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Corpo cinese e quello italiano

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POLITECNICO DI MILANO

III Facoltà di Architettura, Facoltà del Design


Corso di Laurea Magistrale in Disegn della Moda

IL CORPO CINESE E QUELLO ITALIANO

Relatore: Arturo Dell’Acqua Bellavitis


Corelatrice: Eleonora Fiorani

Tesi di Laurea di: Qin Xiao


Matricola: 707118

Anno Accademico 2009/2010


INDICE

INTRUDUZIONE 1

1. CAPITOLO UNO: L’ESTETICA TRADIZIONALE PER


IL CORPO FEMMINILE CINESE E ITALIANO
1.1 L’estetica femminile cinese tradizionale 5
1.1.1 Il corpo 6
1.1.2 Le spalle 7
1.1.3 Il seno 8
1.1.4 La vita 9
1.1.5 Il bacino 10
1.1.6 I piedi 11
1.2 L’estetica femminile europea tradizionale 15
1.2.1 Il corpo 16
1.2.2 Il seno 18
1.2.3 La vita 20
1.2.4 Il bacino 24
1.3 La differenza tra l’estetica del corpo femminile
cinese e italiana tradizionale 25

2. CAPITOLO DUE: L’ESTETICA MODERNA PER


IL CORPO FEMMINILE CINESE E ITALIANO
2.1 L’estetica femminile cinese moderna 31
2.1.1 Il corpo 34
2.1.2 Il seno 36
2.1.3 La vita 38
2.1.4 Il sedere 39
2.1.5 I piedi 40
2.2 L’estetica femminile europea moderna 42
2.2.1 Il corpo 44
2.2.2 Il seno 46
2.2.3 La vita 48
2.2.4 Il sedere 50
2.3 La differenza tra l’estetica del corpo femminile
cinese e italiana moderna 52
3. CAPITOLO TRE: I VESTITI TRADIZIONALI
CINESI E QUELLI ITALIANI
3.1 I vestiti femminili cinesi tradizionali 57
3.1.1 Il vestito Shen Yi 58
3.1.2 Il vestito femminile della dinastia Tang 64
3.1.3 Il vestito femminile della dinastia Qing 68
3.1.4 Il vestito cheongsam occidentalizzato 72
3.1.5 Le caratteristiche dei vestiti cinesi tradizionali 75
3.2 I vestiti femminili italiani tradizionali 76
3.2.1 L’abbigliamento degli antichi popoli italici 77
3.2.2 I vestiti italiani del Rinascimento 80
3.2.3 Il vestito del rococò 82
3.2.4 Le caratteristiche dei vestiti italiani tradizionali 84

4. CAPITOLO QUATTRO: LA DIFFERENZA FRA IL SIGNIFIGATO


CINESE E ITALIANO DEI COLORI
4.1 I colori tradizionali cinesi 87
4.1.1 Il rosso 88
4.1.2 Il giallo 92
4.1.3 Il verde 94
4.1.4 Il bianco 96
4.1.5 Il nero 98
4.2 I colori tradizionali italiani 100
4.2.1 Il rosso 101
4.2.2 Il giallo 103
4.2.3 Il verde 105
4.2.4 Il bianco 107
4.2.5 Il nero 109

5. CAPITOLO CINQUE: LE MISURE DEL CORPO


FEMMINILE NATURALE
5.1 Le misure del corpo femminile naturale
di oggi e le sue caratteristiche 112
5.2 Come si determinano le misure 113
5.3 Lo standard delle misure di una giovane cinese 114
5.4 Lo standard delle misure per una giovane italiana 117
5.5 Le differenza delle misure tra il corpo femminile
cinese e italiano e del carta modello cinese e italiano 119
5.5.1 Le differenza delle misure tra
il corpo femminile cinese e italiano 120
5.5.2 Il carta modello cinese e italiano 123

6. CAPITOLO SEI: PROGETTO 127

BIBLIOGRAFIA 159
INTRODUZIONE

La storia dell’abbigliamento è stretta- ideale estetico in base al proprio modello


mente legata alla storia delle popolazioni, sia nella diversa epoca che nel diverso
affondando le proprie radici in un passato paese. L’abbigliamento può essere usato
lungo centinaia di anni. Secondo Bron- per accentuare o minimizzare alcune
wyn Cosgrave① : la moda è un modo di parti del corpo, in modo da avvicinarsi
mostrare agli altri il proprio carattere e ai modelli e agli stili contemporanei. An-
comportmento. che se esiste un modello unico di riferi-
La sua storia inizia sin da quando gli mento, i corpi umani non possono essere
esseri umani cominciarono a usare i ves- tutti uguali poiché ci sono sempre tante
titi. piccole differenze, ad esempio nel colore
La cultura della moda è legata a una della pelle e dei capelli. Queste differ-
quantità molteplice e variegata di enze sono presenti e determinanti
aspetti; comprendendo gli as- anche nelle misure del corpo, sia
petti legati ai vestiti, ai colori, all’interno di una stessa popo-
agli abbinamenti, al modo di lazione, sia, soprattutto, fra
vestirsi, alle acconciature popolazioni di etnie diverse.
dei capelli, agli accessori, Quanto scritto in
al trucco, ecc. La cultura precedenza serve almeno
dell’abbigliamento pre- in parte a spiegare per-
senta diverse carat- ché l’abbigliamento ori-
teristiche a seconda ① entale ed occidentale
B ro n e ss o
del luogo in cui si w yn C o
sgrave: una in-demand oratore pubblica, c h e s p siano molto diversi fra
sviluppa. Queste di loro. L’obiettivo di
differenze sono di-
parla d
inamica per i l i del m o ndo. questa tesi è di illus-
marchi di lusso nelle capit a
retta conseguenza trare le differenze
delle vicissitudini fra la struttura del
della storia po- corpo umano na-
litica e sociale, turale e l’estetica
psicologica, della cinese e italiana,
cultura tradizio- facendo riferi-
nale, del clima, mento ai simboli
del modo di vi- e agli indumenti
vere, delle carat- tradizionali.
teristiche genetiche della popolazione, la religione, ecc. L’analisi prende spunto anche dal confronto fra le mis-
Gli indumenti sono al servizio del corpo umano, con ure del corpo delle giovani ragazze italiane e cinesi dai
cui si crea un 18 ai 25 anni.

1
2
CAPITOLO 1

INESE E IT
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S

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N

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R A D IZ

3
4
1.1 L’ESTETICA FEMMINILE
CINESE TRADIZIONALE
Una donna cinese che vuole mostrare il suo
Yin deve adottare un’estetica che avrà la sua
caratteristica nell’apparire fragile, pudica,
ubbidiente; inoltre, è più importante avere
una forma del corpo snella e piccola con la
curva del corpo dolce. Per mostrarsi piccola,
la donna tradizionale cinese doveva avere una
bocca, un viso, i seni piccoli e le spalle, la vita
La Cina, paese molto stretta, oltre a piedi piccoli con
antico e misterioso, la pianta piatta. Inoltre, per mostra-
Il
Yn ricco di tradizioni e
g

simb re la propria ubbidienza e pudore, le


olo dello Yin di credenze popolari, fra donne dovevano rimanere a casa e ub-
le più conosciute e rinomate
una delle più importanti è sicuramente lo
bidire a tutti gli ordini del padre da
YinYang (阴阳). La teoria dello YinYang si ragazze e del marito poi da adulte.
sviluppò durante il periodo della dinastia Xia Nella letteratura cinese antica, i poe-
nel secolo 2070-1600 a.C. ti dedicavano molto spazio all’interno
Nel pensiero cinese tradizionale delle loro opere per lodare la bellezza
lo YinYang occupa un posto estrema- femminile. Nei paragrafi successivi
mente importante. Sorvolando su introdurremo i concetti fondamentali
tutti i riferimenti antichi e le diverse della bellezza cinese facendo riferi-
interpretazioni si può asserire che in mento a citazioni e frasi tratte da ope-
generale, lo Yang è associato a tutto re letterarie cinesi.
ciò che è maschile, mentre lo Yin
a ciò che è di pertinenza della sfera
femminile. Quindi, per la logica degli
opposti l’uomo è Yang e la donna è
Yin; la durezza è Yang, la morbidezza
è Yin; il grande è Yang, il piccolo è
Yin; il movimento è Yang, la staticità
è Yin; ciò che è dritto è Yang, ciò che
è curvo è Yin; la forza è Yang, mentre
l’ubbidienza è Yin.

Mappa della antica Cina


5
1.1.1 IL CORPO

③ “Il sogno della camera rossa”: racconta la


storia di una ricca ed aristocratica famiglia
cinese del XVIII secolo, fornendo importanti
Sin dal primo sguardo il corpo e la sua forma informazioni sulle strutture familiari di quel
trasmettono molti messaggi. Una ntica raccolta di periodo, nonché sull’economia, la religione,
a po l’estetica e la sessualità.
donna piccola e magra può dare più es
ie
l a
un’immagine di fragilità e ub-

cin
è
he
bidienza, e un corpo con delle

e
si
Un altro riferimento interes-
)c
curve dolci comunica un
senso di femminilità. Ques- 诗经 sante lo troviamo nel famoso
①(

to punto di vista viene romanzo “Il sogno della


descritto nel libro “Shi camera rossa” di Cao Xueq-
Jing”. Da questo libro si in. In questo libro si può
può notare, fra le altre, trovare la definizione del
la frase ”Yaotiao shunv, tipo ideale di donna aris-
junzi haoqiu” (窈窕淑 tocratica che è rappre-
女,君子好逑) ①, con sentata dal personaggio
la quale l’autore vuole Lin Daiyu, a cui l’autore
dimostrare come una dedica la frase “Taish-
ragazza magra, bella, eng liangyan zhichou,
pudica e intelligente jiaoxi yishen zhibing”,
appaia come una dea cioè “Ie fossette sul viso
per i ragazzi e uomini della donna mostrano
che la osservano. la sua preoccupazione,
e il corpo trasmette il
L’espressione di uso
comune “Rouruo wugu” senso Infine, si può citare
si può tradurre in “flessi- la frase “Xianjing shi ruo
bile come se non avesse le jiaohua zhaoshui, xing-
ossa” e si usa per lodare il dong chu si ruoliu fufeng”
movimento di una ragazza che si riferisce a come una
che cammina leggera o per donna dovrebbe muoversi:
descrive il corpo di una ragazza “quando una ragazza cammina,
che è molto flessibile e senza ri- si deve muovere come fanno i rami
gidità visibili. fragili del salice piangente sospinto
dal vento; mentre quando si ferma, deve
rimanere immobile come il riflesso di un fiore
② Cao Xueqin (1724 – 1763) è stato uno
scrittore cinese, autore de Il Sogno della fresco su un tranquillo specchio d’acqua.
Camera Rossa, da molti ritenuto essere il
più grande romanzo scritto in lingua ci-
nese

6
1.1.2 LE SPALLE

Stat
uette ce
ramiche di din
Il vestito si appoggia soprat-
tutto sulle spalle, quindi la forma
a

e linea delle spalle diventano de-


sti a

gli importanti attributi del corpo,


Tan

dando anche numerose informazi-


oni sul carattere e sui compor-
g

tamenti tipici della persona.


Le spalle larghe vengono
di solito viste come robuste,
forti e rigide, mentre le spalle più
strette danno un’idea di corpo più
magro e più femminile.
Nella Cina antica, per dare
un’impressione di fragilità, una
ragazza bella doveva avere le
spalle strette e la loro linea
doveva essere molto cadente.
Infatti, l’espressione “Jian ruo
xiaocheng” è riferita al fatto che
le spalle della donna appaiono
come se fossero state tagliate da
un coltello.

7
1.1.3 IL SENO

Il seno è il principale attributo femminile.


In tutte le culture è il simbolo per antono-
masia della femminilità e legato in-
oltre alla maternità e alla fecondità.
Come abbiamo già detto, secondo la
tradizione cinese, l’aspetto emaciato
è il principale canone di bellezza,
perciò, come conseguenza tutte
le forme del corpo femminile non
dovevano essere mostrate. Da ciò
sembra evidente quindi che, a dis-
petto di ciò che accade nella cultura
occidentale, le forme del corpo e,
nello specifico, la forma del seno non
devono essere molto vistosi e viene giudicato
bello un seno piccolo e piatto come quello di
una ragazzina adolescente. L’argomento vi-
ene tra l’altro considerato un tabù nella cul-
tura cinese e non usuale parlarne in poemi
o mostrarlo in una tela; l’attenzione è riv-
olta piuttosto alla vita, ritenuta la linea della
femminilità, e ai piedi, cui la cultura cinese da
molta importanza.

