Tesi
Tesi
INTRUDUZIONE 1
BIBLIOGRAFIA 159
INTRODUZIONE
1
2
CAPITOLO 1
INESE E IT
EC ALI
IL AN
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RPO
IL C O
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TE
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R A D IZ
3
4
1.1 L’ESTETICA FEMMINILE
CINESE TRADIZIONALE
Una donna cinese che vuole mostrare il suo
Yin deve adottare un’estetica che avrà la sua
caratteristica nell’apparire fragile, pudica,
ubbidiente; inoltre, è più importante avere
una forma del corpo snella e piccola con la
curva del corpo dolce. Per mostrarsi piccola,
la donna tradizionale cinese doveva avere una
bocca, un viso, i seni piccoli e le spalle, la vita
La Cina, paese molto stretta, oltre a piedi piccoli con
antico e misterioso, la pianta piatta. Inoltre, per mostra-
Il
Yn ricco di tradizioni e
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cin
è
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bidienza, e un corpo con delle
e
si
Un altro riferimento interes-
)c
curve dolci comunica un
senso di femminilità. Ques- 诗经 sante lo troviamo nel famoso
①(
6
1.1.2 LE SPALLE
Stat
uette ce
ramiche di din
Il vestito si appoggia soprat-
tutto sulle spalle, quindi la forma
a
7
1.1.3 IL SENO
8
1.1.4 LA VITA
9
1.1.5 IL BACINO
10
1.1.6 I PIEDI
Nelle sezioni precedenti sono state descritte varie parti del corpo che nell’ambito dei canoni di
bellezza mantenevano più o meno la loro forma naturale. Invece, per quanto riguarda i piedi, la
cultura tradizionale cinese richiedeva che quelli delle donne assumessero una forma innaturale
tramite la pratica della fasciatura.
11
La pratica della fasciatura dei piedi
fu incoraggiata dal Confucianesimo,
che vedeva nella mezzaluna una dimost-
razione perfetta di sottomissione della donna
all’uomo, perché questa pratica portava le donne
ad essere più dipendenti dagli uomini rispetto alle
pratiche di menomazione sessuale diffuse in altre
zone del mondo (ad es. infibulazione). Infatti,
le donne con i piedi fasciati erano fisicamente
dipendenti dal loro uomo ed era estremamente
difficile allontanarsi dalla propria casa a causa
del precario equilibrio. Una volta che i piedi
erano stati fasciati, anche il semplice cammin-
are diventava molto faticoso e quindi le donne
erano obbligate a rimanere sedute per la mag-
gior parte del tempo. Quando dovevano camminare,
erano costrette a farlo in modo lento e leggero con
movimenti che trasmettevano l’idea stessa di fra-
gilità e pudore, quindi in modo perfettamente
aderente alle caratteristiche desiderate per
una donna.
12
13
14
1.2 L’ESTETICA FEMMINILE
EUROPEA TRADIZIONALE
Quattro millenni fa’ l’Europa, come la Cina, era
già ampiamente popolata. Anche per quanto ri-
guarda la storia femminile e lo status sociale delle
donne in Europa non c’erano molte differenze ris-
petto alla Cina, dato che le donne erano sottomesse
agli ordini degli uomini e l’estetica femminile era
indubbiamente stabilita dagli uomini. Come ri-
portato sui testi, la donna con un carattere indip-
endente veniva elogiata, ma in realtà, nella storia,
le donne fragili e ubbidienti erano il vero obiettivo
auspicabile dagli uomini, come ad esempio Elena
nel mito della guerra di Troia.
Come ai tempi dei greci, le donne erano princi- A seguito della nascita della cavalleria, la
palmente confinate ai lavori domestici ed aveva- donna poté innalzare il suo livello sociale
no due obblighi principali: fare i figli e curare la e culturale. Lo scopo nella vita di un cava-
famiglia. Nella Roma antica, le donne, anche se di liere consisteva nell’avvicinare una dama,
buona famiglia ed educate, non potevano apparire proteggerla ed eventualmente diventare il
da sole in luoghi pubblici, ed erano sempre sot- suo amico del cuore o confidente. In ogni
tomesse al padre o al marito. In alcuni casi alcune caso, si può dire che anche lo spirito della
donne di origine nobile venivano addirittura leg- cavalleria era solo un altro modo di sfog-
ate ai polsi con una fascia di tessuto a mò di corda, giare la potenza maschile. Perciò le donne
come si faceva con le schiave. nell’epoca, nonostante la grande libertà
In epoca bizantina il potere della chiesa continuò culturale e sociale che apparentemente de-
a crescere e con essa la sua dottrina, secondo la tenevano, non erano ancora del tutto indi-
quale le donne dovevano sempre ubbidire e sot- pendenti.
tomettersi ai loro uomini. A partire dal Rinascimento le donne
cominciarono ad avere una libertà che non
era mai stata raggiunta in precedenza. Tut-
tavia, come descrisse Victory Griffin nella
sua opera “L’amante”, il modello di donna
perfetta in realtà è l’amante. In questo
periodo possiamo notare che lo status delle
donne non è ancora arrivato al livello di
libertà e spregiudicatezza odierno.
In definitiva, a seguito di tutti questi fat-
tori, non sarebbe inopportuno quindi affer-
mare che le donne occidentali nell’antichità
non erano poi maggiormente indipendenti
rispetto alle donne orientali.
15
1.2.1 IL CORPO
VENUS DE MILO
16
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di su isegno
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17
1.2.2 IL SENO LEONARDO DA VINCI.
La B
Il concetto estetico europeo ri-
guardante il seno è molto diverso
rispetto a quello cinese. Nel corso
della storia europea si possono
identificare due diversi periodi e
linee di pensiero.
Dopo il periodo della società
matriarcale, il seno di piccole di-
mensioni fu alla moda per un lun-
go periodo. Le donne di elevata
classe sociale non allattavano i pro-
pri figli per mantenere la forma del proprio seno pic-
colo e turgido ed erano quindi sostituite dalle balie. In-
fatti, le dimensioni ridotte del seno erano un simbolo di
appartenenza per le donne di alto rango. A conferma di
ciò si possono osservare
nei dipinti delle pitture di
olio di quel periodo, dove
le donne nobili venivano
sempre raffigurate con
Diane de Poitiers opera di Francois Clouet
un seno piccolo.
18
La Liberté guidant le peuple
di Jean-Auguste-Dominique Ingres
piamente le profonde scolla-
ture dei vestiti dell’epoca.
Questo pensiero è rimasto
immutato fino al periodo con-
temporaneo.
19
1.2.3 LA VITA
20
William Scrots, Princess Elisabeth
21
Confrontando le pratiche della fascia-
tura dei piedi e del busto, si può dire
che la seconda sia ancor più pericolosa.
Infatti, la fasciatura dei piedi causa soli-
tamente solo problemi alla camminata
e alla circolazione nelle gambe, mentre
la fasciatura della vita può avere gravi
conseguenze sull’organismo :
22
23
1.2.4 IL BACINO
Il bacino è la parte del corpo che funge da col- Per sottolineare questa parte del corpo venne-
legamento fra la vita e le gambe. Il bacino rap- ro introdotti nell’abbigliamento delle donne
presenta le basi per una bella e sexy curva nel europee imbragature di metallo e oggetti pos-
corpo femminile e quindi le persone cercano di ticci che riuscivano a modificarne l’aspetto e le
metterlo in risalto, eventualmente modificando dimensioni. Un esempio rilevante compare du-
questa parte del corpo. Quando riguarda la sto- rante il periodo Barocco, quando nella seconda
ria della moda occidentale la donna che ha la for- metà del XVII secolo in Europa si diffuse il sel-
tuna di avere naturalmente un bacino grande è lino. Il sellino è un oggetto che legato alla parte
considerata molto femminile. posteriore della vita rimane sospeso dietro per
creare una curva del bacino perfetta. Le donne
dell’epoca si sottoponevano quindi a questa
doppia azione di stringimento e allargamento:
indossavano il corsetto insieme al sellino per
evidenziare la curva ad “S” del proprio corpo.
