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I Bus

Il documento descrive i bus, che collegano i dispositivi trasportando segnali elettrici attraverso linee. I bus possono essere interni o esterni alla CPU e sincroni o asincroni. Devono essere regolati per consentire agli elementi di comunicare in modo ordinato.

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Il documento descrive i bus, che collegano i dispositivi trasportando segnali elettrici attraverso linee. I bus possono essere interni o esterni alla CPU e sincroni o asincroni. Devono essere regolati per consentire agli elementi di comunicare in modo ordinato.

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I BUS.

Il BUS è un insieme di linee che conducono elettricità, ciascuna delle quali collegata a un pin di
un dispositivo.

Per collegare due dispositivi che usano 32 piedini per comunicare, il BUS sarà formato da 32 linee
costituite da altrettanti fili conduttori. In tal modo la linea 1 collegherà i piedini numero 1 dei
dispositivi, la linea 2 colleherà i piedini numero 2 dei dispositivi ecc. Questo anche in ragione del
fatto che ciascuna linea dei BUS può trasmettere solo un segnale.

PIN.

Comunemente chiamato piedino, è una terminazione metallica che, innestandosi nella sua
controparte, stabilisce un contatto elettrico. Molto spesso a ogni piedino o pin è associato un valore
binario che può commutare, consentendo ai dispositivi di dialogare tra loro. Nella figura sottostante
si vedono alcuni pin di un circuito integrato

CATEGORIE DI BUS.

I BUS si possono dividere in due categorie:

– BUS interno alla CPU, trasporta dati verso e dall’ALU;


– BUS esterno alla CPU, trasporta dati da e verso la memoria e i dispositivi di I/O.

Si definisce protocollo del BUS l’insieme di regole pre-cise che consentono ai vari dispositivi,
rappresentati anche da schede particolari, di comunicare attraverso il BUS di sistema.

l dispositivo che intende inviare un segnale sulla linea del BUS non fa altro che attivare un
voltaggio particolare che identifica il dato inviato, secondo le specifiche definite dal protocollo. Il
segnale viaggia sulla linea e può essere ricevuto da tutti gli altri dispositivi collegati al BUS:
possiamo dire che il protocollo del BUS regola la trasmissione e la ricezione dei dati.

MASTER E SLAVE.

In generale possiamo affermare che il dispositivo in grado di iniziare un trasferimento dei dati è
denominato master, mentre un dispositivo che inizia la comunicazione solo su comando del master
assume il nome di slave. Alcuni dispositivi sono in grado di comportarsi sia come master sia come
slave.

In un certo istante può esistere un solo master per cui è necessario regolare l’accesso a un BUS
attraverso un’operazione chiamata arbitraggio.
CARATTERISTICHE DI UN BUS.

Possiamo sintetizzare di seguito le caratteristiche principali di un BUS in termini prestazionali:

• bit rate: numero di bit al secondo (b/s) trasmessi attraverso il canale;


• larghezza: numero di linee indipendenti per la trasmissione di dati;
• velocità: frequenza del ciclo di BUS per un BUS sincrono;
• banda: numero (massimo) di Byte al secondo (B/s) che si possono trasmettere attraverso il
canale.

BUS SINCRONI E ASINCRONI.

Possiamo suddividere i BUS in due categorie principali:

• Sincroni: possiede in ingresso un segnale (clock) proveniente da un oscillatore che ne


sincronizza le operazioni al microprocessore.

• Asincroni: Il BUS asincrono non è dotato di un clock principale. I cicli del BUS possono
essere della lunghezza necessaria e non devono essere uguali per tutti i dispositivi. Esso è
caratterizzato da una semplicità strutturale in quanto non esiste un segnale di clock del BUS,
e sfrutta al meglio le prestazioni di ciascun dispositivo che lo utilizza.

L’ARBITRAGGIO DEL BUS

Come abbiamo visto è necessario regolare l’accesso a un BUS attraverso un’operazione chiamata
arbitraggio che può essere fondamentalmente di tre tipi:

• Arbitraggio centralizzato (daisy chaining a un livello):


◦ La concessione dell’accesso al BUS avviene per un solo dispositivo alla volta ed è
gestita da un dispositivo chia-mato arbitro del BUS.
• Arbitraggio centralizzato (daisy chaining con più livelli di priorità);
• Arbitraggio distribuito: non esiste l’arbitro del BUS: tutti i dispositivi regolano da soli
l’accesso esclusivo al BUS.

I BUS PRINCIPALI.

Le due categorie principali di BUS attualmente utilizzate sono:

• system BUS o local BUS:


◦ Collegano la CPU alla memoria di sistema, molto veloce.

• PCI o BUS di espansione:


◦ mette in comunicazione periferiche come il disco fisso, la scheda audio e quella video.
Sono più lenti rispetto al system BUS a cui si collegano grazie al chipset (North Bridge e
South Bridge) che ha il compito di gestire iil traffico tra i due.
◦ Abbiamo diversi tipi di BUS si espansione: PCI, USB, AGP, ecc.
LE PERIFERICHE PLUG AND PLAY.

Il bus PCI è stato progettato per l'utilizzo delle periferiche Plug and Play, PnP. Per essere utilizzate
le periferiche PnP hanno bisogno di tre cose:

• Bios PnP:
◦ Software implementato a livello di memoria ROM del si sistema che determina e ablita
una periferica quando è connessa.

• ESCD (Extended System Configuration Data):


◦ Un file che contiene tutte le informazioni per necessarie all'installazione delle periferiche
PnP.

• Sistema Operativo PnP:


◦ È il sistema operativo in grado di supportare la gestione dei driver per le periferiche PnP.

Il sistema operativo svloge altri compiti, tra cui il settaggio dei seguenti elementi:

• Interrupt Request (IRQ):


◦ è un segnale hardware che viene usato adgli elementi dell'elaboratore per richiamare
l'attenzione della CPU in modo del tutto asincrono.

• Direct Memory Access (DMA):


◦ dispositivo che consente l'accesso diretto alla memoria da parte di una periferica senza
dover interpellare la CPU.

• Memory Address:
◦ Ad alcune periferiche è assegnata una sezione di memoria ad uso esclusivo.

• Configurazione degli I/O:


◦ definisce le porte di connessione attraverso le quali i dispositivi possono inviare e
ricevere le informazioni.

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