SintesiLabOrgII 20-21
SintesiLabOrgII 20-21
Informazioni generali
Il laboratorio sarà su quattro turni (A,B,C,D) a giornata intera (due esperienze, una alla mattina e una al
pomeriggio), secondo il calendario ufficiale, docenti proff. Mucci e Zambon.
Il test sulla sicurezza verrà fatto su dolly in una data e ora da concordare. Ogni sessione di laboratorio inizierà
con un test pre-lab cartaceo (15 minuti) da completare prima di svolgere le esperienze.
Le valutazioni dei test saranno reperibili su dolly.
Si entra in laboratorio con camice e schermo. Servono una matita per segnare filtri e lastrine, un pennarello
indelebile per siglare la vetreria e un quaderno di laboratorio rilegato (quaderno basic, senza molle).
Prima di uscire dal laboratorio il report relativo all’esperienza svolta deve essere completato, seguendo le
istruzioni fornite a lezione, e fatto firmare al docente del turno.
Dopo la prima esperienza gli studenti dei turni C e D devono a fare controllare il quaderno alla prof.ssa
Mucci.
Consegna quaderni di laboratorio a fine semestre in una data che verrà comunicata (indicativamente
entro il 10 giugno).
Le valutazioni dell’attività di laboratorio verranno pubblicate su dolly a fine giugno/luglio. I quaderni di
laboratorio dovranno essere ritirati presso lo studio della prof. Mucci entro settembre 2020, in caso contrario
verranno smaltiti. Gli studenti che hanno intenzione di presentarsi all’esame orale di giugno sono pregati di
segnalarlo al docente al momento della consegna del quaderno.
Smaltimento rifiuti
Sostanze organiche liquide e soluzioni in solventi organici eccetto CCl4 e CHCl3/CDCl3: tanica etichettata
LIQUIDI ORGANICI nella cappa del laboratorio di appoggio (quello piccolo comunicante col laboratorio
studenti).
Acque di lavaggio dei prodotti o delle soluzioni organiche: tanica etichettata LIQUIDI ACQUOSI
ORGANICI sotto la cappa del laboratorio studenti lato bagni.
Solidi organici o solidi sporchi di sostanze organiche (guanti, filtri, lastrine, materiale assorbente SPORCO
di sostanze organiche,…): barattolone giallo nella cappa del laboratorio studenti lato corridoio.
Contenitori di vetro sporchi (beaker, provette, palloni, pipette, cilindri, capillari….): barattolone giallo nella
cappa del laboratorio di appoggio.
Vetro rotto pulito (dopo averlo bonificato e fatto vedere al docente/assistente): contenitore sotto la cappa del
laboratorio studenti lato bagni.
In alcune esperienze saranno date istruzioni specifiche per alcune tipologie di rifiuti.
Note generali per la sicurezza:
• Prima di entrare in laboratorio dovete esservi informati sulla reazione da eseguire, il
procedimento da seguire, avere consultato in anticipo le indicazioni di pericolo (da trascrivere
sul quaderno) e i consigli di prudenza relativi a tutte le sostanze che utilizzerete nell’esperienza
(comprese quelle per eventuali test).
• Indossate sempre gli occhiali e il camice in laboratorio
• Indossate i guanti tutte le volte che si manipolano sostanze chimiche o si movimentano contenitori
(tappati!) con sostanze chimiche. Quest’anno è difficile reperirli. Siate parsimoniosi!
• Durante la reazione e in tutti i momenti in cui sono presenti sostanze chimiche la vostra testa deve stare
fuori dalla cappa e i vetri aperti il minimo indispensabile.
• Controllate che i palloni di reazione e i palloni che portate all’evaporatore rotante siano perfettamente
integri.
• Gli smerigli (soprattutto quello del pallone di reazione e dei palloni che vanno all’evaporatore rotante)
devono essere perfettamente puliti prima di essere collegati.
• Non fate andare acqua o altri liquidi nel mantello riscaldante
• Non fate mai andare a secco una caldaia
• Montate le apparecchiature senza tensioni
• Se usate dei sostegni mobili con una base rettangolare, l’apparecchiatura va montata sulla base in modo
che sia stabile (il baricentro cade nell’area di base).