24
25
1.3 LA DIFFERENZA TRA L’ESTETICA
DEL CORPO FEMMINILE CINESE E
ITALIANA TRADIZIONALE
Come abbiamo già detto, l’estetica del corpo femminile dipende dalla propria cultura,
dalla razza, dalle abitudine e dal livello sociale delle donne di un paese. Cioè tra l’estetica
del corpo femminile cinese e italiana ci sono tante differenze. Qui sotto è riportata una
tabella che mette a confronto le caratteristiche estetiche del corpo femminile cinese e
italiana tradizionale.
Per le donne cinesi, secondo la teoria del Confucianesimo, le donne avevano bisogno
di mostrare la loro bellezza esprimendo la propria fragilità e nascondendo le loro for-
mae del corpo con i vestiti. Il loro corpo non doveva mostrare le caratteristiche sessua-
li chiaramente, per cui, quelle donne che avevano la forma del corpo come le ragazzine
inerbe per i cinesi erano considerate le più belle nel tempo passato.
Al contrario, le donne italiane più smaliziate e libere, per maggior parte della storia,
mostravano la loro propria bellezza esaltando e svelando la forma del corpo. Questo si
concretizzava nel sottolineare le caratteristiche femminili del corpo con l’abbigliamento.
Quindi le donne che mettevano in mostra la forma del corpo chiaramente, sottolinean-
done il punto vista e risaltando la pienezza dei seni erano considerate le più belle.
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28
CAPITOLO 2
29
L’evoluzione e lo svi-
luppo tecnologico e cul-
turale hanno portato a
numerose modificazioni
nello stile di vita delle
persone e conseguent-
emente nel loro look
e nelle loro abitudini.
Sono cambiati i loro
ruoli all’interno della
società e mentre la loro
permanenza in casa si è
ridotta notevolmente; le
donne moderne hanno
riempito il loro tempo con
impegni lavorativi, hob-
bies, uscite di piacere. Le
donne di oggi godono di una
grande indipendenza: vanno
a scuola, lavorano, insegnano,
frequentano serate mondane. Di
conseguenza, il loro livello socia-
le e il loro modo di vestirsi si sono
adattati alle loro nuove esigenze. Questi
cambiamenti hanno a lungo andare portato
a delle modificazioni anche nel concezione es-
tetica femminile.
30
2.1 L’ESTETICA FEMMINILE
CINESE MODERNA
31
Come abbiamo già ampiamente affermato, nei
paragrafi precedenti, l’estetica cinese tradizio-
nale legata alla bellezza femminile, e con le essa le
caratteristiche fisiche del corpo, si è regolata sulla
base delle richieste e delle norme sociali e morali
imposte dagli uomini. A partire dal movimento
del 4 maggio 1919, grazie alla nuova concezione
dell’essere umano e dell’uguaglianza tra uomo e
donna, rivoluzione conosciuta con il nome “ la scop-
erta dell’uomo” e “la ricerca delle donne”, l’estetica
femminile cinese è mutata e sta traendo molti spun-
ti dai canoni estetici occidentali. Questo processo di
“apprendimento” è andato avanti fino agli inizi del
21 secolo. Vedremo nei paragrafi successivi quali
sono le maggiori modificazioni in termini di con-
cezione che si sono verificate nella considerazione
del corpo femminile.
32
33
2.1.1 IL CORPO
34
35
2.1.2 IL SENO
36
Per i cinesi, i seni per essere belli devono
superare la posizione della quinta costola per
agganciarsi all’estetica cinese tradizionale
che dà molta enfasi alla posizione centrale. La
forma dei seni deve essere una mezza sfera;
perché per la cultura cinese la sfera equivale
alla perfezione.
Tuttavia a causa della struttura del cor-
po naturale delle asiatiche e degli apporti
dell’alimentazione tradizionale cinese, per la
donna è molto difficile avere grandi seni. Di
solito, per la donna cinese è normale riuscire
ad avere la taglia seconda oppure la prima.
Perciò molte donne cinesi si sono rivolte alla
chirurgia estetica, inserendo protesi mamma-
rie, per ingrandire la misura dei seni fino ad
arrivare ad una taglia terza o quarta.
37
2.1.3 LA VITA
38
2.1.4 IL SEDERE
39
2.1.5 I PIEDI
Dopo la Rivoluzione Hsinhai, del10 ottobre del
1911, con l’influenza dell’estetica occidentale e la con-
oscenza della salute, le ragazze cinesi non devono più
fasciarsi i piedi. Però la cultura cinese è legata da più
di 2000 anni al canone di bellezza che loda i piedi di
piccole dimensioni , perciò, nonostante le ragazze non
siano più obbligate a fasciarsi i piedi, i cinesi sono an-
cora legati ad una estetica che predilige i piedi piccoli.
Ancora oggi la ragazza con i piedi piccoli risulta più
bella rispetto ad altre.
Insomma, possiamo affermare che l’estetica cinese
moderna è una estetica che subisce molte contaminaz-
ioni con l’estetica europea; entrambe lodano il corpo
della ragazza che presenta le caratteristiche di salute,
tonicità, magrezza e con la curva “S” chiaramente
pronunciata. Però una caratteristica rimasta immu-
tata dell’estetica cinese tradizionale è la dolcezza delle
forme del corpo delle ragazze.
40
41
2.2 L’ESTETICA FEMMINILE
EUROPEA MODERNA
42
43
2.2.1 IL CORPO
44
Però dalla fine degli ‘60 fino ai ‘70 ritorna in
auge la moda del corpo magro. Magra diventa la
parola magica chiave della moda.
Agli inizi degli anni ‘80 sono comparse le don-
ne muscolose, portando una ulteriore innovazi-
one nelle regole del corpo femminile. Avevano
poco grasso, le braccia, le cosce e l’addome erano
tonici e muscolosi, vita stretta, persino il bacino
piatto diventava il più affascinante modello della
moda.
Negli anni ‘90, il modello del corpo che aveva
preso il sopravvento era un’estremizzazione del
corpo magro quasi al limite della denutrizione,
uomini dai fisici femminei, androgini, senza nes-
sun muscolo come una ragazzina.
Dalla fine degli anni ‘90, l’estetica femminile
europea ha subito tantissimi cambiamenti in solo
100 anni. Adesso l’obiettivo delle donne sta nel
binomio magrezza e fitness. Ciò comporta che
una ragazza con un bel corpo deve avere una
forma del corpo snella ed essere in forma con i
muscoli e con la classica forma a clessidra.
45
2.2.2 IL SENO
46
Tutt’oggi, basta aprire una
rivista o guardare una pubblic-
ità per renderci conto di quanto
questo standard sia perseguito
dalle donne di tutte le culture.
Pubblicità e messaggi internet
su chirurgia estetica, innesto di
protesi mammarie per aumen-
tare la dimensione del proprio
seno sono all’ordine del giorno.
Un seno prosperoso viene ancora visto come
una caratteristica fondamentale e positiva per la
donna. Questo fenomeno è arrivato ad influen-
zare inevitabilmente anche il mondo asiatico.
47
2.2.3 LA VITA
48
49
2.2.4 IL SEDERE
Adesso i criteri di
giudizio moderno ri-
guardo la forma del
sedere non sono così esagerati come nel 19 secolo. Però continua ad andare di moda un se-
dere rotondo e tonico con qualche muscolo. Non c’è da dimenticare che questo secolo ha visto
anche l’avvento di una delle più grandi innovazione nell’ambito del vestiario con il jeans e le
minigonne.
