Uni en 1708-1
Uni en 1708-1
APRILE 2005
Welding
Basic weld joint details in steel
Part 1: Pressurized components
TESTO ITALIANO
ICS 25.160.40
UNI © UNI
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di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 1708-1 (edizione marzo 1999) e dell’aggior-
namento A1 (edizione dicembre 2003), che assumono così lo sta-
tus di norma nazionale italiana.
Rispetto all’edizione precedente è stata cancellata l’appendice ZA.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
EUROPEAN STANDARD
EN 1708-1
NORME EUROPÉENNE
EUROPÄISCHE NORM March 1999
English version
Soudage - Descriptif de base des assemblages soudés en Schweißen - Verbindungselemente beim Schweißen von
acier - Partie 1: Composants soumis à la pression Stahl - Teil 1: Druckbeanspruchte Bauteile
CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving this
European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references con-
cerning such national standards may be obtained on application to the Central Secretariat or to any CEN member.
This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Central Secretariat has the same
status as the official versions.
CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany,
Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden, Switzerland
and United Kingdom.
© 2003 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 1708-1:1999/
A1:2003: E
for CEN national Members.
INDICE
PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
3 REQUISITI 2
3.1 Scelta di un tipo di collegamento ..................................................................................................... 2
3.2 Preparazione dei giunti (configurazione geometrica e dimensioni)............................... 3
3.3 Presentazione ............................................................................................................................................. 3
figura 1 Sezione trasversale ..................................................................................................................................... 3
figura 2 Sezione longitudinale .................................................................................................................................. 3
3.4 Eliminazione degli spigoli vivi interni nei fori per i branchetti ............................................ 4
3.5 Preparazione dei fori per i branchetti inseriti e passanti...................................................... 4
figura 3 Preparazione dei fori nel mantello .......................................................................................................... 4
figura 4 Preparazione dei fori nel mantello .......................................................................................................... 4
3.6 Saldature con raccordo dolce ............................................................................................................ 4
3.7 Branchetti obliqui e tangenziali.......................................................................................................... 4
prospetto 1 Giunti testa a testa in lamiere di spessore differente ....................................................................... 5
prospetto 2 Branchetti senza flange di rinforzo ......................................................................................................... 6
prospetto 3 Branchetti con flange di rinforzo ........................................................................................................... 11
prospetto 4 Giunti a bicchiere e raccordi tubolari................................................................................................... 12
prospetto 5 Flange ............................................................................................................................................................ 13
prospetto 6 Apparecchi incamiciati ............................................................................................................................. 15
prospetto 7 Collegamento dei tubi alle piastre tubiere ......................................................................................... 21
prospetto 8 Collegamenti flangia cieca piana al mantello o piastra tubiera al mantello ........................... 23
prospetto 9 Diaframmi interni e separatori ............................................................................................................... 25
prospetto 10 Supporti e parti non in pressione.......................................................................................................... 26
prospetto 11 Collegamenti speciali mantello - fondo .............................................................................................. 29
prospetto 12 Saldature circonferenziali di sigillo....................................................................................................... 30
prospetto 13 Particolari dei tubi ...................................................................................................................................... 31
PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1
Il presente documento EN 1708-1:1999/A1:2003 è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 121 "Saldature", la cui segreteria è affidata al DS.
Al presente aggiornamento alla norma europea EN 1708-1:1999 deve essere attribuito lo
status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante noti-
fica di adozione, entro giugno 2004, e le norme nazionali in contrasto devono essere riti-
rate entro giugno 2004.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna,
Svezia, Svizzera e Ungheria.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 24063 Welding, brazing, soldering and braze welding of metals - Nomenclature
of processes and reference numbers for symbolic representation on
drawings (ISO 4063:1990)
EN 25817 Arc-welded joints in steels - Guidance on quality levels for imperfections
(ISO 5817:1992)
EN 29692 Metal-arc welding with covered electrode, gas shielded metal-arc
welding and gas welding - Suggested joint preparations for steel
(ISO 9692:1992)
EN ISO 9692-2 Welding and allied processes - Joint preparation - Submerged arc
welding of steel [(ISO 9692-2:1998)
3 REQUISITI
3.2.1 Generalità
Le limitazioni indicate relative al profilo delle saldature ed alle dimensioni sono basate
sulla pratica di fabbricazione consolidata, ma esse possono essere soggette a modifiche
se richiesto dalle particolari tecniche di saldatura usate o dalle condizioni di
progettazione, che dovrebbero essere indicate nei documenti di progettazione e nelle
specifiche di procedura di saldatura (WPS).
3.3 Presentazione
figura 1 Sezione trasversale
I disegni dei collegamenti dei bocchelli e dei branchetti (vedere prospetti 2 e 3) mostrano
una sezione trasversale del collegamento (vedere figura 1) ed una sezione longitudinale
del collegamento (vedere figura 2).
3.4 Eliminazione degli spigoli vivi interni nei fori per i branchetti
Si può notare che gli spigoli interni dei fori per i branchetti sono stati disegnati arrotondati
(per esempio vedere prospetto 2, N° 2.1.6), perché in questi punti si ha una
concentrazione di tensioni. Questa precauzione (molatura dello spigolo vivo) è
raccomandata quando il collegamento del branchetto è sottoposto a condizioni di servizio
severe, come fatica, scorrimento viscoso e corrosione sotto tensione.
