Tirocinio: come mi oriento?
Incontro di orientamento al tirocinio post – lauream in psicologia
LEGGE 18 febbraio 1989, n. 56
u Art. 2
u 1. Per esercitare la professione di psicologo e' necessario aver conseguito
l'abilitazione in psicologia mediante l'esame di Stato ed essere iscritto
nell'apposito albo professionale.
u 2. L'esame di Stato e' disciplinato con decreto del Presidente della Repubblica,
da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.
u 3. Sono ammessi all'esame di Stato i laureati in psicologia che siano in possesso
di adeguata documentazione attestante l'effettuazione di un tirocinio pratico
secondo modalità stabilite con decreto del Ministro della pubblica istruzione,
da emanarsi tassativamente entro un anno dalla data di entrata in vigore della
presente legge.
Decreto Ministeriale del 13. 1. 1992
n. 239 (Regolamento recante norme
sul tirocinio pratico post-Lauream)
u Art. 1
u 1. All'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di
psicologo possono essere ammessi i laureati in psicologia che abbiano compiuto
un tirocinio pratico annuale post- lauream.
u 2. Il tirocinio deve essere effettuato presso i dipartimenti e gli istituti di
discipline psicologiche delle universita' ovvero presso strutture pubbliche o
private ritenute idonee dalle autorita' accademiche d'intesa con il competente
consiglio dell'Ordine.
Decreto Ministeriale del 13. 1. 1992
n. 239 (Regolamento recante norme
sul tirocinio pratico post-Lauream)
u 3. La pratica professionale che si articola in due semestri deve riguardare gli
aspetti applicativi di due delle seguenti aree:
- Psicologia generale
- Psicologia clinica
- Psicologia sociale
- Psicologia dello sviluppo.
u 9. I due semestri di tirocinio avranno carattere continuativo con inizio il 15
marzo ed il 15 settembre di ogni anno.
Convezione Ordine degli Psicologi del
Lazio – Università La Sapienza
u Art. 1
u “[…] gli obiettivi del tirocinio sono:
a. la comprensione dei legami tra teoria e pratica
professionale e l’integrazione tra le conoscenze acquisite
(sapere) e quelle operativamente professionalizzanti (saper
fare, saper essere e sapersi relazionare);
b. la selezione, la ridefinizione e la riorganizzazione delle
conoscenze e delle metodologie tipiche della professione,
in connessione diretta con le richieste e le problematiche
da affrontare mediante azioni professionali;
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u Art. 1
u “[…] gli obiettivi del tirocinio sono:
c. l’inizio della pratica professionale tramite una progressiva
acquisizione di autonomia sotto costante supervisione;
d. l'analisi e la riflessione guidata sulle caratteristiche
distintive e sugli eventi significativi.
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u Art. 2
u 5. Le attività dovranno essere ripartite omogeneamente
durante il periodo di tirocinio. Tali attività non potranno
superare le 8 ore giornaliere e le 40 ore settimanali;
u Art. 3
u 1. Le attività di tirocinio possono essere svolte presso
Enti/Aziende pubblici e privati, nazionali e internazionali (ad
esclusione dei Paesi considerati a rischio, secondo criteri e
indicazioni del Ministero degli Affari Esteri), ritenuti idonei
dalla Commissione Paritetica, oppure presso i Dipartimenti
della Sapienza Università di Roma.
