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MICROSOFT EXCEL

TUTORIAL

1
© 2019 LUISS University Press – Pola Srl
Tutti i diritti riservati

Questa dispensa costituisce un ausilio per gli studenti LUISS che si stanno preparando per sostenere l’idoneità ECDL
ed è liberamente scaricabile dalla piattaforma http://learn.luiss.it.
È vietata la vendita.
All’interno della piattaforma, nella sezione Digital Skills / Videocorsi ECDL, sono disponibili anche i video con la lettura
illustrata di questo testo.

Rev. 1.0a – 2.3.2019


A cura di Marco Iecher – [email protected]

2
SOMMARIO

1. Utilizzo dell’applicazione 6
1.1 Lavorare con il foglio elettronico 6
1.1.1 Aprire, chiudere un programma di foglio elettronico. Aprire, chiudere dei fogli elettronici. 6
1.1.2 Creare un nuovo foglio elettronico basato sul modello predefinito. 7
1.1.3 Salvare un foglio elettronico all’interno di un’unità disco. Salvare un foglio elettronico con un
altro nome all’interno di un’unità disco. 8
1.1.4 Salvare un foglio elettronico in un altro formato quale: modello, file di testo, formato specifico
del tipo di software, numero di versione. 8
1.1.5 Spostarsi tra fogli elettronici aperti. 9
1.2 Migliorare la produttività 9
1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle predefinite per aprire o
salvare fogli elettronici. 9
1.2.2 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma. 10
1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom. 10
1.2.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti. Minimizzare, ripristinare la barra multifunzione
(ove disponibile). 11
2 Celle 11
2.1 Inserire, selezionare 11
2.1.1 Comprendere che una cella di un foglio di lavoro dovrebbe contenere un solo dato (ad esempio, il
nome dovrebbe essere in una cella, mentre il cognome dovrebbe essere nella cella adiacente). 11
2.1.2 Individuare buoni esempi nella creazione di elenchi: evitare righe e colonne vuote nel corpo
principale dell’elenco, inserire una riga vuota prima della riga dei totali, assicurarsi che tutte le celle
intorno all’elenco siano vuote. 12
2.1.3 Inserire un numero, una data o del testo in una cella. 12
2.1.4 Selezionare una cella, un insieme di celle adiacenti, un insieme di celle non adiacenti, un intero
foglio di lavoro. 13
2.2 Modificare, ordinare 13
2.2.1 Modificare il contenuto di una cella, sostituire i dati esistenti. 13
2.2.2 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”. 14
2.2.3 Usare il comando di ricerca per trovare dati specifici in un foglio di lavoro. 14
2.2.4 Usare il comando di sostituzione per trovare dati specifici in un foglio di lavoro. 15
2.2.5 Ordinare un insieme di celle applicando un solo criterio in ordine numerico crescente o
decrescente, e in ordine alfabetico crescente o decrescente. 15
2.3 Copiare, spostare, cancellare 16
2.3.1 Copiare il contenuto di una cella o di un insieme di celle all’interno di un foglio di lavoro, tra fogli
di lavoro diversi e tra fogli elettronici aperti. 16
2.3.2 Usare lo strumento di riempimento automatico per copiare o incrementare dati. 17
2.3.4 Cancellare il contenuto di una cella. 18
3. Gestione di fogli di lavoro 18
3.1 Righe e colonne 18
3.1.1 Selezionare una riga, un insieme di righe adiacenti, un insieme di righe non adiacenti. 18
3.1.2 Selezionare una colonna, un insieme di colonne adiacenti, un insieme di colonne non adiacenti.
19
3.1.3 Inserire, eliminare righe e colonne. 19
3.1.4 Modificare la larghezza delle colonne, l’altezza delle righe portandole ad un valore specificato,
alla larghezza e all’altezza ottimali. 20
3.1.5 Bloccare, sbloccare titoli di righe e/o colonne. 21
3.2 Fogli di lavoro 21
3.2.1 Spostarsi tra diversi fogli di lavoro. 21
3
3.2.2 Inserire un nuovo foglio di lavoro, eliminare un foglio di lavoro. 22
3.2.3 Individuare buoni esempi nell’attribuzione di nomi ai fogli di lavoro: usare nomi significativi
invece di accettare il nome predefinito. 22
3.2.4 Copiare, spostare, rinominare un foglio di lavoro all’interno di un foglio elettronico. 22
4. Formule e funzioni 23
4.1 Formule aritmetiche 23
4.1.1 Individuare buoni esempi di creazione di formule: usare i riferimenti di cella invece di inserire dei
numeri nelle formule. 23
4.1.2 Creare formule usando i riferimenti di cella e gli operatori aritmetici (addizione, sottrazione,
moltiplicazione, divisione). 23
4.1.3 Riconoscere e capire i valori di errore più comuni associati all’uso delle formule: #NOME?,
#DIV/0!, #RIF!. 24
4.1.4 Comprendere e usare nelle formule i riferimenti relativi e assoluti. 24
4.2 Funzioni 25
4.2.1 Usare le funzioni di somma, media, minimo, massimo, conteggio, conteggio delle celle non
vuote di un intervallo, arrotondamento. 25
4.2.2 Usare la funzione logica SE (che restituisce uno dei due valori specificati) con l’operatore di
confronto: =, >, <. 26
5. Formattazione 27
5.1 Numeri e date 27
5.1.1 Formattare le celle in modo da visualizzare i numeri con una quantità specifica di decimali,
visualizzare i numeri con o senza il punto che indica le migliaia. 27
5.1.2 Formattare le celle in modo da visualizzare un formato specifico di data, visualizzare un simbolo
di valuta. 28
5.1.3 Formattare le celle per visualizzare i numeri come percentuali. 28
5.2 Contenuto 29
5.2.1 Modificare l’aspetto del contenuto di una cella: tipo e dimensioni dei caratteri. 29
5.2.2 Applicare la formattazione al contenuto delle celle, quale: grassetto, corsivo, sottolineatura,
doppia sottolineatura. 29
5.2.3 Applicare colori diversi al contenuto, allo sfondo delle celle. 29
5.2.4 Copiare la formattazione da una cella ad un’altra, da un insieme di celle ad un altro. 30
5.3 Allineamento, bordi ed effetti 30
5.3.1 Applicare la proprietà di andare a capo al contenuto di una cella, di un insieme di celle. 30
5.3.2 Allineare il contenuto di una cella: in orizzontale, in verticale. Impostare l’orientamento del
contenuto di una cella. 31
5.3.3 Unire più celle e collocare un titolo al centro delle celle unite. 31
5.3.4 Aggiungere degli effetti ai bordi di una cella, di un insieme di celle: linee, colori. 31
6 Grafici 32
6.1 Creazione 32
6.1.1 Creare differenti tipi di grafici a partire dai dati di un foglio elettronico: grafici a colonne, a barre,
a linee e a torta. 32
6.1.2 Selezionare un grafico. 33
6.1.3 Modificare il tipo di grafico. 33
6.1.4 Spostare, ridimensionare, eliminare un grafico. 33
6.2 Modifica 34
6.2.1 Inserire, eliminare, modificare il titolo di un grafico. 34
6.2.2 Inserire etichette ai dati di un grafico: valori/numeri, percentuali. 35
6.2.3 Modificare il colore dello sfondo dell’area di un grafico, il colore di riempimento della legenda. 35
6.2.4 Modificare il colore delle colonne, delle barre, delle linee, delle fette di torta di un grafico. 36

4
6.2.5 Modificare le dimensioni e il colore dei caratteri del titolo di un grafico, degli assi di un grafico,
del testo della legenda di un grafico. 36
7. Preparazione della stampa 36
7.1 Impostazione 36
7.1.1 Modificare i margini del foglio di lavoro: superiore, inferiore, sinistro, destro. 36
7.1.2 Modificare l’orientamento del foglio di lavoro: orizzontale o verticale. Cambiare le dimensioni
della carta. 37
7.1.3 Modificare le impostazioni di pagina in modo che il contenuto del foglio di lavoro sia presentato
su un numero specifico di pagine. 37
7.1.4 Inserire, modificare, eliminare del testo nelle intestazioni e nei piè di pagina di un foglio di lavoro.
38
7.1.5 Inserire ed eliminare campi nelle intestazioni e nei piè di pagina: informazioni sui numeri di
pagina, data, ora, nome del file e del foglio di lavoro. 38
7.2 Verifica e stampa 39
7.2.1 Controllare e correggere i calcoli e i testi contenuti nei fogli elettronici. 39
7.2.2 Mostrare o nascondere la griglia e le intestazioni di riga e colonna durante la stampa. 39
7.2.3 Stampare automaticamente le righe di titolo su ogni pagina di un foglio di lavoro. 40
7.2.4 Visualizzare l’anteprima di un foglio di lavoro. 40
7.2.5 Stampare un insieme di celle selezionate su un foglio di lavoro, un intero foglio di lavoro, un
numero di copie specificato di un foglio di lavoro, l’intero foglio elettronico, un grafico selezionato. 41

5
1. UTILIZZO DELL’APPLICAZIONE
1.1 LAVORARE CON IL FOGLIO ELETTRONICO

1.1.1 APRIRE, CHIUDE RE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO. APRIRE, CHIUDERE DEI


FOGLI ELETTRONICI.

Microsoft Excel è un foglio elettronico. Per foglio elettronico si intende un software in grado di eseguire calcoli tra dati
presentati all’interno di grandi tabelle. L’intersezione tra una riga ed una colonna della tabella è detta cella. Si possono
impostare relazioni tra le celle e visualizzare i risultati di formule e funzioni che operano sui dati inseriti. I risultati si
aggiorneranno automaticamente se vengono modificati i dati.
Attraverso Excel si possono anche generare grafici, presentando le informazioni in modo facilmente comprensibile ed
accattivante.
Inoltre, è possibile usare Excel come un database, operando ricerche e filtraggi sui dati presenti nelle tabelle, oltre ad
ordinare i dati secondo i criteri stabiliti dall’utente.
Rispetto agli altri applicativi da ufficio, un foglio elettronico è più difficile da descrivere effettuando paragoni.
Un word processor può essere facilmente descritto come un’evoluzione della macchina da scrivere. Un programma
come Powerpoint, può essere indicato come un’evoluzione della proiezione di lucidi e diapositive.
Il foglio elettronico, invece, è una categoria decisamente astratta che non potrebbe esistere in assenza del computer.
Potremmo paragonarlo ad un foglio a quadretti, dove però il contenuto dei quadretti può modificarsi automaticamente
se variano i dati da cui un numero dipende.
Il primo foglio elettronico si chiamava Visicalc e fu creato nel 1978 da Dan
Bricklin, uno studente di Harvard. Visicalc girava sul computer Apple II e fu
tra le cause principali del successo commerciale di quel sistema e della
crescita del fenomeno dell’home computing.
La prima versione di Visicalc prevedeva la gestione di un singolo foglio,
composto da massimo 5 colonne e 20 righe, per un totale di 100 celle.
Oggi possiamo gestire un numero infinito di fogli, ciascuno composto da
1.048.576 righe per 16.384 colonne. Ne consegue che ogni foglio può
contenere ben 17.179.869.184 celle.
In Excel, i file rappresentano metaforicamente delle cartelle di lavoro in cui possono essere contenuti uno o più fogli.
All’interno di ciascun foglio, l’area è divisa in celle, che sono identificate dalle loro coordinate (ad esempio A1, B5, H7).
Per aprire Microsoft Excel, si può eseguire un doppio click sull’icona del programma oppure eseguire un
doppio click su uno dei tipi di file associati al programma, come ad esempio i file .xls e .xlsx.
L’icona di Excel si trova anche all’interno del menù Start.
All’apertura del programma, dopo un box di caricamento con il titolo del software, appare una schermata iniziale, da
cui si può scegliere se creare una cartella di lavoro nuova, visualizzare un tutorial, usare un modello oppure aprire una
delle cartelle su cui si è lavorato di recente. Cliccando su “Nuovo”, si può scegliere di creare una nuova cartella di lavoro
secondo uno dei modelli forniti.
Un piccolo suggerimento: dopo aver cliccato sul menù start, è possibile iniziare a scrivere il nome del programma per
ricercarlo senza dover manualmente scorrere tutte le icone. Inoltre, se si apre frequentemente un programma, questo
apparirà tra le applicazioni più usate in alto sul menù start.
Una volta dentro Excel, si può aprire un documento utilizzando il menù File e selezionando Apri, oppure
alternativamente con la combinazione di tasti CTRL+F12 o CMD+O se state utilizzando un Mac.
Attraverso il menù si potrà risalire al file desiderato.
Nella versione PC, selezionando Apri dal menù principale, c’è un comando “Ripristina cartelle di lavoro non salvate”, in
fondo ai file recenti, che può tornare utile per recuperare file andati perduti in caso di chiusura forzata del programma
o blocco del sistema.

6
Per chiudere Excel, si può utilizzare la X in alto a destra, oppure cliccare con il tasto destro sul titolo della cartella di
lavoro e selezionare chiudi.
Alternativamente, si può utilizzare la combinazione di tasti ALT+F4 oppure, sul Mac, CMD+Q o CMD+W.
Selezionando invece il menù File ed il comando Chiudi, la cartella su cui si sta lavorando verrà chiusa ma Excel resterà
aperto.
La schermata di Excel, così come le altre
applicazioni di Microsoft Office, è divisa in
varie sezioni.
La barra del titolo in alto visualizza il nome
della cartella su cui si sta lavorando e
quello dell’applicazione.
La barra di accesso rapido, a sinistra della
barra del titolo, mostra i comandi usati con
maggior frequenza, come “salva”,
“annulla” e “ripristina”.
Sotto troviamo la barra multifunzione,
detta anche “ribbon” o “nastro”, in cui
sono presenti la maggior parte dei
comandi a disposizione dell’utente. La
barra multifunzione è suddivisa in schede,
ciascuna di esse composta da gruppi, all’interno dei quali si trovano le icone dei vari strumenti. I comandi
maggiormente utilizzati sono contraddistinti da un’icona più grande.
In caso siano selezionati particolari oggetti (ad esempio immagini o grafici), compariranno delle schede contestuali
contenenti le opzioni proprie dell’oggetto selezionato.
Al di sotto, troviamo un riquadro in cui è indicata la cella attiva e la barra della formula, che mostra il contenuto della
cella selezionata.
Nella parte inferiore dello schermo c’è la barra di stato, che presenta nella sua parte destra l’area di calcolo automatico:
selezionando alcune celle, vedremo immediatamente in quell’area il risultato di semplici funzioni applicate a quelle
celle. Potremo visualizzare istantaneamente il risultato di funzioni come SOMMA, MEDIA, CONTEGGIO, MAX, MIN.
Le funzioni visualizzate sono modificabili cliccando sopra la barra di stato con il tasto destro del mouse. Sulla destra,
troviamo delle icone utili a regolare il tipo di visualizzazione e lo zoom impostato.

1.1.2 CREARE UN NUOV O FOGLIO ELETTRONICO BASATO SUL MODELLO PREDEF INITO.

All’apertura del programma, Excel mostrerà una schermata da cui si potrà decidere se aprire un file che è stato
precedentemente utilizzato oppure una nuova cartella di lavoro. Cliccando su “nuovo”, appariranno alcuni modelli da
poter selezionare.
Per far apparire questa schermata, si
può in qualsiasi momento scegliere
“Nuovo” dal menù File.
Il primo modello prospettato è la
cartella di lavoro vuota: questa, che è la
scelta più comune, non è altro che un
foglio vuoto, senza alcuna
impostazione. La cartella di lavoro
vuota può essere creata anche
premendo CTRL+N.
Ci sono poi vari modelli, sia presenti sul
computer che ricercabili online. Grazie
ai modelli, si possono creare
7
facilmente dei fogli di lavoro ben strutturati ed impaginati, a patto ovviamente di riuscire a trovare un modello che
risponda alle proprie esigenze.
Nelle ultime versioni, inoltre, sono disponibili dei tutorial o l’opzione “fai un tour”, un foglio predefinito che illustra
alcune funzionalità basilari di Excel.
È importante precisare che quando si apre un modello, si crea un nuovo file su cui lavorare ed il file con il modello
originale non viene modificato. Sarà quindi possibile in seguito aprire un nuovo file partendo dallo stesso modello,
ritrovando le sue impostazioni predefinite.

1.1.3 SALVARE UN FOG LIO ELETTRONICO ALL’ INTERNO DI UN’UNITÀ DISCO. SALVARE UN
FOGLIO ELETTRONICO CON UN ALT RO NOME ALL’INTERNO DI UN’UNITÀ DISCO.

