Mistificazione Stocastica
Mistificazione Stocastica
PAOLO DE BERNARDI
CONTAMINAZIONE TECNOCRATICA
DELLA SCIENZA E MISTIFICAZIONE STOCASTICA DELLA NATURA.
EVOLUZIONISMO. CAOS. ENTROPIA.
parte I. in 'Sapienza LVIII (2005). pp. 69-115.
parte II. in 'Sapienza LIX (2006). pp. 63-97.
La Natura argina le risonanze come
La Vita si diIende dalle mutazioni;
Allo Spirito tocca arrestar le menzogne
2
INTRODUZIONE. L`evento piu signiIicativo dell`ultimo secolo sul piano
epistemologico-culturale e stato l`aIIermarsi di un nuovo modello di natura (Universo).
Si e passati dal modello deterministico classico (galileano-newtoniano) ad un modello
anche deIinito 'post-moderno. caratterizzato da una visione indeterministica.
evolutiva. caotica della natura. Questo passaggio si e attuato con l`imporsi di due
paradigmi scientiIici prevalenti. che presuppongono e veicolano un tale modello di
natura: l`evoluzionismo e il II principio della termodinamica (principio entropia).
Compito di questo lavoro e indagare: a) Il nesso esistente tra questi due
paradigmi e il nuovo modello di natura indicato. b) Il rapporto tra i due paradigmi
(evoluzionismo ed entropia). evidenziandone l`apparente opposizione. c) Smascherare la
Iunzione ideologica e politica di questi tre elementi.
I risultati cui perviene la seguente indagine sono cosi sintetizzabili. Il modello di
natura che viene a sostituirsi a quello classico lo deIiniremo evolutivo-entropico. Tuttavia.
cio che ha condotto a tale mutazione di paradigma non e semplicemente una serie di Iattori
irrazionali. psicologici. sociologici. ovvero altre depistanti motivazioni. quali sono addotte
dagli epistemologi piu in voga. bensi un preciso progetto politico. che solo una evoluta
tecnocrazia poteva concepire e attuare. Esso si concretizza in due Iasi Iondamentali: a)
produzione della Grande Incertezza; operazione culturale ed epistemologica del secolo
scorso che e servita a cancellare nei popoli. progressivamente. le certezze di tipo
naturalistico-rurale e scientiIico-culturali. In entrambi i casi. si trattava di certezze Iondate
sulla regolarita e prevedibilita dei Ienomeni e dei cicli naturali. direttamente sperimentabili
dal singolo. codiIicati nelle tradizioni dei popoli e nei sistemi scientiIici deterministici
propri della scienza moderna. b) Nella seconda Iase. una volta scardinato questo modello
di natura. Iondato su una percezione circolare e stabile del tempo. si e sostituito un modello
Iondato su un`idea lineare del tempo. che conduce a un modello evolutivo-entropico. come
tale squilibrato e caotico. della natura. E` inIatti solo quest`ultimo modello che consente il
pieno avvento tecnocratico. perche e solo un`idea di natura caotica. instabile. squilibrata.
aleatoria. ma evolutiva a Iar apparire salviIica (messianica) la tecnica e la Iinanza che la
sorregge. Agendo secondo un classico modello di psicologia di massa. che consiste nel:
'creare un`emergenza per costringere ad adottare un determinato rimedio. si propone un
insicuro e minaccioso modello di natura. perennemente insidiato dal caos. pero in grado di
giustiIicare un massiccio ricorso a manipolazioni tecnologiche (dal clima. al genoma) che
dovrebbe salvare l`umanita dal 'disastro incombente. E` in una sorta di schema teorico a
modello biunivoco. che tanto insiste sulla (presunta) crisi del modello deterministico-
meccanicistico. quanto ripropone un modello aleatorio e statistico della natura. a partire da
un ormai logoro modello meteorologico. che viene a compimento tutta l`operazione. volta
a preparare il terreno all` imposizione delle certezze tecnocratiche.
Sul piano teorico. cio che ha per tempo preparato il terreno all`avvento dei nuovi
paradigmi e stato il convenzionalismo scientiIico; che. una volta invalidati i riIerimenti
all`esperienza (come base di Iondatezza delle teorie). o addirittura le primarie evidenze
intuitive degli assiomi. ha Iavorito la degenerazione della scienza verso la
3
pseudoscientiIicita e la razionalita debole. il cui impegno non e piu nel dimostrare e
provare (o tentare di smentire). ma in un aleatorio e post-moderno dar a credere.
ricorrendo a strumenti ormai retorici. L`importante e convincere. con ogni mezzo. in una
sorta di deregulation probatoria. che sposta la scientiIicita dal razionale al ragionevole. dal
dimostrato e Iondato al meramente convincente. come tale soggiacente a categorie solo
retoriche. anzi. Iorse a strategie solo mediatiche. virtuali e propagandistiche.
Per l`uomo contemporaneo la scienza diventa sempre piu inaccessibile e
incontrollabile. non solo perche il suo luogo e divenuto l`ipertecnologico e costoso
laboratorio di ricerca. ma anche perche essa. per eIIetto della dissoluzione
convenzionalista. non pare piu rispondere al classico tripode (1. evidenze intuitive. 2.
rigore logico. 3. aderenza all`esperienza). che la rendeva. di principio. universalmente
accessibile e controllabile. anche grazie alla ripetibilita dell`esperimento.
Il modello di natura che. Iunzionale alla nuova Iorma di potere (tecnocrazia). e
stato ed e imposto con intensi supporti mediatici. e che abbiamo deIinito 'evolutivo-
entropico. presenta. ad una ancor piu proIonda analisi. caratteri acutamente decadenti. nel
senso che. alla vita. alla natura tutta viene attribuito un radicale conatus mortis. una
intrinseca vocazione alla patologia e alla devianza. Tutto il contrario insomma di quanto
intendevano signiIicare classiche espressioni quali: 'natura nutrice. 'vis medicatrix
naturae . retaggio di epoche passate. Tale operazione. proIondamente nichilista. deve
scardinare nelle masse la Iiducia nell`operare ordinato. risanante e provvidenziale della
natura. per sostituirla con un cieco terrore nei suoi conIronti. suscitato dal propagandato
modello entropico-caotico. e cosi consentire la supina accettazione della 'gestione dei
processi evolutivi (manipolazione globale). da realizzarsi anche mediante il biochip di
controllo elettronico del vivente.
I. EVOLUZIONISMO. Per capire la struttura teorica dell`evoluzionismo
darwinista. ricorriamo a un esempio classico. quello di palline bianche e nere nella brocca
di vetro. Indichiamo con 'stato di ordine la loro rigorosa separazione (tutte le palline
bianche sotto e tutte le palline nere sopra). mentre chiamiamo 'stato di caos la
mescolanza casuale di palline nere e bianche. che si ottiene agitando la brocca. Per
l`evoluzionismo. che conIormemente al credo materialista
1
si premura di escludere dalla
natura ogni principio intelligente. tanto trascendente (come nel teismo cristiano). quanto
immanente (come nelle visioni della natura proprie. ad es.. di G. Bruno e G. C. Vanini). il
divenire della natura procederebbe dal Caos verso l`Ordine. Ossia. da una mescolanza
caotica iniziale. in maniera del tutto casuale (ossia senza che vi sia alcuna Iinalita o
progetto). si verrebbero a produrre. in un determinato momento. speciIicita viventi. come
tali ad elevatissima complessita. Queste avrebbero un loro cammino evolutivo. basato sulla
produzione casuale di variazioni genetiche. delle quali si salverebbero. trasmettendosi in
eredita. quelle necessarie alla sopravvivenza (caso e necessita.1970. dira J. Monod). Il
modello teorico dell`evoluzionismo. riportato al nostro esempio. aIIerma che. partendo da
uno stato di mescolanza delle palline bianche e nere (paragonabile alla mescolanza casuale
degli elementi chimici). se ci si mette ad agitare la brocca. dopo molto tempo. dovrebbe
accadere che tutte le palline bianche si dispongano sotto e tutte le palline nere si
dispongano sopra; ossia. in campo biochimico. si veriIicherebbe una Iormazione speciIica
(inIormazione) ad elevata complessita. cioe il vivente. E da qui si andrebbe poi in discesa.
1
Non a caso Marx avrebbe dedicato Das Kapital (1867) a Darwin. se questi non si Iosse riIiutato.
ritenendo che l`evoluzionismo abbia dato un importante contributo all`ideologia materialista.
4
perche. se prima a lavorare era solo il caso. ora in aiuto arriva la necessita di sopravvivere.
a sospingere il vivente a conservare ereditariamente le mutazioni vantaggiose. verso Iorme
di sempre piu elevata complessita. Iino all`essere umano.
L`obiezione piu sensata e corretta da avanzare a questo modello teorico
2
non e
certo l`aIIermazione che e impossibile che palline nere e bianche si separino e ordinino da
sole. a seguito dell`agitazione della brocca. Cio non e impossibile; almeno nel senso logico
e Iorte del termine. ossia non e contraddittorio. semmai e di elevatissima improbabilita.
Con che non si nega che la natura possa. agitata dal caso. arrivare a tanto. quanto si deve
negare che possa Iarlo in un tempo determinato. E allora non basterebbero neppure i
cinque miliardi di anni (tanti ne avrebbe la terra) di agitazione casuale degli elementi. per
trarne Iuori anche il piu semplice organismo vivente. che e pur sempre di straordinaria
complessita. anzi toto genere diverso da semplici e morti elementi chimici.
Il nostro scopo. tuttavia. non e tanto quello di conIutare dal punto di vista logico e
teorico questo modello di interpretazione della natura. Il Iarlo sarebbe tanto Iacile quanto
inutile. perche la Iorza dell`evoluzionismo non sta nelle cogenze logiche e/o
paleontologiche (anzi. in entrambe Ia molta acqua). piuttosto la sua Iorza e politica ed
editoriale e questo perche esso gioca un enorme ruolo ideologico nella attuale civilta
tecnocratica. che e quanto ci proponiamo di scoprire
3
.Che esso con disinvoltura compaia
nei testi scolastici. dei licei e delle universita. cosi come nelle divulgazioni scientiIiche.
accanto al II principio della termodinamica. senza che tale associazione appaia
contraddittoria. e ulteriore prova della Iunzione ideologica di entrambi i principi. che non
devono tanto rivelare qualcosa della natura. piuttosto dell`altro.
II. ENTROPIA. Il II principio della termodinamica aIIerma che in natura l`energia.
pur conservandosi costante (I principio della termodinamica). procede irreversibilmente
verso Iorme 'degradate. dove con questa impropria espressione si intende: 'non piu
utilizzabili per compiere un lavoro. Un classico esempio per indicare questo stato di cose
puo essere la legna che arde: la sua energia viene sIruttata nel processo di combustione per
riscaldare (e sotto Iorma di calore si conserva: I principio); tuttavia non ci e possibile.
partendo dal calore. ritornare alla legna. Quell`energia in cui consisteva la legna. una volta
trasIormatasi in calore. si e come degradata ed e diIIicile o impossibile riutilizzarla per una
nuova Iunzione. E` questo il concetto termodinamico di entropia. Questo nuovo stato
dell`energia viene detto 'entropico (che dal greco vuol dire 'convertito e anche
'conIuso). Il calore e la condizione per eccellenza entropica dell`energia: le particelle di
materia subiscono trasIormazione e movimento confuso. Sicche il termine 'entropia e
divenuto sinonimo di energia nel suo stato di inutilizzabilita. ma anche sinonimo di
'andare verso una condizione di riscaldamento progressivo. nonche di 'disordine
(Helmholtz .1882); e inIine. come vedremo. di 'caos .
Questo principio e stato ricavato dallo studio delle macchine e precisamente dallo
studio dei rendimenti energetici delle macchine termiche.
4
Proprio nel corso dell` 800 il
2
Che si potrebbe deIinire 'tichismo. ma che in natura non esiste come e provato da precise leggi di
preferenzialita che regolano anche il comporsi degli elementi materiali. Leggi comunque non
suIIicienti a spiegare la biopoiesi come il modello riduzionista vorrebbe.
3
'Il problema del darwinismo non e un problema scientiIico.G.SERMONTI. Prefazione a
M.BLONDET. Luccellosauro ed altri animali.La catastrofe del darwinismo. Milano 2002. p.7.
4
Formulato da Sadi Carnot (Reflexions sur la puissance motrice du feu et sur les machines propre a
developper cette puissance. 1824 ). approIondito da W.T.Kelvin.1851 e da R.J.Clausius nel 1854
(Ueber eine veraenderte Form des zweiten Hauptsatzes der mechanischen Waermetheorie).che
5
pensiero tecnico-scientiIico si e trovato Iortemente impegnato. a Ironte delle esigenze
industriali e belliche. nel tentare di ridurre il piu possibile la Iunzione termodinamica
entropia (indicata con 'S) nelle macchine; la quale signiIica maggior dispendio di
energia. che si maniIesta nella Iorma calore. Detto in soldoni: tanto meno una macchina si
surriscalda. quanto meno spreca energia. cosi. riducendone 'S. garantisco risparmio
energetico. durata ed eIIicienza della macchina stessa.
Senonche . la principale legge del Iunzionamento delle macchine termiche viene
utilizzata per interpretare il divenire dei prodotti dell`umana techne. E allora si dice che un
castello di sabbia e una capanna di legno tendono naturalmente verso uno stato entropico
irreversibile; e cioe: la sabbia e le assi di legno. da quella situazione ordinata di partenza
(che Ionda la speciIicita di tali enti. come castello e capanna). tendono naturalmente verso
uno stato caotico della materia. Col tempo. col disgregarsi. troverete. al posto del castello e
della capanna. sabbia e tavole sparse casualmente. disposte caoticamente. La gomma di
una automobile. col tempo e l`usura. procede irreversibilmente dall`ordine al caos. nel
senso che sull`asIalto si disperdono le innumerevoli particelle di gomma e da questa
caotica dispersione di particelle non accade (come per la sabbia del castello e le tavole
della capanna) che vi sia una spontanea ricostituzione di quegli oggetti. Siamo al concetto
statistico di entropia: il divenire dei Ienomeni procede da uno stato di ordine (iniziale e
poco probabile ad aversi). verso uno stato caotico Iinale (molto piu probabile ad ottenersi).
Si noti come questo modello teorico sia l`esatto contrario di quello evoluzionista;
quest`ultimo ipotizza un andamento dei Ienomeni vitali dal caos verso l`ordine.
ammettendo (Climbing the Mount Improbable. di R. Dawkins) che proprio il meno
probabile verrebbe a realizzarsi. a seguito della agitazione caotica delle particelle
chimiche. Per il principio entropia. al contrario. l`andamento va dall`ordine al caos;
quest`ultimo essendo cio che ha piu probabilita di realizzarsi
5
.
Si arriva cosi a quello che. dal punto di vista della storia delle idee. possiamo Iar
corrispondere alla Iormulazione del IV principio della termodinamica
6
; l`idea che il
divenire proceda dall`ordine al caos viene estesa alla natura tutta. ecco come si
concretizza il 'grande Iavore reso dagli ingegneri alla scienza (A.S.Eddington).
Operazione salutata come 'epocale dagli scienziati postmoderni.
III. INSUFFICIENZE DEL PRINCIPIO EVOLUZIONE
7
. Dal punto di vista logico-
argomentativo le cose cosi stanno: se si aIIermasse che una cattedrale gotica non e il
prodotto di un progetto intelligente e Iinalizzato. bensi il risultato del comporsi casuale di
calce e pietre. che a seguito di millenari rivolgimenti geologici. sommati a Ienomeni
adotto il termine 'entropia. e gia ne prospettava l`universalizzazione aIIermando che: l`energia
dell`universo e costante; l`entropia dell`universo aumenta.
5
Giudicato gia da Einstein come la piu importante legge della Iisica. e signiIicativo che il II
principio sia indicato come nuovo paradigma da sostituire al modello meccanicistico dal magnus
pater della dissoluzione convenzionalista della scienza nel Novecento. E. Mach (autore. tra l`altro. di
un Die Prinzipien der Waermelehre. 1876). che ha proIondamente inIluenzato non solo Einstein. ma
lo stesso Neopositivismo (Circolo di Jienna e Circolo di Berlino). Da qui in poi sono innumerevoli
gli esaltatori del II principio. ma pochi ne hanno chiari i presupposti e le implicazioni ideologiche.
6
Dal bioeconomista GEORGESCU-ROEGEN N.. The entropv law and the economic process.
Harvard 1971.
7
Coi termini 'evoluzione o 'evoluzionismo ci si riIerisce sempre a darwinismo e neodarwinismo:
Non sono qui in discussione l`evoluzionismo di J.B.Lamarck (1744-1829) o di C.O.Whitman (1842-
1910). quest`ultimo noto come 'ortogenesi.
6
atmosIerici. si sarebbero squadrate e levigate e poi. per urti tellurici (magari sussultori). si
sarebbero sovrapposte. Iino a Iormare. con guglie e vetrate. volte a vela. sculture. copertura
del tetto ecc. una cattedrale gotica; se si proponesse quindi di trattare la cattedrale gotica
non nei manuali di storia dell`arte. ma in quelli di geologia. si sarebbe presi per pazzi. Se
un docente dicesse a scuola una cosa del genere verrebbe rinviato a qualche commissione
disciplinare del Ministero competente.
Tuttavia. l`aIIermazione che qualcosa di molto. ma molto piu complesso di una
cattedrale gotica. come una cellula vivente. si sia prodotto per ripetute e casuali
combinazioni di elementi chimici. non solo non e censurata. ma e ritenuta plausibile; anzi.
passa per verita scientiIica. Per avere un`idea della complessita della cellula vivente basti
dire che le piu avanzate tecnologie attuali. mentre riescono ad esempio a costruire dei
computer di IV generazione con capacita mnemoniche e operative strabilianti. tuttavia non
sono in grado di produrre la piu elementare cellula vivente. La vita. anche nelle sue Iorme
apparentemente piu semplici
8
. resta qualcosa di enormemente superiore alle capacita della
umana tecnologia. che non e in grado di produrre un umile Iilo d`erba. ancorche possa
manipolarlo. L`evoluzionismo materialista puo sostenere. con presunta scientiIicita. che
quanto la piu avanzata tecnologia non e in grado di produrre ne descrivere si sarebbe
prodotto per l`accozzarsi casuale di elementi chimici; mentre se qualcuno dissotterrasse la
piu rudimentale delle asce in una grotta paleolitica e ipotizzasse essere quella un prodotto
geologico (anziche antropico). sostenendo che un bastone si e inIilato casualmente. ma
stabilmente. in una pietra. che casualmente si e bucata. aIIilata e levigata; se insomma
sostenesse che qualcosa di infinitamente meno complesso di una cellula vivente si Iosse
prodotto a caso. verrebbe ritenuto Iolle. Tant`e per l`aspetto teorico.
Per quanto riguarda l`aspetto documentale e paleontologico questa teoria non Ia
meno acqua. per almeno tre motivi Iondamentali. Darwin. il padre dell`evoluzionismo
materialista. ha sostenuto che le specie sarebbero comparse a seguito di un processo
evolutivo. da Iorme di vita piu arcaiche. le quali. nel corso delle generazioni.
conoscerebbero piccole. graduali e casuali variazioni. Quindi. in questa messe di
variazioni accidentali prodottesi. si selezionerebbero e si trasmetterebbero in eredita quei
caratteri che risultino piu adatti alla sopravvivenza. Da questo meccanismo di variazioni
casuali e loro selezione nella lotta per la vita. nascerebbero le innumerevoli specie che
caratterizzano il mondo animale. Iino all`uomo.
Senonche: 1) Mancano all`appello nel repertorio dei ritrovamenti paleontologici gli
'anelli di congiunzione o specie di transizione. Per intenderci: manca quell`orso con le
pinne che sta per trasIormarsi in balena. oppure il pesce con le zampe. la cui vescica
natatoria sta acquisendo la struttura di un polmone. ecc. Non stiamo qui a ripercorrere in
dettaglio la serie di patacche
9
con cui nell`ultimo secolo si e tentato di Iar credere al
8
I batteri unicellulari. presunti semplici. sono di una complessita indescrivibile. nonostante le
apparecchiature complesse di cui disponiamo. CI. J.A. SHAPIRO. Bacteria as multicellular
Organisms. in 'ScientiIic American. giugno 1988. pp.82-89:..i batteri possiedono elaborate
capacita di sviluppo e comportamentali tipiche dei piu elevati organismi (...) essi mostrano tali
complessita biochimiche. strutturali e comportamentali che superano la descrizione scientiIica.. p
89.
9
L`Uomo di Piltdown era l`accozzamento di un cranio umano con una mascella di orango e Iu
tenuto esposto al British Museum per piu di quarant`anni (!) come prova dell`anello di collegamento
evolutivo tra le scimmie (antropomorIe) e l`uomo. Ci sono pesanti indizi che alla Iabbricazione della
prova - della cui Ialsita ci si accorse nel 1953 abbia partecipato anche Teilhard de Chardin. il
Gesuita che tra i primi tento di introdurre l`evoluzionismo nella teologia cattolica (S.J. GOULD. The
7
grande pubblico che tali anelli di congiunzione sarebbero stati veramente trovati. Non
essendo percio Iacilmente mistiIicabile almeno negli ambienti scientiIici la mancanza
di quella che avrebbe dovuto essere la prova principe del darwinismo. si e passati ad altri
tipi di tentativo. ancorche disperati. come la teoria degli 'equilibri punteggiati (N.
Eldredge. S. J. Gould.1972); espressione oscura. ma il cui sostanziale signiIicato e che
periodi lunghi di stasi evolutiva vedrebbero all`improvviso la comparsa di nuove specie.
per eIIetto di mutazioni genetiche. conseguenti a qualche catastroIe naturale. che colpisca
qualche gruppo isolato di una certa popolazione. Ecco che dall`uovo di un rettile sarebbe
venuto Iuori.un uccello. e altre amenita del genere. che servirebbero a giustiIicare
l`assenza di ritrovamenti di congiunzione. Cosi dice la Fast-transition Theorv. snobbando
il principio: Natura non facit saltum.
2) C`e un Iatto macroscopico. Iondamentale e quanto mai probante. che viene
sempre meno considerato: le specie non sono tra loro interIecondabili. ovvero gli ibridi
sono sterili. E questo isolamento riproduttivo. che serve anche a definire ciascuna specie.
smentisce. anziche conIermare. la derivazione di una specie da un`altra
10
.
Piltdown conspiracv. in 'Natural History 189 (1980); SERMONTI G.. Rapporto
sullevoluzionismo. Catania 1985. pp.13-19; A KOHN. Falsi profeti. tr. it. Bologna 1991. pp. 167-
177; F. DI TROCCHIO. Le bugie della scienza. Milano 1993. pp. 254-301). Abbiamo poi
l`Archaeoptervx. specie di piccolo dinosauro con le ali che dovrebbe essere la prova dell`evoluzione
degli uccelli dai rettili. ma Iortemente sospettato negli ambienti paleontologici col soprannome di
'pollo di Piltdown (ancor piu se si pensa che Iu 'scoperto due anni dopo la pubblicazione de
l`Origine delle specie di Darwin. 1859). L`Uomo del Nebraska. 'scoperto nel 1922. a partire da un
solo dente. che si rivelo poi (1927) essere di un maiale. doveva rappresentare un altro anello di
passaggio tra uomo e scimmia. Ci Iu il pigmeo Ota Benga. il Celacanto. Ultima 'prova e stato
l`Archaeoraptor. altro rettile piumato. ponte di passaggio tra dinosauri e uccelli. sponsorizzato da
riviste accreditate e accreditanti (Novembre 1999) come National Geographic e Nature. Tutto
questo e indicativo di come quanto teorizzato da Feyerabend sia praticato da tempo: la scienza come
darla a credere. Chi Ia 'politiche scientiIiche (stabilisce in cosa devono credere le masse) sa bene.
in base ai principi Iondamentali della comunicazione mediatica. che cio che conta e la prima notizia.
lanciata se possibile in prima pagina. E` questa che resta impressa nella mente della gente. non gia la
smentita del Iascicolo successivo. pubblicata a margine. in cui si ammette che l`Archaeoraptor e un
incollaggio Iatto da abili manipolatori. non dalla natura.
10
Se la balena derivasse dall`orso come ipotizzava Darwin (Origine delle specie. tr. it..Roma 1994.
p.307. ipotesi ridimensionata nella VI edizione del 1872 ) e come credono i neodarwinisti (V.B.
SCHEFFER. Exploring The Lives of Whales. in 'National Geographic 50 .1976. pp752-767. ) tra le
due specie non dovrebbe esserci la barriera della non interIecondabilita. Snobbare le evidenze
primarie. a Iavore di cio che e complicato e di ambigua interpretazione. costituisce non solo un
segno di attitudine antiscientiIica. ma e rivelativo di un procedere mistiIicatorio. conseguenza. sul
piano teorico. di una pretesa 'liberta della teoria dall`esperimento. o 'convenzionalismo
scientiIico. Pensare che qualcosa. espresso in termini di complesse Iormule biochimiche. sia
scientiIico. mentre non lo sarebbe la constatazione della non interIecondabilita delle specie e una
Iorma ci si consenta di minorita intellettuale (spesso peggiorata da esteroIilia e complessi
d`inIeriorita nei conIronti degli Istituti angloamericani). per cui solo cio che risulti da strumenti e
complicate analisi di laboratorio avrebbe dignita scientiIica. mentre l`appellarsi alla primaria
evidenza empirica sarebbe scientiIicamente impresentabile. Questo e uno degli eIIetti deleteri della
contaminazione tecnocratica della scienza. che implica il tentativo di sottrarla alla razionalita
comune e controllabile. per renderla monopolio degli ipertecnologici laboratori e centri di ricerca.
come tali dipendenti dal potere Iinanziario e come tali strutturati aziendalmente per produrre
proIitto. Non ci si deve stupire se da qui (attraverso certe riviste 'accreditate) venga Iatto passare
per scientiIico tutto quanto abbia immancabili risvolti economici. Questo. piu in basso. produce un`
abitudine a snobbare i dati primari dell`evidenza empirica (non risultano da laboratorio!). Le
8
3) Lo studio del DNA ha rivelato che esso tutto prevede e tollera tranne le
variazioni casuali. che starebbero alla base delle chances evolutive. Il DNA e una struttura
conservativa che riproduce il messaggio inIormativo della vita. escludendo rigorosamente
le casualita.
11
Esso e conservatore (omeostasi genetica). Se Iosse stravagante e casuale
come i neodarwinisti e altri lo vorrebbero. al posto delle unghie tagliate potrebbe Iar
crescere capelli o denti. da un uovo di oca Iarebbe nascere un gatto. come prospettato dalla
pop science. Quando il DNA non replica il messaggio suo Iondamentale e presenta
variazioni. cio accade perche e stato danneggiato. e questa non e una chance evolutiva. ma
un handicap che riduce sempre le possibilita di sopravvivenza. rispetto a chi quel danno
genetico non ha avuto. Vogliamo credere che tra i bambini di Chernobyl. dopo il danno
subito. ve ne saranno alcuni con piu possibilita di vivere di quelli che non sono stati
irradiati? Il DNA ha una struttura Iortemente conservativa. volta a impedire proprio cio che
i darwinisti indicano come condizione dell`evoluzione: la variazione casuale (quelle
illimitate. ossia le mutazioni non comprese nel 'pool genetico); quando. a seguito di
violenta sollecitazione esterna. dovesse prodursi la variazione illimitata. questa non
oIIrirebbe la benche minima possibilita in piu di sopravvivenza. ma proprio il contrario.
ossia la menomazione. che la natura puntualmente mette da parte ed elimina.
12
Altro che
potenzialita evolutiva!
'evidenze di laboratorio sono spesso di ambigua interpretazione e dipendenti da deIinizioni e
parametri statistici. che non possono pretendere l`universalita di un`evidenza primaria. Il Iatto che un
cane non Ieconda una capra e un`evidenza primaria e universale. e per accertare questo non c`e
bisogno di laboratori.
11
J.A.SHAPIRO. A Third Wav. in 'Boston Review XXII (1997) 1. p.32:..le cellule. dai batteri
all`uomo. posseggono uno stupeIacente apparato riparatore che serve a rimuovere le accidentali e
casuali Ionti di mutazione. Livelli multipli di meccanismi. simili a quelli tipograIici di correzione
automatica delle bozze. riconoscono e rimuovono gli errori che inevitabilmente si producono durante
la replicazione del DNA. Questi sistemi sono in grado di distinguere tra i Iilamenti parentali di DNA
da quelli di nuova sintesi. sicche essi operano eIIicacemente nel rettiIicare (piuttosto che nel Iissare)
le accidentali ed errate incorporazioni del nucleotide sbagliato (.) E`stata una sorpresa apprendere
come le cellule proteggano interamente se stesse proprio contro quel tipo di accidentali mutazioni
genetiche che. secondo la corrente teoria. sarebbero alla base della variabilita evolutiva..
L`omeostasi genetica puo essere inIerita dal fatto della non interIecondabilita delle specie. Cio
signiIica che tra esse v`e una rigida separazione. che e a tutela della differenza. senza la quale la
Natura non signiIicherebbe piu vita. Tuttavia. all`interno di ogni specie. c`e una variazione limitata.
compresa nellinformazione di base (pool genetico). che puo prevedere. per un Ielino. la nascita con
tonalita diverse della pelliccia. che sia piu o meno tozzo. con tempi metabolici piu rapidi. Il principio
(e il Iatto) dell`omeostasi genetica dice che le variazioni non vanno oltre i limiti compresi nel pool
genetico e che quindi non puo accadere che un leopardo possa nascere con la coda di un canguro
(variazione casuale illimitatamutazione). perche non contemplato nell`inIormazione genetica di
Iondo. L`ignoranza delle leggi di quest`ultima ha portato Darwin e poi i neodarwinisti a ritenere che
la balena possa essere un orso. che a Iorza di nuotare ha sviluppato pinne ('La maggior parte degli
autori sostiene che esiste un limite alla variazione. anche se io non riesco a trovare un solo Iatto su
cui poggi tale convinzione. C.DARWIN. Saggio del 1844. ed.it.cit. p.90). Se Darwin parrebbe
scusabile. non altrettanto lo sono i neodarwinisti. Ma per la pop-science il paradigma va tenuto
Iermo anche quando l`esperienza lo sconIessi. La semina del liberalismo scientiIico e del
convenzionalismo da i suoi Irutti.
12
Portare come prova dell`evoluzionismo il Iatto che si sarebbero 'evoluti batteri resistenti agli
antibiotici e ignorare o Iar Iinta di ignorare che tali ceppi gia esistevano prima degli antibiotici.
Questi ultimi ne hanno semmai Iavorito la moltiplicazione. distruggendo le altre colonie sensibili
agli antibiotici. e tale moltiplicazione e spacciata per evoluzione. Stesso discorso su DDT e insetti
resistenti. (CI. S. B. LEVY. The Challenge of Antibiotic Resistance. in 'ScientiIic American march
9
IV. INSUFFICIENZE DEL PRINCIPIO ENTROPIA. E` evidente come la natura
inorganica. in molti casi. paia rispondere al principio entropia. mentre la biosIera risponde
al principio contrario. di sintropia
13
. Senza andare a compromettersi col dogma
evoluzionista. noi possiamo. attraverso osservazioni che sono a portata di mano. notare
che la vita ha una capacita intrinseca di passare dall`apparente disordine (discrasia.
malattia. ecc) all`ordine. cioe al risanamento (vi sono tanti e complessi meccanismi.
morIogenetici e morIostatici. che riportano la vita alla sua impronta Iondamentale. quando
si produca un danno o un disordine). Le Ierite rimarginano; dove si tagliano unghie
ricrescono tessuti conIormi; la coda troncata di una lucertola ricresce; da una Ioresta
bruciata. ne risorge una ancor piu rigogliosa. La morte non e un aspetto dell`entropia.
perche in natura la vitalita non collassa. ma passa da una Iorma all`altra. Vedere come
entropica la Iine di una Iorma e dimenticare che. dalla destrutturazione di una. se ne
ricostituiscono altre. La natura non risponde alla logica del tempo lineare. bensi scandisce
un tempo ciclico.
Disdegnano la IilosoIia gli scienziati post-moderni perche temono di cadere nella
metaIisica. ed e ormai consuetudine che la scienza per essere scienza se ne tenga separata;
altrimenti si disporrebbe di qualche strumento teorico in piu. per distinguere meglio. se
possibile. una pietra da un vivente e quindi per desistere da improbabili esperimenti di
biopoiesi. che riduzionisticamente pretendono lo scaturire della vita da un miscuglio di
morti elementi chimici
14
. Mentre una pietra o un tronco dispongono di una potenzialita
solo passiva. nel senso che qualcosa o qualcuno (un agente esterno) li Ia diventare vaso o
persiana. o altre Iorme. come ascia e sedia; un vivente dispone Iondamentalmente di una
potenzialita attiva. in base alla quale. da se stesso (senza intervento di agenti esterni).
diviene una sola Iorma. e cioe compiutamente se stesso. Questo e il Iinalismo intrinseco
della vita e il suo andamento e sintropico, un seme che diventa albero. un embrione che
diventa uomo si arricchiscono e complessiIicano; tutto il contrario dell`andamento
entropico. che implica livellamento energetico e caos morIologico. In laboratorio. si
possono percio accozzare tutti gli elementi chimici che si vuole. ma non si riuscira a
trasIormare la loro potenzialita passiva in potenzialita attiva. con un proprio Iinalismo
intrinseco. C`e un salto ontologico! ConIondere e scambiare una proprieta della materia a
(auto) ordinarsi. secondo certe leggi di preIerenzialita. con l`autorganizzarsi proprio della
1998. pp.46-53. in particolare p.49).
