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Il Calcestruzzo Armato Precompresso (C.a.p.) : Tecnica Delle Costruzioni (Ing. Civili) - Prof. Marco Di Prisco

Il documento descrive la tecnica del calcestruzzo armato precompresso. Viene spiegato il funzionamento della precompressione tramite l'azione di richiamo elastico degli acciai. Vengono inoltre descritti i materiali, le tecniche di applicazione e gli aspetti progettuali della precompressione.

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Il Calcestruzzo Armato Precompresso (C.a.p.) : Tecnica Delle Costruzioni (Ing. Civili) - Prof. Marco Di Prisco

Il documento descrive la tecnica del calcestruzzo armato precompresso. Viene spiegato il funzionamento della precompressione tramite l'azione di richiamo elastico degli acciai. Vengono inoltre descritti i materiali, le tecniche di applicazione e gli aspetti progettuali della precompressione.

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Il calcestruzzo armato precompresso (c.a.p.

)
Tecnica delle Costruzioni (Ing. Civili) – Prof. Marco di Prisco

Ing. Marco Carlo Rampini


[email protected] Milano, 13-20-27/03/2020
Introduzione c.a.p.
Cenni storici
‘’Idees et voies nouvelles’’ - 1933
Primo articolo riguardante la tecnica della precompressione
Brevettata nel 1928 e utilizzata a partire dal 1936

Altri tentativi precedenti: Acciai non performanti (100


MPa), viscosità e ritiro del cls
• Doering - 1888
annullavano gli effetti della
• Koenen - 1907 precompressione
Eugene Freyssinet (1879-1962)

Base del funzionamento Stato di coazione indotto dal richiamo elastico


delle barre/trefoli di acciaio (es. mazzo di carte)

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Applicazione della precompressione
Stato di coazione - richiamo elastico acciaio

1)
𝑳𝑳𝒄𝒄

𝑳𝑳𝒔𝒔

2) 𝑵𝑵

3) 𝑵𝑵

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Applicazione della precompressione
Variazione dello stato di sforzo

𝑵𝑵𝒑𝒑
𝝈𝝈 = −
𝒑𝒑 𝑨𝑨

𝑵𝑵𝒑𝒑 𝑴𝑴
𝒚𝒚 𝝈𝝈 = − 𝝈𝝈 = 𝒚𝒚
𝒑𝒑 𝑨𝑨 𝑰𝑰

𝒆𝒆

𝑵𝑵𝒑𝒑 𝑵𝑵𝒑𝒑 𝒆𝒆 𝑴𝑴
𝒚𝒚 𝝈𝝈 = − 𝝈𝝈 = − 𝒚𝒚 𝝈𝝈 = 𝒚𝒚
𝑨𝑨 𝑰𝑰 𝑰𝑰
Ing. Marco Carlo Rampini, DICA
Applicazione della precompressione
Variazione dello stato di sforzo e vantaggi

Disponendo i cavi nella posizione opportuna è possibile ridurre gli effetti di trazione relativi all’azione
dei carichi esterni (controllo limite di trazione, riduzione degli effetti della fessurazione…)

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Materiali per la precompressione
Acciaio da precompressione: acciai armonici
Acciai ad alta resistenza, caratterizzati da un elevato valore di
sforzo al limite di deformazione elastica, in modo da
contenere le perdite. Il comportamento è altamente fragile,
caratterizzato da elevata resistenza e quasi assenza di duttilità
L’incremento di resistenza è dato dall’aumento della
percentuale di carbonio (0.6%), incrudimento mediante
lavorazione a freddo, e trattamenti termici (tempra e
rinvenimento).

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Materiali per la precompressione
Calcestruzzo
L’unica prescrizione da normativa riguarda la classe di resistenza minima, che deve essere superiore a C28/35.

Evoluzione nel tempo della resistenza a compressione

𝑓𝑓𝑐𝑐𝑐𝑐 (𝑡𝑡) = 𝛽𝛽𝑐𝑐𝑐𝑐 (𝑡𝑡) 𝑓𝑓𝑐𝑐𝑐𝑐 (§ 5.1.9.1 MC2010)

0.5
28
𝛽𝛽𝑐𝑐𝑐𝑐 𝑡𝑡 = exp 𝑠𝑠 � 1 −
𝑡𝑡

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


La tecnologia della precompressione:
1) tecnica di applicazione:
• A) ‘’precompressione a fili aderenti - armatura pre-tesa’’: prevede che i cavi
vengano tesati prima dell’esecuzione del getto in calcestruzzo (cavi immersi) e
trasferimento dell’azione di precompressione tramite aderenza all’atto del rilascio
dei cavi;

• ‘B) ’precompressione a cavi scorrevoli/aderenti - armatura post-tesa’’: prevede che


i cavi all’atto della tesatura siano liberi di scorrere all’interno di una guaina posta
nell’elemento di calcestruzzo già gettato. Il trasferimento della forza di coazione
avviene alla testa dell’elemento.

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


La tecnologia della precompressione:
1.A) Precompressione ad armatura pre-tesa:
• FASE 1 (a): vengono disposti i cavi di acciaio (trecce/trefoli) all’interno del cassero prima del
getto di calcestruzzo. Tesatura dei cavi con martinetti idraulici vincolati ai blocchi d’ancoraggio;

𝑵𝑵𝒊𝒊 𝑵𝑵𝒊𝒊

• FASE 2 (b): esecuzione del getto di calcestruzzo. La tesatura viene mantenuta per garantire
presa e indurimento del calcestruzzo (7/8gg);

𝑵𝑵𝒊𝒊 𝑵𝑵𝒊𝒊

• FASE 3 (c): al raggiungimento dell’opportuna resistenza del calcestruzzo, i cavi vengono tagliati
in corrispondenza delle sezioni terminali dell’elemento (accorciamento e sovramonta). Il
trasferimento dell’azione di precompressione avviene mediante aderenza.