Quando si opera su una cartella di lavoro, le modifiche risiedono temporaneamente all’interno della RAM, che è una
memoria volatile: il suo contenuto viene perso se viene meno la fonte di alimentazione.
Ne consegue che se non si “salva” una cartella di lavoro su disco, le modifiche rischiano di andare perdute.
Si può salvare la cartella di lavoro su disco attraverso il comando Salva, reperibile sia attraverso il menù file che
cliccando sull’icona a forma di dischetto presente nella barra di accesso rapido. Così facendo, la cartella di lavoro aperta
verrà sovrascritta con le nuove modifiche.
Il salvataggio può essere eseguito anche attraverso la combinazione di tasti maiuscole+F12 oppure CMD+S, se si
sta utilizzando un Mac.
Se invece si vogliono salvare le modifiche in un altro file, lasciando inalterato il file che è stato aperto, si può scegliere
l’opzione “salva con nome”, presente nel menù file. In questo modo, apparirà un menù che consente di assegnare un
nome al file e scegliere su quale cartella inserirlo.
Attraverso questo menù, è anche possibile modificare il formato del documento.
Nelle ultime versioni di Excel, è anche possibile salvare i propri documenti su Onedrive, il servizio cloud di Microsoft.
Per farlo, occorre selezionare l’apposita destinazione nel menù salva con nome.
Solo in caso di file salvati online, sarà possibile tenere abilitata l’opzione di
salvataggio automatico, che salverà automaticamente ogni modifica
apportata alla cartella di lavoro aperta.
L’utilità principale di un servizio di salvataggio in cloud è quella di poter accedere alla cartella di lavoro
indipendentemente dal computer utilizzato: basterà accedere con le proprie credenziali all’archivio remoto e si
potranno aprire e modificare i file contenuti all’interno delle varie cartelle in cui l’unità virtuale è suddivisa. È inoltre
possibile, attraverso Onedrive, condividere il proprio file Excel con altri utenti e modificarlo simultaneamente.
Attraverso l’opzione “crittografa con password”, presente all’interno del menù File alla voce “Informazioni”, sotto
l’icona “Proteggi cartella di lavoro”, è possibile definire una password necessaria per aprire il file, proteggendolo da
accessi non autorizzati.
Quando si riaprirà il file, verrà richiesta la password per accedervi.

1.1.4 SALVARE UN FOG LIO ELETTRONICO IN UN ALTRO FORMATO QUAL E: MODELLO, FILE DI
TESTO, FORMATO SPECIFICO DEL TIPO DI SOFTWARE, NUMERO DI VER SIONE.

Di norma, il file viene salvato in formato .xlsx, ma attraverso il comando Salva con Nome si può scegliere uno degli altri
formati previsti.
Il formato .xlsx è un cosiddetto “Formato Office Open XML”, il formato proprio di Microsoft Excel a partire dalla
versione 2007 in poi. Esiste poi il formato “.ods”, che è un cosiddetto “Formato OpenDocument”, compatibile con i
fogli di calcolo open source come quelli delle suite LibreOffice e OpenOffice.
8
È possibile salvare la propria cartella di lavoro in formato .ODS, ma
anche in formati come .txt, .html o .xml. Salvare in questi formati
potrebbe però comportare l’impossibilità di archiviare le informazioni
relative alla formattazione di celle e tabelle, generando
conseguentemente delle perdite di dati.
Si anche può salvare nel formato .xls, che era il formato tipico di
Microsoft Excel fino alla versione 2003. Questo formato potrebbe
essere utile per garantire la compatibilità con sistemi più risalenti.
Tra i formati, troviamo anche il PDF, utile per salvare i documenti in
modo che siano visibili sempre nello stesso modo indipendentemente
dall’hardware e dal software utilizzati per visualizzarli.
Per salvare un file in formato PDF, si può anche usare l’opzione
“Esporta” presente nel menù file.
Infine, tra i formati di file troviamo il .csv, che sta per “comma
separated values”. Si tratta di un semplice file di testo, i cui valori
presenti nelle celle sono divisi da un separatore. Il separatore generalmente è una virgola, ma si può decidere di usare
ad esempio anche il punto e virgola o una tabulazione. Questo formato, estremamente semplificato, è uno degli
standard più utilizzati quando si vogliono esportare dati e caricarli in altri programmi o in altri sistemi.

1.1.5 SPOSTARSI TRA FOGLI ELETTRONICI APERTI.

Qualora vi fosse più di una cartella di lavoro aperta, si potrà passare ad un’altra cartella attraverso lo strumento Cambia
finestra, presente nella scheda Visualizza all’interno del gruppo finestra.
Più rapidamente, si può spostare il mouse sull’icona di Excel presente nella barra delle applicazioni di Windows:
apparirà una piccola anteprima dei documenti di Excel attualmente aperti e sarà possibile passare da un documento
all’altro cliccando con il tasto sinistro. Spostando il mouse su una delle piccole anteprime, l’anteprima sarà visualizzata
anche a schermo intero. Cliccando con il tasto sinistro, si aprirà il documento selezionato.
Funziona anche su Mac: cliccando sull’icona di Excel nella barra in basso e tenendo premuto il tasto sinistro, si potrà
scegliere tra le varie finestre aperte.
Per spostarsi attraverso la tastiera, si può utilizzare la combinazione di tasti ALT+TAB: si mantiene premuto il tasto
ALT e si preme TAB per passare da una finestra all’altra.
Se si vuole visualizzare più di una cartella di lavoro aperta, si può utilizzare l’opzione “Disponi tutto” presente nel menù
visualizza: in questo modo, verranno visualizzate tutte le cartelle aperte in finestre affiancate.

1.2 MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ

1.2.1 IMPOSTARE LE O PZIONI DI BASE DEL PROGRAMMA: NOME DELL’UTENTE, CAR TELLE
PREDEFINITE PER APRIRE O SALVARE FOGLI ELETTRONICI.

Utilizzando il menù file, è possibile accedere alle opzioni di Excel, che contengono una serie di sezioni da cui impostare
varie preferenze per l’uso del programma.
Attraverso la sezione Generale, alla voce “Personalizzazione della copia di Microsoft Office in uso”, si può impostare il
nome dell’utente.
È bene infatti sapere che quando si salva un documento, tra le sue proprietà vengono di norma indicate anche le
generalità dell’autore.
Il nome utente inoltre rileva anche quando si inserisce una nota attraverso il menù “Revisione”, poiché quello è il nome
che viene visualizzato all’interno della nota.
9
Si possono anche modificare le cartelle predefinite di apertura o di salvataggio dei documenti. Di default, è la cartella
“Documenti” ma è possibile impostarne una differente.
Aprendo il menù “Salvataggio”, nella sezione “Salvataggio cartelle di lavoro”, sarà possibile impostare le cartelle
predefinite in cui vengono salvati i file ed i modelli personalizzati.

1.2.2 USARE LA FUNZIONE DI GUIDA IN LINEA (HELP) DEL PROGRAM MA.

Al fine di ricercare informazioni e approfondimenti sulle varie funzionalità del programma, Excel mette a disposizione
una pratica guida in linea.
Il modo più rapido per cercare informazioni è il menù “Cosa vuoi fare?” presente in alto,
vicino all’icona con la lente di ingrandimento.
Attraverso questo menù, si possono digitare comandi e funzionalità e l’utente potrà
leggere la guida relativa alla funzione digitata attraverso la riga
“visualizza la guida per”.
In alternativa, si può utilizzare la più classica guida per categorie, richiamabile attraverso il
pulsante a forma di punto interrogativo presente nella scheda “Guida”, oppure con il tasto F1. La
guida potrà quindi essere visualizzata sia in modalità ricerca libera che in modalità sommario.
Nelle ultime versioni di Excel, la guida è sempre online: è necessario dunque essere connessi ad
Internet per poter scaricare le pagine della guida.
Un modo molto rapido per ottenere brevi informazioni e spiegazioni circa i comandi è utilizzare
il cosiddetto “tooltip”. Basta spostare la freccia del mouse su un qualunque comando e,
attendendo un secondo senza premere alcun tasto, apparirà una piccola finestrella che ne spiega
in breve la funzione. Per approfondire, si può premere il pulsante con il punto interrogativo e la
dicitura “altre informazioni” posto al termine della spiegazione.

1.2.3 USARE GLI STRU MENTI DI INGRANDIMENTO/ZOOM.

È possibile ingrandire o ridurre la visualizzazione del foglio di lavoro, senza che questo produca alcun impatto su quello
che accade quando il foglio viene stampato o sulla dimensione dei caratteri che è stata definita dall’utente.
Semplicemente, è come se definissimo il livello di zoom di un’ipotetica telecamera che sta inquadrando il foglio.
La funzione si chiama appunto zoom: viene rappresentata con un numero in percentuale che simboleggia
l’ingrandimento o la riduzione rispetto alla dimensione normale della pagina, indicata con il valore di 100%.
Al fine di modificare lo zoom, si può andare sulla scheda Visualizza e selezionare l’icona Zoom.
All’interno della finestra che apparirà, si può selezionare una delle percentuali preimpostate,
digitare un coefficiente di zoom oppure scegliere “Adatta alla selezione”, che allargherà o ridurrà
la visuale adattandola alla selezione corrente.
Un altro modo di modificare lo zoom è utilizzare la barra di zoom posta in basso a destra della
finestra di Excel: si può muovere il selettore oppure cliccare sui pulsanti a forma di più e di meno.
Si può infine modificare lo zoom tenendo premuto il tasto CTRL e muovendo in alto o in basso la
rotella del mouse oppure, se si ha un touchpad multi-touch, con la tipica mossa del “pinch” che si usa sugli smartphone
per allargare un testo, posizionando cioè due dita sul pad e allargandole o stringendole per aumentare o ridurre lo
zoom.

10
1.2.4 MOSTRARE, NASC ONDERE LE BARRE DEGLI STRUMENTI. MINIMIZ ZARE, RIPRISTINARE LA
BARRA MULTIFUNZIONE (OVE DISPONIBILE).

La schermata di Excel è composta da una barra del titolo, nella parte superiore dello schermo, che visualizza il nome
della cartella di lavoro aperta. All’interno della barra del titolo, sulla sinistra, troviamo la barra di accesso rapido, in cui
sono presenti i comandi di uso più comune come salva, annulla e ripristina, che rimangono sempre visibili. È possibile
personalizzare i comandi che appaiono sulla barra di accesso rapido premendo il bottone con la freccia che punta verso
il basso. Apparirà un menù a tendina attraverso cui aggiungere e rimuovere comandi.
Al di sotto della barra del titolo, troviamo la barra multifunzione, il cosiddetto “ribbon” o “nastro” che caratterizza
l’interfaccia utente di Office a partire dalla sua versione 2007.
Al suo interno, i comandi sono suddivisi in schede contestuali: File, che richiama un menù con le funzionalità principali
dell’applicazione (come apri, salva, salva con nome, stampa e opzioni); Home, con gli strumenti basilari e più utilizzati;
Inserisci; Layout di Pagina; Formule; Dati; Revisione; Visualizza e infine la guida.
Ogni scheda ha il suo set di comandi, che viene mostrato quando la scheda è selezionata. I comandi, nella versione
Windows, sono anche divisi in gruppi.
Alcuni comandi sono rappresentati da icone più grandi, poiché sono quelli utilizzati più di frequente.
La barra multifunzione può essere
nascosta per guadagnare spazio su
schermo. Rimarranno solamente i titoli
delle schede ed i comandi appariranno
solo quando si fa click su uno dei titoli.
Il modo più rapido per nasconderla è eseguire un doppio click con il tasto sinistro sulle etichette delle schede. Questo
attiverà o disattiverà la visualizzazione “a scomparsa”.
Altrimenti, si può posizionare il mouse sopra una delle schede, premere il tasto destro e selezionare “comprimi barra
multifunzione”.
Infine, nella barra di accesso rapido, in alto a destra, è presente un menù
“Opzioni visualizzazione barra multifunzione”, da cui è possibile attivare
“Mostra schede” (che lascia solo i titoli delle schede), “mostra schede e
comandi” (che mostra tutti i comandi) oppure “Nascondi automaticamente
la barra multifunzione”, che fa sparire completamente la barra multifunzione
ed anche la barra di accesso rapido.

2 CELLE
2.1 INSERIRE, SELEZIONARE

2.1.1 COMPRENDERE CHE UNA CELLA DI UN FOGLIO DI LAVORO DOVREBBE CONTENERE UN


SOLO DATO (AD ESEMPIO, IL NOME DOVREBBE ESSERE IN UNA CELLA, MENTRE IL COGNOME
DOVREBBE ESSERE NELLA CELLA ADIACENTE).

Ogni cella può contenere fino a 32.767 caratteri, ma non è consigliabile inserire all’interno di essa più di un dato.
Supponiamo ad esempio che il foglio Excel su cui si sta lavorando debba riportare un elenco di persone. Se volessimo
destinare una sola colonna ai dati anagrafici, saremmo portati ad inserire all’interno di ogni cella il nome ed il cognome
di ciascuna delle persone considerate. In una cella scriveremmo “Franco Rossi”, in quella sottostante “Mario Bianchi”,
nella terza “Giuseppe Verdi” e così via.
Questo però ci farebbe perdere molte opportunità. Se ordinassimo alfabeticamente la
colonna, i record sarebbero ordinati solo per nome di battesimo.
Diversamente, se dividessimo le colonne in “nome” e “cognome”, inserendo ogni dato nella
corretta cella, ci sarà consentito di ordinare i record sia per nome che per cognome.

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Inoltre, se si stanno eseguendo dei calcoli, è bene accertarsi che ogni cella contenga esclusivamente valori numerici: la
presenza di parole all’interno di una cella renderebbe il contenuto di quella cella un’etichetta di testo, e non sarebbe
più possibile eseguire con essa operazioni aritmetiche.

2.1.2 INDIVIDUARE BUONI ESEMPI NELLA CREAZIONE DI ELENCHI: E VITARE RIGHE E COLONNE
VUOTE NEL CORPO PRINCIPALE DELL’ELENCO, INSERIRE UNA RIGA VU OTA PRIMA DELLA RIGA
DEI TOTALI, ASSICURARSI CHE TUTTE LE CELLE INTORNO ALL’ELENCO SIANO VUOTE .

Un foglio di calcolo può essere utilizzato anche in funzione di database, inserendo all’interno di un foglio un elenco di
informazioni.
Quando si crea un elenco, si suggerisce di inserire nella prima riga le intestazioni delle colonne. Questo facilita la
comprensione della tabella e può tornare estremamente utile quando si utilizzano varie funzioni di Excel, come i filtri,
l’ordinamento e le tabelle pivot.
Non è conveniente lasciare righe o colonne vuote all’interno di una tabella. Se si ritiene che in futuro occorrerà
aggiungere dei contenuti alla tabella, le righe potranno essere aggiunte attraverso l’apposita opzione al momento
opportuno.
Può invece essere utile, per ragioni di ordine, lasciare una riga o una colonna vuota dopo l’ultima riga o l’ultima colonna
della tabella, al fine di separarla dal resto dei contenuti del foglio.
Prima della riga dei totali, potrebbe essere una buona norma lasciare una
riga vuota: questo faciliterà la comprensione della tabella, rendendo il foglio
meno confuso e visivamente più chiaro.
È possibile inoltre convertire con semplicità un elenco in una tabella
attraverso la funzionalità “Formatta come tabella” presente nella scheda
home, oppure con la voce “Tabella” nella scheda Inserisci.
Verrà applicata automaticamente una formattazione e, se la prima riga è
costituita da un’intestazione, sarà possibile specificarlo al programma in
modo da fargli applicare i filtri direttamente su quella riga. Attraverso i filtri,
sarà possibile far comparire dei menù a discesa con varie funzionalità di
ordinamento e filtraggio dei dati.
Se si aggiunge una riga od una colonna all’interno della tabella, la nuova riga
o colonna sarà automaticamente inclusa e considerata all’interno della
tabella.
Se si vuole modificare l’estensione della tabella, comprendendo nuove celle
o escludendone alcune, si può agire sul bordo in basso a destra della tabella:
spostandovi sopra il mouse, il puntatore assumerà la forma
di una freccia nera inclinata e, tenendo premuto il tasto sinistro, sarà possibile estendere o ridurre
l’ampiezza della tabella.
Se si devono inserire più elenchi all’interno di una stessa cartella di lavoro, si consiglia di metterne ciascuno in un foglio
separato: in caso contrario, i filtri potrebbero non riuscire a comprendere che nel foglio è presente più di una tabella e
non opererebbero correttamente.

