Le Lan E Il Modello Di Riferimento Ieee 802: Cortesia Della SSGRR - It - Creative Commons - CC-BY-SA
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LE LAN E IL MODELLO DI RIFERIMENTO IEEE 802
La fine degli anni '70 vede la comparsa sul mercato statunitense delle LAN. Si
tratta di reti di calcolatori che si propongono come scopo una soluzione più idonea al
problema dell'interconnessione di sistemi su base locale di quanto non fossero le
soluzioni progettate per le reti geografiche (WAN). Esse si basano sull'ipotesi che in
ambito locale siano disponibili dei canali trasmissivi ad alta velocità, basso costo e non
vincolati dalla conformità agli standard CCITT.
Una definizione che identifica gli aspetti peculiari delle LAN è la seguente:
5.1 DEFINIZIONE
Le reti geografiche costruite alla fine degli anni '70 erano quasi sempre basate sul
concetto di master-slave. Il mainframe, o in generale l'elaboratore centrale, era il
master della comunicazione, e i terminali, o le stazioni, gli slave. Tutti i sistemi
connessi alla LAN diventano invece paritetici, cioè della stessa importanza. La
"risorsa LAN" viene equamente ripartita tra tutti i sistemi ad essa connessi. Non conta
la dimensione: per una LAN un mainframe è importante come un PC; non conta la
funzionalità: per una LAN un server è importante come un client. Inoltre, il funzio-
namento della LAN non dipende da alcun sistema in particolare. Essa continua a
mantenere inalterate le sue funzionalità anche in presenza di guasti delle stazioni o dei
mainframe, oppure nel caso in cui questi vengano collegati o scollegati.
L'idea di usare un solo canale fisico di trasmissione per realizzare una LAN può
a prima vista sembrare restrittiva, ma così non è. Quando le LAN fecero la loro
comparsa sul mercato, spinte dai costruttori di calcolatori, i costruttori di sistemi di
telecomunicazione cercarono di ostacolarle, proponendo come alternativa i PABX
digitali. Questi sono dei centralini privati numerici in grado di commutare un grande
numero di circuiti digitali a 64 Kb/s (velocità standard per un canale telefonico
numerico). Fu un clamoroso fallimento e la diffusione delle LAN crebbe sempre più
velocemente.
La causa di tale fallimento è da ricercarsi nella modalità operativa dell'utente di
LAN. Egli infatti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, per la maggior parte
del tempo non utilizza la rete. Quando però la utilizza, chiede alla rete di avere
prestazioni altissime. Tale modalità di utilizzo viene detta "a burst". Questo mal si
accorda con il modello del PABX numerico che alloca permanentemente a ciascun
utente 64 Kb/s che sono inutilizzati per la maggior parte del tempo e di prestazioni
troppo limitate quando l'utente decide di utilizzare la rete.
Il successo delle LAN è proprio da ricercarsi nell'aver compreso quanto sopra, ed
effettuato la scelta progettuale rappresentata in figura 5.1.
Le LAN hanno quindi sempre un solo canale trasmissivo ad alta velocità
condiviso nel tempo da tutti i sistemi collegati. Quando un sistema trasmette diventa
proprietario temporaneamente (per la durata di uno o pochi pacchetti) dell'intera
Le trasmissioni locali
La velocità richiesta
sono tipicamente
è elevata
a burst
Mezzo trasmissivo
condiviso da
tutti gli utenti
ELEMENTI QUALIFICANTI
DELLE LAN
PROTOCOLLI CABLAGGIO
STANDARD STRUTTURATO
EIA/TIA 568
IEEE 802 ISO/IEC 11801
Gli attributi che deve possedere una LAN sono quelli classici delle reti di
calcolatori e cioè:
- affidabilità: oggi la tecnologia delle LAN è assolutamente consolidata e
consente di ottenere affidabilità elevatissime, tali da permettere a molti
costruttori di produrre schede di rete locale con garanzia illimitata;
- flessibilità: oggi le LAN sono utilizzate per applicazioni molto disparate, dalle
LAN di soli PC all'integrazione PC-mainframe, fungendo da supporto unifica-
to per più architetture di rete, tra loro incompatibili ai livelli superiori del
modello OSI;
- modularità: le LAN possono essere realizzate utilizzando componenti di molti
costruttori diversi, perfettamente intercambiabili;
- espandibilità: le LAN sono strutture appositamente concepite per fornire una
crescita graduale nel tempo, secondo le esigenze dell'utente;
- gestibilità: la maggior parte dei componenti delle LAN prodotti negli ultimi
anni sono concepiti per essere gestiti mediante accessi remoti utilizzando il
protocollo SNMP (Simple Network Management Protocol), che è un protocol-
lo applicativo basato su UDP/IP (si veda il paragrafo 16.12.9).
