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Questa procedura descrive i requisiti generali per eseguire un esame con liquidi penetranti su pezzi metallici. Include istruzioni dettagliate sulla preparazione delle superfici, l'applicazione e la rimozione dei penetranti, e la valutazione delle indicazioni trovate.
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ESAME CON LIQUIDI PENETRANTI

INDICE

1. SCOPO
2. APPLICABILITÀ
3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
4. PERSONALE
5. PREPARAZIONE DEI PEZZI
6. TEMPERATURA
7. COMBINAZIONI DI METODI E MATERIALI DA IMPIEGARE
8. APPLICAZIONE DEL PENETRANTE
9. RIMOZIONE DELL’ECCESSO DI PENETRANTE
10. ESSICCAZIONE DOPO LA RIMOZIONE DELL’ECCESSO DI
PENETRANTE
11. SVILUPPO
12. ESAME
13. VALUTAZIONE DELLE INDICAZIONI
14. CRITERI D’ACCETTAZIONE
15. ESAME PARZIALE CON LIQUIDI PENETRANTI
16. RIPARAZIONI
17. PULIZIA DOPO L’ESAME
18. CERTIFICAZIONE

QUESTO DOCUMENTO È DI PROPRIETÀ DELLA


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ESAME CON LIQUIDI PENETRANTI

1. SCOPO
Questa procedura espone i requisiti generali per eseguire un controllo con
liquidi penetranti di particolari metallici, sia a contrasto di colore sia
fluorescente.

2. APPLICABILITÀ
Questa procedura deve essere impiegata per eseguire l’esame con liquidi
penetranti delle preparazioni dei lembi di saldatura, saldature, getti, lamiere,
tubi e fucinati in acciaio sia ferritico che austenitico sia materiale in altre leghe.
Normalmente, salvo differenti richieste contrattuali, le saldature devono essere
esaminate dopo il trattamento termico, se richiesto, ma prima della prova
idraulica.
Questa procedura è applicabile a tutti i contratti. Eventuali requisiti addizionali
del Cliente saranno descritti in una specifica particolare di commessa.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
§ Codice ASME - Sezione I, V, VIII div. 1 e 2
§ ISPESL, Raccolta S Rev. 95
§ EN 473
§ EN 571
§ EN 1289.

4. PERSONALE
Il personale che esegue i controlli dovrà essere qualificato secondo i requisiti
indicati nel seguito, in accordo agli standard pertinenti. In ogni caso, gli
operatori nel Livello 1 dovranno operare sotto la supervisione di un Livello 2 o
3.

4.1 CONTROLLI IN ACCORDO AL CODICE ASME/AWS


Il personale dovrà essere qualificato almeno al Livello 1, secondo una
procedura scritta interna emessa in accordo ai requisiti di ASNT –
Recommended Practice SNT-TC-1A.

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4.2 CONTROLLI IN ACCORDO AD ISPESL


Il personale deve essere qualificato almeno al livello 2, in accordo con i
requisiti della norma EN 473.

5. PREPARAZIONE DEI PEZZI

5.1 CONDIZIONE DELLE SUPERFICI


Ad eccezione delle saldature incomplete, tutte le superfici da esaminare devono
essere superfici finite. Se in seguito all’ispezione con liquidi penetranti viene
asportato del metallo per molatura, lavorazione di macchina utensile o altro
metodo, le zone della superficie così influenzata devono essere interamente
riesaminate.
La superficie da ispezionare deve essere finita come prescritto sul disegno. In
caso il disegno non specifichi diversamente, le superfici “come saldato, come
laminato, come fuso, come fucinato” sono considerate adatte all’ispezione
senza alcuna molatura ammesso che la superficie da esaminare e tutte le aree
adiacenti siano secche ed esenti da sporco, grasso, filaccia, scaglia, flusso di
saldatura, spruzzi di saldatura, olio o altri materiali estranei che possono
coprire le aperture nella superficie o comunque interferire con l’esame. Le aree
adiacenti devono essere esaminate per almeno 25 mm.