2.1.3 INSERIRE UN NU MERO, UNA DATA O DEL TESTO IN UNA CELLA.

Per immettere dati all’interno di in una cella, basta cliccare sulla cella attivandola, inserire i dati e premere il tasto invio.
La cella attiva si nota perché è contraddistinta da un riquadro più spesso che la circonda, di colore verde nelle ultime
versioni di Excel.

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Anche se più celle possono essere selezionate insieme, può essere attiva solo una cella per volta, dunque i dati possono
essere digitati soltanto in una cella per volta.
I dati che vengono scritti compariranno sia nella cella che nella barra della formula. Per
confermare ciò che si è scritto, si può premere il tasto invio oppure il simbolo di spunta
nella barra della formula. Per annullare le modifiche, si può premere ESC oppure la X di
colore rosso presente nella barra della formula.
All’interno di una cella possono essere inseriti vari tipi di dati: testo, numeri, date, formule… Il computer comprenderà
automaticamente che tipo di valore viene immesso e applicherà i conseguenti settaggi di formattazione.
Per esempio, i numeri saranno allineati a destra, mentre le stringhe di testo a sinistra.
È comunque possibile modificare le opzioni di formattazione attraverso i controlli presenti nella scheda home, in
particolare con quelli del gruppo “numeri”.
Se si inserisce un numero, questo può essere automaticamente adattato dal computer. Ad esempio, il numero “001”
sarà trasformato in “1”, rimuovendo gli zeri prima della prima cifra. Se non si vuole che questo accada, è possibile far
iniziare il numero con un apostrofo: in questo modo, l’apostrofo non verrà visualizzato ed i dati inseriti saranno
interpretati come un’etichetta di testo.

2.1.4 SELEZIONARE UNA CELLA, UN INSIEME DI CELLE ADIACENTI, UN INSIEME DI CELLE NON
ADIACENTI, UN INTERO FOGLIO DI LAVORO.

Come detto, solo una cella alla volta può essere attiva, nel senso che vi si possono digitare dati, ma possono essere
selezionate contemporaneamente anche più celle, per eseguire su di loro delle operazioni (come ad esempio copiarle,
modificarne il carattere o il colore di sfondo).
Per selezionare più di una cella, è possibile procedere attraverso vari modi.
Per selezionare più celle adiacenti, si può selezionare la prima e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, spostare
la freccia fino a che non si seleziona tutto gruppo che si intende scegliere.
Lo stesso risultato si può ottenere selezionando la prima cella e, premendo il tasto maiuscole, andando a cliccare
sull’ultima.
Se non si vuole usare il mouse, è possibile ricorrere al tasto F8: premendo F8 e spostandosi con le frecce direzionali, si
può circoscrivere l’area che si vuole selezionare.
Se si intendono invece selezionare celle non adiacenti, occorre tenere premuto il tasto CTRL o CMD su Mac e cliccare
con il tasto sinistro del mouse sulle varie celle di interesse.
Infine, se si vuole selezionare l’intero foglio di lavoro, è possibile utilizzare il comando “seleziona
tutto”, che si trova tra l’intestazione di colonna A e l’intestazione di riga 1 e ha la forma di un
triangolo. Cliccando sull’icona, verrà selezionato l’intero foglio.

2.2 MODIFICARE, ORDINARE

2.2.1 MODIFICARE IL CONTENUTO DI UNA CELLA, SOSTITUIRE I DAT I ESISTENTI.


Se si vuole modificare il contenuto di una cella si può eseguire un doppio click sulla cella o premere il tasto F2. Apparirà
il cursore e sarà possibile aggiungere o modificare i dati.
Se si vuole invece sovrascrivere l’intero contenuto della cella, basterà cliccare una volta sulla cella e iniziare a scrivere.
Il contenuto sarà interamente sostituito da quello nuovo che verrà digitato.
Si può anche utilizzare la barra della formula: una volta cliccato sulla cella, si può cliccare sulla barra della formula e lì
apparirà il cursore.

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Per confermare l’inserimento di un dato, quando ancora il cursore è attivo, si potrà premere invio, mentre per annullare
l’inserimento si usa il tasto esc. Se si preferisce utilizzare il mouse, si può cliccare il segno di spunta verde sulla barra
della formula per confermare l’inserimento o la X rossa per annullarlo.

2.2.2 USARE I COMANDI “ANNULLA” E “RIPRISTINA”.

Grazie alla funzionalità “annulla” è possibile annullare un’operazione appena compiuta, come ad esempio l’erronea
cancellazione di un testo.
Per utilizzarla, basta premere la freccia verso sinistra in alto nella barra di accesso rapido
oppure utilizzare la combinazione di tasti CTRL+Z o CMD+Z sul Mac.
La funzionalità può essere azionata anche più volte consecutivamente per annullare le ultime azioni effettuate .
Dopo aver eseguito un annullamento, è possibile ripristinare quanto appena annullato con il comando ripristina,
contraddistinto da una freccia verso destra in alto a sinistra nella barra multifunzione o richiamabile attraverso i tasti
CTRL+Y o CMD+Y su Mac.
Se non si è eseguito alcun annullamento, la pressione della combinazione di tasti CTRL+Y o CMD+Y ripete l’ultima
azione effettuata. In questo caso, al posto della freccia che punta a destra che caratterizza il comando ripristina, nella
barra multifunzione troveremo una freccia circolare che sta appunto a simboleggiare il comando ripeti.

2.2.3 USARE IL COMAN DO DI RICERCA PER TROVARE DATI SPECIFICI IN UN FOGLIO DI LAV ORO.

Una delle caratteristiche più utili dei programmi per computer è certamente la possibilità di ricercare automaticamente
un testo all’interno di un documento.
Anche Excel offre questa opzione: attraverso il comando “trova” presente nel gruppo “modifica” della scheda “home”,
sotto l’icona “Trova e seleziona” comparirà una finestra chiamata “Trova e sostituisci”, su cui è possibile digitare una
stringa di caratteri che verrà ricercata dal computer all’interno del foglio o della cartella di lavoro.
Con la tastiera, è possibile attivare il comando su Windows con la combinazione CTRL+maiuscole+T. Su Mac, si usa
CTRL+F.
Se al momento dell’avvio della ricerca risulta selezionata una sola cella, il programma eseguirà la ricerca all’interno del
foglio o dell’intera cartella di lavoro, a seconda dell’impostazione che in seguito darà l’utente.
Se invece risulta selezionato un gruppo di celle, la ricerca sarà eseguita solamente all’interno delle celle indicate.
All’interno della finestra “Trova e sostituisci” si può premere il pulsante “Opzioni > >”, che consente di visualizzare delle
opzioni avanzate.
Si può infatti decidere se cercare il termine indicato
all’interno del foglio o dell’intera cartella di lavoro. Si
può scegliere l’ordine di ricerca (se per righe o per
colonne) e se cercare il termine all’interno delle formule
o dei valori visualizzati nelle celle. Si può anche eseguire
la ricerca nei commenti, che sono delle porzioni di testo
che possono essere associate ad una cella con
l’apposito comando nella scheda Revisione.
Si può poi indicare al computer di attenersi alle maiuscole ed alle minuscole indicate oppure di cercare il testo digitato
senza curarsene. In questo caso, saranno mostrate tutte le celle che contengono quello specifico testo
indipendentemente dal fatto che abbia uno o più caratteri in maiuscolo o minuscolo rispetto a quello digitato.
Infine, si può chiedere al computer “Confronta intero contenuto della cella” e saranno visualizzate soltanto le celle il
cui contenuto risponde precisamente a quello digitato.

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La pressione del bottone “Trova tutti” farà comparire una lista in cui sono indicate le celle in cui compare il valore
digitato. “Trova successivo”, invece, mostrerà un risultato alla volta.

2.2.4 USARE IL COMANDO DI SOSTITUZIONE P ER TROVARE DATI SPEC IFICI IN UN FOGLIO D I


LAVORO.

Nel gruppo “modifica” della scheda “Home” è disponibile il comando “sostituisci”, nel menù attivabile con l’icona
“Trova e seleziona”, che consente di sostituire una stringa di testo con un’altra indicata dall’utente.
Con la tastiera, è possibile su Windows attivare il comando con la combinazione CTRL+maiuscole+S. Su Mac,
invece, si usa CTRL+H.
Se risulta selezionata una sola cella, il programma eseguirà la sostituzione all’interno del foglio o dell’intera cartella di
lavoro, a seconda dell’impostazione che in seguito darà l’utente.
Se invece risulta selezionato un gruppo di celle, la sostituzione sarà eseguita solamente all’interno delle celle indicate.
Una volta all’interno del menù “Trova e sostituisci”, alla voce “Sostituisci”, sarà possibile indicare il termine da trovare
e quello con cui sostituirlo.
È possibile sostituire un’occorrenza alla volta premendo “Sostituisci” oppure utilizzare il comando “sostituisci tutto”,
che opererà un’immediata sostituzione in tutto il documento delle stringhe indicate.
Con “trova successivo”, si va avanti nella ricerca passando alla successiva occorrenza senza sostituirla.
È possibile, oltre al testo, indicare un formato specifico che contraddistingue la cella da cercare e quella con cui
sostituirla.
Anche in questo caso, premendo il pulsante “Opzione > >” in
basso a sinistra, sarà possibile accedere ad un menù che
consente di impostare delle opzioni avanzate per la
sostituzione, come ad esempio distinguere le maiuscole dalle
minuscole e cercare solo parole intere.
Si può infatti decidere se cercare (ed eventualmente
sostituire) il termine indicato all’interno del foglio o dell’intera
cartella di lavoro. Si può scegliere l’ordine di ricerca (se per
righe o per colonne) e se cercare il termine all’interno delle formule o dei valori visualizzati nelle celle. Si può anche
eseguire la ricerca e la sostituzione nei commenti, che sono delle porzioni di testo che possono essere associate ad una
cella con l’apposito comando nella scheda Revisione.
Si può inoltre chiedere al computer di attenersi alle maiuscole ed alle minuscole indicate oppure di cercare e sostituire
il testo digitato senza curarsene. In questo caso, saranno sostituite tutte le celle che contengono quello specifico testo
indipendentemente dal fatto che abbia uno o più caratteri in maiuscolo o minuscolo rispetto a quello digitato.
Infine, si può chiedere al computer “Confronta intero contenuto della cella” e saranno considerate per la ricerca e la
sostituzione soltanto le celle il cui contenuto risponde precisamente a quello digitato.

2.2.5 ORDINARE UN IN SIEME DI CELLE APPLICANDO UN SOLO CRITERIO IN ORDINE NUMERICO


CRESCENTE O DECRESCENTE, E IN ORDINE ALF ABETICO CRESCENTE O DECRESCENTE.

Al fine di ordinare un insieme di dati presenti in una colonna in ordine crescente o decrescente,
sia numerico che alfabetico, basta selezionare i dati da voler ordinare e premere il bottone
“ordina e filtra” presente nella scheda Home al gruppo Modifica.
Appariranno varie opzioni, tra cui “Ordina dal più piccolo al più grande” e “Ordina dal più grande
al più piccolo”. Se sono selezionate celle contenenti testo, le opzioni diventeranno “Ordina dalla
A alla Z” oppure “Ordina dalla Z alla A”.
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Gli stessi comandi sono disponibili all’interno del menù “Dati”, sotto forma di icone nel gruppo “Ordina e filtra”.
Se a fianco alla colonna selezionata sono presenti dei dati, Excel chiederà all’utente se intende espandere la selezione.
Bisogna fare attenzione: se non si sceglie di espandere la selezione, si perderà la corrispondenza tra le righe delle varie
colonne, rischiando di rendere inservibile la propria tabella.
Se si ordinano più colonne, è possibile eseguire
l’ordinamento in base a più criteri. Si può utilizzare
l’apposito menù “Ordina” presente nella scheda “Dati”,
attraverso il quale si può specificare quale sia la colonna
da utilizzare come base per l’ordinamento e con quale
criterio. Sarà inoltre possibile individuare dei criteri
secondari. Si può eseguire l’ordinamento di celle anche
in base a opzioni diverse, come il colore della cella o
quello del carattere.
In alto, nella finestra, c’è un’opzione “Dati con intestazioni”: selezionandola, si dirà al programma di non ordinare la
prima delle righe selezionate perché costituisce l’intestazione della colonna.

2.3 COPIARE, SPOSTARE, CANCELLARE

2.3.1 COPIARE IL CONTENUTO DI UNA CELLA O DI UN INSIEME DI C ELLE ALL’INTERNO DI UN


FOGLIO DI LAVORO, TR A FOGLI DI LAVORO DI VERSI E TRA FOGLI EL ETTRONICI APERTI.

Il contenuto di una cella può essere copiato e duplicato altrove, sia sullo stesso foglio che su altre cartelle Excel o anche
su diverse applicazioni.
Basta selezionare la cella o le celle che si intendono duplicare e usare la funzionalità copia. È possibile premere il
pulsante destro del mouse e selezionare “copia”, utilizzare l’icona “copia” all’interno del menù home oppure utilizzare
la combinazione di tasti CTRL+C (o CMD+C su Mac).
Una volta eseguito il comando “copia” il contenuto delle celle viene temporaneamente memorizzato in una parte della
memoria di sistema chiamata “clipboard” o “appunti”, pronto per essere incollato
altrove.
Per incollare il contenuto copiato, si può cliccare con il tasto destro del mouse sull’area
di destinazione e selezionare “incolla”, oppure utilizzare l’icona “incolla” presente sul
menù home o ancora usare la combinazione di tasti CTRL+V (o CMD+V sul Mac).
Il testo presente negli appunti non viene cancellato e può essere incollato anche altrove.
Gli appunti sono visualizzabili cliccando il piccolo pulsante con una freccia che punta in
basso a destra presente nella scheda home, alla voce appunti. Verrà visualizzato un
menù che può contenere fino a 24 elementi copiati che possono essere condivisi anche
con altre applicazioni di Office.
Il comando Incolla dispone di alcune funzionalità avanzate. L’icona
è infatti divisa in due parti: cliccando sulla parte superiore,
l’elemento copiato viene inserito all’interno della cella selezionata,
riportando la sua formattazione di origine.
Se invece si clicca con il tasto sinistro sulla parte inferiore del
pulsante, contraddistinta da una freccia verso il basso,
compariranno alcune opzioni avanzate, che sono visibili anche dal
menù contestuale che appare premendo il tasto destro del mouse quando ci si trova nella parte
della finestra contenente il testo.
Queste opzioni consentono anzitutto di incollare l’elemento copiato mantenendo la formattazione
originale, operazione che avviene di default. Oppure, si può scegliere di incollare esclusivamente i

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valori, incollare l’elemento copiato come un’immagine, nonché le altre funzionalità che compaiono quando si seleziona
“incolla speciale”.
Infine, le celle possono essere anche copiate con un semplice trascinamento “drag and drop”: si selezionano una o più
celle e, ponendo il mouse sul bordo della selezione, si trascina la selezione con il tasto sinistro mentre si tiene premuto
CTRL (Option su Mac). Vicino al puntatore del mouse apparirà un piccolo “+”, ad indicare che la selezione sarà
copiata nel punto in cui verrà rilasciato il mouse.
Se si vuole copiare la selezione su un altro foglio della medesima cartella di lavoro, basterà tenere premuto anche il
tasto ALT mentre si trascina l’elemento da copiare verso la destinazione.
È anche possibile trascinare il contenuto in un altro foglio aperto. Affiancando le finestre con il comando Visualizza →
disponi tutto, sarà possibile trascinare il contenuto da un foglio all’altro.
Naturalmente, è anche possibile eseguire un copia e incolla tra i diversi fogli, copiando il contenuto da un file ed
incollandolo all’interno di un'altra cartella di lavoro aperta.

2.3.2 USARE LO STRUM ENTO DI RIEMPIMENTO AUTOMATICO PER COPIARE O INCREMENTARE


DATI.