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u 2. Per l’iscrizione all’Albo A, il tirocinio può essere svolto nella
stessa struttura o in due strutture diverse, purché venga
rispettata la differenziazione dei contenuti e delle attività in
riferimento alle aree che caratterizzano il progetto di tirocinio;
u 7. Le richieste di convenzione per attivare nuove sedi di
tirocinio devono essere presentate utilizzando la modulistica
concordata e verranno valutate dalla Commissione Paritetica;
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u Art. 4
u 2. Le attività oggetto del tirocinio includeranno i seguenti ambiti:
a. diagnosi psicologica, anche mediante l’utilizzo di test e di altri strumenti
standardizzati per l’analisi del comportamento, dei processi e delle funzioni
cognitive, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle
motivazioni, dell’interazione sociale, dell’idoneità psicologica a specifici
compiti e condizioni;
b. pratica del colloquio psicologico e clinico;
c. partecipazione alla stesura del bilancio di competenze nelle disabilità e nel
disagio, all’analisi delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto,
nonché delle richieste e delle risorse dell’ambiente;
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d. attuazione di interventi di diagnosi, valutazione, riabilitazione,
rieducazione funzionale e integrazione sociale
e. realizzazione di interventi diretti a sostenere la relazione familiare e
a sviluppare reti di sostegno;
f. interventi nelle attività di promozione della salute e di prevenzione
dei comportamenti a rischio;
g. realizzazione di progetti formativi diretti ad es. a promuovere lo
sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione
sociale, a facilitare i processi di comunicazione, a migliorare la
gestione dello stress e la qualità della vita;
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h. applicazione di modelli per l’orientamento scolastico e professionale, per
l’analisi dei bisogni formativi, per la selezione e la valorizzazione delle
risorse umane;
i. interventi nell’ambito della progettazione, pianificazione,
implementazione di attività finalizzate al monitoraggio e alla valutazione
dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi;
j. realizzazione di progetti in ambito psicologico e delle neuroscienze
cognitive;
k. progettazione, realizzazione e valutazione di interventi nei contesti
assistenziali, educativi, organizzativi, sociali, territoriali e di Comunità;
l. applicazione della psicologia in ambito giuridico-forense;
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m. applicazione di conoscenze ergonomiche alla progettazione di tecnologie e al
miglioramento dell’interazione fra individui e specifici contesti di attività;
n. costruzione e/o adattamento allo specifico contesto di strumenti di indagine
psicologica.
u 5. Gli Enti/Aziende non possono utilizzare i tirocinanti in sostituzione
di personale dipendente o di collaboratori e non possono considerare
l’attività di tirocinio come risorsa professionale aggiuntiva.
u 6. L’accettazione e lo svolgimento delle attività di tirocinio non
devono in alcun modo essere subordinate a richieste di partecipazione
ad attività formative propedeutiche o in itinere che richiedano un
onere economico per il tirocinante.
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u Art. 6
u 1. Il tirocinante è tenuto in primo luogo a conoscere il Codice Deontologico
degli Psicologi Italiani e, per quanto riguarda i tempi e le modalità di
svolgimento dell’attività, deve attenersi al Regolamento sui tirocini.
u 3. Il tirocinante si impegna a:
a. svolgere le attività indicate nel progetto formativo
b. seguire le indicazioni del Tutor e fare riferimento ad esso per qualsiasi
esigenza di tipo organizzativo o altre evenienze;
c. rispettare gli obblighi di riservatezza e non rivelare, durante e dopo lo
svolgimento del tirocinio, notizie o informazioni relative agli utenti, gli
operatori e la struttura ospitante;
d. rispettare i regolamenti delle sedi di tirocinio e le norme di igiene,
sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
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u 5. In presenza di gravi e fondati motivi che impediscano il regolare
svolgimento del tirocinio, il tirocinante ha l’obbligo di segnalare
tempestivamente la situazione alla Commissione Interna, di cui
all’Art. 7, che, dopo aver effettuato le opportune verifiche, valuterà
come intervenire, garantendo la salvaguardia del periodo di tirocinio
già svolto. Qualora la Commissione Interna ravveda una violazione del
Codice Deontologico da parte del Tutor, convocherà tempestivamente
la Commissione Paritetica.
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u Art. 5
u 3. Al Tutor, per l’intera durata del tirocinio, spettano le seguenti
funzioni:
a. introduzione del tirocinante nei diversi contesti dell’attività professionale:
rapporti con le istituzioni, rapporti interpersonali, dotazione tecnico-
strumentale;
b. verifica dell'esperienza svolta dal tirocinante attraverso un costante
monitoraggio, aiuto nella comprensione critica e apporto di suggerimenti e
correzioni ad integrazione dell'esperienza;
c. valutazione consuntiva del tirocinio che tenga conto dei risultati conseguiti
dal tirocinante e della sua capacità di integrazione all’interno del contesto
istituzionale in cui è stata svolta l’esperienza.
Link utili:
u http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1989/02/24/089G0090/sg
u http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1992/03/24/092G0265/sg
u http://www.ordinepsicologilazio.it/universita/tirocinio/
u http://www.ordinepsicologilazio.it/wp-content/uploads/2014/12/Codice-
deontologico-degli-Psicologi-Italiani1.pdf
u http://www.psy.it/wp-content/uploads/2015/04/Linee-di-indirizo-sul-
tirocinio-professionalizzante-approvate-CNOP-15_11_2013.pdf
Grazie per l’attenzione!