Le donne, adesso, nella vita quotidiana, non nascondono più le proprie forme sotto gonne a
palloncino o svasate ma usano soprattutto jeans e pantaloni sia per il tempo libero che per an-
dare al lavoro. E nonostante esistano jeans e pantaloni in grado di modellare il fondoschiena, la
forma del sedere diventa una parte molto importante che contribuisce notevolmente alla bellezza
complessiva del corpo. Per gli occidentali, un bel sedere deve avere la giusta misura, non troppo
grande ma neanche troppo piccolo o robusto. La misura perfetta del sedere è di 90 cm.
In somma, possiamo dire che i canoni di bellezza occidentale moderna lodano un corpo sano,
robusto, magro e sexy. La perfetta misura della circonferenza seno, vita, bacino è 90, 60, 90; che
riprendono la tipica forma a clessidra.
50
51
2.3 LA DIFFERENZA TRA L’ESTETICA
DEL CORPO FEMMINILE CINESE E
ITALIANA MODERNA
In seguito ai cambiamenti e alle influenze esercitate dalla cultura occidentale su quella
orientale, l’estetica del corpo femminile cinese e occidentale adesso non presentano delle
differenze sostanziali. I canoni di bellezza si sono internazionalizzati e si possono notare nu-
merose commistioni e influenze. Sicuramente l’estetica femminile cinese odierna deve molto
alla sua sorella occidentale; ma, grazie soprattutto al circuito della moda che si è ampliato
a livello mondiale, non sarebbe inopportuno affermare che ci troviamo di fronte, oramai, a
delle caratteristiche universali e valide per ogni cultura. Sotto è riportata una tabella per
confrontare le differenze estetiche del corpo femminile cinese e italiana moderna.
Le donne cinesi oggi possono, quindi, confrontare con più facilità la loro bellezza fisica
con le europee. Però non dobbiamo dimenticare come l’estetica femminile cinese moderna
sia ancora focalizzata sul sottolineare le curve dolci del corpo femminile. Nonostante il trend
del fitness abbia contagiato un po’ tutto il mondo della moda, nella cultura cinese una bella
ragazza non deve essere assolutamente muscolosa. Alta e snella con la curva a “S” ben
delineata ma senza muscoli evidenti si configura quindi come la perfetta forma del corpo
femminile per i cinesi.
Al contrario nell’ambito europeo non troviamo numerose modificazioni rispetto al pas-
sato; le donne italiane, per la maggior parte, mostrano la loro propria bellezza attraverso la
forma del corpo sana, sexy e in forma. Per cui, per gli occidentali, una donna muscolosa può
anche essere considerata bella.
Possiamo dire che grazie alla globalizzazione, adesso, l’estetica femminile cinese ha accet-
tato molte opinioni dell’estetica europea, le due estetica si stanno così avvicinando e iniziano
a diventare maggiormente simili.
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53
54
CAPITOLO 3
Q U E LL I I T A
IE LI
A
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DI
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55
COTONE
PELLE
LINO
SETA
56
3.1 I VESTITI FEMMINILI
CINESI TRADIZIONALI
Nella Cina antica, il vestito era utile anche per capire il livello sociale di una
persona. Ogni dinastia imperiale impose delle regole in materia di abbigliamento
e per ogni strato sociale furono definite delle regole che limitavano la forma, i
colori e il tessuto dei vestiti.
Secondo l’estetica cinese tradizionale, una donna pudica doveva coprirsi qua-
si completamente ed era considerato immorale mostrare il proprio corpo ad un
uomo diverso dal proprio marito.
Le prossime sottosezioni vanno ad approfondire quelli che sono i principali
modelli che hanno segnato lo sviluppo del vestito femminile cinese: il vestito Shen
Yi (§3.1.1), il vestito della dinastia Tang (§3.1.2),), il vestito della dinastia Qing
(§3.1.3), il vestito Cheongsam Occidentalizzato (§3.1.4).
57
3.1.1 IL VESTITO
SHEN YI (深衣)
58
Il tessuto usato per lo Shen Yi era il cotone
con il colore originale. La Shen Yi finito era a
pezzo unico, ma si otteneva da due parti, una su-
periore e una inferiore, che venivano unite. Es-
istevano due modelli di Shen Yi, il primo con il
davanti sinistro molto largo si doveva avvolgere
due volte sulla vita per coprire l’apertura, mentre
il secondo si chiudeva normalmente sul davanti
sinistro.
Il primo modello era il più antico. Prima della
dinastia Han occidentale (202-141 a.C.), in Cina
non esistevano ancora i pantaloni con il cavallo
chiuso, quindi lo Shen Yi si doveva avvolgere più
volte per coprire la parte bassa, così che quando
la gente camminava o si sedeva non c’era il rischio
che il vestito si aprisse. La forma di questo mod-
ello veniva ottenuta nel seguente modo: i pezzi
anteriori si uniscono con quelli posteriori; sulla
sinistra il pezzo del davanti è molto largo e può
girare intorno al corpo, mentre il davanti destro
ha una misura inferiore e si ferma con un filo
sotto il pezzo sinistro. Infine, una cintura veniva
usata per fermare il vestito sulla vita.
59
MODELLO CON LA MANICA MODELLO CON LA MANICA
STRETTA LARGA
60
MODO DI INDOSSARE
61
Durante la dinastia Han ori-
entale (25-220 d.C.), il panta-
lone con il cavallo chiuso si dif-
fuse a partire da alcune piccole
etnie nel nord-ovest della Cina.
In seguito, la forma dello Shen
Yi fu modificata; la parte sinistra
non era più larga come prima e si
chiudeva subito sul fianco destro
con una cintura.
62
Lo Shen Yi è costituito da 12 pezzi di
tessuto, che corrispondono ai 12 mesi
dell’anno. Di ogni pezzo per la parte supe-
riore si taglia una striscia di tessuto, men-
tre i pezzi per la parte inferiore rimangono
a forma rettangolare, in modo che il ves-
tito sia più largo in basso per poter facili-
tare la camminata e consentire di alzare le
gambe. In lunghezza lo Shen Yi arriva fin
sopra ai piedi, in modo che non si sporchi
con la polvere.
Lo Shen Yi è molto importante nella sto-
ria dell’abbigliamento cinese tradizionale,
perché durante le dinastie successive la
sua forma ha continuato ad essere la base
dei nuovi vestiti, introducendo solo cam-
biamenti legati soprattutto alla lunghezza DAVANTI
o alla forma dell’apertura.
DIETRO
63
3.1.2 IL VESTITO FEMMINILE
DELLA DINASTIA TANG
64
Il vestito Tang era
composto da due pe-
zzi; la parte superiore si
chiamava Ru, Ao, Shan,
era molto corta, mentre
per la parte inferiore si
65
La gonna del vestito
Tang era molto lunga
e partiva dal seno per
terminare 10 cm sot-
to i piedi. Le donne
usavano una cin-
tura per fasciarsi
la vita molto in
alto, appena
sotto il seno. La
c a r at t e r i s t i c a
principale del
vestito di Tang
consiste nel
fatto che si può
vedere una parte
del seno.
Sopra del vestito,
le donne nel Tang
usavano una striscia
con la forma rettan-
golare per coprire le
spalle con l’effetto di
scialle.
66
Ciò fu possibile perché durante la di-
nastia Tang la Cina era più aperta cul-
turalmente e le donne occupavano una
buona posizione sociale. Tuttavia questo
fenomeno non si ripeté più nella storia
cinese.
