Manuale Edilus 4
Manuale Edilus 4
Si noti che, a differenza dei pilastri, per una trave vengono proposti, per la scelta,
i soli punti sensibili della base superiore della sua sezione.
Una trave, infatti, si disegna rappresentandone la base superiore nella tavola del
piano di appartenenza.
• Fare click nel punto della Tavola in cui va posizionata la prima estre-
mità della trave; le coordinate della prima estremità della trave vengo-
no riportate nei campi della sezione Punto iniziale delle sue Proprietà.
Quando una trave risulta selezionata (v. § 10.1.2), il punto sensibile può anche essere
scelto senza accedere all’apposito dialog.
Pigiando F5 o F6 della tastiera, il punto sensibile viene spostato progressivamen-
te nelle posizioni possibili per la sezione scelta.
Ad esempio, selezionando
una trave a T e pigiando ri-
petutamente F5 o F6, il pun-
to sensibile della sua sezio-
ne si sposta (in avanti o in-
dietro) in uno delle cinque
possibili posizioni sulla sua
base superiore.
La congiungente del punto sensibile delle sezioni iniziale e finale viene evidenzia-
ta con uno spessore maggiore.
In questa fase, tenendo premuto SHIFT della tastiera, si inibisce la possibilità di ruo-
tare e dimensionare la trave e si attiva la modalità per la sua traslazione. Per poter
nuovamente ruotare e dimensionare la trave basta rilasciare SHIFT della tastiera.
Durante il disegno, il punto sensibile della sezione delle estremità della trave as-
sume le sole posizioni compatibili con gli snap attivi (v. § 11.1).
Se una delle estremità deve essere posizionata in un punto differente da quelli
consentiti dagli snap, è necessario disabilitare uno o più snap oppure regolarli
opportunamente (v. § 11.1 e segg.).
146
Perché due oggetti risultino correttamente collegati tra loro è necessario che si
tocchino in almeno un punto.
147
Traslazione
Per traslare una trave già disegnata nella tavola del suo piano di apparte-
nenza, basta effettuare le seguenti operazioni:
• selezionare la trave da traslare (v. § 10.1.2);
quando la trave risulta selezionata alle sue e-
stremità vengono proposte le maniglie (pallini)
per lo spostamento dei punti sensibili;
•
tenere premuto SHIFT della tastiera e fare click
sulla maniglia dell’estremità da prendere come
riferimento per lo spostamento; questa operazio-
ne attiva la modalità per la traslazione della trave;
• spostare l’estremità della trave nella posizione desiderata; le coordina-
te del punto sensibile spostato vengono riportate dinamicamente a de-
stra sulla barra di stato della Finestra del Programma; per posizionare
la trave in maniera semplice e precisa sono di grande aiuto le funzio-
nalità di disegno del programma (v. cap. 11);
148
Durante gli spostamenti, il punto sensibile dell’estremità della trave spostata as-
sume le sole posizioni consentite dagli snap attivi (v. § 11.1).
Per posizionare l’estremità della trave in un punto differente da quelli consentiti, è
necessario disabilitare o regolare opportunamente (v. § 11.1 e segg.) gli Snap.
Se, durante lo spostamento, si rilascia SHIFT della tastiera si inibisce la modalità
per la traslazione della trave e si rende attiva la modalità per la sua rotazione e il
suo dimensionamento (allungamento o accorciamento) (v. avanti).
• fare click per fissare la nuova posizione dell’estremità della trave e ri-
lasciare SHIFT della tastiera; le coordinate dei punti sensibili delle e-
stremità della trave vengono anche riportate negli appositi campi del
toolbox delle Proprietà (v. § 10.3.3).
Lo spostamento della trave selezionata può anche essere ottenuto modifi-
cando opportunamente le coordinate, in metri, delle sue estremità nel to-
olbox delle Proprietà (v. § 10.3.3).
Rotazione
Per ruotare, nel piano del disegno, una trave già disegnata basta effettua-
re le seguenti operazioni:
•
selezionare
zionata allelasue
trave da ruotare
estremità (v. § 10.1.2);
vengono propostequando la trave(pallini
le maniglie risulta sele-
blu)
per lo spostamento dei punti sensibili delle sue estremità;
• fare click sulla maniglia dell’estremità della trave opposta a quella che
deve fungere da centro di rotazione; questa operazione attiva la moda-
lità per la rotazione ed il dimensionamento della trave;
La modalità per la rotazione della trave viene proposta contestualmente alla mo-
dalità per la modifica della sua lunghezza (v. avanti). Una rotazione della trave
può, quindi, essere effettuata contestualmente al suo dimensionamento.
Ovviamente, per ruotare la trave intorno ad un altro punto della sua sezione di e-
stremità, occorre spostarne il punto sensibile (v. § 10.1.7).
Per spostare il punto sensibile della trave selezionata basta pigiare F5 o F6 della
tastiera (o cliccare sulle apposite freccette azzurre) il numero di volte necessario
per fargli assumere la posizione desiderata.
L’estremità della trave spostata assume posizioni compatibili con gli snap attivi (v, §
11.1) nella tavola. Di conseguenza le rotazioni della trave che è possibile ottenere
possono essere sensibilmente diverse da quella desiderata.
Per ruotare con precisione una trave può essere necessario disabilitare o regola-
re opportunamente gli snap attivi (v. § 11.1).
Dimensionamento
Per modificare la lunghezza di una trave già disegnata basta effettuare le
seguenti operazioni:
• selezionare la trave (v. § 10.1.2); quando la trave risulta selezionata alle
sue estremità vengono proposte le maniglie (pallini blu) per lo spo-
stamento dei punti sensibili delle sue estremità;
• fare click sulla maniglia dell’estremità della trave che si intende spo-
stare per modificarne la lunghezza; questa operazione attiva la modalità
per il dimensionamento e la rotazione della trave;
• spostare l’estremità cliccata per modificare la lunghezza della trave;
durante le modifiche, sull’apposita linea di quota, vengono dinamica-
mente proposte le nuove coordinate dell’estremità spostata;
150
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
Sezione: nel rigo Sezione viene riportata la stringa che identifica la se-
zione (v. § 10.3.1) adottata per la trave.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile sceglie-
re la sezione della trave tra quelle preventivamente definite (v. § 7.2).
Materiale: nel rigo Materiale viene riportato il materiale della trave.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile sceglie-
re il materiale tra quelli preventivamente definiti (v. § 8.1).
Allineamento: in tale rigo è possibile scegliere o modificare il punto sensibile
della sezione della trave da utilizzare per il suo disegno (v. § 10.3.1).