5.2 PULIZIA
Tipici agenti di pulizia che possono essere usati sono detergenti, solventi
organici, soluzioni disincrostanti e prodotti svernicianti. Possono anche essere
usati metodi di sgrassaggio e pulizia ad ultrasuoni. I solventi per la pulizia
devono incontrare i requisiti del par. 7.2.
Il metodo di pulizia impiegato è un argomento importante della procedura
d’esame. I residui della pulizia chimica preliminare possono reagire con il
liquido penetrante e ridurre considerevolmente la sensibilità dello stesso. In
particolare gli acidi ed i cromati possono ridurre fortemente la fluorescenza dei
liquidi penetranti fluorescenti ed il colore dei liquidi penetranti a contrasto di
colore. Si devono pertanto rimuovere gli agenti chimici dalla superficie in
esame, utilizzando metodi adeguati tra i quali anche il risciacquo con acqua.
In caso occorra rimuovere depositi, ossidi, ecc. con metodi come la
spazzolatura, molatura, ecc. si deve prestare attenzione affinché le discontinuità
non vengano mascherate dalla deformazione plastica o da un accumulo di
materiale abrasivo.
Dopo la pulizia, l’essiccazione della superficie da esaminare deve essere
eseguita tramite normale evaporazione o con un getto d’aria forzata, quale è

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più appropriata. Il periodo di tempo per l’essiccazione deve essere come


minimo 5 minuti.

6. TEMPERATURA
Durante la prova, per tutto il periodo dell’esame, la temperatura del materiale
e del penetrante deve essere fra 16°C e 52°C. Quando non è possibile
osservare questi limiti sulle temperature, procedere come descritto nel seguito:
1. Esami in accordo al codice ASME:
Possono essere usate altre temperature e tempi ammesso che il
procedimento sia qualificato come descritto dal Codice ASME Sez. V punto
T-647.
2. Esami in accordo ad ISPESL:
Possono essere usati solo i tipi di prodotto dei gruppi approvati per questo
impiego in conformità con il prEN 571-2.

6.1 POST-EMULSIONANTI
Il metodo post-emulsionabile sarà usato per esami ad alta temperatura
(90?170°C).

6.2 SUGGERIMENTI
Possono essere impiegate le seguenti combinazioni del marchio commerciale
Double-check, o altre equivalenti:
1) Detergente K 410,
2) Penetrante K 017,
3) Emulsionante K 019,
4) Sviluppatore D 350.

7. COMBINAZIONI DI METODI E MATERIALI DA IMPIEGARE


Con il termine “famiglia di prodotti” si intende una combinazione di (i) liquido
penetrante, (ii) agente di rimozione dell’eccesso di liquido penetrante e (iii)
rivelatore utilizzati per l’esame. Questi prodotti possono essere suddivisi come
dalla Tabella 1.

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Tabella 1 - Prodotti per l'esame


Liquido penetrante Agente di rimozione eccesso Rivelatore
di liquido penetrante
Tipo Descrizione Metodo Descrizione Form Descrizione
a

I Liquido penetrante A Acqua a Secco


fluorescente
B Emulsionante lipofilo b Solubile in acqua
II Liquido penetrante a 1. Emulsionante a base
c Sospendibile in acqua
contrasto di colore olio
2. Lavaggio con acqua d A base solvente (umido
III Doppio impiego (liquido
corrente non acquoso)
penetrante fluorescente a
contrasto di colore) C Solvente liquido e Ad acqua o solvente per
speciali impieghi (per
D Emulsionante idrofilo
esempio sviluppatore ad
1. Prelavaggio opzionale
esfoliazione)
(acqua)
2. Emulsionante (diluito
con acqua)
3. Lavaggio finale
(acqua)
E Acqua e solvente

7.1 TIPOLOGIA DEI PRODOTTI


1. Il liquido penetrante rosso è impiegato manualmente con tutte le superfici
mentre il liquido fluorescente post-emulsionante è impiegato sulle superfici
lavorate di macchina.
2. Generalmente la combinazione di prodotti post-emulsionanti deve essere
preferita per l’esame di grandi superfici.
3. Il penetrante, il detergente e lo sviluppatore sono disponibili in bombolette
spray pressurizzate o in recipienti aperti.
4. Si devono usare solo famiglie di prodotti qualificate.