Se si stanno compilando delle celle con dati che sono logicamente collegati, come i giorni della settimana, i mesi, dei
numeri in serie o delle date, Excel può aiutare l’utente con la funzionalità di riempimento automatico.
Per creare una sequenza, per prima cosa vanno completate le due celle iniziali. A questo punto, selezionando le due
celle, si potrà posizionare il mouse sul quadratino che è presente in basso a destra sull’ultima cella. Il mouse assumerà
la forma di una croce nera e, tenendo premuto il tasto sinistro e trascinando, si potrà selezionare l’area in cui si vuole
estendere la sequenza.
Il computer completerà quindi la lista con i giorni o i mesi successivi, oppure con le date o i
numeri successivi a quelli selezionati. Ad esempio, se i primi due numeri hanno una differenza di
tre unità, il programma lo capirà e completerà la serie aumentando di 3 unità ogni elemento
successivo.
Dopo aver eseguito il trascinamento, apparirà un pulsante “smart tag” che consente di applicare
alcune delle opzioni contestuali al riempimento automatico. Per esempio, se si sono trascinate
delle date, sarà possibile escludere i giorni festivi.
Il riempimento automatico funziona anche con formule e funzioni: estendendo il riempimento
verso una cella, verrà copiata la formula ed i riferimenti ai dati saranno trasposti a seconda della
direzione in cui si è operato il trascinamento. La formula =A1+B1, ad esempio, diventerà =A2+B2
se la si trascina una riga sotto.

2.3.3 SPOSTARE IL CONTENUTO DI UNA CELLA O DI UN INSIEME DI CELLE ALL’INTERNO DI UN


FOGLIO DI LAVORO, TRA FOGLI DI LAVORO DIVERSI E TRA FOGLI ELETTRONICI APERTI.

Analogamente a quanto avviene con il comando copia, un contenuto di Excel può essere spostato altrove nel foglio di
lavoro, in un altro foglio o in un differente file.
Selezionando una o più celle e azionando il comando taglia, l’elemento selezionato viene copiato negli appunti e,
quando sarà incollato da qualche altra parte, verrà eliminato dalla posizione in cui si trovava ed anche dagli appunti.
Ne conseguirà quindi lo spostamento dell’elemento dalla posizione in cui è stato tagliato a quella in cui è stato incollato.
Per richiamare il comando taglia, dopo aver selezionato un testo si può premere il pulsante destro del mouse e
selezionare “taglia”, utilizzare l’icona “taglia” all’interno del menù home oppure utilizzare la combinazione di tasti
CTRL+X (o CMD+X su Mac).

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Anche in questo caso, si potranno utilizzare le varie funzionalità del comando incolla. L’icona “Incolla” è infatti divisa in
due parti: cliccando sulla parte superiore, l’elemento tagliato viene inserito all’interno della cella selezionata,
riportando la sua formattazione di origine.
Se invece si clicca con il tasto sinistro sulla parte inferiore del pulsante, contraddistinta da una freccia verso il basso,
compariranno alcune opzioni avanzate, che sono visibili anche dal menù contestuale che appare premendo il tasto
destro del mouse quando ci si trova nella parte della finestra contenente il testo.
Queste opzioni riguardano la possibilità di incollare l’elemento tagliato mantenendo la formattazione originale
(operazione che avviene di default), incollare esclusivamente i valori, incollare l’elemento tagliato come un’immagine,
nonché le altre funzionalità che compaiono quando si seleziona “incolla speciale”.
Infine, le celle possono essere anche spostate con un semplice trascinamento “drag and drop”: si selezionano una o più
celle e, ponendo il mouse sul bordo della selezione, quando il puntatore assumerà la forma di 4 frecce, si trascina la
selezione tenendo premuto il tasto sinistro del mouse rilasciandola sul punto desiderato.
Se si vuole spostare la selezione su un altro foglio della medesima cartella di lavoro, basterà tenere premuto anche il
tasto ALT mentre si trascina l’elemento da copiare verso la destinazione.
È anche possibile trascinare il contenuto in un altro foglio aperto. Affiancando le finestre con il comando Visualizza →
disponi tutto, sarà possibile trascinare il contenuto da un foglio all’altro.
Naturalmente, è anche possibile eseguire un taglia e incolla tra i diversi fogli, tagliando il contenuto da un file ed
incollandolo all’interno di un'altra cartella di lavoro aperta.

2.3.4 CANCELLARE IL CONTENUTO DI UNA CELLA.

Per cancellare il contenuto di una cella, basta selezionarla e premere il tasto CANC o Backspace su Mac.
Alternativamente, si può cliccare sulla cella con il tasto destro e scegliere Cancella Contenuto.
Entrambe le operazioni elimineranno il contenuto, ma lasceranno intatta la formattazione, come ad esempio il colore
di sfondo della cella.
Se si vuole decidere precisamente cosa cancellare, si deve selezionare la cella e quindi
scegliere con il mouse il menù “Cancella”, contraddistinto da una gomma nel gruppo
Modifica della scheda Home.
Da lì si potrà scegliere se cancellare tutto (lasciando quindi la cella completamente vuota),
cancellare solo il formato, cancellare solo il contenuto (lasciando inalterato il formato),
cancellare solo i commenti relativi alla cella oppure cancellare i collegamenti ipertestuali
presenti all’interno della cella.

3. GESTIONE DI FOGLI DI LAVORO


3.1 RIGHE E COLONNE

3.1.1 SELEZIONARE UN A RIGA, UN INSIEME D I RIGHE ADIACENTI, UN INSIEME DI RIGHE NON


ADIACENTI.

Per selezionare una riga, basta cliccare sul numero che la contraddistingue, nel margine sinistro dello schermo.
Se si vogliono selezionare più righe adiacenti, si può cliccare sulla prima del gruppo da selezionare e, tenendo premuto
il tasto sinistro del mouse, trascinare il puntatore fino a che non si selezionano tutte le righe desiderate.

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Oppure, si può selezionare la prima riga, premere il tasto F8 e spostare le frecce direzionali o
il mouse fino a che non vengono selezionate tutte le righe di interesse.
Si può anche selezionare la prima riga e, premendo il tasto maiuscole, selezionare l’ultima:
verranno incluse nella selezione tutte le righe comprese tra le due.
Per selezionare invece delle righe non adiacenti, si può procedere a selezionarle tenendo
premuto il pulsante CTRL o CMD su Mac.
Per annullare la selezione effettuata, è sufficiente cliccare su una qualsiasi cella.

3.1.2 SELEZIONARE UNA COLONNA, UN INSIEM E DI COLONNE ADIACENTI, UN INSIEME DI


COLONNE NON ADIACENT I.

Per selezionare un’intera colonna, basta cliccare sulla lettera che la contraddistingue,
sulla parte superiore del foglio.
Se si vogliono selezionare più colonne adiacenti, si può cliccare sulla prima del gruppo
da selezionare e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare il puntatore
fino a che non si selezionano tutte le colonne desiderate.
Oppure, si può selezionare la prima colonna, premere il tasto F8 e spostare le frecce
direzionali o il mouse fino a che non vengono selezionate tutte le colonne di interesse.
Si può anche selezionare la prima colonna e, premendo il tasto maiuscole, selezionare l’ultima: verranno incluse nella
selezione tutte le colonne comprese tra le due.
Per selezionare invece delle colonne non adiacenti, si può procedere a selezionarle tenendo premuto il pulsante CTRL
o CMD su Mac.
Per annullare la selezione effettuata, è sufficiente cliccare su una qualsiasi cella.

3.1.3 INSERIRE, ELIM INARE RIGHE E COLONNE.

Per inserire una riga all’interno di un foglio, basta selezionare la riga che si trova nel punto
di interesse, cliccare con il tasto destro e scegliere “Inserisci”, oppure premere sul
pulsante “Inserisci” nel gruppo Celle della scheda Home.
In alternativa, si può selezionare una cella e scegliere l’opzione “Inserisci righe foglio”,
premendo la piccola freccia verso il basso a fianco al pulsante “Inserisci” nel gruppo celle
della scheda Home. La riga verrà aggiunta al di sopra della cella selezionata.
La stessa cosa può essere fatta con le colonne: verrà aggiunta una colonna a sinistra
selezionando una colonna e scegliendo “Inserisci” dal menù che appare premendo il testo
destro, oppure dallo stesso pulsante nel gruppo Celle della scheda home.
In alternativa, si può selezionare l’opzione “Inserisci colonne foglio”, premendo la piccola freccia verso il basso a fianco
al pulsante “Inserisci” nel gruppo celle della scheda Home.
Se si vogliono aggiungere più righe o più colonne con un solo comando, si può selezionare un numero di righe o colonne
pari a quelle che si vogliono inserire e scegliere l’opzione desiderata.
Verranno aggiunte una quantità di righe o di colonne pari a quelle che sono state selezionate.
Un’altra modalità per aggiungere righe o colonne è quella di premere con il tasto destro su una cella e, nel menù che
appare, si potrà scegliere “Inserisci…”. Si aprirà una finestra da cui si potrà decidere se aggiungere una riga intera, una
colonna intera oppure una sola cella, spostando conseguentemente le celle circostanti a destra o in basso per fare
spazio alla cella che si vuole aggiungere.

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L’inserimento di righe e colonne non altererà il funzionamento delle formule presenti nel foglio: tutti i riferimenti
verranno adattati alle nuove coordinate assunte dalle celle.
Per eliminare una riga o una colonna, basta selezionare il numero che contraddistingue la riga o la lettera che indica la
colonna, premere il tasto destro del mouse e scegliere “elimina”.
Alternativamente, si può selezionare una cella appartenente alla riga o alla colonna da
eliminare e premere sulla piccola freccia che punta verso il basso accanto al pulsante
“Elimina” presente nel gruppo Celle della scheda Home. Da lì si potrà scegliere “Elimina
righe foglio” o “Elimina colonne foglio”.
Queste operazioni, se eseguite dopo aver selezionato più righe o più colonne, le
elimineranno tutte simultaneamente.
Se invece si intende eliminare una o più celle, si possono selezionare le celle da eliminare
e, premendo il tasto destro, scegliere “Elimina”, oppure selezionare “Elimina celle”
premendo la piccola freccia che punta verso il basso accanto all’opzione “Elimina” dal gruppo Celle della scheda Home.
Apparirà una finestra di dialogo che chiederà se spostare a sinistra o in alto le celle, per decidere quali celle andranno a
prendere il posto delle celle eliminate.
Se si preme direttamente sul bottone “Elimina” presente nel gruppo Celle della scheda Home, le celle selezionate
saranno eliminate e quelle sottostanti prenderanno il loro posto.

3.1.4 MODIFICARE LA LARGHEZZA DELLE COLO NNE, L’ALTEZZA DELLE RIGHE PORTANDOLE AD
UN VALORE SPECIFICAT O, ALLA LARGHEZZA E ALL’ALTEZZA OTTIMALI.

È possibile che la larghezza della colonna o l’altezza della riga non sia sufficiente per mostrare
correttamente il contenuto di una o più celle.
Nel caso di una colonna, il modo più rapido è effettuare un doppio click in corrispondenza
della suddivisione tra la colonna che si vuole ridimensionare e quella successiva nella barra in
alto.
Alternativamente, si può selezionare l’apposita opzione “Adatta larghezza colonne” nel
menù “Formato”.
Si può inoltre adattare manualmente la dimensione di una colonna spostando il mouse sul
separatore tra due colonne. Il puntatore assumerà la forma di una freccia orizzontale con al
centro una linea verticale e, a quel punto, tenendo premuto il tasto sinistro e muovendo il
puntatore, la colonna di sinistra si ridimensionerà di conseguenza.
Ancora, è possibile impostare un valore numerico per dimensionare una o più colonne
selezionate. Per farlo basta selezionare il menù “Formato” nel gruppo Celle della scheda
Home e da lì scegliere “Larghezza colonne”.
Apparirà una finestra da cui sarà possibile impostare un valore numerico che definisce la
larghezza delle colonne selezionate.
È possibile ottenere lo stesso risultato cliccando col tasto destro dopo aver selezionato una colonna, scegliendo poi
“Larghezza colonne” dal menù contestuale.
Tutte queste opzioni sono valide anche per le righe: è possibile effettuare un doppio click sulla suddivisione tra due
righe per adattare automaticamente l’altezza. È possibile selezionare anche l’opzione “Adatta altezza righe” nel menù
formato e si può dimensionare manualmente l’altezza attraverso il mouse. In questo caso, il cursore assumerà la forma
di una freccia verticale con al centro una riga orizzontale.
Si può anche impostare numericamente l’altezza di una riga attraverso il menù “Altezza righe” disponibile all’interno
del menù “Formato” o cliccando con il tasto destro del mouse dopo aver selezionato una riga.

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3.1.5 BLOCCARE, SBLO CCARE TITOLI DI RIGHE E/O COLONNE.

Può accadere che un foglio contenga una grande quantità di dati e


che quindi si debba scorrere in basso o a destra per visualizzare un
particolare dato. Le intestazioni di riga o di colonna quindi non
sarebbero più visibili, e questo potrebbe creare qualche problema di
comprensione nella lettura della tabella.
Attraverso le opzioni “blocca riquadri” nel menù visualizza, è
possibile indicare ad Excel che una particolare riga o colonna deve
rimanere sempre visibile su schermo.
Se quello che ci interessa è la prima riga o la colonna di sinistra,
troveremo le apposite opzioni “blocca riga superiore” o “blocca
prima colonna”. In questo modo, la riga superiore o la prima colonna
rimarranno sempre visibili su schermo, indipendentemente dalla posizione del cursore.
Se si vuole bloccare più di una riga, più di una colonna o si
vogliono bloccare sia righe che colonne, si può utilizzare la
funzione chiamata “blocca riquadri” dal menù “blocca
riquadri”.
Per attivarla, occorrerà selezionare la prima cella che non
dovrà essere bloccata (quindi, la prima sotto l’incrocio della
riga e della colonna da bloccare) e scegliere l’opzione “blocca
riquadri”.
Per sbloccare la visualizzazione, si può utilizzare l’opzione “sblocca riquadri” che ora sarà accessibile.
Si può anche suddividere il foglio in più zone,
come se il foglio fosse inquadrato da diverse
telecamere, ciascuna che punta una
determinata parte del foglio. Per farlo basta
andare sul menù Visualizza e da lì scegliere
“Dividi”. A seconda di dove si trova la cella
selezionata, lo schermo potrà essere diviso in
2 o in 4 sezioni.
Il foglio che viene visualizzato nei vari riquadri
è sempre il medesimo: se ad esempio si
modifica il contenuto della cella A1 in uno dei
riquadri, anche gli altri, quando inquadreranno la cella A1, riporteranno la modifica.
Per disattivare la suddivisione, si può premere nuovamente il pulsante Dividi dalla scheda Visualizza oppure si può
eseguire un doppio click sulla riga di divisione che è comparsa sullo schermo.
È bene precisare che queste operazioni sono relative solo alla visualizzazione su schermo e non condizionano in alcun
modo la stampa su carta: per ripetere le intestazioni su ogni foglio occorrerà selezionare l’opzione “Stampa titoli”, che
sarà esaminata più avanti.

3.2 FOGLI DI LAVORO

3.2.1 SPOSTARSI TRA DIVERSI FOGLI DI LAVORO.

Un file Excel, metaforicamente, è una cartella in cui sono contenuti diversi fogli di lavoro. A partire da Excel 2013, ogni
cartella di default presenta un solo foglio, ma è possibile aggiungerne quanti se ne vuole.

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Per spostarsi tra i diversi fogli di lavoro, si usano le
linguette presenti in basso sullo schermo: cliccando sul
nome del foglio che si vuole visualizzare, sarà visualizzato
sullo schermo il foglio selezionato.

3.2.2 INSERIRE UN NUOVO FOGLIO DI LAVORO, ELIM INARE UN FOGLIO DI L AVORO.

Per inserire un nuovo foglio di lavoro, basta premere il pulsante contenente un “+” in basso a sinistra. Alternativamente,
si può cliccare in alto sul menù Inserisci e scegliere “Inserisci foglio”.
Si può anche premere il tasto destro su un’etichetta del foglio di lavoro e dal menù di scelta rapida scegliere “inserisci”
e poi “Foglio di lavoro”.
Se si vuole aggiungere più di un foglio con un solo comando, possono essere selezionati più
fogli (ad esempio 3) e, premendo “inserisci foglio”, ne saranno inseriti nel nostro caso 3.
Per eliminare un foglio di lavoro, si può cliccare con il tasto destro sul suo nome in basso e
scegliere “elimina”. Oppure, è possibile scegliere in alto, dal menù Elimina, la voce “Elimina
foglio”.
Se si selezionano più fogli e si sceglie di eliminarli, saranno eliminati simultaneamente.
È importante precisare che non è possibile annullare l’eliminazione di un foglio. Pertanto, se
un foglio viene eliminato, il suo contenuto è irrimediabilmente perduto: l’unico modo di
recuperarlo sarebbe quello di ricaricare una versione precedente del file in cui il foglio era
ancora presente.

