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Discipline demoetnoantropologiche

Perché si studia ?
In Italia nel 2023 gli stranieri erano 5.775.000

RICOVERI 2023:
3,2% cittadini europei ( esclusa l’Italia )
1,6% cittadini africani
1,1% cittadini asiatici
0,6% cittadini americani

PARTI DI MADRI DI CITTADINANZA NON ITALIANA =19%


I migranti portano con sé delle pratiche credenze legate alla salute che possono essere diverse da
quelle biomediche o comunque da quelle occidentali e può causare delle incomprensioni o delle
di coltà di accesso ai servizi sanitari, ma può anche arricchire il sistema sanitario con approcci
nuovi o complementari.
Alla luce i questi dati appare chiaro come un assistenza sanitaria moderna debba porre
l’attenzione sulla diversità culturale basandosi sulla integrazione sulla dignità, rispetto per la
persona che rimane sempre il fulcro del percorso sanitario.

-Rapporto con paziente straniero è possibile trovare degli ostacoli


Questi ostacoli sono da rintracciare nella di coltà ad istaurare una Comunicazione e cace,per
adempiere a due obbiettivi primari: rappresentati, dal soddisfare il bisogno sanitario e l’istaurare
un rapporto di ducia con il paziente

Queste di coltà possono essere date da :


-Comprensione linguistica= cioè quando non esiste una lingua comune di dialogo
-Pre linguistica : cioè legata alla di coltà ad esprimere le proprie sensazioni interiori ( paura del
giudizio )
-Metalinguistica:quando al termine linguistico viene associato il linguaggio simbolico
-Culturale: non è possibile considerare un individuo come se continuasse a vivere nel suo
contesto originale
-Metaculturale: legate alla pratica religiosa

-Perché i professionisti sanitari devono studiare questa materia?


Perché gli si vuole dare degli strumenti fondamentali per contribuire al miglioramento della qualità
dell’assistenza e migliorare la comprensione con il paziente

STRUMENTI :
-Comprensione delle diversità culturali : attraverso lo studio delle culture,le tradizioni, le credenze
di diverse popolazioni per comprendere meglio in comportamento dei pazienti, le loro aspettative
e il loro modo di percepire la malattia e la salute
-Riduzione delle barriere comunicative : le di erenze culturali possono in uenzare la
comunicazione tra pazienti e operatori sanitari e la loro conoscenza consente di migliorare il
dialogo con i pazienti evitando fraintendimenti che potrebbero compromettere la qualità delle cure
( ogni cultura ha il proprio modo di interpretare la salute, la malattia e la morte)
-Approccio olistico alla cura : le discipline demoetnoantropologiche danno modo a una visione
globale della persona tenendo conto non solo degli aspetti sici della malattia ma anche quelli
psicologici sociali e culturali
-riduzione delle disuguaglianze nella salute : infatti comprendere il contesto culturale dei pazienti
permette ai professionisti sanitari di agire in modo equo , andando a ridurre le disuguaglianze
nell’eccesso alle cure ( i migranti possono avere di coltà ad accedere ai servizi sanitari a causa di
barriere culturali e pregiudizi )
La conoscenza antropologica permette di adottare le pratiche sanitarie ai cambiamenti sociali e
culturali della popolazione, garantendo che le cure rimangano sempre pertinenti e appropriate
rispetto ai nuovi bisogni di salute emergenti
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OBBIETIVO
Avere dei professionisti sanitari che sia in grado di applicare le conoscenze
demoetnoantropologiche nell’ambito della salute, con particolare attenzione alle diversità culturali,
alle pratiche sanitarie tradizionali, all'accesso equo, alle cure e anche alla mediazione culturale.

Concetti chiave dell’antropologia

Che vengono utilizzati per descrivere e analizzare le strutture e i comportamenti umani, ognuno di
questi concetti ha delle implicazioni importanti che servono per comprendere le relazioni tra
individui e i gruppi, come lindentita vengono costruite mantenute all’interno delle diverse societa.
-CULTURA
-SOCIETÀ
-ETNIA
-RAZZA
-GENERE

CULTURA
La cultura è l’insieme di tutte le credenze, i valori, le norme e le pratiche ma anche simboli e
linguaggi che caratterizzano un gruppo di persone e che vengono trasmessi da una generazione
all'altra , include tutto quello che da signi cato alla vita sociale di un gruppo, alcuni aspetti
importanti della cultura sono :

•L’apprendimento sociale = la cultura non è innata ma è appesa e le persone acquisiscono la


propria cultura attraverso la socializzazione
•il dinamismo= infatti non è statica cambia e si evolve con il tempo, adattandosi alle nuove
circostanze, in uenze esterne e innovazioni interne
•la diversità culturale= infatti esistono molte culture di erenti che variano tra le società e i gruppi,
portando alla diversità culturale globale, questa diversità può essere fonte di ricchezza ma anche
di con itto
•La cultura può essere materiale e immateriale e include sia gli oggetti sici ( struttura,
architettura e abbigliamento) e i simboli non materiali ( le idee, valori e credenze)

SOCIETÀ
La società è un gruppo di persone che condividono una cultura comune e vivono insieme In una
speci ca area geogra ca interagendo fra loro.
La società è formata da istituzioni sociali = la famiglia, l’economia, la politica, l’educazione e la
religione.
Alcuni aspetti della società sono rappresentati dalla:
•Struttura sociale, infatti le società sono organizzate in base a norme, leggi e convenzioni ,che
regolano i comportamenti e le relazioni fra i membri, queste strutture includono le classi sociali, i
ruoli di genere, le gerarchie e le istituzioni.
•Interdipendenza= infatti i membri di una società dipendono l’uno dall’altro per soddisfare i
bisogni fondamentali come la sicurezza, l’educazione e l’alimentazione.
•Coesione e Con itto = le società possono essere coese grazie a norme condivise, ma sono
anche attraversate da con itti interni, che derivano da eguaglianze economiche,di erenze culturali
e politiche

ETNIA

L’etnia si riferisce a un gruppo gruppo di persone che condividono una cultura, la lingua, la storia,
la religione e a di erenza della RAZZA che è un concetto biologico anche se ampiamente
criticato, l’ etnia è sostanzialmente una costruzione sociale e culturale,
Aspetti fondamentali dell’etnia:
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•Identità etnica= le persone si indeti cano con una specie di etnia che può essere fonte di
orgoglio culturale , che di appartenenza . Può essere molto forte nei contesti di migrazione e di
con itto
•Etnocentrismo = è la presenza a giudicare dalle culture o etnie , basandosi sui proprio valori
culturali considerandoli superiori
•Multietnicitá= includono vari gruppi etnici che vivono nello stesso territorio

RAZZA
la razza è una categorizzazione che è basata su delle caratteristiche siche percepibili come il
colore della pelle. Sebbene la razza sia stata considerata storicamente un concetto biologico, ad
oggi la maggior parte degli studiosi sono d’accordo sul fatto che la razza sia una costituzione
sociale.
Alcuni aspetti importanti sono rappresentati :
•Costrutto sociale= la razza è stata costruita socialmente per giusti care delle disuguaglianze e
delle gerarchie tra gruppi di persone e queste distinzioni razziali hanno contribuito a sistemi di
oppressione come schiavitù e colonialismo.
•Razzismo = è la discriminazione basata sulla razza , dove alcuni gruppi vengono considerati
superiori ad altri in base ai tratti sici e questo fenomeno ha delle gravi conseguenze ed
economiche. Oggi molti studiosi lavorano per costruire il concetto di razza , promuovendo l’idea
che le di erenze tra i gruppi umani siano minime e che la diversità umana sia meglio compresa
attraverso il prisma culturale traverso quello biologico .