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


La tecnologia della precompressione:
1.B) Precompressione ad armatura post-tesa:
• FASE 1 (a): preparazione casseri con all’interno i cavi liberi di scorrere nelle proprie guaine.
Esecuzione del getto di calcestruzzo, mantenendo le guaine nella posizione scelta;

• FASE 2 (b): al raggiungimento delle opportune caratteristiche di resistenza a compressione del


calcestruzzo (7/8gg), i cavi vengono messi in tensione a contrasto con l’elemento in
calcestruzzo (tesatura da una o due facce);

𝑵𝑵𝒊𝒊 𝑵𝑵𝒊𝒊

• FASE 3 (c): vengono bloccati i cavi mediante opportuni dispositivi brevettati (es. cunei),
rimozione dei martinetti e, solo nel caso di cavi aderenti, iniezione di malta nelle guaine
(ripristino dell’aderenza).

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


La tecnologia della precompressione:
2) grado di precompressione:
• ‘’Completo/Integrale’’ (a): la coazione di compressione iniziale è tale da annullare le
trazioni in tutte le configurazioni di sollecitazione;

• ‘’Normale/Limitata’’ (b): nella configurazione di sollecitazione finale sono presenti


limitate trazioni nel calcestruzzo;

• ‘’Parziale’’ (c): la coazione di compressione iniziale non è tale da annullare tutte le


trazioni, che devono essere riprese dall’armatura in acciaio tradizionale (armatura
lenta).

limite fessurazione
calcestruzzo

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


La tecnologia della precompressione:
3) posizione dell’azione di precompressione:
• ‘’Interna’’: i cavi sono immersi nel getto di calcestruzzo (tecnologia maggiormente
utilizzata sia pre/post-tesi);

• ‘’Esterna’: il cavo passa esternamente alla sezione (cavi ispezionabili, possibile ri-
tesatura, maggiormente sensibili alla corrosione, solo post-tesi);

• ‘Mista’’: in generale viene utilizzata una precompressione interna a livello delle solette
inferiore/superiore ed esterna sulle nervature verticali (esistono anche soluzioni di cavi
interni con guaina e non iniettati con il vantaggio di poter essere ritesati).

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


La tecnologia della precompressione:
4) Studio delle zone di ancoraggio
• ‘’pre-tesi’’: al momento del rilascio dei cavi, • ‘’post-tesi’’: studio dell’andamento degli
effetto dell’aderenza per garantire la sforzi di compressione e trazione nella zona
corretta applicazione della precompressione. di diffusione, calcolo delle armature di
E’ necessaria una certa lunghezza perché la frettaggio mediante meccanismi tirante-
precompressione sia completamente attiva; puntone

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Trasferimento dell’azione precompressione
Tirante precompresso – armature pre-tese
εP0
𝜀𝜀𝑐𝑐 = 𝜀𝜀𝑠𝑠 = 𝜀𝜀𝑝𝑝 − 𝜀𝜀𝑝𝑝,0 Compatibilità (congruenza)
𝜎𝜎𝑐𝑐 𝜎𝜎𝑠𝑠 𝜎𝜎𝑝𝑝 *attenzione ai segni
= = − 𝜀𝜀𝑝𝑝,0 **trascuriamo al momento la
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐸𝐸𝑝𝑝
presenza delle armature lente

𝑵𝑵𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆 𝑵𝑵𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆 εP εc

� 𝜎𝜎𝑐𝑐 𝐴𝐴𝑐𝑐 + � 𝜎𝜎𝑝𝑝 𝑑𝑑𝑑𝑑𝑝𝑝 = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 Equilibrio


𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐴𝐴𝑝𝑝
𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑝𝑝 𝜀𝜀𝑝𝑝 = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒

𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑝𝑝 (𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝜀𝜀𝑝𝑝,0 ) = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 + compatibilità


𝐸𝐸𝑐𝑐
𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑝𝑝 𝜀𝜀𝑐𝑐 = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 − 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑝𝑝 𝜀𝜀𝑝𝑝,0
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 − 𝑁𝑁𝑝𝑝,0
𝜎𝜎𝑐𝑐 =
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖
𝜎𝜎𝑐𝑐 (𝐴𝐴𝑐𝑐 +𝛼𝛼𝐸𝐸 𝐴𝐴𝑝𝑝 ) = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 − 𝑁𝑁𝑝𝑝,0
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖 = (𝐴𝐴𝑐𝑐 +𝛼𝛼𝐸𝐸 𝐴𝐴𝑝𝑝 )

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite di precompressione:
Tipi di perdite:
• Perdite ISTANTAEE: PRE POST

• Perdite al martinetto; * *

• Perdite agli ancoraggi (rientro dei cunei e deformazione locale); * *


• Perdite per attrito tra cavi, tra cavi e guaine; *
• ‘’Perdite per deformazione elastica istantanea’’; * *

PRE POST
• Perdite DIFFERITE:
• Perdite per rilassamento dell’acciaio da precompressione; * *

• Perdite per ritiro del calcestruzzo; * *

• Perdite per deformazione viscosa del calcestruzzo. * *

Perdite al martinetto e agli ancoraggi:


Le perdite al martinetto sono intrinseche nel
sistema di tesatura (sistema brevettato). Per
questo motivo la trazione imposta al martinetto è
leggermente superiore a quella richiesta.
E’ necessario un rientro del cavo affinché i cunei
blocchino il cavo stesso (𝛿𝛿𝑤𝑤 = 2 ÷ 6𝑚𝑚𝑚𝑚).
𝛿𝛿𝑤𝑤 𝛿𝛿𝑤𝑤
Δ𝜎𝜎𝑝𝑝 = 𝐸𝐸𝑝𝑝 � Δ𝜀𝜀 = 𝐸𝐸𝑝𝑝 𝜟𝜟𝑵𝑵𝒑𝒑 = 𝐴𝐴𝑝𝑝 � Δ𝜎𝜎𝑝𝑝 = 𝐴𝐴𝑝𝑝 � 𝐸𝐸𝑝𝑝
𝐿𝐿𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐 𝐿𝐿𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite Istantanee
Perdite per attrito in rettilineo
Perdite direttamente proporzionali a coefficiente d’attrito e lunghezza del tratto considerato