3.2.3 INDIVIDUARE BUONI ESEMPI NELL’ATTRIBUZIONE DI NOMI AI FOGLI DI LAVORO: USA RE


NOMI SIGNIFICATIVI INVECE DI ACCETTARE IL NOME PREDEFINITO.

Per impostazione predefinita, i fogli di Excel vengono nominati semplicemente “Foglio 1”, “Foglio 2”, “Foglio 3” ecc.
Si consiglia di assegnare ad ogni foglio di lavoro un nome significativo: facendo doppio click sul nome presente sulla
linguetta sarà possibile digitare il nuovo nome e, per confermarlo, basterà premere invio.
È anche possibile cliccare sulla linguetta con il tasto destro e da lì scegliere “rinomina”, oppure cliccando sulla scheda
Home, nel gruppo celle, al menù Formato la voce “Rinomina Foglio”

3.2.4 COPIARE, SPOSTARE, RINOMINARE UN FOGLIO DI LAVORO ALL’INTERNO DI UN FOGLIO


ELETTRONICO.

Per copiare un foglio di lavoro basta cliccare la linguetta con il suo nome con il tasto sinistro del mouse e trascinarlo
mentre si tiene premuto il tasto CTRL (Option su Mac).
Durante lo spostamento, il cursore mostrerà un piccolo foglio con un “+” indicato sopra: quello è il simbolo
che indica che si sta duplicando un foglio. Una piccola freccia che punta verso il basso mostrerà la posizione
in cui il foglio sarà collocato: una volta rilasciato il mouse, il foglio verrà copiato lì.
È possibile trascinare il foglio anche tra due cartelle Excel diverse: basterà affiancare le due finestre (magari usando
l’opzione Visualizza → Disponi tutto → Affiancate) e si potrà trascinare il foglio mentre si tiene premuto il tasto CTRL
o Option su Mac.

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In alternativa, si può cliccare con il tasto destro sul nome del foglio e scegliere “sposta o copia”. Da qui sarà possibile,
selezionando “crea una copia” copiare il foglio nella posizione indicata attraverso il menù. Con il menù a tendina
“Sposta i fogli selezionati nella cartella” sarà possibile eventualmente spostare o copiare il foglio in una diversa cartella
Excel.
Per spostare il foglio, la procedura è la medesima: basta cliccare sull’etichetta del foglio con il tasto sinistro e trascinarlo
verso il punto di destinazione. Il puntatore del mouse mostrerà l’icona di un piccolo foglio.
Anche in questo caso, sarà possibile spostare il foglio in una differente cartella Excel semplicemente trascinandolo su
una finestra affiancata oppure utilizzando il menù accessibile premendo il tasto destro e selezionando “Sposta o copia”.

4. FORMULE E FUNZIONI
4.1 FORMULE ARITMETICHE

4.1.1 INDIVIDUARE BUONI ES EMPI DI CREAZIONE DI FORMULE: USARE I RIFERIMENTI DI CELLA


INVECE DI INSERIRE DEI NUMERI NELLE FORMULE.

In Excel è possibile impostare relazioni tra le celle, usando operatori aritmetici e riferimenti di cella.
È anche possibile impostare direttamente delle operazioni all’interno della cella inserendo valori numerici, ma questa
non sarebbe una buona pratica, perché si rinuncerebbe ad una delle funzionalità più utili di un foglio di calcolo.
Se si impostano le operazioni con i riferimenti di cella, modificando i valori nelle celle richiamate anche il risultato si
aggiornerà di conseguenza.
Inoltre, sarà possibile utilizzare lo stesso valore in operazioni diverse eseguite in celle distinte.

4.1.2 CREARE FORMULE USANDO I RIFERIMENTI DI CELLA E GLI OPERATORI ARITMETICI


(ADDIZIONE, SOTTRAZIONE, MOLTIPLICAZIONE , DIVISIONE).

La caratteristica principale dei fogli di calcolo come Microsoft Excel è la possibilità di eseguire
calcoli all’interno delle celle.
Ad esempio, inseriamo dei dati nelle celle A1 e A2 e impostiamo, all’interno della cella A3, una
formula per sommare i contenuti delle celle A1 e A2.
Basta cliccare sulla cella A3 e inserire la formula.
In Excel, ogni formula o funzione inserita all’interno di una cella deve iniziare con un segno di
uguale. Questo serve a segnalare al programma che quella che segue è un’operazione o una
funzione che dovrà essere eseguita dal computer.
Pertanto, scriviamo =A1+A2.
Possiamo ottenere lo stesso risultato anche scrivendo l’uguale e poi cliccando su A1, premendo il tasto + e poi cliccando
su A2.
Una volta premuto invio, il calcolo verrà eseguito.
Notare che all’interno della cella viene visualizzato il risultato ma, se la cella è selezionata, la barra della formula
mostrerà qual è l’operazione che è stata impostata per ottenere quel risultato.
Al variare del contenuto delle celle A1 e A2, anche il risultato della somma presente in A3 si aggiornerà
istantaneamente.
Volendo, nella propria formula si può fare riferimento ad altri fogli o addirittura a fogli contenuti in altre cartelle di
lavoro Excel.

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È anche possibile impostare all’interno di una cella direttamente un’operazione indicando i numeri, senza far
riferimento alle celle, ma si perderebbe la possibilità di aggiornare comodamente i dati, perché ogni volta andrebbe
modificata la formula.
Oltre alla somma, possono essere ovviamente inseriti operatori per eseguire sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni.
Secondo le comuni regole matematiche, verranno eseguite prima le moltiplicazioni e le divisioni e poi le somme e le
sottrazioni.
Se si vuole modificare la precedenza delle operazioni, è possibile utilizzare le parentesi.
In questo esempio =3*4+2, prima verrà eseguita la moltiplicazione (3*4 = 12) e poi verrà aggiunto 2. Il risultato, quindi,
sarà 14. Se vogliamo che prima sia eseguita la somma, basterà racchiudere 4+2 tra parentesi, scrivendo =3*(4+2). In
questo caso, verrà moltiplicato 3 per la somma di 4+2, che è 6, ottenendo come risultato 18.
Se l’operazione è complessa e richiede più parentesi nidificate, non si dovranno utilizzare parentesi quadre e parentesi
graffe ma si farà uso di più parentesi tonde. Per agevolare la comprensione dell’utente, i vari livelli di parentesi saranno
indicati con colori diversi.

4.1.3 RICONOSCERE E CAPIRE I VALORI DI ERRORE PIÙ COMUNI ASSOCIATI ALL’USO DELLE
FORMULE: #NOME?, #DIV/0!, #RIF!.

In caso di errori nelle formule, Excel potrà visualizzare vari messaggi di errore.
I messaggi di errore si riconoscono in quanto sono preceduti da un cancelletto e terminano con un “?” o un “!”.
Uno dei messaggi di errore più comuni è una cella che mostra solamente cancelletti: #####. Questo significa che
all’interno della cella è contenuto un numero che la dimensione della colonna non consente di visualizzare per intero.
Basterà allargare la colonna ed il numero sarà visualizzato.
#VALORE! Ci indica invece che l’argomento di una formula o di una funzione è sbagliato: per esempio, se in una delle
celle contenenti i dati operandi è stato inserito del testo invece che un numero.
#RIF! Sta a significare che il riferimento utilizzato non è valido. Ad esempio, questo errore appare quando la formula
inserita fa riferimento ad una cella che è stata eliminata, o ad un foglio che è stato eliminato.
#DIV/0 sta a significare che nella formula c’è una divisione per zero, oppure il divisore è indicato in una cella vuota.
#NOME? Vuol dire che il nome utilizzato non esiste. Per esempio, se è stato erroneamente digitato il nome di una
funzione.
#NUM! Significa che la formula o la funzione contiene valori numerici non validi.
#N/D! indica il fatto che il valore da utilizzare non è disponibile. Per esempio, si fa riferimento ad una cartella di lavoro
che non viene individuata.
È possibile individuare tutte le celle che forniscono valori di errore delle
formule utilizzando il comando “Controllo errori”, disponibile nella scheda
Formule.

4.1.4 COMPRENDERE E USARE NELLE FORMULE I RIFERIMENTI RELATIVI E ASSOLUTI.

Se in una formula si fa riferimento ad altre celle, di default vengono inseriti dei riferimenti relativi.
Per riferimento relativo si intende un riferimento basato sulla posizione relativa della cella che contiene la formula
rispetto alla posizione della cella cui è diretto il riferimento.
Per esempio, se nella cella B1 si fa riferimento alla cella A1, copiando il contenuto della cella B1 nella cella B2, il
riferimento sarà trasposto alla cella A2.

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Per questa ragione, usare il copia e incolla o il completamento automatico su una cella contenente una formula può
avere degli effetti particolari.
Supponiamo che nelle celle A1 e B1 ci siano dei dati e che nella cella C1 sia impostata la formula =A1+B1. Se copiamo o
trasciniamo con il completamento automatico questa cella nella cella sottostante C2, la formula diventerà =A2+B2,
mostrando quindi la somma tra le due celle a fianco.
Se si continua a copiare in basso la cella, la formula diventerà =A3+B3, =A4+B4 e così via. Questo può tornare molto
utile quando si vogliono sommare dati presenti in un elenco.
La stessa cosa avviene se si copia la formula in una diversa colonna: le indicazioni relative alla colonna dei dati operandi
contenuti nella formula saranno aggiornati in conseguenza della posizione relativa della colonna in cui la formula viene
inserita. Copiando nella cella E6 il contenuto della cella C1, la somma diventerà quella tra C6 e D6. È stato quindi
aggiornato sia il riferimento alla riga che quello alla colonna.
È però possibile chiedere ad Excel di utilizzare dei riferimenti assoluti, ossia che consentano di mantenere sempre gli
stessi riferimenti alle celle anche se la formula viene copiata altrove.
Per utilizzare un riferimento assoluto, basta aggiungere il simbolo del dollaro davanti alla lettera che indica la colonna
o al numero che indica la riga.
Un riferimento assoluto alla cella A1, pertanto, sarà espresso come $A$1.
Se inseriamo nella cella B1 il riferimento alla cella $A$1, ovunque questo riferimento verrà copiato o trasposto,
continuerà a puntare alla cella A1.
La formula prima esaminata, =A1+B1, se espressa come =$A$1+$B$1, ovunque sarà copiata mostrerà sempre la
somma delle celle A1 e B1.
Possiamo dire ad Excel anche di utilizzare un riferimento misto, ossia che sia assoluto per la colonna e relativo per la
riga, o assoluto per la riga e relativo per la colonna.
Ad esempio, possiamo esprimere il riferimento alla cella A1 come $A1. In questo caso, copiando la cella, il riferimento
sarà sempre fisso alla colonna A ma si modificherà la riga in relazione a quella in cui riferimento viene copiato.
Al contrario, se inseriamo come riferimento A$1, copiando la cella il riferimento sarà sempre fisso alla riga 1, ma la
colonna varierà secondo dove viene copiato il riferimento.

Ricapitolando, possiamo esemplificare dicendo che:


A1 è un riferimento relativo: sia la riga che la colonna verranno aggiornate quando il riferimento viene copiato in altra
posizione.
$A$1 è un riferimento assoluto: ovunque verrà copiato, continuerà a riferirsi alla colonna A ed alla riga 1.
$A1 è un riferimento misto, assoluto riguardo alla colonna e relativo riguardo alla riga: copiando questo riferimento,
sarà aggiornato il valore della riga ma la colonna continuerà sempre ad essere A.
A$1 è un riferimento misto, assoluto riguardo alla riga e relativo riguardo alla colonna: se si copia questo riferimento,
la riga rimarrà 1 ma sarà aggiornato il valore della colonna secondo la posizione.

Mentre si digita una formula, si può utilizzare il tasto F4 per modificare rapidamente il riferimento tra relativo, assoluto
e misto.

4.2 FUNZIONI

4.2.1 USARE LE FUNZIONI DI SOMMA, MEDIA, MINIMO, MASSIMO, CO NTEGGIO, CONTEGGIO


DELLE CELLE NON VUOTE DI UN INTERVALLO, ARROTONDAMENTO.

Excel consente di svolgere numerose operazioni usando delle funzioni. Queste possono essere digitate direttamente
dall’utente, oppure si può utilizzare la creazione guidata attraverso il pulsante con il simbolo della funzione posto
accanto alla barra della formula.

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In alternativa, si può entrare nella scheda Formule e selezionare “Inserisci funzione” oppure scegliere una dalle
categorie in cui le funzioni sono suddivise.
Nella finestra di dialogo “Inserisci funzione”, si può scegliere una funzione
sfogliando le categorie oppure si può digitare una descrizione di quello che si
intende fare attraverso il box “Cerca una funzione”.
Se selezioniamo ad esempio la funzione “SOMMA”, ci appariranno due aree in cui
possiamo inserire i vari argomenti della funzione. Possiamo digitare a mano
l’intervallo di celle oppure cliccare su una di queste aree ed andare a selezionare le
celle che vogliamo sommare.
Una volta fatto, premendo OK la funzione verrà inserita nella cella e verrà mostrato
il risultato finale.
Alcune funzioni di uso comune possono essere aggiunte in modo ancora più
semplice. Nella scheda Home, nella sezione Modifica, c’è un’icona chiamata “somma”. Se ci si pone sotto una serie di
numeri da sommare e si clicca quell’icona, verrà creata una funzione di somma con i dati presenti in quella colonna.
Allo stesso modo, cliccando sulla freccia a fianco all’icona della somma, è possibile scegliere di applicare le funzioni
MEDIA, CONTA.NUMERI, MIN e MAX.
La sintassi di ognuna di queste formule è la medesima. Si inserisce il nome della formula preceduto da uguale e poi, tra
parentesi, si indica l’intervallo dei valori da considerare. Ad esempio, =MEDIA(A1:A5).
L’intervallo di valori viene espresso utilizzando i due punti che separano il primo termine dall’ultimo. Per indicare tutte
le celle da A1 a C10, basta quindi inserire A1:C10. Se si vogliono inserire più intervalli non contigui, è possibile separarli
con un punto e virgola. Se per esempio vogliamo sommare le celle da A1 a B5 e anche quelle da D1 a F5, possiamo
indicare =SOMMA(A1:B5;D1:F5).
Il punto e virgola funge anche da separatore di argomenti in formule più complesse.
La funzione CONTA.NUMERI conta tutte le celle di un intervallo che presentano numeri. Se invece si vogliono contare
sia quelle che contengono numeri che quelle che contengono testo, si può utilizzare la funzione CONTA.VALORI: in
questo modo, verranno contate tutte le celle non vuote di un intervallo. Per farlo si può utilizzare il menù Inserisci
Funzione oppure digitare manualmente la formula =CONTA.VALORI seguita dall’intervallo tra parentesi. Ad esempio,
=CONTA.VALORI(A1:C5).
Un’altra funzione che può tornare utile è quella di arrotondamento. Grazie a questa funzione, si può arrotondare un
valore di una cella ad un numero specificato di cifre. Con il menù guidato Imposta Funzione, basterà selezionare qual è
la cella da voler arrotondare e, nel secondo argomento, indicare il numero di cifre decimali desiderato. Se ad esempio
si vuole arrotondare la cella A1 ad una sola cifra decimale, quindi, la formula che verrà inserita sarà
=ARROTONDA(A1;1).
Esistono innumerevoli altre funzioni, tutte ricercabili nella scheda Formule.

4.2.2 USARE LA FUNZIONE LOGICA SE (CHE RESTITUISCE UNO DEI DUE VALORI SPECIFICAT I)
CON L’OPERATORE DI C ONFRONTO: =, >, <.

La funzione logica SE è una funzione logica in grado di verificare se una cella soddisfa una determinata condizione,
mostrando un valore se la condizione è soddisfatta o un altro valore se la condizione non è soddisfatta.
Si tratta di una formula condizionale del tipo IF-THEN-ELSE.
Per inserirla, basta cliccare sulla cella in cui si vuole immettere la formula e, attraverso il menù Inserisci Funzione,
andando nella categoria “Logiche”, si può trovare “SE”.
In “TEST” si deve inserire la condizione che si intende verificare. Ad esempio, supponiamo che si voglia verificare se
una somma di valori ammonta a 100.
La somma si trova nella cella A10. Andremo quindi a scrivere, nell’area “Test”, A10=100.
Nell’area “Se_vero” indichiamo tra virgolette quello che Excel dovrà scrivere se è A10 è uguale a 100. Scriveremo, per
esempio “OK”. Nell’area “Se_falso”, scriveremo “Verificare i dati”.

