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Problem Solving

Risolvere o tentare di risolvere un problema sembra essere una funzione tipica del pensiero.

Una teoria del problem solving dovrebbe spiegare come riuscire a spiegare un problema e come
avviene una soluzione, ma anche come non avviene, deve spiegare sia la risposta corretta che il
fallimento.

Gilhooly: un problema esiste quando qualcuno ha un obiettivo per il quale non è in grado di
generare una sequenza di azioni adeguata né dalla memoria né applicando un metodo di routine.
Per risolvere un problema è necessario rappresentare la situazione problematica e l’obiettivo, seguiti
dalla ricerca di una sequenza appropriata di azioni nell’ambito della rappresentazione iniziale del
problema.

Problemi procedurali (non insight)

Partendo da un dato certo, ricaviamo una conclusione o un altro dato sicuro, il metodo è la ricerca. Il
metodo di risoluzione improntato sulla ricerca in cui l’obiettivo è l’esame dei passaggi che portano
alla soluzione.

Esempio: la torre di Hanoi.

Partendo da un dato certo ricaviamo una conclusione o un altro dato sicuro.

Donald+Gerald= Robert

Sapendo che:

D=5

Ciascun numero da 1 a 10 corrisponde ad una lettera

Ciascuna lettera deve essere sostituita da un numero differente da quello usato per qualsiasi altra
lettera

Soluzione pag 164

In questo caso il comportamento di risoluzione del problema è un’interazione tra:

• Information processing system: mentre umana come un calcolatore


• Task environment, condizione del compito

Abbiamo un problem space, come rappresentazione del task enviroment


Nodo: ogni stato di conoscenza del solutore (quello che noi abbiamo nella memoria a lungo termine)

Per risolvere un problema ci muoviamo come se fossimo in un labirinto. Il solutore forma e applica
una strategia, facendo una ricerca selettiva nello spazio di problema. Nei problemi procedurali la
difficoltà risiede nel calcolo, nel numero di operazioni da eseguire e nella quantità di dati da
elaborare e ricordare.

Problemi insight

Quando abbiamo nessuna strategia, non sappiamo come uscirne dal problema, non riusciamo a
vedere soluzioni possibili siamo in un'impasse.

Esistono, infatti problemi per il quale non è richiesto il calcolo o operazioni da eseguire ma è
richiesto una ristrutturazione, che non sembra interessare né la capacità di memoria di lavoro né il
recupero consapevole dalla memoria di soluzione.

Esempio: problema dei nove punti

Il problem solving nella psicologia della gestalt

Gli psicologi della gestalt hanno dato vita ad una lunga serie di studi sul problem solving
(Wertheimer, Koehler, Koffka, Dunker), in cui osserviamo che in alcune tipologie di problemi, la
soluzione sopraggiungeva improvvisamente e inconsapevolmente, dimostrando il coinvolgimento di
processi qualitativamente differenti rispetto a quelli utilizzati con altri problemi.

Il pensiero riproduttivo vs il pensiero produttivo: trovare una soluzione nuova ad un problema,


creare ciò che ancora non è stato creato (pensiero produttivo)

Le principali operazioni del pensiero produttivo consistono nel riconoscimento e nella localizzazione
degli elementi di disturbo della situazione problematica, nella trasformazione delle varie parti nel
tutto attraverso una ricombinazione dei dati a disposizione.

Esperimento di Kohler- apprendimento per insight

Per raggiungere il cibo, gli scimpanzè dovevano superare un ostacolo. Nei dintorni venivano
posizionati oggetti che avrebbero potuto aiutarli a raggiungere l’obiettivo.

Rincentramento della situazione in funzione del compito: ristrutturazione del problema dal punto di
vista dell’insight

Es: somma di una serie numerica


Problema della finestra dello studio (Mosconi e D’Urso, 1974)
Si considerano le diagonali dei quattro quadrati.

Problem insight- special process view

Il processo che porta alla scoperta della situazione è caratterizzato da:

• Ristrutturazione: come un processo inconscio e principalmente caratterizzato da un periodo


di incubazione
• Elaborazione inconscia è data da associazioni automatiche e spontanee

Problem insight – business as usual

• La ristrutturazione è seriale e graduale: la soluzione verrebbe elaborata passo dopo passo


applicando un ragionamento consapevole e basato su regole in modo analogo a quanto
avviene nei problemi procedurali, implica l’utilizzo della working memory. La soluzione si
raggiunge attraverso una semplificazione del problema
• Il pensiero analitico consapevole può produrre un risultato inedito, ovvero può generare una
complessa interazione tra le possibili soluzioni e la situazione, tale da far emergere nuove
informazioni.

Quando si cambia strategia si cerca una soluzione migliore e viene definita una ristrutturazione
senza insight

Tentiamo di unificare problemi insight e problemi non insight cercando di comprendere i


meccanismi alla base dell’impasse. I problemi insight vengono ricondotti al pensiero analitico di tipo
conscio, estendendo la natura di questi problemi e utilizzando il termine insight per qualsivoglia atto
di intelligenza.

Ampliando il concetto di ristruttazione definendola come un processo consapevole che si attua


scegliendo un percorso alternativo al fallimento.

Come faccio a raggiungere questa trasformazione?

Non è chiaro il motivo a causa del quale l’integrazione tra working memory e sistema 2 debba
necessariamente escludere il coinvolgimento di processi paralleli e automatici nell’insight.