𝛥𝛥𝑁𝑁 = 𝑁𝑁1 𝑓𝑓𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿 𝑥𝑥 Coefficiente d’attrito in rettilineo


(in assenza di dati sperimentali)
𝜟𝜟𝑵𝑵⁄𝑵𝑵𝟏𝟏 = 𝒇𝒇𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒙𝒙
5 � 10−3 𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐 𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙
𝑓𝑓𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿 =
𝑁𝑁2 = 𝑁𝑁1 (1 − 𝑓𝑓𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿 𝑥𝑥) 3 � 10−3 𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔 𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚

Perdite per attrito in curva


𝑁𝑁𝑖𝑖 = forza di trazione nel cavo
𝑝𝑝 = forza di deviazione in curva
𝜏𝜏 = forza di attrito
𝑑𝑑𝑑𝑑 = risultante forze di deviazione in curva
𝑑𝑑𝑇𝑇 = risultante orizzontale forze di attrito
0.5 𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐 𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙
𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 = Coefficiente d’attrito in curva (in assenza di dati sperimentali)
0.3 𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔𝑔 𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite Istantanee
Perdite per attrito in curva Considerato un angolo 𝛼𝛼 piccolo:
𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝑅𝑅 � 𝑑𝑑𝛼𝛼 ; sin 𝑑𝑑𝑑𝑑⁄2 = 𝑑𝑑𝑑𝑑⁄2 ; cos 𝑑𝑑𝑑𝑑 ⁄2 = 1
Equilibrio direzione y:
𝑑𝑑𝑑𝑑 𝑑𝑑𝑑𝑑
𝑑𝑑𝑑𝑑 − 𝑁𝑁 − 𝑁𝑁 + 𝑑𝑑𝑑𝑑 =0
2 2
𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝑁𝑁 � 𝑑𝑑𝛼𝛼
𝑑𝑑𝑑𝑑 ≅ 𝑝𝑝 � 𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝑝𝑝 � 𝑅𝑅 � 𝑑𝑑𝑑𝑑
Si ottiene quindi la forza di deviazione da 𝑝𝑝𝑅𝑅 = 𝑁𝑁
Equilibrio direzione x:
𝑁𝑁 + 𝑑𝑑𝑑𝑑 − 𝑁𝑁 + 𝑑𝑑𝑑𝑑 = 0 ; 𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝑑𝑑𝑑𝑑
𝑑𝑑𝑇𝑇 = 𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 � 𝑑𝑑𝑃𝑃 , in situazione di scorrimento incipiente
𝑑𝑑𝑑𝑑
𝑑𝑑𝑇𝑇 = 𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 � 𝑁𝑁 � 𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 � 𝑁𝑁 �
𝑅𝑅
𝑑𝑑𝑑𝑑 − 𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 � 𝑁𝑁 � 𝑑𝑑𝑑𝑑 = 0, equazione differenziale

Integrando nei limiti (N1>N2) :


𝑁𝑁1 ⁄𝑁𝑁2 = 𝑒𝑒 𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 �𝛼𝛼 ; 𝑁𝑁2 = 𝑁𝑁1 � 𝑒𝑒 −𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 �𝛼𝛼

𝑁𝑁2 = 𝑁𝑁1 � 1 − 𝑓𝑓𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 � 𝛼𝛼 , sviluppo in serie al primo


termine per angoli piccoli (𝛼𝛼 < 30°)

𝜟𝜟𝑵𝑵⁄𝑵𝑵𝟏𝟏 = 𝒇𝒇𝑪𝑪𝑪𝑪𝑪𝑪𝑪𝑪𝑪𝑪 𝜶𝜶

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite Istantanee
‘’Perdite’’ per def. elastica istantanea – trasferimento az. precompressione
Caso delle armature ‘’pre-tese’’
All’atto del rilascio dei cavi di pretensione, l’accorciamento del calcestruzzo causa una riduzione
della deformazione nei cavi di acciaio (vedi ‘’trasferimento azione di precompressione’’).

𝑁𝑁𝑝𝑝,0 = 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝜎𝜎𝑐𝑐𝑐𝑐,0 Azione di precompressione (tiro del martinetto)


All’atto del rilascio dei cavi avviene un accorciamento dell’elemento. Si può scrivere con il metodo
degli spostamenti:
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴𝑠𝑠 𝐸𝐸𝑝𝑝 𝐴𝐴𝑝𝑝 **trascuriamo al momento la presenza delle armature lente
+ + 𝛿𝛿 − 𝑁𝑁𝑝𝑝,0 = 0
𝑙𝑙 𝑙𝑙 𝑙𝑙
𝑁𝑁𝑝𝑝,0 𝑁𝑁𝑝𝑝,0 𝑙𝑙 𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖 = (𝐴𝐴𝑐𝑐 +𝛼𝛼𝐸𝐸 𝐴𝐴𝑝𝑝 )
𝛿𝛿 = =
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑝𝑝 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖
+
𝑙𝑙 𝑙𝑙
Si possono quindi calcolare gli sforzi:
𝑁𝑁𝑝𝑝,0
𝜎𝜎𝑐𝑐 = 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑐𝑐 =
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖
𝑁𝑁𝑝𝑝,0
𝜎𝜎𝑝𝑝 = 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑝𝑝 = 𝜎𝜎𝑝𝑝,0 − 𝛼𝛼𝐸𝐸
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖
Attenzione: l’azione di precompressione sul calcestruzzo a tempo zero (𝑁𝑁𝑝𝑝,0 ) corrisponderà all’azione
di tiro applicata al martinetto (non si tratta di perdite ma solo di trasferimento dell’azione)

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite Istantanee
‘’Perdite’’ per def. elastica istantanea – trasferimento az. precompressione
Caso delle armature ‘’post-tese’’
Nel caso di più cavi la tesatura non viene fatta contemporaneamente. Per perdite di tensione per
deformazione elastica istantanea si intende l’effetto dell’accorciamento del calcestruzzo sotto
all’azione del cavo tesato in un certo istante, sulla caduta di tensione dei cavi tesati in
precedenza. (nel caso di 1 solo cavo queste cadute sono nulle).

