Matematica Modulare
Matematica Modulare
I nostri
orologi sono macchine per misurare il tempo e, qualsiasi strumento di misura è di
“natura” matematica.
UNA “NUOVA
NUOVA”” ARITMETICA Contando con i numeri che rappresentano le ore, spesso si ottengono risultati
insoliti: sono le 7 e aggiungiamo 8 ore …….
L’ ARITMETICA MODULARE 0
11 1
10
2
e 9 3
7+8=3
4
8
Si legge “7 più 8 uguale a 3 (modulo 12) “
7 5
SISTEMI di NUMERAZIONE
6
Un’ altro sistema numerico finito si può costruire con i giorni della Il gioco del telefono
settimana: 0 domenica, 1 lunedì , 2 martedì ,……, 6 sabato.
Spiegazione parziale
Quale posto raggiungi?
Se numeriamo le 24 ore del giorno da 0 a 23 e se, ora sono le 18,tra 1675 ore
saranno (1675+18) mod 24, cio è le 11.
1
il gioco del telefono Consideriamo l’insieme dei numeri interi Z e la relazione detta di congruenza
modulo n (con n > 0), così definita:
Du e numeri a e b sono equivalenti modulo n se e solo se (a (a- b) è
Un numero è divisibile per 9 se lo è la somma delle sue cifre: multiplo di n.
esempio
Con la relazione di equivalenza si può costruire l’insieme Zn delle classi di
un numero di tre cifre (a, b, c) assegnato, si scrive in forma polinomiale nel
equivalenza, dette anche classi di resto modulo n
modo seguente :
(100 a + 10 b + c) = (99 + 1) a + (9 +1 ) b + c = 99 a + 9 b + (a + b + c ) =
classi [0] [0] ={0, 5, 10, 15, 20, 25, 30 ……}
= 9 ( 11 a + 1 b ) +( a + b + c )
il numero dato è divisibile per 9, se lo è il termine ( a + b + c )
[1] [1] ={1, 6, 11, 16, 21, 26, 31 ……..}
questa quantità è
cioè la somma delle sue cifre [2]
divisibile per 9
[3] [2] ={2, 7, 12, 17, 22, 27, 32 ……..}
Se il numero di telefono, diviso 9, dà come resto 0, 1 , ……. 8, si ha lo stesso
[4]
resto anche con il numero ottenuto cambiando l’ ordine alle cifre [3] ={3, 8, 13, 18, 23, 28, 33 ……..}
la differenza tra i due numeri, divisa per 9, dà come resto la differenza dei
due resti, cioè 0. [4] ={4, 9, 14, 19, 24, 29, 34 …….}
I simboli del cerchio sono nove, perciò il conteggio deve terminare
terminare sul nono
E’ interessante vedere che le ordinarie operazioni di addizione e moltiplicazione che
simbolo dopo il primo indicato .
sono definite in Z danno luogo a operazioni analoghe in Zn
- Esiste l’ elemento
[2] [0] [2] [4] [1] [3]
- L’ insieme Z5 è chiuso rispetto [3] [3] [4] [0] [1] [2]
alla somma neutro [1]
[3] [0] [3] [1] [4] [2]
[a]+ [b] =[a+b] [4] [4] [0] [1] [2] [3]
- Esiste , per ogni
esercizio. [ 2 ] + [ 4 ] = [ 2 + 4 ] = [ 1 ];
elemento, diverso da [4] [0] [4] [3] [2] [1]
[0] il simmetrico
la classe [2] rappresenta tutti gli elementi del tipo 2+5h, gli
gli elementi della classe [4] sono
del tipo 4+5k,
la loro somma è 2+5h+4+5k=2+4+5(
2+5h+4+5k=2+4+5(h+k
h+k )=6+5(
)=6+5(h+k
h+k )= 1+5+5(h+k
1+5+5(h+k )=1+5(h+k+1) :questo elemento es. [ 2 ] x = [ 3 ]; x = [3] *[2]simmetico ; x =[3] * [3]; x = [4]
appartiene alla classe [1].