Pigiando il bottone
dialog in cui va sceltoproposto
il punto quando
sensibile.il cursore è nel rigo, si apre il
151
Altre caratteristiche…
Nella sezione altre caratteristiche… vengono proposti i righi:
Aggressività Ambiente: nel list box che si attiva posizionando il cursore
nel rigo va scelta l’opzione (poco, moderata o molto) relativa al livello
di aggressività dell’ambiente per la trave selezionata.
Verifica Torsione: nel list box che si attiva posizionando il cursore nel ri-
go è possibile scegliere se effettuare le verifiche a torsione sulla trave
selezionata, mediante la selezione di una delle seguenti opzioni:
automatico: richiede di effettuare o meno la verifica a torsione sulla
trave selezionata a seconda della scelta effettuata per tutte le travi
del progetto (v. § 5.1);
SI: richiede di effettuare la verifica a torsione sulla trave;
NO: richiede di NON effettuare la verifica a torsione sulla trave.
Analisi Dinamica Verticale per : nel list box che si attiva posizionando il
cursore nel rigo è possibile scegliere l’opzione (elemento comune,
membratura orizzontale con luce > 20 m , struttura di tipo spingente o
sbalzo) opportuna a descrivere la trave selezionata; in funzione della
scelta effettuata il programma eseguirà o meno l’analisi dinamica
verticale sulla trave selezionata con le modalità previste dalla vigen-
te normativa.
Zoppa (solo per travi di fondazione alla Winkler): la selezione
del check box Zoppa indica che la trave di fondazione se-
lezionata è “zoppa” e NON viene portata in conto la parte
di magro di fondazione dalla parte zoppa, con il relativo
incremento della superficie di contatto con il terreno.
152
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposte le seguenti proprietà:
153
PUNTO iniziale
Nella sezione PUNTO iniziale vengono proposte (in metri) le coordinate
(X, Y) e la Quota (rispetto al piano del disegno) del punto sensibile della
sezione iniziale (v. § 21.2) della trave selezionata.
La Quota può essere modificata digitando il nuovo valore nel relativo campo.
Le coordinate X ed Y possono essere modificate nel
dialog a cui si accede pigiando il bottone visibile nel
campo XY quando risulta selezionato il relativo rigo.
Pigiando il bottoncino OK del dialog si ottiene il po-
sizionamento desiderato dell’estremità iniziale della
trave nel disegno.
PUNTO finale
Nella sezione PUNTO finale vengono proposte (in metri) le coordinate (X,
Y) e la Quota (rispetto al piano del disegno) del punto sensibile della se-
zione finale (v. § 21.2) della trave selezionata. Come per il punto iniziale,
anche la quota e le coordinate dell’estremità finale della trave possono
essere modificate per ottenerne il posizionamento desiderato nel disegno.
Ancora al Piano
Nella sezione Ancora al Piano vengono proposte le seguenti proprietà per
definire il tipo di ancoraggio della faccia superiore della trave selezionata
al piano di appartenenza (piano del disegno) (v. § 10.3):
SUPERIORE: nel list box che si attiva posizionando il cursore nel rigo è
possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
NO: tra la trave ed il piano di appartenenza NON esiste alcun ancorag-
gio, per cui, modificando la quota del piano di appartenenza, la quota
della
Si: la trave
trave NON
risultaviene modificata;
vincolata al piano di appartenenza; pertanto, modifi-
cando la quota di tale piano, la trave rimane solidale ad esso; cliccan-
do sul bottoncino (presente a sinistra del list box solo quando in es-
so risulta selezionata l’opzione SI), vengono proposti i campi:
Delta Punto iniziale: in cui è possibile specificare, in metri, lo scosta-
mento desiderato del punto sensibile della sezione iniziale (v. §
21.2) della trave dal piano di appartenenza;
Delta Punto finale: in cui è possibile specificare, in metri, lo scosta-
mento desiderato del punto sensibile della sezione finale (v. § 21.2)
della trave dal piano di appartenenza.
154
Se, per le estremità della trave, va richiesto uno scostamento verso il basso rispetto al
piano di appartenenza, i valori specificati nei campi delta Punto iniziale e/o delta
Punto finale, devono essere preceduti dal segno – (meno).
Ovviamente, gli scostamenti richiesti vengono mantenuti anche se si modifica
l’altezza del piano di appartenenza della trave (v. § 6.3).
Vincoli Interni
Nella sezione Vincoli Interni vengono proposte le seguenti proprietà:
Iniziale: nel rigo Iniziale vengono indicati, con una sequenza di sei lettere S
(SI) o N (NO), i vincoli interni sulla sezione iniziale (v. § 21.2) della trave.
Pigiando il bottone proposto quando il rigo è selezionato, si apre il
dialog in cui è possibile modificare i vincoli interni alle estremità della
trave. (v. § 10.3.5).
Finale: nel rigo Finale vengono indicati, con una sequenza di sei lettere S
(SI) o N (NO), i vincoli interni sulla sezione finale (v. § 21.2) della trave.
Pigiando il bottone proposto quando il rigo è selezionato, si apre il
dialog in cui è possibile modificare i vincoli interni alle estremità della
trave (v. § 10.3.5).
Carichi e Forze
Nella sezione Carichi e Forze vengono proposte le seguenti proprietà:
Forze Lineari: in tale rigo viene riportato il numero di forze e momenti li-
neari che caricano la trave selezionata.
Pigiando il bottone proposto quando il cursore è nel rigo, si apre il dialog
in cui è possibile prendere visione dei carichi e dei momenti lineari deri-
vanti dall’Analisi dei Carichi (effettuata automaticamente dal programma)
edall’Utente
degli eventuali carichi e momenti lineari aggiuntivi applicati alla trave
(v. § 10.3.4).
Forze Concentrate: in tale rigo viene riportato il numero di forze e mo-
menti concentrati che caricano la trave selezionata.
Pigiando il bottone proposto selezionando il rigo, si apre il dialog in
cui è possibile prendere visione delle forze e dei momenti concentrati
sulla trave derivanti dall’Analisi dei Carichi (effettuata automatica-
mente dal programma) e di eventuali forze e momenti aggiuntivi ap-
plicati, alla trave, dall’Utente. (v. § 10.3.4).
155
Funzionalità
La sezione Funzionalità comprende le seguenti proprietà:
Mostra su Piano superiore: la selezione di tale
check box richiede di assegnare la trave sele-
zionata anche al piano superiore (v. § 10.3.7).
Tale funzionalità è necessaria per disegnare un
solaio quando una trave che lo delimita appar-
tiene al piano sottostante quello su cui esso
viene disegnato (v. § 10.7.1). Al piano superio-
re, la trave del piano inferiore viene rappresen-
tata tratteggiata.