7.2 ANALISI DEI PRODOTTI


I prodotti per l’esame con liquidi penetranti devono essere fra essi compatibili
e, nel complesso, compatibili con il materiale da esaminare.
1. Quando si esaminano leghe a base di Nickel, tutti i prodotti devono essere
singolarmente analizzati per il contenuto di zolfo, in accordo con il Codice
ASME Sez. V, T-625 a).

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2. Quando si esamina acciaio inossidabile austenitico, tutti i prodotti devono


essere singolarmente analizzati per il contenuto di cloro e fluoro, in accordo
con il Codice ASME Sez. V, T-625 b).
3. Per controlli in accordo al Codice ISPESL, la compatibilità dei prodotti con
le parti in esame può essere determinata prima dell’uso mediante la prova
di corrosione descritta dettagliatamente nel prEN 571-2.

7.2.1 Certificato d’analisi


Per l’esame con liquidi penetranti di materiali a base di Nickel e/o acciai
inossidabili austenitici, deve preventivamente essere ottenuto un certificato del
contenuto di contaminanti di tutti i prodotti. Queste certificazioni devono
comprendere il numero di lotto del penetrante ed il risultato del controllo
ottenuto secondo il par. 7.2 sopra.
Queste certificazioni devono essere mantenute come richiesto dalla Sezione del
Codice in riferimento. Se dalle norme di cui sopra non è richiesta un’analisi, il
fabbricante del materiale penetrante deve certificare la quantità totale di
residui.

7.3 TEMPI
I tempi per il penetrante, lo sviluppatore e dell’esame saranno stabiliti tramite
qualificazioni.

8. APPLICAZIONE DEL PENETRANTE


Il penetrante può essere applicato con uno dei metodi seguenti:
1. Pennellatura,
2. Spruzzatura,
3. Immersione.
Se il penetrante è applicato per spruzzatura usando apparecchi ad aria
compressa, deve essere posto un filtro a monte in prossimità dell’ingresso
dell’aria per prevenire contaminazione del penetrante da parte d’olio, acqua,
sporco o sedimenti che possono essere raccolti lungo la linea.
Il tempo di penetrazione deve essere da un minimo di 5 minuti fino a 30 minuti.
In ogni caso deve essere quello raccomandato dal produttore o, se effettuata
una prova di qualifica, quello usato in questa prova. In nessun caso si deve
permettere che il liquido penetrante si essicchi durante il tempo di
penetrazione.

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9. RIMOZIONE DELL’ECCESSO DI PENETRANTE


Dopo che è trascorso il periodo di penetrazione, il penetrante rimasto sulla
superficie deve essere rimosso, prestando attenzione a minimizzare la
rimozione di penetrante dalle discontinuità.

9.1 PENETRANTE LAVABILE CON ACQUA


L’eccesso di penetrante lavabile con acqua sarà rimosso con spruzzatura
d’acqua, riducendo per quanto possibile l’effetto meccanico dovuta al metodo
di lavaggio. La pressione dell’acqua non deve superare 3,4 bar (50 psi) e la
sua temperatura non deve essere maggiore di 43°C (110°F).

9.2 PENETRANTI POST-EMULSIONANTI


Con i penetranti post-emulsionanti, l’emulsionatore deve essere applicato per
spruzzatura o immersione. Il periodo di formazione dell'emulsione è critico.
È governato dalla rugosità della superficie e dal tipo di discontinuità ricercate.
Non deve eccedere i 5 minuti a meno ché siano qualificati altri tempi in
procedure scritte. Dopo l’emulsionamento, la miscela deve essere rimossa con
acqua spruzzata usando la stessa procedura dei penetranti lavabili con acqua.

9.3 PENETRANTI RIMOVIBILI CON SOLVENTI


Con i penetranti rimovibili con solventi, l’eccesso di penetrante, per quanto è
possibile, deve essere rimosso strofinando con un panno o carta assorbente,
ripetendo l’operazione finché il più delle tracce di penetrante sia stato rimosso.
Le tracce rimanenti saranno rimosse strofinando leggermente la superficie con
un panno o carta assorbente inumidita con solvente. Per minimizzare la
rimozione di penetrante dalle discontinuità, deve essere posta cura ad evitare
l’eccesso di solvente. Dopo l’applicazione del penetrante, e prima
dell’applicazione dello sviluppatore, è proibito lavare la superficie con getto di
solvente.