2
CLASSE di RESTI MODULO 6 La prova del nove
Supponiamo di aver moltiplicato due numeri a e b, e di aver ottenuto come risultato
Qui molte proprietà non valgono: c. Rifacendo il calcolo, potremmo ottenere risultati uguali o diversi: se sono diversi
* [0] [1] [2] [3] [4] [5]
siamo sicuri che almeno uno dei due è errato, se sono uguali non abbiamo la
- Non è vero che ogni elemento ha [0] [0] [0] [0] [0] [0] [0] certezza che il risultato sia corretto perché potremmo aver fatto lo stesso errore
il simmetrico: per i numeri2, 3, 4 in tutti due i calcoli.
non esistono [1] [0] [1] [2] [3] [4] [5]
Lo stesso avviene con la prova del nove: se i conti “non tornano” siamo sicuri di aver
- Ci sono elementi diversi da zero [2] [0] [2] [4] [0] [2] [4] sbagliato la prova o la moltiplicazione, se “tornano”, avremo la conferma
che moltiplicati tra loro danno 0 dell’ esattezza del risultato, ma mai la sicurezza
[3] [0] [3] [0] [3] [0] [3]
- In alcune righe compare più [4] [0] [4] [2] [0] [4] [2] La prova del nove è molto più veloce che non rifare la moltiplicazione e quindi è
volte uno stesso elemento preferibile
[5] [0] [5] [4] [3] [2] [1]
La prova del nove ( o dell’ 11, o ... ) si basa sul fatto che se a * b = c allora
Cosa è cambiato da 5 a 6? Si potrebbe rispondere che 5 è dispari e 6 pari, ma a mod p * b mod p = c mod p
basterebbe provare con modulo 9 o 15 per rendersi conto che alcu ni elementi non Es. 564 * 4318 = 2435352
hanno il simmetrico. a mod p 6
5 è un numero primo e non ammette divisori propri e quindi non ci possono essere b mod p c mod p 7 c mod p = 6
numeri diversi da zero che moltiplicati tra loro diano 0 *
a mod p * b mod p (6 7) mod 9 = 6
Si potrebbe fare anche la prova del 2, ricordando che a mod 2 è uguale a 1 se a è Il problema del falsario
dispari e a 0 se a è pari
Alla ricerca di un falsario che spaccia monete, la polizia ha fe rmato sei
Se almeno uno dei due numeri da moltiplicare è pari il risultato deve essere pari, se viaggiatori provenienti dal paese di …… , a ognuno dei quali ha sequestrato le
ambedue sono dispari il risultato deve essere dispari monete e ha fatto sei mucchietti.
Perché allora non si usa la prova del 2 ? La polizia sa solo che le monete false si riconoscono da quelle vere perché
differiscono da queste di un grammo e che le monete buone pesano un numero
Ricordiamo che se la prova non torna il risultato è sbagliato, ma se la prova torna,
esatto di grammi.
potrebbe funzionare per caso.
Con l’aiuto di una bilancia la polizia riesce a smascherare il falsari o
E perché non si fa con 347? Ci sarebbero 347 casi possibili (0 ……346) e l’ eventualità
che la prova torni per caso è piuttosto remota. Quante pesate al minimo si devono fare?
La prova del 9 è abbastanza facile, ma anche la prova dell’ 11 può essere applicata Una sola pesata è sufficiente
senza troppi problemi
La strategia consiste nel prendere 1 moneta dal primo mucchio, 2 dal secondo, …6
PROVATE
dall’ ultimo mucchio: in totale ci sono 21 monete.
Basta osservare che: 10 = - 1 mod 11; 100 = 10*10 = 1 mod 11 e così via Sia p il peso non noto di una moneta buona. Se tutte le monete fossero buone il
peso totale sarebbe 21p, un numero divisibile per 21.
Anche la prova della divisione ( con resto ) si fa allo stesso modo
Invece nel mucchio ci sono monete false, e precisamente una se il falsario è il
Se (a : b ) dà come quoziente q e resto r, risulta q* b +r =a PROVATE primo viaggiatore, due se è il secondo, …… di 6 se è il sesto.
3
Continuazione …… Nell’ ambito delle classi di resto è interessante il
TEOREMA : Se p è primo, e a è primo con p, a p – 1=1 mod p (piccolo teorema di
Supponiamo che le monete false pesino 1 grammo di più delle buone:
Fermat))
Fermat
Il peso totale delle 21 monete sarà 21p più tanti grammi quante sono le monete
false Nel 1736 fu proprio Eulero a generalizzare il piccolo teorema di Fermat e a
dimostrare che
Se si divide il peso totale per 21, si avrà come resto 1 se il falsario è il primo
viaggiatore …… Dati due qualsiasi numeri primi m ed N primi tra loro allora è m φ (N ) _ 1 = 0 (mod
(mod N)
Che succederebbe se le monete false pesassero 1 in meno ? φ (N): funzione di Euleroche associa, a un numero intero N, il numero degli interi primi con N ed è uno
degli ingredienti fondamentali del cifrario RSA (Rivest, Shamir,Adlemann)
La sfida del XX secolo era l’ideazione di un codice per cui anche il pi ù potente
Resto della divisione per 21 è…
è…??
