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Orale Matematica Prima Parte

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Domande per la prova orale dell’esame di maturità professionale

1. Quali insiemi numerici conosci? Come si potrebbero collegare in una catena di sottoinsiemi?
- Numeri NATURALI
- Numeri INTERI
- Numeri RAZIONALI
- Numeri REALI
- Numeri COMPLESSI

2. Elenca le proprietà delle operazioni elementari in N.


1.PROPRIETà COMMUTATIVA
a+b=b+a
axb=bxa

2.PROPRIETÀ ASSOCIATIVA
(a + b) + c = a + (b + c) = (a + c) + b = a + b + c
a x (b x c) = ( a x b) x c =(a x c) x b = a x b x c

3.PROPRIETÀ DISTRIBUTIVA
(a + b) x c = a x c + b x c

3. Definisci i numeri primi e i numeri composti ed enuncia i criteri di divisibilità per 2, 3, 4, 5, 6, 9, 10 e


25.
È un numero intero positivo che ha esattamente due divisori distinti. In modo equivalente si può definire come un
numero naturale maggiore di 1 che sia divisibile solamente per se stesso e per 1.
Un numero che è maggiore di 1 che ha più di due divisori è composto.
CRITERI DI DIVISIBILITÀ:
per 2: se termina con 0 o una cifra pari
per 3: se la somma delle sue cifre è 3 o un numero multiplo di 3
per 4: se le ultime due cifre sono 00 oppure formano un numero multiplo di 4
per 5: se la sua ultima cifra è 0 o 5
per 6: se è contemporaneamente divisibile per 2 e per 3
per 9: se la sua somma delle sue cifre è 9 o un multiplo di 9
per 10: se la sua ultima cifra è 0
per 25: se il numero formato delle ultime 2 cifre è divisibile per 25, cioè 00, 25, 50, 75
4. Definisci il M.C.D. e m.c.m. di due numeri interi. Come si calcolano?
M.C.D.: tra due o più numeri tutti diversi da 0 è il maggiore tra di loro divisori comuni, indichiamo il MCD tra due
numeri a e b diversi da 0 con MCD(a,b)
M.C.M.: tra due o più numeri tutti diversi da 0 è il minore dei loro multipli comuni, escluso da 0. Indichiamo il mcm
tra due numeri a e b diversi da 0 con mcm(a,b)
Es: mcd: 15,20=5
Mcm: 2,3=6
5. Enuncia il teorema fondamentale della divisione. Che cos’è un multiplo di un numero naturale?
Teorema fondamentale della divisione: 15:4=3 +3
DIVIDENDO : DIVISORE = QUOZIENTE
QUOZIENTE x DIVISORE = DIVIDENDO
DIVIDENDO : QUOZIENTE = DIVISORE
È il suo numero moltiplicato per tot volte es: 3 x 3 = 9 3 è il terzo multiplo
6. Cosa significa scomporre un polinomio in fattori?
Significa scriverlo sottoforma di prodotti di grado inferiore. Ci sono diversi metodi:
- Raccoglimento a fattor comune totale
- Raccoglimento a fattor comune parziale o a gruppi
Scrivi le regole di scomposizione:
a) del quadrato di un binomio
somma: (a + b) =a2+2ab+b2
differenza: (a – b) =a2-2ab+b2
b) della differenza di quadrati
(a – b)(a + b)= a2+ab-ab-b2= a2-b2
c) della differenza e della somma di due cubi
(a – b)3
(a + b)3
7. Dimostra che tra due numeri razionali esiste sempre almeno un altro numero razionale.
La densità di Q e R è una proprietà che caratterizza l’insieme dei numeri razionali inteso come sottoinsieme dei
numeri reali, per la quale comunque scelti due valori reali esiste sempre un numero razionale compreso tra essi.
ENUNCIATO (DENSITÀ DI Q IN R)
Prendiamo due numeri a caso e troviamo un numero che si trova tra di loro es: 0 e ½ 1/2.:2=1/4
Siano x,y due numeri reali con x < y. Esiste q ꞓ Q tale che x < q < y. In sintesi Q è denso in R.
8. Come possiamo trasformare una frazione in un numero decimale e cosa sai dire dei numeri decimali
che otteniamo dalle frazioni?
½ = 0,5 facciamo 1:2 numeratore : denominatore
NUMERI DECIMALI: sono numeri formati da una parte intera e da una parte decimale, separate da una virgola.
9. Definisci la potenza con esponente intero ed elenca le operazioni con le potenze con esponente
intero.
L’esponente indica quante volte la base deve moltiplicarsi per se stessa.
- prodotto
an x am = an+m
10. Perché è stato necessario ampliare l’insieme Q? Metti in corrispondenza l’insieme R e i punti di una
retta numerica.
Numeri razionali sono numeri periodici infiniti
La radice è un numero decimale periodico non infinito

