Guida Tag HTML
Guida Tag HTML
Se ogni sito web fosse un edificio, i tag HTML sarebbero i mattoni con cui è costruito. Sono infatti l’ossatura
che sostiene il corpo di contenuti, immagini e funzionalità che costituiscono l’esperienza online,
un linguaggio invisibile che dà forma al web e contribuisce a dare forma alle nostre pagine. Questi piccoli
comandi dicono al browser come interpretare e visualizzare il contenuto di una pagina, permettendo di
interpretare correttamente il contenuto e mostrarlo agli utenti in maniera coerente e funzionale. Esiste
un centinaio di diversi tag HTML che possiamo utilizzare e ognuno di loro ha una funzione specifica, da
sfruttare nella maniera opportuna per creare una pagina web visivamente accattivante e ottimizzata per i
motori di ricerca. Con questa guida cerchiamo quindi di scoprire cosa sono esattamente questi tag HTML,
quali sono le tipologie principali da padroneggiare e come possono influenzare la SEO del nostro sito.
I tag HTML sono il linguaggio di base utilizzato per creare pagine web, ed essenzialmente sono piccoli
comandi che guidano il browser istruendolo su come interpretare e visualizzare il contenuto di una pagina.
Queste etichette risiedono nell’elemento cardine di ogni pagina web, ovvero nel suo codice HTML, acronimo
di HyperText Markup Language, che possiamo immaginare come ciò che dà vita alle pagine web.
Più precisamente, HyperText Markup Language è il linguaggio di programmazione utilizzato per descrivere
documenti strutturati e per creare pagine e applicazioni web su internet, e che visualizziamo ogni momento
come utenti dai nostri browser, come Chrome, Firefox ed Edge. Dal punto di vista del codice sorgente
HTML, una pagina è un insieme di elementi, ognuno dei quali ha un ruolo specifico, come “titolo
dell’articolo”, “testo”, “sottotitolo”, e così via, e questi elementi sono definiti da tag, contrassegnati dai
caratteri speciali “<“, “>” e “/”.
Ogni tag HTML è infatti racchiuso tra parentesi angolari (< >) e la maggior parte di essi funziona in coppia,
prevedendo cioè un tag di apertura (<tag>) e un tag di chiusura (</tag>) in cui inserire e racchiudere una
specifica porzione di codice, ovvero il contenuto che desideriamo formattare. Tra il tag di apertura e quello
di chiusura viene infatti inserito ciò che desideriamo visualizzare nella pagina, come del testo, un’immagine,
o un collegamento ipertestuale.
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I tag HTML sono i veri e propri mattoni con cui costruiamo le pagine web. Definire un tag HTML è
abbastanza semplice: si tratta di un comando che comunica al browser come deve interpretare e
visualizzare il contenuto racchiuso tra le sue estremità.
Ognuno ha una funzione specifica e comunica qualcosa al browser, dalla formattazione del testo (es. <b>
per il grassetto, <i> per il corsivo) alla struttura di base della pagina (es. <div>, <header>, <footer>). Il ruolo
dei tag è quindi duplice: da un lato, organizzano la struttura del contenuto per il browser; dall’altro, rendono
il codice coerente e chiaro per altri sviluppatori che potrebbero lavorare sul progetto in futuro.
Se ci pensiamo bene, quando parliamo di tag ci riferiamo a una sorta di linguaggio comune tra noi e il
browser. È attraverso questi “segnaposti” che comunichiamo al browser dove, come e cosa mostrare. Ad
esempio, il tag <a> serve per creare un collegamento ipertestuale, collegamento che potrà portare l’utente
a un’altra sezione del sito, a una pagina esterna, o a scaricare un file. Ogni tag ha un “significato” preciso,
dettato dagli standard del linguaggio HTML (HyperText Markup Language), che è costantemente aggiornato
dai consorzi internazionali come il W3C per adeguarsi alle nuove tecnologie e necessità del web moderno.
Pertanto, tali etichette (traduzione letterale di tag) servono a specificare e definire come il browser deve
formattare e visualizzare i contenuti. Pertanto, sono loro a determinare se un testo deve essere in corsivo o
in grassetto, se deve essere inserito un’interruzione di riga, un elenco puntato e molto altro ancora.