9.3.1 Controllo della rimozione


Durante la rimozione del liquido penetrante in eccesso, deve essere controllata
visivamente la superficie in esame affinché non vi siano residui di liquido
penetrante. Per i liquidi penetranti fluorescenti, questa ispezione va eseguita
sotto una sorgente UV di adeguata potenza.

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10. ESSICCAZIONE DOPO LA RIMOZIONE DELL’ECCESSO DI PENETRANTE


Il metodo di asciugatura della parte da esaminare deve essere tale da
garantire che il liquido penetrante che si trova nelle discontinuità non asciughi.
1. Per le tecniche lavabili con acqua o post-emulsionanti, le superfici possono
essere essiccate asciugandole con materiale pulito o usando aria calda
circolante, ammesso che la temperatura della superficie non sia innalzata
oltre 50°C (122°F).
2. Per il metodo rimovibile con solvente, la superficie sarà essiccata per
evaporazione normale (almeno 5 minuti), asciugatura, strofinatura o aria
forzata.

11. SVILUPPO

11.1 GENERALE
Il rivelatore deve essere applicato il più presto possibile dopo la rimozione del
penetrante.
Uno strato di rivelatore con spessore insufficiente può non estratte il penetrante
fuori dalle discontinuità; al contrario, uno strato di spessore eccessivo può
mascherare le indicazioni.
L’intervallo di tempo deve essere intorno ai 30’ massimo.
Con i penetranti a contrasto di colore prescritti da questa specifica,
solo sviluppatori umidi saranno permessi.

11.2 APPLICAZIONE DEGLI SVILUPPATORI UMIDI


Prima di applicare alla superficie lo sviluppatore umido del tipo a sospensione,
la sospensione deve essere accuratamente agitata per assicurare un’adeguata
dispersione delle polveri in sospensione.
1. Applicazione di sviluppatori acquosi
Gli sviluppatori acquosi possono essere applicati sia su superfici umide che
secche. Devono essere applicati per immersione, pennellatura, spruzzatura
o altro mezzo ammesso che si ottenga uno strato sottile sull’intera superficie
da esaminare. Il tempo d’essiccazione può essere diminuito usando aria
calda, purché la temperatura della superficie del pezzo non sia innalzata
oltre 50°C (125°F). L’assorbimento non è permesso.
2. Applicazione di sviluppatori non acquosi
Gli sviluppatori non acquosi devono essere applicati solo su superfici
secche. Devono essere applicati per spruzzatura, eccetto dove la sicurezza o

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l’accesso ristretto lo precludano. In tali situazioni lo sviluppatore può essere


applicato con pennello. L’essiccazione deve avvenire per normale
evaporazione.

12. ESAME
1. Se il penetrante diffonde eccessivamente nello sviluppatore è difficile
valutare le dimensioni reali ed il tipo di discontinuità. Di conseguenza, la
superficie deve essere strettamente osservata durante l’applicazione dello
sviluppatore per controllare il comportamento delle indicazioni che
tendono a trasudare profusamente. L’interpretazione finale deve essere fatta
dopo avere permesso al penetrante di trasudare fuori per 7?30 minuti. Se il
trasudamento non altera i risultati dell’esame, sono ammessi anche tempi
più lunghi. Se la superficie da esaminare è grande abbastanza da
precludere un esame completo entro i tempi prescritti, la superficie deve
essere esaminata a tratti.
2. Con penetranti a contrasto di colore, lo sviluppatore forma uno strato
bianco ragionevolmente uniforme. Le discontinuità superficiali sono
indicate da un trasudamento del penetrante che è normalmente di un
colore rosso profondo che macchia lo sviluppatore. Indicazioni con un
colore rosa leggero possono indicare una pulizia eccessiva.
3. È richiesta un’illuminazione adeguata per assicurare una sensibilità
adeguata durante l’esame e la valutazione delle indicazioni.
In caso di esame con liquidi penetranti fluorescenti ed esame in camera
oscura, la densità di flusso UV radiante sulla superficie da esaminare non
deve essere minore di 10 W/m 2.
Per esami con liquidi penetranti a contrasto di colore, con la superficie
esaminata alla luce del giorno o sotto luce artificiale, la luminescenza sulla
superficie della parte da esaminare non deve essere inferiore a 500 lux.

