Java - Intro PDF
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TECNOLOGIE
IntroduzioneINTERNET E WEB
al Linguaggio
Corso di Laurea Java
in Ingegneria Gestionale
int x = 3;
int y = x + 4;
System.out.println(y);
int z = x / y;
System.out.println(z);
...
Comandi
o I comandi Java sono composti da una sequenza di:
o parole riservate esempi: public, while, for;
o identificatori esempi: Nomevariabile,X;
o costanti esempi: 3, 4.515E-9, "Ciao";
o simboli speciali o operatori esempi: + - / [ ] == { };
o separatori esempi: lo spazio bianco
}
Corso di
TECNOLOGIE INTERNET
JDK ed Eclipse E WEB
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
o ASSEGNAMENTO: = += -= *= /= …
Oltre all’assegnamento già visto (simbolo =) ci sono varie forme
contratte:
a+=3 a=a+3
a*=b a=a*b
Stringhe
Le stringhe di testo (es. "Marco", "La Divina Commedia") non sono tipi
primitivi.
Tuttavia vista la loro versatilità le introduciamo ora come se fossero tipi
primitivi.
Dichiarazione e assegnamento
– String x = "marco";
Concatenazione (operatore +)
– String y = x + " mamei";
Confronto
– NON si usa ==
– Utilizziamo un metodo (vedi dopo)
boolean a = y.equals(x); // boolean a = y == x;
Casting
Il casting è l'operazione con cui si converte una variabile da un tipo di
dato a un altro:
public class Main {
public static void main(String[] args) {
float a = 6.6;
int b = (int)a;
}
}
double p = 3.14;
System.out.println(p);
int k = (int)p;
System.out.println(k);
Output
– System.out.print(….);
– System.out.println(….);
– Stampo a video il valore di costanti, variabili, o il risultato di espressioni
Input
– Scanner in = new Scanner(System.in);
– in.nextLine();
– Leggo da testiera una stringa.
Importare Classi Esterne
È un concetto che vedremo meglio in seguito
if (a>1) { if (a>1)
a=3;
b=2;
VS. a=3;
b = 2;
}
if (<condizione>)
<comando1>
else <comando2>
o È equivalente a
if (<condizione>)
<comando1>
if (!<condizione>)
<comando>
Esempi Istruzione condizionale IF
Algebra di Boole
OR F V AND F V NOT
F F V F F F F V
V V V V F V V F
Esempio
boolean x = true;
if(x && 3 > 4) {
System.out.println("A");
}
else
System.out.println("B");
}
}
Corso di
TECNOLOGIE INTERNET
Istruzioni Ripetitive E WEB
- Cicli
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
Diagramma di flusso:
while(i<10) { while(i<10)
a+=i;
a+=i;
i++
VS. i++
}
while(i<10) {
while(i<10) while(j<10) {
a+=i*j;
while(j<10) {
a+=i*j;
VS. j++;
j++;i++; }
} i++;
}
Esempio
public class Main {
public static void main(String[] args) {
Scanner in = new Scanner(System.in);
int x;
do {
x = Integer.parseInt(in.nextLine());
} while(x < 4);
…
}
}
public class Main {
public static void main(String[] args) {
Scanner in = new Scanner(System.in);
int x;
while(x != 0) {
x = Integer.parseInt(in.nextLine());
}
…
}
Istruzione FOR (1/2)
La semantica dell'istruzione for è la seguente:
for (<espressione1>;<espressione2>;<espressione3>)
<comando>
è equivalente a
<espressione1>;
while (<espressione2>) {
<comando>
<espressione3>;
}
}
}
Break e Continue
All'interno di un ciclo posso usare dei comandi per alterare il flusso di
esecuzione del ciclo stesso
Il comando break; comporta l'uscita dal ciclo stesso
Il comando continue; interrompe l’esecuzione della singola iterazione,
saltando le istruzioni che seguono per riprendere da capo il blocco di
istruzioni, all’iterazione successiva.
for(int i=0;i<100;i++) {
if(i%2 == 0) break;
System.out.println(i);
}
for(int i=0;i<100;i++) {
if(i%2 == 0) continue;
System.out.println(i);
}
Corso di
TECNOLOGIE INTERNET
Visibilità delle E WEB
Variabili
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
int a = 4;
a++;
a = 5;
int b = 0;
a += b;
…
int a = 4;
int b;
if(a==4) {
int b = 5;
System.out.println(b);
}
System.out.println(b);
Esempi
int i;
for(i=0; i<10;i++) {
System.out.println(i);
}
System.out.println(i);
int i;
for(int i=0; i<10;i++) {
System.out.println(i);
}
System.out.println(i);
o Regole per la visibilità:
1. Una variabile può essere utilizzata (cioè è visibile) solo dopo la sua
definizione
2. Le variabili definite in un ambiente (blocco o metodo) sono visibili in tutti
gli ambienti in esso contenuti
3. All’interno di uno stesso ambiente non posso avere due variabili con
lo stesso nome
4. In ambiente distinti posso avere variabili con lo stesso nome, anche
di tipo diverso
5. Se in un ambiente sono visibili più variabili con lo stesso nome, il nome si
riferisce a quella più vicina al punto di utilizzo