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Pertanto, se la somma dei dati inseriti ammonta a 100, apparirà “OK”, altrimenti Excel ci segnalerà di verificare i dati.
La sintassi della formula sarà =SE(A10=100;"ok";"verificare i dati"). Il primo
argomento è la condizione da verificare. Dopo il primo punto e virgola,
occorre inserire tra virgolette qual è il testo che apparirà se la condizione è
verificata positivamente. Dopo il secondo punto e virgola, sempre tra
virgolette, cosa dovrà apparire se la condizione risulta non verificata.
Il confronto può essere fatto, oltre che con l’uguale, anche con gli operatori
maggiore e minore. È possibile anche combinarli con l’uguale.
Per esempio, se vogliamo verificare se una somma di valori supera 18, possiamo indicare nella condizione test che
C2>=18. A questo punto, nelle aree “Se_vero” e “Se_falso” possiamo prevedere tra virgolette “prova superata” e “prova
insufficiente”. Se il valore della somma sarà maggiore o uguale a 18, otterremo l’indicazione che il punteggio è
sufficiente, altrimenti apparirà “prova insufficiente”.
È possibile inserire anche una funzione SE nidificata, ossia prevedere che se una condizione non viene verificata
positivamente, il computer proceda a verificarne altre. Prendiamo ad esempio questa formula:
=SE(C2>=24; "Buono"; SE(C2>=18; "Sufficiente"; "Insufficiente"))
In questo caso il SE verificherà prima se il voto è maggiore o uguale a 24. Se lo è, scriverà “Buono”. Altrimenti, passerà
alla seconda funzione SE e andrà a verificare se il voto è maggiore o uguale a 18. In caso positivo, scriverà “Sufficiente”.
In caso negativo, verrà scritto “Insufficiente”.

5. FORMATTAZIONE
5.1 NUMERI E DATE

5.1.1 FORMATTARE LE CELLE IN MODO DA VISUALIZZARE I NUMERI CON UNA QUANTITÀ


SPECIFICA DI DECIMALI, VISUALIZZARE I NUMERI CON O SENZA IL PUNTO CHE INDICA LE
MIGLIAIA.

Quando si inserisce un valore all’interno di una cella, questo può essere formattato
diversamente a seconda della tipologia a cui appartiene. Ad esempio le etichette di testo,
i numeri, le date e le percentuali possono essere formattati ciascuno attraverso
specifiche opzioni.
Excel comprenderà automaticamente il tipo di dato che si inserisce, ma l’utente potrà
modificarlo attraverso il menù a tendina presente all’interno del gruppo Numeri nella
scheda Home.
La formattazione dei valori numerici non ne altera il valore, ma modifica solamente la rappresentazione.
È possibile ad esempio ridurre o aumentare i decimali visualizzati attraverso i pulsanti “aumenta decimali” o “diminuisci
decimali” presenti nel gruppo Numeri della scheda Home. Sempre nello stesso gruppo, è presente il pulsante “stile
separatore”, che consente di attivare il punto che separa le migliaia.
Un modo più preciso per modificare le opzioni di formattazione è quello di utilizzare il menù Formato Celle.
Per accedervi, basta cliccare con il tasto destro su una cella e scegliere “Formato celle” oppure andare sul gruppo “Celle”
della scheda Home, premere “Formato” e scegliere “Formato celle”. Oppure ancora, si può premere CTRL+1, sia su
PC che su Mac.
Una volta dentro, andando nella scheda “Numero” è possibile modificare gli stili di formattazione per ogni categoria di
dato. Selezionando “Numero” dalla lista “Categoria:”, si potranno decidere il numero di posizioni decimali, se usare o
meno il separatore delle migliaia e quale sia il modo preferito per visualizzare i numeri negativi.

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5.1.2 FORMATTARE LE CELLE IN MODO DA VISUALIZZARE UN FORMATO SPECIFICO DI DATA,
VISUALIZZARE UN SIMB OLO DI VALUTA.

Se una cella contiene una data, Excel può formattarla in vari modi.
Anzitutto, è possibile scegliere dal menù a discesa presente nel gruppo numeri della scheda Home se formattarla come
“Data in cifre” o “Data estesa”.
Per avere maggiori opzioni, si può usare il menù Formato Celle.
Per accedervi, basta cliccare con il tasto destro su
una cella e scegliere “Formato celle” oppure andare
sul gruppo “Celle” della scheda Home, premere
“Formato” e scegliere “Formato celle”. Oppure
ancora, si può premere CTRL+1, sia su PC che su
Mac.
Una volta dentro, andando nella scheda “Numero”
e cercando “Data” tra le categorie sarà possibile
scegliere il formato tra numerose opzioni proposte.
Una cella può contenere anche un orario, ed il suo
formato può essere impostato attraverso il citato
menù a tendina oppure ancora attraverso Formato
Celle. Cercando “Ora” tra le categorie, sarà
possibile scegliere tra vari formati.
Si può anche attribuire ad una cella contenente
numeri un simbolo di valuta. Cliccando sul simbolo
che raffigura le monete presente nel gruppo
Numeri della scheda Home, il numero verrà automaticamente convertito in formato contabilità, aggiungendovi il
simbolo dell’Euro e settando l’approssimazione a due cifre decimali.
La valuta di riferimento può essere modificata premendo sulla piccola freccia
presente a destra dell’icona con le monete.
Oltre al formato “Contabilità”, dal menù a tendina si può scegliere anche il formato
“Valuta”: la differenza principale è il posizionamento del simbolo della valuta,
allineato a destra o affiancato al numero.
Anche in questo caso, attraverso “Formato celle” alle categorie “Valuta” e
“Contabilità” sarà possibile modificare alcune opzioni più specifiche.

5.1.3 FORMATTARE LE CELLE PER VISUALIZZARE I NUMERI COME PERCENTUALI.

Per visualizzare un numero come percentuale, basta premere il pulsante con il simbolo di percentuale
presente nel gruppo numeri della scheda home, oppure scegliere “Percentuale” dal menù a tendina del
gruppo numeri.
Se è già presente un numero, questo sarà convertito in percentuale. Ad esempio, 0,75 verrà visualizzato come 75%.
Se la cella è vuota, il numero sarà inserito direttamente come percentuale. Nei calcoli verrà comunque utilizzato il suo
valore numerico: ad esempio, 50% sarà trattato come 0,5.
Anche in questo caso, è possibile accedere al menù Formato Celle per modificare il numero di posizioni decimali,
modificabili anche attraverso i comandi appositi presenti nel gruppo numeri della scheda home.

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5.2 CONTENUTO

5.2.1 MODIFICARE L’A SPETTO DEL CONTENUTO DI UNA CELLA: TIPO E DIMENSIONI DEI
CARATTERI.

Selezionando una cella o un intervallo di celle, è possibile modificare il carattere usato al loro
interno.
Se la cella è vuota, si imposterà lo stile che sarà adottato quando si inizia a digitare. Il modo
più semplice è utilizzare l’apposito menù a tendina presente nel gruppo home.
Oltre al tipo di carattere, si può scegliere la dimensione del carattere, espressa in punti.
Più alto è il numero, più grande è il carattere. Anche in questo caso troviamo un menù a
tendina con alcune dimensioni predefinite. Se la dimensione che si sta ricercando non è
presente (ad esempio, 25) la si può inserire manualmente.
Si può anche inserire il valore decimale 5, preceduto da virgola: è possibile dunque richiedere
ad Excel di utilizzare come dimensione del font, ad esempio, un valore di 9,5.
Per modificare la grandezza del font, si possono utilizzare anche i bottoni “Aumenta
dimensioni carattere” e “Riduci dimensioni carattere”.
Si possono utilizzare anche le opzioni del menù Formato Celle.
Per accedervi, basta cliccare con il tasto destro su una cella e scegliere “Formato celle” oppure andare sul gruppo “Celle”
della scheda Home, premere “Formato” e scegliere “Formato celle”. Oppure ancora, si può premere CTRL+1, sia su
PC che su Mac.
Alla voce “carattere”, sarà possibile scegliere tutte le varie opzioni collegate al carattere.

5.2.2 APPLICARE LA FORMATTAZIONE AL CONTENUTO DELLE CELLE, QUALE: GRASSETTO,


CORSIVO, SOTTOLINEATURA, DOPPIA SOTTOLINEATURA.

Si può modificare il tipo carattere di una cella che già contiene del testo oppure si può
impostare lo stile che sarà adottato quando si inizierà a digitare in una cella vuota.
Per farlo si possono usare i controlli presenti all’interno della scheda Home, nel gruppo
carattere, dove sono ben visibili le icone G, C e S, che stanno per Grassetto, Corsivo e
Sottolineato.
Circa la sottolineatura, premendo sulla freccia che punta verso il basso a fianco della S di
sottolineato, sarà possibile impostare anche una sottolineatura doppia.
Anche in questo caso, si può ricorrere alla finestra Formato Celle con le modalità già illustrate. Qui, alla scheda
“Carattere” sarà possibile scegliere lo stile del carattere, ma anche vari tipi di sottolineatura attraverso il menù a
tendina “sottolineatura”.

5.2.3 APPLICARE COLO RI DIVERSI AL CONTENUTO, ALLO SFONDO DEL LE CELLE.

Si può applicare un colore al contenuto ed allo sfondo di celle che già contengono testo, oppure si possono applicare le
impostazioni a celle vuote in previsione di quando vi si inseriranno dei dati.
Nella scheda Home, nel gruppo Carattere, c’è un’icona chiamata “Colore carattere” che, se
premuta, modifica il carattere della cella o delle celle selezionate secondo il colore preimpostato.
Per modificarlo, basta premere sulla piccola freccia che punta verso il basso per mostrare una
tavolozza di colori.
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A fianco a quest’icona ce n’è un’altra, chiamata “Colore riempimento”, che consente di modificare il colore di sfondo
della cella o delle celle selezionate. Anche in questo caso, premendo sulla freccia a fianco, si potrà scegliere il colore da
applicare.
In alternativa, si può utilizzare ancora una volta il menù “Formato celle”. All’interno, alla scheda “Carattere”, sarà
possibile impostare il colore del font. Andando invece sulla scheda “Riempimento”, si potrà impostare il colore di
sfondo ed eventualmente selezionare un motivo di riempimento tra quelli predefiniti.

5.2.4 COPIARE LA FORMATTAZIONE DA UNA CELLA AD UN’ALTRA, DA UN INSIEME DI CELLE AD


UN ALTRO.

È possibile copiare lo stile di formattazione da una cella ad un’altra, senza modificare il


contenuto.
Per farlo occorre dapprima selezionare la cella o le celle da cui si vuole copiare il formato
e quindi selezionare lo strumento “copia formato”, nel gruppo appunti della scheda
Home.
Il puntatore del mouse si trasformerà in una croce bianca con a fianco un pennello: la
cella o le celle che saranno selezionate da questo puntatore assumeranno il formato
preso come modello.
Se si esegue un doppio click sullo strumento copia formato, si può applicare il formato
copiato anche a più celle non contigue, fino a che non si disattiva lo strumento
cliccandoci sopra oppure premendo il tasto ESC.
È possibile copiare il formato di più celle diverse contemporaneamente. Se dopo aver
copiato il formato di più celle si seleziona una sola cella come destinazione, verrà
modificato il formato anche delle celle circostanti, in una zona di dimensioni pari al
numero delle celle di cui è stato copiato il formato.
Al contrario, se quando si incolla il formato si seleziona un’area maggiore del numero di
celle di cui è stato copiato il formato, il formato in memoria verrà ripetuto più volte in
tutta l’area selezionata.

5.3 ALLINEAMENTO, BO RDI ED EFFETTI

5.3.1 APPLICARE LA PROPRIETÀ DI ANDARE A CAPO AL CONTENUTO DI UNA CELLA, DI UN


INSIEME DI CELLE.

Se il contenuto di una cella è troppo lungo, la visualizzazione può venire troncata


se alla sua destra c’è una cella non vuota.
Si può pertanto chiedere al programma di mandare il testo a capo
automaticamente assecondando la dimensione della colonna. Nella scheda
Home, nel gruppo Allineamento, troviamo infatti l’icona “Testo a capo”. Una
volta attivato, il testo andrà a capo quando raggiungerà il margine destro della
cella, estendendone l’altezza.
Si può attivare questa opzione anche nel menù “Formato celle” alla scheda “Allineamento”.
Sempre dal menù “Formato cella”, volendo, si può scegliere l’opzione opposta: attivando invece “Riduci e adatta” il
testo si ridurrà automaticamente per essere contenuto entro i limiti della cella.

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5.3.2 ALLINEARE IL CONTENUTO DI UNA CELLA: IN ORIZZONTALE, IN VE RTICALE. IMPOSTARE
L’ORIENTAMENTO DEL CONTENUTO DI UNA CELLA.

È possibile allineare il contenuto di una cella sia sull’asse orizzontale che su quello verticale. Si possono utilizzare gli
appositi pulsanti presenti sulla scheda “home”, nel gruppo “Allineamento”.
Attraverso l’uso di questi pulsanti, si può stabilire se il testo sarà allineato sul piano
orizzontale a sinistra, a destra o centrato e se sul piano verticale sarà allineato in alto, in
basso o al centro.
Per effettuare l’allineamento, si può utilizzare anche il menù Formato Celle, accessibile
cliccando con il tasto destro su una cella e scegliendo “Formato celle”, oppure andando sul
gruppo “Celle” della scheda Home, premendo “Formato” e scegliendo “Formato celle”. Oppure ancora, si può premere
CTRL+1, sia su PC che su Mac.
Entrati nel menù, alla scheda Allineamento, saranno disponibili due menù a tendina attraverso cui definire
l’allineamento orizzontale e verticale della cella o del gruppo di celle selezionato.
Sempre da questo menù, si può anche definire l’orientamento di una cella, utilizzando l’area sulla destra che consente
di indicare l’angolo di rotazione del testo, espresso in gradi, oppure di cliccare sull’arco presente nel riquadro per
definire l’angolazione desiderata.
L’angolazione può essere modificata anche attraverso il pulsante “Orientamento” presente nel gruppo Allineamento
della scheda Home.

5.3.3 UNIRE PIÙ CELLE E COLLOCARE UN TITOLO AL CENTRO DELLE CELLE UNITE.

Talvolta, può tornare comodo unire due o più celle in un’unica grande cella, magari per consentire ad un testo molto
lungo o ad un titolo di essere visualizzato correttamente.
Si può utilizzare il bottone “Unisci e centra” presente nella scheda Home al gruppo “Allineamento”.
La cella unita assumerà la dimensione delle celle che la costituiscono.
Se si uniscono più celle contenenti del testo, il testo che verrà conservato sarà
quello della cella superiore sinistra. Bisogna quindi stare attenti, perché si rischia
di perdere dei dati: Excel conserverà solo il primo valore non nullo dall’alto e da
sinistra.
Anche in questo caso, in alternativa, si può utilizzare il menù “Formato celle”.
Nella scheda “Allineamento”, si può attivare l’opzione “Unione celle” per unire le
celle e selezionare le opzioni di allineamento testo, orizzontali e verticali, per centrare il contenuto.

5.3.4 AGGIUNGERE DEG LI EFFETTI AI BORDI DI UNA CELLA, DI UN INSIEME DI


CELLE: LINEE, COLORI.

È possibile aggiungere un bordo ad una cella. Il modo più rapido è selezionare la cella ed
utilizzare l’apposita icona presente nel gruppo Carattere della scheda Home.
Premendo il bottone, si applicherà l’impostazione selezionata. Per modificarla, si può premere
la piccola freccia che punta verso il basso che è a fianco e apparirà un menù con i vari tipi di
bordo possibili.
In basso, troviamo lo strumento per selezionare il colore e per scegliere lo stile della linea.
Si può poi scegliere “disegna bordo” per utilizzare un’opzione che consente di indicare
specificamente i bordi da voler aggiungere alle celle.