13
'Sintropia. non 'neghentropia. come scrivono i teorici del collasso universale. quando non
possono Iar a meno di indicare almeno i Ienomeni vitali come rispondenti a un principio opposto
rispetto a quello unilateralmente degenerativo del II principio. C`e malizia nichilistica nel sintagma
'neghentropia. Diciamo Iorse la vita 'athanatia? V`e la volonta di Iar apparire come prius la morte
e il caos. di cui vita e ordine sarebbero meri epiIenomeni o modiIicazioni. Ma Iorse i teorici della
degenerazione universale non vogliono rischiare la valorizzazione di uno scienziato italiano che
teorizzava espressamente il principio sintropia. in connessione al principio Iinalistico. L. Fantappie
(1901-1956; se ne veda una breve ma eIIicace presentazione in A.G. MANNO. Complessita e
finalismo nella scienza attuale. in 'Sapienza. 1994. 1. pp. 79-84).
14
Si inizia nel 1953 con l`esperimento di S.Miller-H.Urey. in cui si riescono a produrre solo pochi
amminoacidi. non tutti validi. perche non tutti levogiri. Non si va molto piu in la con i proteinoidi di S.
Fox (ne con i coacervati). lontani dalle proteine quanto un pallottoliere da un computer. Attualmente la
cellula vivente continua a restare lontana anni luce da simili impostazioni. come la teoria degli ipercicli
di M. Eigen. che ancora pretende la derivazione ('evolutivaovviamente) della vita da una materia che
avrebbe (metaIisica) vis autorganizzativa.
10
vita e appunto non aver chiara la diIIerenza tra una pietra e un vivente. tra potenzialita
passiva e potenzialita attiva. tra meccanicismo e Iinalismo. tra entropia e sintropia.
V. LA COLLUSIONE Abbiamo visto come la scienza attuale sia caratterizzata dalla
Iorte presenza di due modelli teorici nell`interpretazione della natura; due modelli che a
tutta prima paiono opposti e inconciliabili; perche l`uno aIIerma un divenire che procede
dal caos all`ordine (inIormazione); l`altro aIIerma un divenire dall`ordine al caos
(andamento entropico).Senonche e siamo alla tesi di questo lavoro le due visioni solo
apparentemente conIliggono; in realta esse colludono attorno ad un elemento centrale. che
e loro obiettivo veicolare come paradigma Iondamentale della natura. e cioe: il Caos. Il
Caos sarebbe cio che a parte ante oppure a parte post assedierebbe la natura; di questo
vuol convincere il pubblico la scienza post-moderna. L`ordine (l`inIormazione. la
complessita) sarebbe un epiIenomeno del disordine intrinseco e strutturale della natura.
L`ordine e il mirabilmente complesso (come la vita) sarebbero l`elemento contingente e
secondario; episodico. rapsodico. labile e leggero (termini chiave presso autori
postmoderni). Solo attraverso questo lavorio ideologico si prepara il terreno aIIinche si
accetti la manipolazione globale della natura: dal controllo dei Ienomeni meteorologici. al
controllo della genetica riproduttiva di animali e uomini. Vediamo concretamente come
cio accada. ponendoci prima dal punto di vista del modello evoluzionista e poi dal punto di
vista termodinamico. dopo aver chiarito le nozioni di 'caso e 'caos.
VI. CASO E CAOS. L`aIIermazione della caoticita della natura e la pretesa di
dare consistenza ontologica a una nozione puramente soggettiva. ossia la casualita (di cui
accidentalita e fortuita sono sinonimi). Esaminiamo i signiIicati possibili di 'casuale.
nell`uso corrente per indicarne inIine il concetto proprio.
1) 'Casuale puo signiIicare: 'non intenzionale. Cosi. si dice che l`oIIendere
qualcuno e stato casuale-accidentale. cioe inintenzionale. La mela cade sulla testa di
Newton 'casualmente. cioe non intenzionalmente (Iortuitamente).
2) 'Casuale puo signiIicare: 'cio che non avrebbe alcuna Iunzione. qualcosa che
non avrebbe ratio sufficiens. come si potrebbe ritenere il disegno delle ali di una
IarIalla o la lunghezza dello stelo di un Iiore. al punto da ritenere tali Iattori fungibili.
3) 'Casuale puo signiIicare: 'cio che devia dalla abituale regolarita. Se nasce un
leone senza criniera. diciamo che e stato il 'caso (l`accidentalita) a determinare tale
deviazione dalla regolarita
15
. tale da non consentirci prevedibilita; sicche l`accadere o
no del Ienomeno resta per noi equiprobabile con le restanti possibilita.
4) Il signiIicato fondamentale e proprio di 'caso e il seguente: cio che non e
prevedibile; ossia: casuale e cio di cui non e possibile una completa ricognizione
causale (anche per la complessita delle condizioni di contorno). sicche non ci e
consentita prevedibilita; l`accadere o no del Ienomeno resta per noi equiprobabile con
le restanti possibilita. come nel gioco dei dadi.
E` evidente che. in base al primo signiIicato. tutta la natura e inintenzionale. e cosi
casuale. Ma se per 'intenzionale si intende 'intelligentemente mirato. ancorche
inconscio. allora e chiaro che la natura opera con tale intenzionalita. dal momento che
sviluppa nella giraIIa e non nel Iormichiere la stupeIacente capacita di trangugiare
impunemente le lunghe e acuminate spine. con le quali l`acacia tenta di diIendere i propri
15
ARIST.. Metaph V. 30. 1025 a 14; Phis II. 5. 196 b 10
11
teneri germogli. La natura lamarckianamente opera con intelligenza inconscia (che e piu
efficace di quella conscia. perche non soggetta a errore).
Il secondo signiIicato di casuale. come cio che non avrebbe alcuna Iunzione. e
evidentemente estraneo alla natura. A noi appare casuale e inutile cio di cui non
comprendiamo la Iunzione. ma arrivera il momento. come Iu per quel centinaio di organi
rudimentali
16
elencati a Iine Ottocento ( dall`anatomista tedesco R.Wiedersheim). in cui si
Iara chiara la loro Iunzione. Come altrettanto si spera che accada alla pop-science. che dice
di aver scoperto nel genoma umano un 8 di 'geni spazzatura. 'geni che non servono a
niente (l`evoluzione li avrebbe messi da parte).
Anche il terzo signiIicato non e attribuibile alla natura. Se nasce un leone albino ci
sono ragioni precise genetiche e/o ambientali del Ienomeno. Si dice che 'e il caso a Iarlo
nascere bianco. ma in realta si intende che 'e una serie di cause che ci sIuggono a
determinare l`albinismo. Ecco allora che siamo al signiIicato vero e proprio di 'caso.
quale il punto '4 indica. Ed e allora chiaro che non esiste in natura.
L`equiprobabilita. con cui. diciamo. puo uscire la Iaccia 3 o la Iaccia 6 del dado che
lanciamo. sta solo a indicare la nostra ignoranza e la nostra incapacita a ponderare la serie
di cause e concause che determinano l`uscita del 3 anziche quella del 6. Ma. in natura. tale
equipollenza causale non esiste. altrimenti i Ienomeni non accadrebbero; tant`e che esce il
3. anziche il 6. perche il primo ha maggiore determinazione causale (e concausale. vista la
complessita delle condizioni di contorno). L`hazard (caso) in natura non esiste; essa non
opera a casaccio come prospettato da darwinismo e neodarwinismo. Due gocce d`acqua
sono identiche per noi uomini. ma in natura non sono aIIatto identiche. altrimenti
sarebbero una (omne ens habet rationem)
17
. Giustamente percio. un`intelligenza chiara e
rigorosa come quella di Kant scriveva che l`idea che non esiste il caso in natura (casus
non datur in mundo) e una legge a priori della natura
18
.Se poi c`e qualcuno
19
che ritiene
che il caso esista in natura (e diverrebbe cosi il caos). beh. non e detto che si debba
discutere con tutti
20
. specie con chi aIIerma nei Iatti quel che nega a parole.
VII. IL FENOMENO ANOMICO NELLA TEORIA DELLE VARIAZIONI
CASUALI. AIIermare che in natura esisterebbe il caos e la pretesa di dare valore
ontologico alla casualita (tichismo). Perche la tecnocrazia e i suoi (spesso ignari)
16
Detti 'organi rudimentali. atroIizzati ed abortiti da C.DARWIN. Origine delle specie.cit..p.484.
17
LEIBNIZ G.W.. Principes de la Nature et de la grace fondes ed raison (1714). n.7.
18
KANT I.. Kritik der reinen Jernunft. B282. A229. 230.
19
PEIRCE C. S.. Chance. Love and Logic. II. 3.
20
'Che in natura non esiste il caos. 'che la parte e minore del tutto. 'che la retta e la via piu breve
tra due punti. 'che ogni Ienomeno ha una (o piu) causa sono assiomi. senza il riconoscimento dei
quali non ha senso discutere. A coloro che ne negassero la validita. per amor di tesi. o per collaborare
alla 'Grande Incertezza. basta Iar osservare che. nei fatti. quegli assiomi vengono riconosciuti. Tra
l`intero stipendio e il suo 30. essi preIeriranno il primo. riconoscendo che tutto e piu della parte. Se
gli sporcate l`auto con vernice. cercheranno il responsabile. perche ogni Ienomeno ha una causa.
Dovendo andare da una citta all`altra. sceglieranno la via piu prossima alla retta. La validita di tali
assiomi non sta. come si da a credere di recente. nell`accordo convenzionalista di adottarli. quasi
Iossero moneta. ma nel loro intrinseco valore (axia) Iondato 1) sulla grande evidenza intuitiva (di tipo
logico); 2) e sulla grande rispondenza che hanno col mondo dell`esperienza (Lebenswelt). Chi percio
teme che l`ammissione della validita degli assiomi sia una intrusione metaIisica e che quindi essi siano
passibili di Iungibilita convenzionalista. Iaccia i conti al di la delle chiacchiere col proprio
comportamento fattuale . che presuppone la regolarita della natura e che esclude l`esistenza del caos.
Anche un castoro. col suo comportamento. riconosce quegli assiomi e non per questo e un metaIisico.
12
collaboratori hanno bisogno di convincere il pubblico che la natura sia caotica? Perche cosi
si ammette l`esistenza di un campo dell`anomico (cio che non sarebbe regolato da sicure
leggi. ovvero: che devia dalla abituale regolarita). nel quale la manipolazione tecnica puo
Iare cio che vuole. senza che si possa parlare di violazione di un ordine. senza che si possa
invitare a lasciare i Ienomeni a se stessi. in quanto dotati di un proprio corso naturale. Solo
rivendicando lesistenza di fenomeni anomici si legittima linterventismo totale in natura.
E` chiaro come il darwinismo sia la prima e Iondamentale teoria scientiIica che
serve alla tecnocrazia. Perche? Perche la dove si sostiene il principio della variazione
casuale si ammette un campo della Ienomenicita anomica. e quindi un campo aperto alla
manipolazione tecnologica. Perche la tecnocrazia propaganda Darwin e non Lamarck?
Perche quest`ultimo non ammette spreco ne casualita nella natura. allorche aIIerma che
essa agisce con intelligenza ed economia nel Iar si che la giraIIa sviluppi solo cio che le
serve eIIettivamente in quel momento. per giungere a cogliere le alte Ioglie d`acacia.
Nell`idea di Lamarck non puo accadere che la giraIIa sviluppi. invece del collo. una lunga
e pesante coda. del tutto a casaccio con Iare sprecone. per poi scoprire che e
controproduttiva quando i leoni la raggiungessero prima! Nell`idea di Lamarck la natura
non produce variazioni casuali. non pastrocchia e non spreca. non procede per azzecchi e
garbugli. non Ia quella specie di bricolage. che i darwinisti le attribuiscono: 'da una
vecchia ruota di bicicletta costruisce una carrucola. da una seggiola rotta ottiene la scatola
per la radio. Allo stesso modo. l`evoluzione costruisce un`ala da una zampa. o un pezzo
d`orecchio con un Irammento di mascella. Naturalmente ci vuole tempo (questa sarebbe
La logica del vivente.1970. F. Jacob). Probabilmente nemmeno Darwin avrebbe
sottoscritto questo Irammento di pop-science. visto che nell`ultima Iase del suo pensiero si
e avvicinato a Lamarck. nel ritenere che possa essere la Iunzione a sviluppare l`organo.
cosa che esclude l`operare a casaccio e il miserando bricoler
21
.
Per Lamarck. insomma. la natura opera con inconsapevole intelligenza e va lasciata
a se stessa. perche sa trovare il meglio in ogni circostanza. Egli aIIerma tutto il contrario di
quello che la tecnocrazia ha bisogno di Iar credere. Percio bisogna propagandare il Darwin
del principio delle variazioni casuali; solo questo riuscira a Iar apparire i progetti
biotecnologici di laboratorio come preIeribili a quelli naturali. in quanto i primi
risponderebbero ad un progetto intelligente e Iinalizzato che evita sprechi. mentre l`altro.
quello naturale. produrrebbe (con Iare simile ad un orologiaio cieco
22
) tante e tali
21
La genetica negli ultimi 40 anni ha scoperto tutt`altro. che i neodarwinisti preIeriscono ignorare.in
quanto vengono escluse proprio le casualita e accidentalita cui essi tanto tengono: ' Noi siamo passati da
una concezione statica del genoma (soggetto solo al caso. a cambiamenti localizzati e a piu o meno
costanti tassi di mutazione) a una visione dinamica del genoma. soggetto a episodici. massive e non
casuali riorganizzazioni. capaci di produrre nuove e Iunzionali architetture (.) le cellule possiedono reti
computazionali che vagliano le inIormazioni riguardanti le operazioni interne e quelle dell`ambiente
esterno. per prendere decisioni che controllano la crescita. il movimento. la diIIerenziazione (.)Sistemi
di riparazione addizionale sono codiIicati nel genoma. per prevenire danni di tipo Iisico o chimico del
genoma stesso (agenti alchilanti. radiazioni ultraviolette) e possono correggere i danni quando si
veriIichino (.) Le molecole di sorveglianza compiono cio modiIicando i Iattori di trascrizione. in modo
che siano sintetizzate le appropriate Iunzioni di riparazione. Questi inducibili sistemi di risposta ai danni
del DNA sono soIisticati e includono le cosiddette Iunzioni checkpoint` che agiscono per Iermare la
divisione cellulare Iinche non si siano compiuti i processi di riparazione; J.A.SHAPIRO. A Third Wav.
cit. pp.32-33. La biosIera appare caratterizzata da una dinamica staticita.
22
Per dirla col titolo del libro di un caposcuola del neodarwinismo. R.DAWKINS. The Blind
Watchmacher. New York 1986; scrive a questo proposito G.SERMONTI. Prefazione a M.BLONDET.
Luccellosauro e altri animali. cit.. p.7:L`orologiaio di Dawkins e cieco. l`uomo di laboratorio ci vede
13
variazioni casuali non adatte allo scopo. che ci vorrebbe molto piu tempo (senza dire lo
spreco). In sostanza. solo propagandando Darwin e non Lamarck
23
si potra Iar passare un
prodotto agricolo geneticamente modiIicato come migliore di uno naturale (quello naturale
potendo contenere tali e tante variazioni casuali che potrebbero essere nocive alla salute;
mentre il prodotto biotech conterrebbe solo l`aspetto migliorativo che l`ingegnere avrebbe
voluto dargli). Bisogna che il pubblico smetta di pensare che la natura. in ogni momento e
situazione. Iaccia sempre la scelta migliore tra le possibili. perche questa idea delegittima
le manipolazioni tecnologiche.
VII.1. ESCLUSIONE DELL`INDAGINE EZIOLOGICA. E` ovvio che la teoria delle
variazioni casuali e inIondata. smentita proprio dalla struttura Iortemente conservativa e
diIensiva del DNA. Tuttavia. anche se Ialse. (in questa sorta di borsa mercato dei titoli
scientiIici) le azioni delle variazioni casuali vanno sostenute e acquistate. vediamo ancora
perche.
A) Come si e detto. cio che si dichiara prodotto casualmente e cio che appare
anomico e come tale manipolabile di diritto. Ma. attenzione. qualcosa appare anomico
(variazione casuale) solo se deliberatamente e metodicamente si rinuncia all`indagine
eziologica (si rinuncia a indagare la causa per cui il Ienomeno si e prodotto). Perche e
ovvio che. se si ricercassero accuratamente le cause. si scoprirebbe che tal Ienomeno ha le
sue piene ragioni per essere cosi e non diversamente. A meno che non si voglia sostenere
che un bambino nasce Iocomelico senza una ragione (causa). Quindi. quando si dice che
un Ienomeno e accaduto casualmente (variazione casuale). si sta compiendo una deliberata
e metodica rinuncia all`indagine eziologica.
B) La teoria delle variazioni casuali. proprio perche signiIica ipso facto esclusione
dell`indagine eziologica. e di Iondamentale importanza per la tecnocrazia. perche?
Prendiamo esempi dal campo medico e ambientale e consideriamo il parkinson.
l`alzheimer e il cancro come Ienomeni anomici. cioe come risultato di variazioni casuali.
L`unico approccio che. a questo punto. apparira legittimo sara quello tecnologico. ossia
quello chirurgico-Iarmacologico. che vuol cancellare la malattia dopo che essa si e
aIIermata. e interpreta la terapia come una vera e propria guerra contro un nemico.
Essendo queste tre malattie interpretate come variazioni casuali. come tali signiIicanti la
deliberata e metodica esclusione dell`indagine eziologica. contro di esse e necessario tutto
l`apparato tecnologico e Iinanziario. per un tempo indeIinito. perche non essendo stata
individuata e rimossa la causa. gli eIIetti sono destinate a durare indeIinitivamente.
Rendere diIIusa e accettabile l`idea che possano darsi variazioni casuali serve a non
Iar apparire assurdi interventi tecnologici volti a sanare una situazione senza aver rimosso
la causa. Il curare il cancro a un individuo. che coltivi un hobbv in cui si Iaccia uso di
molta Iormaldeide. senza premurarsi di individuare la causa ed eventualmente
rimuoverla. e come minimo privo di senso. o se si vuole palliativo. se palliativo puo dirsi il
sommarsi del danno della malattia con quello. non piccolo e non sempre minore. di
benissimo.Il rozzo e lentissimo lavoro di una mutazione cieca e di una selezione miope e perditempo deve
Iarsi da parte di Ironte agli ingegneri genetici. che hanno imparato a Iare da soli e in quatto e quattr`otto
quel lavoro che la natura ha impiegato milioni o miliardi di anni per accozzare.
23
La diIIerenza tra darwinismo e lamarckismo e la seguente: per il primo. la comparsa della giraIIa e
risultato di due Iasi: 1.La variazione casuale che (indipendentemente da ogni stimolo ambientale) Ia
nascere animali con colli lunghi. colli corti. colli medi; 2. La selezione che elimina quelli con colli corti e
medi. -Per Lamarck. invece. non c`e spreco (non c`e variazione casuale). perche la necessita continua di
brucare in alto determina una variazione in senso adattativo. che e anche ereditaria. Quindi l`ambiente
stimola la variazione.
14
chirurgia. chemioterapia e radioterapia. Questo non vuol dire che non esistano medici
coscienziosi che Iacciano tale ricognizione; solo che nei cosiddetti 'protocolli terapeutici.
stabiliti dalla 'Comunita ScientiIica Internazionale e imposti ai/dai Servizi Sanitari
Nazionali. non e prevista lindagine eziologica volta a rimuovere la causa. E questo
perche il presupposto epistemologico (meglio sarebbe dire ideologico-pragmatico) che
ispira la Comunita ScientiIica Internazionale e appunto il Ienomeno anomico. la variazione
casuale. come tale esente da ricognizione eziologica. e quindi come tale oggetto di soli
interventi tecnologico-terapeutici. mai deIinitivi. tali da condurre alla medicalizzazione del
paziente per il resto della vita. Perche? Perche e evidente: Iinche la causa non e rimossa gli
eIIetti permangono. Ma proprio questo consente la medicalizzazione permanente e
l`indebitamento delle genti. Ecco perche le variazioni casuali sono 'lo scientiIicamente
corretto.
C) La presunta anomicita del Ienomeno. il suo indeterministico isolamento da cio
che lo produce. anche consente di occultare opportunamente i dissesti. sull`ambiente e
sulla salute. dell`impatto tecno-economico. Questa assunzione del Ienomeno nella sua
presunta anomicita e quasi una costante della medicina tecnocratica. che sempre piu spesso
vi si riIerisce con la supposta 'sindrome: una sintomatologia unitaria e costante.
descrivibile senza riIerirla a una causa. E cosi viene indicata come SIDS (Sudden Infant
Death Svndrome) la morte in culla del neonato. intorno al terzo mese. quando si impone il
primo ciclo di vaccinazioni. Per quanti sIorzi abbiano Iatto le commissioni mediche del
Servizio Sanitario Nazionale nel negare sistematicamente un rapporto tra vaccinazioni e
Ienomeni come autismo. dislessia. diabete o polio e anche morte. alla Iine. le associazioni
di genitori. raccolte evidenze scientiIiche e statistiche. sono riuscite a ottenere una legge
dello Stato.
24
che risarcisce i danneggiati da vaccino. Ed e merito di queste associazioni e
non della 'Comunita ScientiIica Internazionale. se si sta arrivando (oltre ai risarcimenti)
all`utilizzo di vaccini che non contengano metalli pesanti pericolosi come mercurio
(thimerosal) e alluminio.
Che cosa e accaduto? Per cio che riguarda la SIDS. l`impostazione uIIiciale.
conIormemente all`assunzione anomica del Ienomeno. nega un rapporto causale tra
patologia e grave alterazione del terreno (con quest`espressione si intende l`organismo
nel suo stato di equilibrio dinamico. che. quando non e gravemente alterato e
compromesso. dispone di sorprendenti capacita di autoguarigione). dovuta all`azione dei
metalli pesanti e/o all`azione dei materiali genetici ricombinanti. o al virus stesso. ancorche
attenuato.
VII.2. NEGAZIONE DELLA VIS MEDICATRIX NATURAE. Presumere l`anomicita del
Ienomeno consente di aprire lo spazio della manipolazione tecnologica. consente di
occultare i dissesti dell`azione tecnologica e insieme. altro aspetto Iondamentale. consente
di occultare il luogo dove si insedia la vera scienza della natura. elemento che abbiamo
indicato per ora col termine 'terreno. Prendiamo un esempio dalla zootecnia. Il Ienomeno
della Bse (enceIalopatia bovina spongiIorme). nota come sindrome della 'mucca pazza.
viene aIIrontata dallo 'scientiIicamente corretto secondo la classica impostazione della
germ theorv (ci si consenta di mantenere l`espressione inglese per indicare
un`impostazione che riconduce a batteri o virus la causa della patologia). E` evidente a
chiunque abbia un po` di buon senso che la patologia aveva come sua causa determinante
una grave alterazione del terreno. dovuta alla pretesa di nutrire i bovini con Iarine animali
(Iorse 'per sopperire al loro bisogno di proteine ed evidentemente correggere un
24
Legge 210/92
15
darwiniano errore della natura. che non ha dotato questi animali dei necessari canini).
Senonche. l`approccio scientiIico-tecnocratico non intende mutare le condizioni alimentari
e di allevamento delle mucche. ma cerca di intervenire su quella che e una delle
conseguenze della condizione degenerativa
25
complessiva. ossia la presenza ammesso
che davvero vi sia- del prione. Quest`ultimo. Iatto passare per causa prossima della
'sindrome. consente di trattare anomicamente il Ienomeno. ossia astrattamente dalla sua
vera causa. con tecnologie che devono colpire il nuovo 'nemico.
Questo approccio. che anomizza il Ienomeno con la germ theorv del prione.
nasconde il vero approccio scientiIico. che consiste nell`intervento riequilibratore del
terreno. dopo aver studiato e colto le leggi che ne regolano la dinamica (ma allora si
vedrebbe la zootecnia operare in continuita con le tradizioni dell`allevamento rurale locale.
secondo la speciIicita delle varie razze. e non piu contro i loro metodi e principi).Li il
prione. qui il retrovirus. come per l`aids. va cercando lo scientiIicamente corretto e si
guarda bene dal dare rilevanza al terreno
26
. La (improbabile) soluzione deve consistere in
qualche costoso vaccino. nella cui presunta eIIicacia ed innocuita la gente e talmente
riversata a credere. al punto che v`e chi ne approIitta. promettendo un vaccino contro lo
shopping compulsivo. o. addirittura. contro la morte (vedi infra).
Si continua a occultare quello che Bechamp. contro Pasteur. voleva restasse
prioritario e maniIesto (cio che avrebbe salvato la medicina dalla sua riduzione a sola
medicina di pronto intervento). Bechamp sosteneva che l`essenza della patologia consiste
nella alterazione del 'terreno e che quindi l`essenza della medicina consiste nel mettere in
atto tutte quelle strategie che Iavoriscano il riequilibrio del terreno. per Iar operare la vis
medicatrix naturae. il vero potere risanante
27
. Il medico e solo coadiutore del processo di
risanamento e l`eccessivo proliIerare di colonie di virus e batteri e ritenuto eIIetto della
malattia e non sua causa
28
. Se dovesse imboccare questa via la medicina tecnocratica
cesserebbe di essere espressione di un potere economico-Iinanziario che nella devastazione
25
Una delle prove che si tratti di degenerazione e non di infezione. come la macchina mediatico
scientiIica vorrebbe Iar credere. e costituita dal Iatto che i vitelli Iino a dieci mesi sono esenti dalla
patologia.
26
Situazione del tutto simile abbiamo con la SLA (sindrome amiotroIica laterale). anche nota come
'malattia dei calciatori. perche colpisce questi ultimi in alta percentuale. E` una malattia che lascia
vivo solo il cervello. dopo aver paralizzato tutto il corpo. E anche qui. mentre Comunita ScientiIica
Internazionale e il sistema Iarmaceutico di cui e portavoce. si impegneranno. con la consueta
impostazione. a cercare una terapia. che sara ovviamente 'genica. dato che la patologia e vista
come variazione casuale (Ienomeno anomico); tocchera poi ad associazione di Iamiliari colpiti.
assieme a qualche magistrato e medico Iuori dal coro. a barcamenarsi per decidere se la
responsabilita e dell`abuso di analgesici o di speciali diserbanti usati per i campi da gioco. dando
cosi il vero contributo alla prevenzione.
27
Si esalta Koch e si oscura Max von PettenkoIer. docente di igiene a Monaco di Baviera. che in un
simposio di medici e scienziati. presente Koch. trangugio impunemente un`intera Iiala di vibrioni
colerici. suIIiciente a inIettare centinaia di persone. per mostrare la vacuita della tesi (germ theorv)
di Koch e la decisivita del terreno.
28
Prendiamo un esempio: un`alimentazione a base di carne e dolciumi Iavorisce l`avvento di un Ph
tendenzialmente acido e quindi la proliIerazione in eccesso di microrganismi che gia sono presenti
nel nostro organismo. da sempre. ma in stato di equilibrio con le altre colonie e quindi in stato di
non virulenza (e questo quando il nostro organismo e in equilibrio). Il comparire di aIIezioni
inIluenzali. di otiti. ecc. non e causato dai virus e/o batteri. pur presenti. ma da quell`alimentazione
troppo acida o troppo alcalina. che se non corretta mantiene un terreno Iecondo alla moltiplicazione
anomala delle colonie. basi di inIezioni e gia da sempre presenti
16
ambientale trova uno dei suoi punti qualiIicanti e che puo continuare in questa
devastazione proprio perche essa. con la germ theorv. occulta il legame tra ambiente e
malattia. tra squilibrio del terreno e malattia; e anziche promuovere il ristabilimento
dell`ambiente. propone antibiotici e vaccini per combattere virus e batteri. come se Iossero
questi la causa.
Nell`impostazione di Bechamp. e assurdo un protocollo di 'cura del cancro a base
di cocktail di veleni che devastino il terreno. come se il cancro Iosse un nemico esterno e
intruso. anziche l`espressione di un grave squilibrio dell`organismo. che ha condotto alla
degenerazione genetica e cellulare. Il cancro. come i virus e i batteri. e espressione della
malattia. sua conseguenza. non la causa.
La germ theorv. il cancro visto come nemico esterno (quando non si tenti di Iare di
questo il risultato di azione batterico-virale. come e stato nel caso dell`helicobacter pvlori).
il prione e i retrovirus. il nino. nel caso dei Ienomeni ambientali. visto come prodotto di
una natura darwinianamente capricciosa; sono queste altrettante strategie per Iar valere
l`anomicita (presunta) del Ienomeno. rescindendone il legame col suo vero sostrato causale
e legittimando cosi ogni sorta di aggressione e/o manipolazione dell`ambiente e della
salute (umana e animale). Iacendo apparire tutto come risultato di una variazione casuale.
improvvisa quanto minacciosa. di Ironte alla quale solo una provvidenziale e messianica
tecnologia (coi suoi aspetti inesorabilmente indebitanti) potra salvarci!
VII.3. INDETERMINISMO E TECNICA. E` ora chiaro perche le punte teoriche della
tecnocrazia manipolatoria insistono tanto sull`indeterminismo? Perche consente loro di
dare legittimita teorica al Ienomeno anomico. alle variazioni casuali. Non potendosi dare
certezza del nesso causale. si e disincentivati da indagini eziologiche. che condurrebbero a
intervenire modiIicando il terreno. Fin dove e riconosciuto il nesso eziologico. si opera
come nelle societa tradizionali: se la causa del moltiplicarsi delle lumache su un dato
terreno e la sua eccessiva acidita. si correggera il ph. una volta per tutte. cospargendolo con
della cenere; visto invece indeterministicamente. come Ienomeno anomico. l`invasione di
lumache viene trattata chimicamente. ogni anno. con certi costi Il Ienomeno
dell`abnorme moltiplicarsi di mosche e zanzare. in estate. non e ricondotto alla sua causa
prossima. cioe alla riduzione Iin quasi a scomparsa di rondini e pipistrelli; il Ienomeno e
invece visto in maniera anomica e indeterministica (una variazione casuale) e trattato con
irrorazione chimica (non certo Iavorendo il riequilibrio Iaunistico). Con la conseguenza.
non solo di un aumento della spesa pubblica. ma anche delle malattie degenerative legate
alla polluzione chimica.
Il sistematico occultamento del legame eziologico tra i Ienomeni. a Iavore di una
visione indeterministica e anomica. e attuato dallo 'scientiIicamente corretto anche
quando un determinato risultato la natura lo darebbe da se. Tra partoriente e neonato c`e
una simbiosi che prolunga quella intrauterina. Se immediatamente dopo la nascita il
neonato e attaccato al seno della madre accade (lamarckianamente) che ciascuno ne
ottenga quello di cui ha bisogno in quel momento: alla madre la suzione del seno provoca
l`avvio della ricontrazione dell`utero. mentre il neonato. suggendo quel colostro giallo.
altamente energetico (che precede nella madre la calata lattea). riceve un potente
contributo alla costituzione del sistema immunitario. un ricostituente dopo la sIorzo della
nascita e. per l`immediato. anche un purgativo. che lo libera del nero meconio che gli
occupa da mesi l`intestino. Tutto questo esprime una simbiosi e simmetrie che dire
'meravigliose e poco e che smentisce palesemente quanti insinuano una spontanea
tendenza della natura verso il disordine. Tuttavia nella pratica ostetrica comune. la
17
medicina tecnocratica impone il Iarmaco che Ia contrarre l`utero. mentre al neonato. al
posto del colostro. tocca acqua e zucchero come primo riIocillamento. e molto
probabilmente queste meraviglie della natura non vengono piu illustrate nei corsi di
medicina. allo stesso modo che nelle scuole inIeriori non si nominano piu le meraviglie
della Iotosintesi cloroIilliana. InIatti. la Iiducia (lamarckiana) nell`operare della natura e
inversamente proporzionale alla Iiducia che si puo riporre nell`intervento tecnico. Se.
invece. alla visione di Lamarck si sostituisce quella di Darwin. allora apparira certo
giustiIicato somministrare il Iarmaco per Iar ritrarre l`utero. inIatti la natura sbadata e
capricciosa. producendo variazioni casuali. avrebbe quel giorno potuto Iar si che alla
suzione del pargolo. a ritrarsi possa esser stata una gamba. anziche l`utero..
VII.4. GUARIGIONE DALLA MORTE E MUTAZIONISMO. La crisi del darwinismo.
dovuta alla mancanza di ritrovamenti Iossili
29
e alla scoperta delle leggi della genetica. non
ha signiIicato la sua morte. ma la sua rinascita come neo-darwinismo. sancita da una
riunione della Societa Geologica Americana del 1941
30
.Dall`assise ne usci una
riIormulazione delle 'variazioni casuali come 'mutazioni casuali; ossia. cio il cui
avvento Darwin non aveva saputo spiegare
31
(variazione casuale). alla luce delle scoperte
della genetica. veniva interpretato come "mutazione casuale dei geni. tra le quali. anche
qui. ve ne dovrebbero essere di vantaggiose per l`evoluzione delle specie. E` questa la
Teoria della evoluzione sintetica
32
(Evolutionarv Svnthesis. secondo l`espressione coniata
da J. Huxley nel 1942) . Dopo questo via a 'rinnovate politiche scientiIiche(che ancora
nel 1980. per iniziativa di E.Mayr. sono alla base di una ipotizzata biologia uniIicata) .
mancava solo che bravi scienziati 'scoprissero eIIettivamente questi geni regolatori delle
mutazioni.Non e diIIicile indovinare come ando a Iinire.
Uno dei collaboratori piu in vista della medicina tecnocratica. come L.
Montagner
33
. dopo aver annunciato. con enIasi messianica. che entro breve potra essere
preparato un vaccino contro la morte nientemeno. sponsorizza la generazione
controllata dai laboratori di genetica. utilizzando uno degli argomenti piu ripetuti del
dogma evoluzionista: nella generazione sessuata naturale il neonato riceverebbe
29
La ricerca geologica 'non e in grado di presentare le numerosissime e sottili gradazioni. che collegano
le specie del passato a quelle attuali e che sarebbero necessarie alla mia teoria; e questa la piu seria e
ovvia obiezione che puo essere avanzata contro di essa. C.DARWIN. Origine delle specie. cit.p.512
30
HARUN YAHYA. Linganno dellevoluzione. tr. it.. Imperia 2001. p.27
31
C.DARWIN. Origine delle specie. cit.p.315:Ma noi siamo troppo ignoranti per speculare
sull`importanza relativa delle diverse leggi della variazione. conosciute e sconosciute..
