Calcolo combinatorio
Calcolo combinatorio
0. Introduzione
Oggetto del calcolo combinatorio è quello di determinare il numero dei
modi mediante i quali possono essere associati, secondo prefissate regole,
gli elementi di uno stesso insieme o di più insiemi.
In molte applicazioni sorge il problema di sapere in quanti modi possibili
si può presentare un certo fenomeno. Il problema, all’apparenza, sembra
banale: ciò è vero se il numero degli elementi presi in considerazione è
piccolo, ma quando questo numero è elevato si presentano delle difficoltà
nel formare tutti i raggruppamenti possibili e senza considerare
ripetizioni.
Nelle applicazioni ci si può, per esempio, chiedere:
1
Esaminiamo in dettaglio questi raggruppamenti.
1. Disposizioni semplici
Consideriamo un insieme A formato da n elementi distinti ed un
numero k n. Si chiamano disposizioni semplici degli n elementi presi
a k a k ( o disposizioni della classe k) un gruppo ordinato formato da k
degli n elementi dell’insieme dato A in modo che valgano le seguenti
proprietà:
Si ha cioè:
e si dimostra che:
n!
Dn, k =
(n k )!
7! 7 6 5 4 3 2 1
D7,3 = = 210.
(7 3)! 4 3 2 1
2
2. Disposizioni con ripetizione
Consideriamo un insieme costituito n elementi distinti ed un numero
naturale k senza alcuna limitazione superiore. Il problema che ci
poniamo è quello di costruire tutti i possibili raggruppamenti distinti
prendendo k oggetti in modo che:
D'n,k = n k.
D'9,3 = 9 3 = 729.
3. Permutazioni semplici
Le permutazioni semplici altro non sono che le disposizioni di n oggetti
presi ad n ad n. ossia, dato un insieme di n oggetti, si dicono
permutazioni di tali n oggetti tutti i gruppi che si possono formare con
gli n oggetti dati prendendoli tutti. Se ne deduce allora che le
permutazioni semplici differiscono soltanto per l’ordine con cui sono
disposti gli n oggetti distinti contenuti nei vari raggruppamenti.
Dalla definizione segue quindi che le permutazioni coincidono con le
disposizioni semplici di classe n, quindi il calcolo delle permutazioni è
uguale al calcolo del numero delle disposizioni semplici di n elementi di
classe n; in pratica è:
3
cioè: il numero delle permutazioni di n elementi distinti è uguale al
prodotto dei primi n numeri naturali (escluso lo zero).
Pn = n!
P4 = 4! = 4321 = 24
anagrammi.
P3 = 3! = 321 = 6
Nel caso della parola ORO i possibili anagrammi distinti sono soltanto:
cioè sono tre e non sei come ci si sarebbe aspettato, cioè sono in numero
minore di Pn. In generale, volendo calcolare le permutazioni di n oggetti
in cui ve ne siano identici fra loro, si ottiene un numero di
permutazioni dato da:
Pn n!
Pn( ) = = .
a! a!
4
Nel nostro caso quindi è:
3! 3 2 1
P3( 2) 3
2! 21
Se poi, data una parola di n lettere nella quale una lettera è ripetuta
volte, un’altra volte, ecc. o, più in generale, dato un insieme di n
elementi dei quali sono uguali fra loro, uguali fra loro, ecc., il
numero delle permutazioni distinte con elementi ripetuti che si possono
ottenere è dato da:
n!
Pn( , ,...) = .
a ! b !.....
10! 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
P10( 2,3,2) 151.200
2! 3! 2! 2 1 3 2 1 2 1
5. Combinazioni semplici
Dato un insieme di n elementi, si dicono combinazioni semplici degli n
elementi presi a k a k (o di classe k) k n tutti i gruppi di k elementi,
scelti fra gli n dell’insieme dato, in modo che ciascun gruppo differisca
dai restanti almeno per uno degli elementi in esso contenuti (senza
considerare, quindi, l’ordine degli elementi).
Da notare la differenza fra disposizioni e combinazioni (semplici): mentre
nelle disposizioni si tiene conto dell’ordine, nelle combinazioni semplici,
invece, si considerano distinti solo quando due i raggruppamenti
differiscono almeno per un elemento. Per determinare il numero delle
combinazioni semplici di n elementi di classe k, e che indichiamo con il
simbolo Cn, k, ci serviamo della formula:
Dn , k
Cn, k =
Pk
5
ossia:
n!
Cn, k = .
k ! (n k )!
6
Consideriamo, ad esempio, l’insieme:
A = a, b, c
( n k 1)!
Cn' , k .
k ! (n 1)!
(3 2 1)! 4! 4 3 2 1
'
C3,2 6
2! (3 1)! 2! 2! 2 1 2 1
(3 3 1)! 5! 5 4 3 2 1
'
C3,3 10 .
3! (3 1)! 3! 2! 3 2 1 2 1
7
Per la convenzione 0! = 1, ha significato anche la scrittura
n n!
0 1 . In base a questa nuova definizione possiamo dire che il
0! n!
numero delle combinazioni con ripetizione è dato dalla:
n k 1
Cn' , k .
k
(a +b)1 = a + b
(a +b)2 = a2 + 2ab + b2
(a +b)3 = a3 + 3a2b + 3ab2 + b3
1
1 1
1 2 1
1 3 3 1
1 4 6 4 1
1 5 10 10 5 1
…………………….
……………………….
………………………….
per la cui costruzione è sufficiente osservare che ogni riga inizia e
termina con 1 e gli altri valori si ottengono come somma dei due
elementi sovrastanti. Questo triangolo può essere scritto nel modo
seguente con lo sviluppo della potenza secondo Newton, il quale,
nella sua dimostrazione, fa uso delle combinazioni:
8
0
0
1 1
0 1
2 2 2
0 1 2
3 3 3 3
0 1 2 3
4 4 4 4 4
0 1 2 3 4
………………………………...
Sussiste il teorema: qualunque siano i due numeri a e b e l’intero
positivo n, si ha:
æ nö æ nö æ nö æ n ö n 1 æ nö n
( a + b) n = ç ÷ an + ç ÷ an 1 b + ç ÷ an 2 b2 + ........+ ç ÷ ab + ç n÷ b
è0ø è1 ø è 2ø è n -1ø è ø
n
ænö
( a + b) n = åçk ÷a n k
bk ()
k 0 è ø