ESERCITAZIONI di CHIMICA ORGANICA:
SOSTITUZIONI ed ELIMINAZIONI
SOSTITUZIONE NUCLEOFILA
Definizione:
In chimica si intende per sostituzione nucleofila una reazione di sostituzione in cui un
nucleofilo sostituisce in una molecola un secondo gruppo nucleofilo (che prende il nome di
gruppo uscente).
Una schematizzazione classica è la seguente:
-
Nu + R X R X + X
, dove Nu- è il nucleofilo e X il gruppo uscente.
Le Sostituzioni possono essere suddivise:
- a seconda dell'ordine cinetico della reazione, in:
sostituzione nucleofila monomolecolare, SN1 (ordine cinetico della reazione
pari a 1) ;
sostituzione nucleofila bimolecolare, SN2 (ordine cinetico della reazione pari
a 2).
Le velocità di reazione vSN1 e vSN2, corrispondenti rispettivamente alla SN1 e alla SN2,
sono (riferendoci alla reazione generica anzidetta):
vSN1 = k[R−X]
vSN2 = k[Nu][R−X]
, dove [Nu] indica la concentrazione di nucleofilo reagente e [R−X] indica la
concentrazione del substrato.
- a seconda del tipo di substrato coinvolto, in:
sostituzione nucleofila alifatica se reagiscono con un substrato alifatico (es.
metanolo);
sostituzione nucleofila aromatica se reagiscono con un composto aromatico (es.
benzene).
Sostituzione Nucleofila Bimolecolare, SN2
Sostituzione nucleofila bimolecolare, che prevede un meccanismo concertato (un solo
passaggio) e può essere descritta da una cinetica del secondo ordine:
vSN2 = k[Nu][R−X]
Questo significa che, raddoppiando la concentrazione del nucleofilo, la velocità di reazione
raddoppia, ma anche, raddoppiando la concentrazione del substrato, la velocità di reazione
raddoppia. Raddoppiando la concentrazione sia del nucleofilo sia del substrato, la velocità di
reazione quadruplica.
Esempi
- sintesi di un alcool
-
HO + CH3 Cl R OH + Cl
- sintesi di un etere
-
CH3O + CH3CH2 I CH3CH2 O CH3 + I
- scambio di alogeno
-
I + CH3 CH CH2CH3 CH3 CH CH2CH3 + Br
Br I
- sintesi di nitrile (allungamento della catena carboniosa)
-
CN + CH3 CH CH2 I CH3 CH CH2 CN + I
CH3 CH3
- sintesi di un solfuro (o tioetere)
- Br SCH3
CH3S + + Br
- sintesi di un sale d’ammonio (reazione con nucleofilo neutro)
+
NH3 + CH3CH2 I CH3CH2 NH3 + I
- sintesi di un sale di fosfonio (reazione con nucleofilo neutro)
+
PH3 + CH3 Br R PH3 + Br
Per quanto riguarda il meccanismo della SN 2, l'attacco del nucleofilo nella SN2 avviene nella
stessa direzione del legame sigma R-X ma dalla parte opposta (attacco da tergo). Questo
comporta la formazione di un prodotto che presenta inversione di configurazione sterica
rispetto al substrato di partenza. Ciò è dovuto al fatto che Il risultato è un'inversione "ad
ombrello" della molecola (chiamata anche "inversione di Walden").
H
H H
I + H3C
C Br I C Br I C
CH3
+ Br
CH2CH3 H3C CH2CH3 CH2CH3
S-2-bromobutano R-2-iodobutano
La reazione SN2, per via del suo meccanismo concertato, risente notevolmente dell'ingombro
sterico sul substrato, per questa ragione gli atomi di carbonio terziari sono ragionevolmente
impediti a dare questo genere di reazione.
La reattività delle reazioni di sostituzione nucleofila viene influenzata dai seguenti fattori:
la natura del gruppo uscente, X (I–, Br–, TsO–, ecc..);
Ordine dell’attitudine a fungere da gruppo uscente negli alogeni
I- > Br- > Cl- > F-
Esempi di buoni gruppi uscenti
O O O O
CH3O S O CH3 S O CF3 S O CH3 S O
O O O O
Metilsolfato Metansolfonato Trifluorometansolfonato 4-metilbenzensolfonato
(Mesilato) (Triflato) (Tosilato)
La facilità relativa con la quale si può spostare un gruppo uscente si correla con l’attitudine
a sistemare una carica negativa. Durante la transizione verso il prodotto si trasferisce sul
gruppo uscente una certa quantità di carica negativa.