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Con “Elimina bordo”, analogamente, si possono indicare i bordi da eliminare.
In alternativa, per impostare i bordi si può utilizzare il menù “Formato celle”, richiamabile con le procedure
precedentemente indicate. Nella scheda “Bordo” sono presenti dei controlli molto dettagliati che consentono di
impostare lo stile del bordo, il colore e quale parte della cella deve essere contraddistinta dal bordo.
Per esempio, se si selezionano più celle, si può scegliere di inserire solo i bordi esterni, solo quelli interni oppure
scegliere una bordatura personalizzata, aggiungendo ad esempio solo i bordi sinistri di un particolare tipo e colore e
quelli orizzontali centrali di un altro tipo e di un altro colore.

6 GRAFICI
6.1 CREAZIONE

6.1.1 CREARE DIFFERENTI TIPI DI GRAFICI A PARTIRE DAI DATI DI UN FOGLIO ELETTRON ICO:
GRAFICI A COLONNE, A BARRE, A LINEE E A TORTA.

Una delle funzioni più utili di Excel è la possibilità di creare un grafico a partire dai dati presenti
nel foglio di calcolo.
Ciò consente di presentare efficacemente i propri dati, producendo dei report accattivanti.
Si possono creare vari tipi di grafici e, attraverso le opzioni disponibili, personalizzarne il look.
Per prima cosa, occorre selezionare i dati e poi cliccare sulla scheda Inserisci. Da lì è possibile,
nel gruppo grafici, scegliere direttamente il tipo di grafico che si vuole creare.
Cliccando su “grafici consigliati”, vengono mostrati alcuni grafici compatibili con la tipologia di
dati selezionata. Se si preme sulla scheda “tutti i grafici”, si potranno invece visionare tutti i tipi
di grafico messi a disposizione da Excel.
Il grafico più comune è l’istogramma. Serve a confrontare valori di più categorie, evidenziando
valori assoluti, percentuali oppure tendenze. Esistono vari tipi di istogrammi: affiancati, in pila,
sovrapposti… Inoltre è possibile mostrarli sia in formato bidimensionale che tridimensionale.
Questi ultimi consentono di confrontare tra loro anche più serie diverse.
I grafici a linee sono per certi versi simili, ma sono finalizzati a mostrare tendenze e andamenti,
specie tra elementi in confronto tra loro. Il tipico esempio è la visualizzazione dell’andamento
dei ricavi di un’impresa al variare del tempo.
I grafici a torta invece mostrano il contributo delle varie componenti rispetto ad un totale.
Utilissimi e molto chiari per mostrare come le componenti contribuiscano all’ammontare
globale, non consentono però di rappresentare più di una serie di dati. Inoltre, se i dati sono
numerosi, le fette in cui la torta è suddivisa diventano troppo piccole e quindi non
immediatamente distinguibili.
I grafici a barre sono simili agli istogrammi, ma più che la variazione di un valore nel tempo sono
finalizzati a mostrare il confronto tra più valori.
I grafici ad area visualizzano differenze tra serie di dati e sono utili quando si vogliono
visualizzare serie di dati molto numerose. Con alcuni tipi di grafici ad area, è possibile mostrare anche la relazione delle
varie parti rispetto al totale.
I grafici a dispersione (XY) consentono di confrontare coppie di valori, evidenziando le correlazioni e la dispersone tra
vari punti disposti sugli assi.
I grafici azionari sono utilizzati nella finanza ma vengono impiegati anche per mostrare dati scientifici, come la
variazione di temperature.
I grafici a superficie mostrano combinazioni tra più insiemi, mentre i grafici ad anello sono simili a quelli a torta, ma
consentono di mettere in relazione anche più serie, attraverso l’utilizzo di più anelli concentrici.
I grafici a bolle sono invece simili ai grafici a dispersione, ma visualizzano una serie ulteriore di dati che definisce la
grandezza della bolla.

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Il grafico a radar mette a confronto i valori di diverse serie di dati, rappresentando i dati su varie assi che si diramano
dal centro.
I grafici a cascata visualizzano dati aggiunti o sottratti ad un dato totale. Aiutano a comprendere, ad esempio,
l’influenza su un valore iniziale di una serie di valori positivi o negativi.
I grafici a imbuto servono a mostrare i valori di diverse fasi di un processo. Ad esempio, possono essere utilizzati per
visualizzare le fasi di un processo di vendita, mostrando l’ammontare delle entrate per ogni fase. In genere, i valori sono
visualizzati in modo da ridursi gradualmente, facendo somigliare complessivamente il grafico ad un imbuto.
Nelle più recenti versioni di Excel sono stati introdotti anche i grafici a mappe, utili per mostrare dati dislocati su diverse
a zone geografiche.
Una vota inserito il grafico, il programma attiva le schede contenenti
gli “strumenti grafico”, ossia le specifiche schede “progettazione” e
“formato”. Nella scheda Progettazione troviamo il pulsante seleziona
dati, che consente di aggiungere o rimuovere dati dalla serie,
aggiungere o rimuovere altre serie ed assegnare un nome a ciascuna
serie. Il menù consente inoltre di scambiare i valori delle ascisse con
quelli delle ordinate attraverso il pulsante “inverti righe colonne”
Troviamo infine uno strumento che consente di spostare il grafico, trasferendolo sia in un altro punto dello stesso foglio
che su un foglio differente.

6.1.2 SELEZIONARE UN GRAFICO.

Per selezionare un grafico, basta cliccare sul grafico stesso. Appariranno i menù “strumenti grafico”, ossia
“progettazione” e “formato”, che consentono di operare modifiche.
Per selezionare un elemento specifico del grafico, è possibile cliccarlo dopo aver
selezionato il grafico. In alternativa, si può ricorrere al menù a tendina presente nel
gruppo “Selezione corrente” della scheda “Formato”. Da questo menù, sarà possibile
scegliere le varie componenti del grafico.
È anche possibile selezionare le serie o i singoli punti, che possono essere scelti
cliccandovi sopra dopo aver premuto sulla serie cui il punto appartiene.

6.1.3 MODIFICARE IL TIPO DI GRAFICO.

Anche dopo aver creato un grafico, è possibile convertirlo in un grafico di un differente tipo,
provando tutte le diverse alternative per meglio visualizzare i dati di cui si dispone.
Il modo più rapido per farlo è cliccare con il tasto destro e scegliere “Cambia tipo di grafico”:
apparirà un menù contenente tutte le possibili tipologie.
Alternativamente, si può utilizzare il bottone “Cambia tipo di grafico” presente nel menù
contestuale “Progettazione”, che fa comparire la medesima finestra.

6.1.4 SPOSTARE, RIDIMENSIONARE, ELIMINARE UN GRAFICO.

Per spostare un grafico, si può semplicemente cliccare al suo interno, in prossimità dei bordi, e trascinarlo tenendo
premuto il tasto sinistro del mouse. Il puntatore, nella circostanza, assumerà la forma di una croce composta da quattro
frecce.
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In alternativa, si può eseguire un taglia e incolla: si clicca sul grafico e si preme l’icona taglia presente in alto nel menù
home, oppure si preme la combinazione di tasti CTRL-X (o CMD-X su Mac), oppure ancora si clicca sul grafico con il
tasto destro e si seleziona taglia.
Successivamente, ci si posiziona dove si vuol spostare il grafico e si preme il tasto incolla, o si utilizza la combinazione
CTRL-V (o CMD-V su Mac).
Si può incollare il grafico anche su un altro foglio attivo, o in un altro software della suite Microsoft Office.
Un altro modo per spostare un grafico è utilizzare il bottone “Sposta grafico” che si trova a destra nella
scheda Progettazione, oppure cliccando sul grafico col tasto destro e scegliendo “Sposta grafico”. Apparirà
una finestra in cui si potrà decidere se spostarlo su un nuovo foglio o su uno già esistente.
Per ridimensionare il grafico, è possibile utilizzare
uno degli otto controlli (o “maniglie”) che
compaiono ai lati, e che hanno la forma di un
cerchietto sulla versione Windows e di un
quadrato sulla versione Mac.
Posizionandosi sopra, il puntatore assume la
forma di una freccia a due punte e, tenendo
premuto il tasto sinistro mentre si trascina il
mouse, il grafico verrà ridimensionato. Se si usa
una maniglia posta al centro dell’asse orizzontale
o verticale, il grafico verrà allargato o allungato.
Usando le maniglie d’angolo, il grafico verrà
ridimensionato su entrambi gli assi.
Se nel mentre si tiene premuto il tasto maiuscole, il ridimensionamento sarà effettuato rispettando le proporzioni.
Per cancellare un grafico, basta selezionarlo e premere il tasto CANC (o backspace su Mac), oppure, una volta
selezionato, si può usare il menù “Cancella” presente a destra nella scheda Home scegliendo “Cancella contenuto” o
“Cancella tutto”.

6.2 MODIFICA

6.2.1 INSERIRE, ELIMINARE, MODIFICARE IL TITOLO DI UN GRAFICO.

Per inserire un titolo è necessario selezionare il grafico e quindi,


cliccando sulla scheda contestuale “Progettazione”, occorre cliccare su
“Aggiungi elemento grafico”, poi su “Titolo del grafico” e quindi
scegliere tra “sopra il grafico” e “sovrapposto centrato”.
A questo punto, il titolo apparirà nella zona prescelta. Per modificarlo
basta selezionarlo e digitare il contenuto.
Come tutti gli elementi che compongono un grafico, è possibile
effettuare delle modifiche più specifiche con l’apposito menù di opzioni.
Per aprirlo, si può effettuare un doppio click sul bordo del titolo oppure
selezionare “Formato titolo grafico” cliccando con il tasto destro sul
titolo, oppure ancora premendo la combinazione di tasti CTRL+1 dopo
aver selezionato l’elemento del grafico di interesse.
Il menù che apparirà contiene tre distinte sezioni, “Riempimento e
linea”, “Effetti” e “Dimensioni e proprietà”.
Attraverso queste sezioni, sarà possibile modificare il colore e lo stile di riempimento della casella del titolo, il bordo,
nonché l’ombreggiatura, la presenza di un eventuale alone, la sfumatura dei contorni e l’effetto 3D. Infine, si può
modificare anche l’allineamento del testo rispetto alla casella e l’orientamento, potendo anche ruotare il testo secondo
un angolo liberamente indicato dall’utente.
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Per eliminare il titolo, basta selezionare la casella e premere il tasto canc (o backspace su Mac), oppure cliccare su
“Aggiungi elemento grafico” e su “Titolo del grafico”, per poi scegliere “Nessuno”.
Quando si deve selezionare un oggetto esistente all’interno di un grafico, si può anche procedere attraverso il menù a
tendina presente nel gruppo “Selezione corrente” della scheda “Formato”. Lì sono elencati tutti i vari elementi di cui il
grafico è composto.

6.2.2 INSERIRE ETICHETTE AI DATI DI UN GRAFICO: VALORI/NUMER I,


PERCENTUALI.

Dopo aver selezionato il grafico, cliccando sulla scheda “Progettazione” e selezionando


“Etichette dati” dal menù “Aggiungi elemento grafico”, sarà possibile aggiungere un’etichetta
dati scegliendone la posizione preferita.
Le impostazioni dell’etichetta saranno comunque modificabili effettuando un doppio click
sull’etichetta oppure cliccando col tasto destro e scegliendo “Formato etichetta dati”, oppure
ancora premendo CTRL+1 dopo aver selezionato l’etichetta.
Nel menù contestuale, oltre alle sezioni “Riempimento e linea”, “Effetti” e “Dimensioni e
proprietà”, già precedentemente esaminate, apparirà la sezione “Opzioni etichette”. Cliccando
su questa sezione, sarà possibile definire nel dettaglio cosa deve essere mostrato nell’etichetta,
la sua posizione nonché le opzioni proprie del numero che viene visualizzato. Il valore potrà
essere configurato come un’etichetta di testo, un numero, una valuta, una data e una
percentuale, con tutte le specifiche opzioni per ciascuna categoria.

6.2.3 MODIFICARE IL COLORE DELLO SFONDO DELL’AREA DI UN GRAFICO, IL COLOR E DI


RIEMPIMENTO DELLA LE GENDA.

Il colore di sfondo di un grafico è facilmente modificabile. Basta selezionare il grafico cliccando


su una zona vuota ed effettuare un doppio click, oppure cliccando con il tasto destro e
scegliendo “Formato area grafico”, oppure ancora premendo CTRL+1.
A questo punto, apparirà il menù contestuale sulla destra che prevede le già citate sezioni
“Riempimento e linea”, “Effetti” e “Dimensioni e proprietà”. Nella sezione “Riempimento e
linea” si potrà scegliere se effettuare un riempimento a tinta unita, un riempimento sfumato,
un riempimento a immagine o a trame o un riempimento a motivo. Se si sceglie un
riempimento a immagine, apparirà una nuova sezione “immagine” con cui sarà possibile
definire il livello di trasparenza dell’immagine.
Notare la differenza tra “area del grafico” ed “area del tracciato”. L’area del grafico comprende
tutto il riquadro in cui è contenuto l’oggetto grafico, mentre l’area del tracciato è solamente
l’area in cui è presente il tracciato. È possibile impostare uno sfondo specifico per ciascuna delle
due aree.
Lo stesso discorso vale per la legenda: cliccando due volte sulla legenda (o selezionando
“formato legenda” dal tasto destro, o premendo CTRL+1) apparirà il menù a destra, da cui
poter scegliere le stesse opzioni, tra cui i vari tipi di riempimento.

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6.2.4 MODIFICARE IL COLORE DELLE COLONNE, DELLE BARRE, DELLE LINEE, DELLE FETTE DI
TORTA DI UN GRAFICO.

È possibile modificare il colore di tutti gli elementi che compongono un grafico (come le barre in caso di istogrammi o
le fette in caso di torte).
È possibile infatti selezionare con un doppio click una serie oppure un singolo elemento, cliccandovi sopra dopo aver
selezionato una serie. Dopo aver operato la selezione, si potrà richiamare il menù contestuale da cui modificare il
formato del riempimento, che potrà anche in questo caso essere a tinta unita, sfumato, con immagine o trama o a
motivo.
Dallo stesso menù, si potranno modificare il bordo, l’ombreggiatura o il formato 3D.
Anche in questo caso è possibile aprire il menù cliccando con il tasto destro e scegliendo
“Formato serie di dati”, oppure attraverso la combinazione di tasti CTRL+1.
Dopo aver selezionato la serie, si può anche cliccare sulla scheda “Formato” e da lì scegliere
“Formato selezione” oppure, direttamente, cambiare il colore, il contorno e gli effetti
attraverso i comandi contenuti nel gruppo “Stili forma” all’interno della scheda.

6.2.5 MODIFICARE LE DIMENSIONI E IL COLORE DEI CARATTERI DEL TITOLO DI UN GRAFICO,


DEGLI ASSI DI UN GRAFICO, DEL TESTO DELLA LEGENDA DI UN G RAFICO.

È possibile modificare facilmente il carattere del testo che compare all’interno del titolo di un grafico, degli assi o della
legenda.
Basta selezionare il testo e operare attraverso i classici comandi presenti nella scheda Home.
Alternativamente, si può cliccare sull’elemento da modificare con il tasto destro e da lì scegliere “Carattere”. Apparirà
un menù con tutte le impostazioni relative al carattere: il font, lo stile, il colore, gli effetti nonché la spaziatura verticale
e la crenatura, ossia lo spazio che intercorre tra i singoli caratteri considerando l’asse orizzontale.
Volendo, si può anche aprire il menù di formato con le consuete modalità doppio click, tasto destro o CTRL+1 e da lì
selezionare “opzioni testo” per accedere ai comandi che consentono di regolare il riempimento, l’ombreggiatura, il
formato 3D e l’angolo di rotazione del testo.

7. PREPARAZIONE DELLA STAMPA


7.1 IMPOSTAZIONE

7.1.1 MODIFICARE I MARGINI DEL FOGLIO DI LAVORO: SUPERIORE, INFERIORE, SINISTRO,


DESTRO.
Tra le varie opzioni disponibili per la stampa di un foglio Excel, è essenziale quella
che consente di modificare i margini del foglio.
È importante precisare che questo tipo di impostazione è specifica per ciascuno
dei fogli presenti nella cartella. Se si vogliono impostare le proprietà dei margini di
più fogli contemporaneamente, occorre selezionarli tenendo premuto il tasto
maiuscole in caso di fogli contigui oppure il tasto CTRL per selezionare fogli non
contigui. Per selezionare tutti i fogli, si può anche cliccare col tasto destro
sull’etichetta di un foglio e scegliere “Seleziona tutti i fogli”.
Per modificare i margini, il modo più semplice è quello di cliccare su “Layout di
pagina” e, dalla scheda “Imposta pagina”, cliccare sul bottone “Margini” e da lì
scegliere uno dei margini predefiniti.