11. Definisci la potenza con base positiva ed esponente razionale ed elenca le operazioni con tale
potenza.
Somma, prodotto divisione, sottrazione.

12. Definisci il valore assoluto di una variabile.


Il valore assoluto è una funzione che associa ad un numero negativo il numero stesso con segno positivo, a 0
associa 0 e lascia invariati i numeri positivi. Il valore assoluto di un numero è sempre positivo o nullo.
13. Definisci il segmento e l’asse di simmetria. Come dividiamo il segmento in n parti uguali?
Un segmento è una parte di retta compresa tra due punti, detti estremi del segmento.
L’asse di simmetria è una retta che gode di particolari proprietà e che si introduce per definire la simmetria assiale.
14. Quando tre numeri possono essere le misure dei lati di un triangolo? Quali relazioni lega i lati e gli
angoli opposti di un triangolo?
Ciascuno deve essere minore della somma degli altri due e maggiore della loro differenza.
Di fronte al lato maggiore c’è sempre l’angolo maggiore.
15. Definisci i quattro punti notevoli di un triangolo. Descrivi la loro costruzione.
ORTOCENTRO: ottenuto dall’incrocio delle altezze- L'altezza è un segmento caratteristico di alcune forme
geometriche.
Ad esempio, nel triangolo si dice altezza il segmento più breve (quindi perpendicolare) che unisce un vertice alla
retta contenente il lato opposto.
INCENTRO: ottenuto dall’incrocio delle bissetrici- a bisettrice è il nome dato a un piano o linea, semiretta o retta,
utilizzati per la bisezione di un'entità geometrica, come un segmento, triangolo, poligono in generale o un angolo,
in due parti congruenti
BARICENTRO: ottenuto dall’incrocio delle mediane- è un segmento che congiunge un vertice al punto medio del
lato opposto.
CIRCOCENTRO: ottenuto dall’incrocio delle assi- è la retta perpendicolare al segmento che passa per il suo punto
medio.
16. Descrivi le proprietà del triangolo equilatero e del triangolo isoscele.
TRIANGOLO EQUILATERO
1. È un poligono regolare
2. Ha tre lati uguali e tre angoli uguali (60 gradi)
3. È sempre possibile inscriversi una circonferenza
4. È il poligono regolare con il minor numero di lati che si possa costruire
5. Bissetrici, mediane, altezze e assi coincidono
6. È simmetrico rispetto a ciascuna delle tre altezze
7. È un particolare tipo di triangolo acutangolo
8. È un particolare tipo di triangolo isoscele
TRIANGOLO ISOSCELE
1. I lati obliqui sono congruenti
2. Gli angoli alla base sono congruenti
3. È simmetrico rispetto all’altezza relativa alla base
4. Le altezze relative ai lati obliqui sono congruenti
5. L’altezza relativa alla base divide un triangolo isoscele in due triangoli rettangoli congruenti
6. L’altezza relativa alla base è anche mediana e asse relativo alla base e bissetrice al vertice
7. Un triangolo equilatero è anche isoscele, ma un triangolo isoscele non è necessariamente equilatero
8. Un ulteriore caso particolare è dato dal triangolo rettangolo isoscele: è un triangolo sia isoscele che
rettangolo: dovendo avere due angoli uguali ed un angolo retto, i due angoli acuti misureranno
necessariamente 45gradi
9. Può essere acutangolo, rettangolo o ottusangolo
17. Definisci gli angoli interni ed esterni di un triangolo. Dimostra che la somma degli angoli interni di un
triangolo è di 180°. Quant’è la somma degli angoli esterni di un triangolo?
ANGOLI INTERNI: la somma di tutti gli angoli interni misura 180gradi indipendentemente dal triangolo
ANGOLI ESTERNI: 360gradi