∆𝜎𝜎𝑝𝑝,1 = 𝐸𝐸𝑝𝑝 � ∆𝜀𝜀𝑝𝑝,1 = 𝐸𝐸𝑝𝑝 � ∆𝜀𝜀𝑐𝑐 (congruenza)


∆𝜎𝜎𝑐𝑐 𝜎𝜎𝑐𝑐
∆𝜀𝜀𝑐𝑐 = = (deformazione dovuta alla tesatura di un singolo cavo, NR numero dei cavi)
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝑁𝑁𝑁𝑁 � 𝐸𝐸𝑐𝑐
𝜎𝜎𝑐𝑐 (perdita tura di quello 𝑁𝑁𝑁𝑁 − 1 𝜎𝜎𝑐𝑐
∆𝝈𝝈𝒑𝒑,𝟏𝟏 = 𝐸𝐸𝑝𝑝 successivo) ∆𝜎𝜎𝑝𝑝,𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑝𝑝
𝑁𝑁𝑁𝑁 � 𝐸𝐸𝑐𝑐 2 𝑁𝑁𝑁𝑁 � 𝐸𝐸𝑐𝑐

Attenzione: nel caso di tesatura di cavi non contemporanea l’azione di precompressione sul
calcestruzzo a tempo zero (𝑁𝑁𝑝𝑝,0 ) non corrisponderà all’azione di tiro applicata al martinetto

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite Differite
Perdite per rilassamento dell’acciaio da precompressione
Rilassamento: variazione dello stato di tensione nel tempo,
al mantenersi di uno stato di deformazione costante
(diverso da zero)
- rapporto tensione iniziale/tensione caratteristica
dell’acciaio 𝜇𝜇 = 𝜎𝜎𝑝𝑝𝑝𝑝 ⁄𝑓𝑓𝑝𝑝𝑝𝑝
- temperatura dell’ambiente

Calcolo delle cadute di tensione (§ 11.3.3.3 NTC2008)


Δ𝜎𝜎𝑝𝑝𝑝𝑝 ⁄𝜎𝜎𝑝𝑝𝑝𝑝 = 5.39 𝜌𝜌1000 𝑒𝑒 6.7𝜇𝜇 (𝑡𝑡⁄1000)0.75(1−𝜇𝜇) 10−5 , Classe 1

Δ𝜎𝜎𝑝𝑝𝑝𝑝 ⁄𝜎𝜎𝑝𝑝𝑝𝑝 = 0.66 𝜌𝜌1000 𝑒𝑒 9.1𝜇𝜇 (𝑡𝑡⁄1000)0.75(1−𝜇𝜇) 10−5 , Classe 2


Δ𝜎𝜎𝑝𝑝𝑝𝑝 ⁄𝜎𝜎𝑝𝑝𝑝𝑝 = 1.98 𝜌𝜌1000 𝑒𝑒 8.0𝜇𝜇 (𝑡𝑡⁄1000)0.75(1−𝜇𝜇) 10−5 , Classe 3

𝜌𝜌1000 = perdita a 1000 ore, a 20°, con 𝜇𝜇 = 0.7

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite Differite
Perdite per ritiro del calcestruzzo (§ 11.2.10.6 NTC2018)

𝜀𝜀𝑐𝑐𝑠𝑠 = 𝜀𝜀𝑐𝑐𝑑𝑑 +𝜀𝜀𝑐𝑐𝑎𝑎 (essicamento + ritiro autogeno) ∆𝝈𝝈𝒑𝒑,𝒓𝒓𝒓𝒓𝒓𝒓 = 𝐸𝐸𝑝𝑝 � 𝜀𝜀𝑐𝑐𝑠𝑠

Ritiro per essicamento: (si sviluppa lentamente, dipende da rapporto a/c, da capacità degli interni di
assorbire acqua e da UR)
𝜀𝜀𝑐𝑐𝑐𝑐,∞ = 𝑘𝑘ℎ � 𝜀𝜀𝑐𝑐𝑐
𝜀𝜀𝑐𝑐𝑐𝑐 (𝑡𝑡) = 𝛽𝛽𝑑𝑑𝑑𝑑 (𝑡𝑡 − 𝑡𝑡𝑠𝑠 ) � 𝜀𝜀𝑐𝑐𝑐𝑐,∞

𝛽𝛽𝑑𝑑𝑑𝑑 𝑡𝑡 − 𝑡𝑡𝑠𝑠 = (𝑡𝑡 − 𝑡𝑡𝑠𝑠 )/[ 𝑡𝑡 − 𝑡𝑡𝑠𝑠 + 0.04 � ℎ03 2 ] ℎ0 = 2𝐴𝐴𝑐𝑐 /u area/semiperimetro

Ritiro autogeno: (si sviluppa velocemente nei primi giorni dopo il getto, aumenta al
diminuire del rapporto a/c, circa 5% del ritiro da essicamento per
𝜀𝜀𝑐𝑐𝑎𝑎,∞ = −2.5 � (𝑓𝑓𝑐𝑐𝑐𝑐 − 10) � 10−6 cls normali, per cls ad alte prestazioni è confrontabile con quello da
essicamento)
𝜀𝜀𝑐𝑐𝑎𝑎 (𝑡𝑡) = 𝛽𝛽𝑎𝑎𝑎𝑎 (𝑡𝑡) � 𝜀𝜀𝑐𝑐𝑎𝑎,∞
𝛽𝛽𝑎𝑎𝑠𝑠 𝑡𝑡 = 1 − exp(1 − 0.2𝑡𝑡 0.5 )