L’attitudine a fungere da gruppi uscenti è correlata in maniera inversa con la forza basica.
In altre parole le basi deboli sono quelle più capaci di far posto alla carica negativa e
costituiscono, pertanto, i migliori gruppi uscenti.
Le basi deboli, X-, hanno come acidi coniugati, HX, degli acidi forti. Di conseguenza si può
dire che i migliori gruppi uscenti sono le basi coniugate degli acidi forti.
la natura del nucleofilo, Nu;
Il carattere nucleofilo, cioè la nucleofilia, dipende da vari fattori: la carica, il carattere
basico, la natura del solvente, la polarizzabilità e la natura dei sostituenti.
In particolare analizzando tutti questi fattori si può dire che:
- la presenza di una carica negativa accresce il carattere nucleofilo;
- la specie maggiormente basica è verosimilmente il nucleofilo più attivo (a tal proposito
è utile ricordare che la basicità misura un fenomeno termodinamico, cioè la posizione
dell’equilibrio fra una base e il suo acido coniugato, mentre la nucleofilia esprime un
fatto di ordine cinetico, cioè la velocità della reazione fra il nucleofilo e un elettrofilo);
- la solvatazione ostacola il carattere nucleofilo e poiché la solvatazione diminuisce
scendendo lungo un gruppo (gli anioni più piccoli risultano più abbondantemente e più
intensamente solvatati di quelli grandi, in quanto la loro carica è più concentrata) il
carattere nucleofilo aumenta con lo stesso andamento, in senso contrario rispetto alla
basicità. Inoltre l’uso di solventi aprotici (cioè che NON contengono idrogeni polarizzati
positivamente in grado di formare legami a idrogeno che possano solvatare
intensamente le molecole del nucleofilo) diminuisce la solvatazione del nucleofilo e ne
innalza la reattività, talvolta in modo clamoroso;
Esempio
Velocità relativa delle reazioni SN2 dello iodometano con lo ione cloruro in
diversi solventi
Cl + CH3 I R Cl + I
Solvente Velocità relativa
Classificazione
Nome Formula krel
Metanolo CH3OH Protogeno 1
Formammide HCONH2 Protogeno 12,5
N-Metilformammide HCONHCH3 Protogeno 45,3
N,N-Dimetilformammide HCONHCH3 Aprotrico 1200000
- gli effetti della solvatazione dovrebbero risultare rilevanti solo nel caso dei nucleofili
dotati di carica, ciononostante il potere nucleofilo aumenta progressivamente
scendendo lungo un gruppo della tavola periodica anche per i nucleofili privi di carica,
che dovrebbero subire effetti del solvente meno intensi; in questo caso entra in gioco
la polarizzabilità e in particolare l’aumento della polarizzabilità aumenta il potere
nucleofilo; infatti, gli elementi i cui atomi sono più voluminosi possiedono nubi
elettroniche più grandi, più diffuse e più polarizzabili e questo è alla base della più
efficace sovrapposizione orbitalica nella struttura di transizione SN 2;
- un impedimento sterico causato dalla presenza di sostituenti ingombranti nella
molecola del nucleofilo rallenta la velocità di reazione;
la natura del substrato, R (primario, secondario, allilico o benzilico);
Confrontando diversi substrati, si può riassumere che si la reattività SN 2 è rallentata in
presenza di:
- un allungamento della catena del substrato di uno o due atomi di carbonio;
- una ramificazione in corrispondenza del carbonio reagente.
- una ramificazione in corrispondenza del carbonio adiacente a quello reagente.
Sostituzione Nucleofila Monomolecolare, SN1
Sostituzione nucleofila monomolecolare, che prevede un meccanismo a due stadi e una
cinetica del primo ordine.