Ma i tag HTML non sono solo strumenti di formattazione, perché possono essere anche potenti alleati per
la SEO, perché i motori di ricerca come Google utilizzano i tag HTML per comprendere la struttura e il
contenuto di una pagina web, per poi indicizzarla correttamente nei risultati di ricerca.
Pur nella loro semplicità, i tag HTML hanno percorso una strada lunga , segnando la storia della
comunicazione digitale: la loro evoluzione non è avvenuta in modo lineare, ma piuttosto attraverso una
crescente profondità e complessità, parallela all’espansione degli usi e delle funzionalità offerte dalla
tecnologia web. E in questo tempo si sono trasformati da semplici marcatori di testo a elementi critici per
la costruzione di esperienze web dinamiche e accessibili.
L’HTML è stato sviluppato agli inizi degli anni ’90 da Tim Berners-Lee, uno dei pionieri di Internet. L’idea era
semplice, ma rivoluzionaria: creare un linguaggio che permettesse di “marcare” o “etichettare” (da qui il
termine tag) il testo con delle indicazioni utili per la formattazione e la struttura, affinché potesse essere
visualizzato da un browser web. Il risultato? Un modo standardizzato di formattare le informazioni per
renderle accessibili in un ambiente ipertestuale, ovvero il web.
I primi tag HTML erano estremamente basilari, destinati principalmente a organizzare il testo all’interno di
una pagina. Ad esempio, elementi come <p> (paragrafo), <b> (grassetto) e <a> (ancora, per i collegamenti
ipertestuali) fornivano funzionalità essenziali per la struttura e la navigabilità delle pagine web. Tuttavia,
man mano che Internet acquisiva centralità, così faceva l’HTML. Le nuove esigenze di design, interattività e
compatibilità tra differenti browser portarono la W3C (World Wide Web Consortium) a sviluppare versioni
sempre più avanzate di HTML.
Con l’introduzione di HTML4 negli anni ’90, iniziò a delinearsi una maggiore complessità, supportando la
creazione di siti web più complessi con un’interfaccia utente più ricca. In HTML4 vennero introdotti i meta
tag, fondamentali per il SEO e la gestione dei dati meta-descrittivi. Tuttavia, con la crescente importanza
della connettività e dell’usabilità su vari dispositivi, divenne chiaro che HTML doveva evolversi
ulteriormente.
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L’avvento di HTML5 ha rappresentato una svolta cruciale. Rilasciato ufficialmente nel 2014 dopo anni di
sviluppo, HTML5 non solo ha semplificato alcune delle complessità introdotte con HTML4, ma ha anche
portato innovazioni importantissime. Tra queste, nuovi tag semantici come <header>, <footer>, <article>, e
<section>, che aiutano a strutturare meglio il contenuto e migliorare la comprensione del contesto da parte
dei motori di ricerca. Inoltre, HTML5 ha aumentato il supporto multimediale nativo (per video, audio e
canvas grafici), eliminando la necessità di plugin esterni come Flash.
Tag HTML, Meta tag HTML e attributi: differenze tra questi elementi
È opportuno a questo punto aprire una piccola parentesi per chiarire quali sono le differenze tra “tag
HTML”, “meta tag HTML” e “attributi dei tag”, termini che fanno riferimento a concetti distinti e a compiti
diversi nella creazione di una pagina web e nella definizione degli elementi HTML, vale a dire ogni elemento
della pagina che fa parte del contenuto. Soprattutto quando iniziamo a lavorare con l’HTML o
siamo principianti SEO, è infatti facile confondere il significato di questi elementi, che pure sono simili per
certi versi, pur avendo funzioni ben distinte all’interno della sintassi di un documento HTML.
Capire le loro differenze è cruciale per poter sviluppare codice robusto e capace di rispondere
correttamente alle esigenze del web moderno.
In sintesi:
• Meta tag forniscono informazioni non visibili (meta-informazioni) su come la pagina deve essere
interpretata dai motori di ricerca e dai browser.
• Attributi specificano dettagli aggiuntivi su come i tag HTML devono comportarsi, modificandone il
funzionamento.
Più precisamente, i tag HTML formano la struttura scheletrica di una pagina web e servono a definire gli
elementi che compongono il contenuto. Ogni tag racchiude parti specifiche del contenuto e comunica al
browser come devono essere visualizzati tali contenuti.