32
Caposcuola del Neodarwinismo e lo zoologo A. Weismann (1834-1914). strenuo negatore
dell`ereditarieta dei caratteri acquisiti; tuttavia al costituirsi del Neodarwinismo e stata decisiva la
riscoperta delle Leggi di Mendel (1866) agli inizi del secolo. che consentirono (H.G.Hardy e
W.Weinberg) di riIormulare la teoria darwiniana a partire dalla 'Iisica dell`eredita mendeliana. Il
Neodarwinismo si consolida come teoria genetica della selezione naturale intorno agli anni Trenta. e
oltre. con R.A.Fisher (The Genetical Theorv of Natural Selection. OxIord 1930). con J.B.S.Haldane (The
Causes of Evolution. London 1932). e con S. Wright ('Adaptation and Evolution. in Genetics.
Paleontologv and Evolution. Princeton 1949). Tuttavia di non poca rilevanza e stata la corrente del
Mutazionismo. che. dalla teoria delle mutazioni (1900-03) dell`olandese H. De Vries. agli hopeful
monsters di R. Goldschmidt (The material Basis of Evolution. New Haven 1940) e conIluita nel
Neodarwinismo dissidente di S.J.Gould (teoria degli 'equilibri punteggiati; macromutazionismo che si
ritrova in J.Maynard Smith.Gottlieb. Turner. ecc.).Se sia il micromutazionismo o il macromutazionismo
piu idoneo a salire il 'monte improbabile ovviamente non ci interessa. Qui serve mettere in evidenza che
dietro la bega dottrinaria comunque permangono il caso e la parificazione di variazioni limitate e
variazioni illimitate
33
'Corriere della sera. 29 I 1999.
18
(subirebbe) quella serie di modiIiche genetiche casuali ed erronee che sarebbero alla base
del suo ammalarsi e del vivere limitatamente agli 80 anni. Se invece l`umanita rinunciasse
alla generazione sessuata e si aIIidasse ai laboratori di biotecnologie potrebbe evitare le
malattie e potrebbe Iruire pienamente dei centoventi anni di vita che gli toccherebbero.
secondo la prospettiva biblica. Per la pop-science la morte e la malattia sono un errore
della natura che la tecnica con lo studio dei retrovirus e opportuni vaccini arrivera a
correggere. sempreche l`umanita attuale rinunci alla generazione sessuata e si aIIidi ai
laboratori di genetica.
Cosa c`e dietro a tutto questo? C`e il tentativo di porre sullo stesso piano (con la
nozione di 'mutazioni casuali) le variazioni casuali limitate (colore degli occhi e dei
capelli) con le variazioni casuali illimitate (un neonato col cancro o Iocomelico). E` chiaro
che le variazioni casuali limitate sono quelle derivanti dall`interno stesso del DNA (o da
un`inIluenza non nociva dell`ambiente). mentre quelle illimitate. quali le gravi patologie
sopra indicate. derivano dall`esterno. ossia da un potente Iattore in grado di guastare la
corretta trasmissione del messaggio inIormativo (come possono Iare Iarmaci. radioattivita.
polluzione chimica). La 'mutazione consiste nel passaggio di un gene da uno stato
all`altro (allele) per variazione della struttura chimica. che conduce a una nuova sintesi
proteica. Queste mutazioni. che sIuggono agli apparati enzimatici correttivi del genoma. si
producono con una Irequenza di 1 a 100.000 oppure 1 a 1.000.000. In tale visione
dissolutiva e sinistra. si pretende che il mutante possa essere tappa evolutiva per la specie.
non ostante che 80 anni di mutazioni indotte sulla Drosophila (a cominciare dal 1927 con
H.J.Mueller che usava i raggi x .per proseguire con l`iprite usata da Auerbach dal 1942.
Iino ad oggi). non abbiano visto nascere alcuna Iorma nuova. ne piu evoluta. ma solo
mostri con zampe al posto delle antenne (mutazione omeotica 'antennapedia) e altre
amenita del genere; osceno diletto di una scienza Iattasi teratoIila. che vuol Iar credere che
alla normalita sia preIeribile la mostruosita. Iatta passare per 'hopeIul.
Che cosa implica il tentativo di mettere sullo stesso piano (con la nozione di
'mutazioni) le variazioni limitate provenienti dall`interno (e compatibili con la buona
salute e la normalita) con le variazioni illimitate provenienti dall`esterno (che provocano
patologia e deIormita). come e nella prospettiva del neodarwinismo mutazionista
34
? Tale
identiIicazione consente di attribuire le variazioni illimitate e relative patologie allo stesso
DNA (alla stessa natura). col risultato: 1) di assolvere quelle politiche economiche e
militari che non hanno alcuna intenzione di porre un Ireno alla devastazione ambientale; 2)
di attribuire allo stesso DNA (alla stessa natura) quelle gravi patologie e deIormita. in
modo da avere un valido pretesto per mettere le mani sul genoma umano. Iacendo credere
che cio serva a correggere i geni 'sbagliati. che provocherebbero la malattia. Al Iine della
buona salute la gente e disposta ad accettare interIerenze sul proprio codice genetico e su
quello dei propri Iigli. senza badare troppo se tali interventi non siano destinati a portare in
ben altre direzioni. rispetto a quelle pubblicizzate. 3) La generazione sessuata
eIIettivamente Iavorisce un`ampia variabilita genetica (limitata). che va dalla statura. al
timbro di voce. alla consistenza delle unghie; ma la scienza tecnocratica vorrebbe Iar
34
MAYR E.. Evolution. in 'ScientiIic American 239 (settembre 1978) :Il primo passo e la produzione
(attraverso ricombinazione. mutazione e eventi casuali) di variabilita genetica. Le variazioni sono casuali
'nel senso che non sono causate da. ne sono collegate a. necessita contingenti dell`organismo o alla
natura del suo ambiente; ivi. p.52; il secondo passo sarebbe la selezione naturale. Cio che a noi interessa
evidenziare e che nel primo elemento dogmatico del neodarwinismo (la variabilita) si pone sullo stesso
piano ricombinazione e mutazione.
19
rientrare sotto questa rubrica anche le variazioni dovute a guasti pesanti del DNA
(variazioni illimitatemutazioni. come malattie gravi e deIormita). in modo da poter
chiedere al disorientato uomo contemporaneo (ma se possibile cercando di ottener questo
anche per la Iauna selvatica) di rinunciare alla generazione sessuata. per aIIidarsi ai
laboratori di genetica che assicurano Iaranno nascere bambini esenti da diIetti genetici.
Cosa c`e dietro la battaglia sulle variazioni casuali illimitate (mutazioni)? Si decide
il destino genetico dellumanita. di cui una cupola di tecnocrati vuol stabilire le sorti. i
caratteri e le attitudini
35
. E tutto questo. sul piano ideologico-teorico si gioca attorno alla
nozione di 'caos implicata tanto dall`evoluzionismo. quanto dal principio entropia.
E` dunque chiaro perche. tanto per restare in campo medico. l`oncologia ha preso
la via 'molecolare (la post-genomica). quella che dovrebbe individuare i presunti 'geni
diIettosi. base molecolare del Iormarsi dei tumori? Vengono chiesti soldi per Iinanziare
questa ricerca. che da per scontata l`idea che sarebbe lo stesso DNA ad essere suicida. tale
cioe da tirar Iuori da se le mutazioni casuali. che producono malattia e deIormita. E la
gente paga per vedersi espropriata di un codice genetico a cui lo 'scientiIicamente
corretto ha attribuito la responsabilita della malattia. assolvendo nello stesso tempo le
politiche devastatrici dell`ambiente
36
. Detto ancora in altri termini: tentare di porre sullo
35
Da uno di quei volumi. tradotti in tante lingue e insistentemente riediti. destinati a Iar conoscere al
grande pubblico quale sia lo 'scientiIicamente corretto lo 'scientiIicamente accreditato. attraverso
i pareri di numerosi scienziati. ne vien Iuori che e Iortemente raccomandato l`abbandono del
modello meccanicistico-deterministico. a Iavore di un modello post-moderno di universo:
squilibrato. caotico. imprevedibile. ma evolutivo. Quello che insomma come da copione ci Ia
porre l`allarmante quesito 'dove stiamo andando?. 'stiamo andando nella direzione giusta (migliore
per noi)?. 'si puo gestire questa evoluzione? La risposta a quest`ultima domanda e ovviamente
'si. E a chi tocca tale 'gestione? Naturalmente alla cupola Iinanziario-tecnocratica . Senonche uno
di questi 'scienziati (E. LASZLO. Levoluzione della complessita e lordine mondiale
contemporaneo. in AA.VV. La sfida della complessita. tr. it. Milano 1992. p. 395). tra i piu titolati a
Iar conoscere i progetti attuali della tecnocrazia (posto a capo di Istituti ONU. di think tank di studi
sociali. di riviste internazionali volte a 'disegnare quale sara il Iuturo prossimo). a conclusione del
suo intervento Ia sapere che lattuale generazione possiede i principi fondamentali dei processi
evolutivi e che si appresta a guidare il corso della storia. C`e poco da stare tranquilli. Le pesanti
intromissioni nel genoma umano e in quello della Iauna domestica e selvatica attraverso vaccini.
chip sottocutanei che ricapitolano la scheda genetica-biometrica (e Iorse piu). sono indizi inquietanti
che non ci si potra opporre a tale 'gestione dei processi evolutivi. E` questo il nuovo ordine sociale.
economico. internazionale? Suona un editoriale di 'New Scientist (ottobre 98): 'La tecnologia
prendera il posto dell`evoluzione. e la scala temporale sara molto piu rapida. Gli uomini stanno
divenendo oggetto di un progetto cosciente (!).
36
Uno dei provvedimenti legislativi piu in linea con i desiderata tecnocratici. da parte della Unione
Europea e poi dell`Italia. e stata la recente depenalizzazione delle Irodi alimentari e parallelamente
un` ampia liberalizzazione di contaminanti chimici nelle tecnologie di preparazione e conservazione
degli alimenti. anche dei meno sperimentati e piu sospettati (Si veda. G.CERUTTI. Residui. additivi
e contaminanti degli alimenti. Milano 1999.p.151.168.209).Molti ricercatori (medici. biologi.
genetisti). conIormemente al credo evoluzionista. si trovano a dover ammettere obtorto collo nei
piu intelligenti e meno collaborazionisti che le potenzialita evolutive dei viventi dipendono dalla
possibilita che il messaggio genetico venga trasmesso con qualche errore; quanto piu il DNA
recepisce-subisce mutazioni (tali che i sistemi enzimatici preposti non riescano a neutralizzare e/o
correggere). tanto piu il vivente oIIrirebbe vantaggi evolutivi alla specie. E siccome le variazioni
casuali limitate (contemplate dal DNA) sono poste sullo stesso piano delle variazioni casuali
illimitate (mutazioni non contemplate dal DNA. ma che anzi lo guastano). se ne tirino le
conseguenze: l`avvelenamento e l`inquinamento sono scientificamente corretti. in quanto
promuoverebbero le potenzialita evolutive dei viventi! Tornano insomma di piena attualita gli
20
stesso piano le variazioni casuali limitate con le variazioni casuali illimitate
(identiIicazione che si compie nella nozione di 'mutazione casuale) e tentativo di
equiparare e/o conIondere la potenzialita passiva con la potenzialita attiva. ossia tentare di
porre sullo stesso piano la pietra e il vivente. Cosi come. in Iorza della potenzialita passiva.
una pietra pero assumere molte Iorme utili a chi la lavora (vaso. mattonella. sedile).
altrettanto si pretende di ridurre il vivente alla potenzialita passiva. Iacendogli subire
variazioni illimitate e percio improprie. in quanto diIIormi dalla sua Iinalita intrinseca.
quella stabilita nel proprio DNA. Rispettare il vivente nella sua potenzialita attiva.
significa riconoscergli intrinseche solo le variazioni limitate. Jolergli attribuire anche le
illimitate e una strategia ideologico-politica volta a far apparire legittime le
manipolazioni genetiche.
Senonche c`era da aspettarselo. recentemente
37
. scienziati accreditati presso la
macchina mediatica annunciano di aver scoperto i 'geni controllori o 'geni architetto.
che a partire dallo stesso DNA determinerebbero quei salti evolutivi (attraverso le
cosiddette 'mutazioni sistemiche od 'omeotiche) che d`improvviso Iarebbero comparire
nuove specie. come per la teoria degli 'equilibri punteggiati. In sostanza si 'starebbe
scoprendo oggi quanto prospettato ieri da R. Goldschmidt con gli hopeful monsters; e
cioe ancora le mostruosita (l`abnorme. il mutante) non sarebbe risultato di un guasto del
DNA. ma una sua intrinseca e normale espressione (come lo sono le variazioni casuali
limitate). del tutto vantaggiosa per la specie. al punto che se ne produrrebbero delle nuove.
Questi 'scienziati. annunciando 'di essere sul punto di scoprire i geni architetto
protagonisti delle 'mutazioni sistemiche. stanno cercando di dar a credere che la
devianza. la malattia rientrino nel 'pool genetico ('genico quando riIerito all`intera
specie). cioe nel normale progetto di vita del vivente. che sarebbe dunque originariamente
progetto di morte e malattia. Per chi non avesse ancora capito essi stanno tentando di
convincere che la vita preveda dentro il proprio normale progetto la devianza e il suicidio.
A questo punto la medicina si potra e dovra impostare esclusivamente come
manipolazione del genoma. senza che abbia alcuna rilevanza l`equilibrio del terreno.
perche tutto proverrebbe dall`interno. dallo stesso DNA
38
. (E a questo punto anche i 'sani
hopeful monsters di R. Goldschmidt; quei 'mostri che. in termini evolutivi. lascerebbero sperare
bene. C`e una relazione tra queste convinzioni 'scientiIiche e le politiche tecnocratiche
sull`ambiente che invece di mettere al bando i contaminanti chimici. ogni volta ne alzano la soglia di
tollerabilita per la salute umana? E` gia in corso la 'gestione dei processi evolutivi di cui sopra si
diceva?
37
E` proprio il sostenitore della teoria degli 'equilibri punteggiati a richiamarsi espressamente a
Goldschmidt: S.J.GOULD. The Return of Hopeful Monsters. in 'Natural History. vol.86.luglio-
agosto.1977.p. 24 ss.. Siamo ovviamente lontani dal darwinismo ortodosso:..certe volte le specie di un
gruppo. sembrano. talvolta Ialsamente. comparire all`improvviso. ed io ho cercato di dare una
spiegazione di questo Iatto. che. se Iosse vero. riuscirebbe Iatale per la mia teoria; C.DARWIN. Origine
delle specie. cit..p.410.Tuttavia. il 'ritorno degli hopeful monsters e la semplice riproposizione in Iorma
asseverativa di quanto gia in Darwin compariva in Iorma dubitativa e ipotetica. V`e in piu l`innesto della
questione evolutiva sulle scoperte della genetica. e cosi le variazioni divengono mutazioni.`..le malattie e
le mostruosita vengono ereditate e vengono prodotte inIinite razze... C.DARWIN. Abbozzo del 1842. in
tr. it. cit.. p. 42. 'E se noi avessimo ragione di credere (cosa che penso non abbiamo) che tutti gli organi
abortivi sono stati prodotti. in un certo periodo. improvvisamente durante la vita embrionale di un
individuo e dopo sono divenuti ereditari. avremmo immediatamente una spiegazione semplice
dell`origine degli organi abortivi e rudimentali. C.DARWIN. Saggio del 1844. in tr.it.cit..p. 152.
'Abbiamo poi quelle che vengono chiamate mostruosita. che pero tendono a diventare varieta..
C.DARWIN. Origine delle specie. tr.it..cit..p.223.
38
'L`inganno dell`evoluzione e oggi superato da un inganno ancora piu insidioso. quello dell`Ingegneria
21
andranno medicalizzati. perche secondo la medicina genomica essi non sono che
unpatiens. ossia: soggetti non ancora ammalati. ma sul punto di esserlo! Creando uno
stato psicologico di radicale precarieta. la medicina tecnocratica si riveste di un ruolo
salviIico e si assicura un enorme potere politico ed economico).
Quella che sembrava scienza. al suo fondo si rivela politica. portatrice di un
subdolo quanto radicale progetto nichilista. volto ad attribuire alla vita la vocazione
intrinseca alla devianza. al suicidio e al nulla.
VII.5. RECUPERARE DARWIN NEL NEODARWINISMO. Darwin (anche nel recupero
neodarwinista) serve perche sostiene l`unita della specie umana (ne piu ne meno di quanto
vanno sostenendo i genetisti scientiIicamente corretti. tipo L .L. Cavalli SIorza). destinata a
Iar apparire le diIIerenze tra le razze come 'pregiudiziale o sostanzialmente estrinseca.
dovuta a qualche Iattore ambientale. Cio consente di dare legittimita scientiIica` al melting
pot. quel modello sociale multietnico che la tecnocrazia persegue. Iavorendo i processi
migratori. adozioni internazionali. gemellaggi e quant`altro.
Darwin serve. perche. ponendo continuita genetica tra uomo e animale. Iavorisce la
cancellazione della diIIerenza ontologica tra i due e pone la premessa per la riduzione
naturalistica degli elementi morali. logici e spirituali. Essi vengono interpretati non come
espressioni della vita dello spirito (nozione quest`ultima da bandire). bensi come risultato
di processi di selezione naturale. nel corso dell`evoluzione (al pari di una pelliccia piu Iolta
o di un naso piu lungo). Questo non solo consente di abolire la nozione (cristiana e
umanista) di dignita dell`uomo. legata alla diIIerenza ontologica tra questi e l`animale. ma
anche di legittimare l`avvento delle correnti utilitariste e pragmatiste. per le quali la ricerca
della verita non avrebbe senso. se non come ricerca dell`utile e del dilettevole. Dichiarare
sensata e plausibile la rinuncia alla verita e ultimo atto di eutanasia spirituale dell`uomo. e
quindi. nichilismo antropologico.
Darwin serve. perche la sua posizione monoIiletica
39
(tutte le specie sarebbero
variazioni di una sola Iorma di vita Iondamentale; concezione mantenuta nel
neodarwinismo. pur non essendo dimostrata) consente di Iar apparire come legittimo il
lavoro dei genetisti odierni. che incrociano capre e ragni. Se le specie derivano per
evoluzione l`una dall`altra. incrociare tra loro anche le piu lontane non violerebbe alcuna
legge di natura. perche le diIIerenze sarebbero non sostanziali
40
. Cio consente che non
appaia Iolle il voler impiantare (ancorche modiIicati) organi di maiale su un essere umano.
Ideologicamente appare plausibilissimo; unico inconveniente e l`incoercibile Ienomeno di
rigetto. cosi come l`ostinato riIiuto della natura di consentire l`interIecondabilita delle
specie. Questi Iatti macroscopici. che dicono anzi gridano- la irriducibilita e
incompatibilita delle specie tra loro. non scalIiscono minimamente. la teoria
convenzionalista e pragmatista; ne la pericolosa pratica che vi si ispira. Essi non desistono
dal violentare una natura che. opponendosi agli incroci di scorpioni e riso. opponendosi a
Genetica. Con questa l`uomo pretende non solo di conoscere i meccanismi della Creazione. ma di poterla
sostituire con una tecnologia precisa. accessibile. rapida e brevettabile. Questa pretesa prepara il mondo
ad una decadenza morale ancora piu proIonda. a una deIinitiva abdicazione. e lo oIIre al dispotismo di
nuovi Demiurghi. incapaci di costruire alcunche e solo maestri nei trucchi degli illusionisti.
G.SERMONTI. Prefazione a HARUN YAHYA. Linganno dellevoluzione.cit. p.7
39
Convinzione approIondita e diIIusa da E.H.HAECKEL. Natuerliche Schoepfungsgeschichte. 1868.
secondo la quale l`ontogenesi ricapitolerebbe la Iilogenesi
40
'Io credo che gli animali discendano al massimo da quattro o cinque progenitori e le piante da un
numero di progenitori uguale o inIeriore. C.DARWIN. Lorigine delle specie. cit.. p.508.
22
mescolanze di organi e tessuti animali con quelli umani. pare non voler sentire la lezione
darwiniana.
Darwin serve. perche Iacendo dipendere in toto il Ienotipo dal genotipo (e cioe:
totale dipendenza della condizione individuale dal patrimonio genetico) consente di Iar
passare in secondo piano i Iattori ambientali. soprattutto per cio che riguarda le questioni
mediche. dove si continua a mascherare o sminuire il rapporto tra ambiente e malattia
(consentendo cosi di assolvere certe politiche economiche. militari e il ruolo della
chimica).
Darwin serve. perche introduce una visione probabilistica della natura. L`accadere
e lo svilupparsi della vita a partire da variazioni casuali e un questione di probabilita che
aumentano col tempo; cio legittima quelle metodologie di calcolo statistiche proprie di
una visione indeterministica ed epicurea della natura (come vedremo piu avanti.
analizzando l`atomismo einsteiniano e i principi della Iisica dei sistemi non lineari. che
porteranno a compimento la mistiIicazione stocastica della natura).
Darwin serve. perche importa in biologia e universalizza i temi del liberismo
maltusiano (accuratamente ripresi nel neodarwinismo. col principio secondo il quale
nascerebbero molti piu individui di quanti ne possano sopravvivere). Mentre T. Moro
aveva coraggiosamente denunciato come la poverta in Inghilterra. agli inizi del sec. XVI.
Iosse causata da precise scelte politiche. Iavorevoli alla borghesia Iinanziaria. che avviava
una politica di enclosures nelle campagne. riducendo alla Iame quelli che Iruivano delle
terre comuni (tempo in cui. diceva. le pecore hanno iniziato a mangiare gli uomini); R.
Malthus. al contrario. a Iine sec. XVIII. dira che la causa della poverta e nei poveri stessi. e
che per eliminare la poverta bisognava Iavorire la sparizione di quelli che ne sarebbero
stata la causa. i poveri ! Percio proponeva di abolire la poor law. l`equivalente. allora. del
nostro stato sociale. Oggi. propagandando e Iacendo passar per scientiIiche le teorizzazioni
di Malthus e Darwin (quest`ultimo
41
. leggendo Malthus. 'intui che la lotta per la
sopravvivenza poteva essere Ionte di selezione). si puo sostenere che la poverta non e
aIIatto risultato delle politiche di rapina di alcuni a danno dei molti; questi ultimi. in tali
prospettive. invece dello stato sociale. avrebbero semmai darwinianamente il diritto a
essere 'selezionati (nel senso di 'eliminati) come i meno adatti.
Tutto questo doveva essere mantenuto come neodarwinismo
42
. centrato su maggiore
gradualita dell`evoluzione (vista come Ienomeno di popolazione) e selezione naturale (si
rigetta l`idea di ereditarieta dei caratteri acquisiti e resta Ierma la rigida dipendenza del
Ienotipo dal genotipo. ossia: un organismo resta impenetrabile all`inIluenza ambientale
nella sua Iormazione e tutto deve all`inIormazione genetica).
VIII. IL FENOMENO ANOMICO NEL PRINCIPIO ENTROPIA. Imporre una
visione della natura conIorme al II principio della termodinamica garantisce
altrettanto anzi ancor piu che la tecnologia appaia con valenze messianiche. Far credere
41
C.DARWIN. Autobiografia. in tr. it. cit.. p.1008. Che il darwinismo sia anche l`importazione in
biologia dei due principi Iondamentali della 'lugubre scienza (economia). e cioe: 'il principio di
popolazione di R.Malthus e la 'mano invisibile di A.Smith. e ormai avallato da un`ampia letteratura.
buona parte della quale si puo vedere in RIFKIN J.. Algenv. tr. it. S.Martino di Sarsina 1994.pp.43-71
42
Il dogma Iondamentale del darwinismo lo si ritrova trasposto in termini genetici: La competizione
darwiniana tra sequenze mutanti porto |riIerito al momento in cui si Iormava la vita| a una singola
distribuzione quasispeciIica come prodotto potenziale dell`evoluzione. In seguito. tra le sequenze mutanti
si instauro l`organizzazione iperciclica.; EIGEN M.-GARDINER W.-SCHUSTER P.-WINKLER
OSWATITSCH R.. Lorigine dellinformazione genetica. in 'Le Scienze 154 (VI 1981) XXVI. p.33.
23
che l`universo tenda al collasso termodinamico e che ogni sistema particolare. all`interno
di tale universo. tenda a sua volta. inesorabilmente e irreversibilmente. verso la
degradazione. dell`energia innanzitutto. ma anche dei caratteri morIologici. Ia apparire
l`intervento tecnologico come necessario al rallentamento dei Ienomeni entropici.
necessario alla conservazione della vita. degli habitat. contro la minaccia del caos. che qui
insidierebbe la natura a parte post. E questo vien detto. spesso. da autori di sincero credo
ambientalista; credo che e pero modulato sul modello termodinamico. si che quei Ierventi
diIensori della natura si trovano. in modo del tutto inintenzionale. a diIendere il
tecnocratismo come unica via che rimarrebbe per diIendere quanto resta della natura. Un
tale clima psicologico e sociale catastroIista legittima cosi ogni intervento tecnologico
sull`ambiente. che apparentemente Ia qualcosa per Iermare la catastroIe. ma che
immancabilmente torna a Iare dell`ambiente una 'risorsa; ossia. le sue innumerevoli
potenzialita. dall`acqua alla varieta genetica. devono potersi tradurre in proIitto economico.
Il catastroIismo ambientalista ispirato alla termodinamica istiga a interventi sulla natura
ancora piu devastanti di quelli (industriali. chimici. militari. ecc) dei quali crede e Ia
credere di essere rimedio.
VIII.1. IL 'NUOVO IN NATURA. Per legittimare ogni sorta di intervento tecnologico
sulla natura bisogna prospettare un modello di natura che sopporti l`arbitrarieta
dell`azione umana. anzi. bisogna Iar apparire che addirittura se ne giovi. quasi Iosse un
beneIico clinamen. Per cosa? Ma e ovvio: per il solito cammino evolutivo. Bisogna percio
che la novita. il nuovo in natura sia presentato in un certo modo. che vedremo esser quello
atomista epicureo.
Il nuovo in natura e nella scienza puo essere pensato Iondamentalmente in tre modi.
1. Il modello wolIIiano (gia stoico nelle sue linee Iondamentali) della Jernunftlehre. in
base alla perIetta sovrapposizione di continuita della natura e razionalita umana
riteneva che lo sviluppo logico delle premesse ricalcasse perIettamente la razionale
continuita della natura. Questo era sintetizzato nel noto adagio del Maestro. secondo il
quale ad ogni prova empirica ne deve corrispondere una razionale (se non si vuol
cadere nella doppia verita).Tutto questo nel Settecento ha animato la speranza di una
imminente scienza adeguata ed esaustiva della natura. da realizzarsi come
Jernunftlehre des Wahrscheinliches; cio che si tentava di realizzare mediante un
algebrico calcolo delle probabilita.
2. Abbiamo la posizione di Hume e di Kant. che criticano il razionalismo mostrando che
lesistenza non e predicato e che quindi la conoscenza sensibile ci pone di Ironte a un
nuovo che non puo esser dedotto dalla logica
43
. Tra essenza ed esistenza si colloca cosi
uno hiatus che pero riguarda (sicuramente per Kant) solo l`ordine conoscitivo. non la
natura in se stessa. che resta rigorosamente continua. In questo secondo punto
vogliamo includere anche Leibniz. il quale. per quanto. da buon razionalista. abbia
intellettualizzato la sensibilita (come dice Kant). ha tuttavia rigorosamente tenuto
distinte le verita di ragione dalle verita di Iatto. riconoscendo che queste ultime.
riguardanti l`esperienza. ci pongono di Ironte al nuovo (all`elemento sintetico della
conoscenza. per dirla con Kant). senza che almeno per noi uomini- si possa
pretendere una deduzione delle verita di Iatto dalle verita di ragione (cosa invece
possibile dal punto di vista divino. come tale avente una conoscenza adeguata delle
sostanze individuali)
43
KANT I.. Der einzig moegliche Beweisgrund zu einer Demonstration des Daseins Gottes. 1763. I Abt..
1.
24
3. V`e inIine la posizione dell`epicureismo. per la quale il 'nuovo ha valore oggettivo.
intrinseco. dal momento che il clinamen rompe la continuita e simmetria e produce
quel 'caos creativo da cui nascerebbero i mondi. I quali ovviamente sono Ienomeni
strutturalmente impredicibili (tanto per gli uomini. quanto per gli dei). essendo
conseguenza di quell`impredicibile e discontinuo per deIinizione che e il clinamen.
Nella posizione razionalista il 'nuovo non esiste in natura e non esiste de iure
nemmeno per la conoscenza umana (anche se ancora esiste di Iatto). Nella posizione
estremo opposta abbiamo l`epicureismo. per il quale esiste solo il nuovo. in una
concezione discontinua della natura. La posizione intermedia. tenendo Ierma l`intrinseca
continuita della natura. separa. quanto allumana conoscenza. essenza ed esistenza. qualita
primarie e qualita secondarie. verita di ragione e verita di Iatto. dimodoche il nuovo
certamente esiste. ma solo per noi e non inficia la razionalita e continuita della natura.
VIII.2. L` ATOMISMO. Il pioniere della Teoria Cinetica dei Gas Iu Daniel
Bernoulli
44
. il quale Iormulo l`ipotesi che la pressione che un gas esercita sulle pareti di un
contenitore sia dovuta all`energia meccanica delle particelle che si urtano. Questa
considerazione apre le porte alla teoria cinetica del calore. ossia alla scoperta
dell`equivalenza di calore ed energia meccanica. Ma soprattutto essa introduce l`ipotesi
atomistica e procedure di calcolo probabilistiche. Che D. Bernoulli. col suo lavoro teorico-
statistico. basato sull`ipotesi atomistica. ritrovasse la legge di Boyle (questa. si. garantita
sperimentalmente) Iece in seguito vedere in quella atomistica ben piu di un ipotesi. se era
in grado di ricondurre a risultati Iondati sperimentalmente.
Per Iare del principio entropia la legge Iondamentale della Iisica e cioe la legge
Iondamentale della natura bisognava Iondare tale principio sulla meccanica. Ma come
Iaceva notare J. Loschmidt (1876) a L. Boltzmann (quest`ultimo. insieme a J.C. Maxwell.
e il Iondatore della Teoria Cinetica dei Gas). l`irreversibilita termodinamica non puo essere
spiegata con la meccanica. che e basata su equazioni completamente reversibili. Gli stessi
Ienomeni elettromagnetici non sono riconducibili a interpretazioni meccanicistiche. a
meno che non si ricorra agli atomi.
L. Boltzmann
45
Iu uno strenuo diIensore dell`atomismo. anche se prospettato come
ipotesi necessaria a supportare il teorema H (o 'teorema del minimo). Egli Iu il grande
oppositore dell`immaterialismo energetista di W. Ostwald al Congresso di Lubecca del
1895. in una Iase in cui -paradossalmente visti gli esiti- ci si avvale ampiamente
dell`irreversibilita del II principio della termodinamica per criticare il meccanicismo.
Per realizzare l`operazione (di tanta rilevanza per l`avvento tecnocratico) era
necessario (anche se non ancora suIIiciente) radicare la termodinamica nella meccanica;
tuttavia e solo una meccanica atomista che consente di introdurre l`irreversibilita e la
probabilita proprie del II principio. La teoria cinetica del calore e un prototipo gia pronto di
meccanica statistica (termodinamica statistica). che pensa il calore come direttamente
proporzionale alla velocita quadratica media con cui le particelle-molecole si muovono. In
generale. la Teoria Cinetica dei Gas riconduce le proprieta meccaniche. termiche e di
diIIusione dei gas a movimenti molecolari. Una mole di gas o di un liquido. essendo a
livello microscopico costituita da un numero immenso di molecole-particelle. che si urtano
incessantemente (cio che Ia la diIIerenza tra un gas reale e un gas ideale). rende
impossibile il calcolo della velocita istantanea di ciascuna particella; possiamo pero
indicare quella che e la sua velocita piu probabile. che sara una velocita vicina a quella
44
Autore di Hvdrodvnamica. sive de viribus et motibus fluidorum commentarii. 1738.
45
Autore di Jorlesungen ueber Gastheorie. 1896-1898.
25
media (Maxwell). In un gas reale. l`ipotizzata dinamica degli urti. che sta alla base della
Teoria Cinetica dei Gas. consente di Iondare il processo di irreversibilita della
distribuzione delle velocita. descritto dal teorema H di Boltzmann: da diIIormita delle
velocita iniziali delle particelle (o dei microsistemi dinamici). col passare del tempo. si va
verso una uniIormita delle velocita stesse; si va cioe ad una situazione di equilibrio non
modiIicata dal continuare degli urti. i quali. ancorche persistenti. non riportano il sistema
alle diIIormita iniziali. E` solo un tale sistema. pensato come particellare-atomistico. a
poter obbedire ad un andamento entropico irreversibile (e per avere una rappresentazione
intuitiva dell`irreversibilita legata a un Ienomeno diIIusivo. si immagini una goccia di
inchiostro Iatta cadere in un bicchier d`acqua.)
Ma non basta ancora. Per dare piena Iondazione alla irreversibilita termodinamica e
statistica (coniando cosi quel modello di natura post-moderno. sollecitato dalla
tecnocrazia). non basta introdurre gli atomi e i loro caotici urti. perche la dinamica degli
urti. per quanto imprevedibile. resta deterministica. Ci vuole un Iattore che rompa
eIIettivamente la continuita; quella continuita che e il fondamento della reversibilita e
quindi base della ciclicita del tempo in natura. La termodinamica statistica (quindi la
meccanica statistica) e sin qui semplicemente la misura della nostra ignoranza e non riIlette
aIIatto la struttura intima e microscopica del sistema. Per il demone di Maxwell. un
sistema a N particelle Avogadro (6.022x10
23
). con 10
21
collisioni al secondo. resta pur
sempre predicibile. per ogni singola particella di esso. Per dare piena Iondazione del II
principio sulla meccanica (cosa che. tanto per Einstein quanto per Prigogine. Boltzmann
non avrebbe realizzato appieno). ci vuole un elemento che. rompendo deIinitivamente la
continuita della natura. dia Iondamento oggettivo all`irreversibilita termodinamica.
dimodoche l`andamento di un sistema sia intrinsecamente imprevedibile. tanto agli umani
quanto ai divini. rendendo giustiIicata ed intrinseca la statistica e con essa il dilagare delle
trasIormazioni stocastiche. delle geometrie Irattali. delle matematiche dei sistemi non
integrabili. delle applicazioni bernoulliane. delle applicazioni cosiddette 'del Iornaio. ecc;
consentendo. in una parola. il dilagare del vero caos. Dove andare a prendere questo
Iattore? E` ovvio. nel clinamen epicureo: il discontinuo. l`inintegrabile. lo stastistico per
eccellenza. Esso. che in biologia viaggia sotto le mentite spoglie di 'variazione casuale.
oppure 'mutazione casuale. 'mutazione omeotica o sistemica. ecc.. viaggia in Iisica
sotto i seguenti alias: 'Iluttuazione. 'rumore bianco. 'risonanza. 'Iorza casuale
Iluttuante esternao 'rumore termico.