8
1.1.4 LA VITA

La linea della vita è probabilmente la più impor-


tante linea del corpo femminile e nei capolavori del-
la letteratura classica si possono trovare molte fra-
si, opere, riferimenti e poemi al riguardo. Una vita
molto stretta mette in evidenza la forma dei seni
e dei glutei, conferendo una forma ad “S” al pro-
filo del corpo. Inoltre, una vita stretta è apprezzata
perché anche lei contribuisce a dare un‘immagine di
fragilità. La frase “Yaozhi eluo si ruoliu” si usa per
indicare che la vita è stretta e flessibile
come i rami di un piccolo salice.
Secondo una tradizione risalente
alla dinastia Zhanguo, in passato ci fu
un re che apprezzava particolarmente
le persone con la vita stretta. Perciò,
le donne all’interno della sua corte
usavano una fascia di seta per string-
ere la vita e si sottoponevano ad una
dieta rigida. Tuttavia, questa pratica
fu portata all’esasperazione, tanto che
molte persone della corte morirono
di fame, oppure subirono danni fisici perma-
nenti per aver stretto troppo le fasce intorno alla
propria vita.

9
1.1.5 IL BACINO

Come già detto in merito al seno, nella letteratura tradizionale


cinese sono presenti poche frasi che riguardano il bacino. Sec-
ondo il pensiero cinese generale, se una donna ha un bacino largo
significa che ha un utero largo, allora per lei sarà più facile avere
dei figli. Data l’importanza dei figli per quasi tutte le famiglie,
un bel bacino di una donna deve quindi essere largo, riportando
alla fecondità e alla maternità. Nel tempo, grazie alla diffusione
di questo pensiero, anche il bacino è diventato un parametro di
valutazione per la bellezza delle donne.

10
1.1.6 I PIEDI

Nelle sezioni precedenti sono state descritte varie parti del corpo che nell’ambito dei canoni di
bellezza mantenevano più o meno la loro forma naturale. Invece, per quanto riguarda i piedi, la
cultura tradizionale cinese richiedeva che quelli delle donne assumessero una forma innaturale
tramite la pratica della fasciatura.

Secondo l’estetica antica i piedi dovevano essere molto pic-


coli, con una lunghezza inferiore a 10 cm. La fasciatura dei piedi
cominciava per le bambine di 4-5 anni e, una volta che la forma
dei piedi veniva definita, le donne dovevano iniziare ad indossare
un tipo particolare di scarpe durante tutto il giorno, affinché il
piede mantenesse la caratteristica forma a mezzaluna.

11
La pratica della fasciatura dei piedi
fu incoraggiata dal Confucianesimo,
che vedeva nella mezzaluna una dimost-
razione perfetta di sottomissione della donna
all’uomo, perché questa pratica portava le donne
ad essere più dipendenti dagli uomini rispetto alle
pratiche di menomazione sessuale diffuse in altre
zone del mondo (ad es. infibulazione). Infatti,
le donne con i piedi fasciati erano fisicamente
dipendenti dal loro uomo ed era estremamente
difficile allontanarsi dalla propria casa a causa
del precario equilibrio. Una volta che i piedi
erano stati fasciati, anche il semplice cammin-
are diventava molto faticoso e quindi le donne
erano obbligate a rimanere sedute per la mag-
gior parte del tempo. Quando dovevano camminare,
erano costrette a farlo in modo lento e leggero con
movimenti che trasmettevano l’idea stessa di fra-
gilità e pudore, quindi in modo perfettamente
aderente alle caratteristiche desiderate per
una donna.

12
13
14
1.2 L’ESTETICA FEMMINILE
EUROPEA TRADIZIONALE
Quattro millenni fa’ l’Europa, come la Cina, era
già ampiamente popolata. Anche per quanto ri-
guarda la storia femminile e lo status sociale delle
donne in Europa non c’erano molte differenze ris-
petto alla Cina, dato che le donne erano sottomesse
agli ordini degli uomini e l’estetica femminile era
indubbiamente stabilita dagli uomini. Come ri-
portato sui testi, la donna con un carattere indip-
endente veniva elogiata, ma in realtà, nella storia,
le donne fragili e ubbidienti erano il vero obiettivo
auspicabile dagli uomini, come ad esempio Elena
nel mito della guerra di Troia.
Come ai tempi dei greci, le donne erano princi- A seguito della nascita della cavalleria, la
palmente confinate ai lavori domestici ed aveva- donna poté innalzare il suo livello sociale
no due obblighi principali: fare i figli e curare la e culturale. Lo scopo nella vita di un cava-
famiglia. Nella Roma antica, le donne, anche se di liere consisteva nell’avvicinare una dama,
buona famiglia ed educate, non potevano apparire proteggerla ed eventualmente diventare il
da sole in luoghi pubblici, ed erano sempre sot- suo amico del cuore o confidente. In ogni
tomesse al padre o al marito. In alcuni casi alcune caso, si può dire che anche lo spirito della
donne di origine nobile venivano addirittura leg- cavalleria era solo un altro modo di sfog-
ate ai polsi con una fascia di tessuto a mò di corda, giare la potenza maschile. Perciò le donne
come si faceva con le schiave. nell’epoca, nonostante la grande libertà
In epoca bizantina il potere della chiesa continuò culturale e sociale che apparentemente de-
a crescere e con essa la sua dottrina, secondo la tenevano, non erano ancora del tutto indi-
quale le donne dovevano sempre ubbidire e sot- pendenti.
tomettersi ai loro uomini. A partire dal Rinascimento le donne
cominciarono ad avere una libertà che non
era mai stata raggiunta in precedenza. Tut-
tavia, come descrisse Victory Griffin nella
sua opera “L’amante”, il modello di donna
perfetta in realtà è l’amante. In questo
periodo possiamo notare che lo status delle
donne non è ancora arrivato al livello di
libertà e spregiudicatezza odierno.
In definitiva, a seguito di tutti questi fat-
tori, non sarebbe inopportuno quindi affer-
mare che le donne occidentali nell’antichità
non erano poi maggiormente indipendenti
rispetto alle donne orientali.

15
1.2.1 IL CORPO

VENUS DE MILO

Sin dall’antica Grecia la bellezza del corpo


umano ha giocato un ruolo determinante nel
concetto di estetica. Le statue greche e romane
erano un esempio di ricerca della perfezione per quanto
riguarda la forma dei muscoli e le proporzioni ideali del
corpo che veniva mostrato come sano e naturale.
Nel periodo gotico, l’ideale del corpo femminile era snel-
lo e fragile, il culto del corpo umano subì un’evoluzione
che va di pari passo con i cambiamenti nell’ambito della
moda.
Questi cambiamenti nella concezione del corpo
femminile portarono l’abbigliamento ad adattarsi sempre
di più alla nuova concezione della figura femminile; così
i vestiti diventavano sempre più aderenti per far risaltare
una figura che, secondo i nuovi canoni, doveva essere
snella e slanciata.

16
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di su isegno
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a
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sa

lo
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IA,
CRET

Dal XIV secolo iniziò il periodo conosciuto come


Rinascimento in Italia. Leon Battista Alberti diede
la definizione al primo Rinascimento come l’ideale
estetico del tempo: la perfezione è la concordanza
armoniosa di tutte le parti, alle quali nul-
la si può togliere né aggiungere sen-
za distruggerla. In quell’epoca le
ragazze crescevano in modo
naturale, senza nessun cam-
biamento o forzatura estetica.
Dai capolavori di Raffaello e
di altri pittori si può capire
quale fosse la forma ideale del
corpo femminile di quel periodo,
cioè un corpo slanciato e paffutel-
lo.
Col tempo anche nell’ambiente europeo
l’estetica femminile fu portata all’esasperazione.
Infatti, secondo la moda spagnola (1550-1618)
l’abbigliamento delle donne cominciò a cambi-
are usando un abbigliamento irrigidito, come
ad esempio il corpetto rigido e il bustino per
evidenziare la curva “S”. Questo periodo san-
cisce l’inizio nel cambiamento artificiale del
corpo femminile.

17
1.2.2 IL SENO LEONARDO DA VINCI.

La B
Il concetto estetico europeo ri-
guardante il seno è molto diverso
rispetto a quello cinese. Nel corso
della storia europea si possono
identificare due diversi periodi e
linee di pensiero.
Dopo il periodo della società
matriarcale, il seno di piccole di-
mensioni fu alla moda per un lun-
go periodo. Le donne di elevata
classe sociale non allattavano i pro-
pri figli per mantenere la forma del proprio seno pic-
colo e turgido ed erano quindi sostituite dalle balie. In-
fatti, le dimensioni ridotte del seno erano un simbolo di
appartenenza per le donne di alto rango. A conferma di
ciò si possono osservare
nei dipinti delle pitture di
olio di quel periodo, dove
le donne nobili venivano
sempre raffigurate con
Diane de Poitiers opera di Francois Clouet

un seno piccolo.

18
La Liberté guidant le peuple

Il cambiamento dell’estetica del


seno verso un ideale più prosperoso
cominciò nei Paesi Bassi, quando la
classe media protestante raggiunse i
più alti vertici e le più alte cariche
di controllo dello stato. Infatti, per
i Paesi Bassi iniziava un periodo di
straordinaria ricchezza e prosperità
che avrebbe influenzato le altre nazi-
oni sia nel commercio sia nelle arti.
Un seno di grande dimensione era
visto come un simbolo per le donne
civili ed era una caratteristica dello
status della donna. Un secolo dopo,
verso la metà del XVII secolo, quest’idea estetica influenzò
anche la Francia e altri paesi europei. Questi cambiamenti
politici e culturali portarono modificazioni e innovazioni
nei costumi dell’epoca. Nacque così il corsetto, che valo-
rizzava il seno mostrando am- La sorgente opera

di Jean-Auguste-Dominique Ingres
piamente le profonde scolla-
ture dei vestiti dell’epoca.
Questo pensiero è rimasto
immutato fino al periodo con-
temporaneo.

19
1.2.3 LA VITA

Sia la cultura occi-


dentale che quella orientale
hanno svilup- pato un ideale
estetico che apprezzava una
vita sottile nelle donne. Già in
epoca gotica gli abbigliamenti
femminili comin- ciarono a sottolineare
il particolare della vita e questa tendenza
venne sempre più esalta- ta col tempo. La comparsa
del busto comportò una mod- ificazione strutturale nella vita
della donna, che diventava sempre più stretta. Le donne cinesi credevano
che fasciando i piedi potessero migliorare la loro bellezza e per la stessa
ragione le donne occidentali si imponevano una vita più stretta possibile.
Perciò la nascita del busto nel XVI secolo ebbe una grande influenza e
fama in tutta Europa. La forma del busto andava modificandosi a seconda
della silouette che era di moda nei diversi periodi, cosicché in circa 300
anni le donne nobili europee continuarono a farne un uso quotidiano.

20
William Scrots, Princess Elisabeth

All’inizio le donne modificavano solo leggermente la misura naturale della


vita, ma in seguito si arrivò a situazioni estreme. Le donne cominciarono a
fasciare la vita delle bambine di circa 9 anni e diventava un’abitudine portare
il busto durate tutto il giorno, tranne la notte.
Dai libri dell’epoca si apprende che Caterina de’ Medici, moglie del Enrico
II di Francia, definiva la misura ideale della vita in 13 pollici (circa 33 cm).
Infatti, la misura della sua vita era di 40 cm e quella di sua cugina 37 cm. La
misura del vita diventò oggetto di competizione tra le donne nobili, oltre a
rappresentare la linea della separazione tra le donne nobili e le popolane.
Infatti, quest’ultime non potevano acquistare un busto e comunque anche
potendo, non avrebbero potuto adoperarlo, perché dovevano lavorare tutto
il giorno.

21
Confrontando le pratiche della fascia-
tura dei piedi e del busto, si può dire
che la seconda sia ancor più pericolosa.
Infatti, la fasciatura dei piedi causa soli-
tamente solo problemi alla camminata
e alla circolazione nelle gambe, mentre
la fasciatura della vita può avere gravi
conseguenze sull’organismo :

1) Per avere una vita sottile le donne


dovevano essere sempre a dieta e così si innescavano prob-
lemi di malnutrizione e in alcuni casi anche di anoressia.
2) Alcuni busti realizzati in ferro potevano ferire le
donne che li indossavano. In casi estremi queste ferite causa-
vano anche la morte per il tetano o infezioni di vario genere.
Nonostante i rischi le donne continuavano ad utilizzare ques-
to indumento.
3) In alcuni casi un busto troppo stretto poteva causare
la rottura di costole o anche, con molta facilità, grandi dif-
ficoltà nel respirare.
4) Infine, il busto deforma il corpo e la posizione degli
organi al suo interno. l polmoni vengono spinti in alto, mentre
lo stomaco, i reni e l’intestino in basso. Inoltre, le arterie che
portano sangue nella parte inferiore del corpo vengono schi-
acciate dalla pressione esercitata dal busto. Di conseguenza,
il metabolismo del corpo risulta alterato per quanto riguarda
la respirazione, la digestione e la circolazione del sangue, in-
ficiando in questo modo la salute delle donne.