I meta tag differiscono sostanzialmente dai tag HTML nella loro funzione. Mentre i tag HTML indirizzano la
visualizzazione del contenuto, i meta tag forniscono dati sui dati stessi, ovvero “metadata”. Questi tag sono
situati all’interno della sezione <head> del documento HTML e non vengono visualizzati dall’utente finale,
ma hanno un enorme impatto sulle modalità con cui i motori di ricerca comprendono e indicizzano la
pagina, oltre a gestire vari aspetti tecnici quali il dispositivo di visualizzazione e la codifica dei testi. I meta
tag non richiedono di essere chiusi e in molti casi sono autoconclusivi. I meta tag sono utilizzati per
comunicare con i browser e i motori di ricerca, offrendo informazioni che non vengono visualizzate
direttamente sulla pagina ma che sono cruciali per elementi come SEO, usabilità e compatibilità cross-
browser.
Gli attributi, a differenza sia dei tag HTML che dei meta tag, non rappresentano nuovi elementi inseriti nella
pagina web. Piuttosto, si tratta di identificatori testuali aggiunti dentro i tag HTML per definire proprietà
aggiuntive o per specificare ulteriori informazioni su un elemento HTML. Gli attributi sono composti da una
coppia “nome-valore”, formattata come nome_attributo=”valore”, e si posizionano all’interno del tag di
apertura. Ad esempio, l’attributo src indica la sorgente di un’immagine all’interno del tag <img>, come in
<img src=”immagine.jpg” alt=”Descrizione della foto”>. Il valore assegnato a ogni attributo modifica
significativamente il comportamento del tag HTML a cui appartiene. Gli attributi sono ad esempio
fondamentali per controllare il layout di una pagina, l’interattività con l’utente, e altre funzioni rilevanti
come la leggibilità e l’accessibilità dei contenuti. Comprendere queste differenze non solo aiuta a prevenire
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errori comuni, ma permette di padroneggiare meglio l’architettura di una pagina web e ottimizzare il sito
per determinati obiettivi, inclusa la SEO.
Ad ogni modo, tutti e tre rappresentano componenti essenziali che lavorano insieme per creare una pagina
web funzionale, accessibile e ottimizzata per i motori di ricerca, e proprio per questo non possiamo
sbagliare né a livello teorico né soprattutto nelle applicazioni pratiche.
I tag HTML sono i mattoni fondamentali di qualsiasi pagina web e sono utilizzati per definire e strutturare il
contenuto di una pagina web; ogni tag HTML ha un significato specifico e dice al browser come interpretare
il contenuto all’interno del tag, influendo sulla modalità di visualizzazione di un elemento HTML.
I meta tag HTML, d’altra parte, sono un tipo specifico di tag HTML che forniscono informazioni sulla pagina
web stessa, piuttosto che strutturare il suo contenuto. Questi tag vanno inseriti all’interno dell’elemento
<head> di una pagina HTML. I meta tag HTML sono invisibili per l’utente, ma svolgono un ruolo cruciale
nell’ottimizzazione dei motori di ricerca e nell’assicurare che la pagina web funzioni correttamente.
Gli attributi dei tag, infine, sono informazioni aggiuntive che possono essere aggiunte a un tag HTML per
modificarne il comportamento o l’aspetto e per descrivere le caratteristiche di un elemento HTML. Ad
esempio, nell’immagine tag <img src=”immagine.jpg” alt=”Descrizione dell’immagine”>, src e alt sono
attributi che, rispettivamente, indicano al browser dove trovare l’immagine da visualizzare e forniscono
una descrizione testuale dell’immagine, che può essere visualizzata se l’immagine non può essere caricata
e che può essere utilizzata dai lettori di schermo per le persone con disabilità visive.
• Gli elementi HTML sono i contenuti della pagina racchiusi all’interno dei tag.
• Gli attributi HTML forniscono informazioni aggiuntive sugli elementi HTML e vengono visualizzati
all’interno del tag HTML.
• I meta tag HTML sono una sottocategoria di tag HTML, che forniscono informazioni sulla pagina
web che non vengono visualizzate direttamente dagli utenti.
La grammatica dei tag HTML è semplice e universale, e ciò permette a chiunque di imparare a utilizzarli
semplicemente con un po’ di pratica e attenzione.