Il primo stadio di questo meccanismo prevede sempre la formazione di un intermedio
instabile (solitamente un carbocatione) per scissione eterolitica del legame R-X in cui X, il
gruppo uscente, è una specie elettron-attrattrice:
CH3
H3C
+
H3C
C Br C + Br Stadio Lento
CH3 H3C CH3
Il secondo stadio consiste nella formazione del legame tra il nucleofilo Nu e il carbocatione:
CH3 CH3
+
C + CH3 S H3C C
SCH3 Stadio Veloce
H3C CH3 H3C
R:S=1:1
Le reazioni di sostituzione nucleofila seguono questo meccanismo quando:
R è un residuo alifatico o aromatico-alifatico tale da garantire una certa stabilità del
carbocatione R+. I residui maggiormente proni a dare reazioni di questa natura sono
residui stabilizzati per risonanza o per effetto induttivo:
o benzilici;
o allilici;
o alchilici terziari (es. t-butile);
X è un buon gruppo uscente (es. TsO-; I-; Br-...);
Nu in questo caso può non essere un ottimo nucleofilo.
I solventi polari generalmente tendono a stabilizzare i carbocationi maggiormente di
quelli apolari, quindi facilitano le reazioni SN 1.
La reattività R–X nella sostituzione nucleofila: R–X + Nu– → R–Nu + X–
R SN1 SN2
Frequente e veloce con
CH3 Non si osserva in soluzione. nucleofili e gruppi uscenti
efficienti.
Frequente e veloce con
Primari Non si osserva in soluzione. nucleofili e gruppi uscenti
efficienti.
Relativamente lenta. Relativamente lenta.
Secondari Meglio con gruppi uscenti Meglio con concentrazioni
efficienti in solventi protogeni elevate di nucleofilo e in
polari. solventi aprotici polari.
Frequente e veloce con
Terziari gruppi uscenti efficienti e in Estremamente lenta.
solventi polari protogeni.
Reazioni di Eliminazione E1 e E2
Le eliminazioni E1 e E2 sono quelle reazioni che consentono la formazione di un doppio
legame C=C e quindi di potere sintetizzare un alchene.
Si comportano secondo questo schema:
Z
| | \ /
—C—C— + NaOH ——> C=C + H2O + NaZ(gruppo uscente)
| | / \
H
Le reazioni di eliminazione sono caratterizzate dai seguenti fattori:
Il substrato contiene un gruppo uscente che si stacca dalla molecola prendendo con sé
la propria coppia di elettroni;
In posizione beta al gruppo uscente il substrato possiede un atomo o un gruppo di
atomi -quasi sempre l'idrogeno-che può essere staccato dalla base, lasciando indietro
la sua coppia di elettroni;
La reazione è provocata dall'azione di una base;
Solitamente la base è un anione fortemente basico (ione alcossido e idrossido) ma anche
specie neutre (solvente) possono agire da base. I substrati classici su cui si eseguono le
reazioni di eliminazione sono quelli in cui è presente un ottimo gruppo uscente (debolmente
basico ed un cattivo nucleofilo) quindi tosilati, triflati, mesilati e gli alogenuri alchilici.
La reazione di eliminazione sopra riportata può seguire due diversi meccanismi E 2 oppure E1.