?? Resto della divisione per 21 è 1
calcolatore impiegasse millenni per la decodifica
A sua volta B sceglie un numero segreto b , calcola β= gb (mod p) e lo comunica Nell’ esempio si può procedere per tentativi provando gli esponenti da 1 a 22,
ad A ma se i numeri fossero dell’ ordine del miliardo di miliardi,( con un miliardo di
combinazioni al secondo), si impiegherebbe un tempo troppo lungo per
Sarà possibile per A calcolare s = βα = gab ( mod p ) e per B calcolare lo stesso decodificare il messaggio
s = α β = gab ( mod p )
4
L’ aritmetica modulare è usata in numerosi crittosistemi per dissimulare
ulteriormente l’ informazione già trasformata da una funzione di cifratura.
SISTEMI di NUMERAZIONE
L’ utilità dell’ aritmetica modulare è mostrata già dalla semplice funzione di nel sistema a base 10
cifratura C = P 3.
(o modulo 10)
Al crescere di P, la crescita continua di P 3 rende possibile invertire la funzione,
ovvero determinare il valore di P che corrisponde a un dato valo re di C, anche senza
una formula semplice per esprimere P come radice cubica di C.
Più precisamente, un valore di P che fornisca un valore piccolo di C è esso
stesso piccolo, uno che dia luogo a un valore elevato è elevato. 1 * 10 + 4 * 1 = 14
4
Se invece si introduce la modularità, C ‘ è uguale a P 3 modulo 11, e i valori della
funzione hanno un andamento disordinato.
4 unità
Al crescere di P, C ‘ varia in modo affatto discontinuo, celando efficacemente P. Una decina
Ogni numero può essere scritto in forma polinomiale Nel sistema decimale sono sufficienti dieci simboli : 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 per
rappresentare tutti i numeri
es. 124 = 1 * 102 + 2* 101 + 4* 00 ; ricordiamo che 10 0=1
Con lo stesso simbolo possiamo indicare le unità (I ordine), le decine (II ordine), poi
le centinaia (III ordine), etc.
ALCUNE BASI di NUMERAZIONE DIVERSE DA DIECI Possiamo usare lo stesso metodo per contare in una base diversa
Per gli antichi guerrieri, che dovevano reggere un’ arma, forse era più comodo
Se vogliamo contare in base cinque
cinque, sono sufficienti cinque simboli (0, 1, 2, 3, 4)
utilizzare una sola mano e quindi contare a gruppi di cinque, ci oè in base cinque:
questo modo di contare è citato per esempio nell’ Odissea di Omero per indicare le unità del I ordine, con un gruppo di cinque “oggetti”(cinquina)
otteniamo un’unità del II ordine, con cinque cinquine formiamo un’ unità del III
ordine e così via.
Gli antichi Caldei, grandi astronomi, divisero il cerchio dell’ orizzonte in
trecentossesanta parti e presero il suo sottomultiplo sessanta come base della loro
Esempi es.1
es .1 Contiamo a base 10
numerazione.
La numerazione binaria, cioè in base due, era già stata usata da qualche antico
popolo orientale, forse suggerita dall’uso delle due mani; fu poi riutilizzata da G.
Leibniz (1646-1716) nel ‘600, ma ebbe poca fortuna fino a poco tempo fa, quando
divenne la numerazione fondamentale per le macchine calcolatrici. 10 3 10 2 10 1 10 0
5
es.2
es .2 Contiamo a base 5 es.3
es .3 Contiamo in base due
1 0 0 1
53 52 51 50
23 22 21 20
es.3
es .3 Contiamo in base due ancora esempi.....
32 otto = 3 * 8 1 + 2 * 80 = 24 + 2 = 26 dieci
+ 0 1 * 0 1
Tabelle relative
0 0 1 all’ addizione e alla
all’ 0 0 0
23 22 21 20 moltiplicazione a base 2
1 1 10 1 0 1
1*23 + 0*22 + 0*21 + 1*20 1001 due (si legge “uno
uno--zero
zero--zero
zero-
-uno
uno””)
6
qualche operazione .....