18. Definisci il triangolo rettangolo e enuncia i teoremi relativi al triangolo rettangolo.


È un triangolo in cui uno degli angoli interni è un angolo retto, cioè misura 90gradi. I due lati perpendicolari
vengono detti cateti, mentre il lato opposto è l’ipotenusa.
PRIMO TEOREA DI EUCLIDE: in un triangolo ciascun cateto è il medio proporzionale tra l’ipotenusa e la proiezione
del cateto sull’ipotenusa i: c1 = c1: p1 i: c2= c2: p2

SECONDO TEOREMA DI EUCLIDE: in un triangolo rettangolo l’altezza relativa all’ipotenusa è il medio proporzionale
tra le proiezioni dei due cateti sull’ipotenusa p1:h=h : p2
19. Quando due triangoli sono congruenti? Enuncia i criteri di congruenza dei triangoli.
Se due triangoli hanno rispettivamente congruenti due lati e l’angolo tra essi compreso, allora sono congruenti.
PRIMO CRITERIO: due triangoli sono congruenti se hanno congruenti due lati e l’angolo tra essi compreso
SECONDO CRITERIO: due triangoli sono congruenti se hanno un lato e due angoli a esso adiacenti rispettivamente
congruenti
TERZO CRITERIO: se hanno tutti i lati ordinatamente congruenti
QUARTO CRITERIO: se hanno ordinatamente congruenti due angoli e un lato
20. Quando due triangoli sono simili? Enuncia i criteri di similitudine dei triangoli. Cosa puoi dire sul
perimetro e sull’area di triangoli simili?
Due triangoli sono simili quando hanno tutti gli angoli uguali e i lati corrispondenti in proporzione.
Se hanno una coppia di lati proporzionali e l’angolo tra essi compreso congruente.
Due triangoli sono simili se hanno tutti i tre lati ordinatamente proporzionali.
Il rapporto tra i PERIMETRI è uguale al rapporto tra i lati: AB/A’B’=BC/B’C’=AC/A’C’=2p/2p’
Il rapporto tra le AREE è uguale al quadrato del rapporto tra i lati: (AB/A’B’)=(AC/A’C’)=S/S’

21. Come si può esprimere l’area di un triangolo conoscendo due lati e l’angolo tra essi compreso? Quali
altre formule conosci per calcolare l’area del triangolo?
Partendo dalla formula per l’area di un triangolo A=c x h/2
Si riconosce come l’altezza rispetto a uno dei due lati noti (che diventa la base c) divide il triangolo di partenza in
due triangoli rettangoli più piccoli. L’altro lato, a, costituisce l’ipotenusa di uno di questi triangoli e l’altezza h può
quindi essere vista come il cateto opposto all’angolo noto B(beta). La sua lunghezza di conseguenza si ottiene dalla
formula: h= a x senB
L’area del triangolo è data da: A= a x csenB/2
Area triangolo con il lato e l’altezza relativa ad esso: A= AB x hc/2 A= BC x h A A= AC x hB/2
Area triangolo con la formula di Erone: A= p x (p-AB) x (p-BC) x (p-AC)
TRIANGOLO RETTANGOLO
Area con i cateti A= c1 x c2/2
Area con l’ipotenusa e l’altezza A= i x h/2
22. Come si può esprimere il lato di un quadrato inscritto in una circonferenza di raggio r?