GENERE
Il genere è un concetto sociale che si riferisce ai ruoli, comportamenti, aspettative e identità che la
società assegna agli individui in base al loro sesso biologico( maschile o femminile).
Il genere non è determinato esclusivamente da fattori biologici ma è anche in uenza dalla cultura
e dal contesto storico.
Alcuni aspetti fondamentali sono :
•La di erenza tra il sesso del genere= quindi il sesso è il dato biologico, mentre il genere si
riferisce ai buoni socialmente costruiti, che variano tra le culture e i periodi storici
•I ruoli di genere = le società impongono ruoli, aspettative speci che a uomini e donne , e questi
ruoli possono limitare le opportunità degli individui.
•Identità di genere e l’orientamento sessuale= L’identità di genere può non corrispondere al
sesso che viene assegnato alla nascita e questo ha portato alla comprensione d’identità di genere
come transgender non binarie ecc..

DISCIPLINE DELL’AEREA ANTROPOLOGICA


Gli studi demoetnoantropologiche comprendono :
-L’antropologia culturale
-Etnologia
-Demologia

•Antrolopogua culturale= si suddivide in diverse branche, ciascuna delle quali analizza un


particolare aspetto dell’umanità l’antropologia sica, l’antropologia criminale e nello speci co
l’antropologia culturale studia le culture umane, le credenze, i costumi , le istituzioni sociali le
tradizioni e i comportamenti all’interno delle diverse società. Queste culture vengono acquisite
dagli individui sia attraverso esperienze vissute all’interno del proprio contesto sociale sia per
e etto di ciò che viene tramandato attraverso la tradizione e poi veicolate attraverso la
socializzazione. Si concentra su come gli esseri umani interagiscono tra loro e con l’ambiente
circostante esaminando le di erenze e similitudini tra i vari gruppi.

•Etnologia = si occupa invece della comparazione delle culture e delle società umane,
cercando di identi care i modelli comuni e le di erenze fra i diversi gruppi sociali, attraverso la
ricerca etnogra ca, le tecniche sviluppate, i costumi, le credenze, le forme di vita sociale, la
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politica e la religione. Etnologia mira a sviluppare delle teorie generali sul funzionamento delle
società umane.
•Demologia = può essere considerata come una sotto disciplina dell’antropologia , dato che
entrambe si concentrano sullo studio delle culture
Mentre l’antropologia culturale studia le culture in modo più generale su scala più ampia la
demologia si concentra principalmente sul patrimonio culturale e popolare nell’ comunità locali,
aiutando a comprendere le radici culturali delle comunità moderne. ( battesimo, matrimonio e
funerali)

SCUOLE ANTROPOLOGICHE

L’antropologia come sapere scienti co autonomo si è sviluppata alla ne del XIX secolo e il
termine antropologia culturale veniva impiegato come sinonimo di etnologia, ma questi termini
individuano discipline di erenti. Ancora prima che venisse de nito con maggior certezza il suo
campo di studio era presente una certa curiosità nei confronti dei diversi contesti rispetto a
quello occidentale e già nel XIX secondo lo era possibile distinguere diverse de nizione rispetto
alle discipline che si occupavano dello studio di ciò che l’uomo ha prodotto e queste erano
diversamente utilizzate nei diversi contesti che le avevano prodotte
Così si ha la
•scuola antropologica britannica = viene associata al funzionalismo. Nell’ambito di questa
scuola gli studiosi erano interessati alle interazioni che si creavano all’interno dei gruppi sociali e
per loro l’antropologia era una disciplina storico-comparativa, mentre etnologia era una scienza a
descrittiva. Questa scuola ha subito l’in uenza dell’antropologia francese
•scuola antropologica francese= viene associata allo strutturalismo che è una corrente che
emerse soprattutto a metà del XX secolo fondata su un approccio teorico più astratto e loso co
rispetto alle altre scuole. Un importante esponente è Durkheim che introdusse nel discorso
antropologico il concetto di coscienza e di rappresentazione collettive, nel senso di una società
che ha una vita propria separata e superiori agli individui, intendendo che le pratiche religiose
sociali sono una espressione di una coscienza collettiva. Durkheim inoltre nel suo saggio (la
divisione del lavoro ) fa proprio la di erenza fra le società tribali e capitalistiche, dove le società
tribali erano basate su rapporti interpersonali dove le norme sociali e morali erano veicolati dalla
religione anche attraverso dei rituali ed erano caratterizzati da una divisione del lavoro meno
marcata. Mentre le società capitalistiche erano caratterizzate da rapporti molto più formali con
una divisione del lavoro più accentuata e la presenza di norme formali
•scuola antropologica americana = è associata al culturalismo e al relativismo culturale con una
forte enfasi sull’analisi delle culture individuali e della diversità culturale , in contrapposizione alla
scuola britannica

l’antropologia in America é nata come lo studio degli indiani, al ne di integrare le popolazioni


indigeni che erano presenti nel loro territori, ad oggi l’antropologia studia anche le societa
avanzate e interessa tutti gli aspetti dell’umanità. L’analisi dei domini culturali delle società e di
fondamentale importanza sopratutto se consideriamo i frequenti cambiamenti in ogni campo del
sapere e del sociale che caratterizzarono l’attuale fase storia che viviamo. L’antropologia e lo
studio scienti co dell’umanità con l’obiettivo di spiegare le di erenze e similitudini tra gli essere
umani.