Sposta: pigiando il bottone proposto quando il cursore è nel rigo, si apre
il dialog
tende in cui oè abbassare
sollevare possibile specificare il valore
verticalmente la trave(inselezionata.
metri) di cui si in-
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
Per accedere al dialog Forze Lineari (Forze Concentrate) di una trave ba-
sta selezionarla e pigiare il bottone proposto selezionando il rigo Forze
Lineari (Forze Concentrate) delle sue proprietà (v. § 10.3.3).
I dialog Forze Lineari e Forze Concentrate presentano, nella parte supe-
riore, una tabella nei cui righi vengono riportati i dati delle forze applica-
te alla trave. Selezionando una forza nella tabella, nelle sezioni sottostan-
ti, vengono riproposti i relativi dati.
In particolare, nella sezione Condizione di Carico, per la forza selezionata,
vengono riportatiilla“coefficiente
rico accidentale, descrizione, di
la riduzione
condizionedelle
di carico,
masselasismiche
tipologiaeddiilca-
si-
stema di riferimento (Globale o Locale) adottato (v. cap. 21).
Nella sezione inferiore dei dialog vengono, infine, proposte le componenti
della forza (o momento) e i dati relativi al suo posizionamento sulla trave.
Sia nella tabella che nei campi sottostanti i dati delle forze derivanti
dall’Analisi dei Carichi effettuata automaticamente dal programma ven-
157
Il punto iniziale della lunghezza libera di inflessione della trave coincide con
l’origine del suo riferimento locale (v. § 21.2). Ovviamente, se il carico è stato ap-
plicato a partire dal punto iniziale della lunghezza libera di inflessione LLI[i], la
Distanza LLI[i] è pari a zero.
Carico X/1, Carico Y/2 e Carico Z/3, che riportano i valori (in N/m) delle
componenti del carico lineare nel primo punto [i] in cui questo è stato
applicato; tale valori sono specificati, con il segno opportuno, in fun-
zione del sistema di riferimento (Globale o Locale) adottato;
I campi in cui vanno specificate le componenti del carico vengono nominati Cari-
co X , Carico Y e Carico Z, se per la definizione del carico è stato adottato il si-
stema di riferimento globale; vengono, invece nominati Carico 1, Carico 2 e Ca-
rico 3 se è stato adottato il sistema di riferimento locale.
Momento torcente, che riporta il valore (in Nm/m) del momento torcente
nel primo punto [i] della trave in cui questo è stato applicato.
158
Nella sezione Punto Finale del dialog Forze Lineari vengono, invece,
proposti i campi:
Distanza LLI[f], che riporta la distanza dis[f] (in metri) tra il punto finale di
applicazione
flessione delladel carico
trave e il); punto finale della lunghezza libera di in-
(LLI[f]
Carico X/1, Carico Y/2 e Carico Z/3, che riportano i valori (in N/m) delle
componenti del carico lineare nell’ultimo punto [f ] in cui questo è sta-
to applicato; tale valori risultano specificato, con il segno opportuno, in
funzione del riferimento scelto (Globale o Locale);
Momento torcente indicare, in Nm/m, l’eventuale valore del momento
torcente nell’ultimo punto [f ] in cui questo viene applicato.
159
Il vincolo interno all’estremità finale (iniziale) della trave potrebbe essere già stato
definito in fase di definizione di quello della sua estremità iniziale (finale).
L’applicazione di ulteriori vincoli esterni sui nodi della struttura può es-
sere effettuata nella vista strutturale di una vista 3D (v. § 12.9.1.2).
160
fatto che, nelle sue proprietà, le è stato assegnato un terreno (v. § 10.3.3).
Generalmente, una trave di fondazione va disegnata sul piano Fondazio-
ne (v. cap. 6) del progetto. Nulla vieta, però, di disegnare una trave di
fondazione anche su un altro piano del progetto.
Per le modalità per il disegno e la modifica di una trave di fondazione si
rimanda, pertanto, ai §§ 10.3.1 e 10.3.2 in cui vengono illustrate le moda-
lità per il disegno e la modifica delle travi. Analogamente, per la descri-
zione delle proprietà di una trave di fondazione, si rimanda al § 10.3.3.
161
riore
Selezionare le due travi
e, nel toolbox delledel piano supe-
Proprietà mo-
dificare la Quota (v. § 10.3.3) della loro
estremità libera per portarla alla quota
del piano sottostante.
Nel caso in esame la quota dell’estremità
libera delle travi deve essere posta pari
a zero.
• Nella pianta del piano superiore dise-
gnare il solaio (v. § 10.7.1) della falda
inclinata.
Trave Estradossata
Con EdiLus-CA il disegno
di una trave estradossata è
semplice ed intuitivo. Le
modalità per il disegno di
un edificio con travi estra-
dossate vengono illustrate
con riferimento al semplice
esempio in figura.
162
Per maggior chiarezza si procede operando in una vista 3D (v. cap. 12)
del progetto.
Si selezionino (v. § 10.1.2) le tre travi perimetrali del solaio che deve es-
sere disegnato a quota inferiore e pigiare il bottone che si attiva nel cam-
po Sposta della sezione Funzionalità del toolbox delle Proprietà.
Questa operazione propone il dialog il cui va specificato il valore, in me-
tri, di cui si intende spostare le travi selezionate lungo la verticale.
Supposto che la trave centrale sia alta 60 cm e che il solaio abbia uno spes-
sore di 20 cm, è possibile spostare le tre travi selezionate fino a 40 cm.
Si digiti -0.40 nel campo Delta Z del
dialog e si pigi il bottone OK per con-
fermare.
Questa operazione trasla le travi sele-
zionate verso il basso (il valore specifi-
cato è negativo). Questa operazione
spezza anche i pilastri all’intersezione
con le travi.
Si selezionino gli spezzoni di pilastro
eccedenti in figura e si cancellino pi-
giando CANC della tastiera.
Si proceda, quindi, al disegno dei solai.
Se i solai devono essere orditi come in
figura, il solaio di destra si collega au-
tomaticamente al bordo superiore della
trave centrale e il suo piano risulterà
inclinato.
163
Di seguito
plice vienela illustrata,
esempio, mediante
modalità più un per
efficace sem-il
disegno di un edificio a piani sfalsati. Si
supponga di dover disegnare l’edificio in fi-
gura.
La prima operazione da effettuare è disegnare
il primo piano dell’edificio (quello con il so-
laio a quota più elevata) come se non esistesse
alcuno sfalsamento tra i solai.
Per maggior chiarezza si procede operando
in una vista 3D (v. cap. 12) del progetto.
164
Si selezionino (v. § 10.1.2) le quattro travi perimetrali del solaio che deve
essere disegnato a quota inferiore e pigiare il bottone che si attiva nel
campo Sposta della sezione Funzionalità delle proprietà delle travi.