23. Definisci la circonferenza inscritta e circoscritta al triangolo. Ricava la formula per calcolare il raggio
della circonferenza inscritta nel triangolo.
UNA CIRCONFERENZA è INSCRITTA in un triangolo se risulta essere tangente a tutti i lati del triangolo. Per poter
calcolare il raggio occorrono il perimetro e l’area del triangolo. P= AB+BC+AC A= base x h/2
Il centro di una circonferenza ad esso CIRCOSCRITTA si chiama CIRCOCENTRO ed è un punto notevole. È il punto
d’incontro dei tre assi dei lati che formano il triangolo.
24. Enuncia il teorema dei seni. Quando lo applichiamo? /
25. Enuncia il teorema del coseno. Quando lo applichiamo? /
26. Definisci il poligono regolare di n lati. Quante diagonali ha un poligono?
Sono un particolare tipo di poligoni, sono poligoni convessi equilateri ed equiangoli cioè con i lati e gli angoli
rispettivamente congruenti tra loro.
Si dice DIAGONALE di un poligono il segmento che unisce due vertici non consecutivi del POLIGONO. Nel
pentagono regolare ABCDE le 5 DIAGONALI AC,CE,EB,BD,DA formano il pentagono stellato ACEBD.

27. Quali quadrilateri conosci? Quanto vale la somma degli angoli interni di un quadrilatero convesso?
QUADRILATERI CONVESSI:
-trapezio
-parallelogramma
-rombo
-rettangolo
-quadrato
-quadrilatero ciclico
-aquilone-deltoide
La somma è minore a 180gradi.
28. Definisci il parallelogramma ed elenca alcune sue proprietà. Scrivi le formule che conosci per
calcolare l’area del parallelogramma.
È un quadrilatero che rappresenta i lati a due a due paralleli. Un caso particolare di TRAPEZIO. Gli angoli adiacenti
sono supplementari, sommati formano un angolo di 180gradi.
PROPRIETÀ:
- Un quadrilatero è un parallelogramma se le sue diagonali si bisecano, cioè ciascuna divide l’altra in due
segmenti congruenti
- Se tutte le coppie di angoli interni consecutivi sono costituite da angoli supplementari
- Se le due coppie di angoli interni opposti sono costituite da angoli congruenti
- Se ha due lati opposti paralleli e congruenti
A= b x h A= absenL(alfa)
29. Definisci il trapezio, il trapezio isoscele e il trapezio rettangolo ed elenca alcune loro proprietà. Ricava
la formula per calcolare l’area del trapezio.
È un equilatero con solo due lati paralleli.
TRAPEZIO ISOSCELE: nel quale i due angoli adiacenti ad una base siano congruenti. Anche i lati obliqui sono
congruenti.
TRAPEZIO RETTANGOLO: nel quale i due angoli adiacenti ad un lato obliquo sono angoli congruenti e quindi retti
poiché sono supplementari. È rettangolo solo se ha un lato obliquo perpendicolare alle basi. A= h x (B+b)/2
A= a+c/2 x h
30. Definisci la circonferenza, il cerchio, la corda, il raggio e il diametro. Descrivi le posizioni reciproche
tra due circonferenze nel piano.
CIRCONFERENZA: è un luogo geometrico di punti del piano equidistanti da un punto fisso detto centro. La distanza
da qualsiasi punto della circonferenza dal centro si definisce RAGGIO.
CERCHIO: figura geometrica che appartiene ad un piano, la forma è circolare. Punto centrale del cerchio è detto
centro.
CODA: un segmento che unisce due punti distinti di una curva. La retta su cui giace la corda si chiama SECANTE.
RAGGIO: segmento di retta avente un estremo sulla circonferenza o superficie sferica e l’altro estremo nel centro
della figura. Il raggio misura la metà del DIAMETRO.
DIAMETRO: segmento che unisce due punti della circonferenza passando per il centro, tali punti sono detti opposti.
Misura il doppio del RAGGIO.

