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Schema 2 - Progresso

schemi filosofia del progresso parte 2

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Corso di Storia della filosofia

(Laurea magistrale in Scienze pedagogiche – Dipartimento di Educazione e Scienze


Umane, Unimore)
prof. Carlo Altini

(schema 2)

La concezione del progresso in età moderna (dalla seconda metà del Cinquecento
alla fine dell’Ottocento): principali autori e opere

Nella seconda metà del Cinquecento iniziano a emergere alcune immagini della
storia (in Pierre de la Ramée e Jean Bodin, per esempio) dalle quali è possibile vedere
la presenza di una concezione della condizione umana in chiave di “crescita”.
Nel Seicento l’idea di progresso è strettamente legata all’incremento delle conoscenze
scientifiche che determinano la polemica dei “moderni” contro gli “antichi”.
Nel Settecento l’idea di progresso è alla base delle rivoluzioni politiche in America e
in Francia, essendo centrata soprattutto sulla possibilità di sviluppo morale e
politico.
Nell’Ottocento l’idea di progresso diventa l’architrave della cultura europea, sia sul
piano politico che su quello tecnico-industriale.

XVII secolo
Francis Bacon (Advancement of Learning, 1605; De sapientia veterum, 1609; Novum
organum, 1620)
René Descartes (Regulae ad directionem ingenii, 1628)
Thomas Hobbes (De cive, 1642; Leviathan, 1651)
Blaise Pascal (Traité du vide, 1647)
Querelle des anciens et des modernes (1687-1688): Nicolas Boileau e Jean Racine
sostenitori degli antichi / Charles Perrault e Bernard de Fontenelle sostenitori
dei moderni
Gottfried W. Leibniz (Nouveaux essais sur l’entendement humain, 1703-1704)

XVIII secolo
Abbé de Saint-Pierre (Observations sur les progrès continuel de la raison universelle, 1737)
Encyclopédie (1751-1765), a cura di d’Alembert e Diderot
Turgot (Tableau philosophique des progrès successifs de l’esprit humain, 1750; Plan de deux
discours sur l’histoire universelle, 1751)
Voltaire (Essai sur les moeurs et l’esprit des nations, 1756; Traité sur la tolérance, 1763)
Cesare Beccaria (Dei delitti e delle pene, 1764)
Louis-Sébastien Mercier (L’an 2440, 1770)
Condorcet (Esquisse d’un tableau historique des progrès de l’esprit humain, 1793-1794)
Bernard de Mandeville (The Fable of the Bees, 1714)
Adam Ferguson (Essay on the History of Civil Society, 1767)
Adam Smith (The Wealth of Nations, 1776)
Immanuel Kant (Was ist Aufklärung, 1784; Zum ewigen Frieden, 1795) + in lettura
integrale: Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico (1784)

XIX secolo
Henri de Saint-Simon (L’industrie, 1817-1818)
G.W.F. Hegel (in lettura parziale: Lezioni di filosofia della storia, 1822-1831)
Auguste Comte (Cours de philosophie positive, 1830-1842)
Pierre-Joseph Proudhon (Philosophie du progrès, 1851)

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