13. VALUTAZIONE DELLE INDICAZIONI

13.1 INDICAZIONI LINEARI


Le indicazioni lineari sono quelle indicazioni in cui la lunghezza è più di tre
volte la larghezza.

13.2 INDICAZIONI ROTONDEGGIANTI


Le indicazioni rotondeggianti sono indicazioni circolari o ellittiche la cui
lunghezza è meno di tre volte la larghezza.

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13.3 INDICAZIONI RILEVANTI


1. Le indicazioni rilevanti sono prodotte da una discontinuità meccanica
inaccettabile.
2. Tutte le indicazioni rilevanti saranno valutate in base ai criteri
d’accettazione.

14. CRITERI D’ACCETTAZIONE

14.1 PREPARAZIONI DEI BORDI DI SALDATURA


1. La superficie in esame deve essere esente da cricche e difetti non laminari.
2. Le discontinuità parallele alla superficie, come le indicazioni di tipo
laminare, saranno accettabili come sotto specificato:

Tabella 2
Spessore del materiale base Lunghezza massima totale Lunghezza massima
mm (in.) dell’indicazione in 76 mm (3”) di qualsiasi
mm (in.) indicazione singola
mm (in.)

6,3 (¼”) o meno 1,6 ( 1 ”)


16 1,6 ( 1 ”)
16

oltre 6,3 (¼”) fino a 12,7 (½”) incl. 3,2 ( 1


8 ”) 3,2 ( 1
8 ”)

oltre 12,7 (½”) fino a 25,4 (1”) incl. 12,7 (½”) 6,3 (¼”)
oltre 25,4 (1”) fino a 50,8 (2”) incl. 19 (¾”) 12,7 (½”)
oltre 50,8 (2”) fino a 102 (4”) incl. 32 (1¼”) 25,4 (1”)
oltre 102 (4”) 38 (1½”) 25,4 (1”)

14.2 LAMIERE, TUBI E FUCINATI


1. Tutte le superfici devono essere esenti da ripiegature, cricche, fessure ed altri
difetti lineari includendo i difetti rotondeggianti linearmente disposti in cui ci
siano quattro (4) o più di tali indicazioni in una linea ciascuna separata
dalle indicazioni adiacenti per meno di 1,6 mm ( 116 ”).

2. Tutte le superfici devono anche essere esenti da difetti rotondeggianti oltre i


limiti specificati nella Tabella 3 per tutti gli spessori.

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Tabella 3
Applicazione Dimensione massima Numero cumulativo di indicazioni in
qualsiasi 38,7 cm2 (6 pollici quadri) di
dell’indicazione
superficie, con la direzione maggiore di
mm (in.) quest’area non superiore a 152 mm (6”)
e con l’area scelta nell’ubicazione più
sfavorevole relativamente alle indicazioni
da valutare

Fucinati 4,8 ( 3 16 ”)o meno 10


oltre 4,8 ( 3 16 ”) 0
Tubi, Lamiere Meno di 0,8 ( 1
32 ”)
20
da 0,81 ( 1
32 ”) a 2,4 ( 3 32 ”) 10
oltre 2,4 ( 3 32 ”) 0

14.3 SALDATURE

14.3.1 Controlli secondo il Codice ASME


Solo le indicazioni con dimensione maggiore superiore a 1,6 mm ( 116 ”)
saranno considerate rilevanti.
I difetti come cricche, ripiegature, fessure e altri difetti lineari sono inaccettabili.
Le seguenti indicazioni rilevanti sono, inoltre, inaccettabili:
1. Indicazioni rotondeggianti con dimensione maggiore di 4,8 mm ( 316 ”),
2. Quattro o più indicazioni allineate separate da 1,6 mm ( 116 ”) o meno da
bordo a bordo,
3. Dieci o più indicazioni rotondeggianti in qualsiasi 38,7 cm2 (6 pollici
quadri) di superficie, la cui direzione maggiore sia non superiore a 15,2 cm
(6”) e con le dimensioni scelte nell’ubicazione più sfavorevole relativamente
alle indicazioni da valutare.