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Perdite Differite
Perdite per gli effetti della viscosità del calcestruzzo (§ 11.2.10.7 NTC2018)
𝜎𝜎𝑐𝑐 𝜎𝜎𝑐𝑐
(sotto carico costante) 𝜀𝜀𝑐𝑐 𝑡𝑡 = 𝜀𝜀𝑒𝑒𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙 + 𝜀𝜀𝑣𝑣𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = + Φ(𝑡𝑡, 𝑡𝑡𝑜𝑜 )
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑐𝑐
Φ(𝑡𝑡, 𝑡𝑡𝑜𝑜 ) (funzione di viscosità)

𝐸𝐸𝑝𝑝
∆𝝈𝝈𝒑𝒑,𝒗𝒗𝒗𝒗𝒗𝒗𝒗𝒗 = 𝐸𝐸𝑝𝑝 � 𝜀𝜀𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 = Φ(𝑡𝑡, 𝑡𝑡𝑜𝑜 ) 𝜎𝜎
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝑐𝑐

ℎ0 = 2𝐴𝐴𝑐𝑐 /u area/semiperimetro

Totale perdite (istantanee-differite) circa 20-35 % armature pre-tese


circa 15-30 % armature post-tese

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Trasferimento dell’azione precompressione (+ perdite)
Tirante precompresso – armature pre-tese
εP0
𝜀𝜀𝑐𝑐,𝑒𝑒𝑒𝑒 + 𝜀𝜀𝑐𝑐,𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟 + 𝜀𝜀𝑐𝑐,𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 = 𝜀𝜀𝑝𝑝,𝑒𝑒𝑒𝑒 − 𝜀𝜀𝑝𝑝,0 + 𝜀𝜀𝑝𝑝,𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟
Compatibilità (congruenza)
𝜀𝜀𝑐𝑐,𝑒𝑒𝑒𝑒 = 𝜀𝜀𝑝𝑝,𝑒𝑒𝑒𝑒 − (𝜀𝜀𝑝𝑝,0 −𝜀𝜀𝑝𝑝,𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟 + 𝜀𝜀𝑐𝑐,𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟 + 𝜀𝜀𝑐𝑐,𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 ) *attenzione ai segni

𝜀𝜀𝑐𝑐,𝑒𝑒𝑒𝑒 = 𝜀𝜀𝑝𝑝,𝑒𝑒𝑒𝑒 − (𝜀𝜀𝑝𝑝,0 − ∑ 𝜀𝜀𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝 )

𝑵𝑵𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆 𝑵𝑵𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆𝒆 εP εc

� 𝜎𝜎𝑐𝑐 𝐴𝐴𝑐𝑐 + � 𝜎𝜎𝑝𝑝 𝑑𝑑𝑑𝑑𝑝𝑝 = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 Equilibrio


𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐴𝐴𝑝𝑝
𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑝𝑝 𝜀𝜀𝑝𝑝 = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒

𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑝𝑝 (𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝜀𝜀𝑝𝑝,0 − � 𝜀𝜀𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝 ) = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 + compatibilità
𝐸𝐸𝑐𝑐
𝐴𝐴𝑐𝑐 𝐸𝐸𝑐𝑐 𝜀𝜀𝑐𝑐 + 𝐴𝐴 𝐸𝐸 𝜀𝜀 = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 − 𝐴𝐴𝑝𝑝 𝐸𝐸𝑝𝑝 (𝜀𝜀𝑝𝑝,0 − ∑ 𝜀𝜀𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝 )
𝐸𝐸𝑐𝑐 𝑝𝑝 𝑝𝑝 𝑐𝑐 𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟
𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 − 𝑁𝑁𝑝𝑝,0
𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟 𝜎𝜎𝑐𝑐 =
𝜎𝜎𝑐𝑐 (𝐴𝐴𝑐𝑐 +𝛼𝛼𝐸𝐸 𝐴𝐴𝑝𝑝 ) = 𝑁𝑁𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒 − 𝑁𝑁𝑝𝑝,0 𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖 = (𝐴𝐴𝑐𝑐 +𝛼𝛼𝐸𝐸 𝐴𝐴𝑝𝑝 )

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Sistema di carichi equivalenti alla precompressione
«Load balancing approach»
L’idea è quella di associare ad una generica
precompressione (disposizione dei cavi),
un sistema di carichi equivalenti che
producano lo stesso stato tensionale nella
struttura. In questo modo il carico della
precompressione può essere considerato
come fosse un carico agente.
OSS: i carichi equivalenti sono auto-equilibrati, nel senso che in un sistema isostatico non inducono
reazioni vincolari; nei sistemi iperstatici producono reazioni vincolari ma comunque auto-equilibrate.

Classificazione delle azioni secondo la variazione della loro intensità nel tempo (§ 2.5.1.3 NTC2018)
a) Permanenti (G): azioni che agiscono durante tutta la vita nominale di progetto della
costruzione, la cui variazione di intensità nel tempo è molto lenta e di modesta entità:
- peso proprio……(G1);
- ………..
- presollecitazione (P)
Combinazione delle azioni (§ 2.5.3 NTC2018 e seguenti)

Il coefficiente parziale della precompressione si assume pari a 𝛾𝛾𝑃𝑃 = 1

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Sistema di carichi equivalenti alla precompressione
Alcuni esempi (post-tensione)
1) Cavo rettilineo baricentrico

𝑵𝑵 𝑵𝑵

La trasmissione dell’azione di precompressione avviene alle estremità, negli ancoraggi. La trave


risulta soltanto compressa da un’azione N centrata (compressione centrata). Ad esclusione delle
zone di diffusione estreme, le tensioni risultano uniformi.