Ogni tag HTML ha una specifica funzione e deve essere inserito nel posto giusto all’interno del codice della
pagina, rispettando anche la sintassi per poter effettivamente comunicare istruzioni sensate al browser ed
evitare errori.
Come accennato, un tag HTML è composto da un nome del tag racchiuso tra parentesi angolari < >, e la
maggior parte dei tag HTML ha un comando di apertura e uno di chiusura, con il contenuto posizionato nel
mezzo. Ad esempio, <p> è un tag di apertura per un paragrafo, e </p> è il corrispondente tag di chiusura;
quindi, un paragrafo di testo sarebbe scritto come <p>Questo è un paragrafo.</p>.
I server leggono il codice HTML per comprendere e visualizzare il contenuto di una pagina, e la lettura
avviene dall’alto verso il basso, proprio come avviene alla normale lettura umana.
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La grammatica dei tag non è troppo complessa e ci sono solo alcune regole da conoscere e rispettare, a
cominciare dalla struttura di questo elemento, formato in genere da tre elementi:
• Un tag di chiusura, che termina con un simbolo </ >. È importante notare che il tag di chiusura ha lo
stesso testo del tag di apertura, da cui si differenzia solo per l’aggiunta del carattere slash (/) che
chiarisce il comando.
Tuttavia, alcuni tag HTML possono rimanere aperti, cioè non necessitano di un tag di chiusura, e
tipicamente vengono utilizzati per i metadati o le interruzioni di riga. Questi tag HTML sono noti come tag
“vuoti” o “self-closing”, proprio perché non hanno bisogno di un tag di chiusura: sono progettati per
contenere informazioni che non necessitano di un contenuto testuale o di altri elementi HTML all’interno, e
alcuni esempi comuni di tag vuoti includono <img> per le immagini, <br> per un salto di linea, e <input> per
i campi di input nei form.
È comunque buona pratica includere uno spazio e una barra alla fine del tag (ad esempio <br /> o <img
src=”immagine.jpg” alt=”Descrizione dell’immagine” />) in XHTML e in alcune versioni di HTML: questo
aiuta a mantenere la compatibilità tra diverse versioni di HTML e assicura che il codice sia interpretato
correttamente da tutti i browser.
Le regole dei tag HTML: come si scrivono i tag e dove vanno messi nel testo HTML
Sono poche anche le regole formali per scrivere correttamente questi elementi: essenzialmente, i tag HTML
vanno inseriti in modo strategico e consapevole all’interno del codice per definire la struttura e il layout del
sito o della pagina, perché ognuno ha la sua funzione e si “attiva” solo nell’area in cui è aperto il comando.
Per dirla in maniera più semplice, il tag <head> ad esempio serve a contenere metadati sulla pagina web e
link a fogli di stile CSS: e si trova all’inizio del documento, subito dopo il tag di apertura <html>, e non
contiene contenuto visibile per l’utente, perché comunica le sue informazioni cruciali “solo” al browser e ai
motori di ricerca. Il tag <body>, invece, racchiude tutto il contenuto visibile della pagina web, come testo,
immagini, link, tabelle, liste e così via: va inserito immediatamente dopo il tag di chiusura </head> e si
estende fino alla fine del documento HTML, proprio prima del tag di chiusura </html>.
Di base, poi, gli altri tag HTML vanno inseriti all’interno del tag <body> per strutturare e formattare il
contenuto visibile della pagina web; la posizione esatta di questi elementi dipende dal tipo di contenuto
che stiamo creando e dall’effetto visivo che desideriamo che sia presentato agli utenti.
Una corretta organizzazione dei tag HTML all’interno del codice serve infatti a fornire un supporto alla
lettura da parte delle persone che navigano il sito, e al tempo stesso aiutano i browser a interpretare
e visualizzare correttamente il contenuto e, non in ultimo, possono contribuire anche a migliorare la SEO,
come vedremo.
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Imparare a scrivere correttamente un tag HTML è il primo passo per costruire pagine web robuste e senza
errori. Anche se può sembrare semplice, esistono alcune regole fondamentali che è cruciale rispettare per
garantire che il codice venga interpretato correttamente dai browser e sia facilmente leggibile anche per
altri sviluppatori.
Prima di tutto, è essenziale comprendere la sintassi base di un tag HTML. Un tag HTML si compone di tre
parti principali: il tag di apertura, il contenuto e il tag di chiusura. Un esempio classico è il tag <p> utilizzato
per i paragrafi – esempio <p>Questo è un paragrafo di testo.</p>.