22
23
1.2.4 IL BACINO

The Grand Odalisque opera di Jean-Auguste-Dominique Ingres

Il bacino è la parte del corpo che funge da col- Per sottolineare questa parte del corpo venne-
legamento fra la vita e le gambe. Il bacino rap- ro introdotti nell’abbigliamento delle donne
presenta le basi per una bella e sexy curva nel europee imbragature di metallo e oggetti pos-
corpo femminile e quindi le persone cercano di ticci che riuscivano a modificarne l’aspetto e le
metterlo in risalto, eventualmente modificando dimensioni. Un esempio rilevante compare du-
questa parte del corpo. Quando riguarda la sto- rante il periodo Barocco, quando nella seconda
ria della moda occidentale la donna che ha la for- metà del XVII secolo in Europa si diffuse il sel-
tuna di avere naturalmente un bacino grande è lino. Il sellino è un oggetto che legato alla parte
considerata molto femminile. posteriore della vita rimane sospeso dietro per
creare una curva del bacino perfetta. Le donne
dell’epoca si sottoponevano quindi a questa
doppia azione di stringimento e allargamento:
indossavano il corsetto insieme al sellino per
evidenziare la curva ad “S” del proprio corpo.

24
25
1.3 LA DIFFERENZA TRA L’ESTETICA
DEL CORPO FEMMINILE CINESE E
ITALIANA TRADIZIONALE

Come abbiamo già detto, l’estetica del corpo femminile dipende dalla propria cultura,
dalla razza, dalle abitudine e dal livello sociale delle donne di un paese. Cioè tra l’estetica
del corpo femminile cinese e italiana ci sono tante differenze. Qui sotto è riportata una
tabella che mette a confronto le caratteristiche estetiche del corpo femminile cinese e
italiana tradizionale.

L’ESTETICA CINESE L’ESTETICA ITALIANA


IL CORPO fragile, piccolo sano, naturale, con i
muscoli
IL SENO essere piccolo come le rag- considerato prima secondo
azzine per non mostrare la il binomio piccolo uguale
caratteristiche sessuale bello, dopo XVII secolo vi-
ene capovolta più grande è
più bello
LA VITA stretta per mostrare le stretta per mostrare le
caratteristiche femminile caratteristiche femminile
IL BACINO essere grande per la pro- essere grande per mostrare
creazione la caratteristiche femmini-
li

Per le donne cinesi, secondo la teoria del Confucianesimo, le donne avevano bisogno
di mostrare la loro bellezza esprimendo la propria fragilità e nascondendo le loro for-
mae del corpo con i vestiti. Il loro corpo non doveva mostrare le caratteristiche sessua-
li chiaramente, per cui, quelle donne che avevano la forma del corpo come le ragazzine
inerbe per i cinesi erano considerate le più belle nel tempo passato.
Al contrario, le donne italiane più smaliziate e libere, per maggior parte della storia,
mostravano la loro propria bellezza esaltando e svelando la forma del corpo. Questo si
concretizzava nel sottolineare le caratteristiche femminili del corpo con l’abbigliamento.
Quindi le donne che mettevano in mostra la forma del corpo chiaramente, sottolinean-
done il punto vista e risaltando la pienezza dei seni erano considerate le più belle.

26
27
28
CAPITOLO 2

L’ESTETICA MODERNA PER IL CORPO


FEMMINILE CINESE E ITALIANO

29
L’evoluzione e lo svi-
luppo tecnologico e cul-
turale hanno portato a
numerose modificazioni
nello stile di vita delle
persone e conseguent-
emente nel loro look
e nelle loro abitudini.
Sono cambiati i loro
ruoli all’interno della
società e mentre la loro
permanenza in casa si è
ridotta notevolmente; le
donne moderne hanno
riempito il loro tempo con
impegni lavorativi, hob-
bies, uscite di piacere. Le
donne di oggi godono di una
grande indipendenza: vanno
a scuola, lavorano, insegnano,
frequentano serate mondane. Di
conseguenza, il loro livello socia-
le e il loro modo di vestirsi si sono
adattati alle loro nuove esigenze. Questi
cambiamenti hanno a lungo andare portato
a delle modificazioni anche nel concezione es-
tetica femminile.

30
2.1 L’ESTETICA FEMMINILE
CINESE MODERNA

La storia della Cina moderna comin-


cia nel 1840. Nel 1839 inizia la Prima
Guerra dell’Oppio tra l’Inghilterra e la
Cina e, per più di un secolo, la maggior
parte della popolazione di quest’ultima
è stata impegnata più o meno intensam-
ente in azioni di guerra. Però, l’ingresso
degli stranieri non portò solamente
cambiamenti negativi, in termini bellici;
insieme alla guerra lo scontro con le
diverse culture portò anche molti cam-
biamenti dal punto di vista culturale
e sociale, por-
tando ventate di
innovazione e di
s c o n vo l g i m e n t i
sociali, non sem-
pre viste di buon
occhio. Col tempo,
queste culture han-
no dato vita ad un misto con la cultura
locale cinese, portando alla creazione di
una nuova cultura cinese moderna.

31
Come abbiamo già ampiamente affermato, nei
paragrafi precedenti, l’estetica cinese tradizio-
nale legata alla bellezza femminile, e con le essa le
caratteristiche fisiche del corpo, si è regolata sulla
base delle richieste e delle norme sociali e morali
imposte dagli uomini. A partire dal movimento
del 4 maggio 1919, grazie alla nuova concezione
dell’essere umano e dell’uguaglianza tra uomo e
donna, rivoluzione conosciuta con il nome “ la scop-
erta dell’uomo” e “la ricerca delle donne”, l’estetica
femminile cinese è mutata e sta traendo molti spun-
ti dai canoni estetici occidentali. Questo processo di
“apprendimento” è andato avanti fino agli inizi del
21 secolo. Vedremo nei paragrafi successivi quali
sono le maggiori modificazioni in termini di con-
cezione che si sono verificate nella considerazione
del corpo femminile.

32
33
2.1.1 IL CORPO

Dal 19esimo secolo, con l’influenza


delle culture occi- dentali, il livello sociale
per le donne cinesi si comincia ad alzare.
Le donne cinesi in- iziano così ad uscire per
partecipare alle at- tività sociali più che
rimanere in casa ad aspettare gli ordini
impartiti dal pa- dre o dal marito. Per
cui, la concezione del ruolo stesso delle
donne comincia, fi- nalmente, a cambiare: la
donna fragile cessa di diventare la figura da idolatrare per gli uomini; anzi, al contrario, le
donne indipendenti, ben educate, culturizzate diventano il nuovo canone a cui aspirano tut-
ti gli uomini. Nel 1978 la Cina inizia un processo di riforma economica, dal quel momento
in poi, la frontiera cinese, si apre maggiormente all’estero per accedere alle informazioni
e culture straniere e per uniformare i propri standard a quelli internazionali. In questo
modo la Cina viene invasa da una molteplicità di modelli diversi di estetica femminile, che
mettono in crisi la concezione antica e contribuiscono a formare la nuova estetica locale
cinese.
Adesso l’estetica femminile cinese loda molto una donna con fisico sano, alta e magra
però non muscolosa, che presenta la curva “S” ben delineata sul corpo.

34
35
2.1.2 IL SENO

La bellezza dei seni è rinomatamente un simbo-


lo della bellezza femminile. L’estetica femminile
moderna dei seni ha richiesto alle donne di avere
i seni robusti, morbidi e resistenti.
L’estetica femminile cinese moderna dei seni ha
subito una modificazione sostanziale con l’avvento
dell’estetica europea.
Nel passato, per i cinesi i seni belli dovevano
essere piccoli come quelli di una ragazzina. Tutta-
via adesso, con l’influenza dell’estetica femminile
dall’Europa, la maggior parte delle modelle con
un bel fisico devono avere dei seni grandi e for-
mosi. Perciò anche la cultura cinese comincia a
sottolineare la bellezza dei seni grandi.

36
Per i cinesi, i seni per essere belli devono
superare la posizione della quinta costola per
agganciarsi all’estetica cinese tradizionale
che dà molta enfasi alla posizione centrale. La
forma dei seni deve essere una mezza sfera;
perché per la cultura cinese la sfera equivale
alla perfezione.
Tuttavia a causa della struttura del cor-
po naturale delle asiatiche e degli apporti
dell’alimentazione tradizionale cinese, per la
donna è molto difficile avere grandi seni. Di
solito, per la donna cinese è normale riuscire
ad avere la taglia seconda oppure la prima.
Perciò molte donne cinesi si sono rivolte alla
chirurgia estetica, inserendo protesi mamma-
rie, per ingrandire la misura dei seni fino ad
arrivare ad una taglia terza o quarta.

37
2.1.3 LA VITA

Uno dei tre più importanti parametri per l’estetica


femminile del corpo è la misura della vita. Dal periodo
antico ad ora, dall’occidentale all’orientale, tutti i cano-
ni affermano che una donna con un bel fisico deve avere
una vita stretta per avere maggiore possibilità di accen-
tuare la curva a “S” del corpo.
La perfetta misura della vita cinese può essere rivela-
ta con questa formula: la circonferenza vita = h x 0.34.
La vita deve essere snella e robusta, senza grasso.
In tutte le culture la ricerca della vita stretta e piatta
ha ossessionato quasi tutte le donne. Inequivocabile ca-
none di bellezza fisica, le donne, per ottenere la
tanto agognata vita stretta, hanno sperimenta-
to, nel corso degli anni, numerose “torture”; dai
corsetti alle diete fino a ricorrere alla chirurgia
estetica per una liposuzione o attuando cambia-
menti definitivi alla propria struttura ossea,
rimuovendo l’ultima costola.

38
2.1.4 IL SEDERE

Come abbiamo ampiamente spiegato prima, un sede-


re con la giusta dimensione, dalla forma arrotonda, è
sempre al centro dell’attenzione, rende più evidente la
curva del corpo e evidenzia la femminilità della donna.
Parlando in termini generali, la norma per avere un
bel sedere dovrebbe richiedere una forma arrotonda,
una struttura muscolare tonica e priva di grasso. Seg-
uendo lo stesso principio valido per i seni, per i cinesi
la forma del sedere con la curva a mezza sfera è quella
più ricercata e auspicata. Per le donne cinesi, la curva
del sedere riveste un ruolo di speciale importanza.
Purtroppo per le donne cinesi, di solito, la
loro struttura fisica comporta un gluteo
piatto; quindi la caratteristica della forma
del corpo, la forma della curva “S”, non ri-
sulta così facile da evidenziare. Per cui, an-
che molte donne cinesi chiedono aiuto alla
chirurgia estetica per creare una perfetta
linea del sedere.

39
2.1.5 I PIEDI
Dopo la Rivoluzione Hsinhai, del10 ottobre del
1911, con l’influenza dell’estetica occidentale e la con-
oscenza della salute, le ragazze cinesi non devono più
fasciarsi i piedi. Però la cultura cinese è legata da più
di 2000 anni al canone di bellezza che loda i piedi di
piccole dimensioni , perciò, nonostante le ragazze non
siano più obbligate a fasciarsi i piedi, i cinesi sono an-
cora legati ad una estetica che predilige i piedi piccoli.
Ancora oggi la ragazza con i piedi piccoli risulta più
bella rispetto ad altre.
Insomma, possiamo affermare che l’estetica cinese
moderna è una estetica che subisce molte contaminaz-
ioni con l’estetica europea; entrambe lodano il corpo
della ragazza che presenta le caratteristiche di salute,
tonicità, magrezza e con la curva “S” chiaramente
pronunciata. Però una caratteristica rimasta immu-
tata dell’estetica cinese tradizionale è la dolcezza delle
forme del corpo delle ragazze.

40
41
2.2 L’ESTETICA FEMMINILE
EUROPEA MODERNA

Nel 20° secolo, lo sviluppo della eco-


nomia e tecnologia, rendendo enormi
cambiamenti nella vita delle persone.
Il principale risultato è l’abbattimento
della differenza dei livelli sociali tra
i sessi arrivando ad una quasi totale
parità. Con questi cambiamenti cam-
bia anche la concezione dell’estetica femminile.
Questo secolo ha visto la modificazione dei canoni estetici
femminili, che hanno oscillato parecchie volte tra i modelli
snello o formoso in dipendenza delle influenze culturali e so-
ciali.
Vediamo nei
paragrafi suc-
cessivi quali
sono state
le principali
modifiche.

42
43
2.2.1 IL CORPO

Durante gli anni ‘40, un corpo magro era sinon-


imo di intelligenza e di fascino, perciò l’estetica
femminile ha subito una modificazione: dal corpo
formoso si è passati a un nuovo stile fisico, nato
sotto la corte francese, che prevedeva un bel cor-
po con la vita stretta, la pancia piatta e le gambe
snelle.

Poi dagli anni ‘40 ai ‘60, l’estetica è cambiata di


nuovo con il corpo formoso, lo standard del corpo
femminile era con i seni grandi, la vita stretta e il
sedere arrotondato. Ideale femminile ben rappre-
sentato e inculcato alle ragazze sin da piccole con
bambole come la barbie.
Però dalla fine degli ‘60 fino ai ‘70 ritorna in
auge la moda del corpo magro.

44
Però dalla fine degli ‘60 fino ai ‘70 ritorna in
auge la moda del corpo magro. Magra diventa la
parola magica chiave della moda.
Agli inizi degli anni ‘80 sono comparse le don-
ne muscolose, portando una ulteriore innovazi-
one nelle regole del corpo femminile. Avevano
poco grasso, le braccia, le cosce e l’addome erano
tonici e muscolosi, vita stretta, persino il bacino
piatto diventava il più affascinante modello della
moda.
Negli anni ‘90, il modello del corpo che aveva
preso il sopravvento era un’estremizzazione del
corpo magro quasi al limite della denutrizione,
uomini dai fisici femminei, androgini, senza nes-
sun muscolo come una ragazzina.
Dalla fine degli anni ‘90, l’estetica femminile
europea ha subito tantissimi cambiamenti in solo
100 anni. Adesso l’obiettivo delle donne sta nel
binomio magrezza e fitness. Ciò comporta che
una ragazza con un bel corpo deve avere una
forma del corpo snella ed essere in forma con i
muscoli e con la classica forma a clessidra.