FASI TEORICHE ANTROPOLOGIA


EVOLUZIONISMO CULTURALE:
Le fasi teoriche dell’antropologia hanno seguito lo sviluppo della disciplina e delle sue idee nel
tempo, ri ettendo il cambiamenti nella comprensione della cultura della società e nell’essere
umano, inizialmente stata in uenzata dalla idee di DARWIN , che aveva elaborato una teoria
evoluzionistica, questa evoluzione secondo lui consiste in un processo dove gli organismi si
riproducono m anche in seguito ai cambiamenti che si manifestano nell’ambiente, sopravvivono
solo coloro che hanno capacità di adattarsi quindi la cosiddetta selezione naturale. La teoria di
DARWIN si basava su tre principi fondamentali che sono:
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•tutti gli organi producono
•All’interno della stessa specie possono veri carsi delle mutazioni che avvengono delle selezioni
naturali per cui sopravvivono solo i più forti
Le teorie di DARWIN anche se applicate e involte alla biologia diventano un vero e proprio vettore
nell’evoluzionismo perché si sviluppa fra gli intellettuali dell’epoca e l’idea che possono essere
applicate anche all’evoluzione dell’uomo e proprio questo concetto che diventerà poi il
fondamento dell’antropologia di quel periodo.
L’evoluzionismo culturale si basa sull’idea che tutte le società umane seguono un percorso
evolutivo , passando da stadi primitivi a stadi più utilizzati. La cultura veniva vista come un
fenomeno progressivo dove le società meno sviluppate rappresentavano degli stadi precedenti di
quella moderna occidentale. Sulla base di questa teoria molte popolazioni veniva considerate
popolazioni primitive a causa della diversa evoluzione data da dei fattori religiosi, economici ecc.
le società venivano collocate in una scala gerarchica dove ai primi posti eravamo presenti le
società più evolute .
Tra i principali teorici abbiamo EDUARD TAYLOR che e stato il primo a dare una de nizione
antropologica e sistematica del concetto di cultura all’interno del suo saggio.

Gli studi antropologici successivi vedranno lo sviluppo di un opposizione alle teorie


antropologiche evoluzioniste inizialmente ad opera del di usionismo nel XX secolo.
I di usionisti sostenevano che le innovazioni culturali , le tecnologie (credenze e pratiche sociali )
si di ondessero da dei centri originali verso altre aree geogra che, attraverso il contatto fra le
culture, le somiglianze fra le culture le somiglianze tra le culture erano viste come il frutto del
contatto e dello scambio.
La teoria di usionista si é di usa nel primo trentennio del 900 in Europa e degli USA questa
scuola di pensiero e stata declinata in diverse variati a seconda delle regioni in cui e stata
elaborata , portando a alla la nascita del di usissimo britannico, di usionismo austro-tedeso e del
di usionismo americano.

•Di usissimo britannico=è rappresentato da Elliot Smith, Perry e Rivers e sosteneva l’idea di un
MONOCENTRISMO CULTURALE , ovvero che la maggior parte delle innovazioni culturali
derivassero dalla singola civiltà originaria che veniva identi cata come l’antico Egitto.
-SMITH= elaboró una teoria detta iperdi usionismo, secondo cui tutte le culture umane sarebbe
venute a contatto con la cultura egiziana tanto che sarebbe possibile rintracciare in tutto il mondo
i segni di questa .

•Di usionismo austro-tedesco =è rappresentato da friz, Greabner e Schimidt , cercava di


classi care le culture in base alle loro origini, delineando varie aree geogra che come fonte di
determinati tratti culturali . Gli studenti tedeschi e austriaci adottarono un approccio di
POLICENTRISMO CULTURALE, sostenendo che esistessero vari centri di origine delle
innovazioni culturali del mondo , da cui partivano delle ondate di di usione. (Uso del bronzo
di usi da piu centri in diversi momenti )

•Di usionismo americano = è rappresentato da Kroeber e Boas, (Franz Boas antropologo di


origini tedesche che si è trasferito in America, considerato il fondatore dell’antropologia culturale
americana )
Boas produsse il concetto il reattivismo culturale ,e sosteneva che la cultura non segue lo
sviluppo Lineare e universale ma si evolve a modo suo in base a una varietà di fattori speci ci.
Franz Boas é stato un rivoluzionario per l’antrolopologia sostando il Focus dalle teorie
evoluzionistiche a una comprensione piu profonda della cultura umana.
Ha posto le basi per una disciplina che si impegna a comprendere le società attraverso il loro
contesto e ha demolito oltre delle teorie razziali suprematiste del suo tempo .
Le sue idee sul relativismo culturale e l’importanza della storia e l’in uenza dell’ambiente sulla
cultura rimangono centrali nell’antropologia contemporanea. I di usionisti americani svilupparono
un MODELLO CULTURALE basato sui centri culturali e regionali ,per spiegare la distribuzione dei
tratti culturali per popoli indigeni delle Americhe.

•EDWARD SAPIR= elaboro una distinzione tra civiltà e cultura orientandosi anche attraverso la
tecnolinguistica.
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•KROEBER=de ni la cultura il super organico cioè quel cosa che sta al di sopra delle attività
naturali e ce pone gli uomini al di sopra degli animali. Seconde o lui persone, societa e cultura
sono tre diversi livelli di comportamento che non sono riconducibili uno all’altro e si presentano in
modi e complessità di erenti. Nello stesso periodo negli USA si é di uso un diverso approccio
de nito CULTURA E PERSONALITÀ ,ed e stato in uenzato dal pensiero praiano, gli esponenti di
questo approccio erano RUTH BENEDICT, MARGARET MEAD e RALPH LINTON
•RUTH BENEDICT= ha contribuito a una visione piu profonda della relazione tra la cultura e la
personalità, introducendo in concetto di MODELLI CULTURALI e in uenzando la comprensione
del relativismo culturale.
MEAD= ha s dato delle idee che a quei tempi erano consolidate sulla sessualità dimostrando
l’enorme variabilità culturale nei comportamenti umani.

Tra il 1920 e il 1940 si sviluppa il FUNZIONALISMO in Gran Bretagna, che vedeva la cultura
come un insieme di istituzioni interconnesse che soddisfano i bisogni degli individui e della
società. Ogni elemento culturale aveva una funzione speci ca per il mantenimento dell’ordine
sociale, il suo maggior esponente era presentato da MALINOWSKI che viene ricordato come il
fondatore dell’antropologia sociale britannica , secondo cui il concetto di cultura è meno rilevante
e quello è l’accento sulle forme e strutture di organizzazione sociale.
MALINOSWI = modi ca il concetto di cultura che era stato introdotto da TAYLOR , e la de nisce
come l’insieme delle risposte che la società ai bisogni degli individui, bisogni che possono essere
universali ( mangiare e dormire) ma anche bisogni secondari .
La cultura viene paragonata ad una parata arti ciale che viene creata dall’uomo per soddisfare i
propri bisogni come individuo ma anche come gruppo.
REDCLIFF BROWN = enfatizzava le strutture sociali ed era infatti il rappresentante dello Struttural
funzionalismo. Secondo la sua teoria ogni società poggia su una struttura sociale che le consente
il suo funzionamento. Per struttura si intende la rete di rapporti fra le persone che vengon regolati
da norme e da leggi.

