a una
dimensione del tutto autonoma,imporre la razionalizzazione del mondo sociale al mondo
della vita.La logica che si impone è la logica del sistema sociale che si impone al mondo
della vita.La razionalizzazione strumentale funziona nel sistema sociale ma non si deve
applicare al mondo della vita. Il capitalismo per Habermas colonizza le nostre emozioni che
devono entrare in sintonia con il mondo della vita ,impone all’interazione la logica del
lavoro.Il capitalismo cuce questa rottura che si è andata creando imponendo la nostra logica
alla vita quotidiana.Habermas è un marxista che ha riflettuto sulle trasformazioni che il
capitalismo ha avuto dal al neoliberismo.Spariscono i soggetti rivoluzionari.Teoria dell'agire
comunicativo è il punto di arrivo.

Che fare?Che facciamo?


“Fatti e norme”: il secondo libro, che contiene la risposta a questa domanda.
Due dibattiti a cui partecipa come uomo pubblico, intellettuale che entra nella sfera pubblica
con le sue opinioni.

Nel primo dibattito Habermas parla di patriottismo della costituzione:riconoscere un


patto di cui la Costituzione è espressione giuridica.Habermas utilizzerà questo concetto
quando ci sarà il concetto di patriottismo europeo,Habermas è europeista.Un popolo è
unito perché sono tutti uguali ,tutti tedeschi dice Nolte.Costruire l’Europa significa non
costruire solo un patto federale, un’identità politica nuova , ma costruire un’integrazione
economica, struttura di difesa europea ma soprattutto costruire una società europea.Per fare
l’Europa bisogna fare gli europei.Stato europeo:edificio vuoto nazione europea:edificio in
cui vivono gli europei.In questo dibattito sono scesi in campo gli 8 intellettuali più importanti
a quel tempo in Germania.Siamo popolo perché crediamo ad un patto dice Habermas.

Il secondo dibattito perché viene ancora prima che il cardinale Ratzinger diventasse papa
,discutono sull’idea della laicità.Le prime due relazioni non vanno d’accordo nella
concezione che hanno dell’europa perché Ratzinger ritiene che l’Europa ha molte radici
culturali ma un albero con tante radici non sta in piedi, L’Europa quindi può esistere se
riconosce la sua radice cristiana.L’Europa riconosce la molteplicità delle sue radici.

Lo spazio che dà alla sfera pubblica è così importante che occorre costruire un modello di
democrazia.
Cosa fare contro il capitalismo?non ha a che vedere con la rivoluzione ,non va
abbattuto,deve lasciare al mondo della vita che si caratterizza da un nuovo modello di
democrazia.Il modello di democrazia che produce Habermas si chiama democrazia
deliberativa.Democrazia diretta:tipica ateniese, i cittadini andavano in piazza e
prendevano decisioni di fronte al bene pubblico, tutti decidono di quello che importa a
tutti.Democrazia rappresentativa=Democrazia liberale è l’idea che si possa costruire una
camera rappresentativa che rappresenta la popolazione, funziona attraverso il meccanismo
rappresentativo, dei partiti, gli interessi della società civile vengono presentati attraverso i
voti.
Una delle riprese della democrazia diretta è stata avvalorata dalla possibilità di internet
.Habermas cerca di risolvere questa dicotomia tra democrazia rappresentativa e diretta
attraverso una cosa nuova:democrazia deliberativa, ovvero quando c’è una questione tutte
le persone interessate possono andare in luogo fisico concreto dove si prende una decisione
su quale sia la soluzione migliore.Nulla garantisce che si arrivi alla decisione migliore:è
quello che le persone decidono sia più ragionevole.La deliberazione dovrebbe portare alla
vittoria dell'argomento migliore.Habermas chiede che la deliberazione riconosca la forza
dell’argomento migliore.Habermas spera che non vinca il carisma ma la forza dell’argomento
migliore.La deliberazione può avere ambiti molto ristretti.Porta con sé che i cittadini non
sono in grado di prendere la decisione giusta ma quella che ai più appare quella più
ragionevole, porta le persone interessate a confrontarsi tra loro portando ragione.La
soluzione al pluralismo di Habermas è illuminista , nonostante tutte le cose a cui crediamo
,nel momento in cui entro nella sfera pubblica devo portare argomenti.