45
2.2.2 IL SENO

Lo standard femminile eu-


ropeo per il seno dal 20° secolo
fino a oggi ha elencato solo due
modelli: uno è quello dei seni
piccoli come quelli delle raga-
zzine di 12-13 anni, l’altra è
quella dei seni grandi.
Però possiamo dire che no-
nostante le varie modificazioni
, l’estetica femminile ha lodato
e seguito il trend del seno prosperoso. Perché
i seni grandi rimandano maggiormente alla
femminilità; il che ha portato la misura stan-
dard della circonferenza petto a 90 cm.

46
Tutt’oggi, basta aprire una
rivista o guardare una pubblic-
ità per renderci conto di quanto
questo standard sia perseguito
dalle donne di tutte le culture.
Pubblicità e messaggi internet
su chirurgia estetica, innesto di
protesi mammarie per aumen-
tare la dimensione del proprio
seno sono all’ordine del giorno.
Un seno prosperoso viene ancora visto come
una caratteristica fondamentale e positiva per la
donna. Questo fenomeno è arrivato ad influen-
zare inevitabilmente anche il mondo asiatico.

47
2.2.3 LA VITA

Nella storia dell’estetica femminile, una bella forma


della vita è sempre stretta, questo fenomeno non ha mai
subito modificazioni rilevanti. Ancora oggi avere una
vita di dimensioni ridotte rappresenta un obiettivo im-
portante per molte donne.
Anche nella realtà contemporanea esistono alcuni casi
estremi legati alla ossessione della vita stretta. Le donne
ricorrono a tanti espedienti per avere una vita stretta.
Ad esempio: adesso i nuovi corpetti migliorati nei ma-
teriali costituiscono un’evoluzione per stringere la vita.
Persino alcune donne americane hanno nel passato es-
agerato per avere una vita stretta, come la famosissima
attrice Marilyn Monroe che si fece togliere le ultime 2
costole per restringere ulteriormente la propria vita.

48
49
2.2.4 IL SEDERE

Adesso i criteri di
giudizio moderno ri-
guardo la forma del
sedere non sono così esagerati come nel 19 secolo. Però continua ad andare di moda un se-
dere rotondo e tonico con qualche muscolo. Non c’è da dimenticare che questo secolo ha visto
anche l’avvento di una delle più grandi innovazione nell’ambito del vestiario con il jeans e le
minigonne.
Le donne, adesso, nella vita quotidiana, non nascondono più le proprie forme sotto gonne a
palloncino o svasate ma usano soprattutto jeans e pantaloni sia per il tempo libero che per an-
dare al lavoro. E nonostante esistano jeans e pantaloni in grado di modellare il fondoschiena, la
forma del sedere diventa una parte molto importante che contribuisce notevolmente alla bellezza
complessiva del corpo. Per gli occidentali, un bel sedere deve avere la giusta misura, non troppo
grande ma neanche troppo piccolo o robusto. La misura perfetta del sedere è di 90 cm.
In somma, possiamo dire che i canoni di bellezza occidentale moderna lodano un corpo sano,
robusto, magro e sexy. La perfetta misura della circonferenza seno, vita, bacino è 90, 60, 90; che
riprendono la tipica forma a clessidra.

50
51
2.3 LA DIFFERENZA TRA L’ESTETICA
DEL CORPO FEMMINILE CINESE E
ITALIANA MODERNA
In seguito ai cambiamenti e alle influenze esercitate dalla cultura occidentale su quella
orientale, l’estetica del corpo femminile cinese e occidentale adesso non presentano delle
differenze sostanziali. I canoni di bellezza si sono internazionalizzati e si possono notare nu-
merose commistioni e influenze. Sicuramente l’estetica femminile cinese odierna deve molto
alla sua sorella occidentale; ma, grazie soprattutto al circuito della moda che si è ampliato
a livello mondiale, non sarebbe inopportuno affermare che ci troviamo di fronte, oramai, a
delle caratteristiche universali e valide per ogni cultura. Sotto è riportata una tabella per
confrontare le differenze estetiche del corpo femminile cinese e italiana moderna.

L’ESTETICA CINESE L’ESTETICA ITALIANA

IL CORPO snello senza muscoli sano, naturale, con i


muscoli
IL SENO grande con la forma della grande e robusto
mezza sfera che rimanda
ad una caratteristica ses-
suale
LA VITA stretta per rivelare la stretta per rivelare la
femminilità femminilità
IL BACINO grande per mostrare le grande per mostrare la
caratteristiche femminili caratteristiche femminili

Le donne cinesi oggi possono, quindi, confrontare con più facilità la loro bellezza fisica
con le europee. Però non dobbiamo dimenticare come l’estetica femminile cinese moderna
sia ancora focalizzata sul sottolineare le curve dolci del corpo femminile. Nonostante il trend
del fitness abbia contagiato un po’ tutto il mondo della moda, nella cultura cinese una bella
ragazza non deve essere assolutamente muscolosa. Alta e snella con la curva a “S” ben
delineata ma senza muscoli evidenti si configura quindi come la perfetta forma del corpo
femminile per i cinesi.
Al contrario nell’ambito europeo non troviamo numerose modificazioni rispetto al pas-
sato; le donne italiane, per la maggior parte, mostrano la loro propria bellezza attraverso la
forma del corpo sana, sexy e in forma. Per cui, per gli occidentali, una donna muscolosa può
anche essere considerata bella.
Possiamo dire che grazie alla globalizzazione, adesso, l’estetica femminile cinese ha accet-
tato molte opinioni dell’estetica europea, le due estetica si stanno così avvicinando e iniziano
a diventare maggiormente simili.

52
53
54
CAPITOLO 3

Q U E LL I I T A
IE LI
A
ES
N

N
I
CI I
AL
ZION
DI
TRA
TI

I
I VEST

55
COTONE
PELLE

LINO

Fin dall’antichità, i primitivi hanno usato le pel-


li degli animali per coprire il proprio corpo. Col
tempo, i tessuti di cotone, lino e seta sono stati in-
ventati, con questi tessuti, i modelli dell’abito sono
diventati complessi con tanti motivi diversi.

SETA

56
3.1 I VESTITI FEMMINILI
CINESI TRADIZIONALI

Nella Cina antica, il vestito era utile anche per capire il livello sociale di una
persona. Ogni dinastia imperiale impose delle regole in materia di abbigliamento
e per ogni strato sociale furono definite delle regole che limitavano la forma, i
colori e il tessuto dei vestiti.
Secondo l’estetica cinese tradizionale, una donna pudica doveva coprirsi qua-
si completamente ed era considerato immorale mostrare il proprio corpo ad un
uomo diverso dal proprio marito.
Le prossime sottosezioni vanno ad approfondire quelli che sono i principali
modelli che hanno segnato lo sviluppo del vestito femminile cinese: il vestito Shen
Yi (§3.1.1), il vestito della dinastia Tang (§3.1.2),), il vestito della dinastia Qing
(§3.1.3), il vestito Cheongsam Occidentalizzato (§3.1.4).

57
3.1.1 IL VESTITO
SHEN YI (深衣)

Sin da 5000 anni fa, i cinesi hanno cominciato a


usare i vestiti a pezzo unico, capo indispensabile e
di grande pregio che ha mantenuto la sua impor-
tanza per due importanti dinastie: Qin e Han.
Questo tipo di capo viene chiamato Shen Yi, è
stato usato ampiamente nel corso della storia ci-
nese e veniva indossato sia dagli uomini che dalle
donne e si diffuse molto grazie alla semplicità del
suo confezionamento e la ridotta quantità di tes-
suto necessario rispetto ad altri vestiti ufficiali
che venivano impiegati per i riti religionsi. Per i
nobili, lo Shen Yi era il secondo vestito impor-
tante: si usava nel sacrificio, mentre per la gente
normale era il vestito più importante per i riti fa-
miliari.
Il tessuto usato per lo Shen Yi era il cotone con
il colore originale. La Shen Yi finito era a pezzo
unico, ma si otteneva da due parti, una superiore e
una inferiore, che venivano unite. Esistevano due
modelli di Shen Yi, il primo con il davanti sinistro
molto largo si doveva avvolgere due volte sulla
vita per coprire l’apertura, mentre il secondo si
chiudeva normalmente sul davanti sinistro.

58
Il tessuto usato per lo Shen Yi era il cotone
con il colore originale. La Shen Yi finito era a
pezzo unico, ma si otteneva da due parti, una su-
periore e una inferiore, che venivano unite. Es-
istevano due modelli di Shen Yi, il primo con il
davanti sinistro molto largo si doveva avvolgere
due volte sulla vita per coprire l’apertura, mentre
il secondo si chiudeva normalmente sul davanti
sinistro.
Il primo modello era il più antico. Prima della
dinastia Han occidentale (202-141 a.C.), in Cina
non esistevano ancora i pantaloni con il cavallo
chiuso, quindi lo Shen Yi si doveva avvolgere più
volte per coprire la parte bassa, così che quando
la gente camminava o si sedeva non c’era il rischio
che il vestito si aprisse. La forma di questo mod-
ello veniva ottenuta nel seguente modo: i pezzi
anteriori si uniscono con quelli posteriori; sulla
sinistra il pezzo del davanti è molto largo e può
girare intorno al corpo, mentre il davanti destro
ha una misura inferiore e si ferma con un filo
sotto il pezzo sinistro. Infine, una cintura veniva
usata per fermare il vestito sulla vita.

59
MODELLO CON LA MANICA MODELLO CON LA MANICA
STRETTA LARGA

60
MODO DI INDOSSARE

61
Durante la dinastia Han ori-
entale (25-220 d.C.), il panta-
lone con il cavallo chiuso si dif-
fuse a partire da alcune piccole
etnie nel nord-ovest della Cina.
In seguito, la forma dello Shen
Yi fu modificata; la parte sinistra
non era più larga come prima e si
chiudeva subito sul fianco destro
con una cintura.

62
Lo Shen Yi è costituito da 12 pezzi di
tessuto, che corrispondono ai 12 mesi
dell’anno. Di ogni pezzo per la parte supe-
riore si taglia una striscia di tessuto, men-
tre i pezzi per la parte inferiore rimangono
a forma rettangolare, in modo che il ves-
tito sia più largo in basso per poter facili-
tare la camminata e consentire di alzare le
gambe. In lunghezza lo Shen Yi arriva fin
sopra ai piedi, in modo che non si sporchi
con la polvere.
Lo Shen Yi è molto importante nella sto-
ria dell’abbigliamento cinese tradizionale,
perché durante le dinastie successive la
sua forma ha continuato ad essere la base
dei nuovi vestiti, introducendo solo cam-
biamenti legati soprattutto alla lunghezza DAVANTI
o alla forma dell’apertura.

DIETRO

63
3.1.2 IL VESTITO FEMMINILE
DELLA DINASTIA TANG

Durante la dinastia Tang (618-907 d.C.) la Cina


visse un periodo di grande potenza e prosperità.
Nelle capitali Chang’An e Luo Yang vivevano molti
stranieri, fra cui anche alcuni europei. Gli stranieri
portarono non solo le loro merci, ma anche le loro
culture e vestiti, e infatti la forma del vestito Tang
subì l’influenza di questi vestiti stranieri.

64
Il vestito Tang era
composto da due pe-
zzi; la parte superiore si
chiamava Ru, Ao, Shan,
era molto corta, mentre
per la parte inferiore si

usavano le gonne. Entrambi i


pezzi venivano ricamati e si ag-
giungevano dettagli particolari.
Questa forma di vestito si com-
binava con il vestito dell’etnia
Han e quello di altre etnie del
nord-ovest.

65
La gonna del vestito
Tang era molto lunga
e partiva dal seno per
terminare 10 cm sot-
to i piedi. Le donne
usavano una cin-
tura per fasciarsi
la vita molto in
alto, appena
sotto il seno. La
c a r at t e r i s t i c a
principale del
vestito di Tang
consiste nel
fatto che si può
vedere una parte
del seno.
Sopra del vestito,
le donne nel Tang
usavano una striscia
con la forma rettan-
golare per coprire le
spalle con l’effetto di
scialle.

66
Ciò fu possibile perché durante la di-
nastia Tang la Cina era più aperta cul-
turalmente e le donne occupavano una
buona posizione sociale. Tuttavia questo
fenomeno non si ripeté più nella storia
cinese.