•STRAUSS= antropologo francese e stato uno dei maggiori rappresentanti dell’antropologia


strutturalista tra il 1950 e il 1970 e si basa sull’idea che la cultura è organizzata in base a strutture
mentali e universali. Strauss analizzava i miti, i rituali e i sistemi di parentela per scoprire le
strutture cognitive profonde che organizzano il pensiero umano. La cultura viene vista come un
insieme di condizioni binarie (natura, cultura, uomo e donna). Successivamente l’attenzione venne
spostata su contenuti culturali , su signi cati condivisi arrivando a un’antropologia di tipo
strutturali, interpretativo e simbolica.
Dal 1970 al 1980 ce una fase che vede la cultura come un sistema di signi cati condivisi. Uno
degli esponenti é
•CLIFFORD GEERTZ, sviluppa il concetto di DESCRIZIONE DENSA attraverso il quale voleva
interpretare i simboli e i signi cati all’interno di una cultura. L’antropologia secondo lui non doveva
spiegare fatti in modo scienti co ma aveva il compito d’interpretare il signi cato che le persone
danno alle loro azioni.

•TURNER = i simboli erano prodotti da dei processi mentali che si costituiscono all’interno dei
gruppi sociali e il signi cato verrebbe conferito da questi gruppi.

•BETESON= elaboro un approccio che viene de nito ECOLOGIA DELLA MENTE , dove anche gli
individuo veniva concepito come sistema relazionale interattivo, paté nella natura sistemica della
cultura e parte anche della natura sistemica biologica del mondo.
Questi sono solo alcuni dei principali orientamenti antropologici che si sono sviluppati nel tempo
e l’antropologia contemporanea ha elaborato i diversi loni di studio ed e possibile dire che oggi è
impegnata a comprendere i mutamenti di sviluppo a livello mondiale e lo studio di società
complesse e contemporanee.

ETNOCENTRISMO
é un concetto antropologico che legato alle teorie antropologiche evoluzioniste , descrive la
tendenza a valutare e giudicare le altre culture basandosi su parametri, valori e norme della
propria cultura e di appartenenza. Questo atteggiamento porta speso a considerare la propria
cultura come superiore o piu normale e le altre culture come inferiori estranee o sbagliate.
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SUMMER = sosteneva che l’etnocentrismo fosse riscontrabile in epoca storica e in ogni contesto
geogra co. La de nizione di etnocentrismo viene data all’inizio del XX secolo nasce dalla
polemica verso gli antropologi evoluzionisti, che vengono accusati di voler studiare le civiltà
extraeuropee con l’obiettivo di fornire delle basi teoriche al colonialismo e alla superiorità della
razza bianche e della cultura europea. Questa nuova de nizione di etnocentrismo si basava su
pensiero ETNOCENTRICO che tendeva a disporre tutte le società e civiltà secondo una scala
evolutiva ordinata dove le società occidentali industrializzate si trovava all’apice di questa scala
gerarchica mentre tutte le altre si trovavano nel gradino piu basso.
L’etnocentrismo e un ostacolo evidente alla convenzione delle di erenze culturali e nell’ambito
delle professioni sanitarie Esso può avere un impatto signi cativo e potenzialmente relativo sulla
qualità delle cure fornite, in particolare sulla comunicazione tra il paziente e il professionista e
sulla capacità di creare un ambiente di assistenza esclusiva.
Per superare l’etnocentrismo è necessario un grande impegno verso il relativismo culturale, la cui
concezione viene attribuita a HERSKOVITS che é un concetto antropologico e loso co che si è
sviluppato in America negli anni 20 30.
HERSKOVITS sostiene che le credenze e le pratiche di una cultura devono essere comprese e
giudicate all’interno del loro speci co contesto culturale, piu tosto che essere valutate attraverso
gli standard di un’altra , in particolare la propria.
Promuove quindi un atteggiamento di tolleranza e comprensione verso le di erenze culturali.
Un esempio di RELATIVISMO CULTURALE e dato dal fatto che il molte culture il matrimoni
combinati sono la norma mentre in altre prevale la scelta individuale di un partner.
Il relativismo culturale invita a non giudicare queste pratiche secondo i valori occidentali
ma capirle all’interno del loro contesto. Vale anche per le pratiche alimentari.
Il relativismo culturale incoraggia la comprensione delle ragioni di tale scelte senza giudicarle.
Il Relativismo culturale sara molto in uente sull’antropologia che ha il compito di decifrare la
logica interna in un determinato sistema sociale. È stato anche ampiamente criticato in quanto
non permetterebbe di elaborare un unita di misura universale da utilizzare per la comprensione
delle diverse culture, quindi non verrebbe riconosciuta l’esistenza di un verità universale.

Ad oggi si può dire che la moderna scelta sociale concorda sulla concezione relativista della
cultura , ma non esisto dei sistemi socio-culturali chiusi autosu cienti e quindi statici.

COME SI MANIFESTA L’ETNOCENTRISMO NELLE PROFESSIONI SANITARIE ?

Gli operatori sanitari che partono dal presupposto che tutti i pazienti devono parlare una stessa
lingua e capire gli stessi codici culturali possono avere delle di coltà comunicative con dei
pazienti di diversa provenienza. È questo può portare ad incomprensioni nelle diagnosi e nei
trattamenti compromettendo quindi la qualità dell’assistenza. Ogni cultura ha delle credenze e
pratiche diverse riguardo alla salute alla malattia e alla guarigione. se i professionisti sanitari non
riconoscono e non rispettano tali di erenze possono insistere su trattamenti che non sono
apprezzabili o accettabili dai pazienti. Alcune culture hanno delle regole particolari riguardo
l’ interazione tra uomini e donne, che possono quindi in uenzare il modo in cui il paziente accetta
o si rapporta al trattamento sanitario.
L’etnocentrismo può portare a dei giudizi inconsci nei confronti dei pazienti di altre etnie e altre
culture.Per esempio si possono sviluppare dei pregiudizi che portano a trattamenti meno accurati
o a diagnosi errate perché si parte dal presupposto che certi sintomi e malattie siano più comuni
in una determinata popolazione. La mancanza di una formazione interculturale può accentuare le
le disparita nelle qualità delle cure fornite a persone provenienti da minoranze culturali o etniche. I
pazienti possono sentirsi esclusi, non compresi o trattati con su cienza, portandoli ad evitare il
sistema sanitario, peggiorando cosi le loro condizioni di salute.
Al contrario un approccio che riconosce la diversità culturale e combatte l’etnocentrismo,puo
migliorare la qualità delle cure e la relazione medico-paziente . La sensibilità culturale vi permette
di comprendere meglio i bisogni, i vali e le aspettative dei pazienti, migliorandone la compliance e
quindi i risultati clinici.