Nel tag di apertura <p>, il simbolo < indica l’inizio del tag, seguito dal nome del tag stesso (p in questo caso)
e chiuso dal simbolo >. Il contenuto del tag è il testo che apparirà nella pagina, e il tag di chiusura </p>
segue la stessa sintassi del tag di apertura, ma con l’aggiunta della barra / per indicare la chiusura.
• Tag autochiudenti: Alcuni tag come <img>, <br>, e <hr> non richiedono un tag di chiusura. Questi
tag sono noti come autochiudenti. La sintassi corretta, specialmente in HTML5, richiede la chiusura
immediata del tag con una barra / prima del simbolo >, ad esempio <img src=”immagine.jpg” />.
Questo assicura che il codice sia compatibile anche con standard più rigidi come XHTML.
• Nidificazione corretta: Alcuni tag HTML possono essere “nidificati”, ovvero inseriti uno dentro
l’altro. Quando si nidificano tag, è fondamentale chiuderli nell’ordine inverso rispetto a come sono
stati aperti. Ad esempio,
<div>
<p><strong>Testo importante</strong></p>
</div>
In questo caso, apriamo i tag nel seguente ordine: <div>, <p>, <strong>. Pertanto, il <strong> deve essere
chiuso per primo, seguito dal <p> e infine dal <div>.
• Case sensitivity: In linea generale l’HTML non è case sensitive, il che significa che <P> e <p>
vengono trattati allo stesso modo dai browser. Tuttavia, per mantenere la leggibilità e la pulizia del
codice, è una buona pratica utilizzare i tag in minuscolo come preferito da HTML5.
• Corretta attribuzione degli attributi: Quando si scrivono attributi all’interno dei tag, è necessario
inserirli nel formato corretto: nome dell’attributo = “valore”. Ad esempio, quando aggiungiamo una
fonte a un tag <img>, lo scriveremo come <img src=”immagine.jpg”>. Non dimenticare di
racchiudere sempre i valori degli attributi tra virgolette per evitare ambiguità.
Seguire queste regole di sintassi non solo riduce la probabilità di errori nel codice, ma rende anche il nostro
lavoro più professionale e facile da mantenere. Qualsiasi errore nella scrittura di un tag HTML può portare a
problemi di visualizzazione della pagina o influire negativamente sull’indicizzazione del sito nei motori di
ricerca. Affinare la tecnica di scrittura dei tag HTML è quindi un investimento nel futuro del nostro sito e
nella sua performance globale.
Chiarite le questioni teoriche, passiamo ad alcuni aspetti piuttosto pratici che riguardano la gestione e
la scrittura dei tag HTML. Come detto, non parliamo di aspetti piuttosto complicati o che richiedono
competenze specifiche, ma comunque ci sono molti gli errori che si possono commettere, che provocano
potenziali conseguenze per la pagina web che è bene conoscere, così da intervenire in modo opportuno.
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Quando si lavora con l’HTML, infatti, è facile commettere sbagli che, pur essendo a volte sottili, possono
avere significative conseguenze sul funzionamento del sito o sulla sua capacità di essere correttamente
indicizzato dai motori di ricerca. Riconoscere e correggere questi errori è essenziale per garantire che il
nostro codice HTML sia coerente, leggibile e funzionale.
Uno degli errori più comuni è l’omissione dei tag di chiusura: come detto, molti tag HTML funzionano in
coppia, richiedendo un tag di apertura e un tag di chiusura. Se dimentichiamo di chiudere un tag, il browser
potrebbe non essere in grado di interpretare correttamente il codice, causando problemi di visualizzazione
sulla pagina – molto spesso, estendendo il comando fino al successivo tag di chiusura. Un tag non chiuso
può compromettere la visualizzazione della pagina, rompendo il layout e causando problemi di rendering. In
alternativa, i motori di ricerca potrebbero avere difficoltà a capire la struttura della pagina, influenzando
negativamente la SEO.