L`introduzione del clinamen. nelle scienze della natura. inizia con Einstein. nel
1905. quando si gettano le basi della matematica dei processi (presunti) stocastici e si
conclude nel 1996 con Prigogine. cioe con la proclamazione della Iine delle certezze e la
Iormulazione statistica delle leggi della natura. conseguenza della inintegrabilita dovuta
alle risonanze. Alla linea Boltzmann-Einstein dobbiamo la piena introduzione
dell`atomismo; alla linea Poincare-Prigogine dobbiamo la piena introduzione del clinamen.
Vediamo dunque le tappe capitali dell`irruzione del caos in natura. o. come si dice. come
avviene la Iondazione della termodinamica (II principio) sulla meccanica.
VIII.3. IL PERVERTIMENTO STOCASTICO DELLA NATURA. Mentre la legge delle
proporzioni definite nelle composizioni volumetriche dei gas parla di rapporti semplici.
tali da mostrare un intrinseco andamento ordinato e continuo dei Ienomeni naturali (che
insieme alla onnipresenza come vedremo- della serie di Fibonacci prova tutto il contrario
di quanto i caudatari del caos vogliono Iar credere). ecco che si spingono tutte queste
scoperte verso la deriva del caos. a partire dalle osservazioni sul moto browniano. spiegato
26
in termini atomistici. a partire dalla Teoria Cinetica dei Gas. In questo consiste
l`importanza storica di un articolo di Einstein del 1905: 'Il moto delle particelle in
sospensione nei Iluidi in quiete. come previsto dalla teoria cinetico-molecolare del
calore
46
. uscito nello stesso anno in cui il Iisico Iormula la teoria della relativita ristretta e
spiega l`eIIetto Iotoelettrico sempre in termini atomistici. ossia introducendo i quanti-luce
o Iotoni (come li chiamera J.W.Compton. 1923).
Per Einstein il pensiero occidentale. dopo duemila anni di sonno
47
(sic!) che va da
Leucippo a D. Bernoulli (1738). inizia il risveglio. che si completerebbe proprio con lui.
quando l`ipotesi atomista verrebbe pienamente provata. proprio con l`articolo in questione.
che avrebbe Iornito 'una prova tangibile della reale esistenza degli atomi e quindi la piena
Iondazione della entropia termodinamica e statistica sulla meccanica. nonche
aggiungiamo noi- esso ha gettato le basi del metodo stocastico.
Si chiama 'moto browniano una agitazione scomposta di particelle. descrita nel
1827 dal botanico inglese R. Brown. quando questi osservo i moti di grani di polline in
sospensione in un liquido. moti che aumentavano in proporzione della temperatura e in
proporzione inversa alla densita del liquido. Quest`inquietudine cinetica tutto appare tranne
che lineare; velocita e direzione di ogni particella sono altamente instabili. secondo un
procedimento a zig-zag. anche detto 'cammino dell`ubriaco. Ci e praticamente
impossibile dire in che direzione (e a che velocita) procedera una particella a seguito degli
urti e/o di una fluttuazione termica. Il moto browniano e il prototipo di un moto in cui il
Iuturo e (pare) indipendente dal passato. esso e il prototipo del moto (che pare)
indeterministico e discontinuo. il cui andamento descrive un Irattale. Si intuisce subito
come il moto browniano possa costituire il prototipo per eccellenza del moto atomistico .
Per Einstein. se il moto browniano di particelle di polline visibili al microscopio lo
posso descrivere con le leggi della termodinamica statistica. proprie della Teoria Cinetica
dei Gas. cio vuol dire che questa descrive eIIettivamente moti di particelle (atomi) che si
urtano. le quali sono percio la eIIettiva base microscopica dei macroscopici Ienomeni
diIIusivi. Egli ritiene che il moto delle particelle osservate partecipi del moto termico del
mezzo e. in accordo col principio di equipartizione dell`energia. esse deriverebbero il loro
moto dagli urti con le molecole del Iluido in cui sono sospese. acquistando la loro stessa
energia cinetica media. Che il moto browniano si sia Iatto spiegare con la termodinamica
statistica della Teoria Cinetica proverebbe che la termodinamica statistica descrive
realmente gli atomi. Einstein conclude quindi che proprio questo tipo di moto aleatorio
riIletta e sia diretta conseguenza del moto casuale degli atomi in un sistema di riIerimento
a N particelle (atomi) Avogadro. dove si impone una descrizione statistica. del tutto simile
a quanto avviene in meccanica quantistica con la Iunzione d`onda: si individuano le
distribuzioni di densita in cui e piu probabile che si trovi una particella in quel momento. Il
cammino della particella browniana viene a corrispondere alla soluzione dell`equazione di
diIIusione di Einstein (basata sul rapporto costante tra spostamento quadratico medio della
particella e tempo. in modo del tutto simile ai processi di diIIusione termica). che individua
la densita di probabilita che una particella (atomo) si trovi in un dato luogo. in un dato
istante.
Gia nel 1905 abbiamo le premesse per la universalizzazione dell`atomismo come
dinamica di Iondo di tutti i Ienomeni naturali. inclusi gli stessi Ienomeni elettromagnetici;
46
In 'Annalen der Physik (1905) 17. pp.549-560
47
EINSTEIN A.. Sulla teoria generalizzata della gravitazione. in 'Le scienze 129 (1979). p.6 si tratta di
un articolo scritto da Einstein per ScientiIic American nel 1950
27
anche di questi ultimi calcolo l`entropia in Iunzione del volume. come si Iarebbe per un
gas o una soluzione diluita. per cui ne concludo che anche questi (come gas e soluzioni)
devono essere di natura discreta. discontinui e Iluttuanti; ossia le loro unita Iondamentali
devono essere i quanti-luce o Iotoni. E cosi. ponendo che la diIIusione dei Ienomeni
luminosi avverrebbe nel puro vuoto. cancellata ogni idea di etere come sostrato del
Ienomeno radiante. ecco che si prospetta la rottura della continuita della natura (e cosi la
natura giocherebbe a dadi; ecco perche. anni dopo. Einstein. se non voleva contraddirsi.
dicendo che Dio non gioca a dadi. doveva Iinire per riammettere l`esistenza dell`etere. il
solo Iattore che poteva bandire l`inIame gioco). Per la sistematica applicazione dei principi
della termodinamica statistica anche ai Ienomeni luminosi (spiegazione atomista
dell`eIIetto Iotoelettrico). Einstein ottenne nel 1921 il premio Nobel.
L`articolo del 1905 getta le basi per leggere e trasIormare tutti i Ienomeni naturali
secondo equazioni diIIerenziali stocastiche. nella presunzione che proprio queste
descriverebbero la realta e l`andamento dei Ienomeni naturali. soggetti a una Iorza casuale
Iluttuante esterna ('rumore bianco. quando aspeciIica) che terrebbe la natura in uno stato
di costante lontananza dall`equilibrio. La piu rappresentativa di queste applicazioni e
l`equazione diIIerenziale stocastica di P. Langevin; si tratta di un`equazione diIIerenziale
deterministica. resa indeterministica con l`aggiunta di I(t). che e appunto quella Iorza
Iluttuante casuale esterna che tradurrebbe matematicamente il clinamen. Essa vuol
signiIicare che qualunque sistema dinamico. essendo soggetto a Iluttuazioni casuali. e da
trattare solo statisticamente. proprio perche. da ultimo. solo statisticamente sono
descrivibili le intermittenze del clinamen; la cui regressione di intensita vede l`andamento
del sistema come un Irattale intorno al cammino termodinamico. mentre un incremento di
intensita spinge il sistema (il Ienomeno naturale) lungo un percorso antitermodinamico
48
(che come tale porta ad aumenti di temperature. energie cinetiche. pressioni. ecc.). Ecco
prospettato. in contesto chimico-Iisico. l`analogo delle 'variazioni casuali ('mutazioni
casuali nel neodarwinismo); si tratta di uno stesso clinamen. che travestito da
'Iluttuazione. terrebbe la natura in uno stato di lontananza dall`equilibrio. stato che di li a
poco verra interpretato come tappa di un cammino evolutivo ovviamente scevro da
Iinalismi e/o intelligenza inconscia- che anche la natura inorganica compirebbe.E il
cerchio comincia a chiudersi: con la Iondazione (anche se solo presunta) della
termodinamica statistica sulla meccanica. si puo inserire l`evoluzionismo nella natura
inorganica. proiettandola in un tempo non piu ciclico. bensi lineare. Lasciamo al lettore
intuire quanto questo sia gravido di implicanze culturali. teologiche. Iinanco politiche. I
sistemi dinamici. cosi interpretati. salterebbero da uno stato all`altro (proprio perche
esposti ai conati del clinamen). imitando quel processo senza memoria. attribuito al moto
browniano. Ecco. per chi voglia Iar storia. dove si radica. nel Novecento. l`immagine post-
moderna della natura. o. Iuori dall`euIemismo. il suo pervertimento stocastico. Senonche.
questa nuova metodologia. assolutoriamente chiamata 'Iisica dei principi. andrebbe piu
propriamente indicata come 'Iisica della petitio principii`. Vediamo perche.
Dalla inevitabilita di avvalersi della statistica per descrivere un sistema. ipotizzato a
N particelle Avogadro e con ipotizzate 10
21
collisioni al secondo. per l`impossibilita di
descrivere velocita istantanee e traiettorie di ciascuna particella. si passa a insinuare la
intrinseca indeterminazione del sistema stesso. L`ipotizzato atomismo assume la struttura
di tesi e si prospetta un sistema dinamico come soggetto a I(t). cioe al clinamen. Iornendo
un supporto oggettivo-ontologico al modello diIIusivo (simile alla conduzione termica)
48
LAVENDA B.H.. Il moto browniano da Einstein a oggi. in 'Le scienze 174 (1983). p.31.
28
con cui si e inizialmente descritto il sistema. In altri termini: le applicazioni stocastiche.
con cui inizialmente descrivo un sistema. Ianno ipotizzare che esso sia costituito di vuoto
e atomi soggetti al clinamen I(t). Strada Iacendo. dimenticando che questa e solo
un`ipotesi. e dandogli la consistenza di tesi. si utilizza l`atomismo e la sua dinamica per
sostenere/giustiIicare la necessita di applicazioni stocastiche; con la conseguenza che.
all`andata. era l`ipotesi atomistica ad appoggiarsi all`applicazione stocastica. mentre al
ritorno. chiudendo il cerchio della petitio principii. e l`applicazione stocastica a trovare
giustiIicazione nell`atomismo. Intanto. la costante d`Avogadro N e divenuta il numero
d`Avogadro. che indicherebbe il numero assoluto di atomi-particelle contenuto in una
mole di una certa sostanza (6.022x10
23
. per carita. non un atomo in piu. ne in meno!)
Da Einstein a Perrin
49
. l`idea di una natura costituita da atomi che si urtano
caoticamente nel vuoto. inIerita a partire dallo studio del moto browniano e dal
ritrovamento della costante d'Avogadro e eIIetto del metodo proprio di questa 'Iisica dei
principi. la quale. nel descrivere il moto browniano si avvale dei principi della
termodinamica statistica. propria della Teoria Cinetica dei Gas e quindi presuppone
metodologicamente. allorche introduce la costante di Boltzmann (K. data dal rapporto tra
la costante. R. dei gas perIetti e il numero d`Avogadro). proprio quel numero d`Avogadro
che poi dice di ritrovare sperimentalmente.
In queste 'nuove metodologie. quelle che dovrebbero essere ipotesi da sottoporre
a veriIica e/o smentita assurgono a presupposti interpretativi. dati per veri
(euIemisticamente detti 'principi generali e semplici in grado di spiegare una molteplicita
di Ienomeni). coi quali si leggono-interpretano una serie di Ienomeni e dati d`esperienza.
poi a loro volta utilizzati per .conIermare l`ipotesi di partenza. Esempio classico e
lineare: ipotizzo l`evolutivita delle Iorme viventi; ma anziche sottoporre tale ipotesi a
veriIica o smentita. con un lieve ritocco. la trasIormo in principio euristico. col quale
interpreto il Iossile di celacanto come anello di transizione tra Iorme acquatiche e terrestri;
una volta esposto il celacanto nel museo paleontologico. lo indico come prova-conIerma
dell`ipotesi evolutiva. Ancora: ipotizzo il moto browniano come riIlesso-conseguenza di
un moto atomistico; strada Iacendo (evitando di sottoporla a veriIica o smentita) trasIormo
l`ipotesi in principio euristico. col quale interpreto e descrivo le convulse oscillazioni di
grani di polline o mastice in acqua. utilizzando un`equazione di diIIusione di cinetica dei
gas; inIine dichiaro provata l`ipotesi atomistica proprio a partire dal Iatto che ho
interpretato il moto browniano conIormemente all`ipotesi atomistica. Con l`ipotesi A
(anziche conIermarla o smentirla) interpreto il Ienomeno B (celacanto. moto browniano).
per poi utilizzare i Iatti cosi interpretati (B) come (presunta) conIerma dell`ipotesi di
partenza (A; cioe:evoluzione. oppure atomi che si urtano nel vuoto). Geniale. no? A
questo punto e Iacile procedere sistematicamente: ipotizzo che un Iluido o un`emissione di
luce siano costituiti da particelle che viaggiano e si urtano nel vuoto; poi. in una sorta di
gioco delle tre carte. cio che avrebbe dovuto esser sottoposto a conIerma o smentita
diviene principio euristico. mediante il quale interpreto Iluido ed emissione di luce a partire
dalla Teoria Cinetica dei Gas come Ienomeno diIIusivo; il Iatto che il Ienomeno sia cosi
interpretabile proverebbe la validita dell`ipotesi iniziale
50
. La struttura argomentativa con
cui si Ia apparire provata l`ipotesi atomistica e una petitio principii.
49
Autore di Les Atoms. 1921.
50
Sembra che ci si trovi di Ironte ad una fisica dei principi (che in Tempo. spazio e gravitazione del 1948.
Einstein contrappone alle teorie costruttive). allorche. partendo dalla constatazione che non si da moto
perpetuo. si elabora una teoria (principio entropia) valida per ogni caso particolare; ma. nella misura in
29
Si ritiene che l`atomismo sia scientiIicamente provato. Ma J. D.Van der Waals. nel
1875. J.B. Perrin nel 1908. che cosa avrebbero misurato. se non il limite oltre il quale non
si spinge la nostra capacita di misurare unita di massa nel piccolo. Esse sono l`ultima unita
costitutiva della materia solo nel senso che (se sono davvero molecole) mantengono Iino a
quel livello le proprieta Iisiche e chimiche della sostanza in questione. ma di li in poi. la
cosidetta materia dischiude universi con proprieta talmente diIIerenti.
Qui si vuol Iar notare quale sia stata la politica scientifica in corso nel Novecento.
volta. anche attraverso l`assegnazione puntuale dei Nobel. da A. Einstein (1921) passando
per J.B. Perrin (1926) Iino a I.Prigogine (1977). a promuovere l`immagine atomistica e
discontinua della natura. come tale caotica (non lineare e non integrabile). come tale
entropica e statistica. come tale Iunzionale agli obiettivi della tecnocrazia. Tappa
importante di questo processo di atomizzazione (in senso epicureo) e l`adozione nel 1971.
da parte della XIV ConIerenza Generale dei Pesi e delle Misure. della settima unita di
misura del S.I.. e cioe la mole. il cui signiIicato Iisico e ambiguamente legato alla costante
di Avogadro (che trae la sua origine dal concetto degli equivalenti chimici e solo per
definizione. non per conta. contiene uno stesso numero di particelle). che sempre piu si
tende a interpretare come numero d`Avogadro; ossia. la mole di una sostanza sarebbe da
identiIicare con un numero (N6.022x10
23
). come se eIIettivamente una mole Iosse
composta da quel numero di unita di massa (siano ioni. atomi. molecole. ecc.)
Che la mole. come settima misura. sia anche la misura Iondamentale in queste
politiche scientiIiche atomiste e tecnocratiche. e provato dai tentativi e pressioni recenti
(National Institute oI Standard and Technology) di esprimere lo stesso kilogrammo a
partire dalla mole. atomisticamente intesa. Con la stessa logica. medesima sorte potrebbe
toccare alle altre cinque misure. tutte pensate come costituite da atomi o quanti di energia.
come tali discreti e implicanti il vuoto in cui si muoverebbero. A quel punto il cerchio si
sara chiuso: atomismo. discontinuita e caos. sottesi dalle sette misure Iondamentali.
sanciranno la mistiIicazione e il potere tecnocratico sulla natura.
Che per i chimici la mole sia uno strumento di lavoro Iondamentale non lo si mette
in discussione. cosi come non si mette in discussione la validita pratica di procedere in
termini di meccanica statistica per descrivere sistemi liquidi o gassosi. diIIusivi e non
lineari. bistabili. come in certe reazioni chimiche. ecc. Cio che si mette in discussione e il
procedimento teorico e/o l`interpretazione di certe 'veriIiche sperimentali. che vogliamo
smascherare nel loro utilizzo strumentale per Iondare una visione della natura di un certo
tipo.
VIII.4. LE RISONANZE E L`IRRUZIONE DEL CAOS NELLA FISICA DELLA
COMPLESSITA`. Le ultime riIiniture dell`ediIicio atomistico della Iisica contemporanea
toccano a I. Prigogine. sul Iinire del secolo. con la piena teorizzazione del clinamen. Il
terzo millennio e pronto ad accogliere la Iormulazione statistica delle leggi di natura. Il
Novecento non e trascorso invano: siamo Iinalmente alla Iine delle certezze. la dove la
tecnocrazia esigeva si arrivasse.
Un sistema dinamico stabile-lineare e caratterizzato da una traiettoria i cui punti su
degli assi cartesiani sono i valori che soddisIano la corrispondente equazione di moto. La
cui il principio entropia lo penso come eIIetto delle collisioni atomiche (Iacendo poi valere il reciproco.
come per il moto browniano. ossia: tutto cio che posso descrivere in termini di termodinamica statistica e
composto da atomi che si urtano nel vuoto). ecco che dietro alla teoria dei principi ho collocato una teoria
costruttiva. come tale consistente nella petitio principii. come tale destinata a dare un rivestimento
ideologico alla natura. piu che a scoprirne le leggi.
30
linearita signiIica che la risposta del sistema ad una sollecitazione esterna e proporzionale
alla sollecitazione stessa. Condizione che consente di aIIermare che i sistemi stabili per la
loro linearita sono pienamente predicibili.
Vi sono poi sistemi instabili non lineari. cosidetti per la loro imprevedibilita. dovuta
al Iatto che piccole sollecitazioni iniziali producono sproporzionate ed esponenziali
modiIiche nel corso del tempo. come avviene per il tempo meteorologico. Il sistema e
tuttavia ancora deterministico. anche se di piu complessa predicibilita.
Vi sono inIine sistemi instabili che. secondo la deIinizione e gli studi di Poincare. si
presentano come non-integrabili. Caratteristica quest`ultima propria dei Ienomeni di
risonanza. Cos`e una risonanza? Un`azione (di tipo meccanico. elettrico. magnetico. ecc.)
esercitata dall`esterno. I(s). su un sistema che ne modiIichi la grandezza 'a. in modo
che 'a assuma valori 'insoliti(per un intervallo di valori di 's). si dice che produce una
risonanza. Una risonanza si produce quando una Iorza o uno stimolo esterni a un dato
sistema ne alterano. per un certo tempo. in maniera anomala (non propria). la velocita
Iondamentale o la vibrazione Iondamentale. come accade col pedale di risonanza del
pianoIorte. oppure quando al moto oscillatorio dell`altalena imprimo una spinta suppletiva
col piegare repentinamente avanti o indietro il corpo. Questa spinta produce una risonanza.
data dal rapporto tra la Irequenza oscillatoria dell`altalena e la Irequenza della mia spinta.
La risonanza e un Ienomeno complesso (anzi. e uno dei principali paradigmi della
complessita che stanno alla base della nuova Iisica). dal momento che le variazioni
apportate dal Iattore interIerente esterno I(s) modiIicano i molti parametri Iondamentali del
sistema . ossia la sua 'varianza o 'gradi di liberta. Ma cio che ha condotto Poincare a
vedere nelle risonanze 'il problema generale della dinamica non e stata tanto la
complessita sic et simpliciter. ma il suo signiIicato matematico. ossia la non-integrabilita.
Che signiIica?
Un sistema meccanico lineare. come un pendolo in oscillazione armonica. disegna
una traiettoria. sugli assi cartesiani. che costituisce le soluzioni che soddisIano la
corrispondente equazione di moto. Stessa cosa dicasi per una pietra che cade. Linearita e
integrabilita sono stati l`ideale e l`obiettivo costante della dinamica classica galileano-
newtoniana: ad ogni equazione di moto e associabile una traiettoria ben precisa; il
Ienomeno naturale e trasIeribile nell`ideale matematico-geometrico. Ma se al pendolo in
oscillazione sopra indicato appendo un secondo pendolo. ottengo un sistema dinamico
('pendolo doppio o 'pendolo caotico) in cui si producono risonanze ( interazioni
continue delle due Irequenze di oscillazione). la cui caratteristica. rispetto al primo sistema.
e la non-integrabilita. come impossibilita di associare una traiettoria all`equazione di moto.
Non abbiamo cioe semplicemente una traiettoria non lineare (come nel cosiddetto 'caos
deterministico). ma si assiste ad un andamento aleatorio (ecco lo stocastico) e sempre
diIIerente nello 'spazio delle Iasi (J.W.Gibbs. 1901). che rende impossibile individuare le
soluzioni per tali equazioni di moto (ostacolo che. matematicamente. e rappresentato dalla
presenza dei piccolo divisori)
51
. Questa aleatorieta. questa assenza di ricorrenza (assenza
di attrattori) costituiscono cio che diciamo l`aspetto stocastico o presunto tale della natura.
51
PRIGOGINE I.. La fin des certitudes. Temps. chaos et les lois de la nature. Paris 1996. tr.it. Torino
1997. pp.38-39. Attenzione a tenere distinti. in Prigogine. sistemi caotici e sistemi non integrabili; questi
ultimi non sarebbero predicibili nemmeno ad una conoscenza perIetta delle condizioni iniziali (quale
potrebbe avere il demone di Maxwell). e cioe essi sarebbero intrinsecamente indeterministici (cIr. p.37.
40. 101)
31
la cui strumentale interpretazione. da parte della scienza tecnocratica. e quanto questo
lavoro si impegna a smascherare.
Vi sono dunque Ienomeni in natura non traducibili nell`ideale matematico-
geometrico. E poiche le collisioni sono in natura Ienomeni continui (l`aria che respiriamo e
l`acqua che beviamo sono esempi a portata di mano di collisioni continue delle particelle
che le compongono. come in bioIisica. dinamica dei Iluidi. ecc.) e cioe e continua la
produzione di risonanze. ecco che la matematizzazione pretesa della natura. nel senso della
dinamica classica. sarebbe stata una pia illusione. che si esprimeva nella pretesa di studiare
il Ienomeno naturale nelle astratte e ideali condizioni del laboratorio. solo nel quale la
natura pareva esprimere sicure e lineari leggi. Al contrario. la natura reale sarebbe da
dematematizzare. o meglio da rimatematizzare con nuovi strumenti. eminentemente
statistici. bernoulliani e Irattali. che consentirebbero maggiori successi di calcolo. in un
mondo caratterizzato dal piu epicureo degli eventi dinamici: la collisione risonante.
Non possiamo ne vogliamo entrare nel merito. e cioe se l`avvalersi di
trasIormazioni caotiche e di domini statistici garantisca o meno maggiori successi
computazionali. Spetta a tecnici e scienziati (purche non ingenui) stabilire se
eIIettivamente vi siano maggiori successi o se questi siano solo retorici.Cio che qui e in
discussione non e il Iatto che vi siano sistemi non lineari. ne il Iatto che in molti casi
l`applicazione di domini statistici abbia avuto successi. bensi si discute l`interpretazione
che viene data a tali fatti e l`improprio loro utilizzo ai Iini di una nuova visione della
natura. di tipo epicureo-entropico. cioe caratterizzata da intrinseca discontinuita-caoticita.
che darebbe una giustiIicazione. stavolta ontologica e non semplicemente pragmatica. al
ricorso alla statistica e alle trasIormazioni caotiche. cosi da consentire il proclama della
'Iine delle certezze e la necessita di passare a una 'Iormulazione statistica delle leggi
della natura. Di questo dobbiamo ora occuparci
VIII.5. PARODIA DELLA LIBERTA` NELLE CONVULSIONI DEL CLINAMEN. Il Iatto che
nello spazio delle Iasi assistiamo a traiettorie aleatorie. non ricorrenti. sarebbe prova che
negli onnipresenti Ienomeni di risonanza la natura compirebbe salti indeterministici (gli
stessi attribuiti al moto browniano). ne piu ne meno di quanto prospettato da Epicuro col
clinamen. Sarebbe stata piu prudente e piu coerente una conclusione agnostico-pragmatica
di questo tipo: 'Noi non sappiamo come sia in se la natura. se continua o discontinua.
tuttavia. visti i successi ottenuti nelle previsioni di calcolo. ricorriamo. per molti sistemi
dinamici. a domini statistici e a trasIormazioni caotiche. Ma pretendere che metodi
statistici e traiettorie aleatorie trovino giustiIicazione nella intrinseca. ontologica
discontinuita e caoticita della natura
52
chiama in causa e legittima la presente discussione
critica.
La Teoria Cinetica dei Gas. di cui non si puo negare l`importanza nella descrizione
di Ienomeni come la conduttivita termica o la diIIusione dei gas diluiti; le applicazioni
caotiche di J. Bernoulli
53
per descrivere i sistemi instabili; la matematica delle biIorcazioni
nei punti di catastroIe. la matematica dei Irattali
54
sono indubbiamente tutti strumenti utili
per la descrizione dei sistemi non lineari. caratterizzati da 'caos deterministico (anche se
52
PRIGOGINE I.. La fin des certitudes. tr.it. cit.. pp. 12.13.103 e p.53 per la pretesa oggettivita del
clinamen
53
E` questi l`autore di Ars Coniectandi. uscita postuma nel 1713.
54
MANDELBROT B.B.. The Fractal Geometrv of Nature. San Francisco 1982. Sempre nell`ambito di
questo acuto e diffuso interesse per il caos. e da segnalare la teoria KAM e cioe lo studio portato avanti da
Kolmogorov A.N.. Arnol`d V. e Moser J. sull`inIluenza delle risonanze sulle traiettorie.
32
sarebbe da preIerire l`espressione 'imprevedibilita deterministica); ma dal punto di vista
IilosoIico-critico. essi sono la copertura sotto cui viaggia il caos indeterministico che si
cerca di insinuare nell`immagine della natura. Si tratta cioe di descrizioni che. oltre
all`eIIicacia di calcolo vera o presunta. che non sta a noi valutare- implicano una
interpretazione del Ienomeno naturale di tipo indeterministico. come se esso nei punti di
rottura ('biIorcazioni o 'punti di Iolgorazioni) Iacesse 'scelte. espresse nei graIici col
random walk browniano. Da una Iase in cui ci si e avvalsi di una procedura di calcolo
indeterministica e probabilistica per motivi di utilita pratica. dovuta. come per gli ensemble
di Gibbs-Einstein. a una nostra mancata conoscenza delle condizioni iniziali di un sistema.
si e passati ad una Iase in cui si pretende che il successo di quella procedura di calcolo sia
dovuta all` intrinseco indeterminismo della natura
55
.
La nostra incapacita tecnica di prevedere tutti gli eIIetti ampliIicanti delle
condizioni di contorno e divenuta la teorizzazione dell`intrinseca caoticita-discontinuita
della natura nei Ienomeni di risonanza. dei quali con opportunismo si enIatizza
l`onnipresenza. Tale discontinuita e sostenuta mostrando la non integrabilita del sistema
nel parametro matematico-geometrico; anche qui. ancora. con palese petitio principii.
perche e proprio questo che deve esser provato. ossia: che cio che non si fa descrivere in
maniera integrata sia discontinuo. E` la stessa pretesa di chi concludesse che in casa non
c`e nessuno. per il Iatto che. dopo aver suonato al citoIono. nessuno ha risposto. Che la
natura non sempre risulti rispondere con applicazioni lineari. o che non risponda con
applicazioni deterministiche non ci autorizza a concludere che la natura 'scelga con
discontinuita
56
. Che nei 'punti di biIorcazione o 'di catastroIe vi sarebbe una rottura del
determinismo. in quanto il sistema sarebbe indiIIerente alle alternative che si presentano. e
proprio cio che deve essere dimostrato. quando non ci si limiti ad utilizzare la matematica
delle biIorcazioni. da H. Poincare a R. Thom. per pura convenienza computazionale. ma
per intenti metaIisico-epistemologici. che conducano ad un`idea epicureo-entropica di
natura
Quando la materia e lontana dall`equilibrio (termodinamico). tanto in certi
Ienomeni chimici (come la reazione Belusov-Zabotinskii). quanto negli alberi genealogici.
i sistemi giungono a 'punti critici o 'di biIorcazione. in cui. a seguito di Iluttuazioni e
turbolenze (intendi sempre 'risonanze). si produce un Ienomeno nuovo che non ci appare
prevedibile a partire dalle condizioni e traiettorie di partenza. Il sistema. cosi. nella
descrizione matematico-geometrica. ci appare discontinuo. legittimando il ricorso al moto
browniano e a domini statistici per potercelo rappresentare. Ma questo puo legittimamente
condurci ad aIIermare che la biIorcazione. in prossimita del punto critico. introduca la
'storia nella Iisica
57
(dal momento che quel che ci appare indeterministico anche ci
appare irreversibile)? Possiamo aIIermare che nel 'punto di rottura il sistema avrebbe
55
PRIGOGINE I.. La fin des certitudes. tr. it. cit.. pp.34-36. '.le probablita vengono ad assumere un
signiIicato intrinseco. irriducibile ad una interpretazione in termini di ignoranza o di approssimazione. Il
mio collega B.Misra ed io abbiamo sottolineato questa nozione introducendo l`espressione di
intrinsecamente aleatorio` .(ivi.p.35).
56
CRAMER F.. Chaos und Ordnung. Die komplexe Struktur des Lebendigen. Stuttgart 1988.tr.it. Torino
1994.p.154; sarebbero 'alternative del tutto equivalenti le biIorcazioni nei sistemi complessi; 'Le
condizioni di partenza. rigorosamente deterministiche. non consentono alcuna previsione riguardo ai
punti di biIorcazione degli alberi genealogici. neppure quando tutti i parametri siano noti: in tal modo
quelle stesse condizioni divengono indeterministiche.
57
Ivi. p.156.
33
potuto 'scegliere diverse alternative
58
? Per il Iatto che il graIico dell`acqua che bolle ci
costringe a una traiettoria con un punto di biIorcazione e rottura nel punto di ebollizione.
possiamo concludere che tra l`acqua Iredda (in t
1
) e l`acqua in piena ebollizione (in t
2
).
natura facit saltum?
Si deve Iare attenzione. perche per questa Iisica epicurea la radice
dell`irreversibilita non sta nel tempo. che inesorabilmente scorre. Questa irreversibilita
temporale di cui erano consapevoli Galileo. Newton e l`Imperatore Giallo non scalIisce e
non ha mai scalIito la continuita della natura; inIatti. Ierma restando la continuita tra causa
ed eIIetto. l`anisotropia del tempo non consente che li si possa invertire. Ma per questa
nuova Iisica. lirreversibilita si radicherebbe nella struttura risonante della materia in
continua collisione. che come visto non solo introdurrebbe discontinuita e indeterminismo.
che giustiIicherebbero la statistica. ma anche l`irreversibilita termodinamica; poiche le
collisioni. cosi come conducono (in quanto interazioni persistenti) le particelle
all`uniIormita delle rispettive velocita. secondo il 'teorema H di L.Boltzmann. altrettanto
conducono il sistema verso la crescita di entropia. e cioe lo portano al livellamento-
collasso energetico. Il cammino della Iunzione H e della Iunzione S (entropia). non puo
che essere irreversibile. unidirezionale. storico e tutto il resto.
Con la presente discussione non si contesta la validita delle Iunzioni H ed S per
descrivere molti Ienomeni naturali. bensi si contesta l`interpretazione che viene data
dell`irreversibilita dei Ienomeni entropici (sia termodinamici. sia statistici). ossia si
contesta che quell`irreversibilita possa signiIicare intrinseco indeterminismo della natura.
Ecco allora che. in base a questa tendenziosa interpretazione. il Ienomeno
dinamico tra la sua Iase A (in t
1
) e la sua Iase B (in t
2
) porterebbe totale novita. nel senso
che da A potrebbero seguire C. D. F con pari legittimita; e per converso. una volta emerso
B. da quest`ultimo non sarebbe possibile risalire (reversibilita. retrodicibilita) ad A come
suo necessario presupposto! Tutto questo si chiama 'caos indeterministico. che identiIica
l`accadere Ienomenico in natura al lancio dei dadi. Non a caso J.Bernoulli era un teorico
del gioco d`azzardo e le sue trasIormazioni. delle quali quella del 'Iornaio e una variante.
introducono descrizioni irregolari e imprevedibili dei Ienomeni. del tutto simili al testa o
croce
59
.