67
3.1.3 I VESTITI DELLA
DINASTIA QING
68
Il primo modello seguiva lo stile
dell’etnia Man. Le donne Man usavano
il cheongsam, un vestito a pezzo unico,
largo e dritto, senza ripresa, che copri-
va completamente le forme femminili.
Il vestito nasceva come una semplifi-
cazione dell’abito per le cerimonie. Il
vestito viene abbottonato con alamari
e bottoni che scendono in diagonale
dalla base del collo fino all’ascella. Il
fondo della manica è piatto e largo e
non c’è più il pezzo con la forma a zoc-
colo di cavallo. In fondo alla manica e
ai lati del cheongsam c’è un bordo re-
alizzato in seta o raso. In lunghezza il
vestito arriva fino ai piedi. All’inizio
il collo era molto basso, col tempo, il
collo diventavano alto, addiritura fino
alla metà della guancia. Per uscire di
casa, le donne usavano un gilet sopra
al cheongsam.
69
70
Il secondo modello era
ispirato alla forma tra-
dizionale dell’etnia Han.
Il vestito era composto
da due pezzi: sopra era
un abito, sotto una gon-
na lunga fino ai
piedi. Però la forma del modello
era uguale come quello primo. Si
usavano soprattutto dalle donne
di etnia Han.
71
3.1.4 IL VESTITO CHEONGSAM
OCCIDENTALIZZATO
72
73
74
3.1.5 LE CARATTERISTICHE DEI
VESTITI CINESI TRADIZIONALI
75
3.2. I VESTITI FEMMINILI
TRADIZIONALI ITALIANI
In Europa sono presenti molti paesi, anche se hanno tante culture in comune,
però ognuno ha la propria cultura, abitudini e abbigliamento tradizionale che sono
stati tramandati dal passato. Lo stile nel vestire dipende anche dalle caratteristiche
politiche, economiche e sociali dei vari paesi.
Per quanto riguarda l’Italia è possibile identificare tre periodi importanti nella
storia dell’abbigliamento:
• Il periodo delle antiche popolazioni italiche
e poi dell’Impero Romano (§3.2.1);
• Il Rinascimento (§3.2.2);
• Il Rococò (§2.2.3).
76
3.2.1 L’ABBIGLIAMENTO DEGLI
ANTICHI POPOLI ITALICI
77
L’ABBIGLIAMENTO FEMMINILE
DI ROMA ANTICA
78
L’ABBIGLIAMENTO FEMMINILE
GRECIA ANTICA
79
3.2.2 I VESTITI ITALIANI DEL
RINASCIMENTO
ra di Leona
a ope rd
nd o
da
co
o
Gi
Vi
nc
La
i
Dal XVI secolo in Ita-
lia si svilup- pò il Rinas-
cimento, un periodo
artistico e culturale di
grande ric- chezza che
portò ad un nuovo modo
di concepire il mondo e
l’essere uma- no. In questo
periodo si svi- lupparono le idee
dell’umanesimo, nato in ambito
letterario, che influ- enzò anche le arti
figurative e la mental- ità della popolazione.
Grazie a questi sviluppi, gli esseri umani aumen-
tarono la consapevolezza nei propri mezzi e si svilupparono
degli atteggiamenti più estroversi e ottimisti.
La moda italiana fu molto attiva durante quest’epoca e ispirò altri pae-
si come Spagna e Francia. L’abbigliamento rinascimentale allargò tutte le
linee e aumentò la lunghezza della gonna fino a terra, usando nuovi tessuti
che erano più pesanti rispetto ai precedenti. Ciò portò i movimenti a diven-
tare più lenti e stilizzati. Le donne di alta classe potevano mostrare la loro
eleganza grazie al nuovo abbigliamento.
80
Mentre il cos- tume antico era
generalmente monopezzo, il
Rinascimento sta- bilì quasi definitiv-
amente la separaz- ione della gonna
dal busto. Così fu possibile aggiun-
gere le pence per stringere la vita ed
esporre e accentuare la forma del corpo
grazie ai vestiti e sen- za usare la cintura.
Una gonna che veste delicatamente i fianchi
afferma l’indipendenza e il carattere della donna
e successivamente deter- minò molteplici e pratiche
trasformazioni. Prese così forma il vestito moderno
che tende a seguire le linee del corpo senza ostacolarne
i movimenti. L’abbigliamento in quest’epoca divide la parte supe-
riore e inferiore del corpo umano secondo la proporzione naturale. La sopravveste era
attillata e consentiva di allargare la gonna realizzando una forma ad imbuto che offriva
un contrasto rispetto a quella maschile e dava così una bellezza più stabile alle donne. Il
motivo di creare questo vestito femminile era uguale a quello cinese.
L’abito femminile mantenne la scollatura e le maniche lunghe come nei periodi prec-
edenti.
Concludendo, durante il Rinascimento l’abbigliamento femminile ricominciò a mostra-
re la forma del corpo naturale come avveniva nella Grecia e Roma antica.
81
3.2.3 IL VESTITO DEL ROCOCO’
Il periodo del Rococò fu un’epoca fortemente mentre la Spagna l’Italia meridionale. L’Italia fu
femminile. In ogni luogo erano presenti trucchi, il secondo paese, dopo la Francia, che riuscì a ben
profumi, parrucche, abiti a pizzi, frange, busti e interpretare il Rococò nelle fogge del vestiario.
gonne a paniere, rispecchiando così la vanità e Nel periodo di Rococò, la forma del corpo
artificiosità della società del tempo. Ci fu quindi femminile è stata descritta molto chiaro, alta e
una grande diffusione di elementi decorativi per snella con sottolineato il seno, la strettissima
plasmare le curve e di ornamenti per le superfici vita e il bacino grande. Questa estetica femminile
del corpo. Il Rococò arrivò in Italia dopo essersi rimane fino oggi, però senza l’esagerazione.
sviluppato in diversi paesi europei: la Francia in-
fluenzò il nord Italia (Piemonte, Lombardia e Li-
guria),
82
Un elemento caratteristico di quest’epoca Prima del Rinascimento e soprattutto du-
nell’abbigliamento femminile fu il panier, rante medioevo si usavano vestiti lunghi,
prima a forma d’imbuto, e quindi a forma di larghi e chiusi in modo da coprire tutto corpo,
campana. La vita di quest’oggetto durò quasi rispettando così anche i dettami imposti dalla
settant’anni. Usavano la sottana che è fatta Chiesa. Con il Rinascimento si cominciarono
con tessuto costoso per stringere fortemente a vedere scollature negli abiti, fino ad arrivare
la vita. Sopra c’era un’altra sopragonna per alle scollature molto pronunciate tipiche del
coprire il dentro della sottana e il panier che rococò. Il guardinfante rococò mirava ad es-
veniva sempre lasciata aperta per mostrare il asperare la forma del seno, facendolo salire fin
tessuto prezioso con cui era realizzata. Inol- quasi al mento, e al tempo stesso determinava
tre, la gonna à panier era molto larga. un marcato restringimento della vita.
Con queste caratteristiche nel vestire, le don-
ne nel periodo del Rococò, mostravano sempre
una figura elegante ma languida.
83
3.2.4 LE CARATTERISTICHE DEI
VESTITI ITALIANI TRADIZIONALI
Concludendo, nella storia degli indumenti femminili italiani, per lo più, i vestiti ital-
iani erano abbastanza stretti e strutturati sulla forma del corpo, per poter sottolineare
il corpo della donna con tante riprese. E la parte del corpo lasciata nuda opportuna-
mente era accettata dalla società. La decorazione del vestito consisteva, come quelli
cinesi, in ricami e stampe di immagini.