Questa operazione propone il dialog in cui va specificato il valore, in me-
tri, di cui si intende spostare le travi selezionate lungo la verticale.
Si digiti -1.50 nel campo Delta Z
del dialog e si pigi il bottone OK
per confermare.
Questa operazione trasla le travi
selezionate verso il basso (il valore
specificato è negativo) e spezza
anche i pilastri all’intersezione con
le travi.
Si selezionino gli spezzoni di pila-
stro eccedenti in figura e si cancel-
lino pigiando CANC della tastiera.
Si proceda al disegno, nella tavola
del piano, della trave centrale che
deve racchiudere il solaio a quota
superiore.
Nella tavola del piano, la nuova
trave deve essere disegnata so-
vrapponendola a quella esistente
che, essendo stata traslata, si trova
ad una quota inferiore.
Si disegnino, quindi, i solai.
Se i solai devono essere orditi co-
me in figura, il programma potreb-
be non riconoscere a quale delle
travi centrali (superiore o inferio-
re) si devono collegare.
Per ovviare a tale problema basta disegnare i simboli dei due solai par-
tendo da un punto prossimo alle travi che certamente appartengono al
piano del solaio (nel caso in esame quelle più esterne).
165
Completato il disegno per la primo livello (pianta) (v. cap. 6), è possibile
copiare il disegno effettuato su tutti gli altri livelli (piante) del progetto
(v. § 11.5).
Dalla vista 3D, risulta evidente che,
ai piani superiori, i pilastri più bassi
copiati dal primo livello risultano di
altezza inferiore a quella del piano.
Per ovviare a tale incongruenza basta:
• selezionare i pilastri di altezza in-
sufficiente (v. figura);
• nel campo Quota della sezione
Geometria\Punto Inferiore del to-
olbox delle Proprietà, specificare
il valore opportuno (-1.50) della
quota della loro base affinché essi
poggino sui pilastri sottostanti.
Le Pareti
Gli oggetti Parete vanno semplicemente disegnati sulla tavola del relativo
piano (impalcato) (v. cap. 6).
Disponendo una parete sulla tavola
di un piano viene rappresentata la
sua base superiore, mentre la sua
base inferiore
la quota viene
del piano posizionata al-
sottostante.
L’altezza della parete risulta, per-
tanto, essere proprio quella speci-
ficata per il piano stesso (v. § 6.2).
Ovviamente tale altezza può essere modificata e le basi delle pareti pos-
sono essere sfalsate rispetto ai piani su cui vengono disposte per default.
Il semplice posizionamento di una parete sulla tavola consente al pro-
gramma di rilevare una grande quantità di informazioni (ad es. l’altezza e
la lunghezza) necessarie per effettuare i calcoli.
166
Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle proprietà della parete.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
e proprietà dell’oggetto Parete di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.4.3.
167
• Nel
campo Spessore del toolbox delle Proprietà specificare lo spes-
sore, in metri, della parete.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo Materiale, scegliere
il materiale della parete tra quelli preventivamente definiti (v. § 8.1).
Pigiare il bottone proposto nel rigo Allineamento per attivare il dia-
log per la scelta del Punto Sensibile (v. § 10.1.7) della sezione verti-
cale della parete; per scegliere il punto sensibile della parete basta:
• cliccare sul punto sensibile (quadratino) della sezione verticale
della parete per selezionarlo; il punto sensibile selezionato viene
proposto in rosso;
pigiare in bottone in basso a sinistra per confermare la scelta e chiude-
Si noti che per una parete vengono proposti, per la scelta, i soli punti sensibili del-
la base superiore della sua sezione verticale.
Una parete, infatti, si disegna rappresentandone la base superiore nella tavola
del piano di appartenenza.
Durante il disegno della parete o quando essa risulta
selezionata
essere scelto(v.senza
§ 10.1.2), il punto
accedere sensibiledialog.
all’apposito può anche
Pigiando F5 o F6 della tastiera, il punto sensibile si spo-
sta progressivamente nelle tre posizioni possibili per la
sezione verticale della parete.
Sulla parete disegnata la congiungente il punto sensibile
delle sezioni iniziale e finale viene evidenziata con uno
spessore maggiore.
•
Fare click
tà della nel punto
parete; della Tavola
le coordinate dellainprima
cui vaestremità
posizionata la prima
della estremi-
trave vengono
riportate nei campi della sezione PUNTO iniziale delle sue Proprietà.
• Spostare il cursore nel punto in cui va posizionata la seconda estremità
della parete; in questa fase, avendo fissata un’estremità, la parete può
essere solo ruotata e dimensionata (allungata o accorciata).
Durante gli spostamenti, su un’apposita linea di quota vengono propo-
sti dinamicamente la lunghezza e l’inclinazione della parete. I dati ge-
ometrici caratteristici della parete possono essere proposti dinamica-
mente anche nel toolbox delle Proprietà (v. § 20.2).
168
In questa fase, tenendo premuto SHIFT della tastiera, si inibisce la possibilità di ruo-
tare e dimensionare la parete e si attiva la modalità per la sua traslazione. Per poter
nuovamente ruotare e dimensionare la parete basta rilasciare SHIFT della tastiera.
Durante il disegno, il punto sensibile della sezione delle estremità della parete
assume le sole posizioni compatibili con gli snap attivi (v. § 11.1).
Se una delle estremità deve essere posizionata in un punto differente da quelli
consentiti dagli snap, è necessario disabilitare uno o più snap oppure regolarli
opportunamente (v. § 11.1 e segg.).
• Fare click nel punto della tavola in cui va posizionata la seconda estremità
(PUNTO finale) per fissare la lunghezza e l’inclinazione della parete.
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
Spessore: nel campo Spessore va specificato, in centimetri, lo spessore
della parete selezionata o da disegnare.
Materiale: nel rigo Materiale viene riportato il materiale della parete.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile sceglie-
re il materiale tra quelli preventivamente definiti (v. § 8.1).
Allineamento: in tale rigo è possibile scegliere o modificare il punto sensi-
bile della parete da utilizzare per il suo disegno (v. § 10.4.1).
Pigiando il bottone proposto quando il cursore è nel rigo, si apre il
dialog in cui va scelto il punto sensibile.
Dimensioni SHELL
Nella sezione Dimensioni SHELL vengono proposti i righi:
in verticale; in cui va specificato, in centimetri, il passo in orizzontale per
la suddivisione in shell della parete selezionata.
in orizzontale; in cui va specificato, in centimetri, il passo (minimo) in
170
Altre caratteristiche…
Nella sezione altre caratteristiche… viene proposto il rigo Aggressività
Ambiente. Nel list box che si attiva posizionando il cursore nel rigo va
scelta l’opzione (poco, moderata o molto) relativa al livello di aggressivi-
tà dell’ambiente per la parete selezionata.