67
3.1.3 I VESTITI DELLA
DINASTIA QING

La dinastia Qing fu l’ultima della sto-


ria cinese (1616-1912). Gli imperatori
appartenevano alle famiglie nobili della
piccola etnia Man. Gli antenati dei Man
abitavano nel nord-est della Cina, vicino
alla catena montuosa Changbai in una
zona con temperature molto basse. La
popolazione viveva di pastorizia e i ca-
valli rappresentavano il più importante
mezzo di trasporto. Perciò i vestiti tra-
dizionali del popolo Man avevano molte
caratteristiche necessarie per difendersi
dal freddo, rendendoli così molto diversi
rispetto a quelli dell’etnia Han.
I vestiti della dinastia Qing si possono
dividere in due modelli principali.

68
Il primo modello seguiva lo stile
dell’etnia Man. Le donne Man usavano
il cheongsam, un vestito a pezzo unico,
largo e dritto, senza ripresa, che copri-
va completamente le forme femminili.
Il vestito nasceva come una semplifi-
cazione dell’abito per le cerimonie. Il
vestito viene abbottonato con alamari
e bottoni che scendono in diagonale
dalla base del collo fino all’ascella. Il
fondo della manica è piatto e largo e
non c’è più il pezzo con la forma a zoc-
colo di cavallo. In fondo alla manica e
ai lati del cheongsam c’è un bordo re-
alizzato in seta o raso. In lunghezza il
vestito arriva fino ai piedi. All’inizio
il collo era molto basso, col tempo, il
collo diventavano alto, addiritura fino
alla metà della guancia. Per uscire di
casa, le donne usavano un gilet sopra
al cheongsam.

69
70
Il secondo modello era
ispirato alla forma tra-
dizionale dell’etnia Han.
Il vestito era composto
da due pezzi: sopra era
un abito, sotto una gon-
na lunga fino ai
piedi. Però la forma del modello
era uguale come quello primo. Si
usavano soprattutto dalle donne
di etnia Han.

71
3.1.4 IL VESTITO CHEONGSAM
OCCIDENTALIZZATO

Alla fine del- la dinastia Qing,


i modelli dei vestiti occidentali
sono entrati in Cina. Col tempo,
questi modelli sono combinati
con il vestito locale cinese.
Dopo la Riv- oluzione Xinhai
(1911-1912), il cheongsam cominciò
ad essere occiden- talizzato, inserendo
le riprese. Il vestito all’inizio sono lungo
fino alla caviglia, dopo può essere di lunghezza
variabile ed è general- mente molto stretto e dotato
di spacchi laterali molto profondi. Per il cheongsam
estivo la manica è diventava più corta e addirittura alcuni vestiti sono
senza manica. La parte della vita è molto stretta con solo 4 CM di più che la cir-
conferenza vita.
Il cheongsam valorizza molto la forma del corpo femminile ed è diventato anche
un abito da cerimonia. Infatti è usato da tutte le etnie della Cina, soprattutto in oc-
casione dei matrimoni.

72
73
74
3.1.5 LE CARATTERISTICHE DEI
VESTITI CINESI TRADIZIONALI

Concludendo, con il Confucianesimo, le donne dovevano coprire tutto corpo


persino anche la forma del corpo per il suo pudore, per cui nel corso della storia
degli indumenti femminili cinesi, tutti i vestiti sono molto larghi e senza nessun
ripresa, per poter liminare le forme del corpo della donna. I vestiti cinesi, infatti,
erano piatti e composti da una parte anteriore e una posteriore. La decorazione
del vestito consisteva solo in ricami e stampe di immagini, portando quindi a
sviluppare a fondo le tecniche necessarie.
Infatti possiamo dire che nella Cina antica, il vestito ha la sua proprio forma
per nascondere il corpo umano, quindi non importa la forma del corpo della
persona.

75
3.2. I VESTITI FEMMINILI
TRADIZIONALI ITALIANI

In Europa sono presenti molti paesi, anche se hanno tante culture in comune,
però ognuno ha la propria cultura, abitudini e abbigliamento tradizionale che sono
stati tramandati dal passato. Lo stile nel vestire dipende anche dalle caratteristiche
politiche, economiche e sociali dei vari paesi.
Per quanto riguarda l’Italia è possibile identificare tre periodi importanti nella
storia dell’abbigliamento:
• Il periodo delle antiche popolazioni italiche
e poi dell’Impero Romano (§3.2.1);
• Il Rinascimento (§3.2.2);
• Il Rococò (§2.2.3).

76
3.2.1 L’ABBIGLIAMENTO DEGLI
ANTICHI POPOLI ITALICI

Secondo gli scritti della letteratura, l’uomo


giunse in epoche remotissime in Italia, come
provano le caverne della costa Ligure, della Sar-
degna, della Sicilia e di altre regioni. Non è noto
quali popoli per primi la percorsero, si conoscono
appena i liguri, popolo di probabile origine afri-
cana come tutti quelli del mediterraneo occiden-
tale, che vissero come i popoli della Sardegna e I popoli dell’Italia antica
gli umbri, che assunsero il nome di italici.
Gli Etruschi furono una importante popolazi-
one che visse nell’Italia centrale intorno al 1200
a.C., confinando direttamente con le colonie gre-
che dell’Italia meridionale. Infatti, la cultura e
l’arte della Grecia esercitarono una notevole in-
fluenza sugli etruschi.

77
L’ABBIGLIAMENTO FEMMINILE
DI ROMA ANTICA

Le donne etrusche indossavano una tu-


nica a maniche corte corrispondente al
chitone greco, aderente al corpo e spesso
ornata con un bordo ricamato. La tunica
veniva fermata con una fibula ornamen-
tale. Inoltre, come sopravveste si poteva
portare un tebenna, cioè un mantello di
foggia greca (himation) con ricami e orli
colorati per le cerimonie.
I principi del vestito greco, anche se
arricchito con molti elementi etruschi,
furono trasmessi alla civiltà romana. Il
tipico indumento per la dama era la palla: un pezzo di stoffa di 6/7 metri di lunghezza
e 2/2,5 di larghezza. La palla veniva drappeggiata sul corpo, senza essere cucita. Così
era possibile creare sempre uno stile abbastanza personale. Ogni volta che si indossava
questo vestito si poteva rendere in parte la forma delle pieghe diversa, disponendo in
maniera differente la stoffa a seconda del gusto individuale. Grazie al suo drappeggio
questo vestito si adattava al portamento e ai movimenti, cioè alla natura, di chi lo indos-
sava.
Nell’epoca romana i vestiti rappresentavano una decorazione per il corpo e quindi
giocavano un ruolo da protagonista. Inoltre, si può dire che l’abbigliamento di questo
periodo era caratterizzato da vestiti larghi e piatti in modo analogo agli antichi vestiti
cinesi.

78
L’ABBIGLIAMENTO FEMMINILE
GRECIA ANTICA

79
3.2.2 I VESTITI ITALIANI DEL
RINASCIMENTO

ra di Leona
a ope rd
nd o
da
co

o
Gi

Vi
nc
La

i
Dal XVI secolo in Ita-
lia si svilup- pò il Rinas-
cimento, un periodo
artistico e culturale di
grande ric- chezza che
portò ad un nuovo modo
di concepire il mondo e
l’essere uma- no. In questo
periodo si svi- lupparono le idee
dell’umanesimo, nato in ambito
letterario, che influ- enzò anche le arti
figurative e la mental- ità della popolazione.
Grazie a questi sviluppi, gli esseri umani aumen-
tarono la consapevolezza nei propri mezzi e si svilupparono
degli atteggiamenti più estroversi e ottimisti.
La moda italiana fu molto attiva durante quest’epoca e ispirò altri pae-
si come Spagna e Francia. L’abbigliamento rinascimentale allargò tutte le
linee e aumentò la lunghezza della gonna fino a terra, usando nuovi tessuti
che erano più pesanti rispetto ai precedenti. Ciò portò i movimenti a diven-
tare più lenti e stilizzati. Le donne di alta classe potevano mostrare la loro
eleganza grazie al nuovo abbigliamento.

80
Mentre il cos- tume antico era
generalmente monopezzo, il
Rinascimento sta- bilì quasi definitiv-
amente la separaz- ione della gonna
dal busto. Così fu possibile aggiun-
gere le pence per stringere la vita ed
esporre e accentuare la forma del corpo
grazie ai vestiti e sen- za usare la cintura.
Una gonna che veste delicatamente i fianchi
afferma l’indipendenza e il carattere della donna
e successivamente deter- minò molteplici e pratiche
trasformazioni. Prese così forma il vestito moderno
che tende a seguire le linee del corpo senza ostacolarne
i movimenti. L’abbigliamento in quest’epoca divide la parte supe-
riore e inferiore del corpo umano secondo la proporzione naturale. La sopravveste era
attillata e consentiva di allargare la gonna realizzando una forma ad imbuto che offriva
un contrasto rispetto a quella maschile e dava così una bellezza più stabile alle donne. Il
motivo di creare questo vestito femminile era uguale a quello cinese.
L’abito femminile mantenne la scollatura e le maniche lunghe come nei periodi prec-
edenti.
Concludendo, durante il Rinascimento l’abbigliamento femminile ricominciò a mostra-
re la forma del corpo naturale come avveniva nella Grecia e Roma antica.

81
3.2.3 IL VESTITO DEL ROCOCO’

Il periodo del Rococò fu un’epoca fortemente mentre la Spagna l’Italia meridionale. L’Italia fu
femminile. In ogni luogo erano presenti trucchi, il secondo paese, dopo la Francia, che riuscì a ben
profumi, parrucche, abiti a pizzi, frange, busti e interpretare il Rococò nelle fogge del vestiario.
gonne a paniere, rispecchiando così la vanità e Nel periodo di Rococò, la forma del corpo
artificiosità della società del tempo. Ci fu quindi femminile è stata descritta molto chiaro, alta e
una grande diffusione di elementi decorativi per snella con sottolineato il seno, la strettissima
plasmare le curve e di ornamenti per le superfici vita e il bacino grande. Questa estetica femminile
del corpo. Il Rococò arrivò in Italia dopo essersi rimane fino oggi, però senza l’esagerazione.
sviluppato in diversi paesi europei: la Francia in-
fluenzò il nord Italia (Piemonte, Lombardia e Li-
guria),

82
Un elemento caratteristico di quest’epoca Prima del Rinascimento e soprattutto du-
nell’abbigliamento femminile fu il panier, rante medioevo si usavano vestiti lunghi,
prima a forma d’imbuto, e quindi a forma di larghi e chiusi in modo da coprire tutto corpo,
campana. La vita di quest’oggetto durò quasi rispettando così anche i dettami imposti dalla
settant’anni. Usavano la sottana che è fatta Chiesa. Con il Rinascimento si cominciarono
con tessuto costoso per stringere fortemente a vedere scollature negli abiti, fino ad arrivare
la vita. Sopra c’era un’altra sopragonna per alle scollature molto pronunciate tipiche del
coprire il dentro della sottana e il panier che rococò. Il guardinfante rococò mirava ad es-
veniva sempre lasciata aperta per mostrare il asperare la forma del seno, facendolo salire fin
tessuto prezioso con cui era realizzata. Inol- ­­­quasi al mento, e al tempo stesso determinava
tre, la gonna à panier era molto larga. un marcato restringimento della vita.
Con queste caratteristiche nel vestire, le don-
ne nel periodo del Rococò, mostravano sempre
una figura elegante ma languida.

83
3.2.4 LE CARATTERISTICHE DEI
VESTITI ITALIANI TRADIZIONALI

Concludendo, nella storia degli indumenti femminili italiani, per lo più, i vestiti ital-
iani erano abbastanza stretti e strutturati sulla forma del corpo, per poter sottolineare
il corpo della donna con tante riprese. E la parte del corpo lasciata nuda opportuna-
mente era accettata dalla società. La decorazione del vestito consisteva, come quelli
cinesi, in ricami e stampe di immagini.

84
85
CAPITOLO 4
LA DIFFERENZA FRA IL SIG-
NIFIGATO CINESE E ITALIANO
DEI COLORI

Ogni co- lore ha un


significato particolare
e trasmette molte in-
formazioni con il suo
l i n g u agg i o. Tuttavia,
lo stesso colore può avere un significato diverso a seconda dei paesi
o contesti in cui ci trova. Inoltre, anche il tempo può modificare il
significato di un colore, il suo ruolo nella cultura, ed anche il tipo di
sentimento che può suscitare negli individui.
In generale, ogni paese ha i suoi colori preferiti che vengono poi
usati nelle occasioni importanti.
In seguito, vediamo i colori importanti per i cinesi e gli italiani, ed
anche i diversi significati per quelli colori in questi due paesi.