Se c`e da qualche parte regolarita vuol dire che c`e continuita. proprio quella che
anche signiIica determinismo. Ma e diIIicile credere che la natura per un gruppo di
Ienomeni sia lineare e deterministica. mentre in Iase di risonanza diverrebbe discontinua.
Piuttosto a noi appare discontinua in molte situazioni descritte nelle applicazioni caotiche;
ma cio non signiIica che in se sia caotica. Che molti Iisici non digeriscano l`idea di
'Ireccia del tempo e 'irreversibilita e perche Iiutano a ragione- che mentre si proclama
l`ovvia irreversibilita e anisotropia temporale a cui e sottoposta la natura (sulla quale
siamo tutti d`accordo). in realta si contrabbandano discontinuita e indeterminismo. che
sono ben altra cosa. Sarebbe stato piu opportuno un atteggiamento di agnosticismo che e
una posizione tanto semplice quanto sana. Cosi come dal Iatto che dopo aver bussato
58
PRIGOGINE I.. La fin des certitudes. tr. it. cit.. p. 69: 'Vorrei sottolineare la convergenza tra i risultati
della termodinamica del non-equilibrio e le IilosoIie di Bergson o di Whitehead. Il possibile e piu ricco
del reale. La natura ci presenta in eIIetti l`immagine della creazione. della novita imprevedibile. Il nostro
universo ha seguito un percorso di biIorcazioni successive. ma avrebbe potuto seguirne altre!.
59
La 'nuova Iisica aIIerma che ormai le leggi della natura non sarebbero piu certezze. ma possibilita.
quelle possibilita proprie del lancio dei dadi e del testa o croce (sic! PRIGOGINE I.. La fin des certitudes.
cit. p.95); di qui vi sarebbe la necessita di passare a un loro calcolo statistico.
34
nessuno mi abbia risposto. non posso concludere che in casa non vi sia alcuno; altrettanto
non posso concludere che la natura sia discontinua per il Iatto che le equazioni di moto di
certi sistemi dinamici mi danno nello 'spazio delle Iasi traiettorie aleatorie.
Qualcuno potrebbe. con relativistica indiIIerenza. dire che in Iondo questa nuova
Iisica dei sistemi non integrabili ('Grandi Sistemi di Poincare. allorche le interazioni sono
persistenti) non e che un nuovo 'paradigma (nel senso di Kuhn). come tale Iungibile e di
pari legittimita di quello classico. galileano-newtoniano deterministico. No. Perche il
paradigma classico ha dalla sua parte due elementi di non poca rilevanza. che gli
garantiscono molto maggiore legittimita. e cioe 1) l`esperienza (propria del mondo della
vita). dalla quale risulta (malgrado tutti i tentativi di mistiIicazione messi in campo e
malgrado la persistente aggressione ai suoi equilibri) una ciclicita costante della natura.
dove ogni 'nuovo e inserito e contenuto nella regolarita. in modo da non signiIicare
'caos. E questo. Iermo restando la validita dell`atteggiamento agnostico. depone a Iavore
di continuita e determinismo. 2) Altro elemento e la ragione: la quale ci Ia intendere il
divenire della natura come una via che cammina tra due estremi: da un lato l`immobilismo.
che non consente l`emergere del nuovo (immobilismo smentito dagli accadimenti
Ienomenici); dall`altro lato l`assoluto divenire. che produrrebbe assoluta novita. possibile
solo dove vi Iossero rottura e discontinuita caotiche (rottura smentita dal Iatto che ogni
volta che pongo l`acqua sul Iuoco essa bolle).
L`interpretazione dei Ienomeni di risonanza. alla luce di quanto dicono ragione ed
esperienza. puo tutt`al piu spingersi Iino al 'caos deterministico. brutta ma ricorrente
espressione per intendere: 'cio che per noi e imprevedibile. Ecco perche il Iondamento
dell`interpretazione delle risonanze come 'voce del caos indeterministico. cosi come
l`acuto e diIIuso interesse per i sistemi non-integrabili. trova Iondamento non tanto nella
ragione o nell`esperienza. quanto nella politica. ossia nel preparare il terreno a una visione
della natura che si presti agli obiettivi manipolatorii della tecnocrazia
60
.
Senza quest`appoggio della ragione e dell`esperienza di cui gode la Iisica dei
sistemi lineari e non lineari. lo specioso argomentare indeterministico si riduce ad una
petitio principii. Quando inIatti si chiede quale sia il Iondamento di legittimita che
dovrebbe condurre ad una Iormulazione statistica delle leggi della natura. la risposta e che
solo queste sarebbero in grado di incorporare le risonanze che si producono nei gradi di
liberta del Ienomeno. Senonche. la prova che esisterebbe una rottura del determinismo nei
Ienomeni di risonanza e sostenuta mediante una applicazione discontinua. con cui si
descrive il Ienomeno di risonanza stesso (e che giustiIica il ricorso agli insiemi statistici).
Detto ancora in altri termini: giustiIico l`utilizzo di un`applicazione discontinua e non
integrabile (quindi solo statistica) per descrivere le risonanze. sostenendo che queste
operano una rottura dei processi deterministici; e quando mi si chiede quale prova abbia
60
Solo in tale modello di natura. indeterminata. caotica ed evolutiva 'l`attivita umana. creativa e
innovatrice. non e estranea alla natura. ma puo essere anzi considerata un`ampliIicazione e
un`intensiIicazione di tratti gia presenti nel modo Iisico. (Ivi. p.68). Certo! La tecnica come
intensiIicazione e ampliIicazione del clinamen . e quindi come 'aiuto al cammino evolutivo della natura;
ecco la 'gestione dei processi evolutivi. HUXLEY J.. Evolution in Action. New York 1951; il nipote di
Thomas Huxley. divulgatore e diIensore di Darwin. dice che compito dell`uomo e continuare e
incrementare il progresso evolutivo della natura (p.31); JANTSCH E.. Die Selbstorganisation des
Universums. Muenchen 1982. p.34 :siamo noi l`evoluzione la quale 'non e prestabilita. ecc.; cio
ovviamente legittima il ricorso a una matematica delle biIorcazioni. quella stessa adottata per descrivere
le dinamiche di popolazione e i.. Ienomeni di borsa.Ecco verso cosa. da ultimo. deve evolvere la
natura. grazie alla riIormulazione statistica delle sue leggi.
35
per sostenere che le risonanze signiIicano indeterminismo. ecco che mi appoggio ad una
loro descrizione non integrabile (a causa dei piccoli divisori)! Petitio principii. ecco anche
qui. ancora. il Iondamento argomentativo di questa nuova Iisica che proclama la Iine delle
certezze nella Iormulazione statistica delle leggi di natura.
VIII.6. L`EVOLUZIONISMO IN FISICA: LA RIDUZIONE DELLA DINAMICA A
ENTROPIA. Perche viene data tanta importanza e decisivita alle risonanze di Poincare e al
'teorema H di Boltzmann? Perche. come sopra si e visto. esse consentono di importare
l`evoluzionismo in Iisica e quindi di universalizzarlo. Ovviamente in una Iorma diversa da
quella tracciata da Darwin. e cioe nel modo proprio del II principio della termodinamica e
cioe del principio entropia. la cui crescita indica il Iuturo. L`entropia. come la Iunzione H.
trovano radicamento nelle collisioni irreversibili della materia (collisioni strumentalmente
interpretate come irreversibili). le quali sarebbero irreversibili proprio in quanto e solo in
quanto. come risonanze. sono interpretate come oggettiva rottura del determinismo.
Operazione che poggia su una petitio principii. ma che comunque. grazie anche alla
propaganda mediatica. giova a dare l`apparenza che la natura sia dominata da un tempo
bergsoniano. che sia resa creativa da un intrinseco clinamen e che l`azione tecnologica
umana non possa che potenziare in maniera beneIica tale clinamen. intensiIicando
creativita ed evolutivita della natura stessa. Si poteva dare miglior supporto ideologico alla
tecnocrazia? Si poteva dare al Ienomeno naturale uno statuto piu anomico. e quindi piu
manipolabile. di questo?
VIII.7. TEORIE COSMOLOGICHE AD HOC. Per sostenere questa visione di universo.
caratterizzato a parte post da un destino di livellamento-collasso energetico. bisognava. in
maniera tanto paritetica. quanto meccanica. postulare un suo minimo entropico o massimo
energetico a parte ante. Ecco perche la teoria del Big Bang e la teoria standard
61
circa
l`origine dell`universo (deve essere Belief di massa). Ed e teoria standard nella stessa
misura in cui per la tecnocrazia deve essere teoria standard l`idea dell`andamento
indeterministico. caotico della natura. Questa teoria e stata ancor meglio messa a punto nel
suo ruolo ideologico col modello inIlazionario Irattale che si autoriprodurrebbe attraverso
tanti piccoli big bang. Un modello che da piena rilevanza al clinamen ed a un universo dal
carattere spiccatamente anomico. L`universo avrebbe conosciuto una Iase di rapidissima
espansione (durata:10
-35
secondi); il clinamen che ne anima il divenire e rappresentato da
Iluttuazioni quantistiche. che provocano variazioni del campo scalare. Poiche queste
variazioni. compulsate dal clinamen. assumono valori ritenuti arbitrari. avremmo uno
scenario di inflazione caotica. comunque. Anzi il principale sostenitore di questo modello
di universo tiene a sottolineare si noti- linderogabilita della nozione di caos: '(.)la
teoria inIlazionaria stessa cambia rapidamente via via che si evolve anche la Iisica delle
particelle. L`elenco dei nuovi modelli comprende l`inIlazione prolungata. l`inIlazione
naturale. l`inIlazione ibrida e via dicendo. Ciascun modello ha caratteristiche peculiari che
possono essere messe alla prova da osservazioni o esperimenti; quasi tutti. pero. si basano
sull`idea di inIlazione caotica
62
. Chiaro. Questo universo sarebbe strutturalmente
anomico. proprio come la mens tecnocratica lo vuole. inIatti le sue precise leggi Iisiche
61
PEEBLES P.J.E.-SCHRAMM D.N.-TURNER E.L.- KRON R.G.. Levoluzione delluniverso. in 'Le
scienze 316. dicembre 1994. ora ristampato in 'Le scienze quaderni 97. agosto 2002. p. 40; del Big
Bang caldo ne Iu primo teorico G.Gamow nel 1948; mentre l`appellativo critico e ironico. che poi rimase.
Iu del cosmologo inglese F. Hoyle.
62
LINDE A.. Un universo inflazionario che si autoriproduce. in 'Le scienze 317. gennaio 1995. ora
ristampato in 'Le scienze quaderni 97. agosto 2002. p.59
36
verrebbero a deIinirsi solo dopo che il clinamen caotizzante (qui travestito da Iluttuazione
quantistica. che agita aleatoriamente i campi scalari) ha placato la sua azione
convulsivante
63
(sorta di Iase deIlattiva). Le leggi Iisiche sarebbero posticce e comunque
Iiglie del caos. come tali da apparire storiche e Iungibili. proprio come le pretende la mens
postmoderna. La materia nella sua originaria struttura potrebbe Iarne a meno; essa sarebbe
sostanzialmente anomica.
La termodinamica. col suo primo principio della conservazione costante
dell`energia. si mantiene compatibile coi parametri della Iisica classica. cosi centrata
sull`idea di legalita dei Ienomeni. mirabilmente esprimibile in termini matematici. Il I
principio esprime una proprieta della natura. Ma il II principio. della irreversibile
degradazione dell`energia in calore. riguarda propriamente l`umana techne. e cioe le
macchine termiche. dallo studio delle quali esso e stato scoperto e Iormulato. InIatti il
principio si riIerisce ed e valido per un sistema chiuso. quale puo essere un`automobile. un
treno a vapore. ecc. il cui non scambio con l`esterno consente l`irreversibilita del processo
entropico e/o degenerativo. Ma per i viventi. per quell`insieme che deIiniamo 'biosIera.
non si puo applicare tout-court il II principio. perche qui i sistemi sono aperti e sintropici.
Una Ioresta che. ad es.. venisse bruciata non trova in queste ceneri il suo collasso
energetico. quale esito dell`irreversibile trasIormazione della legna. perche il sistema
Ioresta bruciata` interagisce subito (essendo aperto) col sistema suolo`. in cui si
riIormulano le condizioni per Iar rinascere una Ioresta ancora piu rigogliosa (andamento
sintropico). Che una Ierita rimargini. che la coda tagliata di una lucertola ricresca. sono
prova che in natura. dove tutti i sistemi sono aperti. non esistono processi irreversibili di
degenerazione. perche qui ogni morte e premessa per una nuova vita. ogni calo premessa
di un aumento. ogni buio premessa di luce. Ecco perche e mistiIicatorio voler attribuire
alla natura un tempo lineare.
Senonche. per comprendere cosa stia accadendo. dobbiamo porci nell`ottica dei
risultati ideologici che si vogliono raggiungere. Ecco allora il grande compromesso della
scienza dell`ultimo secolo: pur di salvare un`interpretazione della natura che Iaccia perno
sulla nozione di 'Caos si rinuncia ad un modello interpretativo unitario e. ricorrendo a
una sorta di principio di complementarieta. si adottano entropia ed evoluzionismo: il
primo. per la natura inorganica. dove si pone il caos a parte post; il secondo. per quanto
riguarda la vita. dove si pone il caos a parte ante. Che poi nel punto di congiunzione vi sia
contraddizione. perche il caos deve essere insieme terminus a quo e terminus ad quem. e
irrilevante; in epoca post-IilosoIica. cosi come non c`e l`obbligo per le teorie scientiIiche
di essere aderenti all`esperienza e ai criteri assiomatico-intuitivi. altrettanto per i IilosoIemi
non v`e piu l`obbligo di essere aderenti ai principi logici.
A concludere l`operazione ideologica. mancava un elemento. Per poter applicare
il II principio della termodinamica alla natura. bisogna ipotizzare un sistema chiuso; ma
la natura tutto appare tranne che un sistema chiuso. Tuttavia si puo rimediare.
considerando l`intero universo come un tale sistema chiuso. Che potra mai voler dire?
A chi ancora viaggia con la logica. l`aIIermazione appare incomprensibile. perche se
oltre l`universo v`e qualcosa che lo limita e che non e l`universo. vuol dire che
quell`universo non e la totalita e quindi non e universo. 'Universo vuol dire che
comprende tutto. oltre il quale non v`e nulla. Ma se non puo esservi nulla che lo limiti
dall`esterno. come Ia a essere chiuso? A meno che non si voglia dire che e limitato dal
63
Ivi. p.55; in tale universo le distribuzioni di energia dei campi scalari assumerebbe una conIigurazione
alla Kandinsky (p.56; o non piuttosto alla Andy Warhol?)
37
nulla. Ma essere limitati da nulla. vuol dire non essere proprio limitati (e quindi non
poter subire la limitazione termodinamica che ne vuol Iare un sistema chiuso). A meno
che non si voglia reiIicare il nulla. identiIicandolo con l`intuizione vuota dello spazio.
Ma e una scappatoia che non Iunziona. perche quello spazio 'vuoto e parte
dell`universo e non lo limita. come e parte dell`atomo lo spazio (presunto) vuoto tra il
nucleo e gli elettroni. che certo non lo limita Iacendone un sistema chiuso.
VIII.8.POLITICHE MALTHUSIANE E GRANDE TIRANNIDE. E la vita? E` naturalmente
lungi dal divenire teoria standard il riconoscimento della sua connessione con lo spirito
(nozione Iatta passare dal neopositivismo come 'epistemologicamente inutile e
insensata). connessione che non esclude il supporto della cosiddetta 'materia. Quindi
essa deve essere pensata come accadimento episodico nella Iiumana entropica
dell`universo (risultato di una fluttuazione casuale. che determinerebbe queste isole di non
omogneita termodinamica). Compare cosi la nozione di 'auto-organizzazione della
materia da cui originerebbero le cosidette 'strutture dissipative. che esprimerebbero la
materia nella sua condizione di lontananza dall`equilibrio termodinamico
64
. e che
esporterebbero nell`ambiente una quantita maggiore di entropia di quella importata. Come
avrebbe Iatto la materia a scalare quel cucuzzolo cosi lontano dal livellamento energetico.
e spiegazione aIIidata alla nozione di 'capacita autorganizzativa della materia (anch`essa
Iiglia della scomposta e paurosa oscillazione del clinamen ). Ed ecco che proprio i piu
acerrimi nemici della metaIisica ricorrono alla metaIisica e superstiziosa nozione di
'autorganizzazione. che stavolta non sarebbe epistemologicamente insensata.
Nel processo di decadimento termodinamico dell`universo. la vita e vista come un
casuale Ienomeno parassitario. che inesorabilmente accelererebbe la corsa entropica
dell`universo stesso
65
. Cosa sono i viventi. se non 'macchine singolarmente Iutili che
macinano tutta l`energia che ottengono dalle sorgenti per autoalimentarsi e mantenersi
(A.J.Lotka.1956)? Ecco Iornito il supporto ideologico al malthusianesimo e alla necessita
di 'gestire i processi evolutivi da parte della cupola Iinanziario-tecnocratica. che potra Iar
apparire tali interventi tra le priorita politiche. aIIinche lo sviluppo 'incontrollato delle
popolazioni umane. animali (sia selvatiche. che domestiche) non acceleri il collasso
energetico di un universo che sarebbe gia oberato.
64
La brutale e termodinamica deIinizione di 'struttura dissipativa lontana dall`equilibrio termodinamico
riservata alla vita. le puo toccare solo nella sua innaturale relegazione in strutture produttive e ambientali
che ne hanno Iatto una risorsa Iinanziaria. Gli animali domestici. ad esempio. stavano nel passato
mondo rurale in rapporto simbiotico e sinergetico con l`ambiente naturale. nel senso che consumavano
energia. ma con la loro presenza e comportamenti ne restituivano piu di quanta ne consumassero. Stessa
cosa dicasi per animali selvatici e villaggi rurali. che si mostrano cosi strutture cumulative e sinergetiche.
E` nel contesto di una economia liberista. che ha decretato e decreta la morte del mondo rurale. che
questo circolo virtuoso e stato spezzato. per consentire la centralizzazione delle risorse in poche mani.
imponendo la concentrazione degli animali domestici in megallevamenti e degli umani in megalopoli.
Iacendo cosi divenire gli uni e gli altri 'strutture dissipative. come tali oggetto di preoccupazioni
malthusiane.
65
'Il Iatto che la vita continui e dunque un Ienomeno spiegabile. in Iondo. sempre che i necessari
processi di trasIormazione e circolazione delle sostanze vengano Iinanziati` mediante il pompaggio di
grandi quantita di energia. In questo senso la vita e una Iaccenda estremamente dispendiosa; CRAMER
F.. Chaos und Ordnung. tr. it. cit.. p.35. Concezioni che risalgono a SCHROEDINGER E.. What is Life?.
Cambridge 1945. per il quale: 'la vita si nutre di un Ilusso di entropia negativa. citato da PRIGOGINE
I.. La fin des certitudes. tr. it. cit.. p.60. convinto che 'le strutture dissipative aumentano la produzione di
entropia.p.68.Davvero ci sarebbe piu energia in un chilometro quadrato di deserto anziche in un
chilometro quadrato di Ioresta tropicale. come gli untori del senso di colpa vanno insinuando? Davvero
dopo il presunto Big Bang l`energia nell`universo puo essere solo dissipata nel suo bilancio complessivo?
38
Anche in riIerimento alla biosIera il progettato governo cibernetico-elettronico
della natura e andato in cerca ed ha trovato (con Iinanziamenti ed eco mediatico) i
necessari supporti ideologici del seguente stampo
66
: la lettura cibernetica del vivente
richiede che lo si consideri come cio che dispone di un flusso di informazioni. in entrata e
in uscita. col suo ambiente esterno. Questo lo diIIerenzia da una pietra. Cio che invece
distingue un vivente meno evoluto da uno piu evoluto sarebbe la quantita di inIormazioni
che e capace di ricevere e la capacita di elaborazione delle stesse. Questo distinguerebbe
una ameba da un uomo e anche segnerebbe la maggiore o minore capacita adattativa ed
evolutiva. I cinque sensi dunque cosa sono? Essi sarebbero cio attraverso cui riceviamo
inIormazioni dal mondo esterno. che ci permettono di introdurre quel nuovo. che.
opportunamente elaborato. consentirebbe una retroazione (feedback) negativa. ossia
capacita riorganizzativa e adattativa: una vera e propria auto-riprogrammazione. che
rappresenterebbe il processo evolutivo verso complessita crescenti. Se il vivente e un
programma (che si esprime come inIormazione genetica contenuta nel DNA). sara
perIettamente conIorme alla sua natura l`inserimento in esso del biochip elettronico. che lo
terra connesso all`Elaboratore. preposto 'a direzionare i processi evolutivi. onde evitare
che la capacita di auto-riprogrammazione di ogni vivente Iinisca per signiIicare sviluppo
anarchico delle popolazioni (animali. umane. ecc.) o semplicemente per evitare che gli
individui prendano direzioni evolutive errate.Ecco che i viventi. pensati secondo il
modello cibernetico. dovranno andare. volenti o nolenti. nella 'direzione evolutiva
indicata da quelli che si sono candidati a gestire i processi evolutivi. per il bene dei singoli
e dell`intero universo. ovviamente. Per cominciare a inchippare tutti i viventi bastera
procedere al solito modo: utilizzare i principali media per paventare un`emergenza. tipo:
che sono in preoccupante aumento gli smarrimenti. di anziani. bambini. oppure che le
morti per attacchi cardiaci si potrebbero enormemente ridurre se si intervenisse
immediatamente. utilizzando un chip sottocutaneo.al Iine di salvare tante vite.
Un`umanita gia smarrita sta per invocare su di se la Grande Tirannide.
VIII.9. LE SMINUITE REGOLARITA` DELLA NATURA. Che la risonanza
indeterministica (oggettivamente caotica) non corrisponda alla vera natura della materia e
provato dalle precise leggi di preIerenzialita che presiedono. ad esempio. alla Iormazione
dei cristalli
67
. Per non parlare della universale ricorrenza in natura dell`andamento
spiraliIorme (ciclo Fibonacci). nel quale -si e (ri)scoperto di recente- la natura mostra tutta
la propria preferenzialita per lordine e la continuita. che si esprimono nella costante
matematica con la quale indichiamo la 'divina proporzione della sezione aurea. Questa
appare costantemente implicata in tutti i Ienomeni viventi. dalla gemmazione degli alberi
alla Iormazione delle conchiglie: una sorta di 'Iirma dell`ordine
Ecco perche nei punti critici degli alberi genealogici la natura non 'sceglie proprio
nulla. non sceglie tra possibilita indiIIerenti. come vorrebbe l`epicureo indeterminismo.
Semmai realizza (in modo per noi quasi mai prevedibile. quindi apparentemente
66
Due autori ormai classici. in questa direzione: WIENER N.. Introduzione alla cibernetica. tr. it. Torino
1970.p.38; GRASSE` P.P.. Levoluzione del vivente. tr. it. Milano 1979. pp.225-226
67
Tra i Ienomeni piu a portata di mano. basti pensare all`acqua. che. quando cristallizza nel Iiocco di
neve. lo Ia seguendo precise regolarita geometrico-matematiche; non producendo caos o rottura di
simmetrie. ma costruendo simmetrie! Come anche accade per la Iormazione delle bolle di sapone: .vi
sono principi secondo i quali le bolle e le lamine di sapone possono esistere solo in determinate
conIigurazioni geometriche e non in altre..; ALMGREN F.J.Jr.-TAYLOR J.E.. La geometria delle bolle
di sapone. in 'Le Scienze 99 (1976) XVII. p.49. con impressionanti analogie con gli scheletri di quei
piccoli organismi marini che sono i radiolari (p.60).
39
discontinuo) cio che deve realizzare. e cioe un immodiIicato messaggio del DNA. E anche
nell`apparente indeterminismo del pool genetico di variazioni casuali limitate. essa sottosta
alla regola dello sviluppo spiraliIorme e di quant`altro di cui l`avvento tecnocratico ha
determinato l`occultamento (Iattori non ignoti alle civilta tradizionali). Scrive un noto
biochimico:.l`angolo aureo esprime sempre la regolarita di Fibonacci.
indipendentemente dalle condizioni di crescita di volta in volta presenti. Nel caso della
crescita su un piano (come ad esempio nella testa del girasole). la spirale si sviluppa a
partire da un centro. mentre nello stelo elicoidale la crescita procede lungo un asse
longitudinale. In entrambi i casi l`angolo aureo da serie di Fibonacci vengono rispettati.
come risulta dal conteggio dei punti nodali delle singole spirali. E questa tendenza allo
sviluppo spiraliIorme in natura e eIIettivamente una legge universale
68
Sapere con certezza che dopo l`inverno arrivera la primavera; che dopo la notte il
giorno; che alle lunazioni seguono maree. che ogni metallo riscaldato dilata; che ogni
eccesso di topi causa il moltiplicarsi dei serpenti; che ogni riscaldamento dell`aria crea
correnti ascensionali; che ogni acidiIicazione drena minerali (calcio); che le tortore se ne
vanno alla prima pioggia di agosto. come i colombacci arrivano alle idi di ottobre; che ogni
deIorestazione riscalda il clima; che l`acqua col Ireddo cristallizza; che l`uva continua a
maturare a settembre come il grano a giugno; che l`energia cinetica attraverso una dinamo
si trasIorma in elettricita; che col procedimento elettrolitico. ogni volta l`acqua si scinde
in ossigeno e idrogeno; che le piante regolarmente trasIormano l`energia solare in energia
chimica..beh! non e poco quanto a certezze e riIerimenti sicuri. con buona pace di chi
insinua la spontanea tendenza della natura al caos
69
. Il principio di uniIormita della natura
Ia riIerimento proprio a questo. ed e ovvio come la scienza. in quanto individuazione di
regole dell`accadimento dei Ienomeni. senza di esso non sarebbe possibile.
L`ordine e uno. mentre le Iorme del disordine sono inIinite. In natura accade
sempre quello che per l`umana techne e il meno probabile che si realizzi: -accade la vita e
non la piu probabile accozzaglia di elementi chimici; -accade il puntuale ritorno delle
stagioni. anziche il piu probabile evento meteorologico casuale; -accade la coincidenza tra
suzione del pargolo e ricontrazione dell`utero. anziche una piu probabile giustapposizione
di Iattori. Il principio entropia. nella sua versione statistica. pretende invece che verrebbe a
realizzarsi in natura sempre il piu probabile. e cioe quello stesso che per l`umana techne e
il piu probabile. ossia il caotico. il non voluto. il non cosi progettato. il non sincronizzato. Il
principio entropia pretende negare radicalmente intelligenza inconscia. provvidenzialita.
ordine intrinseco alla natura. Ma questa. nella misura in cui realizza sempre
l`intelligentemente mirato. il sincronizzato e piu utile in quel momento. si maniIesta come
intrinsecamente antistatistica quindi intrinsecamente anti-entropica. smentendo i teorici
della degenerazione universale.
68
CRAMER F.. Chaos und Ordnung. tr. it. cit.. p. 205; con buona pace di quegli antropologi.
ambientalisti e psicanalisti che collaborano all`occultamento delle regolarita della natura. dichiarando
'dogma della immacolata percezione il loro rilevamento; qui si tratta di fatti matematicamente e
universalmente accertabili e non di precomprensioni antropomorIiche della natura.
69
Non piu di meravigliose regolarita e puntualita della natura parlano i nuovi manuali scolastici per
ragazzi. ma di ' tendenza della Natura verso il disordine e 'in generale i processi naturali tendono
spontaneamente verso il disordine (sic! in J.E. BRADY-J.R. HOLUM. Fundamental of Chemistrv. New-
York 1984. tr. it. Bologna 1992. pp. 274-275); si parla di 'pregiudizio laplaciano oramai abbandonato 'a
seguito della scoperta dellonnipresenza di comportamenti caotici (sic! In U. AMALDI. La fisica per i
licei scientifici. Bologna 1998. p. 28).
40
L`uomo. ridotto ormai a insetto metropolitano. non sa piu nemmeno qual e il tempo
della mietitura o delle Iragole. Sulla bancarella dell` imposto mercato globale. pare si siano
annullate le stagioni. Ma benche egli viva chiuso in appartamenti. automobili. uIIici;
benche oramai egli calpesti solo cemento e catrame. la natura continua a governare il suo
orologio biologico. secondo i ciclici ritmi delle stagioni. Quando a primavera il suo Iegato
e piu attivo. nascono. non a caso. quelle note erbe amare (dal carcioIo al tarassaco) che
toniIicano e puriIicano l`organo. prevenendo gli itteri; in tarda estate. quando gli organi
interni hanno bisogno di essere rinIrescati e umidiIicati. maturano. non a caso. i Irutti piu
Ireschi (assenti. non a caso. in inverno quando lo danneggerebbero); il Iollicolo Iemminile
matura ogni quattro settimane. secondo la lunghezza del ciclo lunare. non a caso.Che
egli viva ancora simbiotico con la natura. tutt`altro che caotica. e un Iatto (per quanto ci si
adoperi per coprirlo); ma l`insetto e tanto inconsapevole quanto ingrato: gli hanno Iatto
credere che il cibo non sarebbe un prodotto della terra. ma il risultato della rivoluzione
industriale; gli hanno Iatto credere che in passato gli uomini soIIrivano la Iame e vivevano
trent` anni; gli hanno Iatto credere che non esisteva la medicina.
. VIII.10. MEDICINA TERMODINAMICA. Sul piano medico. l`idea del 'Iacciamo
qualcosa si traduce nella progressiva medicalizzazione dell`individuo. Come l`ambiente
lasciato a se stesso non sarebbe in grado di conservarsi. contro l`irreversibile
degenerazione morIologica ed energetica. altrettanto la salute umana avrebbe medesimo
destino termodinamico. Percio si comincia coi vaccini per l`inIanzia e si progredisce verso
una medicalizzazione costante. nella convinzione che 'senza Iare nulla ci si
ammalerebbe
70
.
Viene cosi rovesciato il principio Iondamentale della medicina naturale. che e
quello di lasciare operare indisturbata la vis medicatrix naturae. Questa presuppone una
visione sintropica della biosIera e quindi della salute umana; e cioe un organismo. una
volta che si sia individuata e rimossa la causa della malattia. tende naturalmente al
risanamento (ed e cura della medicina non Irapporre ostacoli a questo processo).
Individuare e rimuovere la causa della malattia e cio che perlopiu evita di Iare la medicina
tecnocratica e termodinamica. Questo le consente di negare speciosamente l`esistenza di
una vis medicatrix naturae (cioe di un andamento sintropico. che va dalla malattia alla
guarigione) e quindi di legittimare la crescente medicalizzazione dell`individuo. L`operare
del modello termodinamico in medicina consente in moltissimi casi di attribuire alla natura
stessa gli eIIetti collaterali della medicina tecnocratica
71
. Ossia. gli eIIetti collaterali di
70
E` drammatico osservare con che disinvoltura si manipola la vita selvatica. L`interventismo
tecnocratico termodinamico non dice 'lasciamo in pace nel loro habitat. orsi. stambecchi e tartarughe
oppure 'evitiamo di contaminare e distruggere l`habitat degli animali. No. Esso dice: 'bisogna Iare
qualcosa. dobbiamo intervenire. Si vedono allora in TV programmi 'scientiIici e ambientali dove si
mostrano etologi e biologi che vaccinano in massa le scimmie di una certa regione. con l`antipolio e
l`antitetanica (sic!). dopo averle addormentate (Rai 1. 8 XII 2001.ore 18.00). Altri operatori spostano le
nidiate di tartaruga. perche saprebbero meglio della tartaruga (che ovviamente non ha studiato biologia) a
quanti metri devono stare le uova dalla battigia. Si mostra cattura. anestesia. analisi del sangue e inIine
radiocollare a vita per gli orsi lavatori; scheda biometrica. inanellamento per volatili. analisi del DNA per
gli stambecchi delle Alpi. Iacendo riprodurre solo quelli con massima variabilita genetica. perche.
secondo il dogma evoluzionista. questi darebbero alla specie maggiori possibilita evolutive.. Spettacolo
triste e osservare come. ormai. al Ialco pellegrino siano gli etologi a Iare il nido. segno che anche la Iauna
selvatica per sopravvivere. da ultimo. dipendera dal credito. immancabile suggello della tecnocrazia.
71
38 morti al giorno in Italia. attualmente. con circa il doppio di danneggiati gravi per un totale di
36.000 casi complessivi all`anno. Si puo leggere. ancora con utilita. H.RUESCH. Imperatrice nuda.
Roma 1989. pp.29-32;169-181;214-238.291-331.
41
Iarmaci e/o esami clinici. Iino alle patologie iatrogene. sono attribuiti al presunto
andamento entropico dell`organismo malato. come se questo. per natura. autonomamente.
tendesse sempre al peggio. come sancito dal principio entropia. Ma e una mistiIicazione.
perche la natura non tende. per se. al suicidio. al deIorme. al patologico come si vorrebbe
dar a credere; piuttosto essa tende a guarire. tendendo al meglio. perche e sintropica.
purche venga rimosso l`ostacolo o la causa che ha prodotto la malattia. Ma siccome il
Ienomeno malattia e visto in maniera anomica. ossia escludendo metodicamente
lindagine eziologica. e dunque viene considerato come 'variazione casuale vedi sopra-.
ecco che la non rimozione sistematica della causa e alla base di un reale andamento
entropico (peggioramento). costruito dalla stessa medicina tecnocratica. ma attribuito
alla natura. grazie a questa strategia ideologica.