SINTESI
L’ETNOCENTRISMO = può rappresentare un ostacolo nelle professioni sanitarie ma riconoscere e
gestire le di erenze culturali in modo pro attivo che porta a una cura più equa, rispettosa e
centrata sul paziente
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LA RICERCA ETNOGRAFICA

É una metodologia di ricerca che viene utilizzata principalmente nell’antropologia culturale e nelle
scienze sociali per studiare le culture e le società umane attraverso l’osservazione diretta e la
partecipazione alle attività. La nascita della ricerca etnogra ca avviene tra ne del 800 e l’inizio
del 900 ad opera di diversi antropologi ( MALINOSWKI e BROWN). L’obiettivo dell’etnogra a é
quello di comprendere il punto di vista dei membri della comunità e il modo in cui interpretano il
loro il modo sociale e culturale. La ricerca etnogra ca ha delle caratteristiche principali che sono :
-l’osservazione del partecipante = metodo fondamentale dell’etnogra a. Il ricercatore vive a
stretto contatto con i gruppi che studia, partecipando alle loro attività quotidiane per un lungo
tempo, mesi o anni. Questo tipo di osservazione permette di ottenere una comprensione profonda
e contestuale delle pratiche culturali, delle interazioni sociali e delle credenze.
L’etnogra a mira a cogliere la complessità della vita culturale nel suo insieme e non si concentra
solo su una aspetto della vita sociale ma cerca di capire come gli aspetti siano interconnessi per
permettere di avere un approccio olistico . La ricerca etnogra ca pone l’accento sulla
prospettiva emica cioè sul punto di vista dei membri della cultura studiata. Il ricercatore quindi
cerca di capire come i membri del gruppo vendono, interpretano e danno signi cato alla loro
realtà. La raccolta di questi dati avviene lavorando sul campo, in un ambiente naturale in cui vive
il gruppo. Questo o può avvenire all’interno di qualsiasi tipo di comunità ( urbani, virtuali ) e a
seconda del contesto. L’etnografo raccoglie i dati qualitativi attraverso interviste, conversazioni
informali e l’osservazione diretta. Il risultato della ricerca etnogra ca e una de nizione dettagliata
e curata delle pratiche, delle credenze e delle strutture sociali della cultura studiata , queste
descrizione vengono chiamate descrizioni dense, e cercano di rappresentare la realtà sociale nella
sua complessità. Una volta raccolti tutti i dati il ricercatore produce un resoconto che e un mix tra
una narrazione descrittiva o un’interpretazione teorica, questo tipo di scrittura cerca di
rappresentare la cultura che viene studiata in modo accurato e rispettoso, anche collegare i dati
etnogra ci alle teorie più ampie di scienze sociali.
La ricerca etnogra ca presenta dei limiti, rappresentati dalla soggettività , perché il ricercatore è
coinvolto direttamente nelle attività di gruppo e ce il rischio che in uenzi i dati con la propria
soggettività. potenziale problema perché il rispetto delle dinamiche locali del possesso.
I tempi lunghi perché le pratiche richiedono molto tempo, perché l’ immersione nella cultura
deve essere profonda e prolungata.
-Problema etnico , perché il rispetto delle dinamiche locali e l’ottenimento del consenso
informato e il costituito di ricerca sono fondamentali, perché il ricercatore deve interagire
direttamente con le persone nelle loro credenze e nella loro vita quotidiana.
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LEZIONE 25/11

LA CULTURA UMANA IN ANTROPOLOGIA


La cultura umana è speci co argomento di studio dell’antropologia culturale e possiamo
considerala come l’insieme dei modelli e delle modalità di vita che distinguono i vari gruppi umani
che non vengono ereditati biologicamente.
La cultura viene stimolata dalla necessità di rispondere ai bisogni umani che possono essere
distinti in :
•BISOGNI PRIMARI : mangiare dormire bere la cui soddisfazione è indispensabile per
sopravvivere
E altri bisogni caratteristici dell’uomo come: l’esigenza di creare delle relazioni questi ovviamente
portano alla necessità di sviluppare meccanismi di adattamento all’ambiente.
Secondo Cassiver ( antropologo) l’uomo era un animale simbolico e lui andava a ricercare la
di erenza tra l’uomo e l’animale e riteneva che oltre al sistema ricettivo reattivo caratteristico
specie animali, l’uomo presentasse un terzo sistema:
SISTEMA SIMBOLICO : in grado di trasformare la realtà essenziale

Un concetto fondamentale fondamentale che l’essere umano produce cultura e di questo ne sono
state date diverse de nizioni:
la prima de nizione in senso antropologico è stata data da Taylor è uno dei fondatori
dell’antropologia e dell’evoluzionismo culturale nel suo saggio de nisce la cultura come:
“ la cui o la civiltà intesa nel suo senso etnogra co più ampio è quell’insieme complesso che
include le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e
abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della societa”.
Per lui la cultura non è riconducibile a una singola dimensione umana ma è un sistema che va a
comprendere diversi aspetti, le conoscenze, i valori morali, le norme sociali, le credenze religiose.
•Secondo TAYLOR la cultura umana è un prodotto della apprendimento sociale e
dell’esperienza, non è qualcosa di innato ma è il risultato di un processo di assimilazione che
avviene nel tempo e trasmesso da una generazione all’altra. TAYLOR è stato uno dei primi a
parlare di cultura in senso più scienti co e al sua de nizione nonostante sia in alcuni aspetti
superata ha rappresentato una parte importante per l’antropologia, e ha gettato le basi per alcuni
concetti che vengono utilizzati ancora oggi per descrivere e analizzare le culture.
Mentre TAYLOR vedeva la cultura come un fenomeno universale e progressivo, BOAS metteva in
discussione la sua visione.
•Per BOAS ogni cultura doveva essere studiata individualmente senza concetti evoluzionistici e in
modo rispettoso nella sua speci cità, senza fare paragoni con altre culture. La concezione della
cultura secondo Boas segna una svolta fondamentale nell’antropologia in contrapposizione alle
teorie evoluzionisti di quel tempo.
BOAS viene considerato fondatore dell’antropologia culturale moderna negli Stati Uniti e
introduce un approccio più relativista, metteva l’accento sulla speci cità delle singole culture, più
tosto che una teoria universale e linea dell’evoluzione culturale.
Secondo lui la cultura è un Insieme di pratiche e di erenze che possono essere ordinate in
maniera gerarchica e valutate secondo una scala di sviluppo.