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Se si vogliono invece modificare più specificamente le varie misure, si può scegliere, dal menù Margini, la voce “Margini
personalizzati”.
Apparirà la scheda “Margini” del menù “Imposta pagina”. Da qui sarà possibile specificare, in centimetri, la dimensione
dei vari margini superiore, inferiore, sinistro e destro. Inoltre, si potrà definire l’altezza dell’intestazione e della sezione
piè di pagina. Nella scheda si trovano anche i selettori che consentono di allineare il foglio al centro della pagina, sia
orizzontalmente che verticalmente.
Premendo sul bottone “Stampa” o su “Anteprima di stampa”, verrà aperto il menù di stampa, che mostra sul lato destro
un’anteprima del foglio.
Se si preme sul piccolo bottone che indica i margini presente in basso a destra, i margini verranno chiaramente indicati
sul foglio attraverso delle righe celesti e dei quadratini.
Anche qui ci sarà la possibilità di modificare i margini attraverso il menù a tendina presente sulla sinistra, oppure
trascinando con il tasto sinistro premuto i quadratini che delimitano gli estremi dei margini.

7.1.2 MODIFICARE L’O RIENTAMENTO DEL FOGL IO DI LAVORO: ORIZZO NTALE O VERTICALE.
CAMBIARE LE DIMENSIO NI DELLA CARTA.

Poiché quando si lavora su Excel si è soliti operare considerando l’area visibile del monitor,
è frequente che si tenda ad estendere orizzontalmente la propria area di lavoro. Questo
potrebbe creare un problema quando si stampa il foglio su carta, perché il foglio
generalmente viene consultato in verticale.
Si può però chiedere ad Excel di stampare su un foglio di carta orientato in orizzontale.
Anche questa impostazione è specifica per ciascuno dei fogli presenti nella cartella,
dunque se la si vuole applicare a più fogli occorre dapprima selezionarli usando SHIFT,
CTRL o l’opzione “Seleziona tutti i fogli” che appare cliccando con il tasto destro sul nome
di un foglio.
Per modificare l’orientamento di un foglio, basta selezionare il menù “Layout di pagina” e cliccare sul pulsante
“Orientamento”. Da qui si potrà scegliere se stampare in verticale o in orizzontale.
È anche possibile, attraverso il menù “Dimensioni” presente a fianco, cambiare le dimensioni della carta su cui si andrà
a stampare.
Queste opzioni sono modificabili anche dal menù stampa che, sul lato sinistro, presenta due menù a tendina che
consentono di personalizzare orientamento e dimensioni.

7.1.3 MODIFICARE LE IMPOSTAZIONI DI PAGINA


IN MODO CHE IL CONTE NUTO DEL FOGLIO DI
LAVORO SIA PRESENTATO SU UN NUMERO
SPECIFICO DI PAGINE.

Aprendo la scheda “Layout di pagina” è possibile cliccare


sulla piccola freccia che punta in basso a destra presente nel
gruppo “Imposta pagina” per far comparire appunto il menù
“Imposta pagina”.
Questo menù consente di operare delle personalizzazioni
più specifiche. Nella scheda “pagina”, oltre a poter
modificare l’orientamento del foglio, si possono impostare le
proporzioni di stampa in percentuale.

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Le proporzioni di stampa sono analoghe allo zoom, solo che anziché riguardare la visualizzazione su schermo
modificano la dimensione con cui il foglio sarà stampato su carta. È possibile immettere un valore tra 10% e 400%
nell’apposito riquadro.
È possibile anche chiedere al programma di adattare la dimensione della stampa per contenere l’area scelta entro un
certo numero di fogli, sia orizzontalmente che verticalmente. La dimensione della stampa verrà definita in
conseguenza del numero di fogli consentito.
Queste opzioni possono essere modificate anche nel menù stampa, dove è possibile attraverso il menù a tendina
“Proporzioni personalizzate” scegliere se adattare il foglio su una singola pagina, adattare tutte le colonne su una
pagina, adattare tutte le righe su una pagina oppure stampare il foglio nelle sue dimensioni effettive, settando quindi
la proporzione di stampa al valore 100%.

7.1.4 INSERIRE, MODIFICARE, ELIMINARE DEL TESTO NELLE INTESTAZIONI E NEI PIÈ DI PAGINA
DI UN FOGLIO DI LAVO RO.

Excel consente di modificare le intestazioni e i piè di pagina: si tratta di quello che verrà stampato nel margine superiore
e nel margine inferiore del foglio.
Per abilitare la visualizzazione delle due aree, basta cliccare sulla scheda inserisci e, all’interno del gruppo “Testo”,
selezionare “Intestazioni e piè di pagina”.
Sarà immediatamente attivata la visualizzazione “Layout di pagina” e sarà possibile digitare il testo all’interno
dell’intestazione o del piè di pagina. Per eliminare o modificare il contenuto, basta selezionarlo come si fa con un
comune testo.
Occorre osservare come
entrambe le zone siano suddivise
in tre distinte porzioni, non
comunicanti, che possono essere
modificate separatamente.
Si aprirà inoltre una scheda
contestuale “Progettazione”
della categoria “Strumenti
intestazione e piè di pagina”, che
racchiude tutte le opzioni
disponibili per la categoria.

7.1.5 INSERIRE ED ELIMINARE CAMPI NELLE INTESTAZIONI E NEI P IÈ DI PAGINA: INFORMAZIONI


SUI NUMERI DI PAGINA, DATA, ORA, NOME DE L FILE E DEL FOGLIO DI LAVORO.

Nella scheda contestuale


“Progettazione” della categoria
“Elementi intestazione e piè di
pagina”, sono disponibili una serie di
elementi che possono essere inseriti
all’interno dei vari riquadri.
Anzitutto, cliccando sui menù “Intestazione” e “Piè di pagina” disponibili a sinistra, sarà possibile scegliere delle
impostazioni predefinite da un menù a tendina.
Se si vuole invece personalizzare le aree secondo le proprie necessità, si può ricorrere ai vari elementi proposti: sarà
possibile inserire il numero di pagina corrente, il numero di pagine totali, la data e l’ora corrente, il percorso e il nome
del file, il nome del foglio ed un’immagine, che potrebbe essere il logo dell’azienda.
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Verranno inseriti dei codici di campo che iniziano tutti con il carattere &, come ad esempio &[Data] o &[Pagina]. Da
questo consegue che se si vuole inserire in questa zona una & affinché sia stampata nel foglio, occorrerà scriverne due
di seguito, per far capire ad Excel che non si tratta di un codice di campo. Per far stampare, ad esempio “Rossi &
Company” occorrerà digitare “Rossi && Company”.
Per eliminare o modificare il campo, basterà selezionare il codice ed eliminarlo come si fa normalmente con il testo.
In merito alla numerazione di pagina, è possibile indicare ad Excel che il conteggio del numero di pagina non inizi come
di consueto dal numero 1. Per farlo occorrerà specificarlo nel campo pagina, scrivendo ad esempio &[Pagina]+3 se si
vuole iniziare da 4, oppure &[Pagina]-1 se si vuole iniziare da 0.
Per uscire dalla visualizzazione delle intestazioni e piè di pagina e ritornare alla modalità normale, si può appunto
premere l’icona “Normale” presente nel gruppo “Visualizzazioni cartella di lavoro” della scheda Visualizza.

7.2 VERIFICA E STAMPA

7.2.1 CONTROLLARE E CORREGGERE I CALCOLI E I TESTI CONTENUTI NEI FOGLI ELETTRONICI.

Excel dispone di alcune una funzionalità in grado di aiutare l’utente a verificare la correttezza di un foglio prima di
avviare la stampa.
Nella scheda “Revisione” troviamo l’icona “Controllo ortografia”, che avvia una verifica dei testi presenti all’interno del
foglio.
Per quanto riguarda invece la correttezza dei calcoli, Excel mette a
disposizione lo strumento “Controllo errori”, presente nel gruppo “Verifica
formule” della scheda Formule. Questa opzione andrà a controllare tutte le
formule presenti nel foglio e segnalerà la presenza di errori.
Per visionare le formule all’interno del foglio in luogo del loro risultato, si può attivare il comando “Mostra formule”.
Tutte le celle contenenti formule, ora, visualizzeranno per esteso il contenuto della formula. Selezionando nuovamente
“Mostra formule”, verrà ripristinata la visione dei risultati.
Il bottone “Valuta formula” inoltre può tornare utile per eseguire il debug di una formula complessa, andando ad
analizzare progressivamente tutte le sue componenti.
Sempre nel medesimo gruppo “Verifica formule”, sono disponibili i comandi “Trova celle precedenti” e
“Trova celle dipendenti”, che illustrano graficamente le relazioni tra le formule. Selezionando una cella
ed attivando “Trova celle precedenti”, appariranno delle frecce che indicano quali celle influenzano il
risultato della cella selezionata. Attivando “Trova celle dipendenti”, appariranno invece delle frecce che
indicano su quali celle influisce il valore della cella selezionata. Per far scomparire le frecce, occorre
selezionare il comando “Rimuovi frecce”.
Per verificare l’impaginazione, prima di stampare Excel mostra un’anteprima delle pagine, attraverso la quale si potrà
valutare se le impostazioni di impaginazione inserite sono corrette e consentono un’adeguata visibilità degli elementi
che si intende stampare.

7.2.2 MOSTRARE O NAS CONDERE LA GRIGLIA E LE INTESTAZIONI DI RIGA E COLONNA DURANTE


LA STAMPA.

Di norma, Excel non stampa la griglia che divide le celle. Non stampa nemmeno le
intestazioni di riga e di colonna, ossia le lettere che contraddistinguono le colonne ed i
numeri che indicano le righe.
Se si vuole che queste indicazioni vengano stampate, basta selezionare la scheda
“Layout di stampa”. Nel gruppo “Opzioni del foglio” si potrà attivare la stampa sia della
griglia che delle intestazioni, cliccando sugli appositi checkbox.

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Occorre osservare che se si deseleziona “Visualizza”, la griglia e le intestazioni non verranno visualizzate neanche su
schermo.
La stampa della griglia e delle intestazioni di riga e colonna può essere attivata anche attraverso la scheda “Foglio”
della finestra “imposta pagina”, richiamabile cliccando il piccolo quadratino con la freccia che punta verso il basso
presente nel gruppo “Opzioni del foglio”.

7.2.3 STAMPARE AUTOM ATICAMENTE LE RIGHE DI TITOLO SU OGNI PA GINA DI UN FOGLIO DI


LAVORO.

Quando si lavora con tabelle, è molto frequente che alcune righe della tabella, se stampate, possano andare a finire in
una pagina successiva.
Oppure, se si lavora con una tabella che presenta una grande quantità di colonne, è possibile che alcune di queste siano
contenute su un primo foglio e altre su fogli diversi.
Questo potrebbe essere un problema: senza avere a
riferimento i titoli delle righe o delle colonne, potrebbe
essere difficile comprendere a cosa sia riferito un dato
valore.
Di norma, Excel non stampa in ogni pagina i titoli delle righe
e delle colonne. Se si vuole che una o più righe o colonne
siano ripetute in ogni pagina, è possibile utilizzare l’apposita
opzione “Stampa titoli”, reperibile all’interno della scheda
“Layout di pagina”, nel gruppo “Imposta pagina”.
Apparirà la scheda “Foglio” del menù “Imposta pagina”, da
cui si potranno selezionare sul foglio le “Righe da ripetere in
alto” e “Colonne da ripetere a sinistra”.
In tal modo, dopo aver premuto ok, durante la stampa
verranno ripetute in ogni foglio le righe e le colonne indicate.

7.2.4 VISUALIZZARE L’ANTEPRIMA DI UN FOG LIO DI LAVORO.

Nel menù “Stampa”, accessibile tramite l’apposita voce nel menù


“File”, o premendo CTRL+F2 o CTRL+P o
CTRL+maiuscole+F12, Excel mostra un’anteprima della
stampa che si sta per lanciare.
Attraverso questa schermata, è possibile navigare tra le varie
pagine con i controlli posti in basso. Con il piccolo pulsante con le
frecce in basso a destra, si può scegliere se visionare l’anteprima a
dimensione naturale oppure
adattarla alla dimensione della
finestra.
In basso a destra è presente anche un
controllo che mostra o nasconde
l’indicazione dei margini.
A sinistra dell’anteprima sono disponibili varie opzioni che consentono di modificare
l’orientamento del foglio, la dimensione della carta, le impostazioni dei margini e la
proporzione della stampa.

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La pressione del link “Imposta pagina” farà apparire l’omonimo menù che consente tutte le personalizzazioni prima
esaminate.
Se si vogliono inserire delle interruzioni di pagina, è possibile scegliere l’apposito comando presente nella scheda
“Layout di pagina” nel gruppo “Imposta pagina”. Per visualizzare le interruzioni di pagina, si può scegliere il bottone
“Anteprima interruzioni di pagina” nella scheda Visualizza. Quando è attiva questa visualizzazione, viene mostrato
come il foglio di lavoro è suddiviso nelle varie pagine. Le suddivisioni possono essere modificate semplicemente
trascinando le linee blu di separazione presenti sullo schermo.
Per tornare alla visualizzazione normale, si può premere l’icona “Normale” presente a sinistra nella scheda Visualizza.

7.2.5 STAMPARE UN INSIEME DI CELLE SELEZ IONATE SU UN FOGLIO DI LAVORO, UN INTERO


FOGLIO DI LAVORO, UN NUMERO DI COPIE SPE CIFICATO DI UN FOGLIO DI LAVORO, L’INTERO
FOGLIO ELETTRONICO, UN GRAFICO SELEZIONATO.

Per avviare una stampa, occorre aprire il menù “Stampa” presente nel menù “File”,
oppure utilizzare una delle combinazioni tra CTRL+F2, CTRL+P o
CTRL+maiuscole+F12.
Attraverso questo menù, si può scegliere cosa stampare e come stamparlo.
Per prima cosa, possiamo indicare il numero di copie con l’apposito selettore, quindi
scegliere la stampante ed, eventualmente, visualizzarne le proprietà.
Tra le Impostazioni, sarà possibile scegliere che cosa si vuole stampare. L’opzione
“Stampa fogli attivi” manda in stampa solo il foglio attivo o, se si sono selezionati più
fogli con la pressione di SHIFT o CTRL sulle etichette in basso, verranno stampati i
fogli selezionati.
In alternativa, si può stampare l’intera cartella di lavoro, o solamente una selezione. Si
può inoltre chiedere al programma di stampare solo una tabella o un grafico, qualora
siano stati selezionati.
Si può poi indicare da quale pagina a quale pagina si intende stampare, e si può decidere
se il foglio deve essere stampato solo su un lato o su entrambi i lati se la propria
stampante è in grado di stampare fronte-retro.
Si può anche scegliere di fascicolare il documento. In caso si stampassero più copie di
un documento con più pagine, fascicolare vuol dire che ogni copia stampata potrà
essere spillata direttamente così com’è uscita dalla stampante. Al contrario, si può
scegliere se stampare prima ogni pagina 1, poi ogni pagina 2, poi ogni pagina 3 ecc.
Infine, si possono modificare i margini e l’orientamento della pagina, come già visto.
Quando si sceglie la stampante dal menù in alto, è possibile decidere di stampare il documento su un file, attivando
l’apposita opzione. Verrà creato un file di formato .prn che, oltre al testo, conterrà anche le informazioni di pagina, di
riga e la spaziatura dei caratteri. Il formato .prn è piuttosto desueto e per stamparlo occorre utilizzare dei software
specifici oppure un comando DOS. Probabilmente, al giorno d’oggi, è più efficace esportare il file in formato .PDF. Per
esportare un PDF, si può utilizzare il menù “Esporta” presente nel menù “File”, oppure scegliere tra le proprie stampanti
una stampante virtuale in grado di creare PDF, se installata nel sistema.
Si può anche impostare l’area di stampa in modo che non debba essere selezionata ogni volta.
Per farlo occorre dapprima selezionare l’area, quindi aprire la scheda “Layout di pagina”. Da lì si può cliccare sul’icona
“Area di stampa” presente nel gruppo “Imposta pagina” e scegliere “Imposta area di stampa”. Quando si salva il
documento, viene salvata anche la selezione dell’area di stampa. Per eliminarla, occorre utilizzare l’opzione “Cancella
area di stampa”, presente sempre nella scheda “Layout di pagina” nel menù che appare premendo sull’icona “Area di
stampa”.

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