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposti i seguenti righi:
Lunghezza, in cui viene riportata la lunghezza, in metri, della parete sele-
zionata. Modificando tale valore e pigiando INVIO della tastiera per
confermare, si ottiene il corrispondente accorciamento/allungamento
della parete nel disegno effettuato tenendo fermo il suo punto iniziale
(v. § 21.4).
Angolo XY, in cui viene riportato l’angolo di cui risulta ruotata la parete
rispetto all’orizzontale nel piano del disegno. Modificando tale valore
e pigiando INVIO della tastiera per confermare, nel disegno si ottiene la
corrispondente rotazione della parete intorno al suo punto iniziale (v.
§ 21.4).
PUNTO iniziale
Nella sezione PUNTO iniziale vengono proposti:
• l’Altezza (in metri) della parete selezionata in corrispondenza della sua
estremità iniziale (v. § 21.4);
• le coordinate X ed Y (in metri) del punto sensibile dell’estremità inizia-
le (v. § 21.4) della parete;
• la Quota (in metri), rispetto al piano del disegno, della base inferiore
della parete nella sua estremità iniziale (v. § 21.4).
I parametri descritti possono essere modificati, ottenendo il posizionamen-
to e l’altezza desiderati dell’estremità iniziale della parete nel disegno.
La Quota e l’Altezza dell’estremità iniziale della parete possono essere
modificate digitando i nuovi valori nei rispettivi campi.
Le coordinate X ed Y possono essere modificate nel
dialog a cui si accede pigiando il bottone visibile nel
campo XY quando risulta selezionato il relativo rigo.
Pigiando il bottoncino OK del dialog si ottiene il po-
sizionamento desiderato dell’estremità iniziale della
parete nel disegno.
171
PUNTO finale
Nella sezione PUNTO finale vengono proposti, per l’estremità finale (v. §
21.4) della parete, gli stessi parametri geometrici ( Altezza, X, Y e Quota)
descritti per il suo punto iniziale. Anche questi valori possono essere
modificati per ottenere, nel disegno, il posizionamento e l’altezza deside-
rati per l’estremità finale della parete.
Ancora al Piano
Nella sezione Ancora al Piano vengono proposte le seguenti proprietà per
definire il tipo di ancoraggio della faccia superiore della parete seleziona-
ta al piano di appartenenza (piano del disegno):
SUPERIORE: nel list box che si attiva posizionando il cursore nel rigo è
possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
NO: tra la parete ed il piano di appartenenza NON esiste alcun anco-
raggio, per cui, modificando la quota del piano di appartenenza, la
quota della faccia superiore della parete NON viene modificata;
Si: la parete risulta vincolata al piano di appartenenza; pertanto, modifi-
cando la quota di tale piano, la faccia superiore della parete rimane soli-
dale ad esso; cliccando il bottoncino (a sinistra del list box quando in
questo risulta selezionata l’opzione SI), vengono proposti i campi:
Delta Punto iniziale: in cui è possibile specificare, in metri, lo scosta-
mento desiderato del punto sensibile dell’estremità iniziale (v. §
21.4) della parete dal piano di appartenenza;
Delta Punto finale: in cui è possibile specificare, in metri, lo scosta-
mento desiderato del punto sensibile dell’estremità finale (v. §
21.4) della parete dal piano di appartenenza.
Se, per le estremità della parete, occorre richiedere uno scostamento verso il
basso rispetto al piano di appartenenza, i valori specificati nei campi delta Punto
iniziale e/o delta Punto finale, devono essere preceduti dal segno – (meno).
Ovviamente, gli scostamenti richiesti vengono mantenuti anche se si modifica
l’altezza del piano di appartenenza della parete (v. § 6.3).
Carichi e Forze
Nella sezione Carichi e Forze vengono proposte le seguenti proprietà:
Forze Lineari: in tale rigo viene riportato il numero di carichi lineari deri-
vanti dall’Analisi dei Carichi (effettuata automaticamente dal pro-
gramma) presenti sulla parete selezionata.
172
Nei dialog Forze Lineari e Forze Superficiali NON vengono riportate eventuali
spinte (del terreno o Idrostatiche) (v. § 10.23 e 10.24) e forze o carichi aggiuntivi
(v. § 12.11 e segg.) applicati alla parete dall’Utente.
Le forze derivanti da una spinta (del terreno o idrostatica) vengono trasferite di-
rettamente alle shell della parete. Tali forze, pertanto, possono essere visualizza-
te nel dialog Forze Superficiali delle shell della parete (v. § 12.9.2).
Ulteriori carichi e forze aggiuntive applicati alla parete dall’Utente (v. § 12.11 e
segg.) vengono trasferite direttamente ai sub nodi delle shell della parete.
L’effetto di tali forze, pertanto, potrà essere valutato nel dialog Forze Concentrate
dei sub nodi delle shell della parete (v. § 12.9.1.1).
Carico Termico: in tale rigo viene indicato (SI o NO) se esistono carichi
termici sulla parete selezionata.
Pigiando il bottone proposto quando il
cursore è nel rigo, si apre il dialog in cui
è possibile specificare la variazione ter-
mica tra le facce della parete selezionata.
Funzionalità
La sezione Funzionalità comprende le seguenti proprietà:
Mostra su Piano superiore: la selezione di tale check box richiede di as-
segnare la parete selezionata anche al piano superiore (v. § 10.3.7). Al
piano superiore, la parete viene rappresentata tratteggiata.
Sposta
nata (XY): questa
nel piano delproprietà
disegno. consente di traslare l’intera parete selezio-
173
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
Le Solette
Una volta disegnato le travi (v. § 10.3.1) e/o le pareti (v. § 10.4.1) necessa-
rie, è possibile procedere al disegno delle eventuali solette (v. § 10.5.1).
Una soletta si definisce indicando, mediante il disegno dell’oggetto Solet-
ta nella tavola del piano di appartenenza, la sua direzione principale e la
sua direzione secondaria (ortogonale a quella principale).
Le direzioni principale e secondaria specificate per una soletta consento-
no la sua modellazione mediante la suddivisione in shell (v. § 10.5.3). In
pratica, le direzioni definite per una soletta sono anche quelle lungo le
quali saranno disposte le sue armature.
Il programma raccorda automaticamente la soletta agli elementi (travi e/o
pareti) su cui poggia individuando tre punti per cui passa il suo piano. I
primi due punti sono le intersezioni della direzione principale della soletta
con le travi o pareti su cui essa poggia, mentre il terzo è l’intersezione
dell’ortogonale alla direzione principale con la relativa trave o parete.
Quindi, comunque risultino inclinati gli appoggi, il programma collega au-
tomaticamente ad essi la soletta disegnandola nel miglior modo possibile.