Le E2 sono quelle che avvengono più velocemente senza la formazione di uno stato
intermedio quindi in questo modo:
Z
| | \ /
—C—C— + NaOH ——> C=C + H2O + NaZ(gruppo uscente)
| | / \
H
La velocità delle E2 è data da V = k[R-Z][BASE]
Le E1 invece prevedono la formazione dello stato di transizione e si sviluppano in questo
modo:
Z Z-
| | + - \ /
—C—C— + NaOH ——> —C—C— + Na+OH- ——> C=C + H2O + NaZ(gruppo uscente)
| | | | / \
H H+—OH-
La velocità delle E1 è data da V = k[R-Z]
Possiamo riassumere i tre fattori che influiscono tra le reazioni di sostituzione e quelle di
eliminazione:
- basicità del nucleofilo:
Basi deboli: più probabile la sostituzione
Basi forti: aumenta la probabilità dell’eliminazione
- impedimento sterico del substrato:
Stericamente non impedito: più probabile la sostituzione
Stericamente impedito: aumenta la probabilità dell’eliminazione
- impedimento sterico nel nucleofilo:
Stericamente non impedito: può avvenire la sostituzione
Stericamente impedito: fortemente favorita l’eliminazione
BUON NUCLEOFILO
NUCLEOFILO
SCADENTE BASE FORTE BASE FORTE
SUBSTRATO DEBOLMENTE
NON IMPEDITA IMPEDITA
BASICO
STERICAMENTE STERICAMENTE
I–, Br–,
H2O, RSH, ROH OH–, CH3O– (CH3)CO–
CH3COO–
NON
Metilico SN2 SN2 SN2
REAGISCE
Primario non
NON
impedito SN2 SN2 E2
REAGISCE
stericamente
Primario
NON
impedito SN2 E2 E2
REAGISCE
stericamente
Secondario SN1 lenta, E1 SN2 E2 E2
Terziario SN1, E1 SN1, E1 E2 E2
Benzilico o
SN1 SN1 SN1 SN1
Allilico
ESERCIZI
1) Sapendo che il dimetilsolfossido (DMSO), (CH3)2S=O, è un solvente aprotico polare,
determinare quale prodotto si ottiene da:
DMSO
CH3 CH CH2 Br + I
CH3
L’1-bromo-2metil-propano (o 1-bromoisobutano) è un alogenoalcano primario impedito
stericamente sul carbonio adiacente a quello recante il gruppo uscente.
Lo ioduro, I–, è un buon nucleofilo e debolmente basico poiché base coniugata di un acido
molto forte.
Infine, il DMSO è un solvente aprotico polare, cioè appartenente a quella classe di solventi
che maggiormente favoriscono la sostituzione nucleofila bimolecolare, SN 2.
Per tutte le considerazioni esposte la reazione che avviene maggiormente è la sostituzione
nucleofila bimolecolare, SN2. E quindi il prodotto principale è:
CH3 CH CH2 I
CH3
2) Sapendo che il propanone (acetone), (CH 3)2C=O, è un solvente aprotico polare,
determinare quale prodotto si ottiene da:
_ acetone
CH3 CH CH2 CH3 + CH3S
Br
Il 2-bromo-butano è un alogenoalcano secondario.
Lo ione metantiolato, CH3S–, è un buon nucleofilo e basico poiché base coniugata di un
acido debole quale il metantiolo, CH3SH (pKa ~10,4).
Infine, l’acetone è un solvente aprotico polare, cioè appartenente a quella classe di solventi
che maggiormente favoriscono la sostituzione nucleofila bimolecolare, SN2.
Per tutte le considerazioni esposte la reazione che avviene maggiormente è la sostituzione
nucleofila bimolecolare, SN2. E quindi il prodotto principale è:
CH3 CH CH2 CH3
SCH3
Essendoci uno stereocentro sul carbonio recante Br nel 2-bromo-butano, la reazione avviene
con inversione della chiralità.
3) Sapendo che il metanolo, CH3OH, è un solvente protico, determinare quale prodotto
si ottiene da:
_ CH OH
3
CH3 CH2 CH CH2 CH3 + CH3O
Br
Il 3-bromo-pentano è un alogenoalcano secondario.
Lo ione metanolato, CH3O–, è un buon nucleofilo e molto basico poiché base coniugata di
un alcool quale il metanolo, CH3OH (pKa ~15,5).
Infine, il metanolo è un solvente protico, cioè appartenente a quella classe di solventi che
rallenta fortemente reazione di sostituzione nucleofila bimolecolare, SN2.
Essendo di fronte ad un substrato mediamente impedito stericamente in presenza di una
base forte, con un solvente che praticamente impedisce la sostituzione nucleofila,
l’eliminazione è la reazione più probabile ed in particolare l’eliminazione bimolecolare, E2,
perché il substrato è secondario. E quindi il prodotto principale è:
CH3 CH2 CH CH CH3
4) Sapendo che il propanone (acetone), (CH 3)2C=O, è un solvente aprotico polare,
determinare quale prodotto si ottiene da:
Cl
acetone
+ I
H3C
Il 1-cloro-4-metil-cicloesano è un alogenoalcano secondario.
Lo ioduro, I–, è un buon nucleofilo e debolmente basico poiché base coniugata di un acido
molto forte.