Si noti la proIonda solidarieta tra i due paradigmi (evoluzionismo ed entropia) e la
loro complementarieta. L`assunzione anomica del Ienomeno. che si sarebbe prodotto come
una variazione casuale. secondo la teorizzazione darwiniana. implica di principio
l`esclusione dell`indagine eziologica; cosi. gli eIIetti deleteri (patologici) del permanere
operante della causa vengono interpretati come naturale e inevitabile andamento entropico
dell`organismo umano. A questo punto solo il 'Iare qualcosa e la tecnologia appaiono
salviIici. In un modo talmente esasperato. che i danni collaterali vengono supinamente
accettati ('tanto. comunque si andrebbe verso il peggio). Poiche l`organismo avrebbe
preso non si sa come variazione casuale la china entropica. che va inesorabilmente al
peggio. insorge una Iiducia anzi: una Iede disperata. nella tecnologia medicale. Fede
disposta a sopportare anche i piu pesanti eIIetti collaterali. maniIestamente devastanti
(essendo il peggio gia in vigore). E` l`organismo stesso che avrebbe iniziato. sponte sua
(variazione casuale o scherzi del pacchetto hox). a correre verso il suicidio e a produrre
tutta quegli eIIetti che si aggiungono alla malattia iniziale. cosicche gli e negata ogni vis
medicatrix, anzi. grazie alla sua interpretazione entropica. esso e visto come una macchina
impazzita da cui doversi diIendere. mentre la tecnologia medicale. ancorche iatrogena.
appare indiscutibilmente salutiIera e i suoi protocolli sono perIino imposti con sentenze di
tribunali in chi li riIiutasse. E` evidente dunque la proIonda solidarieta dei due paradigmi
epistemologici (evoluzionismo ed entropia) nel giustiIicare l`intervento tecnologico.
rivestito di aspettative messianiche e veicolante un modello di natura 'post-moderno. che.
tradotto. vuol dire: deviante. decadente e suicida.
IX. LA GRANDE INCERTEZZA . Aver mostrato che il modello meccanicista e
la geometria euclidea non sono modelli universali non inIicia la validita del nesso causale.
ne la validita di quella geometria nel mondo della vita; avere mostrato che l`induzione non
mette capo a una legge universale. ma solo ad una regola dell`accadimento dei Ienomeni.
non inIicia la validita della regola. ne il sistema di certezze che su questa riposa. Anche se
non puo esser stabilito a priori che i metalli. riscaldati. si dilatano. questa certezza non e
inIiciata dal Iatto che invece del termine 'legge sia piu opportuno usare il termine
'regola. Resta semmai delusa un`aspettativa di tipo metaIisico. che della natura
pretendeva avere una conoscenza assoluta.
Nel nostro mondo vissuto
72
. come lo percepiamo. troviamo il punto di vista
privilegiato. che per orientarsi. da secoli e millenni. suggerisce l`adozione di sistemi di
certezze quali consentono geometria euclidea. meccanica newtoniana ed altri sistemi
72
La Lebenswelt di Husserl. il 'campo d`esperienza come calore del sole. durezza della sedia.
impressione del velluto di Whitehead.
42
conoscitivi. di culture non occidentali. come Ayurveda. medicina del Nei Ching.
comunque basate sulla constatazione della regolarita-uniformita della natura.
Prendiamo l`esempio di questo tavolo: di esso sappiamo che soggiace alla legge di
gravita di Newton. a quelle della statica e di relativita di Galilei. Questo tavolo. come gli
ediIici e i terreni misurati dal geometra. viene considerato secondo i principi della
geometria euclidea e della Iisica classica; queste ultime non sono aIIatto in crisi. come si
ripete insistentemente nella divulgazione scientiIica e parascientiIica. Esse non sono in
crisi nella stessa misura in cui non e in crisi il nostro mondo della vita quotidiano. quale
punto di riIerimento privilegiato.
Avere ipotizzato che il tavolo e Iatto di atomi e particelle subatomiche. che non
possiamo conoscere nei loro parametri principali (o la posizione. o la velocita. in modo che
l`accertamento dell`una lasci indeterminata l`altra). oppure ipotizzare che l`energia di
queste particelle e discontinua (quantica). dimodoche di queste particelle possiamo avere
solo una conoscenza statistica e probabilistica; aver scoperto che esso non e un rettangolo
perIetto signiIica Iorse che da questo momento non sappiamo piu le misure. il peso. il
materiale del nostro tavolo? Che se qualcuno ci chiedesse le misure per ricoprirlo di una
tovaglia gli diremmo che oramai sono in crisi i Iondamenti della Iisica e della geometria
classiche. quindi del tavolo. in base al principio di indeterminazione. al principio di
complementarieta e in base all`avvento delle geometrie non euclidee e della Iisica della
complessita. possiamo dare una misura solo probabilistica. puramente convenzionale?
Per Grande Incertezza qui si deve intendere quel lavorio. attuato sul piano
epistemologico e culturale. che nel corso della seconda meta del sec. XIX e specialmente
nel sec. XX. ha provveduto a cancellare progressivamente nei popoli i punti di riIerimento
Iermi. legati ai ritmi ciclici della natura. Sul piano scientiIico. tale lavorio ha spinto nella
direzione dell`indebolire la visione matematica. legale e prevedibile dei Ienomeni naturali.
inIiciando altresi i criteri logici. intuitivi ed empirici che consentivano di cogliere quella
legalita stessa; tutto questo al Iine di ottenerne la sostituzione con le messianiche promesse
della tecnocrazia (che dovrebbe salvarci dal disastro ambientale. da malattie invincibili e
dalla morte). Si e prodotta cosi. con l`avvento del III millennio. la messianizzazione della
tecnica e della Iinanza che la sorregge. che ne ha Iatto la blasIema religiosita materialistica
di massa che conosciamo. Si tratta di un grande progetto politico. reso inviso ai piu creduli
grazie alle mentite spoglie di 'rivoluzione scientiIica. 'dibattito sui Iondamenti.
'ripensamento dei Iondamenti della scienza. 'avvento della Iisica della complessita. ecc.
Vediamo nei punti successivi i momenti Iondamentali di questa operazione sul piano
epistemologico-IilosoIico. notando come il Iilo rosso che li unisce sia di carattere politico.
IX.1. LA RIFLESSIONE EPISTEMOLOGICA. La riIlessione epistemologica
contemporanea. da Kuhn a Feyerabend. si e impostata in una maniera singolare e ambigua:
si e partiti dal come di fatto si sono aIIermate e succedute le teorie scientiIiche per
desumerne i principi generali. che stanno alla base dell`evoluzione scientiIica e quindi
del 'metodo scientiIico. E` un procedimento di tipo induttivo. che storicisticamente
presuppone come lecito. valido e razionale il Iatto compiuto. Siccome nel corso del
Novecento si sono di fatto aIIermate teorie scientiIiche di spiccato carattere
convenzionalista (dalle geometrie non euclidee. alla relativita. al neodarwinismo) ne
vien Iuori una riIlessione epistemologica che si 'accorge che non sono state 'sensate e
cruciali esperienze (come direbbero Galileo e Bacone) ad aver determinato l`abbandono
di una teoria a Iavore di un`altra (piu vera. nel senso di piu rispondente all`esperienza).
43
Anzi. ci si 'accorge che la scienza non avrebbe per Iine la verita (conIormita
all`esperienza) e Iorse neppure la verosimiglianza (come almeno cercava di raccomandare
Popper). bensi essa sIugge per la tangente dell`assoluto convenzionalismo
73
.
Dall`accertamento del 'come e avvenuto. la riIlessione epistemologica contemporanea
legittima e giustiIica come scientiIico ogni teoria e paradigma che siano privi di verita o
anche solo verosimiglianza; oppure. essa ammette che l`avvicendarsi dei paradigmi
('rivoluzioni scientiIiche. per Kuhn) possa aversi sulla base di Iattori del tutto irrazionali.
Iino a dichiarare legittima la totale assenza di metodo (Feyerabend).
La cosa piu paradossale da osservare e che mentre queste teorizzazioni appaiono
come le piu innovative. se non rivoluzionarie. in realta esse sono le piu conservatrici dello
status quo. dal momento che si prestano ampiamente a legalizzare l`asservimento di Iatto
della scienza alla tecnocrazia. Quest`ultima. non disdegnando di ricorrere a strategie
mediatiche e retoriche ovviamente con ampio uso di 'razionalita non istantanee.
'metodi locali. ecc.. ha per obiettivo quello di rendere la visione della natura conIorme
alle esigenze dell`economia e della politica. Cio che e stato diventa cio che deve essere
74
.
E` questa la struttura argomentativa che sta alla base delle piu recenti e diIIuse teorie
epistemologiche. che si rivelano cosi legittimiste della nuova Iorma di potere. Esse sono
teorie 'accreditate proprio da quel sistema mediatico
75
. al servizio della tecnocrazia. che
tali epistemologi si guardano bene dall`additare tra gli elementi che determinano
l`aIIermarsi di un paradigma a scapito di un altro. preIerendo invece additare innumerevoli
quanto depistanti Iattori: psicologici. sociologici. culturali. antropologici (perIino estetici!
Poincare. Kuhn) che presiederebbero alla mutazione di paradigmi. teorie e metodi
scientiIici.
La scienza come 'programma di ricerca o come 'problem solving (Lakatos.
Laudan) e cosi assimilata alla politica e alla retorica. Non piu conoscenza di leggi di
natura (di cui viene persino negata l`esistenza). ma pragmatica soluzione di problemi e
capacita di produrre nelle masse un Belief
76
. cioe una credenza il cui valore starebbe nei
73
I quali epistemologi pretendono che lo stesso avvicendarsi del paradigma tolemaico col
copernicano sia avvenuto in maniera del tutto convenzionalista e post-moderna. con evidente e
insensato anacronismo. perche l`esattezza dei calcoli e la maggiore prevedibilita dei Ienomeni erano
intesi -giustamente- come maggiore adeguatezza all`esperienza e quindi maggiore verosimiglianza.
mica come maggiori coerenze sintattiche! (Anche se a quest`ultima ratio il Bellarmino voleva
ridurre il copernicanesimo. Appunto: ridurre).
74
A quelli che. in nome di un presunto 'senso della storia. Ieticizzano il Iatto compiuto e
pretendono ricavarne valori e indicazioni per il presente e il Iuturo. Iacciamo notare quanto tale
idolatria storicista possa condurre ad una acquiescenza al male. Quale presunto 'senso della
giustizia potremmo ricavare da una prassi giudiziaria di un certo paese. dove i reati dei ricchi-
prepotenti non venissero mai condannati? Diremmo che e il 'senso della storia e della giustizia a
indurci a concludere che il ricco-prepotente non commette mai reati e ha sempre ragione?
75
Eppure Pasteur. Koch. Darwin. Eistein cosa sarebbero senza il sostegno mediatico? Cosi come
sono ridotti allo status di perfetti ignoti dei Grandi della scienza come Bechamp. Naessens. Tesla.
Kervran. Schauberger le cui teorie avrebbero condotto la medicina. la Iisica. la ricerca energetica
verso modelli non graditi alla tecnocrazia.
76
Nel pragmatismo. IilosoIia statunitense per eccellenza. da Peirce. James a Dewey. l`obiettivo
Iondamentale dell`attivita conoscitiva (inclusa la scienza) e produrre tale Belief. Soprattutto in
Peirce la teorizzazione e perfettamente in linea con quanto esige la tecnocrazia; per questo
coIondatore del Metaphisical Club (1870. Iucina dove si Iondono darwinismo. convenzionalismo e
pragmatismo) la verita non sarebbe altro che una credenza universalmente accettata. custode della
quale. in campo scientiIico. sara la cosiddetta 'comunita scientiIica internazionale. specie di
44
risultati pratici che riesce a produrre. cioe nei comportamenti che riesce a indurre. in una
prospettiva che Ia dell`umanita una massa manipolabile. Ricondurre la razionalita
scientiIica al modello della ragionevolezza retorica
77
. negare sistematicamente la
possibilita di accesso alla verita oggettiva. per sostituirla. dapprima. con deboli
verosimiglianze e. inIine. con la credenza. e anche il percorso di riduzione dell`uomo a
golem; progetto al quale hanno lavorato tanti ignari zappatori culturali. pero molto bravi a
Iiutare. seguire e ripetere la tendenza del momento. ossequiando il presunto 'senso storico
con piatto conIormismo.
All`uomo spiritualmente morto. che non esiga piu la verita
78
. mirano da ultimo il
convenzionalismo e il pragmatismo sottesi dalla nuova scienza. che si imposta ormai come
un dare a credere.
IX.2. CANCELLARE LA SOGGETTIVITA`. A quest`Opera. che deIiniremo
'controiniziatica. volta cioe a negare all`uomo non solo l`accesso alla verita. ma a
delegittimarne la stessa aspirazione. promuovendo cosi la regressione antropologica
79
.
hanno collaborato le principali correnti IilosoIiche del Novecento (dove per 'principali si
intende quelle che. grazie a Iinanziamenti elargiti da Iondazioni e banche. hanno
prontamente riscosso diIIusione mediatico-editoriale e potere accademico). Si tratta di
quelle correnti che hanno collaborato alla produzione della 'morte dell`uomo. promossa e
sostenuta dalla tecnocrazia. coi proclami di una improbabile morte del soggetto
80
. e/o
sinedrio chiamato a stabilire. more theologico. in cosa debbono credere le masse. Qualcosa e vero
non gia se conIorme a esperienza. ma se tutti vi concordano. e questo sarebbe suIIiciente. perche
l`esperienza. secondo la teoria semiotica di Peirce. in Iondo non e che interpretazione (inIerenza).
cioe segno. Essersi tutti messi d`accordo su qualcosa (convenzionalismo) avrebbe cosi gia valore
oggettivo. Poiche oggi (e evidente) sono i mezzi di comunicazione di massa a proporre e imporre cio
su cui tutti concordano. ecco che i detentori dei media vengono ad essere i detentori della verita. I
quali. aperta tale prospettiva. non riferiscono 'come stanno le cose. ma addirittura le Ianno essere
come le dicono. dal momento che la 'cosa. per la semiotica. e gia interpretazione. tutta risolta nel
linguaggio che la dice. Quindi: i proprietari dei media dicono sempre la verita! Ecco dove vanno a
parare tali 'teorizzazioni semiologiche. A questo punto una teoria scientiIica diventa vera non
quando sia conIorme a esperienza. ma quando la si riesca ad accreditare presso il grande pubblico. E
cioe essa e vera quando e sostenuta e insistentemente ripetuta dai media e quindi e resa Belief di
massa. Non e un caso che oggi quasi tutti i testi di divulgazione scientiIica non esordiscano piu
dicendo : 'e provato. 'e dimostrato bensi: 'e teoria piu diIIusa. 'e teoria piu accreditata. ecc. La
scienza e ridotta a credenza. Ma invece di riIerire cio che e accreditato. Iacendo da cassa di
risonanza. piu serio e piu interessante sarebbe porre la questione: chi e perche vuol dare a credere
questo o quello?
77
PERELMAN C. OLBRECHTS TYTECA L.. Trattato dellargomentazione. la nuova retorica.
1958.
78
Nella rinuncia all`esigenza di verita. Rorty coglie molto bene la convergenza tra pragmatismo ed
ermeneutica (del primo e nota la speciale vocazione convenzionalista).
79
Per signiIicato e implicazioni della regressione antropologica si rimanda a DE BERNARDI P.. La
manipolazione tecnocratica dei costumi sessuali e i suoi scopi. in 'Sapienza. 55 (2002) pp.307-332.
80
Malintesa lezione cartesiana. Che 'io sono e certezza suprema perche innegabile (Meditationes.
II). Il pensare (come dubitare iperbolico) mi consente di accorgermi (appercezione) che 'sono e
non fonda percio l`essere. allo stesso modo in cui la scala. che mi consente di salire sul Iienile. non
sostiene (non Ionda) il Iienile stesso. Cogito. quindi appercepisco di essere; e cosi colgo la
soggettivita. Chi muore e l`uomo. che puo cogliere in se quel riIlesso di inIinita. che e la soggettivita
('sono). Quando l`uomo muore cessa solo la possibilita di quell`appercezione. che anche per Fichte
(e poi Schelling) e il punto piu Iermo di tutta la IilosoIia (intuizione intellettuale). Non muore percio
il soggetto. ma puo morire nell`uomo il bisogno di scoprirsi soggetto. il che e peggio per lui e segno
di decadimento spirituale e civile.
45
avversando ogni Iorma di metaIisica nella misura in cui questa pareva poggiare su una
riconosciuta nozione di 'soggetto. Ionte e Iondamento delle chiarezze intuitive e di
distinto rigore logico. ossia dei criteri universali su cui poggiare il metodo di ricerca della
verita e la stessa ricerca di certezze scientiIiche.
Dalla vuota (e percio cattiva) inIinita semiotica (Peirce). alla linguistica strutturale
(De Saussure). all`ermeneutica. il linguaggio e presentato come struttura anonima e
desoggettivizzante per eccellenza
81
. che. nella IilosoIia analitica (Wittgenstein. Ryle). Ia
espressamente del soggetto (spirito) una nozione epistemologicamente inutile e insensata.
Comunque. in tali correnti il soggetto non trascenderebbe. ma subirebbe il linguaggio
come orizzonte della comprensibilita possibile (Gadamer); comunque sarebbe l`anonimo
linguaggio che parla attraverso la 'massa parlante. che preIigura il golem.
Identica dinamica abbiamo nella psicanalisi. etnologia e nelle correnti strutturaliste
vere e proprie. dove e aIIidato alle strutture il compito di mettere a disposizione
dell`uomo. codici. archetipi. possibilita espressive e comportamentali. dimodoche ne venga
esclusa a priori ogni possibilita per l`uomo di trovare un qualche valore. un qualche
barlume di verita in se stesso (il senso della soggettivita).
Il linguaggio e presentato come dotazione originaria di tutte le possibilita
espressive. si che il soggetto risulti parlato dal linguaggio; oppure il linguaggio e
presentato come dotazione originaria di tutte le possibilita comprensive (l`ermeneutica).
L`inconscio viene teorizzato come dotazione originaria di tutte le possibilita espressive.
comprensive e comportamentali (Levi-Strauss. Lacan. Deleuze. Guattari. ecc.).
La struttura (vero super-ente metaIisico) come insieme di regole anonime
(desoggettivizzate). che deterministicamente e inesorabilmente decidono la vita
dell`uomo. assume nel Novecento varie conIigurazioni e le principali sono: l`economia
marxista. il linguaggio (quale concepito da linguistica strutturale. semiotica. ermeneutica.
IilosoIia analitica). l`inconscio. Ma inIine anche la natura svolge tale ruolo. dal momento
che a suo elemento si vorrebbe ridurre la soggettivita
82
.
81
Si noti l`anonimizzazione e la cancellazione del Iondamento della dignita della persona. Mentre
nella Meditatio cartesiana 'io stesso ' sono protagonista della ricerca della verita e colui che e
capace di riconoscerla. in Peirce e nelle IilosoIie della 'svolta linguistica (Rorty) e la struttura
sociale. la storia. la comunita. ecc.. ad assumersi tale ruolo (e cioe le elites dominanti in esse)
82
Si va dal materialismo di J. Moleschott e K. Vogt (alle soglie del secolo scorso). per i quali il
pensiero e una sorta di secrezione del cervello. a una pressoche costante (nel corso del secolo)
deIormazione darwinista. che Ia della conoscenza una risposta adattativa allambiente. Cosi
l`interpretano Mach e Avenarius. cosi Dewey. nella sua concezione naturalistica della logica. Iino a
Kuhn che considera risposte adattative le stesse teorie scientiIiche. Alla medesima Iunzione
riduzionista e materialista si attengono i modelli computazionali della 'mente proposti dagli
studiosi dell`intelligenza artiIiciale: M. Boden. D. HoIstadter. G. Bateson. La mente. la conoscenza
sarebbero risposte agli stimoli ambientali. Si spera che le degenerazioni in cui tale modello incorre
servano ad aprire gli occhi: sulla scia di J. Bentham. che (parallelamente a quanto Iatto per la
conoscenza) riduce al senso del dolore lo speciIico dell`etica. Iacendone un`espressione della natura.
anziche dello spirito (soggetto). le correnti dell`animalismo dichiarano pregiudizio specista
(P.Singers. Animal Liberation.1975) il sostenere la diIIerenza strutturale tra animale e uomo. Come
si vede il terreno e pronto: con la destrutturazione del Soggetto. la dove si dichiara morto l`uomo. sta
nascendo l`uomo-bestia. E comunque. in tutte queste prospettive. il linguaggio e/o l`inconscio e/o
l`economia e/o la natura sono teorizzati surrettiziamente come veri soggetti che si esprimerebbero e
agirebbero attraverso l`uomo. che cosi da soggetto (colui che puo trovare in se valore e verita) lo si
pretende ridurre a massa parlante e/o massa agente per conto di.. E` questa la struttura teoretica e
antropologica del vero totalitarismo. quello che prepara il terreno alla Grande Tirannide.
46
Sono tutte queste teorizzazioni con il compito di impedire all`uomo di riconoscersi
soggetto. per chiuderlo nelle dimensioni meramente orizzontali. dove non viva
responsabilita e liberta. dove. non riconoscendosi soggetto. neppure riconosca l`elemento
(scintilla) digniIicante. che non lo destina a questo mondo (come vuole la retorica
animalista della genetica scientiIicamente corretta). bensi ad una dimensione liberatoria e
trascendente.
IX.3. NATURALIZZARE SPAZIO E TEMPO. Quale conseguenza del separarsi della
scienza dalla IilosoIia e a corollario del suo percorso convenzionalista. improntato dalla
rinuncia alla verita oggettiva. come criterio di validita ultimo di una teoria scientiIica; in un
processo. se possibile. ancor piu radicale di secolarizzazione dei valori spirituali. che si
attua come loro 'naturalizzazione (attribuendo alla natura cio che e speciIico dello
spirituale); nell`ambito di un progetto di cancellazione della soggettivita -vengono
naturalizzati gli elementi trascendentali dell`esperienza. nella prospettiva dell`empirismo
assoluto (Mach. Avenarius). Iacendo di spazio-tempo variabili delle condizioni energetico-
cinetiche dei corpi (Einstein).
Tutti i Iatti osservabili sono osservati dal Soggetto entro coordinate spazio-
temporali. 'Trascendentale signiIica che: 'sempre e comunque un Ienomeno e percepito
spazialmente e/o temporalmente. e che quindi spazio e tempo sono condizioni del
percepire (e non sono mai dei percepiti). Questi sono lo spazio e il tempo assoluti di
Newton e Kant. a prescindere dal Iatto che per l`uno
83
erano oggettivi. mentre per l`altro
soggettivi .Lo spazio. in se. non e curvo ne piano. ma contiene entrambe le prospettive su
cui poggiano geometrie euclidee e non euclidee. E` lo spazio (trascendentale e assoluto.
quale indicato da Newton e Kant e molti altri. ovviamente) che mi consente di percepire.
raIIigurare o anche solo pensare superIici curve o superIici lineari. Il tempo. come
successione. non e veloce ne lento. semmai potra esserlo la sua misura. compiuta con una
spazializzazione dei suoi momenti. Se come unita di base della misura del tempo
adottassimo una clessidra. anziche lancette che coprono spazi brevissimi. ecco che
avremmo un 'tempo piu lento. E` l`ampiezza dello spazio che deve percorrere lo
strumento di misura del tempo a determinare la velocita di quest`ultimo. Ma il tempo in se.
il principio di successione. e. a sua volta. un trascendentale e un assoluto. come tale ne
veloce ne lento. Lo spazio e il tempo (assoluti. trascendentali) non si incurvano ne si
contraggono. perche non possono essere conIusi e ridotti alla loro misura. Non di curvatura
dello spazio. semmai di curvatura del campo (elettromagnetico) si tratta. concetto
quest`ultimo introdotto da Faraday ed esteso da Einstein per spiegare i Ienomeni
gravitazionali (campo gravitazionale). A meno che non si voglia sostenere che un terreno
'si arrotola e si srotola. come la Iettuccia con cui lo si e appena misurato. Lo spazio e il
tempo della Iisica classica. in quanto trascendentali. non sono superabili ne relativizzabili.
perche anche i cosiddetti 'spazio e tempo locali sono individuabili e concepibili al loro
interno.
Relativizzare. naturalizzando (Iacendone elementi inIramondani. dalla natura e
quindi percepibili). spazio e tempo e lo stesso tipo di assurdita di chi dicesse che il
principio d`identita e una proprieta energetica e locale dei corpi. e che in prossimita dei
83
Tuttavia Newton e consapevole del carattere di trascendentalita ( condizione del percepire) dello
spazio. allorche lo chiama sensorium Dei: cio che rende possibile percepibilita e 'creabilita degli oggetti.
Quanto al tempo. egli distingue quello assoluto (vero matematico) da quello relativo. apparente. volgare.
che e la durata e si esprime in misura; NEWTON I.. Philosophiae Naturalis Principia mathematica.
1726. DeIiniz.. scolio. I.
47
buchi neri si 'indebolisce ed 'entropizza Iino a collassare. Il principio d`identita non si
indebolisce. ne restringe. ne subisce vicende proprie dei corpi Iisici. perche non e un
elemento inIranaturale. come non lo sono spazio e tempo. Il tempo e invece il ponte tra
soggetto e natura e non puo essere inIranaturalizzato. come nella Iisica della relativita.
senza spalancare il baratro del caos epicureo. come si evidenzia negli epigoni. Detto in altri
termini: il tempo desoggettivizzato equivale alla pretesa di introdurre discontinuita.
indeterminismo
84
e caos in natura.
L`aIIermazione che il tempo inizierebbe a scorrere col Big-Bang non appare
banale. Il momento prima dell`inizio del tempo non e Iorse un momento temporale?
Quindi nel tempo? Voler segnare un inizio del tempo e impossibile. quanto la pretesa di
voler segnare un momento in cui Iinirebbe il tempo.
IX.4. IL SECOLO DELLE PROCLAMATE INCERTEZZE. I termini chiave. piu ripetuti.
nel Iar riIerimento alla cultura del Novecento sono quelli di 'crisi dei Iondamenti. 'crollo
delle certezze. 'rottura degli schemi precedenti. 'smarrimento dei punti di riIerimento.
'Irammentazione della razionalita. 'disgregazione dei valori. ecc. Dall`arte alla morale.
dalla scienza alla politica. alla IilosoIia. non v`e settore dove non si enIatizzi ogni novita
che arrechi incertezza. Anzi ogni novita e interpretata come Iattore apportatore di
incertezza. sia da parte di autori del secolo scorso. ma soprattutto da parte di chi oggi
scrive sul Novecento. Crisi e incertezza sono le parole chiave per il secolo passato. Ma non
tanto perche lo sia eIIettivamente. quanto piuttosto perche lo deve essere. allo stesso modo
specioso e strumentale in cui ci dovremmo sentire (in maniera tutta 'novecentesca e post-
moderna) incerti circa le misure del nostro tavolo. dopo le scoperte di Heisenberg. Bohr e
Riemann. Forse la validita della geometria euclidea nel mondo della vita e stata inIiciata
dal Iatto che in natura non si trovano rette e triangoli perIetti? Forse Pitagora ed Euclide
non si erano accorti che l`esperienza e distante dalla perIezione ideale delle Iigure
geometriche? Galileo e Newton non si erano Iorse resi conto dell`azione di disturbo delle
condizioni di contorno. nelle dinamiche di causa-eIIetto? Cio ha Iorse impedito di
conseguire conoscenze e certezze nella Lebenswelt? Piuttosto lo scienziato classico si
impegnava a guadagnare certezze. mentre nel modello (network) post-moderno pare si
Iaccia a gara per l`obiettivo contrario
85
.
84
Cio corrisponde a quello che Popper chiama il suo 'sogno metaIisico. ossia :un mondo altrettanto
indeterministico anche in assenza di soggetti osservatori` a sperimentarlo e a interagire con esso. Percio
:la mia personale posizione e che l`indeterminismo e compatibile col realismo e che il rendersi conto di
questo Iatto rende possibile l`adozione di una coerente epistemologia oggettivistica dell`intera teoria dei
quanti e di una interpretazione oggettivistica della probabilita. POPPER K.. Quantum Theorv and the
Schism in Phvsics. Totowa N.J. 1982. tr. it. Milano 1984. p. 183 e 181. Da Einstein a Prigogine si e
lavorato per realizzare il 'sogno metaIisico di Popper: che e appunto un`immagine della natura
intrinsecamente discontinua. indeterministica e caotica; e tappa di questo pervertimento stocastico e la
cancellazione della soggettivita.
85
Senza andare troppo lontano. nel Settecento. in Leibniz. in WolII e nella loro Scuola c`e piena
consapevolezza del carattere Irattale e impredicibile di svariati Ienomeni naturali. da Iar apparire
necessaria. anche allora. la messa a punto di una logica probabilium. di una ars inveniendi. insomma di
quel Iamoso calcolo delle probabilita che doveva condurre ad una conoscenza della natura nei suoi
aspetti piu imprevedibili (l`attesissima Jernunftlehre des Wahrscheinlichen). anzi in quello
massimamente imprevedibile e Irattale. che e l`individualita irripetibile (da TSCHIRNHAUS. Medicina
mentis sive artis invenienda praecepta generalia. Leipzig 1695. a C.F.FLOEGEL. Einleitung in die
Erfindungskunst. Breslau-Leipzig 1760). Consapevoli di cosa sia la Iisica della complessita. questi grandi
pensatori e scienziati si sono Iorse sognati di dematematizzare la natura. insinuandone la discontinuita
o.peggio.la caoticita?
48
Tutto questo non e reale. non solo nel senso che nel Novecento non ogni novita ha
signiIicato rottura. non ogni progresso ha portato incertezza. ma anche nel senso che non
abbiamo Iondati motivi. noi oggi. per sentirci privi di certezze e punti di riIerimento. che vi
sono in ogni settore dello scibile. persino in campo artistico ed etico (che paiono piu
colpiti). Cio che invece e reale e che siamo attanagliati da una storiograIia e una critica
della crisi. nel senso che queste discipline. che dicono come dovrebbe essere visto il
Novecento (artistico. letterario scientiIico. IilosoIico. ecc). lo interpretano
immancabilmente. appunto. come secolo delle grandi. crisi. E` l`eIIetto di un network
operante. una sorta di trend culturale. al quale immancabilmente i deboli di intelletto si
accodano.
Una volta Iatto passare questo modello di natura -votata al caos entropico-. diventa
Iacile invalidare due metodi tradizionali del riIerirsi ad essa. per scoprire le Iondamentali
leggi-regole dell`accadere dei Ienomeni. Lo scardinamento del principio di uniIormita.
quanto al soggetto conoscente. comporta che il metodo induttivo. Iondato sulle evidenze
intuitive (empiriche) del saper riconoscere sotteso ai diIIerenti Ienomeni il ripetersi di una
legge Iondamentale. venga invalidato. Altrettanto inIiciato e il metodo matematico della
Iisica classica galileano-newtoniana. con cui si esprimeva la prevedibilita razionale e
universale di quanto intuitivamente colto nell`esperimento. Se la natura e contingente e
storica nelle sue leggi. soggette all`instabilita evolutiva. ne segue che i criteri classici delle
evidenze intuitive e del rigore logico matematico non saranno piu validi per conoscerla.
A che cosa bisognerebbe aIIidarsi allora per conoscerla? Bisognera aIIidarsi a
complicati calcoli cibernetico-statistici. i soli in grado di esprimere la presunta natura
Irattale. instabile e squilibrata dell`Universo. cosa che il singolo non potrebbe Iare. perche.
si dice. vi sarebbero troppe variabili non ponderabili (condizioni di contorno). troppi Iattori
indeterministici. che sIuggono ai criteri 'antiquati della evidenza intuitiva e del rigore
logico matematico. Cosi la conoscenza della natura viene dichiarata inaccessibile
86
all`uomo comune e la si riservera ad altrettanto inaccessibili. incontrollabili e
monopolizzati istituti statistici. i soli titolati a dire cosa accade in natura. come e la natura.
se qualcosa e naturale o no. Una volta Iatti passare come non idonei i criteri dell`evidenza
e del rigore logico. coi quali ognuno puo avere una conoscenza diretta della natura.
invalidati dal propagandato modello entropico. nessuno potra obiettare che
86
Isolare luomo dalla natura e da sempre stato uno dei principali obiettivi della tecnocrazia. perseguito
con lo scardinamento del mondo rurale. Iavorendo l`urbanesimo. delegittimando i saperi etnici e
tradizionali (ridotti a curiosita turistico-gastronomica). La dottrina delle 'variazioni casuali. da Darwin
in poi. il 'plasma germinale di A. Weismann. le 'mutazioni casuali del neodarwinismo mutazionista
(geni presunti 'regolatori) prospettano un modello di vivente o un genoma isolato dalla natura. ossia:le
variazioni-mutazioni si produrrebbero prima e indipendentemente dall`ambiente circostante; ecco perche
esse sono lo 'scientiIicamente corretto. Sentiamo un illustre epigono: .niente. nella genetica.
predispone gli organismi a variare in direzione adattative. Se l`ambiente cambia nel senso di Iavorire
organismi piu piccoli. non per questo la mutazione genetica comincia a produrre una variazione distorta
verso una minore grandezza. In altri termini. la variazione stessa non Iornisce alcuna componente
direzionale. Causa del mutamento evolutivo e la selezione naturale; la variazione organica e solo la
materia prima. S.J.GOULD. Wonderful Life. The Burgess Shale and the Nature of Historv. New York-
London 1989. tr.it. Milano 1990.p.232-233 nota. Ecco perche c`e un gran daIIare attorno alla artemia
salina. il crostaceo che muta proIondamente la morIologia a seconda che si trovi a vivere in acqua salsa o
dolce. L`animaletto si mostra troppo lamarckiano. troppo simbiotico con la natura. percio un gruppo di
'scienziati sta cercando di provare che quelle mutazioni avverrebbero comunque casualmente. ossia
indipendentemente da ogni stimolo ambientale. come richiesto dallo 'scientiIicamente corretto.
49
quest`intervento o l`altro non si possono Iare perche innaturali
87
. A quel punto lo
stravolgimento della natura non conoscera opposizione. perche quegli stessi che ne attuano
lo stravolgimento si riservano i criteri (non piu controllabili) per stabilire (secondo la
scienza uIIiciale. secondo quanto stabilito dalla 'comunita scientiIica internazionale ecc.)
cosa sia naturale e cosa no.
IX.5. CONVENZIONALISMO SCIENTIFICO. ParaIrasando Einstein. che ha
radicalizzato le posizioni del liberalismo scientiIico di Iine secolo XIX. si ripete che 'le
teorie scientiIiche sono libera creazione dell`uomo e che le premesse su cui si Iondano non
sono derivate (derivabili) dall`esperienza.