Circonferenze secanti

Circonferenze tangenti

Circonferenze passanti
31. Quali sono le posizioni reciproche tra retta e circonferenza? Cos’è la retta tangente ad una
circonferenza? Come si costruisce la retta tangente in un dato punto della circonferenza?
- Secante
- Una esterna all’altra o una interna all’altra
- Tangenti internamente o esternamente
- Concentriche
La retta tangente ad una circonferenza se esse in comune hanno solo un punto.
Si traccia la retta che passa attraverso il punto comune ovvero che giace sulla circonferenza.
32. Scrivi la formula per calcolare la lunghezza della circonferenza, l’area del cerchio e l’area della corona
circolare.
Lunghezza circonferenza: C= 2 xr
Area cerchio:
Area corona circolare: x( )
33. Definisci l’arco e scrivi la formula per calcolare la sua lunghezza.
Parte curva regolare compresa fra due suoi punti, detti estremi dell’arco. 2 : 0 = 2 r : l
34. Definisci il settore circolare e scrivi la formula per calcolare la sua area.
È una qualsiasi porzione di cerchio delimitata da due raggi e da un arco di circonferenza.

A= (alfa-senL) A= L x r/2 A= x 0/360


35. Definisci l’angolo alla circonferenza e l’angolo al centro. Qual è la relazione tra angolo al centro ed
angolo alla circonferenza che insistono sullo stesso arco?
Avente vertice sulla circonferenza e i lati entrambi secanti, oppure uno secante e l’altro tangente alla circonferenza.
ANGOLO AL CENTRO: in qualsiasi angolo che ha per vertice il centro della circonferenza e per lati due semirette
qualsiasi uscenti dal centro
Dato un angolo alla circonferenza, diremo che l’angolo al centro corrisponde ad esso è l’angolo al centro che insiste
sullo stesso arco.
La relazione che lega angoli al centro e angoli alla circonferenza è la seguente, ed è un vero e proprio TEOREMA
della geometria EUCLIDEA: ogni angolo alla circonferenza è la metà del corrispondente angolo al centro.
36. Definisci il prisma. Scrivi la formula per calcolare il volume e l’area della superficie del prisma retto.
Quali sono i prismi che conosci?
È un poliedro le cui basi sono due POLIGONI CONGRUENTI di n lati posti su piani paralleli e connessi da un ciclo di
parallelogrammi (le facce laterali).
- Parallelepipedi
- Prisma regolari
- Grafo
Prisma retto: A= Ab x h V= Sb x h/2
Cubo, parallelogramma.
37. Descrivi il cilindro retto e scrivi la formula per calcolare l’area della superficie e il volume di un
cilindro. Quando un cilindro si dice equilatero?
È un solido ottenuto dall'estrusione di un esagono regolare, V= Ab x h/3 Sb= Sb= Stot – Slat/2
CILINDRO EQUILATERO quando la misura dell’altezza coincide con la misura del diametro del cerchio di base
38. Descrivi la piramide. Quali piramidi conosci? Scrivi la formula per calcolare l’area della superficie e il
volume di una piramide.
È un solido, come base ha un quadrato e come lati i triangoli. V= Ab x h/3 Stot= Slat + Sb Sb= 3V/h
Piramidi – oblique
- Regolari
- rette
39. Descrivi il cono. Scrivi la formula per calcolare l’area della superficie e il volume di un cono.
È un solido di rotazione, ha un cerchio per la base e un triangolo come lati V= Ab x h/3 Sb= Stot – Slat St=rs
St= B +SL= + rs = r (r+s)