Ristrutturazione come reinterpretazione

• Problemi insight come misunderstanding


• La ristrutturazione è una reinterpretazione della relazione tra i dati e lo scopo del compito,
non in modo
• Essa verrebbe messa in atto dal pensiero analitico inconscio, ovvero un modo diverso di
elaborare le informazioni nell’attività del pensiero inconscio non consapevole
• L'atto creativo di ristrutturazione implica un pensiero implicito di altro livello guidato dalla
ricerca di pertinenza, in cui il pensiero analitico deve essere inteso come l’atto di cogliere le
caratteristiche cruciali della sua struttura.

Il pensiero analitico inconscio: non elabora le informazioni con il metodo associativo ma è riferito al
funzionamento del pensiero analitico, quindi alla ricerca consapevole e non, di altre possibili
relazioni tra le parti e il tutto fino a quando non si trova una soluzione.

Ristrutturare un problema insight significa scoprire nuove prospettive, dando un nuovo senso alle
relazioni esistenti fra le parti.

La soluzione del problema è data dai processi consci e inconsci che interagiscono tra di loro e questo
avviene nella fase di incubazione.

Incubazione, Wallas

Incubazione: distacco temporaneo dalla ricerca della soluzione può portare all’elaborazione
spontanea di nuove idee. (oblio selettivo, cambio di strategia)

Attiva il Default Mode Network, ovvero un sistema di connessioni di attività neuronali che
continuano in assenza dello stimolo esterno, anche quando ci si allontana dal problema.

L'intuizione creativa è il culmine di una serie di stati celebrali di transizione che operano in diverse
regioni celebrali di entrambi gli emisferi. Questo atto richiede concentrazione ma anche momenti in
cui la mente vaga.

Nel 1926 Wallas ha presentato questo modello in 5 stadi nel quale l’insight può essere diviso in:

• Preparazione: la mente si concentra sul problema se ne esplora le dimensioni


• Incubazione: il problema viene elaborato nella mente inconscia e nulla sembra accadere
esteriormente
• Intimazione: il solutore sente che la risposta sta arrivando
• Illuminazione o insight: l’idea creativa erompe dall’inconscio alla consapevolezza
• Verifica: l’idea è consapevolmente verifica, elaborata e applicata
Dal momento che lo stadio di intimazione viene visto come un sub-stadio, il modello di Wallas
generalmente viene considerato di 4 fasi.

Abbiamo anche due ipotesi:

• L'ipotesi lavoro cosciente: sostiene che gli effetti dell’incubazione siano dovuti a questioni
come la riduzione dell’affaticamento mentale o la presenza di supplementari attività di
problem solving durante il periodo di incubazione. Il ruolo della pausa sarebbe quello di
rendere la mente più propensa a ricevere ed assimilare stimoli esterni provenienti
dall’ambiente circostante. Gli individui traggono maggiori vantaggi da una incubazione senza
attività alternative, poiché questo darebbe loro l’opportunità di rilassarsi, ridurre
l’affaticamento o continuare a lavorare sul problema
• L'ipotesi lavoro inconscio: suggerisce che gli effetti positivi dell’incubazione siano il risultato
di un graduale e inconsapevole processo di problem solving. Processi inconsci di risoluzione
si verificano quando gli individui spostano la loro attenzione lontano dal problema ad altre
attività mentali. Così, un certo livello di coinvolgimento in altre attività durante un periodo di
incubazione dovrebbe facilitare problem solving.

La rappresentazione mentale di un problema sarebbe riorganizzata in modo più adeguato e stabile


dopo tentativi iniziali infruttuosi; l’individuo sarebbe allora maggiormente capace di concentrarsi
sulle informazioni esterne pertinenti o di ridisporre le informazioni del problema in maniera che
permetta alla soluzione di essere raggiunta più facilmente.

Anche la memoria e l’apprendimento sembrano giocare un ruolo apprezzabile nel meccanismo di


incubazione. Una prima ipotesi è che le soluzioni ai problemi già risolti verrebbero memorizzate alla
memoria a lungo termine così, incontrando un nuovo problema, le soluzioni (in memoria) a quesiti
simili sarebbero recuperate automaticamente. Tuttavia, queste soluzioni potrebbero non essere
appropriate e bloccare la scoperta di quella corretta. Di conseguenza le soluzioni meno probabili, ma
adeguate, verrebbero alla luce solo quando quelle facilmente recuperabili in memoria siano state
tutte scandagliate. In questa prospettiva, la fase di incubazione servirebbe per eliminare soluzioni
stereotipate.

Qual è l’effetto dell’incubazione

Dimenticanza selettiva: spostando l’attenzione lontano dal problema e inibendo l’attivazione dei
concetti irrilevanti che determinano la fissazione

Diminuzione della fatica: consentita dalla pausa il risposo

Ritiro attentivo: durante la fase di incubazione nella quale non avvengono nessun processo.

Ipotesi dell’azione di ritorno- segal

Quando gli individui tornano a lavorare sul problema dopo il periodo di incubazione, la probabilità di
riadottare il principio organizzatore iniziale è bassa poiché esso non ha funzionato in precedenza.
Non sappiamo ancora come ciò avvenga.

Verbalizzazione – Macchi e Begassi

La fase di incubazione non è sufficiente alla risoluzione del problema, non è garantito il successo.
Verbalizzazione come metodo indiretto di indagine del tipo ragionamento implicato in due classici
problemi insight. La verbalizzazione seriale contemporanea al processo di soluzione avrebbe
ostacolato la risoluzione stessa dei problemi insight.

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