Altre concezioni di cultura umana


•La concezione KLUCKHOHN e KROEBER: due gure di spicco dell’antropologia del XX secolo,
si basa sull’ approccio più intergrato e complesso , hanno svolto un lavoro molto in uente che è
una revisione critica dei concetti di cultura che o rono una esplorazione dei concetti di cultura ,
cercando di dare una de nizione sintetica che tenga conto nella varietà di signi cati che vengono
attribuiti nel corso del tempo. Secondo loro la cultura umana è un fenomeno complesso che si
manifesta attraverso il comportamento appreso, il simbolismo e la tradizione.
La loro versione va ad integrare diversi aspetti della cultura, riconoscendo da una parte un’unità
di fondo e dall’altra la sua diversità di espressione all’interno delle societa. La loro opera ha avuto
una notevole in uenza all’interno dell’antropologia e ha contribuito a formalizzare il concetto di
cultura, come strumento fondamentale per conoscere l’umanità.
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•GEERTZ un antropologo importante del XX secolo, la sua concezione e più legata all’idea di
cultura come un sistema simbolico, lui é noto per per il suo approccio interpretativo
dell’antropolgia. Lui ha dato un contributo molto importante con il suo saggio (interpretzione di
culture)in cui sviluppa una concezione di cultura come una rete di signi cati dentro il quale gli
esseri umani vivono e agiscono. Secondo lui la CULTURA UMANA é un complesso sistema di
simboliche le persone utilizzano per interpretare il mondo e agire al suo interno. La sua
antropologia interpretativa ha rivoluzionato il modo in cui gli studiosi hanno studiato e concepito
la cultura, spostando l’attenzione dalla cultura sociale al SIMBOLISMO e L’INTERPETAZIONE.
GEERTZ de nisce la cultura come:“l’uomo è un animale sospeso fra le ragnatele di signi cati che
egli stesso ha tessuto, credo che la cultura consista in queste ragnatele e che perciò la loro analisi
non sia innanzitutto una scienza sperimentale in cerca di leggi, ma una scienza interpretativa in
cerca di signi cato”

DISTINZIONE TRA CULTURA E CIVILTÀ


La distinzione tra cultura e civiltà è un tema rilevante in antropologia ma anche per la sociologia
per gli studi culturali, questi termini vengono utilizzati in maniera interscambiabile anche nel
linguaggio comune, pero hanno due signi cati e connotazioni di erenti.
Nei primi tempi dello sviluppo delle scienze antropologiche questi termini venivano utilizzati in
maniera interscambiabile.
•TAYLOR: li ha utilizzati senza distinzione nella sua de nizione di cultura , e la questione di
distinzione d questi du termini ha interessato molti antropologici.

•KROEBER e KLUCKHOHN: sottolineavano che questi termini venivano utilizzati come sinonimi.
Nella lingua inglese il concetto di cultura viene utilizzato al posto di quello di civilizzazione per
andare ad indicare uno sviluppo sociale.Gli sociologi utilizzavano il termine in riferimento al
patrimonio psichico che si costituisce nell’interazione sociale .

•WEBER: cultura e civiltà sono dei concetti interrelati ma distinti. Lui concepisce la cultura come
un campo di signi cati dove l’individui e le società danno un senso alle loro vite e secondo lui la
cultura é una struttura simbolica che va ad orientare i comportamento umano e i valori.
La sua analisi è stata profondamente in uenzata dall’approccio , dove gli esseri umani attraverso i
loro comportamenti interpretano e creano il mondo sociale.
La civiltà viene vista come il risultato della razionalizzazione che si manifesta in forme di
organizzazione sociale sempre piu complesse e impersonali.

•ELIAS: é un sociologo tedesco di grande rilevanza, famoso per la sua opera( il processo di
civilizzazione)sviluppa una teoria delle società dove non fa una netta distinzione tra cultura e
civiltà, ma considera entrambe come parte del processo di civilizzazione. Secondo lui la civiltà
rappresenta un processo di evoluzione sociale dove gli esseri umani hanno gradualmente
acquisito un maggiore autocontrollo del comportamento, mentre la cltura fa parte di questo
processo ma non la vede separata dalla civilta, ma la vede come un aspetto piu ampio del
cambiamento delle norme sociali, delle istituzioni e così via. ELIAS sottolinea dome i cambiamenti
culturali Insieme alla razionalizzazione della vita sociale e della crescita del controllo statale
abbiano contribuito a plasmare il mondo moderno.

•EDWARD SAPIR: e stato un antropologo che si e occupato della distinzione tra cultura e civiltà e
ha analizzato tre inversi accezioni del termine di cultura, che ri ettono la comprensione complessa
e sfumata del termine.

•La prima interpretazione riguarda le modalità di vita di un gruppo umano =si riferisce agli
aspetti condividi e collettivi della quotidianità che de niscono un gruppo sociale e che ne guidano
i comportamenti e le interpretazioni. ( esempio: é dato dalla cultura alimentare o dalle credenze
religiose che sono presenti all’interno di una società, e che fanno parte della modalità di vita
complessiva.)
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•La seconda interpretazione riguarda un accezione più etnologica= sottolinea l’idea della
cultura come patrimonio che viene trasmesso storicamente e quindi include sia prodotti
materiali come la tecnologia e l’arte che credenzee sistemi di conoscenza ( esempio: il modo in
cui le istituzioni religiose ed educative preservano e trasmettono la conoscenza e i valori da una
generazione all’altra). Di conseguenza tutti i gruppi umani sono dotati di una cultura che si
manifesta diversamente secondo vari livelli di complessità.
EDWARD SAPIR si propose inoltre di sostituire il termine cultura con quello di civilizzazione per
evitare l’utilizzo di termine inferiore ed evoluto.

• La terza interpretazione riguarda un accezione più antropologica= comprende l’insieme


delle produzioni artistiche e intellettuali di una società oltre a tutto quello che viene chiamato
alta cultura cioè: la letteratura, la musica, la loso a e tutte le altre rappresentazioni che vengono
considerate tipiche dell’eccellenza intellettuale di una società.( arte rinascimentale, loso ca
greca

CULTURA E CIVILTÀ OGGI


Oggi possiamo dire che la cultura è l’insieme di tutto quello che le persone pensano, credono e
fanno, mentre la civiltà e l’insieme delle strutture e delle organizzazioni che permettono ad una
società di funzionare e quindi di prosperare.
I due concetti sono fra loro interconnessi ma rappresentano duri aspetti distinti della vita umana.
La cultura si riferisce all’insieme di valori, credenze, norme, conoscenze che vanno a
caratterizzare un gruppo sociale e quindi una comunità che include sia gli aspetti materiali che gli
aspetti immateriali.
La civiltà invece è un concetto più ampio e riguarda il livello di organizzazione sociale, economica
e politica di una determinata società. Ed é un termine che si riferisce all’insieme delle strutture
istituzionali che permettono la gestione complessa di una società.