84
85
CAPITOLO 4
LA DIFFERENZA FRA IL SIG-
NIFIGATO CINESE E ITALIANO
DEI COLORI
86
4.1 I COLORI TRADIZIONALI
CINESI
87
4.1.1 IL ROSSO
88
Il rosso è il colore del fuoco e del sole, ed è il colore preferito dei cinesi, tanto
che fa da sfondo alla bandiera nazionale.
Siccome il fuoco e il sole portano luce, calore e speranza alla gente, al rosso
vengono associati la felicità, la fortuna, la ricchezza, il successo, la cordialità e lo
sviluppo. Per cui, il rosso per i cinesi è il colore più piacevole.
89
Secondo la tradizione cinese, quando
si celebra un matrimonio, si appendono
i fogli rossi con l’ideogramma cinese
“囍” (pronuncia “xi”) che significa
“doppia felicità”. Entrambi gli sposi
usano un vestito rosso; la sposa indos-
sa sul capo un tessuto rosso di forma
quadrata per coprirsi la faccia, mentre
lo sposo si mette un fiore di raso rosso
sul petto. Poi, gli sposi tengono insieme
nelle loro mani un nastro rosso che si
chiama “il filo rosso”, in cinesi si chiama
“hongxian” (“红线”); questo nastro
rosso rappresenta l’unione fra i due
sposi. Inoltre, la stanza in cui si celebra
il matrimonio deve essere arredata con i
mobili di colore rosso.
90
Il colore rosso compare in varie espressioni
cinesi e assume generalmente un significato
positivo, tuttavia con sfumature diverse.
Prima come simbolo di ricchezza il rosso
era associato alle persone nobili, le quali vi-
vevano in una casa chiamata “porta rossa”,
indossavano un “vestito rosso” e si facevano
trasportare sulla loro “portantina rossa”.
Poi, il rosso anche come simbolo di bellez-
za si può cogliere nelle espressioni “guan-
cia rossa”, che si usa per una ragazza molto
bella, e “trucco rosso” che si riferisce ad una
ragazza che si indossa o si comporta con un
modo molto femminile.
Il rosso viene associato anche al successo e
alla fortuna e infatti si può dire che una per-
sona molto fortunata “prende rosso”, mentre
un attore che raggiunge il successo si dice
che diventa “rosso e viola”.
Infine, nel periodo di Mao Tse-tung il rosso
ha assunto un forte significato politico, an-
dando a rappresentare la rivoluzione e lo svi-
luppo socio-economico.
91
4.1.2 IL GIALLO
92
Il giallo è il colore della terra secondo la teo-
ria delle “cinque fasi”, che è posizionata al cen-
tro del quadrato. Quindi il giallo è un simbolo del potere e
prestigio.
In principio, il giallo veniva usato da tutti i livelli sociali,
ma a partire dalla dinastia Tang l’uso del giallo fu ristretto
all’imperatore che era già considerato un figlio del dio del
cielo e la sua famiglia. Infatti, il vestito usato dall’imperatore
si chiamava “vestito giallo” o “vestito del drago”, i suoi ed-
itti erano chiamati “editti gialli”, e gran parte degli oggetti
usati dall’imperatore erano di colore giallo. Inoltre, le altre
persone potevano usare il giallo solo dopo aver ricevuto un
permesso dall’imperatore.
Anche nella Cina moderna il giallo è un colore che vi-
ene ritenuto prezioso e fortunato, come testimoniano al-
cuni modi di dire. Ad esempio, un giorno in cui accadono
eventi importanti si dice un “giorno di giallo e fortuna”,
mentre se una persona acquista una posizione rilevante
nella società si dice che “vola e salta nel giallo ”.
93
4.1.3 IL VERDE
94
Secondo le “cinque fasi” il verde è
il simbolo del legno che rappresenta la
vegetazione che cresce di anno in anno.
Quindi il verde viene principalmente associato alla vita.
Tuttavia, il verde può assumere anche il significato di “bar-
baro” e “saccheggiatore”, perché i delinquenti erano soliti
abitare in montagna; infatti, l’espressione “la foresta verde”
era usata come la sinonimo di “saccheggiatore”.
Nel periodo storico in cui si usava il colore del vestito
per dividere i ceti sociali, il verde era associato al livello
più basso. Durante la dinastia Han i servi usavano cap-
pelli conici verdi, mentre durante la dinastia Yuan tutte le
prostitute dovevano usare un turbante verde per mostrare
che appartenevano ad un basso livello sociale. Ancora oggi,
quando una moglie ha un amante si dice che ha indossato “il
cappello verde ” per suo marito. Per cui, in Cina, in generale
non c’è un uomo che usi un cappello con il colore verde nella
vita quotidiana.
95
4.1.4 IL BIANCO
96
Il bianco è un colore non molto apprezzato dai cinesi e può essere visto come l’opposto
del rosso, cioè quasi una parola tabù.
Il bianco viene considerato un colore pallido e senza vitalità, un simbolo di morte e cat-
tivo presagio. Nella Cina antica, quando si verificava un lutto in famiglia, i figli e i nipoti
dovevano indossare abiti bianchi realizzati in lino e portare cappelli bianchi con una punta
alta per poter celebrare la “cerimonia bianca”. La stanza in cui si trovava il defunto doveva
essere coperta di fogli o tessuti bianchi, mentre i parenti dovevano avvolgersi una striscia
nera sul braccio destro per mostrare la propria tristezza.
Il bianco è anche il colore della sconfitta, della stupidità e dell’inettitudine. Ad esem-
pio, la fazione sconfitta durante una guerra usa la bandiera bianca, e una persona che ha
lavorato senza ottenere buoni risultati si dice che “ha lavorato per il bianco”.
Nell’opera cinese il carattere dei personaggi viene rappresentato dal colore della
maschera. La maschera bianca si usa per le persone insidiose e astute, come ad esempio il
famoso personaggio politico Caocao, che fu l’ultimo primo ministro della dinastia Han.
Infine, nell’antichità le persone senza un titolo nobiliare erano obbligate ad usare solo
vestiti bianchi, e quindi l’espressione “vestito bianco” si usava per indicare un basso livello
sociale.
Però, il bianco ha alto parte positivo come il significato purezza, per cui, nella antica
Cina, c’erano i nobili che usavano i vestiti bianchi però fatti con i tessuti preziosi.
97
4.1.5 IL NERO
98
Il nero nella cultura cinese è un colore molto solenne e serio che viene solitamente as-
sociato ad un senso di mistero molto forte. Infatti, durante la dinastia Qin il vestito per
l’imperatore era di colore nero. Comunque, il nero può avere sia un significato positivo che
negativo.
Secondo l’accezione positiva il nero rappresenta la serietà e la giustizia. Infatti, nell’opera
cinese gli ufficiali retti e onesti portano una maschera nera, come ad esempio Zhangfei, un
guerriero molto onesto che visse durante il periodo dei Tre Regni, e anche Baozheng, un
cancelliere molto corretto che visse durante la dinastia Song.
Il nero può avere anche un significato negativo perché viene associato al buio che può
far insorgere sentimenti di paura. Infatti, si dice che le persone malvagie hanno un “cuore
nero”, mentre i nomi dei perseguitati politici vengono scritti sulla “lista nera”.
99
4.2 I COLORI TRADIZIONALI
ITALIANI
100
4.2.1 IL ROSSO
101
Come ai cinesi anche agli italiani piace il colore rosso, ma
gli viene attribuito un diverso significato. Secondo i cinesi,
il rosso ha solo significato positivo, mentre per gli italiani
e gli occidentali in generale il rosso ha un significato sia
positivo che negativo.
Per quanto riguarda la sfera positiva, il rosso è un
colore orgoglioso, splendido, luminoso e resistente.