Affinché queste ed altre proprietà vengano soddisfatte è comunque indispensabi-
le un accurato progetto a priori che tenga conto delle esigenze attuali dell'utilizzatore
e delle possibili evoluzioni.
Le proprietà precedentemente elencate, unite all'economicità, sono state elemen-
to chiave per la diffusione delle LAN e delle reti di calcolatori. Il soddisfacimento di
LIVELLO
Interfaccia unificata con il livello network NETWORK
5.6 MAC
IEEE 802.3 è l'evoluzione della rete Ethernet proposta da Digital, Intel e Xerox
(DIX). Utilizza un MAC di tipo CSMA/CD (Carrier Sense Multiple Access - Collision
Detection) in cui l'arbitraggio del canale trasmissivo avviene tramite un meccanismo
di contesa non deterministico, che non garantisce un tempo di attesa limitato superior-
mente. IEEE 802.3 prevede una topologia logica a bus, con cablaggio a bus o a stella.
La velocità trasmissiva è di 10 Mb/s e il throughput massimo di circa 4 Mb/s.
IEEE 802.4 è uno standard di rete locale concepito appositamente per applicazio-
ni di automazione di fabbrica, nell'ambito del progetto MAP (Manufacturing
Automation Protocol). IEEE 802.4 ha una topologia logica e fisica a bus, ma
l'arbitraggio del canale trasmissivo avviene tramite un token e quindi il protocollo è
deterministico, con tempo di attesa limitato superiormente. La velocità trasmissiva è
di 10 Mb/s e il throughput massimo di 8 Mb/s.
IEEE 802.5 è l'evoluzione della rete locale Token Ring proposta da IBM in
alternativa ad Ethernet. Lo standard prevede una topologia ad anello, con cablaggio
stellare o a doppio anello. L'arbitraggio del canale trasmissivo avviene tramite token
e quindi il protocollo è deterministico, con tempo di attesa limitato superiormente. La
velocità trasmissiva è di 4 o 16 Mb/s e il throughput massimo di 3 o 12 Mb/s.
IEEE 802.6 è lo standard per reti metropolitane MAN, approvato anche in sede
di CCITT. Utilizza una topologia logica a doppio bus, con cablaggio a doppio bus o
a doppio anello. L'arbitraggio del canale trasmissivo avviene tramite prenotazioni
gestite dall'algoritmo DQDB (Distributed Queue Dual Bus) e la tipologia del proto-
collo risulta deterministica. La velocità trasmissiva varia da 34Mb/s a 140 Mb/s con
throughput massimi pari a circa l'80% della velocità trasmissiva.
5.6.5 FDDI
FDDI (Fiber Distributed Data Interface) è una rete locale ad alte prestazioni
inserita nel progetto IEEE 802, ma standardizzata dall'ISO con la sigla 9314. Lo
standard prevede una topologia logica ad anello, con cablaggio stellare o a doppio
anello. L'arbitraggio del canale trasmissivo avviene tramite token e quindi la tipologia
del protocollo è deterministica, con tempo di attesa limitato superiormente. La
velocità trasmissiva è di 100 Mb/s e il throughput massimo di 80 Mb/s. FDDI è il primo
standard per reti locali concepito esplicitamente per operare su fibra ottica, anche se
oggi se ne hanno anche realizzazioni su rame.
Nelle reti locali, al livello 2 OSI, sono presenti due tipi di PDU corrispondenti ai
due sottolivelli LLC e MAC. Il formato della LLC-PDU è comune a tutte le reti locali
e verrà discusso nel paragrafo 5.7.2, mentre quello della MAC-PDU è peculiare di ogni
singolo MAC. Tuttavia alcuni campi principali, rappresentati in figura 5.4, sono
presenti in tutte le MAC-PDU. In particolare una MAC-PDU contiene due indirizzi
(SAP), uno di mittente (MAC-SSAP) e uno di destinatario (MAC-DSAP), un campo
INFO contenente la LLC-PDU (cioè il pacchetto di livello LLC) e una FCS (Frame
Control Sequence) su 32 bit, cioè un codice a ridondanza ciclica (CRC) per l'identifi-
cazione di errori di trasmissione.
Gli indirizzi MAC sono lunghi 6 byte, si scrivono per convenzione in esadecimale
e sono univoci a livello mondiale. Essi sono scritti in una ROM dal costruttore della
scheda di rete e possono essere eventualmente sostituiti via software da indirizzi scritti
in un apposito buffer. Essi si compongono di due parti di 3 byte ciascuna:
- i 3 byte più significativi indicano il lotto di indirizzi assegnato al costruttore
della scheda di rete locale o all'organizzazione che ha progettato una data
architettura di rete; essi vengono detti OUI (Organization Unique Identifier);
- i 3 byte meno significativi sono una numerazione interna progressiva decisa
dal costruttore stesso.