Alcuni tag HTML, come <img>, <br>, e <hr>, sono autochiudenti, il che significa che non richiedono un tag
di chiusura specifico come </img>, </br>, </hr>. Tuttavia, è comune dimenticare di aggiungere lo slash (/)
che chiude questi tag, praticabile soprattutto nelle versioni precedenti di HTML non compatibili con XHTML
o HTML5. Formattare il codice in modo corretto aiuta evitare problemi di compatibilità. Evitare l’uso non
standard dei tag autochiudenti non solo migliora la leggibilità del codice, ma previene anche eventuali
problemi di rendering che possono emergere su alcuni browser.
I tag di intestazione (<h1>, <h2>, <h3> e così via) dovrebbero essere utilizzati per strutturare il contenuto,
non per formattare il testo: usare questi tag in modo improprio potrebbe confondere i motori di ricerca e
compromettere la SEO della pagina.
Un altro errore comune è il “keyword stuffing”, ovvero l’uso eccessivo di parole chiave nei meta tag. Questa
pratica può essere penalizzata dai motori di ricerca e rendere la pagina meno visibile nei risultati di ricerca.
Alcuni tag HTML non sono supportati da tutti i browser o sono stati deprecati nelle versioni più recenti
dell’HTML. L’uso di questi tag può causare problemi di visualizzazione e funzionalità sulla pagina.
• Errori di nidificazione
I tag HTML devono essere nidificati correttamente, cioè chiusi nell’ordine inverso rispetto a quello in cui
sono stati aperti. Gli errori di nidificazione – ovvero chiudere un tag aperto all’interno di un altro prima che
sia stato chiuso l’intero blocco – provoca confusione sia per il browser che per i motori di ricerca,
compromettendo la leggibilità e l’accessibilità del contenuto, e può causare problemi di visualizzazione e
rendere il codice più difficile da leggere e mantenere.
Gli attributi devono sempre essere formattati correttamente all’interno del tag HTML. Questo significa che
devono essere inseriti nella modalità corretta “attributo=”valore””, utilizzando le virgolette per racchiudere
il valore. Molte volte, la mancanza di virgolette o una formattazione errata può portare il browser a non
interpretare correttamente l’attributo, causando errori di visualizzazione.
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Sebbene i tag <div> e <span> siano essenziali per strutturare il contenuto e applicare CSS, un uso eccessivo
o non necessario di questi elementi può rendere il DOM troppo complesso, rallentare il sito e complicare la
manutenzione del codice. Questo tipo di problematica viene spesso indicato come “divitis“. Per evitare un
uso eccessivo, è buona prassi limitare i tag div e span ai casi in cui non sono disponibili tag semantici
equivalenti (ad esempio, usare <section>, <article>, <header>, <footer> al posto di <div> quando
appropriato).
Scrivere testo esternamente ai tag HTML, magari per errore o distrazione, comporta che quel contenuto
non venga interpretato correttamente o, peggio, sia visualizzato in modo non voluto sulla pagina. Verificare
che tutto il contenuto sia racchiuso nei tag appropriati è essenziale per mantenere l’ordine e la pulizia del
codice.
In definitiva, inserire i tag HTML nel sito è un processo che richiede attenzione e precisione, perché bisogna
aprire e chiudere correttamente ogni tag e assicurarci che siano inseriti nel posto giusto all’interno del
codice. Gli errori nella scrittura dei tag HTML non sono solo il segno di una scarsa comprensione del
linguaggio, ma possono avere un impatto diretto sull’usabilità del sito, sulle prestazioni SEO, e sulla
reputazione generale del nostro progetto online. Mantenere attenzione ai dettagli, verificare
scrupolosamente il codice, e adottare le migliori pratiche dettate dagli standard web ci permetterà di evitare
la gran parte di queste problematiche, offrendo ai nostri utenti un’esperienza visiva e funzionale di alto
livello.
Per fortuna, con un po’ di pratica diventerà un’abilità naturale, e gli editor testuali dei CMS semplificano
nettamente l’operazione, perché ci permettono di gestire tutti questi parametri con semplici pulsanti, senza
lavoro manuale nel codice.
Piccoli ma potenti, i tag HTML sono quindi un po’ dei segnali stradali che guidano i motori di ricerca e gli
utenti a orientarsi nel labirinto del codice che dà vita a un sito, dando forma e colore al testo di una pagina
web.
Ci sono centinaia di tag HTML che possiamo utilizzare per dare forma al contenuto, ed è facile sentirsi
sopraffatti da questa quantità: ecco perché generalmente si suddividono i tag HTML in alcune grandi
categorie, ciascuna delle quali serve uno scopo specifico nella costruzione e visualizzazione delle pagine
web.