14.3.2 Controlli secondo ISPESL


Applicare la EN 1289. La larghezza della superficie esaminata deve includere
la saldatura ed il metallo base adiacente per almeno 10 mm su ciascun lato.
Una molatura locale può essere usata per migliorare la classificazione di tutta,
o parte, della superficie di prova quando è richiesto di ottenere una maggiore
definizione.

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I livelli di accettazione sono mostrati nella tabella sottostante. Indicazioni più


piccole del livello di accettazione non devono essere prese in conto né
registrate.

Tabella 4 - Livello di accettazione per le indicazioni

Tipo di indicazione Livello di accettazione 1


Indicazioni lineari l ≤ 2 mm
l = lunghezza dell’indicazione
Indicazioni non lineari d ≤ 4 mm
d = dimensione dell’asse
maggiore

Le indicazioni adiacenti separate da meno della dimensione maggiore della


più piccola devono essere considerate come un’indicazione unica e continua.

14.4 GETTI
Le indicazioni dei liquidi penetranti eccedenti il grado 1 del tipo I, grado 2 del
tipo II, grado 3 del tipo III ed eccedenti il grado 1 dei tipi IV e V di ASME 125-
63 “Standard Reference Photographs for Magnetic Particle Indications on
Ferrous Casting” saranno rimosse.

14.5 SPECIFICA DI DETTAGLIO


Tutti i criteri di accettazione, riportati al cap. 12 di questa specifica, sono
applicabili se non altrimenti prescritto nella specifica di dettaglio applicabile.

15. ESAME PARZIALE CON LIQUIDI PENETRANTI


Nel caso su saldature o materiale base siano individuati alcuni difetti
inaccettabili, la percentuale d’esame richiesta per il componente sarà
raddoppiata.
L’esame sarà eseguito al 100% se in questo stadio è trovato qualche difetto.

15.1 CAMPIONAMENTO DELLE SALDATURE IN OFFICINA


La percentuale richiesta è normalmente equamente suddivisa all’inizio, a metà
ed alla fine delle saldature (ad es.: per una percentuale del 30%, il 10%
all’inizio del lavoro, il 10% a metà lavoro ed il 10% alla fine).

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15.2 CAMPIONAMENTO DELLE SALDATURE IN SITO


La percentuale prescritta è suddivisa fra tutti i saldatori, proporzionalmente alla
quantità di lavoro svolto. Il campionamento è eseguito in maniera casuale.

16. RIPARAZIONI
1. Se la specifica del prodotto permette una molatura locale, questa può
essere usata per ridurre o rimuovere l’imperfezione che ha causato
l’indicazione inaccettabile. L’area molata deve essere riesaminata e
rivalutata con lo stesso sistema e tecnica di controllo con liquidi penetranti.
2. Tutte le volte che viene rimosso un difetto e non è richiesta una successiva
saldatura poiché il materiale rimosso non riduce lo spessore di parete al di
sotto di quanto richiesto sul disegno, l’area influenzata sarà raccordata con
la superficie circostante in modo da evitare intagli netti, fessure o angoli.
3. Se è richiesta saldatura, l’area scavata sarà ancora esaminata in accordo a
questa specifica prima della riparazione per saldatura. La riparazione per
saldatura sarà eseguita secondo la procedura di saldatura applicabile e
dovrà essere autorizzata dal Controllo di Qualità.
4. Dopo la riparazione, la parte coinvolta della superficie dovrà essere
esaminata con il metodo richiesto da questa procedura.

17. PULIZIA DOPO L’ESAME


Quando l’ispezione è conclusa, il materiale dei liquidi penetranti dovrà essere
rimosso completamente per spazzolatura, strofinatura o lavaggio con acqua,
acetone o un detergente.

18. CERTIFICAZIONE
Il certificato applicabile (Registrazione di esame con liquidi penetranti) deve
essere riempito in ogni sua parte concernente la tecnica d’esame ed i risultati.

18.1 CONTROLLI IN ACCORDO AD ISPESL


Nell’appendice B della norma EN 571-1 è riportato un esempio di resoconto di
prova. Il certificato di prova emesso deve essere in accordo con quell’esempio.

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