In una beuta da 250 ml porre 3 mL di cicloesanolo e 1.7 mL di acido acetico glaciale. Sotto cappa aggiungere
lentamente 70 mL di candeggina commerciale (circa al 5%) da un imbuto separatore (1 goccia ogni 2-3 s),
sotto cauta agitazione magnetica, senza scaldare (la temperatura non dovrebbe superare i 50 °C). Dopo la fine
delle aggiunte continuare l’agitazione per altri 20 min. Controllare la miscela di reazione con carta amido-
iodurata bagnata. Se il test è negativo aggiungere altri 5 mL di soluzione di ipoclorito e aspettare altri 10-15
min. Se il test è positivo (la carta vira decisamente al blu-nero) aggiungere ~ 0.5 g di tiosolfato di sodio e
mescolare per circa 2 min prima di ripetere il test che deve risultare negativo. Controllare il pH e se è acido
aggiungere 5 mL di soluzione satura di NaHCO3. Controllare di nuovo il pH e aggiungere altro NaHCO3 se
necessario, fino a pH neutro. Aggiungere NaCl fino a saturazione ed estrarre con cloruro di metilene (3 x 20
mL). Lavare gli estratti organici con acqua (2 x 20 mL) e anidrificarli bene su Na2SO4. Filtrare in un pallone
tarato, evaporare il solvente BENE all’evaporatore rotante, pesare e trasferire in vial o smaltire. Test con 2,4-
dinitrofenilidrazina
In un pallone da 250 mL porre 5.0 g di salicilato di metile e una soluzione raffreddata di 10 g di NaOH in 50
mL di acqua (preparata in una beuta da 100 mL). Aggiungere un po’ di carborundum e collegare il pallone
con un refrigerante a bolle.* Scaldare all’ebollizione per 20 min. Versare la miscela di reazione raffreddata a
temperatura ambiente in un beaker da almeno 250 mL e acidificarla per cauta aggiunta di H2SO4 1 M fino a
pH nettamente acido (almeno 150 mL) per provocare la precipitazione dell’acido salicilico. Raffreddare bene
(circa a 0 °C) la miscela in un bagno di acqua e ghiaccio e filtrare con un imbuto di Buchner. Ricristallizzare
l’acido salicilico grezzo da acqua ponendolo in una pallone da 250 mL, aggiungendo 130 mL di acqua molto
calda ma non bollente e un po’ di carborundum, collegatelo a un refrigerante a bolle e mettete a ricadere.
Aggiungere, se necessario, qualche mL di acqua bollente fino a completa dissoluzione del ppt. Filtrare su filtro
a pieghe in una beuta da 250 mL utilizzando un imbuto a gambo corto precedentemente scaldato su una beuta
o un beaker contenente acqua bollente. Lasciare raffreddare il filtrato a temperatura ambiente poi tenerlo
in acqua e ghiaccio per ¼ h. Filtrare su imbuto di Buchner e lasciare seccare in essiccatore (o dove verrà
indicato) i cristalli di acido salicilico per almeno 24 h prima di pesarli. Test con FeCl3
Porre 10 g di etil acetoacetato, 40 mL di toluene, 5.0 g di glicol etilenico, 0.04 g di acido p-toluensolfonico e
un po' di carborundum in un pallone da 100 mL. Collegarlo con una trappola di Dean-Stark col braccio di
raccolta quasi pieno di toluene, e collegare la trappola a un refrigerante. Scaldare all’ebollizione in modo da
fare rifluire vigorosamente il toluene fino a quando non si raccoglie più acqua nella trappola (circa 45 min).
Versare la miscela di reazione raffreddata a temperatura ambiente in un imbuto separatore e lavarla con 15
mL di soluzione di NaOH al 10% e con 2 porzioni da 20 mL di acqua. Anidrificare la fase organica con K2CO3,
filtrare su filtro a pieghe ed evaporare molto bene il toluene a pressione ridotta. Scaldare un po’ il bagno
dell’evaporatore rotante.
Solubilizzare 2.5 g di NaOH in 25 mL di acqua in una beuta da 100 mL, raffreddando, poi aggiungere 25 mL
di etanolo al 96 %. In una beuta da 100 mL porre 2.6 g di benzaldeide e 0.75 g di acetone e aggiungere, sotto
agitazione magnetica, la soluzione idroalcolica di NaOH. Mantenere in agitazione la miscela di reazione per
15 min controllando che la temperatura rimanga tra i 20 e i 25 °C (eventualmente raffreddare). Lasciare
riposare per 10 minuti. Filtrare il ppt su Buchner, lavandolo con piccole porzioni di acqua fredda, controllando
il pH delle acque di lavaggio. Lasciare il ppt in aspirazione per diversi minuti. Ricristallizzare da acetato d'etile
(circa 2 mL) in una beuta da 25 mL, scaldando su un bagnomaria e lasciando che la cristallizzazione avvenga
per raffreddamento spontaneo nella stessa beuta. Lasciare che la madre si raffreddi a temperatura ambiente.
Solo successivamente raffreddarla in acqua e ghiaccio. Filtrare su Buchner, lavare con pochi mL di acetato di
etile ghiacciato e lasciare in aspirazione per fare asciugare i cristalli. Test con la dinitrofenilidrazina
In una beuta da 100 mL porre 1.2 g di acetofenone e 10 mL di alcol etilico al 96%. Sotto agitazione magnetica
aggiungere 0.20-0.22 (già aumentata) g di sodio boroidruro (pesati esattamente) in piccole porzioni
controllando che la temperatura non salga sopra i 40 °C. Seguire la reazione tramite TLC (etere di
petrolio/acetato d'etile 9:1). Al termine della reazione aggiungere goccia a goccia, raffreddando (acqua e
ghiaccio), dell'acido cloridrico al 10% fino a cessazione dell'effervescenza (qualche mL). Diluire con 80 mL
di acqua e verificare che il pH sia acido. Continuare a mescolare, se necessario aiutarsi con una bacchetta, per
staccare eventuali depositi sulla beuta. Estrarre con etere etilico (3 x 20 mL) e lavare gli estratti eterei riuniti
con acqua (3 x 20 mL). Anidrificare BENE (almeno 1/2 h) su MgSO4, filtrare su filtro a pieghe ed evaporare
BENE (altrimenti ci ritroviamo EtOH ed EtOEt) il solvente a pressione ridotta.