40. Descrivi il sistema di riferimento cartesiano ortogonale. Nel piano cartesiano ad ogni punto viene
associata una coppia ordinata di numeri reali. Spiega perché si deve usare l’aggettivo “ordinata”.
Ricava la formula della distanza tra due punti.
È un sistema di riferimento formato da n rette ortogonali, sono intersecate tutte nel punto chiamato ORIGINE.
41. Scrivi il modello algebrico che corrisponde alle seguenti rette:
 L’asse delle ascisse: ha equazione y=0. Insieme all’asse delle ordinate è uno dei due assi che formano il
PIANO CARTESIANO, ed è in particolare l’asse orrizontale.
 L’asse delle ordinate: è l’asse verticale che si disegna nella rappresentazione di un riferimento cartesiano.
Ha equazione x=0
 Una retta parallela all’asse delle ascisse e passante per un punto di ordinata 3: y=3
 Una retta parallela all’asse delle ordinate e passante per un punto di ascissa 2: x=2
42. Definisci la funzione lineare e spiega il significato geometrico del coefficiente angolare e dell’ordinata
all’origine. Come sono i grafici di due funzioni lineari con uguali coefficienti angolari? Scrivi alcuni
esempi di equazioni di coppie di rette che siano incidenti oppure parallele.
In matematica, per funzione lineare si intende:
Nel calcolo infinitesimale, una funzione polinomiale di grado zero o uno
In algebra lineare e analisi funzionale, una trasformazione lineare.
ll coefficiente angolare di una retta è un coefficiente numerico, solitamente indicato con m, che esprime una misura
della pendenza della retta rispetto all'asse x (o a qualsiasi retta orizzontale) e che compare direttamente
nell'equazione esplicita y=mx+q.
L'ordinata all'origine di una retta (o termine noto di una retta) esprime il valore di ordinata del punto in cui la retta
data interseca l'asse delle ordinate y.
I grafici sono paralleli.
Devono avere il k uguale. Y=3x+2 y=3x+3
43. Il coefficiente angolare di una retta si chiama anche rapporto incrementale. Sai spiegare perché?
Il rapporto incrementale di una funzione reale di variabile reale f è un numero che, intuitivamente, misura "quanto
velocemente" la funzione cresce o decresce al variare della coordinata indipendente attorno a un dato punto. Dal
punto di vista geometrico, esso fornisce il valore del coefficiente angolare di una retta secante passante per il dato
punto e un altro punto sul grafico della funzione. Il concetto di rapporto incrementale è strettamente legato alla
nozione di derivata, e può essere definito per funzioni più generali, come le funzioni a più variabili.
44. Come puoi verificare se tre punti, dei quali sono note le coordinate, appartengono alla stessa retta?
Trovando gli zeri della funzione. Usando le equazioni cartesiane mi basta sostituire le coordinate di un punto
nell'equazione e verificare se è soddisfatta.
45. Come puoi verificare, da un punto di vista algebrico, l’appartenenza di un punto ad una retta?
P1(x1;y1), per appurare se il punto appartiene alla retta si devono sostituire le sue coordinate nell'equazione della
retta, se l'uguaglianza è verificata la retta appartiene altrimenti non appartiene.
46. Quante informazioni indipendenti sono necessarie e sufficienti per determinare l’equazione di una
retta?
Ho bisogno di un punto e una retta parallela o perpendicolare oppure di due punti

47. Scrivi l’equazione della retta nella forma esplicita, implicita e segmentaria. Quali rette si possono
scrivere in queste forme? tutte
Forma esplicita: y=kx+n forma implicita: ax+by+c=0 forma segmentaria:
48. Come si calcola l’angolo tra rette? Scrivi le condizioni di perpendicolarità e di parallelismo di due
rette.
Rette parallele: k1=k2

Rette perpendicolari:

ANGOLO TRA RETTE: tan(gamma)=Ik2-k1/1+k1k2I


49. Cos’è la soluzione di un’equazione? Come risolviamo un’equazione lineare in un’incognita. Descrivi i
principi di equivalenza.
Per risolvere un'equazione si intende la ricerca degli elementi (numeri, funzioni, insieme, ecc.) che soddisfino la
rispettiva equazione (due espressioni unite da un'uguaglianza). Queste espressioni contengono una o più incognite,
che sono variabili libere per le quali sono cercati i valori che fanno sì che la condizione espressa dall'equazione sia
soddisfatta. Per essere precisi, di solito si intende che questi valori non sono necessariamente valori reali, ma, in
realtà, spesso sono espressioni matematiche. Una soluzione dell'equazione è un'assegnazione di espressioni alle
incognite che soddisfi l'equazione, in altre parole, quando questi risultati vengono sostituiti alle incognite,
l'equazione diventa una tautologia (un'affermazione dimostrabilmente vera).
Metti gli x da una parte i numeri dall’altra ovvero
x+3=5 / -3
X+3-3=5-3
X=2

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