In varie occasioni il rosso è un simbolo della vita,
della potenza e dell’amore. Nell’antichità i centu-
rioni, alcuni sacerdoti, ecc. vestivano tutti di rosso.
In questi casi il rosso era un simbolo di potere e
dell’aristocrazia, mentre in Cina questo avveniva
con il colore giallo.
Per la Chiesa Cristiana il rosso è un simbolo
della vita, dello Spirito Santo della Pentecoste, e
della forza del Salvatore che purifica e
santifica.
Fino al XIX secolo, il
rosso era presente anche
negli abiti delle spose,
soprattutto fra i conta-
dini. Questo impiego del
rosso era simile a quello
cinese, ma i motivi erano
diversi. Infatti, per i cinesi
l’abito rosso significa fortuna e
gioia (si veda §4.1.1), mentre per gli europei
si usavano un vestito rosso per il matrimonio perché
era il colore più facile da tingere e quindi si potevano
realizzare i vestito più belli e ricchi.
Per gli italiani, il rosso rappresenta anche la festa.
Sul calendario i giorni di festa sono segnati in rosso
e soprattutto durante il periodo natalizio le città si
riempiono di oggetti rossi. Infine, il rosso nella band-
iera nazionale significa benevolenza.
Per quanto riguarda la sfera negativa, il rosso viene
associato con il sangue e l’inferno, la violenza, il delitto
e il peccato. Infatti, in molti quadri il diavolo viene dip-
into in rosso. Infine, per molto tempo le prostitute furono
costrette ad indossare vestiti rossi per identificare il loro
status.
102
4.2.2 IL BIANCO
103
Il bianco è simbolo
della purezza, dell’innocenza
e della ver- ginità. Nella
bandiera itali- ana è presente
una banda bianca al centro che
significa la fede.
Nel corso dei secoli tutti i tessuti
a contatto col corpo dovevano essere bi-
anchi per ragioni igien- iche. Questo modo di
pensare è ancora attuale e lo si può notare ad es-
empio negli hotel, negli ospedali, ecc.
A partire dalla fine del XVII secolo, alle donne veniva rich-
iesto di mostrare la propria verginità e si cominciarono ad indossare abiti bianchi
per i matrimoni. Questa tradizione è ancora viva; nonostante non sia obbligatorio oggi
avere un abito bianco per la cerimonia, la maggior parte delle donne sceglie ancora di
vestirsi in bianco.
Quindi, in Europa il bianco viene principalmente associato ad un significato positivo, a
differenza di quanto avviene in Cina dove può avere un significato sia positivo che nega-
tivo (si veda §4.1.4).
104
4.2.3 IL VERDE
105
herbal medicine
La prima immagine che fa scaturire il colore verde è quella della primavera e della natura, essendo
il colore predominante nella natura stessa. Il verde è un simbolo di giovinezza, libertà e speranza nel
pensiero europeo. Il verde nella bandiera Italiana ha proprio il significato di speranza.
In passato il verde veniva già considerato come un colore con un carattere calmante. Verso la fine del
XVIII secolo il verde veniva scelto come colore per le carte da parati all’interno degli appartamenti,
soprattutto in camera da letto. Tuttavia, fino al Rinascimento, non si pensava che il verde potesse avere
un qualche rapporto con la natura. Quando verso la seconda metà del XIX secolo i farmacisti comin-
ciarono ad usare molte piante in medicina, il verde cominciò ad essere collegato con la natura e diventò
anche un simbolo della vita.
106
4.2.4 L’AZZURRO
107
Gran parte del territorio italiano è circondato dal il mare. L’azzurro è il colore del
mare e del cielo e trasmette una immagine di tranquillità, tolleranza e mistero. Nelle
corti francesi il re e i signori indossavano abiti azzurri dato che l’azzurro era considerato
un colore alla moda. Intorno al XVIII secolo l’azzurro divenne il colore preferito degli
europei. Questo colore anche è uno dei preferiti dagli italiani e viene usato solitamente
nelle manifestazioni nazionali.
Nella chiesa, l’azzurro è il colore principale: la luce di Dio è azzurra e la Vergine indossa
sempre vestiti azzurri. Per la gente, l’azzurro rappresenta la santità.
Nella società moderna l’azzurro è associato principalmente ad un’idea di freschezza.
Tanti prodotti usano l’azzurro per trasmettere una sensazione di freschezza, come ad
esempio i prodotti per l’igiene.
Ad un significato positivo si può associare all’azzurro anche un significato negativo;
infatti, a questo colore viene a volte associata anche la tristezza e la depressione.
108
4.2.5 IL NERO
109
Il nero ha lo
stesso sig- nificato in
occidente e in ori-
ente, sia per quanto ri-
guarda il sig- nificato posi-
tivo che quello negativo.
Essendo associ- ato al buio della
notte, all’assenza di luce e alla paura
per l’ignoto, il nero è ir- rimediabilmente legato
con i concetti di morte, lutto, funerale e inferno.
Tuttavia, il nero è anche un simbolo di eleganza. Nel periodo della
Riforma, al nero si associava il senso di umiltà e diventò un colore di
moda non solo per la chiesa, ma anche per i nobili, i principi e anche
i comuni cittadini.
110
CAPITOLO 5
111
5.1 LE MISURE DEL CORPO FEMMINILE
NATURALE DI OGGI E LE SUE
CARATTERISTICHE
112
5.2 COME SI DETERMINANO LE MISURE
Tanti sono i metodi nei diversi Paesi per misurare le diverse parti del corpo,
ma ad oggi sono sempre più quelli che stanno adottando lo stesso criterio.
Le misure principali per creare una base del carta modello e che permettono di
capire le caratteristiche del corpo di una donna e le differenze con quello di una
donna di nazionalità differente, sono:
Per misurare la lunghezza vita davanti si parte dal punto più alto della spalla
passando per il colmo seno fino al punto vita, mentre per la lunghezza vita dietro
si parte dal punto più alto della spalla fino al punto vita. La larghezza spalle, in-
vece, si misura con la distanza tra i due punti più sporgenti della spalla, mentre
la larghezza dorso è la distanza del dietro tra l’attaccatura di un braccio e quella
dell’altro.
Per avere la misura della circonferenza seno, si passa il metro sulla sporgenza
massima del seno. La misura della circonferenza vita si ottiene poi misurando il
punto più stretto della vita. Invece la circonferenza bacino si ottiene misurando
il punto più sporgente del bacino.
Per l’altezza seno, si parte dal punto più alto della spalla per arrivare al punto
più sporgente del seno.
113
5.3 LO STANDARD DELLE MISURE DI
UNA GIOVANE CINESE
114
la differenza tra la circonferenza seno e la vita cm
CLASSE Y A B C
LA DIFFERENZA 24-19 18-14 13-9 8-4
TRA LA CIRCON-
FERENZA SENO E
VITA
115
Le misure femminili cinese per la classe Y e A cm
145 150 155 160 165 170 175
TG XXS XS S M L XL
CIRCONFER- 72 76 80 84 88 92 96
ENZA SENO
CIRCONFER- 52 56 60 64 68 72 76
ENZA VITA
CIRCONFER- 77.4 81 84.6 88.2 91.8 95.4 99
ENZA BACINO
LARGHEZZA 33.5 34.5 35.5 36.5 38 39.5 41
SPALLE
LARGHEZZA 32.5 33.5 34.5 35.5 37 38.5 40
DORSO
LUNGHEZZA 36.5 37.5 38.5 40 41.5 43 44.5
VITA DAVAN-
TI
LUNGHEZZA 35.5 36.5 37.5 39 40.5 42 43.5
VITA DIETRO
Questa tabella misura mostra le caratteristiche di queste giovani donne: la
larghezza spalle, dorso e la circonferenza vita sono molto strette; la circon-
ferenza seno è abbastanza piccola invece la circonferenza bacino è molto più
larga del seno. Poi dal rapporto che è pubblicato dal Associated Press, “Sta-
tistical Yearbook of East Asia first half of 2005”, ha indicato che la media
altezza delle donne cinesi è 160.1 cm.