In ogni caso il tecnico può modificare la soletta disegnata dal programma
potendo, definire manualmente i tre punti per cui passa il suo piano.
174
Ovviamente, per poter disegnare una soletta è necessario che risultino disegnate
le travi e/o le pareti su cui essa deve poggiare.
Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle proprietà della soletta.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Soletta di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.5.3.
175
Il verso della direzione principale della soletta, indicato dalla doppia freccia de suo
simbolo, definisce il verso dell’asse 2 del suo sistema di riferimento locale (v. § 21.5).
Questa indicazione è necessaria per consentire, all’Utente di applicare corretta-
mente delle forze aggiuntive alla soletta (v. § 12.11 e segg.).
176
Tenendo premuto SHIFT della tastiera si inibisce la modalità per la rotazione del
simbolo della soletta e si attiva la modalità per la sua traslazione.
Effettuata la traslazione desiderata, per ripristinare la modalità per la rotazione
basta rilasciare il tasto SHIFT.
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
177
Dimensioni SHELL
Nella sezione Dimensioni SHELL vengono proposti i righi:
Principale (in direzione): in cui va specificato il passo, in centimetri, per la
suddivisione in shell della soletta selezionata lungo la sua direzione
principale definita nel disegno (v. § 10.5.1).
Secondaria (in direzione): in cui va specificato il passo, in centimetri, per
la suddivisione in shell della soletta selezionata lungo la sua direzione
secondaria definita nel disegno (v. § 10.5.1).
Altre caratteristiche…
Nella sezione altre caratteristiche… viene proposto il rigo Aggressività
Ambiente. Nel list box che si attiva posizionando il cursore nel rigo va
scelta l’opzione (poco, moderata o molto) relativa al livello di aggressivi-
tà dell’ambiente per la soletta selezionata.
178
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposte le seguenti proprietà:
2
Superficie
soletta :selezionata,
nel campo superficie
calcolata viene riportata la superficie
automaticamente (in m ) della
dal programma. Ov-
viamente, tale valore NON è modificabile.
PUNTO inserimento
Nella sezione PUNTO inserimento vengono proposte le coordi-
nate (X ed Y), in metri, del punto centrale (fucsia) del simbolo
della soletta selezionata.
Le coordinate X ed Y possono essere modificate nel
dialog a cui si accede pigiando il bottone visibile nel
campo XY quando risulta selezionato il relativo rigo.
Pigiando il bottoncino OK del dialog si ottiene il po-
sizionamento desiderato del punto centrale del sim-
bolo della soletta.
Riconoscimento PIANO
Nella sezione Riconoscimento PIANO sono presenti le seguenti proprietà
per la definizione dei criteri che il programma deve adottare per il rico-
noscimento del piano della soletta:
Tipo Riconoscimento: nel list box che si attiva quando il cursore è in tale
rigo è possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
automatico: richiede che l’individuazione della soletta disegnata venga
effettuata automaticamente dal programma; tale opzione è quella con-
sigliata nella stragrande maggioranza dei casi.
orizzontale: richiede che l’individuazione della soletta disegnata venga
effettuata automaticamente dal programma imponendo, però, che essa
deve essere sempre orizzontale; in questo caso il programma, nel defi-
179
nire la soletta NON tiene conto di eventuali travi o pareti che ne pos-
sono compromettere l’individuazione.
manuale: richiede che la soletta venga definita manualmente dall’Utente
mediante
10.7.1); lailselezione
posizionamento
di tale di tre punti
opzione, per cui
infatti, passa il suo
rappresenta piano (v.
la soletta (nel§
piano del disegno e nelle viste 3D) con tre pallini verdi numerati da spo-
stare in tre punti che certamente fanno parte del piano del soletta stessa.
Tipo Quota [presente se nel list box Tipo Riconoscimento è stata scelta
l’opzione Orizzontale o Manuale]: nel list box, che si attiva quando il cur-
sore è in tale rigo, è possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
relativa al piano: se il valore della quota nel campo Quota sottostante
deve essere
assoluta : se riferito
il valorealdella
pianoquota
su cuinel
la campo
soletta Quota
viene disegnata;
sottostante deve es-
sere riferito al piano a quota 0 (zero) (v. § 6.1).
Quota [presente se nel list box Tipo Riconoscimento è stata scelta l’opzione O-
rizzontale]: nel campo quota viene riportata, in metri, la quota del piano
della soletta selezionata.
Il valore riportato in tale campo può essere variato con la conseguen-
te modifica della soletta nel disegno. Ovviamente la quota va espres-
sa rispetto:
• al piano del disegno se nel list box Tipo Quota risulta selezionata
l’opzione “relativa al piano”;
• al piano a quota 0 (zero) (v. § 6.1) se nel list box Tipo Quota risulta
selezionata l’opzione “assoluta”.
Carichi e Forze
Nella sezione Carichi e Forze vengono proposte le seguenti proprietà:
Forze Superficiali: in tale rigo viene riportato il numero dei carichi super-
ficiali sulla soletta selezionata derivanti dall’Analisi dei carichi effet-
tuata automaticamente dal programma.
Pigiando il bottone proposto quando il cursore è nel rigo, si apre il dia-
log in cui è possibile prendere visione dei soli carichi superficiali deri-
vanti dall’Analisi dei Carichi effettuata dal programma.
Nel dialog Forze Superficiali NON vengono riportate eventuali forze o carichi
aggiuntivi applicati alla soletta dall’Utente.
Carichi e forze aggiuntive applicate alla soletta dall’Utente (v. § 12.11 e segg.)
vengono trasferiti direttamente ai sub nodi delle shell della soletta. L’effetto di tali
forze, pertanto, potrà essere valutato nel dialog Forze Concentrate dei sub nodi
delle shell della soletta (v. § 12.9.1.1).
Ulteriori forze possono anche essere applicate ai nodi di estremità di una soletta
(v. §§ 12.11.2, 12.9.1.2 e 12.9.1.3). Vincoli e/o cedimenti possono anche essere
applicati ai sub-nodi di ogni shell della soletta.
Carico Termico: in tale rigo viene indicato (SI o NO) se esistono carichi
termici sulla soletta selezionata.
Pigiando il bottone proposto quando il
cursore è nel rigo, si apre il dialog in cui
è possibile specificare la variazione ter-
mica tra le facce della soletta selezionata.
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
181
Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle proprietà del foro.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Foro di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.1.6.
Nel list box Forma del toolbox delle Proprietà scegliere la forma del
foro (rettangolare, circolare, libero, ecc.) da disegnare.
Naturalmente, il disegno di un foro di forma qualsiasi (opzione Libero del list box
Forma) in una parete (v. § 10.4 e segg.) può essere effettuato unicamente in una
vista 3D dell’edificio (v. avanti).