Le 'premesse in questione sono assunti dogmatici. in nessun modo corroborati
dall`esperienza. ma adottati perche garantirebbero la spiegazione di tanti Ienomeni. che
altrimenti resterebbero inspiegati. E` questo il procedimento contrario a quello induttivo.
che (per quanto Iornito di un apparato ipotetico). struttura. come nelle 'sensate esperienze
galileane. l`esperimento in modo che ne risulti conIermata o smentita una ipotizzata legge
di natura. o meno presuntuosamente. una regola dell`accadimento dei Ienomeni. Qui si
resta aderenti alla natura e il rapporto e conoscitivo.
L`altro metodo lo diremo ermeneutico-deduttivo (Duhem; 'costruttivo. direbbe
Einstein). perche conIormemente all`assunto viene prospettata una interpretazione
dell`accadimento Ienomenico. indipendentemente da una strutturazione dell`esperimento
che costringa la natura a conIermare o smentire. e la cui reale struttura probatoria abbiamo
visto essere la petitio principii. Tale procedimento metodologico. utile per dare
rivestimenti ideologici alla natura. anziche per scoprirne le leggi. ritiene di avere solo
l`obbligo della coerenza Iormale al suo interno. per apparire plausibile. E` il caso dei
postulati della relativita: 1) della presunta assolutezza della velocita della luce; 2) della
presunta localita di spazio-tempo (Iacendone. da elementi della coscienza. elementi
inIranaturali. giocando sullo scambio tra tempo e sua misura. come si e visto). E` il caso
delle variazione genetiche. presunte casuali da Darwin e presunte basi della nascita delle
specie. per evoluzione. quando inserite in un contesto di selettiva lotta per la
sopravvivenza. E` il caso del complesso di Edipo. posto alla base dell`interpretazione di
tutta una serie di Ienomeni psichici.
Si dice che la ipoteticita di quei principi scomparirebbe a seguito di conIerme che
proverrebbero dai Iatti stessi. e che quindi gli assunti si dimostrerebbero scientiIicamente
Iondati. In realta. come si e visto. e solo l`illusione data dalla petitio principii. sottesa da
tutta l`operazione a Iar credere questo. Si veriIica insomma che cio che dipende
dall`assunto. quanto a conIigurazione interpretativa. lo si pretende Iar valere come
Iondamento della verita dell`assunto stesso. Come dire: 'a. che si appoggia ad 'A. lo
utilizzo per sostenere 'A. Si noti la pseudoscientiIicita delle teorie scientiIiche 'liberali
(ossia convenzionaliste): mentre vi possono essere Iatti che corroberebbero l`assunto
dogmatico. si esclude che ve ne possano essere da inIiciarlo. L`assunto 'liberale dice che
le premesse non sono derivabili dall`esperienza. Questo signiIica non solo che la premessa
87
A quel punto potra apparire pienamente plausibile che le mucche mangino carcasse di pecora; si
potranno pariIicare sotto ogni profilo i matrimoni omosessuali con quelli tra uomo e donna; si potra
dichiarare 'contributo della scienza all`evoluzione il riuscire a Iar partorire un uomo; ecc. Quando sara
abbattuto il cosiddetto 'pregiudizio specista e agli animali saranno riconosciuti 'diritti soggettivi(cioe.
dello stesso tipo di quelli propri del soggetto umano. T.REGAN. The case for Animal Rights.1984).
assisteremo a matrimoni tra uomini e mucche?
50
non e responso di 'sensate esperienze o 'cruciali esperimenti. ma anche che essa sta al di
la di possibili smentite da parte dell`esperienza
88
.
Le teorie liberal-convenzionaliste sono non IalsiIicabili direbbe Popper. e come
tali. poiche sIuggono al giudizio dell`esperienza possono considerarsi teorie. ma non
scientiIiche. Esse della natura non dicono proprio nulla. Percio. mentre il metodo
scientiIico classico. galileano. resta aderente alla esperienza (natura) e il suo rapporto e
conoscitivo. nella scienza post-moderna. il collegamento all`esperienza e reciso e il
rapporto (poiche il rapporto c`e) con la natura e manipolatorio (come la tecnocrazia
appunto vuole). Allo scienziato post-moderno non interessa coglier le leggi di natura. bensi
interessa una teoria operativa (pragmatismo) che gli consenta di Iare certi interventi sulla
natura. oppure di mutare l`ediIicio di certezze di massa A questo punto. c`e un grave
rovesciamento metodologico: non sono piu le teorie a poggiare su delle prove. bensi sono
le prove ad esser costruite in maniera conIorme agli assunti teorici. Siamo alla pop-
science.
IX.6. LA TECNOCRAZIA TENTA DI UNIVERSALIZZARE IL CONVENZIONALISMO.
Proprio per realizzare. nelle masse. la sostituzione di un sistema di certezze con un altro.
quello voluto dalla Iorma tecnocratica di potere. nel corso del Novecento hanno trovato
rilevanza mediatica-editoriale e quindi storica tutte quelle correnti culturali che
presentassero una posizione di convenzionalismo gnoseologico. che storicamente e stato il
primo passo verso la Grande Incertezza. Per questa operazione. l`elemento teorico costante
che ha accompagnato come ombra teorie scientiIiche. IilosoIiche. linguistiche. ecc.. e stata
la dissociazione di ogni rapporto di intenzionalita. La teoria scientiIica. nata per
intenzionare (in riIerimento strutturale a.) l`esperienza. se ne dissocia (con euIemismo:
'si considera libera da). ponendo le premesse per la convenzionalita-arbitrarieta della
teoria scientiIica stessa. Il linguaggio. come sistema signiIicante di segni. si dissocia
dall`oggetto signiIicato. per dichiararsi convenzionale e arbitrario (da De Saussure.
attraverso il Circolo di Praga. Iino a Lacan). come tale: storicizzabile e plurale. La
dissociazione tra pensiero e realta e premessa per porre convenzionalita-arbitrarieta del
pensare. che. tra poco (ma pare gia in corso). non rispettera nemmeno le piu elementari
leggi della logica; cio indica maturo il tempo per la rinuncia alla verita. con cui sigillare e
rendere compiuta l`opera di annullamento di ogni certezza nell`uomo contemporaneo.
Rescindere in campo pratico. etico e politico. il rapporto di intenzionalita signiIichera. in
questo caso. considerare utopia il raggiungimento del bene e del valore. per dichiarare
puramente convenzionale e arbitraria l`azione etica e politica. che cosi sara ritenuta gia
buona e valevole per se stessa. qualunque cosa si Iaccia.
La rescissione del rapporto di intenzionalita con l`oggetto. consente di porre la
convenzionalita di qualsiasi sistema intenzionale. di dichiarare storiche e storicizzabili tutte
le sIere della cultura e dell`attivita umana. spalancando l`abisso dell`arbitrario e del
gratuito. che sono i modi in cui quel medesimo clinamen. che abbiamo conosciuto come
'variazione e/o mutazione casuale. come 'Iluttuazione termica. 'rumore bianco.
'risonanza. ecc.. Ia la sua drammatica comparsa negli atteggiamenti culturali. pratici e di
costume. Qui Iluttuazioni e risonanze sono invocate e rappresentate (dalla letteratura. al
cinema. alla moda) nell`azione gratuita. discontinua e illogica (terreno preparato dai Iiloni
'culturali del non-senso). esempliIicata nella insistentemente rappresentata esplosione di
88
Questo e reso possibile sul presupposto della risoluzione semiotica del Iatto e cioe i Iatti sarebbero gia
da sempre interpretazioni.. Quelle premesse arbitrarie (postulati) sono il cio rispetto a cui si interpretano
i Iatti che cosi. nella loro risoluzione semiotica. conIermeranno sempre le teorie.
51
Iollia omicida; l`avvento di tale clinamen. nella vita reale. e aiutato dalla crescente
diIIusione di droghe e oscuri psicoIarmaci. nonche dagli ossessivi modelli cinematograIici
e cibernetici.
I richiami alla storicita
89
e alla situazionalita chiaramente opportuni. perche e
innegabile che ogni attivita umana e situazionata e storica- sono stati i cavalli di Troia
grazie ai quali Iar apparire plausibile la rinuncia alla verita. per Iarsi cosi paghi delle
briciole della insigniIicanza. della superIicialita. dell`inutile e del contingente. cio che e
sintetizzato nel termine 'post-modernitae che in termini IilosoIicamente rigorosi si dice
'morte spirituale; quella che proprio nella rinuncia alla verita trova il suo sigillo.
Si chiama 'riIlessione critica sulla scienza quella che avrebbe reso completamente
esplicito il carattere intersoggettivo e linguistico del dato d`esperienza. negando ogni
valore assoluto alle proposizioni che si riIeriscono ai dati empirici. A questa riIlessione
critica (Circolo di Vienna) bisogna dare atto quando ci Ia notare che il puntino luminoso
che vediamo in cielo e che chiamiamo 'stella. viene cosi chiamato e questo signiIica per
convenzione sociale e storica (o per accordo della cosiddetta 'Comunita scientiIica
internazionale ). Quelli che chiamiamo 'oggetti di esperienza hanno i loro signiIicati per
accordo linguistico. convenzionale. sociale e storico; essi percio. un bel giorno. potrebbero
signiIicare tutt`altra cosa.
Ma attenzione: che A e uguale ad A; che il contraddittorio e insigniIicante; che la
meta e minore del tutto; che la retta e la via piu breve tra due punti (anche su una sIera;
inIatti. la geodetica e il tunnel che li congiunge!); che ogni esperienza e spaziale e
temporale (o. almeno. solo temporale) e come tale sara matematizzabile -sono questi
assiomi o protocolli che non hanno bisogno di alcun consenso sociale. Su di essi ogni
uomo. autonomamente. asocialmente e astoricamente. puo Iondare la basi di una scienza.
Quegli assiomi-protocolli stanno alle mutevoli condizioni sociali e linguistiche come la
struttura sta alla sovrastruttura. Ogni uomo che disponga di razionalita possiede le chiavi
strutturali di ogni scienza e in questo non ha bisogno di recarsi presso la 'Comunita
ScientiIica Internazionale. ne presso i Iabbricanti di consenso per Iarsi dire a quali
condizioni si abbia della vera scienza. Anzi: Iinche quell`uomo resta stabile nel suo
patrimonio di razionalita. egli puo esser giudice e controllare se quanto viene propinato
dall`apparato mediatico ed editoriale sia scienza o pop-science.
Senonche. dai proIessi del pensare debole ai decostruttivisti. dai convenzionalisti ai
pragmatisti. dagli utilitaristi all`ermeneutica..tutti si danno da Iare per espropriare l`uomo
degli universali e razionali assiomi-protocolli. cercando di Iargli credere che anche questi
sarebbero un 'gioco linguistico tra i tanti. come tale Iungibile. storico e convenzionale. In
una maniera del tutto simile a come si sono compiute le privatizzazioni (svendita di
industrie e partecipazioni di Stato. che erano l`ombrello sotto cui la parte piu debole del
popolo si teneva al riparo dalle Ieroci dinamiche neoliberiste). questi 'pensatori hanno
propugnato la riduzione di tali assiomi-protocolli a elementi meramente convenzionali e
linguistici. promuovendone la svendita-privatizzazione all`elite che. possedendo i media.
Iabbrica il consenso. i nuovi linguaggi e direziona la 'Comunita ScientiIica
89
'Storicita della verita puo solo signiIicare che 224 si trasIorma e diventa IIIIIV. oppure
********; in altre epoche storiche potra comparire come (5-3)(5-3)4. La cosa diventa drammatica
quando con 'storicita della verita si da a credere che 22 possa Iare 5. Qui siamo alla volonta di caos.
Intossicare la gente con questa idea distorta di 'storicita o addirittura con l`idea che la verita non
esisterebbe. serve a generare pericolose Iorme di smarrimento. cioe la perdita di qualsiasi criterio
autonomo di orientamento nel mondo. Quando l`uomo non sapra piu distinguere il dritto dal curvo. il
cerchio dal quadrato. sara piu Iacile dominarlo.
52
Internazionale. E cosi come i protagonisti delle svendite-privatizzazioni in economia si
sono garantite Iulminee carriere politiche e/o ricchezze. altrettanto. quelli che teorizzano
un esproprio dell`uomo dei principi di universale razionalita si garantiscono la loro Ietta di
notorieta e poteri accademici. proprio per aver screditato il Iondamentale principio
democratico di controllo di cio che e scientiIico da cio che non lo e
90
.
La validita e l`importanza della matematica stavano e stanno nel suo duplice
incardinamento: 1) a parte subiecti. nella logica. che ne garantisce i Iondamenti razionali e
universali. imprescindibili per la scientiIicita. poggianti su assolute evidenze intuitive (A
non e B; non esistono due enti identici; la parte non e uguale al tutto. ecc.); 2) a parte
obiecti. nella natura; nel senso che cio che scopriamo matematicamente. operando con puri
enti mentali. anche vale per enti empirici. senza che se ne debba Iare prima la prova. Cio
signiIica. in altri termini. che la matematica garantisce conoscenze sintetiche a priori.
Durante il cosiddetto 'dibattito sui Iondamenti la matematica viene picconata. a
parte ante. scardinandola dalla logica (D. Hilbert ed epigoni). riducendola cosi ad apparato
meramente Iormale. convenzionalisticamente Iungibile con altri apparati. poggianti su
accordi simbolici e/o segnici. ovvero operazionali. A parte post. di essa se ne scardina la
intrinseca connessione con la natura. negando che le sue proposizioni abbiano valore
sintetico a priori. e in questo modo essa e ridotta a mero apparato tautologico (G.Frege).
Nella stessa direzione va la corrente Iisicalista (O. Neurath. R. Carnap) del Circolo
di Vienna (che nella sua internazionalizzazione 'Iecondera pragmatismo e IilosoIia
analitica). la quale ridurra linguaggio e teorie scientiIiche a meri apparati Iormali. come tali
Iungibili e storici.
Tutte queste teorizzazioni vanno. guarda caso. in una sola direzione. esse gettano
le basi per arrivare. come oggi. a ridurre geometria. matematica e logica a meri sistemi
formalizzati. la cui assiomatizzazione soggiacerebbe a una convenzione. come tale basata
su un consenso sociale. come tale in potere dellelite finanziario-tecnocratica. che.
possedendo i media. fabbrica consenso. linguaggi. simboli. nonche direziona la
'Comunita Scientifica Internazionale`. Slogan e IilosoIemi promossi attraverso media e
'Comunita ScientiIica Internazionale. una volta lanciati. trovano schiere di pseudo-
pensatori che Ianno da altoparlanti alla nuova Iorma di potere. in un processo a cascata
verso il basso. la cui continuita ed eIIicacia e garantita dalla crescente diIIusione dei 'corsi
di Iormazione. nei quali. lungi dallo educare
91
. si programmano il pensiero e l`azione dei
robot. aIIinche divengano i primi esecutori della propria espropriazione. nonche i suoi
guardiani. Non puo darsi vero pensatore o vero ricercatore che non abbia la Iorza per la
controcorrente e il coraggio per la solitudine.
Essi hanno lanciato la parola d`ordine 'desoggettivizzazione. a cui tutti corrono a
prestare opera. nella IilosoIia. nella scienza. nell`arte. nell`etica.I piu non sanno esser
quella una struttura-network che pensa attraverso quelli che credono di pensarla. si che
ogni tematizzazione della 'morte del soggetto e subdolamente autobiograIica.
insidiosamente periIrastica passiva: sono pensato come soggettivita morta.
IX.7. SCREDITARE IL PRINCIPIO DI UNIFORMITA`. Nell`ottica del duplice
obiettivo: 1) destrutturare il sistema di certezze tradizionali. Iondate prioritariamente
sulla regolarita dei Ienomeni naturali. e 2) dare un nuovo paradigma di natura. che Iaccia
90
Un approIondito studio della storia. specie contemporanea. consentira di scoprire come tale paragone
sia tutt`altro che peregrino.
91
Si rimanda a DE BERNARDI P.. Loscuro obiettivo antropologico della riforma tecnocratica della
scuola. in 'Sapienza 54 (2001). pp.455-464.
53
apparire indispensabile l`intervento tecnologico; il principio maggiormente preso di mira e
proprio il principio di uniformita. ossia il principio secondo il quale i Ienomeni naturali.
pur essendo ciascuno di unicita irripetibile. hanno tuttavia una ricorrenza. nell`accadimento
sempre nuovo. che consente di desumerne. per via induttiva. regole. sulla cui inviolabilita
possiamo contare. e che quindi ci consentono di ediIicare un sistema di certezze. Esempio:
per quanto diversi e unici siano l`acqua. la Iiamma e la pentola. tuttavia. ogni volta che la
pongo sul Iuoco. essa bolle. Da Hume a Mach. ci viene detto che questa regola non e una
legge universale. che non siamo sicuri della sua consistenza ontologica. che non abbiamo
certezza assoluta che domani si ripetera il Ienomeno. Ben detto. Le certezze. si sa. non
sono assolute. inIatti si chiamano 'certezze e non 'verita; tuttavia sapere che domani
l`acqua sul Iuoco bollira al 99. e piu. delle probabilita. perche a memoria d`uomo non si
registra caso in cui l`acqua non abbia bollito. se posta sul Iuoco. ci da una certezza
incrollabile e quindi punti di riIerimento sicuri per la nostra vita.
Sulla certezza della uniIormita della natura si sono ediIicate le grandi civilta dei
popoli naturali. le culture del mondo rurale (che e sempre stato nelle mire dissolutive del
marxismo. del liberalismo e ora della tecnocrazia. che dei primi due e il naturale sviluppo).
e la stessa scienza occidentale moderna. L`essenza delle grandi civilta asiatiche. ad
esempio. dal mondo vedico. al taoismo. alla civilta greca erano permeate di due valori
Iondamentali: quelli dello spirito. che ne ispiravano le Iinalita; e quelli riIeriti alla
regolarita dei Ienomeni naturali. a cominciare dalle stagioni. che ne consentivano
durevolezza e sostentamento. Le cosiddette irregolarita della natura erano viste perche lo
sono- nella cornice della regolarita. Anche l`attuale surriscaldamento terrestre. che pare
irregolare. e in realta inscritto in un ciclo di regolarita. avendo anche in passato la terra
conosciuto simili riscaldamenti.
IX.8. INTRODURRE IL TEMPO LINEARE. Senonche. nel tentativo di diIIondere un
nuovo paradigma di natura. quale la tecnocrazia esige. si tenta di screditare il Iondamentale
principio di uniIormita. ricorrendo ad una branca marginale della Iisica. ossia alla
termodinamica nel suo II principio. Mentre il I principio riguarda anche la natura (come
principio della conservazione dell`energia). il II riguarda Iondamentalmente le macchine
termiche. nella misura in cui si riIerisce a un sistema chiuso. percio usiamo l`aggettivo
'marginale. Non tutta l`energia necessaria al Iunzionamento di un`automobile viene
utilizzata per compiere il lavoro richiesto. molta di essa si disperde come calore. L`energia
elettrica necessaria a Iar Iunzionare un rasoio si disperde nel lavoro eseguito e nel calore
che inevitabilmente si sviluppa. Il II principio. per tali sistemi chiusi. sancisce
l`irreversibilita del processo. Un`irreversibilita simile a quella dei Ienomeni storici. Mentre
l`energia si conserva costante nel corso delle sue trasIormazioni. dalla sua degradazione in
calore non ci e possibile tornare alla Iorma primitiva. Questo processo entropico avrebbe i
caratteri della caoticita. essendo il calore un movimento 'caotico di particelle. Il modello
teorico che ne deriva (il modello entropico appunto) aIIerma che l`energia e la materia
sarebbero segnate da un vettore che. inesorabilmente e irreversibilmente. porta al caos. Se
ne ricava inIine un modello di universo che. dopo il presunto Big Bang (prodottosi.
secondo gli esperti. 15-20 miliardi di anni Ia). correrebbe irreversibilmente verso la morte
termica (Waermetod. il massimo dell`entropia). in una visione assolutamente lineare del
tempo
92
.
92
La direzione del tempo indicherebbe entropia crescente (H. REICHENBACH. The Direction of
time. 1956) da cui il principio. anzi il IilosoIema: 'Nel tempo. l`entropia dell`universo tende al
massimo (tradotto: Il tempo lineare spingerebbe l`universo verso il collasso).
54
Eppure. in Natura. cio che rende possibile una regolarita e uniformita dei
fenomeni. e quindi la stessa scienza. e proprio un andamento ciclico del tempo. che
consente di racchiudere ogni novita e apparente disordine nella ricorrenza e nella
conformita a leggi. La legalita (conformita a leggi o regole) dei fenomeni naturali e
possibile solo nella ciclica staticita dinamica del tempo. che ha dato stabilita. solide basi e
sicurezze alle grandi civilta. che vivevano in rapporto armonico o simbiotico con la natura.
il cui tempo e calendari erano ciclici. Il Iuturo come tale. l`assoluta novita. cio che non e
mai stato. sono le categorie della caoticita e della sovversione pura. che non esistono in
natura. dove tutto e destinato a ritornare. pur senza ripetersi. Attribuire alla natura un
tempo lineare di tipo termodinamico e la Iondamentale categoria manipolatoria della
scienza post-moderna.
IX.9. STORICITA` DELLE LEGGI DI NATURA. Appellarsi al II principio della
termodinamica e servito per insinuare una visione lineare del tempo in natura. che
screditi alla radice il principio di uniIormita dei Ienomeni. Inserita la natura sul binario del
tempo lineare (che conduce verso il massimo di entropia. ossia verso il caos morIologico e
il collasso energetico) le sue leggi possono esser Iatte apparire come storiche e
storicizzabili. e questo consente Iinalmente di propagandare la presunta anomicita del
Ienomeno naturale. che prepara il terreno all`avvento delle politiche tecnocratiche.
Una volta che la natura sia Iatta apparire come non uniIorme. una volta che le sue
leggi sian Iatte apparire come storiche e contingenti (evolutive). ecco che non avra piu
senso appellarsi alla loro inviolabilita. perche esse apparirebbero episodiche e rapsodiche
('deboli direbbero i collaboratori della Grande Incertezza). Solo con questa operazione
ideologica si puo togliere terreno argomentativo a chi si opponga agli stravolgimenti piu
pericolosi (come la creazione dei mostri della genetica). appellandosi alle leggi immutabili
che governano l`Ordine Naturale. Questi teorici hanno cosi preparato il terreno per
rispondere che l`ordine naturale sarebbe storico e contingente (sempre in barba alla Lex
continui). dando a credere che il Ienomeno sia perIettamente anomico e che cosi l`azione
tecnologico-manipolatoria dell`uomo si inserirebbe in esso attivamente. senza violare
nulla. Non dovendo rispondere a un ordine oggettivo e uniIorme. trattandosi invece di un
divenire caotico (Monod). indeterministico e squilibrato (Prigogine). mai stabile e
proiettato al Iuturo (Bergson). ogni manipolazione tecnica sarebbe legittima. anzi
opportuna. perche agirebbe secondo un progetto intelligente. laddove la natura sarebbe
caotica (darwiniane 'variazioni casualie 'risonanze).
IX.10. IL DISTURBO DELLE CONDIZIONI DI CONTORNO (COMPLESSITA`). Il lavorio
di dissoluzione puo non applicarsi direttamente all`idea di uniIormita dei Ienomeni
naturali. ma a quella che ne e l`immediata e piu importante conseguenza e cioe il principio
deterministico-causale che consente la scienza. intesa come predizione e calcolo di cio che
accadra. Ecco allora che si invocano le 'situazioni di contorno come cio che inIicerebbe
la predittivita di un sistema. invalidando.in tal modo. da ultimo. il modello causale per
studiare i Ienomeni della natura. I Ienomeni naturali non sarebbero piu matematizzabili
93
e
predicibili. a causa del disturbo apportato dalle condizioni di contorno al nesso tra causa ed
eIIetto. per cui nell`eIIetto non sarebbe piu riconoscibile l`apporto della causa (i Ienomeni
93
La macchina mediatica sta diIIondendo. nelle quattro direzioni. volumi che dichiarano 'superata l`idea
galileano newtoniana che la natura risponda a una conoscenza matematica (ad es.:S. WOLFRAM. A new
kind of Science. 2002. gia recensito da 'L`Espresso. 27.IX.2001. p. 149. prima ancora che uscisse). per
sostenere il ricorso a modelli computazionali. che consentono di identiIicare-assimilare la natura ai vari
progetti manipolatorii.
55
naturali sarebbero anomici). E allora. il nostro approccio deterministico alla natura non
sarebbe piu valido. e questo promuoverebbe il passaggio ad un modello di universo.
caotico. evolutivo.
Insomma. si ritorna al solito modello meteorologico. per veicolare il modello post-
moderno. essendo la meteorologia un sistema deterministico. ma impredicibile. nel quale e
cosi rilevante l`incidenza delle condizioni di contorno. che possono ampliIicare o ridurre
l`importo speciIico delle cause e quindi introdurre deviazioni in quello che sarebbe il corso
regolare (l`eIIetto 'IarIalla)
94
. I Ienomeni riconducibili a corso legale. e quindi
deterministici e predittivi. si dice che sarebbero un aspetto della realta. mentre sarebbero
prevalenti quelli deterministici non predittivi (meteorologia). oppure quelli non
deterministici non predittivi (come l`andamento dei Iluidi o il movimento delle particelle)
e questo giustiIicherebbe un approccio alla 'conoscenza della natura prevalentemente
probabilistico. statistico e Irattale.
Ma che cosa vuol dire che i Ienomeni non predittivi (sia i deterministici che i non
deterministici) sono un aspetto prevalente della realta? L`aIIermazione e sostenuta da un
argomentare specioso per due motivi: 1) Il tempo meteorologico non e in se un
modello 'prevalente del Iunzionamento della natura. Puo diventare 'prevalente. a
seguito di un interessamento ad esso della societa umana. E tuttavia il mondo rurale.
avvalendosi di 'indizi incomprensibili alla mentalita scientiIica corrente. aveva le sue
tecniche di previsione meteorologica (ossia aveva individuato gli attrattori in cui il
Ienomeno ha ricorrenza). che la scienza tecnocratica -acerrima nemica del mondo rurale e
tradizionale ha interesse solo a screditare. perche. con la valorizzazione di quei metodi.
anche valorizzerebbe un modello ciclico. sintropico. vivo e risanante di Natura. che e
invece suo obiettivo abbattere. 2) La vera Iallacia argomentativa. tuttavia. sta
nell`assumere una visione scientiIica della realta. ad esempio. quella della Iisica delle
particelle o della cinetica dei gas (come tali impredicibili). per 'sommarla a quella della
realta (questa intesa come Lebenswelt; cio che cade sotto i cinque sensi) ed aIIermare che
sono prevalenti i sistemi impredicibili. E` una specie di anatocismo probatorio. Sarebbe
come se la staticita del tavolo. quale risulta ai cinque sensi. la sommassi alle grandi
velocita degli elettroni degli atomi che lo compongono e quindi Iacessi la media.
concludendone che il tavolo non puo essere utilizzato. perche in stato cinetico.
dunque instabile.
IX.11. CROLLO DELLA FISICA CLASSICA? La scienza e scienza dei Iatti osservabili
(Heisenberg) con i cinque sensi. e la massima parte dei Iatti osservabili risponde proprio ai
principi del meccanicismo deterministico classico e alla geometria euclidea. Il soggetto che
coi cinque sensi osserva i Iatti costituisce un sistema di riIerimento privilegiato. anzi
questo e il sistema di riIerimento. Tuttavia una divulgazione scientiIica che potremmo dire
tendenziosa. a partire dalle scoperte della Iisica delle particelle e/o delle alte velocita. a
partire dalla teoria cinetica dei gas. a partire dalla non integrabilita dei Ienomeni di
risonanza. ne indica il complessivo signiIicato storico come 'crollo dei Iondamenti della
Iisica classica
95
.
94
Nel modello meteorologico (E.N.Lorenz. 1963) si usa dire che un battito d`ali a Tokio diventa una
tempesta a New York. per signiIicare la complessiIicazione e dilatazione del Ienomeno dovuto alle
condizioni di contorno (un po` come nelle valanghe).
95
'L`indeterminismo. diIeso da Whithead. Bergson o Popper si e ormai imposto nella Iisica.;
PRIGOGINE I.. La fin des certitudes. tr. it. cit.. p. 104.Sul metodo per giungere a tale risultato ci inIorma
Prigogine a p. 68 della stessa opera. dove scrive che solo in Europa. tra il 1986 e il 1996 sono stati Iondati
56
Ma gli oggetti del nostro mondo continuano ad essere quelli che rispondono ai
criteri della Iisica classica. La scoperta e lo studio nel corso del XIX secolo di Ienomeni
elettrici. magnetici e termodinamici. nella misura in cui sono irriducibili ai principi della
meccanica classica. di questa ne inIiciano solo un eventuale pretesa universalita. non certo
il valore generale su cui Iondare gran parte delle nostre certezze quanto a conoscenza della
natura. Se Galilei e Newton si Iossero Iatti inibire dall`idea che non avrebbe avuto senso
isolare i Ienomeni della natura in condizioni ideali e astratte (da laboratorio). che non
compaiono in natura. dove i gravi cadono sempre in condizioni di attrito. con accelerazioni
che variano a seconda che a cadere sia una pergamena. una piuma o una pietra. Se si
Iossero Iatti irretire dall`idea che il concreto e sempre di una complessita irriducibile. mai
lineare e come tale imprevedibile pelose cautele della dissolutoria Iisica della
complessita-. certamente non avrebbero scoperto alcuna legge di natura; nessuna di quelle
che conIermano la regolarita della natura (anche risultante al mondo della vita). e che solo
le 'sensate esperienze nella loro 'astrattezza e idealita potevano consentire. La
diIIusione di tali miti inibenti ha avuto ed ha come eIIetto quello di screditare metodi come
l`approssimazione lineare e il principium reductionis. che. nello studiare un moto
prescindendo dalle condizioni di disturbo. oppure studiando una circonIerenza riducendola
ad un poligono di innumerevoli lati. oppure approssimando un terreno a un triangolo
rettangolo. consentivano tanto di cogliere le Iondamentali leggi della natura. quanto di
poterla studiare matematicamente e geometricamente.
Per spalancare le porte all`approccio statistico e insiemistico della natura. come tale
da riservare ad 'accreditati e monopolizzati istituti di statistica. come tale manipolabile in
Iunzione degli indicatori statistici adottati. e che consentisse di veicolare un modello di
natura caotico ed instabile. quindi bisognoso dell`intervento tecnologico. bisognava cercar
di screditare il capolavoro metodologico della scienza sperimentale moderna.
L`aIIermazione che l`aver espresso le leggi della natura in termini di certezze e di
prevedibilita. come ha Iatto la Iisica classica. avrebbe costituito la pretesa del pensiero
umano di porsi da un punto di vista divino; che una visione della natura regolare e
matematizzabile in termini di traiettorie sarebbe stata una idealizzazione da laboratorio;
che tutto questo vada visto come la pretesa di un 'pensiero Iorte di proiettare sulla natura
le proprie idealita metaIisiche. dietro alle quali si nasconderebbe. ancora una volta.
l`ambiziosa soggettivita cartesiana ; ecc. sono quelli gli slogan destinati a trovare tanti
utili ripetitori. inconsapevoli che chi li lancia. dietro una apparente posizione umile.
desoggettivizzata e 'debole. ha in realta progettualita sulla natura ben piu arroganti di
quelle indebitamente attribuite alla Iisica classica. Essi propagano un`immagine della
natura che riIlette puntualmente. come abbiamo cercato di mostrare. una radicale volonta
manipolatoria. che puo esplicarsi solo veicolando un modello post-moderno. statistico.
instabile
96
.ecc.
piu di 50 centri interdisciplinari per lo studio dei Ienomeni non lineari. Cio signiIica che l`idea epicureo-
entropica di natura e sostenuta. diIIusa e imposta con buoni Iinanziamenti. anche comunitari; mentre agli
iloti vien dato a credere che l`idea ciclica e regolare di natura sarebbe superata e che sarebbe il tramonto
di questa idea a sostenere l` interesse per lo 'studio dei Ienomeni non lineari; vien Iatto loro credere.
cioe. che non sarebbero i Iinanziamenti a promuovere la diIIusione dell`idea. ma sarebbe questa (il cui
avvento sara Irutto di 'accadimento casuale) il primum movens di Iinanziamenti a proprio Iavore. con
cui Iondare i centri di studio.
96
'Creando una visione della natura compatibile con lo sIruttamento che ne stiamo Iacendo possiamo
dare una tinta di legittimita cosmica` alle nostre conquiste tecnologiche. Le cosmologie. allora. servono
come giustiIicazione Iondamentale per il nostro agire; ci permettono di continuare nella Iinzione che esso
57
IX.12. IL MONDO DELLA VITA. Perche per la Iisica. come per la geometria non
dovrebbe esistere un 'punto di vista privilegiato? Non e il risorgere di una pretesa di tipo
metaIisico quella che vorrebbe una Iisica valida 'per ogni sistema di riIerimento. dove
con quest`ultima espressione in realta si pretende (una quanto mai improbabile) astrazione
da ogni riIerimento soggettivo? La scienza e scienzadeiIattiosservabili; come tale
implica due elementi Iondamentali. mancando uno dei quali non e piu scienza; e cioe:
l`insieme dei fatti (natura. esperienza) e un soggetto che li percepisce coi cinque sensi
entro coordinate spazio-temporali. Il tentativo di cancellare questa dualita. su cui si Ionda il
rapporto di intenzionalita tra soggetto e Iatti osservabili. e una costante della riIlessione
epistemologica del Novecento; cio si veriIica a partire da Mach. che tenta di dissolvere la
dualita soggetto e fatti osservabili nella nozione di 'elemento. passando per Einstein che
si propone di elaborare una Iisica che dovrebbe esser valida a prescindere da qualsiasi
riIerimento privilegiato (come se il soggetto non ci Iosse). Iino a quelle correnti che. da
Whithead in poi. invocano sistemi scientiIici nei quali il soggetto sia visto come un
elemento nella natura (in sostanza un modo per ritornare agli 'elementi di Mach; ci
sarebbero cioe solo i Iatti. senza chi li osserva!)