Infatti, come possiamo osservare da alcune foto che mostrano il corpo
giovane femminile cinese, la parte frontale del loro corpo è molto piccola e
stretta, perciò appare molto snella. Poi, i loro corpi, in generale non presenta-
no muscoli evidenti, anche quando questa donna è considerata molto robusta
tra le modelle e atlete. I seni non sono grandi, per cui, la curva “S” sul loro
corpo non è così chiara. Appare come quella di una ragazzina.
In conclusione, si può facilmente capire quali siano le caratteristiche del
corpo di una giovane donna cinese: molto piccolo e magro con i seni ab-
bastanza piccoli e le spalle strette. La struttura del corpo cinese rispecchia la
tipica forma a “Pera” con la misura del bacino e le gambe molto di più larghe
della circonferenza seno. La parte superiore del corpo è più estesa, di solito,
con l’ombelico preso come il punto della divisione: la proporzione della lung-
hezza del corpo superiore e la gamba è 3:7.
116
5.4 LO STANDARD DELLE MISURE PER
UNA GIOVANE ITALIANA
L’Italia è un paese europeo, confina con tanti paesi. Gli italiani hanno di
fatto un sangue misto derivato dai contatti e dalle diverse dominazioni che
si sono succedute nella sua storia; perciò le caratteristiche del loro corpo
sono il frutto diretto di questi contatti. Tuttavia, non possiamo dire che il
corpo europeo è tutto uguale, ci sono ancora tante differenze tra le donne
italiane e le altre europee. Per esempio, le donne di nord europa sono più
alte e robuste delle italiane; anche la lunghezza delle gambe delle donne
italiane è più corta. Le italiane non sono così larga di spalle e formose
come le vicine francesi. In realtà, in tutta l’Europa, solo le donne francesi
hanno la forma del corpo a “V”.
Dall’analisi del “Annals of Plastic Surgery” emerge che le donne ingle-
si hanno la più grande circonferenza seno d’Europa, più della metà delle
donne inglesi usano la quarta taglia di reggiseno; invece le donne italiane
hanno la più piccola circonferenza seno di tutta Europa, la media della loro
circonferenza seno è la taglia seconda. Come avviene per le cinesi.
I paesi europei allacciano scambi culturali e commerciali in quasi tutti i
settori; per questo motivo in Europa, per evitare fraintendimenti o errori,
si è decido di adottare una norma unica e condivisa. Le aziende europee
della moda usano lo stesso standard della misura del corpo umano come
misura-base, successivamente ogni paese adatterà questa norma secondo
il bisogno della loro produzione.
In Italia, l’ultimo standard per le sartorie italiane è stata pubblicata al
luglio 2004. Le ditte della moda italiana dividono le loro clienti in molti
tipi a seconda dell’età come le ditte cinesi. Le donne italiane dal 18 al 25
anni, sono considerate molto più magre delle donne degli altri tipi. Nella
tabella è possibile vedere le loro misure.
117
le misure femminili per giovani italiane cm
157 160 163 166 169 172 175 178
TG 40 42 44 46 48 50 52 54
CIRCONFER- 80 84 88 92 96 100 104 108
ENZA SENO
CIRCONFER- 60 64 68 72 76 80 84 88
ENZA VITA
CIRCONFEREN- 86 90 94 98 102 106 110 114
ZA BACINO
LARGHEZZA 35.9 37.4 38.9 40.4 41.9 43.4 44.9 46.4
SPALLE
LARGHEZZA 33.9 35.4 36.9 38.4 39.9 41.4 42.9 44.4
DORSO
LUNGHEZZA 39.2 40 40.8 41.6 42.4 43.2 44 44.8
VITA DAVANTI
LUNGHEZZA 37.2 38 38.8 39.6 40.4 41.2 42 42.8
VITA DIETRO
118
5.5 LE DIFFERENZA DELLE MISURE
TRA IL CORPO FEMMINILE CINESE
E ITALIANO E DEL CARTA
MODELLO CINESE E ITALIANO
119
5.5.1 LE DIFFERENZE DELLE MISURE
TRA IL CORPO FEMMINILE
CINESE E ITALIANO
Dal rapporto di “associated press” pubblicato nel 2005: l’altezza media delle donne italiana è
166.1 cm, quella cinese è 160.1 cm. Quindi la taglia basica italiana è rispettivamente alla misura
dell’altezza di 166 cm la taglia 46; mentre la basica cinese per un’altezza di 160 cm, la taglia
“S”.
Ogni parte del corpo ha una sua misura distinta, tutte le misure hanno dei legami. Però per
la produzione in scala industriale, non si possono avere troppe misure per fare il carta modello,
quindi si usano solo le misure principali riguardanti le parti più importanti del corpo, come
spalla, seno, vita, bacino, ecc.
Negli standard cinese e italiani, tutte le misure cambiano in relazione all’altezza e i salti tra
una misura e l’altra dell’altezza italiana e cinese sono diversi, perciò non possiamo confrontare
le misura del corpo su tutte le altezze. Nella seguente tabella abbiamo riportato una serie di
altezze fortunatamente uguali, utili per un confronto tra corpo cinese e italiano.
120
Nella tabella sopra, le misure della donna cinese e italiana con l’altezza 160 cm sono
simili, invece con 175 cm ci sono già molte differenze. Per vederle più chiaramente, ap-
profondiamo con un’altra tabella sotto.
In questa tabella, con l’aumento dell’altezza, la maggior parte delle misure italiane au-
mentano molto di più rispetto alle misure cinesi, soprattutto con le circonferenze.
Il modo per misurare la lunghezza vita davanti prevede il passaggio per il seno; quindi,
quando a parità di altezza ci troviamo con il seno più alto o grande, la lunghezza della
vita davanti diventa, in questo caso, più lunga. Dalla tabella sopra, nella lunghezza vita
davanti dell’altezza di 160 cm, la misura cinese e italiana sono uguali invece per la lung-
hezza dietro, quella italiana è 1 cm di meno di quella cinese. Mentre con l’altezza 175 cm,
la lunghezza vita davanti cinese ha solo 0.5 cm di più e nella lunghezza dietro ha 1.5 cm
in meno.
Quindi, si può affermare che la lunghezza vita dietro cinese è più lunga di quella italiana,
però le lunghezze davanti sono simili. Con quanto abbiamo appena spiegato, possiamo
avere il seguente risultato: la parte superiore del corpo di una donna italiana risulta più
corta. Inoltre, le donne italiane hanno i seni più grandi che le cinesi.
Nella tabella sopra si può notare che la larghezza spalla italiana è 0.9 cm maggiore della
cinese con l’altezza 160cm. Quando l’altezza del corpo diventa 175cm, la differenza della
larghezza spalla tra l’italiana e cinese diventa 3.9 cm e la differenza della larghezza dorso
è 2.9 cm. Per cui, questi numeri hanno dimostrato che Il corpo femminile cinesi ha una
larghezza delle spalle stretta, invece le italiane più larga.
121
Poi, con l’altezza 160 cm, le misure delle circonferenze seno e vita italiana e
cinese sono uguali, ma con un altezza maggiore, le misure della circonferenza
italiana diventano sempre più grandi di quelle cinesi. Come con l’altezza 175
cm, la differenza tra la circonferenza bacino italiana e cinese è 11 cm e la dif-
ferenza della circonferenza vita e seno solo 8 cm. Queste differenze mostrano
che le donne italiane sono molto di più robuste che le donne cinesi.