86
4.1 I COLORI TRADIZIONALI
CINESI

La storia dello sviluppo dei col-


ori cinesi tradizionali si basa sulla
teoria delle “cinque fasi”. Il termine
“cinque fasi” fu introdotto dalla di-
nastia Zhou occidentale (XI secolo
a.C. - 771 a.C.).
Secondo la teoria delle “cinque
fasi” si crede che tutte le cose
nell’universo siano state create con i movimenti e cambiamenti del legno, del fuoco, della terra,
del metallo e dell’acqua. Da questi cinque elementi base nascono cinque colori fondamentali:
legno-verde, fuoco-rosso, terra-giallo, metallo-bianco e acqua-nero.
In seguito, fu sviluppata anche la teoria delle “cinque direzioni”: Nord, Sud, Est, Ovest e
Centro. Il centro è la direzione più importante e quindi, di solito, è associata all’imperatore. Alle
altre quattro direzioni fu assegnato anche un animale simbolico corrispondente:
la Tartaruga Nera per il Nord;
l’Uccello Vermiglio per il Sud;
il Drago Azzurro per l’Est;
la Tigre Bianca per l’Ovest.
Durante lo sviluppo del taoismo la teoria delle cinque fasi e quella delle cinque direzioni si
fusero, e ad ogni animale simbolico fu associato un colore fondamentale: il nero è il colore della
tartaruga, il rosso dell’uccello vermiglio, il verde simbolizza il drago azzurro e il bianco è il
colore della tigre bianca.
Nella Cina antica i colori erano
usati come segno distintivo dei liv-
elli sociali e ogni colore era associa-
to ad un significato particolare, tan-
to che furono emanate rigide leggi
che regolavano l’uso dei colori.

87
4.1.1 IL ROSSO

88
Il rosso è il colore del fuoco e del sole, ed è il colore preferito dei cinesi, tanto
che fa da sfondo alla bandiera nazionale.
Siccome il fuoco e il sole portano luce, calore e speranza alla gente, al rosso
vengono associati la felicità, la fortuna, la ricchezza, il successo, la cordialità e lo
sviluppo. Per cui, il rosso per i cinesi è il colore più piacevole.

89
Secondo la tradizione cinese, quando
si celebra un matrimonio, si appendono
i fogli rossi con l’ideogramma cinese
“囍” (pronuncia “xi”) che significa
“doppia felicità”. Entrambi gli sposi
usano un vestito rosso; la sposa indos-
sa sul capo un tessuto rosso di forma
quadrata per coprirsi la faccia, mentre
lo sposo si mette un fiore di raso rosso
sul petto. Poi, gli sposi tengono insieme
nelle loro mani un nastro rosso che si
chiama “il filo rosso”, in cinesi si chiama
“hongxian” (“红线”); questo nastro
rosso rappresenta l’unione fra i due
sposi. Inoltre, la stanza in cui si celebra
il matrimonio deve essere arredata con i
mobili di colore rosso.

90
Il colore rosso compare in varie espressioni
cinesi e assume generalmente un significato
positivo, tuttavia con sfumature diverse.
Prima come simbolo di ricchezza il rosso
era associato alle persone nobili, le quali vi-
vevano in una casa chiamata “porta rossa”,
indossavano un “vestito rosso” e si facevano
trasportare sulla loro “portantina rossa”.
Poi, il rosso anche come simbolo di bellez-
za si può cogliere nelle espressioni “guan-
cia rossa”, che si usa per una ragazza molto
bella, e “trucco rosso” che si riferisce ad una
ragazza che si indossa o si comporta con un
modo molto femminile.
Il rosso viene associato anche al successo e
alla fortuna e infatti si può dire che una per-
sona molto fortunata “prende rosso”, mentre
un attore che raggiunge il successo si dice
che diventa “rosso e viola”.
Infine, nel periodo di Mao Tse-tung il rosso
ha assunto un forte significato politico, an-
dando a rappresentare la rivoluzione e lo svi-
luppo socio-economico.

91
4.1.2 IL GIALLO

92
Il giallo è il colore della terra secondo la teo-
ria delle “cinque fasi”, che è posizionata al cen-
tro del quadrato. Quindi il giallo è un simbolo del potere e
prestigio.
In principio, il giallo veniva usato da tutti i livelli sociali,
ma a partire dalla dinastia Tang l’uso del giallo fu ristretto
all’imperatore che era già considerato un figlio del dio del
cielo e la sua famiglia. Infatti, il vestito usato dall’imperatore
si chiamava “vestito giallo” o “vestito del drago”, i suoi ed-
itti erano chiamati “editti gialli”, e gran parte degli oggetti
usati dall’imperatore erano di colore giallo. Inoltre, le altre
persone potevano usare il giallo solo dopo aver ricevuto un
permesso dall’imperatore.
Anche nella Cina moderna il giallo è un colore che vi-
ene ritenuto prezioso e fortunato, come testimoniano al-
cuni modi di dire. Ad esempio, un giorno in cui accadono
eventi importanti si dice un “giorno di giallo e fortuna”,
mentre se una persona acquista una posizione rilevante
nella società si dice che “vola e salta nel giallo ”.

93
4.1.3 IL VERDE

94
Secondo le “cinque fasi” il verde è
il simbolo del legno che rappresenta la
vegetazione che cresce di anno in anno.
Quindi il verde viene principalmente associato alla vita.
Tuttavia, il verde può assumere anche il significato di “bar-
baro” e “saccheggiatore”, perché i delinquenti erano soliti
abitare in montagna; infatti, l’espressione “la foresta verde”
era usata come la sinonimo di “saccheggiatore”.
Nel periodo storico in cui si usava il colore del vestito
per dividere i ceti sociali, il verde era associato al livello
più basso. Durante la dinastia Han i servi usavano cap-
pelli conici verdi, mentre durante la dinastia Yuan tutte le
prostitute dovevano usare un turbante verde per mostrare
che appartenevano ad un basso livello sociale. Ancora oggi,
quando una moglie ha un amante si dice che ha indossato “il
cappello verde ” per suo marito. Per cui, in Cina, in generale
non c’è un uomo che usi un cappello con il colore verde nella
vita quotidiana.

95
4.1.4 IL BIANCO

96
Il bianco è un colore non molto apprezzato dai cinesi e può essere visto come l’opposto
del rosso, cioè quasi una parola tabù.
Il bianco viene considerato un colore pallido e senza vitalità, un simbolo di morte e cat-
tivo presagio. Nella Cina antica, quando si verificava un lutto in famiglia, i figli e i nipoti
dovevano indossare abiti bianchi realizzati in lino e portare cappelli bianchi con una punta
alta per poter celebrare la “cerimonia bianca”. La stanza in cui si trovava il defunto doveva
essere coperta di fogli o tessuti bianchi, mentre i parenti dovevano avvolgersi una striscia
nera sul braccio destro per mostrare la propria tristezza.
Il bianco è anche il colore della sconfitta, della stupidità e dell’inettitudine. Ad esem-
pio, la fazione sconfitta durante una guerra usa la bandiera bianca, e una persona che ha
lavorato senza ottenere buoni risultati si dice che “ha lavorato per il bianco”.
Nell’opera cinese il carattere dei personaggi viene rappresentato dal colore della
maschera. La maschera bianca si usa per le persone insidiose e astute, come ad esempio il
famoso personaggio politico Caocao, che fu l’ultimo primo ministro della dinastia Han.
Infine, nell’antichità le persone senza un titolo nobiliare erano obbligate ad usare solo
vestiti bianchi, e quindi l’espressione “vestito bianco” si usava per indicare un basso livello
sociale.
Però, il bianco ha alto parte positivo come il significato purezza, per cui, nella antica
Cina, c’erano i nobili che usavano i vestiti bianchi però fatti con i tessuti preziosi.

97
4.1.5 IL NERO

98
Il nero nella cultura cinese è un colore molto solenne e serio che viene solitamente as-
sociato ad un senso di mistero molto forte. Infatti, durante la dinastia Qin il vestito per
l’imperatore era di colore nero. Comunque, il nero può avere sia un significato positivo che
negativo.
Secondo l’accezione positiva il nero rappresenta la serietà e la giustizia. Infatti, nell’opera
cinese gli ufficiali retti e onesti portano una maschera nera, come ad esempio Zhangfei, un
guerriero molto onesto che visse durante il periodo dei Tre Regni, e anche Baozheng, un
cancelliere molto corretto che visse durante la dinastia Song.
Il nero può avere anche un significato negativo perché viene associato al buio che può
far insorgere sentimenti di paura. Infatti, si dice che le persone malvagie hanno un “cuore
nero”, mentre i nomi dei perseguitati politici vengono scritti sulla “lista nera”.

99
4.2 I COLORI TRADIZIONALI
ITALIANI

100
4.2.1 IL ROSSO

101
Come ai cinesi anche agli italiani piace il colore rosso, ma
gli viene attribuito un diverso significato. Secondo i cinesi,
il rosso ha solo significato positivo, mentre per gli italiani
e gli occidentali in generale il rosso ha un significato sia
positivo che negativo.
Per quanto riguarda la sfera positiva, il rosso è un
colore orgoglioso, splendido, luminoso e resistente.
In varie occasioni il rosso è un simbolo della vita,
della potenza e dell’amore. Nell’antichità i centu-
rioni, alcuni sacerdoti, ecc. vestivano tutti di rosso.
In questi casi il rosso era un simbolo di potere e
dell’aristocrazia, mentre in Cina questo avveniva
con il colore giallo.
Per la Chiesa Cristiana il rosso è un simbolo
della vita, dello Spirito Santo della Pentecoste, e
della forza del Salvatore che purifica e
santifica.
Fino al XIX secolo, il
rosso era presente anche
negli abiti delle spose,
soprattutto fra i conta-
dini. Questo impiego del
rosso era simile a quello
cinese, ma i motivi erano
diversi. Infatti, per i cinesi
l’abito rosso significa fortuna e
gioia (si veda §4.1.1), mentre per gli europei
si usavano un vestito rosso per il matrimonio perché
era il colore più facile da tingere e quindi si potevano
realizzare i vestito più belli e ricchi.
Per gli italiani, il rosso rappresenta anche la festa.
Sul calendario i giorni di festa sono segnati in rosso
e soprattutto durante il periodo natalizio le città si
riempiono di oggetti rossi. Infine, il rosso nella band-
iera nazionale significa benevolenza.
Per quanto riguarda la sfera negativa, il rosso viene
associato con il sangue e l’inferno, la violenza, il delitto
e il peccato. Infatti, in molti quadri il diavolo viene dip-
into in rosso. Infine, per molto tempo le prostitute furono
costrette ad indossare vestiti rossi per identificare il loro
status.

102
4.2.2 IL BIANCO

103
Il bianco è simbolo
della purezza, dell’innocenza
e della ver- ginità. Nella
bandiera itali- ana è presente
una banda bianca al centro che
significa la fede.
Nel corso dei secoli tutti i tessuti
a contatto col corpo dovevano essere bi-
anchi per ragioni igien- iche. Questo modo di
pensare è ancora attuale e lo si può notare ad es-
empio negli hotel, negli ospedali, ecc.
A partire dalla fine del XVII secolo, alle donne veniva rich-
iesto di mostrare la propria verginità e si cominciarono ad indossare abiti bianchi
per i matrimoni. Questa tradizione è ancora viva; nonostante non sia obbligatorio oggi
avere un abito bianco per la cerimonia, la maggior parte delle donne sceglie ancora di
vestirsi in bianco.
Quindi, in Europa il bianco viene principalmente associato ad un significato positivo, a
differenza di quanto avviene in Cina dove può avere un significato sia positivo che nega-
tivo (si veda §4.1.4).

104
4.2.3 IL VERDE

105
herbal medicine

La prima immagine che fa scaturire il colore verde è quella della primavera e della natura, essendo
il colore predominante nella natura stessa. Il verde è un simbolo di giovinezza, libertà e speranza nel
pensiero europeo. Il verde nella bandiera Italiana ha proprio il significato di speranza.
In passato il verde veniva già considerato come un colore con un carattere calmante. Verso la fine del
XVIII secolo il verde veniva scelto come colore per le carte da parati all’interno degli appartamenti,
soprattutto in camera da letto. Tuttavia, fino al Rinascimento, non si pensava che il verde potesse avere
un qualche rapporto con la natura. Quando verso la seconda metà del XIX secolo i farmacisti comin-
ciarono ad usare molte piante in medicina, il verde cominciò ad essere collegato con la natura e diventò
anche un simbolo della vita.

106
4.2.4 L’AZZURRO

107
Gran parte del territorio italiano è circondato dal il mare. L’azzurro è il colore del
mare e del cielo e trasmette una immagine di tranquillità, tolleranza e mistero. Nelle
corti francesi il re e i signori indossavano abiti azzurri dato che l’azzurro era considerato
un colore alla moda. Intorno al XVIII secolo l’azzurro divenne il colore preferito degli
europei. Questo colore anche è uno dei preferiti dagli italiani e viene usato solitamente
nelle manifestazioni nazionali.
Nella chiesa, l’azzurro è il colore principale: la luce di Dio è azzurra e la Vergine indossa
sempre vestiti azzurri. Per la gente, l’azzurro rappresenta la santità.
Nella società moderna l’azzurro è associato principalmente ad un’idea di freschezza.
Tanti prodotti usano l’azzurro per trasmettere una sensazione di freschezza, come ad
esempio i prodotti per l’igiene.
Ad un significato positivo si può associare all’azzurro anche un significato negativo;
infatti, a questo colore viene a volte associata anche la tristezza e la depressione.

108
4.2.5 IL NERO

109
Il nero ha lo
stesso sig- nificato in
occidente e in ori-
ente, sia per quanto ri-
guarda il sig- nificato posi-
tivo che quello negativo.
Essendo associ- ato al buio della
notte, all’assenza di luce e alla paura
per l’ignoto, il nero è ir- rimediabilmente legato
con i concetti di morte, lutto, funerale e inferno.
Tuttavia, il nero è anche un simbolo di eleganza. Nel periodo della
Riforma, al nero si associava il senso di umiltà e diventò un colore di
moda non solo per la chiesa, ma anche per i nobili, i principi e anche
i comuni cittadini.

