Le Tecniche Di Orchestrazione Stefano Fonzi Il Violoncello e Contrabbasso

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STEFANO FONZI

L’EVOLUZIONE DELLA TECNICA


ORCHESTRALE
DA
Wolfgang A. Mozart A John Williams
Violoncello
Considerato da secoli uno degli strumenti più cantabili in assoluto, al quale spesso non si addiceva
la virtuosità. A partire da fine ‘800 queste considerazioni sono cambiate notevolmente, e hanno
dato modo di comporre un repertorio per violoncello, pressoché infinito.

I due elementi essenziali per la rivoluzione di questo strumento furono il “puntale” e il “capotasto”. Il
primo ha reso comodo l’utilizzo dello strumento, il secondo ha dato modo di arrivare ad una
estensione fino ad allora impensabile. Il primo ha utilizzare la tecnica del capotasto fu Boccherini.

E' accordato per quinte giuste e la successione è la seguente:

La2 - Prima corda

Re2 - Seconda corda

Sol1 - terza corda

Do1 – Quarta corda

Lo strumento riesce ad arrivare nella sua estensione più acuta e senza grandi difficolta al Sol 5, ma
nella scrittura orchestrale è preferibile evitare tali altezze, poichè l'intonazione sarebbe sicuramente
di scarsa qualità per cui è preferibile non andare mai oltre il Re5.
Violoncello
Grafia

Si utilizza chiave di Basso, di tenore e di violino

Timbro

REGISTRO GRAVE - Scuro e misterioso nel piano

- Rude nel forte

REGISTRO ACUTO – è paragonato al tenore in orchestra, per cui penetrante, sonoro,


sensuale.

REGISTRO MEDIO – Il meno sonoro, ma otto per suoni morbidi e delicati

Suono

Per l’emissione del suono vale lo stesso discorso di violino e viola ma con una grande
capacità di emissione del pizzicato che è molto più sonoro rispetto agli altri strumenti e
con la capacità di intuire che data la grandezza dello strumento alcuni passaggi
possono essere piuttosto complessi rispetto all’agibilità di un violino.
Violoncello
Tremoli

Per quanto riguarda il tremolo tradizionale non ci sono grandi differenze rispetto alla
tecnica usata negli altri strumenti ad arco, mentre per quanto riguarda il tremolo fra
due suoni, è da tenere presente che lo scarto è al massimo di una terza maggiore, a
causa del limiti fisico di ogni mano.

Con l’utilizzo del capotasto, tuttavia tale estensione è superata e in alcuni casi si può
arrivare anche ad una quinta giusta.

Suoni armonici

La lunghezza delle corde fa sì che i suoni armonici siano più belli e sonori rispetto al
violino o la viola. Il principio è lo stesso utilizzato per gli altri strumenti ad arco.

Glissando

Vale quanto detto per il violino


Violoncello
Diteggiatura e Posizioni

La diteggiatura e le posizioni sono molto diverse da quelle del violino e della viola,
perché la distanza tra un dito e l’altro è notevolmente superiore.

In generale la distanza tra un dito e l’altro è di un semitono ad eccezione della


distanza tra il primo e il secondo dito che può abbracciare un tono.

L’utilizzo del capotasto porta ad avere fino ad una quinta giusta; il ruolo del
capotasto è fatto dal pollice che si appoggia sullo strumento.

Riassumendo la mano sinistra può avere tre posizioni:

A) Normale – Al massimo una terza minore;

B) Con estensione – Al massimo una terza maggiore

C) Con capotasto – Arriva ad una quinta giusta

Più si sale verso le note acute, più le posizioni possono essere ampie, addirittura fino
ad una ottava!

Le prime sei posizioni si trovano sulla parte della tastiera più vicina al manico.

Dalla settima in poi la mano sinistra si sposta nella parte che sta sopra la cassa dello
strumento e da questo punto si usa il capotasto.
Violoncello
Violoncello
Contrabbasso
Berlioz chiamava i contrabbassisti “Facchini”

Negli ultimi secoli la tecnica si è sviluppata in maniera esponenziale e da decenni, ormai, il


contrabbasso ha raggiunto un virtuosismo pari a quello degli altri strumenti ad arco.

“Otello” di Verdi ha uno dei “soli” di contrabbasso più importanti della storia della musica,
per non parlare di tutti i concerti scritti per Contrabbasso nell’ultimo secolo.

E' accordato per quarte giuste e l’effetto reale è l’ottava sotto rispetto a come scritto

Sol2 - Prima corda

Re2 - Seconda corda

La1 - Terza corda

Mi1 – Quarta corda

Lo strumento riesce ad arrivare nella sua estensione più acuta e senza grandi difficolta al
Mi4, ma nella scrittura orchestrale è preferibile evitare tali altezze, poiché l'intonazione
sarebbe sicuramente di scarsa qualità per cui è preferibile non andare mai oltre il Do4.
Contrabbasso
Timbro

La prima corda è piuttosto cantabile, soprattutto nelle posizioni più acute e sonorità
dolci.

Le altre corde esprimono toni cupi e severi, in particolare la quarta.

Suono

Vale quanto detto per gli altri strumenti ad arco.

Il pizzicato del contrabbasso è eccellente ed ha una grande sonorità fino ad arrivare


al La2 (scritto). Oltre tale nota diventa sempre più secco e piccolo.

Tremolo

Tremolo semplice non ci sono problemi, mentre quando si chiede su note differenti sono
possibili solo quelli maggiori e minori. A partire dalla IV posizione sono possibili sulla stessa
corda i tremoli di terza minore.

Anche nel contrabbasso, così come nel violoncello, l’utilizzo del capotasto riesce a
modificare notevolmente l’estensione.
Contrabbasso
Diteggiatura e Posizioni

Date le dimensioni dello strumento, la distanza massima tra il primo e il secondo dito
e il terzo e il quarto può essere al massimo di un SEMITONO!

Quanto appena detto vale nelle prime posizioni, poiché salendo verso l’acuto si
può raggiungere anche una distanza superiore.

L’utilizzo del capotasto, così come nel violoncello agevola molto il lavoro e rende
più puliti molti passaggi.

Si fa anche spesso ricorso alle corde vuote, proprio per agevolare gli spostamenti
delle dita.
Contrabbasso
Contrabbasso

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