Altre differenze le presentiamo con il rapporto dell’analisi del laboratorio
dell’ “Istituto dell’abbigliamento tecnologico di Pechino per il corpo umano”,
si evidenziano, infatti, anche ulteriori differenze tra il corpo cinese e italiano:
1) L’altezza del seno cinese è minore di quella italiana, per cui, quando una
ragazza cinese prova un vestito che è stato fatto sulla base di un carta modello
italiano, di solito, la posizione del seno di un vestito è sempre troppo bassa;
2) Se due donne hanno la stessa circonferenza seno, quando guardiamo la
linea del corpo frontalmente, quello cinese risulta sempre più stretto; invece
se lo osserviamo lateralmente il corpo cinese è molto più largo. Però come
abbiamo detto prima, le donne italiane hanno il seno più grande delle cinesi.
Sintetizziamo questi due punti, possiamo dire il corpo delle donne cinesi è
più arrotondato di quello italiano. Questo è ciò che possiamo agevolmente
vedere con i disegni delle sezioni di questi due corpi;
3) La parte del corpo inferiore, considerata a partire dall’ombelico, risulta
essere più lunga nel corpo italiano che cinese, per cui, possiamo anche dire
che le gambe delle donne italiane sono più lunghe. Questo avviene perché
quando le due ragazze hanno la stessa altezza, quella italiana si vede sempre
più alta che quella cinese;
4) L’arto inferiore italiano è più magro di quello cinese, si indica che la
parte della coscia. Perché le donne cinese hanno la forma del corpo di “pera”,
per cui il grasso si rimane sempre nella parte del bacino e coscia. Quindi
quando una cinese prende un pantalone o jeans con le forma italiana con la
misura giusta del bacino, la parte della coscia è sempre molto stretta.
In somma, con tutti parametri e le misure viste sopra, possiamo affermare
che le donne italiane dal 18 al 25 anni risultano, con la stessa altezza, avere il
corpo più formoso e robusto di quelle cinesi.
122
5.5.2 IL CARTA MODELLO
CINESE E ITALIANO
123
In questo carta modello basico, tutte le altre
misure sono calcolate rispetto a delle formule
che utilizzano la circonferenza seno oltre la
circonferenza vita.
124
In Italia, come la Cina, ci sono tanti tipi del carta modello basico, quello
nella figura sotto è un esempio di uno dei più usati. Per fare questo carta
modello, sono necessarie sette misure del corpo: la circonferenza seno, vita
e la lunghezza davanti e dietro; la larghezza spalla e dorso; la distanza
seno.
Questo cartamodello nello specifico è stato realizzato con l’altezza 160
cm come quello cinese; la circonferenza seno (B) 84 cm; la circonferenza
vita (W) 84 cm; la lunghezza dietro (BL) 38 cm; la lunghezza davanti (FL)
40 cm; la circonferenza vita (W) 64 cm; la larghezza spalla (BW) 35.5 cm;
la larghezza dorso (BS) 36.5 cm; la distanza seno (DB) 17 cm.
125
Quando confrontiamo questi due carta modelli, la
più grande differenza è la necessità in quello italiano
di molti più parametri del corpo, quindi il vestito
realizzato con questo carta modello si adatta meglio
alla curva del corpo.
Tuttavia, con tutte le spiegazioni abbiamo fatto in
questo capitolo, possiamo capire che le donne italiane
giovani sono più alte, robuste e formose, la curva
“S” del corpo è più chiara che quella cinese. Rispetto
all’estetica moderna, possiamo dire che le donne
italiane giovani hanno la più bella forma del corpo
naturale.
126
PROGETTO
127
TARGET CLIENT
Maggior parte delle ragazze in queste età sono ancora sotto la protezione sia
dall’università sia dalla loro famiglia, non hanno contatto molto con tutta la
società, non sono proprie mature ancora. Però, hanno già le carattere personali
abbastanza chiare e mondo di confrontare le cose. Per cui, hanno sempre molto
voglia di mostrare la loro indipendenza, la loro maturità con tanti modi.
Per le ragazze cinesi, anche se sono già influenzate dalla cultura e lifestyle occi-
dentale, però con la cultura tradizionale cinese, sono ancora timide di presentare
la loro sexy davanti tutti. Perciò, cercano sempre vestirsi con un stile dolce però
non troppo sexy come lo stile lolità. Mostrano la propria dolcezza e sexy con
questo tipo di vestito.
Invece le italiane, in questa età, già hanno molto voglia di mostrare la loro sexy
a tutt. Quindi i loro vestiti sono quasi uguali come le donne mature, molto sexy,
può sottolineare la curva del corpo.
128
CLIENTE CINESE
129
Le parole chiave:
MUSICA
Classico, Pop music occidentale, Jazz,
Hip Hop
HOBBY
Internet, Caffe Bar, Ktv, Ipad, Iphone,
Computer portabile, Blog online, Co-
splay, Museo
VIAGGIO
Tibet, Pechino, Hongkong, Lijiang in
Cina, Tailanda, India, Jappone,
Singappone
MODA
deve essere in moda e può mostrare la
dolcezza femminile, però non deve essere
costosa
CIBO PREFERITO
Cibo cinese, Sushi, BBQ
ETA’
18-25 anni
130
131
CLIENTE ITALIANA
132
Le parole chiave:
MUSICA
Pop music occidentale, Jazz,
Hip Hop
HOBBY
Internet, Caffe Bar, Iphone, Palestra,
Computer portabile, Facebook, Museo
VIAGGIO
Europpa, America, Jappone,
MODA
deve essere in moda e molto sexy, però
non deve essere costosa
CIBO PREFERITO
Cibo italiano, Sushi, BBQ
ETA’
18-25 anni
133
134
OBIETTIVO
135
I COLORI SCELTI
136
I TESSUTI SCELTI
Plissè:
Tipo di tessuto ordito-trama, misto cotone e polies-
tere, viene pieghattato a macchina, a pieghe molto vi-
cine e molto marcate. Uso per coprire il corpo.
Pizzo:
Tussuto di cotone, confezionato a macchina. Nel mon-
do occidentale, il pizzo è il simolo di sessualità, per cui,
si usa molto nel intimo, invece per gli orientali, il pizzo
può aiutare si mostrare la dolcezza femminile, da solo
un pensiero di principessa.
137
MINI-COLLEZIONE
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141
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Moi je m’appelle Lolita Moi je m’appelle Lolita
Lo ou bien Lola Collégienne aux bas
Du pareil au même Bleus de méthylène
Moi je m’appelle Lolita Moi je m’appelle Lolita
Quand je rêve aux loups Coléreuse et pas
C’est Lola qui saigne Mi-coton, mi-laine
Quand fourche ma langue Motus et bouche qui n’dit pas
J’ai là un fou rire A maman que je
Aussi fou qu’un phénomène Suis un phénomène
Je m’appelle Lolita Je m’appelle Lolita
Lo de vie, lo aux amours Lo de vie, lo aux amours
diluviennes diluviennes
C’est pas ma faute C’est pas ma faute
Et quand je donne ma langue Et quand je donne ma langue
au chat au chat
Je vois les autres Je vois les autres
Tout prêts à se jeter sur moi Tout prêts à se jeter sur moi
C’est pas ma faute à moi C’est pas ma faute à moi
Si j’entends tout autour de Si j’entends tout autour de
moi moi
Hello, helli, t’es A Hello, helli, t’es A
(L.O.L.I.T.A.) (L.O.L.I.T.A.)
Moi Lolita Moi Lolita
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BIBLIOGRAFIA:
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