ARGOMENTO D’ESAME
La cultura viene divisa in TRE MACROAREE
•CULTURA IDEALE
•CULTURA SOCIALE
•CUTLRUA MATERIALE

Antropologo CATEMARIO e colui che prendiamo in considerazione per questa de nizione, poiché
lui ha di erenziato a suo volta la cultura in
•ESTERNALIZZATA= comprende cultura ideale, sociale, e materiale
•INTERNALIZZATA= riguarda l’ interiorizzazione della cultura

CULTURA ESTERNALIZZATA
Secondo CATEMARIO essa è legata all’idea che le capacità cognitive e sociali umane, vengono
ESTERNALIZZATE, grazie alla tecnologia e agli strumenti esterni.

A loro volta queste tre macroaree si suddividono in altre TRE MICROAREE


•CULTURA TECNICA= riguarda tutte le tecniche di adattamento all’ambiente, le tecniche
produttive, e le pseudo-tecniche.
•CULTURA SOCIALE=riguarda l’economia, la di erenziazioni sociale, la politica,la sessualitá, il
matrimoni e i raggruppamenti.
•CULTURA IDEALE=riguarda la comunicazione , le cognizioni,l’espressione e i valori.

CULTURA TECNICA
É la capacità umana di interagire con il mondo che si trova il continuo cambiamento, per
rispondere a dei bisogni:
•bisogni di autoconservazione
•bisogni di sussistenza
•bisogni di protezione
•bisogni di benessere sico
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La cultura tecnica a sua volta si suddivide in:
•TECNICHE DI ADATTAMENTO=riguardano le modalità in cui gli individui rispondono ai
cambiamenti dell’ambiente senza modi carlo.e l’andamento puo riguardare diversi aspetti della
vita individuale e sociale (protezione dal caldo e dal freddo, il mangiare)Se parliamo di tecniche di
adattamento riferite alla qualità sono i modi in cui individui e le societa rispondono ai
cambiamenti che è molto spesso per esempio del nostro contesto sono date evoluzione
tecnologica, dai diversi mutamenti ambientali e dalle trasformazioni socio-economiche.
•TECNICHE PRODUTTIVE =riguardano la manipolazione e l’invenzione di tecniche per adattarsi
all’ambiente nel modo migliore. alla base delle capacità manipolative ci sono alcune
caratteristiche dell’essere umano, che sono la capacità d tenere una posizione eretta , la
prensibilita della mano , tutte le capacità psichiche,lo sviluppo della memoria. Queste capacità
manipolatorie hanno portato a trattare tutti i materiali grezzi per trasformarli in antefatti che
devono tenere conto della forma a seconda della funzione che dovevano svolgere . Cioè tutto
l’insieme di quei tutti quei processi metodi ed elementi che vengono utilizzati per trasformare le
materie prime in prodotti niti. oggi quando parliamo di tecniche produttive ci si riferisce
all’insieme di tutti quei processi e metodi che vanno a trasformare le materie prime in prodotti niti
e quindi si riferiscono alla piani cazione, alla gestione e all’ottimizzazione delle risorse materiali e
anche immateriali per ottenere il massimo rendimento nel processo produttivo.
PSEUDOTECNICA =si riferiscono a forme di rito che sono legate alla religione, non basate su idee
scienti che o razionali, con lo scopo di manipolare la realtà. Per CATEMARIO sostiene che la
magia basi su delle credenze a ettive quindi non cognitive, che non sarebbe una tecnica
individuale ma anche sociale, che viene divisa in produttiva,protettiva e distruttiva.
-LA MAGIA PRODUTTIVA : voleva agire nelle attività come la pesca, la fertilità e la caccia
-LA MAGIA PROTETTIVA : si riferiva alla cura degli individui
-LA MAGIA DISRUTTIVA: veniva identi cata come una magia negativa
Alla base delle pseudotecniche c’è la convinzione che ci siano delle forme cosmiche che si
possono manipolare e la manipolazione consiste in tre elementi: LA FORMULA, L’AZIONE E
L’OGGETTO.

LA CULTURA SOCIALE
Le cui MACROAREE sono
-L’ECONOMIA
-LA DIFFERENZIAZIONE
-LA POLITICA
-LA SESSUALITÀ E IL MATRIMONIO
-I RAGGRUPPAMENTI
-L’EDUCAZIONE
-LA SOCIALITÀ
-LO SVAGO E CONTROLLO SOCIALE
-RITO

L’ECONOMIA
Riguarda l’organizzazione e la gestione delle risorse per produrre beni e servizi e distribuirli
all’interno della società. Le fasi principali del processi economico sono:
-LA PRODUZIONE
-LA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE
-LO SCAMBIO
-IL CONSUMO

-LA PRODUZIONE
É processo attraverso cui tutte le risorse vengono trasformate in beni e servizi e si basa sulla
divisione del lavoro per velocizzare e specializzare le attività.
La divisione del lavoro può avvenire per diverse motivazioni che possono essere motivazioni di
tipo biologico, per età , per status o per specializzazione.
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•La divisione in base al TIPO BIOLOGICO e quindi sessuale dei compiti CATEMARIO sottolinea
come la de nizione di lavori maschili e femminili sia data in realtà da delle enorme culturali e da
stereotipi di genere, e non da valutazione che tengono conto delle caratteristiche siche e
biologiche ( esempio: inerente alle popolazione delle zone settentrionale, dove assegnano a sessi
opposti la sessa attività de nendola una di tipo femminile e l’altra attività di tipo maschile, questo
è stato da delle interpretazioni culturali legate al genere

•La divisione in base all’ETA in molte culture l’età può in uenza il lavoro che deve svolgere o i
diritti che essa possiede. Questo é dato dal fatto che in età evolutiva non si produce abbastanza e
le varie culture regolamentano da se questo aspetto. L’età adulta,come avviene oggi e come
avveniva anche prima , era nalizzata al lavoro e l’età evolutiva era quella meno produttiva.

•La divisione in base allo STATUS, riguarda l’organizzazione del lavoro a livello gerarchico oppure
per capacità di erogare delle prestazioni più e cienti. La classe sociale divide la società in gruppi
e sulla base di fattori economici (il reddito, la proprietà e l’occupazione )le persone appartenenti a
classi diverse tendono ad avere diverse accessi all’istruzione, alla sanità, alle risorse economiche
e in generale alle opportunità sociali.

• La capacita in base alla SPECIALIZZAZIONE riguarda le persone che vanno ad assumere dei
ruoli professionali diversi, che vanno poi a determinare il loro status sociale ed economico.
Secondo alcune teorie sociologiche come il funzionalismo , la divisione sociale viene considerata
necessaria per il buon funzionamento all’interno della società e consente una maggiore e cienza
nella distribuzione dei compiti e delle responsabilità, andando a facilitare la cooperazione fra i
diversi gruppi e i ruoli sociali. La divisione del lavoro contribuisce all’e cienza economica e si puo
parlare di funzionalità sociale, pero può portare a delle disuguglianze, cioè disuguaglianza
sociale , dove alcuni gruppi possono avere più potere o risorse rispetto ad altri e questo crea delle
tensioni sociali e con itti.