Ad esempio una scheda con indirizzo MAC 08-00-2B-3C-07-9A è una scheda
prodotta dalla Digital Eq. Corp., in quanto il lotto 08-00-2B è l'OUI di tale ditta. Per
una lista completa degli OUI si veda l'appendice A.
I primi due bit trasmessi sul canale hanno un'importanza particolare: il primo si
chiama I/G (Individual/Group) ed indica se l'indirizzo è di un singolo sistema o di un
gruppo di sistemi, il secondo U/L (Universal/Local) indica se l'indirizzo è stato
assegnato ufficialmente o è stato deciso su base locale.
Vi sono purtroppo problemi di non standardizzazione nell'indirizzamento a
livello MAC: in 802.3 e 802.4 il primo bit trasmesso sul filo è il meno significativo
del primo byte, mentre in FDDI e 802.5 il primo bit trasmesso sul filo è il più
significativo del primo byte. In figura 5.5 è illustrata tale disomogeneità.
10111101
10111101
L3 ....
PDU L3-DSAP L3-SSAP L4-PDU
LLC
PDU LLC-DSAP LLC-SSAP CONTROL L3-PDU
MAC
PDU MAC-DSAP MAC-SSAP LLC PDU FCS
Ogni interfaccia di rete locale è gestita da un suo livello MAC. Su tale livello
MAC si appoggia un livello LLC. Il livello MAC è implementato nell'hardware della
scheda di rete locale, mentre il livello LLC è di solito realizzato in software. Ogni
livello LLC può gestire un solo livello MAC: questo significa che un livello LLC non
può avere funzionalità di "relaying" (non può inoltrare pacchetti) tra più MAC. Tale
funzionalità di instradamento dei pacchetti è delegata al livello 3.
IEEE 802.2 è lo standard del sottolivello LLC. Esso definisce sia i servizi forniti
dal livello LLC, sia il protocollo che li implementa.
5.7.2 LLC-PDU
LLC ha una sua PDU (LLC-PDU), simile a quella di HDLC (figura 5.7). Si osservi che
nel contesto dei protocolli per reti locali si suole usare il termine ottetto al posto di byte.
In funzione dei valori assunti dal campo control, si distinguono tre tipi di PDU di
cui il primo è il più importante:
- Unnumbered PDU (U-PDU). Si utilizzano per trasportare i dati di utente (nella
modalità non connessa) per scopi di inizializzazione e per ragioni diagnostiche;
- Information PDU (I-PDU). Sono usate nella modalità connessa per trasportare
i dati di utente;
- Supervisory PDU (S-PDU). Sono usate nella modalità connessa per trasportare
le informazioni di controllo del protocollo.
Le U-PDU hanno un campo control di un byte, mentre le S-PDU e le I-PDU hanno
un campo control di due byte.
In particolare si identificano tre sottotipi di U-PDU:
- Unnumbered Information (UI). Sono utilizzate per i dati di utente;
- eXchange Identification (XID). Sono usate per scambiare informazioni relati-
vamente ai tipi di sevizi LLC disponibili;
- TEST. Sono usate per effettuare delle procedure di loopback test tra due sistemi.
Per un'analisi più approfondita dei vari tipi di LLC-PDU si veda il paragrafo 13.2.
Livello 3
Livello 3 Livello 3 altra
OSI TCP/IP architettura
Sottolivello MAC
I SAP di LLC sono grandi un byte (figura 5.9) e i due bit meno significativi sono
I/G (significato identico a quello di livello MAC) e U (attenzione: qui le codifiche sono
scambiate: U = 0 indirizzo definito dall’utente, U = 1 indirizzo assegnato dall’IEEE).
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5.7.4 Le SNAP-PDU
In tal caso il campo Control indica una U-PDU ed è seguito da un campo Protocol
Identifier composto da due parti:
- i primi 3 byte contengono l'OUI dell'organizzazione che ha proposto il protocollo;
- i secondi 2 byte identificano il protocollo all'interno dell'organizzazione. Se i
primi 3 byte sono a zero la codifica usata per questi 2 byte è quella del Protocol
Type di Ethernet v.2.0, riportata in appendice A.
L'esempio di figura 5.10 indica un pacchetto con codifica Ethernet contenente
dati TCP/IP, essendo 0800 la codifica per IP. Le codifiche Ethernet dei protocolli più
comuni sono contenute nell'appendice A.
Un altro esempio è quello di un pacchetto con Protocol Identifier 08-00-2B-80-
3C: si tratta di una SNAP-PDU usata da Digital (08-00-2B) per un protocollo
proprietario utilizzato da applicativi di "name server".
Il livello LLC, quando riceve un pacchetto, analizza LLC-DSAP: se questo è
diverso da 0AAH allora ha immediatamente il codice del protocollo di livello 3 a cui
passare il pacchetto, altrimenti (è il caso di una SNAP-PDU) decide a quale livello 3
inoltrare il pacchetto in base al campo Protocol Identifier.
BIBLIOGRAFIA