• Tag di Strutturazione
Questi sono i tag che permettono di definire la struttura di una pagina web. Alcuni esempi
includono il <div>, un tag generico che crea una “divisione” o “contenitore” all’interno della pagina,
e i tag semantici introdotti con HTML5 come <header>, <footer>, <article>, e <section>, che aiutano
a organizzare il contenuto in sezioni comprensibili, sia per i motori di ricerca che per gli screen
reader destinati all’accessibilità.
• Tag Multimediali
Con HTML5, sono stati introdotti o migliorati tag specifici per gestire media di vario genere
all’interno delle pagine. Esempi principali sono <img> per le immagini, <audio> per i file audio, e
<video> per i video. Questi tag multimediali non solo rendono il sito più interattivo e coinvolgente
per gli utenti, ma contribuiscono anche all’ottimizzazione SEO quando accompagnati da attributi
appropriati come alt.
Ai fini del nostro lavoro, abbiamo ulteriormente suddiviso i tag e identificato i comandi più comuni e utili,
da padroneggiare al meglio per ottimizzare le nostre pagine.
<style> accoglie i codici CSS che definiscono l’aspetto del sito web,digitando il codice direttamente nel file
HTML.
<title> specifica il titolo della pagina HTML, che viene visualizzato nella barra del titolo del browser.
<p> viene utilizzato per formattare un testo come paragrafo standard o testo principale: tutto ciò che si
trova tra il tag di apertura <p> e il tag di chiusura </p> viene visualizzato come un paragrafo.
<br> con questo tag si inserisce uno spazio per andare a capo, attivando una singola linea di spazio.
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• I tag di formattazione (hanno effetto sul testo o sui font e funzionano su tutto ciò che si trova tra il
tag di apertura e il tag di chiusura </ >).
<em> serve a enfatizzare un particolare testo in un paragrafo, rendendo il testo in corsivo (stesso compito
del tag <i> italic, che però è stato deprecato con HTML5).
<li> consente di inserire i contenuti in ordine sotto forma di elenco. Esistono due tipologie di elenchi:
l’elenco ordinato <ol> e l’elenco non ordinato <ul>.
<a> determina il collegamento ipertestuale verso un’altra pagina, e l’attributo href serve a definire il
collegamento
<table> viene utilizzato per creare una tabella nel documento HTML; il tag (<tr>) serve a creare
le righe della tabella, mentre (<td>) serve a inserire i dati nella tabella.
Ogni testo, immagine, video e ogni elemento che desideriamo includere nel nostro sito viene strutturato
attraverso i tag HTML. Conoscere e padroneggiare questi tag non è solo una necessità per gli sviluppatori,
ma anche una competenza essenziale per chiunque lavori con il web, come i professionisti del SEO e
i content creator. La comprensione corretta del significato e dell’uso dei vari tag permette infatti di garantire
che il nostro contenuto sia non solo visivamente piacevole, ma anche ben strutturato e facilmente
indicizzabile dai motori di ricerca.
Oggi più che mai, la SEO tecnica gioca un ruolo determinante nel determinare il successo online di un
progetto. Un sito web può essere ricco di contenuti di qualità, ma se i tag HTML non sono implementati
correttamente, rischia di non essere considerato dai motori di ricerca come meriterebbe. Ad esempio,
l’utilizzo accurato dei tag <title>, <h1> e dei meta tag può fare la differenza tra una pagina che si posiziona
nella prima pagina dei risultati di ricerca e una che non appare affatto. L’uso corretto del codice HTML
garantisce che i motori di ricerca capiscano chiaramente di cosa tratta ogni pagina, migliorando
notevolmente il tasso di click (CTR) e il posizionamento organico.
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Ma non si tratta solo di SEO. L’accessibilità è un altro punto cruciale, e i tag HTML ben strutturati
garantiscono che il contenuto sia accessibile anche a persone con disabilità, come quelle che utilizzano
screen reader. Ad esempio, l’uso appropriato di attributi come alt per le immagini non solo rafforza
l’indicizzazione sui motori di ricerca, ma assicura che anche utenti ipovedenti possano comprendere meglio
il contenuto della pagina.