Sistema di carichi equivalenti

𝑵𝑵 𝑵𝑵

𝑵𝑵
𝝈𝝈 = −
𝑨𝑨

OSS Azioni Interne: il sistema di carichi equivalenti è composto soltanto da carichi assiali, non c’è
nessun effetto sulle azioni interne V ed M

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Sistema di carichi equivalenti alla precompressione
Alcuni esempi (post-tensione)
2) Cavo rettilineo eccentrico

𝑵𝑵 𝒆𝒆
𝑵𝑵

La trasmissione dell’azione di precompressione avviene alle estremità, negli ancoraggi. La trave


risulta soltanto compressa da un’azione N eccentrica (pressoflessione). Ad esclusione delle zone di
diffusione estreme, le tensioni risultano avere un andamento lineare (somma di contributi).
Sistema di carichi equivalenti

𝒆𝒆
𝑵𝑵 𝑵𝑵
𝑁𝑁 𝑁𝑁𝑒𝑒
𝜎𝜎 = − − 𝑦𝑦
𝐴𝐴 𝐼𝐼
𝑵𝑵 𝑵𝑵

𝑵𝑵𝑵𝑵 𝑵𝑵𝑵𝑵

OSS Azioni Interne: il sistema di carichi equivalenti è composto da carichi assiali e due coppie
applicate alle estremità, non c’è nessun effetto sul taglio V.
Ing. Marco Carlo Rampini, DICA
Sistema di carichi equivalenti alla precompressione
Alcuni esempi (post-tensione)
3) Cavo rettilineo inclinato

𝒆𝒆𝟏𝟏
𝑵𝑵 𝑵𝑵
𝜶𝜶 𝒆𝒆𝟐𝟐

La trasmissione dell’azione di precompressione avviene alle estremità, negli ancoraggi. La trave


risulta compressa da un’azione N con eccentricità variabile lungo la trave (pressoflessione con
eccentricità variabile).
Sistema di carichi equivalenti
𝑁𝑁ℎ = 𝑁𝑁 cos(𝛼𝛼)
𝒆𝒆𝟐𝟐 𝑁𝑁𝑣𝑣 = 𝑁𝑁 sen(𝛼𝛼)
𝑵𝑵 𝑵𝑵
𝒆𝒆𝟏𝟏 𝑁𝑁ℎ 𝑁𝑁ℎ 𝑒𝑒(𝑥𝑥)
𝜎𝜎(𝑥𝑥) = − ± 𝑦𝑦
𝐴𝐴 𝐼𝐼
𝑵𝑵𝒗𝒗
𝑵𝑵𝒉𝒉
𝑵𝑵𝒉𝒉
𝑵𝑵𝒗𝒗 𝑵𝑵 𝒆𝒆
𝑵𝑵𝒉𝒉 𝒆𝒆𝟏𝟏 𝒉𝒉 𝟐𝟐
OSS Azioni Interne: il sistema di carichi equivalenti è composto da carichi assiali e di taglio
(componenti dell’azione di precompressione) e due coppie applicate alle estremità
Ing. Marco Carlo Rampini, DICA
Sistema di carichi equivalenti alla precompressione
Alcuni esempi (post-tensione)
4) Cavo poligonale (centrato alle estremità e con eccentricità in mezzeria)
𝑵𝑵 𝒆𝒆 𝑵𝑵

𝜶𝜶
La trasmissione dell’azione di precompressione avviene alle estremità, negli ancoraggi. La trave
risulta soltanto compressa da un’azione N inclinata, centrata alle estremità ed eccentrica lungo la
trave.
Sistema di carichi equivalenti
𝑁𝑁ℎ = 𝑁𝑁 cos(𝛼𝛼)
𝑵𝑵 𝒆𝒆 𝑵𝑵 𝑁𝑁𝑣𝑣 = 𝑁𝑁 sen(𝛼𝛼)
𝑁𝑁ℎ 𝑁𝑁ℎ 𝑒𝑒(𝑥𝑥)
𝜶𝜶 𝜎𝜎(𝑥𝑥) = − ± 𝑦𝑦
𝐴𝐴 𝐼𝐼
𝑵𝑵𝒗𝒗
𝑵𝑵𝒉𝒉
𝑵𝑵𝒉𝒉
𝑵𝑵𝒗𝒗
𝟐𝟐 𝑵𝑵𝒗𝒗
OSS Azioni Interne: il sistema di carichi equivalenti è composto soltanto da carichi assiali e di
taglio. Il sistema risulta equilibrato grazie all’aggiunta di un’azione verticale al centro
Ing. Marco Carlo Rampini, DICA
Sistema di carichi equivalenti alla precompressione
Alcuni esempi (post-tensione)
4) Cavo parabolico (centrato alle estremità)
𝑵𝑵 𝒆𝒆 𝑵𝑵

La trasmissione dell’azione di precompressione avviene alle estremità, negli ancoraggi. La trave


risulta soltanto compressa da un’azione N inclinata, centrata alle estremità ed eccentrica lungo la
trave (la variazione dell’eccentricità è parabolica).
4𝑒𝑒
Sistema di carichi equivalenti 𝑁𝑁ℎ ≅ 𝑁𝑁 𝑁𝑁𝑣𝑣 = 𝑁𝑁
𝐿𝐿
8𝑒𝑒
𝑵𝑵 𝒆𝒆 𝑵𝑵 𝑝𝑝 = 𝑁𝑁
𝐿𝐿2
𝑁𝑁ℎ 𝑁𝑁ℎ 𝑒𝑒(𝑥𝑥) 𝑀𝑀𝑀𝑀(𝑥𝑥)
𝜎𝜎(𝑥𝑥) = − ± 𝑦𝑦 ± 𝑦𝑦
𝐴𝐴 𝐼𝐼 𝐼𝐼
𝑵𝑵𝒗𝒗
𝑵𝑵𝒉𝒉
𝑵𝑵𝒉𝒉
𝑵𝑵𝒗𝒗
𝑝𝑝
OSS Azioni Interne: il sistema di carichi equivalenti è composto soltanto da carichi assiali e di
taglio. Il sistema risulta equilibrato grazie all’aggiunta di un’azione uniformemente distribuita.
Ing. Marco Carlo Rampini, DICA
Sistema di carichi equivalenti alla precompressione
Sintesi esempi

OSSERVAZIONI:
• componente orizzontale N;
• componente verticale N
𝛼𝛼 ≠ 0
• coppia estremo 𝑒𝑒 ≠ 0
• azioni verticali dove sono
presenti angoli nel tracciato
• sistema carici equivalenti è
sempre auto-equilibrato
• relazione tra il diagramma del
momento dovuto al sistema di
carichi equivalenti e il tracciato
del cavo