-DISTRIBUZIONE
Può avvenire in diverse modalità:
-lo scambio
-il baratto
-il pagamento
All’interno di società maggiormente avanzate il lavorato riceve un salario che viene calcolato in
base alle ore che lavora e alla prestazione che viene erogata. Questo scambio puo essere di doni
o commercialea con una moneta di scambio simbolicache può essere denaro oppure naturale
quindi parliamo di baratto.

•CONSUMO
É il modo in cui questi beni e servizi vengono poi utilizzati, puo essere immediato oppure
successivo sotto forma di investimento. Nel caso di un consumo successivo prevale la logica del
risparmio, nel caso dell’investimento si intende reimpiegarlo in una seconda produzione. Questi
diversi modi di consumo variano come per la divisione del lavoro in base al contesto e allo status
sociale. In alcuni casi può prevalere il bisogno di sussistenza mentre il altri può originare da voli
come il benessere e il prestigio.

LA DIFFERENZIAZIONE
É un processo attraverso l quale un societa si suddivide in gruppi, categorie o ruoli che possono
essere distinte in base ai criteri come in genere, l’età, la classe sociale ,l’occupazione e l’etnia, o
altre caratteristiche sociali e culturali. Questo processo porta alla creazione di ruoli specializzati e
alla divisione delle persone in diversi sottogruppi, che svolgono funzioni diverse all’interno della
società. La di erenziazione può essere orizzontale e riguardare la posizione che deve essere
occupata nella società, oppure verticale che va a riguardare la divisione della società e i livelli piu
gerarchici, come la classe sociale o lo status economico. Questa strati cazione può creare delle
disuguaglianze suoi gruppi che si vanno a ri ettere sulle modalità di accesso alle risorse e alle
opportunità.
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POLITICA
Riguarda un’area della vita sociale in cui viene attribuita un’autorità a determinate persone in base
al potere legittimo che può essere attribuito per consenso, diritto oppure quericitivo quindi con la
con lo scopo di mantenere un ordine pubblico e gestire problematiche interne ed esterne alla
società. La leadership politica non é sempre presente in tutti i contesti socioculturali, in alcuni
contesti può essere presente totalmente o parzialmente, mentre in altri si puó veri care solo in
situazioni di emergenza

SESSUALITÀ E MATRIMONIO
Vanno a costituire il primo nucleo dell’organizzazione sociale e riguardano i legami biologici che
possiamo de nire come istituzionalizzati e che quindi vedono alla base il soddisfacimento di
bisogni di riproduzione e di autoconservazione. All’interno di tutte le società è presente la
regolazione di questi aspetti della sessualità, attraverso le lavorazioni di norme come esempio le
norme occidentali che vanno a regolamentare il tradimento al di fuori del matrimonio, e di erenzia
le attività sessuali nei due sessi. Per quanto riguarda il matrimonio invece é l’istituzione sociale
che viene riconosciuta dai gruppi sociali all’interno delle società ) viene vietato il legame tra
consanguinei, pero in alcuni non era solo permesso ma vincolante come nell’antico Egitto).

RAGGRUPPAMENTI
Questi vengono favoriti dal bisogno di entrare in relazione con gli altri e possiamo avere diversi
raggruppamenti che possono essere:
-biologici = che portano allo sviluppo degli istituzione familiare
-territoriali= che sono fondati sull’identità territoriale
-per comuni interessi= che sono relativi al proseguimento di obiettivi comuni
Ogni tipo di raggruppamento viene regolamentato da norme e da di erenziazione di ruoli che
comportano sia diritti che doveri. Fa parte dei raggrupamenti anche il processo educativo dove
l’ndividuo apprende la sua cultura di riferimento. La prima educazione avviene all’interno della
famiglia e i raggrupamenti trovano realizzazione anche in seguito al bisogno di entrare in
relazione con gli altri, per formare dei gruppi nalizzati al divertimento e lo svago.

CULTURA IDEALE
Le due MICROAREE sono:
-LA COMUNICAZIONE
-LE COGNIZIONI
-L’ESPRESSIONI
-I VALORI

•LA COMUNICAZIONE
Permette di veicolare la cultura attraverso il linguaggio, che può essere verbale e non verbale.
Mentre il linguaggio verbale riguarda l’uso delle parole sia nel parlato che nello scritto il linguaggio
non verbale molto importante importante per i professionisti sanitari comprende una vasta
gamma di segnali e di comportamenti che possono trasmettere dei signi cati senza l’uso delle
parole

•LE COGNIZIONI
Sono quei processi mentali, attraverso cui le persone acquisiscono, elaborano e memorizzano e
poi utilizzano le informazioni e ne fanno parte anche le conoscenze che sono legate alla religione
e all’ideologia e si tratta del sapere che viene sviluppato nel tempo e nello spazio dai diversi
gruppi umani.

•L’ESPRESSIONI
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Sono manifestazioni comunicative che attraverso l’utilizzo di simboli e immagini trasmettono
emozioni, sentimenti ma anche dei contenuti, rientrano in esse tutte le forme artistiche ma anche
l’estetica del corpo e il vestiario.
•I VALORI
Permettono alla cultura di elaborare i modelli culturali connessi a speci che visioni del mondo.
Secondo KLUCHON un valore é una concezione che si dovrebbe desiderare di seguire che
dovrebbe indirizzare i comportamenti. Lui individua tre componenti del valore che sono:
-a ettivo: quindi quello che si dovrebbe desiderare e questa è molto importante perché indica la
collocazione di azioni, persone e oggetti lungo un continuom di approvazione e di
disapprovazione sociale e i valori sono anche legati a una dimensione normativa.
-Componente cognitiva nella sua concezione vera e propria , e una componente conattiva che é
legata all’in uenza che può esercita sull’azione di ognuno.

CULTURA INTERNALIZZATA

Riguarda l’interiorizzazione della cultura e dei modelli culturali e questo avviene attraverso
l’acquisizione di modi di vita grazie ai meccanismi di socializzazione e di educazione. La cultura
va ad in uenzare tutti gli aspetti della vita umana a partire dalle risposte ai bisogni primari ma
anche la tolleranza, la soglia del dolore e la sessualità che vengono culturalmente condizionati.
Tutti i bisogni umani anche quelli primari sono comunque un prodotto delle culture. Un aspetto
importante può essere dato dal fatto che il sistema de i valori viene elaborato all’interno dei
diversi contesti socio-culturali.
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