Inoltre, una buona padronanza dei tag HTML ci permette di essere più flessibili e veloci nella gestione del
progetto web. Quando sappiamo esattamente quale tag utilizzare e come, possiamo risolvere
problematiche più rapidamente e prevenire errori che potrebbero rivelarsi dannosi a lungo termine. Questo
risulta particolarmente utile in un contesto in cui la velocità di sviluppo spesso si affianca alla necessità di
creare pagine web responsive e che si adattino a diversi dispositivi.
In poche parole, la conoscenza dei tag HTML è come l’alfabetizzazione per il web: senza di essa, siamo
limitati nella nostra capacità di creare, gestire e ottimizzare i contenuti digitali.
L’HTML è la pietra angolare di Internet, definisce la struttura del sito Web e dà vita alle nostre pagine, e i tag
fanno parte del markup HTML: questi piccoli frammenti di codice svolgono come detto un ruolo
cruciale anche in ottica SEO, perché evidenziano parti dei contenuti che sono rilevanti per la ricerca e
descrivono quegli elementi per i crawler di ricerca.
Anche se forse il peso di tali elementi è un po’ calato negli ultimi anni – l’intelligenza artificiale e gli algoritmi
hanno fatto passi da gigante nella comprensione dei contenuti, per dirne una – il legame tra HTML e SEO è
comunque ancora forte, rendendo l’ottimizzazione on-site, che richiede una profonda comprensione della
lingua e delle competenze HTML, un passaggio cruciale nel processo di creazione di un sito web.
Ciò vale per due motivi: innanzitutto, ci sono ancora considerevoli margini di errore nel lavoro
automatizzato dei crawler e i tag HTML hanno ancora un compito fondamentale per assicurarci che tutto il
nostro contenuto sia interpretato nel modo corretto. Inoltre, questi tag non servono solo ad aiutare i motori
di ricerca a comprendere i nostri contenuti, perché possono anche migliorare l’esperienza dell’utente,
creare snippet di anteprima, risolvere problemi di contenuti duplicati e applicare regole di scansione.
Comprendere il valore e la struttura di un tag è essenziale se vogliamo che una risorsa web raggiunga la
prima pagina dei risultati di ricerca e quando parliamo di SEO HTML l’attenzione ricade proprio sui tag,
fondamentali per costruire una struttura logica e gerarchica dei contenuti, permettendo una corretta
visualizzazione sullo schermo del browser.
Scrivere contenuti ben argomentati e di valore per gli utenti e per i motori di ricerca è solo una parte
dell’equazione, perché l’altra parte è la capacità di utilizzare efficacemente i tag e i meta tag HTML per
dare un significato semantico ai nostri contenuti, migliorando la loro visibilità su Google. Un tag scritto in
modo errato è come un attore che dimentica le sue battute: non solo non contribuisce alla performance, ma
può anche rovinare l’intero spettacolo, rendendo il testo illeggibile.
Detto questo, non tutti i tag HTML hanno lo stesso peso né è necessario utilizzare tutti questi strumenti di
codice extra.
Ci sono però alcuni elementi che, se usati in modo corretto, possono supportare notevolmente i nostri sforzi
di ottimizzazione, poiché aiutano i motori di ricerca a comprendere la struttura e il contenuto del nostro
sito.
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Innanzitutto, dobbiamo conoscere e padroneggiare i tag HTML che forniscono una struttura semantica al
nostro sito web: tag come <title>, <h1>, <h2>, <p> e <img> indicano ai motori di ricerca quali parti del
nostro contenuto sono titoli, sottotitoli, paragrafi o immagini, e ciò semplifica la comprensione del contesto
del nostro contenuto e la determinazione della sua rilevanza rispetto alle ricerche degli utenti.
Inoltre, i meta tag forniscono informazioni dirette ai motori di ricerca, e sappiamo ad esempio quanto e
quando sia utile il meta tag description, che serve a fornire un breve riassunto del contenuto della nostra
pagina, che i motori di ricerca possono utilizzare per creare l’estratto che appare nei risultati di ricerca.
Infine, l’uso corretto dei tag HTML può migliorare l’accessibilità del nostro sito web: ad esempio,
l’attributo alt nelle immagini fornisce una descrizione testuale delle nostre immagini, che può essere
utilizzata dai lettori di schermo per le persone con disabilità visive.