In questo caso tutti i campi della sezione Geometria del toolbox delle Proprietà
vengono nascosti in quanto la geometria del foro può essere solo definita grafi-
camente dall’utente.
• Nei restanti campi della sezione Geometria del toolbox delle Proprietà
specificare tutti i parametri geometrici necessari per la definizione del
foro. Ovviamente, nella sezione Geometria vengono proposti i campi
opportuni in relazione alla forma del foro scelta.
182
Fare click sulla base superiore della parete disegnata nella tavola; que-
sta operazione attiva la modalità per il posizionamento del foro defini-
to. Il cursore si trasforma in quello a lato ad indicare che in questa fase
è possibile spostare liberamente il foro lungo la parete.
• Spostare il foro nel punto opportuno della parete e fare click per fis-
sarne la posizione.
Nella tavola di un piano (v. § 6.5) il disegno di un foro in una soletta o in
una platea risulta agevole in quanto si opera proprio nel piano in cui il fo-
ro va disegnato.
Il disegno di un foro in una parete nella tavola del piano in cui questa è
stata disegnata risulta meno intuitivo in quanto il foro viene ad essere
rappresentato da una sua sezione orizzontale.
Per disegnare un foro in una parete può risultare conveniente operare in
una vista 3D dell’edificio.
Peraltro, il disegno di un foro di forma qualsiasi (Libero) in una parete
può essere effettuato unicamente in una vista 3D (v. cap. 12) o
nell’opportuno prospetto che è possibile ottenere in essa.
Modificando una soletta (o platea) oppure uno degli elementi ad essa collegati (tra-
vi, ecc.) potrebbe essere perso il foro su essa disegnato.
Si consiglia, pertanto, di procedere al disegno dei fori solo quando si è certi che
gli elementi da forare non saranno più modificati.
183
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
Forma: nel list box proposto posizionando il cursore nel rigo Forma è
possibile scegliere la forma del foro selezionato o da disegnare. Le
opzioni del list box Forma sono:
Rettangolo: richiede che il foro selezionato o da disegnare sia di forma
rettangolare;
Cerchio: richiede che il foro selezionato o da disegnare sia di forma
circolare;
Arco + Rettangolo: richiede che il foro selezionato o da disegnare sia
costituito da un rettangolo sormontato da un arco di cerchio;
Libero: richiede che la forma del foro selezionato o da disegnare sia li-
beramente definito dall’Utente mediante il disegno di una polilinea
con le stesse modalità descritte nel § 10.14.
Distanza BASE: in tale campo viene riportata la distanza del punto più
basso del foro dal bordo dell’elemento (parete, ecc.) in cui esso risulta
inserito. Tale distanza, riportata anche nel disegno, viene misurata
lungo la direzione principale dell’elemento in cui risulta inserito il fo-
ro. La distanza proposta può essere modificata per spostare il foro.
Distanza LATERALE: in tale campo viene riportata la distanza del punto più
esterno del foro dal bordo dell’elemento (parete, ecc.) in cui esso risulta
inserito. Tale distanza, riportata anche nel disegno, viene misurata lungo
la direzione secondaria dell’elemento in cui risulta inserito il foro. La
distanza proposta può essere modificata per spostare il foro.
Variando il valore proposto nel campo Distanza BASE e/o Distanza LATERA-
VIO, per
LE dellaottenere
tastiera le modifiche nel
o spostando disegno
il cursore è necessario
in un confermare pigiando IN-
altro campo.
184
Geometria
La sezione Geometria delle proprietà di un Foro si presenta in maniera
differente a seconda della forma scelta nel list box Forma.
Rettangolo
Quando nel list box Forma risulta selezionata l’opzione Rettangolo, nella
sezione Geometria vengono proposti i campi:
Larghezza, in cui va specificata la larghezza, in metri, del foro (da dise-
gnare o selezionato).
Altezza, in cui va specificata l’altezza, in metri, del foro (da disegnare o
selezionato).
Rotazione, in cui va specificato l’angolo di cui si intende ruotare il foro
rispetto alla direzione principale della soletta o platea su cui esso vie-
ne disegnato.
Cerchio
Quando nel list box Forma risulta selezionata l’opzione Cerchio, nella se-
zione Geometria risulta abilitato il solo campo Raggio, in cui va specifi-
cato, in metri, il raggio del foro.
Arco + Rettangolo
Quando nel list box Forma risulta selezionata l’opzione Arco + Rettango-
lo, nella sezione Geometria vengono proposti i campi:
Larghezza, in cui va specificata la larghezza, in metri, della parte rettan-
golare del foro.
Altezza, in cui va specificata l’altezza, in metri, della parte rettangolare
del foro.
Raggio Arco, in cui va specificato, in metri, il raggio dell’arco che sor-
monta il rettangolo.
Rotazione, in cui va specificato l’angolo di cui si intende ruotare il foro
rispetto alla direzione principale della soletta o platea su cui viene di-
segnato (v. Attenzione precedente).
185
Libero
La selezione dell’opzione Libero nel list box Forma non propone alcun
campo nella sezione Geometria, in quanto la sua scelta richiede di defini-
re liberamente il foro mediante il disegno di una polilinea (v. § 10.14).
Un foro di forma qualsiasi può essere disegnato solo in una Vista 3D del Progetto
o in uno delle piante o dei prospetti che è possibile richiedere in esso.
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
I Solai
Una volta disegnato le travi (v. § 10.3.1) e/o le pareti (v. § 10.4.1) di un
piano (impalcato), è possibile procedere al disegno dei solai.
Il disegno di un solaio comporta:
l’assegnazione automatica dei relativi carichi (peso proprio e sovrac-
•
186
Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle proprietà del solaio.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Solaio di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.7.3.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo Analisi Carichi,
scegliere l’analisi dei carichi del solaio tra quelle preventivamente
definite (v. § 9.2).
•
list box Rigidezza scegliere l’opzione infinita per indicare che il
Nel
solaio deve essere infinitamente rigido nel suo piano oppure nessu-
na per indicare che esso non lo è.
In questo caso, per uno dei solai disegnati potrebbe essere segnalato un
errore mediante la stringa Solaio errore in rosso.
In questo caso il tecnico deve definire manualmente il piano del solaio
effettuando le seguenti operazioni:
• selezionare il solaio cliccando sul suo simbolo nella modalità Selezio-
ne (v. § 10.1.2);
cliccare nel rigo Tipo Riconoscimento delle proprietà del solaio (v. §
10.7.3) e, nel list box che si attiva, selezionare l’opzione manuale; que-
sta operazione propone sul piano del disegno i tre pallini verdi numerati
per la definizione del piano del solaio.