- I vertici delle preparazioni del giunto possono essere nello stesso piano, come per
esempio quando la preparazione viene effettuata di macchina, nel qual caso la pro-
fondità dei cianfrini può variare intorno al foro, come mostra la figura 4.
figura 4 Preparazione dei fori nel mantello
e ≤ 0,1 t1
2.4 Collegamenti estrusi di branchetti (per collegamenti particolari di branchetti vedere 13.2)
2.4.1 m ≥ t1 Per saldare il branchetto al man- 1.5
tello si usa un giunto testa a testa
1) giunto testa a testa convenzionale, che non necessa-
convenzionale riamente può avere la forma indi-
cata.
Flangia di rinforzo interna. I branchetti inseriti con flangia di rinforzo unica sono stati rappresentati con la flangia all’esterno del mantello, che è il
caso normale. Collegamenti simili possono essere usati per il collegamento della flangia di rinforzo interna nei fondi bombati degli apparecchi in pres-
sione e negli apparecchi sferici.
3.2.1 a = 0,5 t3, ma ≥ 5 mm 2.4.4, 2.8.8 e
b ≥ 7 mm 1.15
α ≥ 15°
prospetto 5 Flange
5.1.2 1) giunto testa a testa Flangia a collare per saldatura. 1.5 o 1.3
convenzionale
Vedere tipi da 1.1.1 a 1.1.3 nel
prospetto 1.
5.1.6 r = 7 mm
h1 ≥ 0,7 t
h2 ≥ 0,7 t
α1 = da 45° a 60°
α2 = da 10° a 20°
5.1.7 r = 7 mm
α = da 10° a 20°
a ≥ 0,7 t
h ≥ 0,7 t
6.1.4 a ≥ 0,7 t, ma ≤ 3 mm
α = 45° 1.4
6.4.2 Può essere saldato solo È necessario assicurare una 1.4 e 1.3
dall’esterno. buona accessibilità alla saldatura
α1 = 60° tra il mantello interno e il bran-
α2 = 45° chetto.
α = 45°
6.4.5 f ≥ 20 mm 4.10.10 C
6.4.6 f ≥r 1.4
α = 45°
6.5.3 t ≤ 2,6 mm
a≥t
6.5.4 a ≥ t, ma ≤ 3 mm
α = 45°
c ≤ 1 mm
t ≥ 2,6 mm
7.1.3 t ≤ 2,6 mm
h = da t a 1,5 t
x = h - 1 mm
r=t
7.1.4 h≈t
x = h - 1 mm
t ≤ 2,6 mm
α = da 45° a 60°
2.8.8
1) Invece di un prolun-
gamento del man-
tello cilindrico e di
una saldatura di rac-
cordo, la parte spor-
gente può essere
asportata di mac-
china.
8.1.7 n ≥ 2 mm Ammessa solo per bassi carichi 1.14
statici e quando non c’è pericolo
I valori maggiori di α di corrosione.
devono essere correlati
a valori minori di b e
viceversa, per esempio:
α = 10° e
b = 15 mm
oppure
α = 40° e
b = 5 mm
I valori maggiori di α
devono essere correlati
a valori minori di b e
viceversa, per esempio:
α = 10° e
b = 15 mm
oppure
α = 40° e
b = 5 mm
n ≥ 2 mm
8.1.9 n ≥ 3 mm La forma del cianfrino nella flangia 1.5
piana deve essere progettata a
seconda delle condizioni di servi-
zio.
Piastre di doppiatura. Si dovrebbero usare piastre di doppiatura quando l’attacco diretto al mantello di parti non in pressione potrebbe provocare
concentrazioni di tensioni inaccettabili.
Asole. Nel caso di asole, esse dovrebbero essere sufficientemente ampie da permettere l’esecuzione di saldature d’angolo continue.
Saldatura dopo il trattamento di distensione delle tensioni. Non deve essere permesso di eseguire saldature su apparecchi che sono stati sotto-
posti ad un trattamento di distensione delle tensioni allo scopo di evitare la corrosione sotto tensione. Prima del trattamento di distensione si può sal-
dare una piastra di doppiatura al mantello e su questa piastra si può saldare l’attacco.
Attacchi per il sollevamento. Gli attacchi per il sollevamento devono essere costituiti da un materiale non sensibile alla rottura fragile a basse tem-
perature ambiente.
Fori di sfiato. Quando si applicano piastre di doppiatura prima del trattamento di distensione si devono eseguire uno o più fori di sfiato nella piastra.
Raggi di curvatura. Gli angoli delle piastre di doppiatura devono essere arrotondati con un raggio di curvatura non minore di 3 volte lo spessore.
10.1 Supporti per apparecchi verticali
10.1.1 Potrebbe essere necessaria una 1.4
piastra intermedia verticale.
10.1.2 1.4
1) foro di sfiato
10.3.2 a1 , a2 = a
t1, t2, t3 = t
a ≤ 0,7 tmin
t2 ≥ t1, ma t2 ≤ 1,5 t1
r ≥ 10 mm
1) foro di sfiato
10.3.3 a1 , a2 = a
t1, t2, t3 = t
a ≤ 0,7 tmin
a3 = 0,5 t1
t2 ≥ t3, ma t2 ≤ 1,5 t3
1) foro di sfiato
12.1.2 α = 120°
β = 20°
t = 4 mm
12.1.3 α = 120°
m = 5 mm
q = 15 mm
b = da 2 mm a 4 mm
c = da 1 mm a 3 mm
α1 = 45°
α2 ≥ 35°
β ≤ 30°
α ≥ 45°
b = da 2 mm a 4 mm
c = da 1 mm a 3 mm
UNI .
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