Infine, l’acetone è un solvente aprotico polare, cioè appartenente a quella classe di solventi
che maggiormente favoriscono la sostituzione nucleofila bimolecolare, SN 2.
Per tutte le considerazioni esposte la reazione che avviene maggiormente è la sostituzione
nucleofila bimolecolare, SN2. E quindi il prodotto principale è:
H3C
5) Sapendo che il metanolo, CH3OH, è un solvente protico, determinare quale prodotto
si ottiene da:
CH3 CH CH2 CH3 + CH3OH / H2O
Cl
Il 2-cloro-butano è un alogenoalcano secondario.
L’acqua e il metanolo sono specie non cariche e pertanto sono considerati entrambi cattivi
nucleofili.
Infine, sia l’acqua che il metanolo sono solventi protici, cioè appartenenti a quella classe di
solventi che rallenta fortemente reazione di sostituzione nucleofila bimolecolare, SN 2.
Essendo di fronte ad un substrato mediamente impedito stericamente in presenza di cattivi
nucleofili, con solventi che favoriscono la formazione di un carbocatione, la reazione favorita
è la sostituzione nucleofila monomolecolare, SN1. E quindi i prodotti principali sono:
CH3 CH CH2 CH3 CH3 CH CH2 CH3
O CH3 OH
Essendoci uno stereocentro sul carbonio recante Br nel 2-cloro-butano, la reazione avviene
con perdita della chiralità e di conseguenza si ottiene una miscela racemica.
6) Determinare quale prodotto si ottiene da:
CH3
_ H2O
CH3 C CH2 CH3 + HO
Cl
Il 2-cloro-2-metil-butano è un alogenoalcano terziario.
Lo ione idrossile, OH–, è un buon nucleofilo e fortemente basico e non stericamente
impedito.
Infine, l’acqua è un solvente protico, cioè appartenente a quella classe di solventi che
rallenta fortemente reazione di sostituzione nucleofila bimolecolare, SN 2.
Essendo di fronte ad un substrato impedito stericamente in presenza buon nucleofilo
fortemente basico non stericamente impedito, la basicità prevale sulla nucleofilia e la
reazione è talmente veloce che avviene preferenzialmente l’eliminazione bimolecolare, E2.
E quindi i prodotti principali sono i due possibili isomeri di eliminazione:
CH3 CH3
CH3 C CH CH3 CH2 C CH2 CH3
7) Sapendo che il metanolo, CH3OH, è un solvente protico, determinare quale prodotto
si ottiene da:
Cl CH3OH
+ CH3OH
Il cloro-ciclopentano è un alogenoalcano secondario.
Il metanolo è una specie non carica e pertanto è considerato un cattivo nucleofilo.
Inoltre, metanolo è un solvente protico, cioè appartenente a quella classe di solventi che
rallenta fortemente reazione di sostituzione nucleofila bimolecolare, SN 2.
Essendo di fronte ad un substrato mediamente impedito stericamente in presenza di un
nucleofilo scadente, con un solvente che favoriscono la formazione di un carbocatione, la
reazione favorita è la sostituzione nucleofila monomolecolare, SN1. Non è da escludere
che contemporaneamente si abbia anche una parte del prodotto di eliminazione
monomolecolare, E1. E quindi i prodotti principali sono:
O CH3
6) Determinare quale prodotto si ottiene da:
CH3 CH3
_ H2O
CH3 CH C CH2 CH CH2 + HO
Cl
Il 4-cloro-4,5-dimetil-es-1-ene è un alogenoalcano terziario.
Lo ione idrossile, OH–, è un buon nucleofilo e fortemente basico e non stericamente
impedito.
Infine, l’acqua è un solvente protico, cioè appartenente a quella classe di solventi che
rallenta fortemente reazione di sostituzione nucleofila bimolecolare, SN2.
Essendo di fronte ad un substrato molto impedito stericamente in presenza buon nucleofilo
fortemente basico non stericamente impedito, la basicità prevale sulla nucleofilia e la
reazione è talmente veloce che avviene preferenzialmente l’eliminazione bimolecolare, E2.
E quindi i prodotti principali sono i due possibili isomeri di eliminazione:
CH3 CH3 CH3 CH3
CH3 CH C CH CH CH2 CH3 C C CH2 CH CH2