• spostare i pallini nei tre punti che defini-
scono il piano del solaio; i pallini posso-
no anche essere posizionati specifican-
done le coordinate XY e la Quota nella
sezione del toolbox delle proprietà pro-
posta quando si seleziona l’opzione ma-
nuale nel list box Tipo Riconoscimento.
189
La definizione manuale del piano del solaio specificando le coordinate dei tre punti
(pallini verdi) che lo definiscono può risultare utile nel caso di particolari solai inclinati.
In ogni caso, il problema che si può verificare per l’esempio in figura può essere ri-
solto semplicemente disegnando il solaio partendo da un punto prossimo alla trave
che appartiene certamente al piano del solaio (nell’esempio la trave di destra).
Tenendo premuto SHIFT della tastiera si inibisce la modalità per la rotazione del
simbolo del solaio e si attiva la modalità per la sua traslazione.
Effettuata la traslazione desiderata, per ripristinare la modalità per la rotazione
basta rilasciare il tasto SHIFT.
•
quando il simbolo risulta correttamente posizionato ed orientato nella
tavola cliccare nuovamente per fissarlo.
190
Tipologia: nel list box proposto quando il cursore è nel rigo Tipologia va
specificata la tipologia del solaio (gettato in opera, travetti precompres-
si, travetti tralicciati o pannelli prefabbricati) selezionato o da disegnare.
191
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposte le seguenti proprietà:
Superficie: nel campo superficie viene riportata la superficie (in m2) del
solaio selezionato, calcolata automaticamente dal programma. Ovvia-
mente, tale valore NON è modificabile.
PUNTO inserimento
PUNTO di direzione
Nella sezione PUNTO di direzione vengono proposte le coordinate (X ed
Y), in metri, del secondo punto (blu) disegnato del simbolo che indica
l’orditura del solaio selezionato.
Le coordinate di questo punto possono essere modificate, per ottenere il
suo posizionamento desiderato nel disegno, con le stesse modalità previ-
ste per la modifica delle coordinate del “PUNTO Inserimento”.
Riconoscimento PIANO
Nella sezione Riconoscimento PIANO sono presenti le seguenti proprietà
per la definizione dei criteri per il riconoscimento del piano del solaio da
parte del programma.
Tipo Riconoscimento: nel list box che si attiva quando il cursore è in tale
rigo è possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
automatico: richiede che l’individuazione del solaio disegnato venga
effettuata automaticamente dal programma; tale opzione è quella con-
sigliata nella stragrande maggioranza dei casi.
192
Carpenteria
Nella sezione Carpenteria vanno specificate le informazioni necessarie al
programma per la definizione delle Carpenterie (v. cap. 15). In tale se-
zione vengono, pertanto, proposte le seguenti proprietà:
Tipo: nel list box proposto quando il cursore è in questo rigo va indicata
la tipologia (monotrave o bitrave) del travetto del solaio. L’indicazione
della tipologia del travetto comporta la definizione della sezione del
solaio e, pertanto, è una informazione necessaria per il calcolo del so-
laio (v. § 13.6) stesso.
Travetto: nel campo Travetto va specificata la larghezza, in centimetri,
dei travetti del solaio selezionato.
Travetto (larghezza resistente a taglio) [visibile solo se nel list box “Tipologia”
della sezione “Caratteristiche” è stato scelto “travetti tralicciati” oppure “pan-
nelli prefabbricati”]: in questo campo va specificata la larghezza resisten-
te a taglio del travetto. Tale valore deve essere:
larghezza travetto ≤ larghezza resistente a taglio ≤1.5 x larghezza travetto
Per default, nel campo “Travetto (larghezza resistente a taglio)” viene
proposta la larghezza del travetto specificata nel campo precedente.
Se si modifica la larghezza del travetto (nel campo precedente) il valo-
re della sua larghezza resistente a taglio viene automaticamente ripor-
tato a quello specificato nel campo Travetto.
Pignatta: nel campo Pignatta va specificata la larghezza, in centimetri,
delle pignatte del solaio selezionato.
Per poter procedere al calcolo del solaio (v. § 13.6) è assolutamente necessario
specificare la larghezza del travetto e quella della pignatta.
Se NON si intende richiedere il calcolo del solaio, le dimensioni suddette vengo-
no utilizzate unicamente per il disegno delle carpenterie. In questo caso per il
Travetto e/o la Pignatta è anche possibile specificare una larghezza nulla per
NON farli risultare nelle carpenterie.
della soletta
maggiore di superiore del solaio.
zero ed inferiore alloNaturalmente, tale valore deve essere
spessore del solaio.
194
Spessore soletta inf. [visibile solo se nel list box “Tipologia” della sezione “Ca-
ratteristiche” è stato scelto “pannelli prefabbricati”]: in questo campo va
specificata la larghezza, in cm, della soletta inferiore dei solai a pan-
nelli eprefabbricati.
zero la somma degliNaturalmente, talesoletta
spessori della valoreinferiore
deve essere maggiore
e di quella di
supe-
riore non può eccedere lo spessore del solaio.
Fascia piena: in questo campo va specificata la lunghezza, in centimetri,
delle fasce piene del solaio selezionato, nel caso in cui NON si intenda
richiedere il calcolo del solaio. In questo caso il valore specificato è
necessario per il disegno della carpenteria.
Richiedendo, invece, il calcolo del solaio (v. § 13.6), la lunghezza del-
la fascia piena del solaio nella carpenteria sarà quella derivante dal
calcolo, qualunque sia il valore specificato nel campo Fascia Piena.
Rompitratta: nel campo Rompitratta va specificata la larghezza, in centi-
metri, dei travetti rompitratta (di ripartizione) del solaio selezionato.
Tale valore è necessario per la rappresentazione del travetto rompitrat-
ta nella carpenteria.
Ovviamente, se nel campo Rompitratta si riporta il valore zero, il tra-
vetto rompitratta del solaio non verrà rappresentato nella carpenteria.
Numero rompitratta
rompitratta : in tale
del solaio campo vatale
selezionato; specificato il numero per
valore è necessario di travetti
il dise-
gno dei travetti rompitratta nella carpenteria.
Armatura rompitratta: in tale campo va digitata la stringa descrittiva
dell’armatura del travetto rompitratta del solaio selezionato; tale strin-
ga verrà riportata nella carpenteria prodotta dal programma.
A destra del campo è presente il bottoncino pigiando il quale si inseri-
sce il simbolo nel punto in cui è presente il cursore.
Armatura di ripartizione: in tale campo va specificata la stringa descrittiva
dell’armatura di ripartizione del solaio selezionato; tale stringa verrà
riportata nella carpenteria prodotta dal programma.
Anche in questo campo è presente il bottoncino per l’inserimento del
simbolo nel punto in cui è presente il cursore.
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.2.
195