Ecco come si tentano di inIiciare i criteri di certezza legati a una visione della
natura centrata sui cinque sensi e sul loro strutturale modo di percepire spazio-temporale.
che intuitivamente coglie che la via piu breve tra due punti e la retta. che per un punto
esterno a una retta puo passare solo una parallela. che i metalli riscaldati continuano a
dilatare. che i Ienomeni Iisici e biologici sono inseriti in un quadro di uniformita. regolarita
e prevedibilita. che sottendono un tempo circolare in natura. Dietro al proclama 'dibattito
sui Iondamenti stava celato il progetto di 'scardinamento dei Iondamenti. destinato a
produrre la Grande Incertezza (che avrete capito- precede la Grande Tirannide) e quindi
la sostituzione della scienza con la pop-science. tra le altre cose.
Aver scoperto che il tavolo. come l`Universo. sono anche composti di particelle
non mette capo a una conoscenza che possa sostituirsi o che si possa anche solo ritenere
prioritaria rispetto a quella Iondata sui cinque sensi che ci aprono al mondo-della-vita.
nella quale i modelli classici (galileano. newtoniano. euclideo). coi loro principi di
uniformita. causalita. induzione e matematizzabilita. ci consentono di orientarci
adeguatamente e di Iondare certezze. Quelle presunte acquisizioni. la cui assunzione
parrebbe richiedere l`invalidamento del modello classico e quindi lo scardinamento del
sistema di certezze che su di esso riposa. sono da ritenersi piuttosto mistiIicazioni. come
ogni altra che pretenda invalidare il punto di vista privilegiato per la scienza. che e appunto
il mondo della vita. quale il soggetto umano percepisce coi cinque sensi.
L`uso strumentale di nuove scoperte scientiIiche Iinalizzato a inIiciare (sovvertire)
i criteri di certezza propri del mondo della vita sono da riguardarsi come Ienomeno
politico. anziche scientiIico. Del resto non sarebbe scienza quella che dichiarasse irreale
quel mondo della vita a cui essa e intenzionalmente rivolta al suo nascere e costituirsi. Per
intenderci. prendiamo un esempio: del cibo abbiamo scoperto numerosi aspetti chimici. ma
potremmo scoprire e/o considerarlo sotto il proIilo energetico (non si sta intendendo le
calorie). oppure scoprire che in esso operano altri paradigmi ancora. L`aspetto chimico o
energetico del cibo non possono sostituire o divenire prioritari rispetto al fatto del cibo che
consumiamo e riconosciamo coi cinque sensi; essi non possono arrivare a pretendere di
dichiarare illusorio o errato il bisogno di cibo. illusorio o errato il modo di riconoscerlo.
e conIorme all`ordine naturale delle cose; RIFKIN J.. Algenv. tr. it. cit.. p. 141.
58
illusoria o errata la soddisIazione e la buona salute che conseguono dall`aver assunto buon
cibo
97
.
A chi di questo non Iosse convinto. poiche spesso accade che si sia convinti a
parole di quello che si nega nei Iatti. Iacciamo un invito. Anche il cibo. come il tavolo e
l`universo. ad un`indagine microscopico-chimica. appare totalmente diverso da come se lo
Iigurano i cinque sensi. inIatti si osservano proteine. vitamine. amidi. ceneri. minerali in
certe percentuali; ebbene. a chi ritenga esser questa la natura del cibo (tale che la sua
scoperta metterebbe in crisi. come si suol dire. il modello tradizionale della visione
comune). diciamo di alimentarsi per un periodo. anziche col grano. con le corrispondenti
percentuali di carboidrati. vitamine. proteine. ceneri ecc.. ossia. non chicchi di grano. ma la
loro versione da laboratorio. Cio che accade si sa gia. perche sperimentato e tentato con gli
astronauti: alla lunga ci si ammala. Ma la cosa e poco pubblicizzata. per non creare
sIiducia nella scienza tecnocratica.
Senonche il nostro organismo. che non ha subito il disorientamento portato dalla
Grande Incertezza. indica che la visione e versione da laboratorio non e reale. che puo
essere un aspetto della realta 'cibo. ma marginale e che la realta e inIinitamente piu
complessa; e chi maggiormente si avvicina ad essa sono gli eccezionali e insuperabili
cinque sensi. quelli della tanto snobbata visione comune. Solo coi cinque sensi cogliamo
quella Iragranza. Ireschezza. proIumo. dolcezza. colore di qualcosa. che diventa per noi
buon cibo e come tale salubre. Decine di strumenti di laboratorio non hanno la capacita di
discernere cio che e buon cibo. da cio che non lo e. con la stessa eIIicacia; manchera
sempre qualcosa.
Se il nostro organismo smentisce e ricusa il cibo da laboratorio che Ia ammalare.
possiamo pretendere che la visione chimica e da laboratorio sia quella reale o prevalente
tale da poter sostituire la visione propria dei cinque sensi? Possiamo dire che. dopo la
scoperta di alcuni elementi chimici del cibo. e entrata in crisi la visione del cibo propria dei
cinque sensi? Che questa e stata superata? Alla prova dei Iatti no. Allora perche dire che
sarebbe superata la visione galileano-newtoniana della natura. dopo che si e scoperto che il
tavolo e l`universo sono Iatti di particelle e di 'complessita. la cui conoscenza e quanto
mai.. indeterminata? Perche dire che non esisterebbe un punto di vista privilegiato nella
natura tutta?
Il vero scopo di tante vuote teorizzazioni e stato politico. cioe quello di produrre la
Grande Incertezza: perche il cibo dal non cibo e il cibo buono dal cattivo si riconosce coi
cinque sensi. cosi come conosciamo determinatamente le misure del tavolo che risponde
perIettamente ai criteri della geometria euclidea. alle leggi della statica e della gravita.
come il resto delluniverso osservato coi sensi.
IX.13. LA VITA TRASCENDE LA MATERIA.. Il chicco di grano e inIinitamente piu
dei pochi elementi chimici che sono stati individuati tra i suoi componenti. cosi come la
vita e inIinitamente piu della materia di cui si supporta. ecco perche il riduzionismo
sotteso dagli esperimenti di biopoiesi a partire dalla chimica. non dara esiti. La
comprensione materialista spieghera ben poco di quella che e la ricchezza. complessita.
proIondita della vita di un semplice Iilo d`erba. Ma nonostante la palese ignoranza. la
scienza tecnocratica mostra saccenteria nei conIronti della vita e sono arrivati Iinalmente
quelli che dicono di poter migliorare geneticamente il chicco di grano. quelli che dicono di
saper Iare meglio della natura. La quale e da loro imputata di Iare le cose a casaccio. e cioe
produrrebbe le variazioni casuali. scoperte e rivelate da Darwin. Essi non sanno produrre
97
Nuove scoperte possono semmai mutare modi e interpretazioni. ma non inIiciare il che.
59
(creare) il Iilo d`erba. ne il chicco di grano in laboratorio. ciononostante assicurano di
poterlo 'migliorare geneticamente.
In realta. il vero miglioramento genetico del cibo lo ha Iatto la natura. in
collaborazione con il mondo rurale. che ha adattato in proIondita ogni specie animale e
vegetale a innumerevoli e molto speciIiche nicchie ecologiche. come i pistacchi di Bronte.
la cipolla rossa di Cannara. l`agnello di Zeri. ecc.. solo per nominare alcune specie italiche.
Come lamarckianamente la Iunzione ha sviluppato l`organo. cosi la nicchia ecologica.
assieme al contadino. ha nei millenni forgiato e migliorato geneticamente le specie. Non a
caso. oggi. sono questi i cibi Iorniti di marchi speciali. che li rendono costosi sui mercati e
quindi riservati alle elites del denaro. Probabilmente ricercati da quegli stessi accademici in
vista e premi Nobel incaricati di convincere la gente. con pubbliche dichiarazioni e
manducazioni. a mangiare OGM
98
. La gente in realta Iiuta che si tratta di cibo spazzatura.
cioe di specie peggiorate geneticamente. come e anche provato dal Iatto che e cibo
raccomandato per i bambini poveri del terzo mondo. E` cibo di serie 'D. usato anche
come mangime per le bestie. tuttavia e brevettato. e i bambini poveri. prima di riempirsene
la pancia. dovranno pagare i diritti d`autore (ovviamente sotto Iorma di tasse allo stato. che
Iirma le commesse con una mano. mentre con l`altra destruttura le economie di
sussistenza. come richiesto dagli istituti Iinanziari internazionali).
La supponente scienza tecnocratica. che ritiene di aver individuato nel genoma di
molte specie 'geni spazzatura. 'geni che non servono a niente (sic!). puo solo peggiorare
geneticamente il chicco di grano. ma tanto basta per rivendicarne un brevetto. e
selezionare-adattare cosi. darwinianamente. il chicco di grano al mercato azionario.
rendendo la vita impossibile a chi non ha dollari nemmeno per il cibo spazzatura.(Il
'lavoro di questi 'scienziati contribuisce a sostituire presso i popoli la dipendenza dalla
terra con la dipendenza globalizzata dal credito. estremo suggello della tecnocrazia).
X CONCLUSIONE. L`attuale sistema di potere tecnocratico-Iinanziario non
sopporta piu la visione laplaciana. meccanicistico-deterministica della natura. retta da
precise leggi. che regolano l`accadere dei Ienomeni. Al suo scopo. per un governo
cibernetico-elettronico della natura. per Iarne una risorsa economica e indicizzarla in
borsa. esso ha bisogno di una visione dinamica. che evidenzi l`aleatorieta
dell`accadimento. in modo che questo. apparendo incontrollabile e/o minaccioso
99
. Iaccia
98
Con che spettacolare passivita ed esecutivita. nelle Universita. nei Licei. negli IRSAAE si e ripetuto il
principio della sostanziale equivalenza tra naturale e transgenico. Principio escogitato originariamente
in USA a sostegno di una strategia giuridico-commerciale che doveva dare al cibo OGM pari diritto a
stare sugli scaIIali dei supermercati insieme ai prodotti naturali. Un banale e un po truIIaldino
stratagemma commerciale diventa verita scientifica. per milioni di studenti e non solo. Secondo quel
principio. si dice che la biologia molecolare avanzata continuerebbe a fare quello che Iacevano i nostri
nonni. quando innestavano mele con cotogne o incrociavano i pennuti. Ma quale continuita. quale
sostanziale equivalenza? E` evidente invece il radicale salto di qualita: i nostri avi non potevano e non
volevano incrociare pesci e Iragole (cio che loro avrebbero deIinito 'mostri). mentre le attuali
biotecnologie violano le naturali resistenze del DNA di ogni specie. per produrre cio che la natura ha
sempre proibito.
99
DEWEY J.. Experience and Nature. 1929. rist. New York 1958. p.41 'L`uomo si trova a vivere in un
mondo aleatorio; la sua esistenza implica. per dirla in breve . un azzardo. Il mondo e la scena del rischio:
e incerto. instabile. terribilmente instabile. I suoi pericoli sono irregolari. incostanti. non possono essere
riportati a un tempo ed a un stagione determinata; p.42:L`uomo teme. perche vive in un mondo
spaventevole e terribile. Il mondo e precario e pericoloso; p.69:L`evidenza ultima della genuina
casualita. contingenza. irregolarita e indeterminatezza nella natura e cio che sta alla base dell`insorgere
60
ritenere necessario. e inIine messianico. l`intervento tecnologico costante. A tal Iine non si
poteva non dar risalto a quella branca della Iisica che e la termodinamica e quindi tutto il
risalto editoriale. mediatico e accademico a quegli interventi che evidenziassero la 'crisi
del modello classico. 'la crisi del meccanicismo. 'la crisi dei Iondamenti. E` in questo
quadro che si e dato parossistico risalto (al di la della Iecondita dei risultati) alle geometrie
non euclidee. al principio d`indeterminazione. alla meccanica quantistica. alla teoria della
relativita. alla Iisica della complessita; cio si spiega nel quadro di una strategia politico-
sociologica volta a mutare nelle masse l`immagine della natura: non piu regolare. costante.
puntuale e rassicurante; ma squilibrata. imprevedibile. asimmetrica e minacciosa. Solo
questo riesce a Iar apparire salviIiche le manipolazioni tecnologiche (delle Ioreste. del
clima. del genoma. ecc.). La conoscenza della natura. in quanto questa sarebbe
squilibrata. asimmetrica ed evolutiva. va percio aIIidata ai principi del calcolo statistico e
quindi alla manipolazione statistico-mediatica
100
. al pari degli altri Ienomeni sociologici ed
economici. Il Ienomeno della natura va sottratto all`intuizione diretta dell`uomo comune.
col pretesto che la sua conoscenza. in quanto instabile e imprevedibile. puo essere aIIidata
solo a complessi algoritmi. cibernetico-statistici. che tengano conto delle tante variabili.
rappresentate dalle condizioni di contorno.
Eliminare l`intuitivo dalla Iondazione della scienza (come per la geometria) o il
riIerimento ai Ienomeni osservabili (come per Iisica e biologia) ha costituito uno dei passi
piu importanti di questo processo che deve sbarrare all`uomo l`accesso diretto alla
conoscenza. aIIinche per lui sia conoscenza solo cio che il sistema mediatico gli da a
credere. Non a caso. le punte piu avanzate della riIlessione epistemologica vogliono
ricondurre la scienza dalla categoria del razionale a quella del 'ragionevole. dove cioe vi
sia ampio spazio per il ricorso a strumenti retorici di persuasione (perche non anche agli
eIIetti speciali. del cinema e del virtuale?). Cosi la scienza. da apparato rigoroso di prove
basato sull`elemento intuitivo. logico. esperienziale. dovrebbe avvalersi di artiIici retorici
per convincere. anzi. a detta di taluni. perIino gli imbrogli sarebbero buoni se servono a
convincere. Il disfacimento della scienza nel Novecento. in cui quasi tutti si sono dati da
della riIlessione. Quello che D.(ed epigoni) attribuisce alla natura lo dovrebbe piuttosto attribuire alla
'civilta in cui e cresciuto. la quale ha Iatto dello sradicamento dalle regolarita della natura un punto
qualiIicante...Poco che si Iosse guardato attorno.egli avrebbe visto che le civilta passate e i popoli
naturali hanno da sempre scandito le Iasi piu importanti della vita individuale e sociale sui prevedibili e
ciclici ritmi della natura. trovandone anche stabilita mentale e psichica. L`angoscia e degli sradicati. che
corrono sull`incerto binario del tempo lineare.
100
Diamo un assaggio di che direzione si sta prendendo. Le Ioreste? Ora si dice- ricoprono il 20 del
territorio; ventiquattro ore dopo. per esigenze politiche e/o economiche. si riIoresta il territorio. portando
al 40 la superIicie Iorestale; ma non piantando alberi (in 24 ore?). bensi assumendo come deIinizione di
Ioresta non un territorio ricoperto almeno per il 30 di alberi. ma anche terreni che ne abbiano solo il
10! Le terapie per il cancro (chemioterapia. radioterapia. chirurgia)? Hanno migliorato si dice- la loro
eIIicacia. aumentando del 20 le guarigioni negli ultimi quattro anni. Cosa e in realta accaduto?
Premesso che con la deIinizione di 'guarito in oncologia si intende: 'colui che sopravvive almeno
cinque anni dal momento in cui gli viene diagnosticato il cancro. si nota: una pressante campagna di
screening di massa ha condotto ad anticipare. in moltissimi casi. la diagnosi di cancro. in modo che. pur
rimanendo invariata la data di morte di costoro. anticipando la diagnosi essi possono rientrare tra i guariti.
Es: se Tizio. Caio. Sempronio muoiono di cancro nel 2000. dopo che gli e stata diagnosticata la malattia.
rispettivamente. nel 1994. nel 1996 e nel 1998. si dira che le terapie oggi guariscono un terzo gli
ammalati (inIatti il primo sopravvive ai Iatidici cinque anni). Se con pressanti campagne riesco a spingere
anche Caio e Sempronio a Iarsi Iare la diagnosi precoce. almeno negli anni1993 e 1994. Iermo restando
che essi comunque muoiono nel 2000. la medicina potra dire di aver raggiunto un successo di guarigioni
pari al 100 e Iar credere che chemioterapia. radioterapia e chirurgia oggi sono molto piu eIIicaci!
61
Iare nel proclamare la 'crisi dei Iondamenti. ha condotto alla sua riduzione a credenza di
massa nel nuovo Millennio. Il credulo globale e compulsato da spot. programmi e riviste (
che esaltano i presunti miracoli della tecnologia) a credere che sia scientiIico il
controintuitivo. l`illogico e teorie sulla natura sganciate da ogni riIerimento ai Ienomeni.
Mentre il 90 di quello che oggi e in circolazione come 'scienza non e che una sorta di
bolla speculativa. tenuta in piedi da pompaggi mediatici.
X.1. La constatazione che esistono in natura 'sistemi instabili (come il tempo
meteorologico). il cui andamento imprevedibile (stando ai criteri del determinismo)
consente un approccio solo probabilistico. ha portato vari autori a estendere alla natura
tutta e alla storia le idee di instabilita e imprevedibilita: una sorta di liberta
indeterministica. di Iorte marca bergsoniana. ma. prima ancora. epicurea. Leggi che
rompono la simmetria governerebbero la natura. la quale. prospettata come un tale sistema
instabile. non puo non apparire bisognosa di essere governata con la tecnica (gestire i
processi evolutivi). essendo proprio dei sistemi instabili l`esito entropico-caotico. La
natura. come presunto sistema instabile (materia) e dissipativo (biosIera) correrebbe verso
il collasso termodinamico. Come possono dunque i popoli della terra non accettare anche
le piu pensanti manipolazioni tecnologiche dell`ambiente. visto che questo sistema 'uomo-
ambiente e cosi instabile e votato al suicidio?
Agli stessi eIIetti psicologici e intellettuali conduce l`aIIermazione della presunta
evolutivita delluniverso nelle stesse leggi che lo regolano
101
. Un giorno i metalli
potrebbero restringersi se riscaldati. l`acqua bollire solo a 33 gradi. i gravi 'cadere dal
basso verso l`alto; cosa puo premunirci contro tali evenienze se non la tecnica? Il
procedimento consiste quindi nel creare incertezza radicale. per ottenere la reazione
prevista e indotta di affidamento messianico alla tecnica. (EIIetti simili si possono creare
paventando la minaccia di un asteroide. che potrebbe colpire la terra; oppure paventando la
minaccia extraterrestre).
X.2. Ci si consenta di deIinire almeno 'ingenui coloro che ritengono come molto
spesso accade- di poter conIutare l`evoluzionismo. ricorrendo al 'principio entropia. E`
una sorta di illusoria alternanza. quasi Iosse un 'sistema maggioritario. quella data dalle
due teorie 'scientiIiche prevalenti in campo. dove l`aderire all`una o all`altra Ia comunque
l`interesse di chi le tiene in piedi entrambe.
Si tenga presente che il 'principio entropia ha anche la Iunzione di bocciare. sul
piano teorico. le ricerche sulla free energv. sempre boicottate. Questo e stato il grande non-
evento scientiIico-tecnologico del Novecento: la costantemente mancata rivoluzione
energetica.
Questi due paradigmi scientiIici. apparentemente opposti ma in realta
complementari. hanno a maggiori proIondita il loro elemento di congiunzione. Elemento
che non e piu 'scientiIico. ma politico.
Il primo paradigma attribuisce alla natura delle erroneita (o comunque una
incapacita di correggere le variazioni casuali) e una sostanziale incapacita di difendere se
stessa e la propria identita speciIica (una sorta di Aids che sarebbe vantaggioso per
101
Plaudire all`avvento del modello postmoderno. perche con esso si sarebbe conseguita Iinalmente una
visione teologica-israelitica della natura. caratterizzata da contingenza delle sue leggi. volute e (nel caso
del miracolo) modiIicate dal Creatore (W.PANNENBERG. Toward a Theologv of Nature. Louisville
1993. p.78). e l`ingenuita (o lo stare al gioco?) di chi non ha compreso che. se la tecnocrazia Iavorisce
l`avvento di tale modello e perche essa ora rivendica a se il ruolo di modiIicare a piacimento il corso della
natura. in una radicale prospettiva secolaristica. disposta a strumentalizzare concezioni teologiche che
introducano idee di contingenza. storicita delle leggi di natura. tempo lineare.ecc.
62
l`evoluzione). Oppure. in Iorme di evoluzionismo non darwinista. vengono Iatte passare
per positive (hopeful) le variazioni casuali illimitate (mutazioni teratogene e patologiche).
attribuendo alla natura stessa la vocazione alla devianza (anche qui. base di presunte
evoluzioni e contenuta si dice- nel 'pacchetto regolatore. hox). Nelle sue (due) varianti.
il modello evoluzionista attribuisce alla natura una strutturale propensione all`erroneita.
intesa come incapacita di diIendere la propria identita e come intrinseca (inscritta nel
DNA) vocazione alla devianza.
L`altro paradigma (apparentemente 'altro) teorizza un costante bilancio
entropico positivo (andare verso il caos e collasso energetico) tra vita (come 'sistema
aperto) e suo rapporto con l`ambiente circostante. La vita. nel suo sviluppo e nei suoi
piu alti livelli di complessita (dunque 'uomo) assorbirebbe tale energia dall`universo
da accelererarne il decadimento. Tra Universo e vita ci sarebbe un dissidio insanabile.
Si noti il parallelismo: cosi come la vita conterrebbe in se stessa la Ionte di patologie e
devianze (basi di presunte evoluzioni). altrettanto l`Universo. conterebbe in se (nella
biosIera) cio che ne accelelerebbe la corsa verso il collasso deIinitivo. In sostanza: sia
all`Universo che alla Vita viene attribuito uno stesso modello suicida e decadente. Lo
spacciare per positivo (che aumenterebbe le potenzialita evolutive) proprio cio da cui
la vita (il DNA coi suoi sistemi enzimatici correttivi) si difende. ossia la variazione
illimitata(mutazione). come tale alla base della malattia e della deformita. e tentativo di
rivestire la natura del manto della decadenza. In quanto Biosfera. cio si tenta di
compiere mediante levoluzionismo, in quanto Universo. cio si tenta di compiere
mediante il principio entropia. C`e di piu: tale modello decadente e centrato su una
nozione Iondamentale.
L`interpretazione indeterministica e discontinua delle risonanze. in Iisica e in
meccanica quantistica; le mutazioni omeotiche in biologia sono l`introduzione di uno
stesso modello di caos-clinamen. dove piccole modiIiche delle condizioni iniziali non
semplicemente danno luogo a variazioni esponenziali nella traiettoria di sviluppo. ma a
vere e proprie traiettorie aleatorie. cioe quelle proprie dell`indeterminismo
(oggettivamente. ontologicamente inteso). Cio serve a dare un`idea di natura
discontinua e pervasa da attrattori caotici (non ricorrenti); e dovra consentire alla pop-
science di aIIermare. senza cadere nel ridicolo. che da un uovo di struzzo potrebbe
nascere un maialino; spettacolare eIIetto. punteggiato(!). della mutazione omeotica(!).
come tale esprimibile con una trasIormazione discontinua (!). di Bernoulli o del Iornaio.
TrasIormazioni. queste. utili altresi a descrivere la nascita dei mostri della genetica. o a
descrivere i dirompenti eIIetti della tecnica sul corso degli eventi naturali.
La natura. cosi prospettata. sarebbe caotica e discontinua in biologia con le
micro o macro mutazioni. che garantirebbero levolversi di nuove specie, mentre in
fisica essa sarebbe caotica e discontinua mediante le risonanze. che. analogamente.
produrrebbero quellevoluzionismo alla rovescia che e la crescita di entropia. E
evidente che mutazioni e risonanze sono emissari di uno stesso caos.
A conIerma della complementarieta dei due modelli epistemologici si noti
come conducano a legittimare visioni politiche malthusiane. Il modello evoluzionista vi
riporta in quanto Ia della lotta per la sopravvivenza (sul presupposto della inversa
proporzionalita tra vita e risorse) una delle molle dell`evoluzione; il modello
termodinamico vi riporta in quanto subito teorizza l`incompatibilita tra vita in
generale('macchina singolarmente Iutile) e risorse energetiche
102
.
102
Non e un caso che. ad esempio. nel panorama dei cosiddetti 'aiuti internazionali. sostenuti anche da
63
X.3. Che la natura sia uniIorme e regolare e un Iatto. come e un Iatto che
questo tavolo e rettangolare. Che i Ienomeni siano condizionati dalla teoria con la quale li
interpretiamo e circostanza Iondamentale. che tuttavia non signiIica che cambiando teoria
il tavolo diventi rotondo. Il 'Iatto. al quale le teorie intenzionalmente si riIeriscono. resta
(lo stesso dolore articolare. se si dice che e segno di recupero della salute e sopportato con
gioia. mentre se e indicato come segno di ulteriore e piu grave decadimento. sara
insopportabile e penoso. ma il 'Iatto del dolore articolare resta). Anche l`innegabile
dipendenza dei Iatti dalle teorie e stata strumentalizzata per sostenere che l`idea della
regolarita e/o legalita dei Ienomeni della natura sarebbe solo una nostra invenzione e che
dunque. nella presunta assenza di leggi oggettive-naturali non resterebbe che il selvaggio
costruttivismo
103
. e cioe: la totale manipolazione tecnico-cibernetico-statistica. La natura
sarebbe una sorta di tabula rasa sulla quale e della quale il pop-scienziato puo Iare cio che
vuole.
L`aIIermazione einsteiniana che 'e la teoria a decidere quanto possiamo osservare
puo condurre ad un tipo di liberalita scientiIica che pretenda la risoluzione completa del
Iatto nella teoria. Ma la teoria lo ripetiamo- nasce intenzionando Iatti. senza i quali essa e
vuota. e i Iatti sono i Iatti della Lebenswelt (il mondo della vita quale ci appare). Rescisso
convenzionalisticamente il legame con la Lebenswelt. la teoria scientiIica e pura
costruzione di qualsivoglia visione del mondo. costruzione operata quando va bene- con
l`unico vincolo dell`incontraddittorieta e resa plausibile non dall`aderenza ai Iatti. o da
evidenze intuitive. ma da strategie retoriche e propagandistiche. se non addirittura da
IalsiIicazioni dell`esperimento o del reperto. Siamo esattamente dove la tecnocrazia voleva
si arrivasse: sottrarre la scienza e la conoscenza della natura alla razionalita controllabile e
da tutti attingibile. quella Iatta dell`unione di 1) rigore logico; 2) evidenze intuitive; 3)
aderenza ai Iatti. Spazzato via tutto questo. la scienza si riduce ad essere il prodotto di una
agenzie ONU. i 'Kit per la salute riproduttiva contengano Iondamentalmente strumenti abortivi o
anticoncezionali. Non e un caso che gli 'aiuti alimentari siano a base di soia transgenica. i cui alti livelli
di estrogeno garantiscono eIIetti deIertilizzanti. Si tratta di interventi consapevolmente mathusiani nei
think tank che li promuovono. mentre sono ingenuamente ritenuti 'umanitari dalle organizzazioni che li
attuano. Specie in campo medicale. dove il terzo mondo pare essersi Iatto convincere che i medicinali
siano piu importanti del cibo. vigono programmi di vaccinazioni di massa di cui non si controllano gli
eIIetti genetici a medio e lungo termine. ne si sospetta che possano avere come obiettivo un
indebolimento della salute. Che si dissemini il pianeta di uranio (piu o meno) impoverito. che continui
massiccia la polluzione chimica. sia nel cibo. nell`ambiente. che come eIIetto di medicalizzazione. tanto
nei paesi ricchi che in quelli poveri. potrebbe essere il modo malthusiano in cui l`elite (che
darwinianamente si reputa il Irutto piu maturo dell`evoluzione) 'gestisce i processi evolutivi. per
risolvere il presunto dissidio tra popolazione (povera ovviamente) e risorse. Piu in basso nella 'scala
evolutiva. dove si collocano esecutori e mistiIicatori (certi politici e certi intellettuali). quelle che sono
guerre a bassa intensita vengono dichiarate inevitabili eIIetti collaterali (avvelenamento. debiti e
destrutturazione delle economie di sussistenza) dei cosiddetti 'programmi di sviluppo (tipo 'rivoluzione
verde. ieri; contaminazione e saccheggi genetici. oggi).Inoltre la crescente devastazione della salute e
dell`ambiente serve alla tecnocrazia per dare realta a quanto teorizzato. senza la sempre crescente
tecnologizzazione e il credito non si puo vivere (Anche se un po` datato. resta un classico. di valore
paradigmatico. che consente di aprire gli occhi sempreche li si voglia aprire- su un aspetto di una
sottovalutata e sinistra 'politica del cancro :D.WEIR-M.SCHAPIRO. Circle of Poison.Institute Ior Food
and Development Policy.U.S.A..1981. tr. it. Bari 1982. spec..pp. 73-82).
103
La convinzione che le 'leggi di natura non siano qualcosa che viene scoperto. bensi inventato
dall`uomo. caratterizza le posizioni 'costruttiviste. (cI. H.V. FOESTER. in La sfida della complessita.
cit. p. 112 segg.). Ci si risparmi il compito di esporre e conIutare tali convinzioni.
64
manipolazione mediatica. ossia una Iaccenda holliwoodiana. Ora avete capito perche
Einstein da la berta!
X. 4. Ricapitoliamo nei punti seguenti che cosa ha implicato e cosa implichera la
deriva stocastica della scienza e la corrispondente mistiIicazione evolutivo-entropica
della natura. centrata sull`idea di caos.
1. La vita sarebbe Iiglia del caos. tanto nell`evoluzionismo. quanto nella visione
termodinamica dell`universo. che ne Ia un 'elemento disomogeneo nell`uniIorme
andamento entropico. dovuto al fiat di una Iluttuazione casuale (clinamen).
2. La vita e Iatta oggetto di preoccupazioni malthusiane (neoliberiste. vedi nota 61).
allorche incrementerebbe l`entropia dell`universo (si veda a quali inIami politiche Ia
da sostrato questa convinzione; nota 99).
3. La vita nel suo (presunto) cammino evolutivo si gioverebbe proprio di cio che
sicuramente la danneggia: le mutazioni casuali (anche questa convinzione Ia e puo
Iar da sostrato a luttuose politiche. vedi nota 36).
4. L`uomo sarebbe epiIenomeno della vita animale; e cioe se ne prospetta la totale
relegazione nel biologico. escludendo cosi l`appartenenza allo spirituale.
5. L`intelligenza non sarebbe espressione della vita dello spirito. ma sarebbe il risultato
di un adattamento biologico o una variazione casuale vantaggiosa (al pari di un collo
lungo o di una pinna natatoria. vedi nota 82).
6. L`intelligenza e la vita sono interpretate e ridotte ad algoritmi-programmi di tipo
cibernetico. che preparano il terreno a legittimare l`inserimento del chip elettronico
per il controllo del vivente (la Grande Tirannide. vedi nota 35 e 70).
7. Tra uomo e natura ci sarebbe separazione (vedi nota 86). tanto nella visione
evoluzionista che in quella termodinamica; e questo consente che l`uomo si
identiIichi con l`insetto metropolitano. al quale si puo raccontare quanto esposto nei
due punti successivi.
8. Le leggi di natura non darebbero piu sicurezze. in quanto sarebbero aleatorie. cioe
solo statistiche e perIino evolutive.
9. La natura sarebbe caotica e discontinua e quindi minacciosa. soggetta a un tempo
lineare (il tempo dell`angoscia); quindi bisognera aIIidarsi a qualche tecnologia
salviIica e indebitante.
10.La natura sarebbe produttiva per via disgregativa. come prospettato dalla
matematica delle biIorcazioni. producendo cioe rotture della continuita (e questo un
punto analogo al '3. dove la natura si gioverebbe delle mutazioni che la
danneggiano).
11.L`universo sarebbe soggetto a degenerazione entropica: l`immensa energia iniziale.
che all`inizio non avrebbe avuto diIIicolta a prodursi (dal nulla? Dal caos?). da quel
momento in poi non sarebbe piu capace di rigenerarsi. bensi potrebbe solo collassare
(a beneIicio di conservatrici politiche energetiche. che devono escludere a priori la
possibilita di attingere a Ionti sempre rinnovabili.)
12.Il soggetto sarebbe Iattore spurio dell`esperienza. nella assurda e illogica pretesa che
vi sia esperienza senza chi esperisce (come tale trascendente l`esperito). ma nella
coerente operazione ideologica di negare alluomo ogni trascendenza (vedi nota
80).
13.Il linguaggio. cosi come le altre strutture formalizzate. 'ingoia il soggetto.
Iacendone l`oggetto attraverso cui la struttura (pseudosoggettiva) parla e agisce.
riducendo cosi l`uomo a golem.
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14.Matematica. logica e geometria sono ridotte a sistemi Iormalizzati. conIormemente
all`assunto convenzionalista. che non le vuole poggianti su universali e sicure basi
assiomatiche. Esse vengono inIiciate altresi. riducendole a meri sistemi tautologici.
oppure negandone la connessione con la natura. con l`escludere che esse possano
metter capo a conoscenze sintetiche a priori.
15.Anche gli assiomi troverebbero la loro validita solo nella convenzione sociale e
linguistica. e sono cosi ridotti a convenzione segnica. come tale Iungibile e storica
(vedi nota 20) .
16.A questo punto la scienza e allontanata dall`accesso e dal controllo che spettano di
diritto ad ogni uomo. per divenire monopolio dellelite che possiede i media e con
essi crea linguaggi. manipola statistiche e direziona la Comunita Scientifica
Internazionale (vedi nota 95 e 97).
17.L`obiettivo della scienza e allora quello di produrre il Belief di massa. che come tale
decide anche dei comportamenti della massa (vedi nota 76).
18.Per raggiungere tale obiettivo sarebbe lecito anche l`anarchismo metodologico. e
quindi anche le strategie mediatiche. virtuali e retoriche che riducono la scienza a
pop science. dove si Iabbricano prove conIormi agli assunti teorici.
Concluso il 07 X 2003