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Fasi costruttive e verifiche - carichi e azione di precompressione
𝑡𝑡0 𝑡𝑡∞
time

Verifica solo Verifica delle Verifica delle tensioni


peso proprio tensioni a vuoto a vuoto finale, carichi
(post-teso) finale a tempo 𝑡𝑡∞ totali

Verifica Verifica delle Verifica delle tensioni


precompressione tensioni a vuoto a vuoto finale, carichi
iniziale (pre-tesi) a tempo 𝑡𝑡0 permanenti

CARICHI AGENTI:
• peso proprio della trave (pp);
• carichi equivalenti alla precompressione (𝑃𝑃𝑘𝑘 )/azione di precompressione allo stato iniziale 𝑡𝑡0 e
a tempo infinito 𝑡𝑡∞ ;
• carichi permanenti portati (𝐺𝐺𝑘𝑘 );
• carichi variabili (𝑄𝑄𝑘𝑘 );
• eventuali azioni aggiuntive (carichi termici, ritiro, cedimenti dei vincoli…).

OSS: le verifiche vanno effettuate in tutte le fasi costruttive, per tutte le sezioni, considerando le
differenti combinazioni possibili.

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Verifiche principali: TIRO / REGIME
perdite istantanee 𝑡𝑡0 perdite differite 𝑡𝑡∞
time

Verifica delle Verifica delle tensioni


tensioni a vuoto a vuoto finale, carichi
a tempo 𝑡𝑡0 totali

Verifica al TIRO (a):


• peso proprio della trave (pp);
• precompressione 𝑁𝑁0 a tempo 𝑡𝑡0 (perdite
istantanee)
𝑁𝑁 + 𝑀𝑀𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡
Verifica a REGIME (b):
• peso proprio della trave (pp);
• precompressione 𝑁𝑁 a tempo 𝑡𝑡∞ (perdite
differite); 𝑁𝑁0 + 𝑀𝑀𝑝𝑝𝑝𝑝
• carichi permanenti portati (𝐺𝐺𝑘𝑘 );
• carichi cariabili (𝑄𝑄𝑘𝑘 ).

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Tipi di verifica SLE – limiti da normativa (§ 4.1.2.2 NTC2018)
1. Stato limite di limitazione delle tensioni:
• stato limite di decompressione (a), nel quale la tensione normale è sempre di
compressione ed al più uguale a 0;
• stato limite di formazione delle fessure (b), nel quale le tensioni di trazione sono pari
al massimo a 𝜎𝜎𝑡𝑡 = 𝑓𝑓𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐�1.2nella fibra più sollecitata;
• stato limite di apertura delle fessure (c), in funzione delle condizioni ambientali e di
sensibilità delle armature alla corrosione sono indicati i limiti di apertura di fessura
consentiti.
2. Stato limite di deformabilità, limite di spostamento sotto carichi in relazione a
destinazione d’uso, esigenze statiche, funzionali ed estetiche;
3. Stato limite per vibrazioni, quando richiesto, devono essere individuati limiti per vibrazioni
(livello di benessere/comfort, prevenire danni a elementi secondari o attrezzature)

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Tipi di verifica SLE – limiti da normativa (§ 4.1.2.2 NTC2018)
4. Stato limite di limitazione delle tensioni (CLS), la massima tensione di compressione del
calcestruzzo 𝜎𝜎𝑐𝑐,𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 deve rispettare i seguenti limiti:
• 𝜎𝜎𝑐𝑐,𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 ≤ 0.60𝑓𝑓𝑐𝑐𝑘𝑘 per la combinazione caratteristica (vedi § 4.1.15 NTC2018)
• 𝜎𝜎𝑐𝑐,𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 ≤ 0.45𝑓𝑓𝑐𝑐𝑐𝑐 per la combinazione quasi permanente (vedi § 4.1.16 NTC2018)

5. Stato limite di limitazione delle tensioni iniziali e


in esercizio per acciai da precompressione, la
massima tensione nell’acciaio deve rispettare i
seguenti limiti
• 𝜎𝜎𝑠𝑠,𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 ≤ 0.8𝑓𝑓𝑦𝑦𝑦𝑦 in esercizio a perdite
avvenute (vedi § 4.1.2.2.5.2 NTC2018)

Per il tiro iniziale:


• 𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 < 0.85𝑓𝑓𝑝𝑝 0,1 𝑘𝑘 e 𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 < 0.75𝑓𝑓𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝 per
armatura post-tesa (vedi § 4.1.8.1.5
NTC2018)
• 𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 < 0.90𝑓𝑓𝑝𝑝 0,1 𝑘𝑘 e 𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 < 0.80𝑓𝑓𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝 per
armatura pre-tesa (vedi § 4.1.8.1.5 NTC2018)

Ammessa una sovratensione, in misura non


superiore a 0.05𝑓𝑓𝑝𝑝 0,1 𝑘𝑘 (figura § 3.9 EC2)

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Verifiche al TIRO
𝒑𝒑𝒑𝒑 Carichi agenti:
• peso proprio della trave (pp) e quindi
𝑀𝑀𝑝𝑝𝑝𝑝 (𝑥𝑥);
• precompressione 𝑁𝑁0 a tempo 𝑡𝑡0 (perdite
𝒆𝒆 istantanee) con eccentricità 𝑒𝑒(𝑥𝑥).