110
CAPITOLO 5

5. LE MISURE DEL CORPO


FEMMINILE NATURALE

111
5.1 LE MISURE DEL CORPO FEMMINILE
NATURALE DI OGGI E LE SUE
CARATTERISTICHE

S, M, 160/84A, 165/86A, 36, 38, 4, 6, 8, 12. Leggendo un


elenco di numeri e lettere di questo tipo, ci si può chiedere se sono
formule matematiche o un sudoku giapponese. Invece sono alcuni
dei numerosi esempi di taglie di vestiti che una donna può avere nel
proprio armadio.
Infatti, con l’internazionalizzazione dei mercati, le etichette delle
taglie dei vestiti femminili sono sempre più confuse perché ogni
Paese ha il proprio codice identificativo, e la cliente ha difficoltà ad
individuare immediatamente la giusta taglia.
Per esempio, per una donna con circonferenza seno 88 cm, vita
72 cm e bacino 96 cm, in generale in Germania, Francia e Olanda,
la sua taglia ideale sarebbe la taglia 38, mentre in Italia diventa
una 44, o in Spagna varia dalla taglia 44 alla 46, invece in America,
con le stesse misure si parlerebbe di taglia 12, e addirittura in Cina
equivarrebbe alla lettera L. Pertanto la consumatrice è costretta
a confrontare la taglia di un vestito di cui ha bisogno con sistemi
diversi di Paesi diversi.
Però il problema per trovare la giusta taglia del vestito è più
complesso, succede anche infatti che due donne con la stessa al-
tezza, ma di nazionalità differenti, per esempio una italiana e l’altra
asiatica, utilizzano due taglie diverse, poiché non hanno la stessa
conformazione fisica. Di conseguenza un modello pensato apposita-
mente per la donna italiana, non può essere adattato in tutte le sue
caratteristiche alla donna cinese, e viceversa.

112
5.2 COME SI DETERMINANO LE MISURE

Tanti sono i metodi nei diversi Paesi per misurare le diverse parti del corpo,
ma ad oggi sono sempre più quelli che stanno adottando lo stesso criterio.
Le misure principali per creare una base del carta modello e che permettono di
capire le caratteristiche del corpo di una donna e le differenze con quello di una
donna di nazionalità differente, sono:

- lunghezza vita davanti


- lunghezza vita dietro
- larghezza spalla
- larghezza dorso
- circonferenza seno
- circonferenza vita
- circonferenza bacino
- l’altezza seno

Per misurare la lunghezza vita davanti si parte dal punto più alto della spalla
passando per il colmo seno fino al punto vita, mentre per la lunghezza vita dietro
si parte dal punto più alto della spalla fino al punto vita. La larghezza spalle, in-
vece, si misura con la distanza tra i due punti più sporgenti della spalla, mentre
la larghezza dorso è la distanza del dietro tra l’attaccatura di un braccio e quella
dell’altro.
Per avere la misura della circonferenza seno, si passa il metro sulla sporgenza
massima del seno. La misura della circonferenza vita si ottiene poi misurando il
punto più stretto della vita. Invece la circonferenza bacino si ottiene misurando
il punto più sporgente del bacino.
Per l’altezza seno, si parte dal punto più alto della spalla per arrivare al punto
più sporgente del seno.

113
5.3 LO STANDARD DELLE MISURE DI
UNA GIOVANE CINESE

A partire dal 1998 le aziende di moda cinesi, per determinare


le misure del corpo, fanno riferimento ai parametri stabiliti dal-
lo standard GB/T1335.2—97, soprattutto per la produzione di
massa. Prima di questa norma veniva adottata lo GB1335-81 pub-
blicato nel 1981. Per determinare i parametri del corpo umano, il
ministero nazionale cinese dell’industria leggera ha analizzato tra
il 1974 e il 1975 più di 400.000 abitanti in 21 province della Cina,
raggiungendo un grado di precisione pari al 95%.
Col tempo, la vita quotidiana in Cina è andata migliorando, e si
è avuta per questo una modifica delle misure del corpo, in termini
di aumento dell’altezza e della circonferenza. Pertanto lo standard
GB1335-81 del 1981 viene sostituita con lo GB/T1335.2—97 del
1998.
L’attuale standard GB/T1335.2—97 ha diviso le corporature
delle donne adulte in 4 classi diverse: Y, A, B, C, in base alla dif-
ferenza di misura tra la circonferenza seno e la circonferenza vita:

114
la differenza tra la circonferenza seno e la vita cm
CLASSE Y A B C
LA DIFFERENZA 24-19 18-14 13-9 8-4
TRA LA CIRCON-
FERENZA SENO E
VITA

il percentuale delle 4 classi delle corporature femminile


CLASSE Y A B C
LA PERCENTUALE 15% 45% 34% 7%

Il modulo sopra evidenzia che la classe A della corporatura


femminile rappresenta la maggiore percentuale nella Cina.
Le ditte della produzione di massa della moda dividono le
taglie delle loro clienti non solo rispetto le diverse forme della
corporatura ma anche secondo le diverse età. Le ditte cinesi
dividono le clienti rispetto al parametro della loro età in 3
gruppi: dal 18 al 25 anni, dal 25 al 40 anni, dal 40 al 60 anni.
Dall’analisi, le misure del corpo femminile dal 18 al 25 anni,
corrispondono alle misure che variano tra la classe Y e A. Per
cui, la tabella sottostante è le campionatura delle misure della
classe Y e A per queste giovane donne.

115
Le misure femminili cinese per la classe Y e A cm
145 150 155 160 165 170 175
TG XXS XS S M L XL
CIRCONFER- 72 76 80 84 88 92 96
ENZA SENO
CIRCONFER- 52 56 60 64 68 72 76
ENZA VITA
CIRCONFER- 77.4 81 84.6 88.2 91.8 95.4 99
ENZA BACINO
LARGHEZZA 33.5 34.5 35.5 36.5 38 39.5 41
SPALLE
LARGHEZZA 32.5 33.5 34.5 35.5 37 38.5 40
DORSO
LUNGHEZZA 36.5 37.5 38.5 40 41.5 43 44.5
VITA DAVAN-
TI
LUNGHEZZA 35.5 36.5 37.5 39 40.5 42 43.5
VITA DIETRO
Questa tabella misura mostra le caratteristiche di queste giovani donne: la
larghezza spalle, dorso e la circonferenza vita sono molto strette; la circon-
ferenza seno è abbastanza piccola invece la circonferenza bacino è molto più
larga del seno. Poi dal rapporto che è pubblicato dal Associated Press, “Sta-
tistical Yearbook of East Asia first half of 2005”, ha indicato che la media
altezza delle donne cinesi è 160.1 cm.
Infatti, come possiamo osservare da alcune foto che mostrano il corpo
giovane femminile cinese, la parte frontale del loro corpo è molto piccola e
stretta, perciò appare molto snella. Poi, i loro corpi, in generale non presenta-
no muscoli evidenti, anche quando questa donna è considerata molto robusta
tra le modelle e atlete. I seni non sono grandi, per cui, la curva “S” sul loro
corpo non è così chiara. Appare come quella di una ragazzina.
In conclusione, si può facilmente capire quali siano le caratteristiche del
corpo di una giovane donna cinese: molto piccolo e magro con i seni ab-
bastanza piccoli e le spalle strette. La struttura del corpo cinese rispecchia la
tipica forma a “Pera” con la misura del bacino e le gambe molto di più larghe
della circonferenza seno. La parte superiore del corpo è più estesa, di solito,
con l’ombelico preso come il punto della divisione: la proporzione della lung-
hezza del corpo superiore e la gamba è 3:7.

116
5.4 LO STANDARD DELLE MISURE PER
UNA GIOVANE ITALIANA

L’Italia è un paese europeo, confina con tanti paesi. Gli italiani hanno di
fatto un sangue misto derivato dai contatti e dalle diverse dominazioni che
si sono succedute nella sua storia; perciò le caratteristiche del loro corpo
sono il frutto diretto di questi contatti. Tuttavia, non possiamo dire che il
corpo europeo è tutto uguale, ci sono ancora tante differenze tra le donne
italiane e le altre europee. Per esempio, le donne di nord europa sono più
alte e robuste delle italiane; anche la lunghezza delle gambe delle donne
italiane è più corta. Le italiane non sono così larga di spalle e formose
come le vicine francesi. In realtà, in tutta l’Europa, solo le donne francesi
hanno la forma del corpo a “V”.
Dall’analisi del “Annals of Plastic Surgery” emerge che le donne ingle-
si hanno la più grande circonferenza seno d’Europa, più della metà delle
donne inglesi usano la quarta taglia di reggiseno; invece le donne italiane
hanno la più piccola circonferenza seno di tutta Europa, la media della loro
circonferenza seno è la taglia seconda. Come avviene per le cinesi.
I paesi europei allacciano scambi culturali e commerciali in quasi tutti i
settori; per questo motivo in Europa, per evitare fraintendimenti o errori,
si è decido di adottare una norma unica e condivisa. Le aziende europee
della moda usano lo stesso standard della misura del corpo umano come
misura-base, successivamente ogni paese adatterà questa norma secondo
il bisogno della loro produzione.
In Italia, l’ultimo standard per le sartorie italiane è stata pubblicata al
luglio 2004. Le ditte della moda italiana dividono le loro clienti in molti
tipi a seconda dell’età come le ditte cinesi. Le donne italiane dal 18 al 25
anni, sono considerate molto più magre delle donne degli altri tipi. Nella
tabella è possibile vedere le loro misure.

117
le misure femminili per giovani italiane cm
157 160 163 166 169 172 175 178
TG 40 42 44 46 48 50 52 54
CIRCONFER- 80 84 88 92 96 100 104 108
ENZA SENO
CIRCONFER- 60 64 68 72 76 80 84 88
ENZA VITA
CIRCONFEREN- 86 90 94 98 102 106 110 114
ZA BACINO
LARGHEZZA 35.9 37.4 38.9 40.4 41.9 43.4 44.9 46.4
SPALLE
LARGHEZZA 33.9 35.4 36.9 38.4 39.9 41.4 42.9 44.4
DORSO
LUNGHEZZA 39.2 40 40.8 41.6 42.4 43.2 44 44.8
VITA DAVANTI
LUNGHEZZA 37.2 38 38.8 39.6 40.4 41.2 42 42.8
VITA DIETRO

Da questa tabella, possiamo notare che la circonferenza bacino delle giovani


donne italiane è più grande che la circonferenza seno e vita. Però la distanza
delle spalle è abbastanza ampia rispetto alla vita quando la guardiamo dal da-
vanti. Insomma, le giovane donne italiane hanno la cosiddetta forma a “cles-
sidra” del corpo. Il rapporto, che è pubblicato dall’Associated Press, “Statistical
Yearbook of East Asia first half of 2005”, ha indicato che la media altezza
delle donne italiane è 166.1 cm, 6 cm di più alta che le donne cinesi.
Però come si può notare dalle foto, le donne italiane, nonostante la magrezza
hanno dei muscoli ben delineati sulle braccia e nelle gambe. Quando confron-
tiamo la lunghezza del corpo nella parte superiore e l’altezza del corpo, pos-
siamo citare che la parte del loro corpo superiore ha misure simili a quelle della
parte inferiore.

118
5.5 LE DIFFERENZA DELLE MISURE
TRA IL CORPO FEMMINILE CINESE
E ITALIANO E DEL CARTA
MODELLO CINESE E ITALIANO

Adesso, la Cina è diventata un settore di grande in-


vestimento per il mercato delle aziende italiane di moda,
contemporaneamente, la Cina sta diventando anche il più
importante produttore di abbigliamento per l’Italia. Da
ciò diventa chiaro di quale l’importanza sia per la ditta
italiana che cinese conoscere le differenze tra il corpo
cinese e italiano(§5.5.1) anche il modo per creare il carta
modello per fare i vestiti adatti ai diversi corpi delle cli-
enti (§5.5.2).

119
5.5.1 LE DIFFERENZE DELLE MISURE
TRA IL CORPO FEMMINILE
CINESE E ITALIANO

Dal rapporto di “associated press” pubblicato nel 2005: l’altezza media delle donne italiana è
166.1 cm, quella cinese è 160.1 cm. Quindi la taglia basica italiana è rispettivamente alla misura
dell’altezza di 166 cm la taglia 46; mentre la basica cinese per un’altezza di 160 cm, la taglia
“S”.
Ogni parte del corpo ha una sua misura distinta, tutte le misure hanno dei legami. Però per
la produzione in scala industriale, non si possono avere troppe misure per fare il carta modello,
quindi si usano solo le misure principali riguardanti le parti più importanti del corpo, come
spalla, seno, vita, bacino, ecc.
Negli standard cinese e italiani, tutte le misure cambiano in relazione all’altezza e i salti tra
una misura e l’altra dell’altezza italiana e cinese sono diversi, perciò non possiamo confrontare
le misura del corpo su tutte le altezze. Nella seguente tabella abbiamo riportato una serie di
altezze fortunatamente uguali, utili per un confronto tra corpo cinese e italiano.