Habermas formula alcuni principi generali:


-Generalizzazione:che si realizza in un principio democratico e uno giuridico.
principio democratico di una generalizzazione e di una decisione
Ci deve essere uno spazio pubblico giuridicamente costituito,”hanno validità le leggi
approvabili da tutti i consociati in un processo discorsivo di statuizione a sua volta
giuridicamente costituito”, la sfera pubblica è il vero luogo della decisione collettiva a cui i
Governi si devono conformare.I soggetti interessati devono avere la possibilità di intervenire,
di entrare nella discussione.

Rapporto tra organi decisionali e decisioni prese


Su quali questioni si può deliberare?
Pag.226 Kant:Che cos’è l’illuminismo?E’ l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità.Nello
stato dell’umanità lo stato di minorità è diventato una seconda natura.Habermas ritiene che
un pubblico se viene lasciato libero uscirà dalla stato minorità , la gente si abitua a portare
argomenti ,a ragionare e riconoscere l’argomento più forte, capacità di acquisizione
dell’argomento più convincente razionalmente.Realizzazione dell'illuminismo :l'uscita
dell’uomo dallo stato di minorità se lasciato libero.Concetto di pubblicità:pubblico come
luogo del confronto pubblico.Democrazia:costruire questo spazio pubblico mantenendo gli
organi e la società civile ma la decisione è resa con lo sviluppo dello spazio pubblico, e
quindi uso pubblico della ragione.L'illuminismo si realizza attraverso l’uso pubblico della
ragione.
Ultimo libro:”Un’altra storia della filosofia”,Habermas ricostruisce la storia del pensiero
occidentale.

LA MODERNITÀ GLOBALIZZATA
La modernità è un modello di società che ha una tendenza a diventare il modello globale.La
sociologia è diventata una disciplina diffusa in tutto il mondo(globale).La globalizzazione
inizia all’inizio dell’800 secondo Marx.Con l’89 si segna la fine della stagione dei movimenti,
chiamata riflusso, con l’inizio del riflusso si parla della fine delle ideologie, che segna la
sensazione che sia impossibile ricondurre la spiegazione dei fatti storico-sociali attraverso
grandi spiegazioni, capaci di dare un senso di appartenenza alle persone che si riconoscono
in quelle spiegazioni complessive del mondo.
Libro:“La condizione postmoderna",(di Lyotard) il riflusso segna la fine delle grandi
narrazioni , la modernità novecentesca si è arricchita di grandi narrazioni(le ideologie).L’800
è un’ epoca di grandi narrazioni:la grande narrazione ottocentesca è l’idea del
progresso.Successivamente compare come secolo di crisi ,crisi dell’idea del progresso che
va dal peggio al meglio.Il 900 è un secolo che crede nella possibilità di avere grandi
narrazioni che spiegano il mondo.Con la fine delle ideologie finisce la modernità, perché il
mondo cambia radicalmente.

Libro:”La fine della storia":Fukuyama , la fine della guerra fredda implica il successo della
democrazia, è una vittoria globale in quanto si pensa che possa pian piano affermarsi in
tutto il mondo.
Nell’89 la storia non è finita ma siamo davanti a un nuovo capitalismo, dove
l’industrializzazione diventa sempre meno industriale,c’è sempre meno bisogno delle
persone per la produzione dei beni.Questa trasformazione del capitalismo cambia
radicalmente il rapporto tra economia ,politica e società.Non esiste più una struttura
industriale nazionale.L’economia è diventata indipendente dagli Stati.L'integrazione europea
è il tentativo di ricostruire collaborazione economica per fronteggiare un sistema ormai
divenuto internazionale(neoliberismo).Questa forma di neoliberismo consiste nel fatto che
insieme alla dissoluzione tra stato produttivo e stato nazione c’è anche lo scioglimento del
nesso tra mercato e stato nazione, il mercato si allarga e rompe i confini di stato nazione, si
deve fare i conti con mercati internazionali e sistemi produttivi internazionali.La
globalizzazione inizialmente ha una componente economica, il mondo economico è
indipendente da ogni forma di controllo , controlli che prima erano interni agli
stati-nazione.La globalizzazione porta con sé l’automizzazione dei sistemi produttivi dai
controlli.

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