𝒚𝒚 𝒙𝒙
Effetto momento esterno

𝑵𝑵𝟎𝟎 𝒆𝒆
𝑮𝑮 𝑵𝑵𝟎𝟎
𝑮𝑮
𝑮𝑮
𝑵𝑵𝟎𝟎
𝒆𝒆 𝑴𝑴𝒑𝒑𝒑𝒑
𝑵𝑵𝟎𝟎 𝑴𝑴𝒑𝒑𝒑𝒑 𝑴𝑴𝒑𝒑𝒑𝒑 𝒃𝒃𝟎𝟎 𝒃𝒃𝟎𝟎 =
𝑵𝑵𝟎𝟎
𝒚𝒚 𝒚𝒚 𝒚𝒚

<0 >0 <0


𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑁𝑁0 𝑁𝑁0 𝑒𝑒 𝑥𝑥 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑀𝑀𝑝𝑝𝑝𝑝 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠
𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − 𝐴𝐴 − 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖
𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖

Confronti con i limiti compressione/trazione visti prima


<0 >0

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Verifiche a REGIME
𝒑𝒑𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕
Carichi agenti:
• peso proprio della trave (pp);
• carichi permanenti portati (𝑔𝑔𝑘𝑘 ); 𝒑𝒑𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕
• carichi variabili (𝑞𝑞𝑘𝑘 );
𝒆𝒆 • precompressione 𝑁𝑁 a tempo 𝑡𝑡∞ (perdite
differite) con eccentricità 𝑒𝑒(𝑥𝑥).
𝒚𝒚 𝒙𝒙
Effetto momento esterno

𝑵𝑵𝑵𝑵 𝑵𝑵
𝑮𝑮 𝑴𝑴𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕
𝑮𝑮 𝑵𝑵 𝒃𝒃𝟏𝟏 𝒃𝒃𝟏𝟏 =
𝑮𝑮 𝑵𝑵
𝒆𝒆
𝑵𝑵 𝑴𝑴𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕 𝑴𝑴𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕
𝒚𝒚 𝒚𝒚 𝒚𝒚

<0 >0 <0


𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑁𝑁 𝑁𝑁𝑒𝑒 𝑥𝑥 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑀𝑀𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠
𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − 𝐴𝐴 − 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖
𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖

Confronti con i limiti compressione/trazione visti prima


<0 >0

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Sintesi verifiche al TIRO e a REGIME
Verifica al TIRO (a):
• peso proprio della trave (pp);
• precompressione 𝑁𝑁0 a tempo 𝑡𝑡0 (perdite
istantanee)

𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑁𝑁0 𝑁𝑁0 𝑒𝑒 𝑥𝑥 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑀𝑀𝑝𝑝𝑝𝑝 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡


𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − 𝐴𝐴 − 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐
𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖

Verifica a REGIME (b):


• peso proprio della trave (pp);
• precompressione 𝑁𝑁 a tempo 𝑡𝑡∞ (perdite
differite);
• carichi permanenti portati (𝐺𝐺𝑘𝑘 );
• carichi cariabili (𝑄𝑄𝑘𝑘 ).

𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑁𝑁 𝑁𝑁𝑒𝑒 𝑥𝑥 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑀𝑀𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐


𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − 𝐴𝐴 − 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡
𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Tracciato limite del cavo di precompressione
Fuso di Guyon
Verifica al TIRO
𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑁𝑁0 𝑁𝑁0 𝑒𝑒 𝑥𝑥 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑀𝑀𝑝𝑝𝑝𝑝 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡
𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − 𝐴𝐴 − 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐
𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖

Verifica a REGIME
𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑁𝑁 𝑁𝑁𝑒𝑒 𝑥𝑥 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑀𝑀𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐
𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − 𝐴𝐴 − 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐼𝐼 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 𝜎𝜎𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙𝑙,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡
𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖

Verifica mediante metodo grafico di tutte le sezioni

Verifica a regime

Zona di Verifica al tiro


ammissibilità

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Tracciato limite del cavo di precompressine
Fuso di Guyon
𝒆𝒆𝟏𝟏
a) Fase di tiro: limite inferiore (sola precompressione)
𝑮𝑮
𝑁𝑁0 𝑁𝑁0 𝑒𝑒0′
𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 = − − 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 = 𝜎𝜎𝑡𝑡0
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖 𝐼𝐼𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑒𝑒0 = 𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 𝑒𝑒0′ , 𝑒𝑒0′′ 𝒆𝒆𝟎𝟎
𝑁𝑁0 𝑁𝑁0 𝑒𝑒0′′ 𝒚𝒚
𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − − 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝜎𝜎𝑐𝑐0
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖 𝐼𝐼𝑖𝑖𝑖𝑖

b) Fase di regime: limite superiore (sola precompressione)


𝑁𝑁 𝑁𝑁𝑒𝑒1′
𝜎𝜎𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 = − − 𝑦𝑦𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 = 𝜎𝜎𝑐𝑐0
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖 𝐼𝐼𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑒𝑒1 = 𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 𝑒𝑒1′ , 𝑒𝑒1′′
𝑁𝑁 𝑁𝑁𝑒𝑒1′′
𝜎𝜎𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = − − 𝑦𝑦𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝜎𝜎𝑡𝑡0
𝐴𝐴𝑖𝑖𝑖𝑖 𝐼𝐼𝑖𝑖𝑖𝑖

Limiti posizione del cavo (presenza dei momenti flettenti):


𝑀𝑀𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡
𝑑𝑑0 𝑥𝑥 = 𝑒𝑒0 +
𝑁𝑁0
𝑀𝑀𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟 𝑒𝑒0 = 𝑢𝑢𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖
𝑑𝑑1 𝑥𝑥 = 𝑒𝑒1 +
𝑁𝑁 𝑒𝑒1 = 𝑢𝑢𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Tracciato limite del cavo di precompressine
Esempi di Fuso di Guyon

a) Situazione comune di progettazione

b) Progettazione ottimizzata

c) Sezione di calcestruzzo inadeguata

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA


Riferimenti

Testo principale
• ‘’Reinforced Concrete Design to Eurocode 2’’, Giandomenico Toniolo, Marco di Prisco
(English Edition by Michele Win Tai Mak)

Altri testi
• ‘’Prestressed Concrete Analysis and Design. Foundamentals’’ , Antoine E. Naaman
• ‘’Prestressed Concrete. Building, Design, and Construction’’, Charles W. Dolan, H.R.Hamilton
• ‘’Design of Prestressed Concrete to Eurocode 2nd edition’’, R.I. Gilbert, N.C.Mickelborough, G.Ranzi

Ing. Marco Carlo Rampini, DICA

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