LE MISURE CINESI E ITALIANE cm


160 175
CINESE ITALIANA CINESE ITALIANA
CIRCONFER- 84 84 96 104
ENZA SENO
CIRCONFER- 64 64 76 84
ENZA VITA
CIRCONFER- 88.2 90 99 110
ENZA BACINO
LARGHEZZA 36.5 37.4 41 44.9
SPALLE
LARGHEZZA 35.5 35.4 40 42.9
DORSO
LUNGHEZZA 40 40 44.5 44
VITA DAVAN-
TI
LUNGHEZZA 39 38 43.5 42
VITA DIETRO

120
Nella tabella sopra, le misure della donna cinese e italiana con l’altezza 160 cm sono
simili, invece con 175 cm ci sono già molte differenze. Per vederle più chiaramente, ap-
profondiamo con un’altra tabella sotto.

LA DIFFERENZA TRA LE MISURE CINESI E ITALIANE CON L’ALTEZZA 160


E 175 CM cm
160 175
CIRCONFERENZA 0 8
SENO
CIRCONFERENZA VITA 0 8
CIRCONFERENZA 0.8 11
BACINO
LARGHEZZA SPALLE 0.9 3.9
LARGHEZZA DORSO -0.1 2.9
LUNGHEZZA VITA DA- 0 -0.5
VANTI
LUNGHEZZA VITA DI- -1 -1.5
ETRO

In questa tabella, con l’aumento dell’altezza, la maggior parte delle misure italiane au-
mentano molto di più rispetto alle misure cinesi, soprattutto con le circonferenze.
Il modo per misurare la lunghezza vita davanti prevede il passaggio per il seno; quindi,
quando a parità di altezza ci troviamo con il seno più alto o grande, la lunghezza della
vita davanti diventa, in questo caso, più lunga. Dalla tabella sopra, nella lunghezza vita
davanti dell’altezza di 160 cm, la misura cinese e italiana sono uguali invece per la lung-
hezza dietro, quella italiana è 1 cm di meno di quella cinese. Mentre con l’altezza 175 cm,
la lunghezza vita davanti cinese ha solo 0.5 cm di più e nella lunghezza dietro ha 1.5 cm
in meno.
Quindi, si può affermare che la lunghezza vita dietro cinese è più lunga di quella italiana,
però le lunghezze davanti sono simili. Con quanto abbiamo appena spiegato, possiamo
avere il seguente risultato: la parte superiore del corpo di una donna italiana risulta più
corta. Inoltre, le donne italiane hanno i seni più grandi che le cinesi.
Nella tabella sopra si può notare che la larghezza spalla italiana è 0.9 cm maggiore della
cinese con l’altezza 160cm. Quando l’altezza del corpo diventa 175cm, la differenza della
larghezza spalla tra l’italiana e cinese diventa 3.9 cm e la differenza della larghezza dorso
è 2.9 cm. Per cui, questi numeri hanno dimostrato che Il corpo femminile cinesi ha una
larghezza delle spalle stretta, invece le italiane più larga.

121
Poi, con l’altezza 160 cm, le misure delle circonferenze seno e vita italiana e
cinese sono uguali, ma con un altezza maggiore, le misure della circonferenza
italiana diventano sempre più grandi di quelle cinesi. Come con l’altezza 175
cm, la differenza tra la circonferenza bacino italiana e cinese è 11 cm e la dif-
ferenza della circonferenza vita e seno solo 8 cm. Queste differenze mostrano
che le donne italiane sono molto di più robuste che le donne cinesi.
Altre differenze le presentiamo con il rapporto dell’analisi del laboratorio
dell’ “Istituto dell’abbigliamento tecnologico di Pechino per il corpo umano”,
si evidenziano, infatti, anche ulteriori differenze tra il corpo cinese e italiano:
1) L’altezza del seno cinese è minore di quella italiana, per cui, quando una
ragazza cinese prova un vestito che è stato fatto sulla base di un carta modello
italiano, di solito, la posizione del seno di un vestito è sempre troppo bassa;
2) Se due donne hanno la stessa circonferenza seno, quando guardiamo la
linea del corpo frontalmente, quello cinese risulta sempre più stretto; invece
se lo osserviamo lateralmente il corpo cinese è molto più largo. Però come
abbiamo detto prima, le donne italiane hanno il seno più grande delle cinesi.
Sintetizziamo questi due punti, possiamo dire il corpo delle donne cinesi è
più arrotondato di quello italiano. Questo è ciò che possiamo agevolmente
vedere con i disegni delle sezioni di questi due corpi;
3) La parte del corpo inferiore, considerata a partire dall’ombelico, risulta
essere più lunga nel corpo italiano che cinese, per cui, possiamo anche dire
che le gambe delle donne italiane sono più lunghe. Questo avviene perché
quando le due ragazze hanno la stessa altezza, quella italiana si vede sempre
più alta che quella cinese;
4) L’arto inferiore italiano è più magro di quello cinese, si indica che la
parte della coscia. Perché le donne cinese hanno la forma del corpo di “pera”,
per cui il grasso si rimane sempre nella parte del bacino e coscia. Quindi
quando una cinese prende un pantalone o jeans con le forma italiana con la
misura giusta del bacino, la parte della coscia è sempre molto stretta.
In somma, con tutti parametri e le misure viste sopra, possiamo affermare
che le donne italiane dal 18 al 25 anni risultano, con la stessa altezza, avere il
corpo più formoso e robusto di quelle cinesi.

122
5.5.2 IL CARTA MODELLO
CINESE E ITALIANO

Per le aziende di moda cinesi come italiane, non è solo impor-


tante conoscere le differenze della forma e delle misure tra il corpo
femminile italiano e cinese, ma anche le differenze di base del carta
modello cinese e italian tipo di vestito è sempre la stessa.
Ci sono delle differenze nel modo di fare il carta modello ci-
nese e italiano, però il risultato del carta modello completo è quasi
uguale.
In Cina, lo studio del corpo è cominciato molto tardi rispetto agli
altri paesi, per cui non ha ancora creato un suo peculiare carta
modello. Adesso la maggiore parte delle ditte della moda cinesi
stanno usando il carta modello giapponese “bunka” come base. Per
fare questo carta modello sono necessarie solo tre misure: la cir-
conferenza seno, vita e la lunghezza posteriore.
Il carta modello in figura è stato fatto con l’altezza 160 cm; la
circonferenza seno (B) 84 cm; la lunghezza dietro (BL) 39 cm; la
circonferenza vita (W) 64 cm.

123
In questo carta modello basico, tutte le altre
misure sono calcolate rispetto a delle formule
che utilizzano la circonferenza seno oltre la
circonferenza vita.

124
In Italia, come la Cina, ci sono tanti tipi del carta modello basico, quello
nella figura sotto è un esempio di uno dei più usati. Per fare questo carta
modello, sono necessarie sette misure del corpo: la circonferenza seno, vita
e la lunghezza davanti e dietro; la larghezza spalla e dorso; la distanza
seno.
Questo cartamodello nello specifico è stato realizzato con l’altezza 160
cm come quello cinese; la circonferenza seno (B) 84 cm; la circonferenza
vita (W) 84 cm; la lunghezza dietro (BL) 38 cm; la lunghezza davanti (FL)
40 cm; la circonferenza vita (W) 64 cm; la larghezza spalla (BW) 35.5 cm;
la larghezza dorso (BS) 36.5 cm; la distanza seno (DB) 17 cm.

125
Quando confrontiamo questi due carta modelli, la
più grande differenza è la necessità in quello italiano
di molti più parametri del corpo, quindi il vestito
realizzato con questo carta modello si adatta meglio
alla curva del corpo.
Tuttavia, con tutte le spiegazioni abbiamo fatto in
questo capitolo, possiamo capire che le donne italiane
giovani sono più alte, robuste e formose, la curva
“S” del corpo è più chiara che quella cinese. Rispetto
all’estetica moderna, possiamo dire che le donne
italiane giovani hanno la più bella forma del corpo
naturale.

126
PROGETTO

127
TARGET CLIENT

RAGAZZE DELL’UNIVERSITA’ DAI 18 AI 25 ANNI

Maggior parte delle ragazze in queste età sono ancora sotto la protezione sia
dall’università sia dalla loro famiglia, non hanno contatto molto con tutta la
società, non sono proprie mature ancora. Però, hanno già le carattere personali
abbastanza chiare e mondo di confrontare le cose. Per cui, hanno sempre molto
voglia di mostrare la loro indipendenza, la loro maturità con tanti modi.

Loro interessano molto le diverse culture e nuove tecnologie, vanno spesso


sull’internet per avere le nuove notizie, comunicare con gli amici.escono molto
per divertirsi con i amici insieme. A loro piaciono andare alla palestra o viaggi-
are. Provano tutto modo per conoscere di più questo mondo.

Il più importante mondo di presentarsi per loro è il mondo di indossare. Le rag-


azze in queste età, di solito, hanno un chiaro gusto e stile per scegliere i vestiti.

Per le ragazze cinesi, anche se sono già influenzate dalla cultura e lifestyle occi-
dentale, però con la cultura tradizionale cinese, sono ancora timide di presentare
la loro sexy davanti tutti. Perciò, cercano sempre vestirsi con un stile dolce però
non troppo sexy come lo stile lolità. Mostrano la propria dolcezza e sexy con
questo tipo di vestito.

Invece le italiane, in questa età, già hanno molto voglia di mostrare la loro sexy
a tutt. Quindi i loro vestiti sono quasi uguali come le donne mature, molto sexy,
può sottolineare la curva del corpo.

128
CLIENTE CINESE

129
Le parole chiave:

MUSICA
Classico, Pop music occidentale, Jazz,
Hip Hop

HOBBY
Internet, Caffe Bar, Ktv, Ipad, Iphone,
Computer portabile, Blog online, Co-
splay, Museo

VIAGGIO
Tibet, Pechino, Hongkong, Lijiang in
Cina, Tailanda, India, Jappone,
Singappone

MODA
deve essere in moda e può mostrare la
dolcezza femminile, però non deve essere
costosa

CIBO PREFERITO
Cibo cinese, Sushi, BBQ

ETA’
18-25 anni

130
131
CLIENTE ITALIANA

132
Le parole chiave:

MUSICA
Pop music occidentale, Jazz,
Hip Hop

HOBBY
Internet, Caffe Bar, Iphone, Palestra,
Computer portabile, Facebook, Museo

VIAGGIO
Europpa, America, Jappone,

MODA
deve essere in moda e molto sexy, però
non deve essere costosa

CIBO PREFERITO
Cibo italiano, Sushi, BBQ

ETA’
18-25 anni

133
134
OBIETTIVO

Dopo di una ricaerca tra la cultura e il corpo femminile cinese e


quello italiano nel settore moda, penso di creare i costumi con la
misura e forma regolabile. Presento una mini-collezione primav-
era/estate per il tempo libero. Cercare un nuovo modello che sta
bene sia per il corpo femminile cinese che quello italiano.
Tutto questo mantenendo della forme che si ispirano da uno
stile può chiamare lolità, mescolando la richiesta orientale e occi-
dentale, per cui, i vestiti mostrano si la parte dolcezza femminile
sia il loro sexy linea del corpo.

135
I COLORI SCELTI

136
I TESSUTI SCELTI

Plissè:
Tipo di tessuto ordito-trama, misto cotone e polies-
tere, viene pieghattato a macchina, a pieghe molto vi-
cine e molto marcate. Uso per coprire il corpo.

Pizzo:
Tussuto di cotone, confezionato a macchina. Nel mon-
do occidentale, il pizzo è il simolo di sessualità, per cui,
si usa molto nel intimo, invece per gli orientali, il pizzo
può aiutare si mostrare la dolcezza femminile, da solo
un pensiero di principessa.

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MINI-COLLEZIONE

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144
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148
149
Moi je m’appelle Lolita Moi je m’appelle Lolita
Lo ou bien Lola Collégienne aux bas
Du pareil au même Bleus de méthylène
Moi je m’appelle Lolita Moi je m’appelle Lolita
Quand je rêve aux loups Coléreuse et pas
C’est Lola qui saigne Mi-coton, mi-laine
Quand fourche ma langue Motus et bouche qui n’dit pas
J’ai là un fou rire A maman que je
Aussi fou qu’un phénomène Suis un phénomène
Je m’appelle Lolita Je m’appelle Lolita
Lo de vie, lo aux amours Lo de vie, lo aux amours
diluviennes diluviennes
C’est pas ma faute C’est pas ma faute
Et quand je donne ma langue Et quand je donne ma langue
au chat au chat
Je vois les autres Je vois les autres
Tout prêts à se jeter sur moi Tout prêts à se jeter sur moi
C’est pas ma faute à moi C’est pas ma faute à moi
Si j’entends tout autour de Si j’entends tout autour de
moi moi
Hello, helli, t’es A Hello, helli, t’es A
(L.O.L.I.T.A.) (L.O.L.I.T.A.)
Moi Lolita Moi Lolita

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151
153
BIBLIOGRAFIA:

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