Strata
Strata
monodimensionale STRATA
ui
Per poter tener conto della non linearità del
Gi, Di, ρi Strato i
zi hi comportamento del terreno, viene impiegato
un approccio lineare equivalente, che
un consiste in una sequenza di analisi lineari
Gn, Dn, ρn Strato n
zn
hn in cui G e D vengono continuamente
Un+1 aggiornati, fino a convergenza, mediante
Gn+1, ρn+1 hn +1= inf.
Bedrock una procedura iterativa.
zn+1
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Il codice di calcolo STRATA
Supponiamo di voler modellare alcune verticali poste su una certa sezione geologica tracciata
nell’area del capoluogo di Vicchio (FI).
1. Il primo passo consiste nell’individuazione dei litotipi coinvolti nella modellazione e
nella loro caratterizzazione geotecnica in campo statico e dinamico.
2. Una volta determinate le caratteristiche dei litotipi, si passa alla individuazione degli
spessori e alla costruzione del profilo stratigrafico.
3. Sulla base della pericolosità di base dell’area di indagine, si procede con la definizione
del moto sismico in ingresso al sito e si assegna il set di accelerogrammi da utilizzare
nella modellazione.
4. Effettuata la scelta degli output di interesse tra le molteplici possibilità offerte dal
codice di calcolo si procede con la modellazione e con l’estrazione degli output per le
elaborazioni eventuali.
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Il codice di calcolo STRATA - ESEMPIO PRATICO
1. Individuazione dei litotipi e caratterizzazione geotecnica in campo statico e
dinamico
Dall’analisi della sezione geologica si osserva che i litotipi presenti nel sito di indagine sono,
partendo dal piano campagna e proseguendo verso il bedrock:
G
MGO2s2 C = 449.16 R = 2.52 Dmax = 19.85 λ = -1.23 S6-SH2
D λ
AMSalt C = 17049.04 R = 3.12 Dmax = 16.13 λ = -0.86 S10-SH2 (Barberino)
=e G0
Dmax AMS G(γ)/G0 = 1 D(γ) = 2 % -
VICalt G(γ)/G0 = 1 D(γ) = 2 % -
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Il codice di calcolo STRATA - ESEMPIO PRATICO
2. Individuazione degli spessori e costruzione del profilo stratigrafico
Consideriamo la verticale V1 appartenente alla sezione 1 del capoluogo di Vicchio e
sintetizziamone le caratteristiche geometriche e geotecniche in una tabella.
Per determinare le curve di decadimento e di smorzamento dei depositi fluviali e delle
arenarie di Monte Senario, per i quali non si disponeva di alcuna prova di Colonna
Risonante, anziché ricorrere a valori di letteratura, sono stati utilizzati i risultati di prove
effettuate sullo stesso materiale in siti prossimi a quello in esame.
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Il codice di calcolo STRATA - ESEMPIO PRATICO
3. Definizione del moto sismico in ingresso al sito
L’input sismico di riferimento su roccia o su terreno duro pianeggiante sul quale
eseguire la modellazione è costituito da 7 accelerogrammi spettro-compatibili estratti da
banche dati contenenti eventi reali e selezionati da EUCENTRE. Le caratteristiche
principali degli accelerogrammi sono sintetizzate in tabella.
Gli accelerogrammi effettivamente utilizzati sono stati ottenuti scalando i valori di picco delle
registrazioni al valore di picco su suolo rigido atteso nel sito in esame, pari ad ag = 0.1984 g.
Il valore atteso è stato determinato per il sito considerando un edificio in classe d'uso II, con
una vita nominale di 50 anni, con riferimento allo stato limite di salvaguardia della vita (SLV),
da cui consegue un periodo di ritorno di 475 anni.
Nelle slides successive si riportano gli accelerogrammi, gli spettri di Fourier e gli spettri
di risposta in termini di accelerazione spettrale dei segnali assunti come input sismici di
riferimento per la modellazione.
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Il codice di calcolo STRATA - ESEMPIO PRATICO
3. Definizione del moto sismico in ingresso al sito
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Il codice di calcolo STRATA - ESEMPIO PRATICO
3. Definizione del moto sismico in ingresso al sito
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Il codice di calcolo STRATA - ESEMPIO PRATICO
3. Definizione del moto sismico in ingresso al sito
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Il codice di calcolo STRATA - ESEMPIO PRATICO
3. Definizione del moto sismico in ingresso al sito
1 1
0.9 Sa_1 0.9 Sa_medio
Sa_2
0.8 Sa_3 0.8
Sa_4 Sa_NCT08
0.7 0.7
Sa_5
0.6 Sa_6 0.6 Sa_NCT08 - 10%
Sa (g)
Sa (g)
0.5 Sa_7 0.5
Sa_medio
0.4 0.4 Sa_NCT08 + 30%
0.3 0.3
0.2 0.2
0.1 0.1
0 0
0 0.5 1 1.5 2 0 0.5 1 1.5 2
T (s) T (s)
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STRATA – Inserimento dati
Cliccando sull’icona evidenziata si accede
all’area per l’inserimento delle curve di
decadimento e di smorzamento
INSERIMENTO DATI
RELATIVI AL
Si inseriscono le caratteristiche MODELLO
dei litotipi coinvolti nella GEOTECNICO:
modellazione, in termini di peso tipi di terreno e proprietà
di volume e curve G(γ)/G0 e D(γ)
In questa finestra, una volta
In questa finestra si caricati, vengono ricapitolati
inseriscono i dati relativi al automaticamente i valori
bedrock, in termini di delle curve G(γ)/G0 e D(γ)
peso di volume γ e di
Se si hanno informazioni sulla quota di falda si compila anche
smorzamento D0 (questo
questa parte (Strata lavora in tensioni totali, per cui utilizza
valore però non viene
questa informazione solo per ricavare il profilo della tensione
utilizzato)
efficace con la profondità)
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STRATA – Inserimento dati
INSERIMENTO DATI
RELATIVI AL MODELLO
GEOTECNICO:
curve G(γ)/G0 e D(γ) 19
STRATA – Inserimento dati
INSERIMENTO DATI RELATIVI AL
MODELLO GEOTECNICO:
informazioni relative ai litostrati
Si inseriscono i dati relativi allo spessore dello strato, alla
curva di decadimento/smorzamento definita in precedenza e
al valore VS da utilizzare nella modellazione.
Fino a quando non viene disabilitata l’opzione di
discretizzazione automatica in sottostrati, il profilo
stratigrafico da immettere può essere semplificato riportando
lo spessore totale dello strato, come nella figura sottostante.
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STRATA – Inserimento dati
INSERIMENTO DATI
RELATIVI ALL’INPUT
SISMICO:
l’accelerogramma deve
essere ricondotto ad un file
di testo contenente i soli
valori di a(t) disposti per
colonna, nell’unità di misura
g, cm/s2, oppure in/s2
Il file di testo
eventualmente può
contenere delle righe
iniziali di
commento, dove si
possono riportare ad
esempio l’unità di
misura utilizzata, il
numero totale di
punti, il passo di
campionamento
temporale e il fattore
di scala eventuale 21
STRATA – Inserimento dati
INSERIMENTO DATI
RELATIVI ALL’INPUT
SISMICO
22
STRATA – Inserimento dati
23
STRATA – Inserimento dati
Dopo aver selezionato tutti gli output di interesse, si seleziona la finestra “Compute” e si
clicca sull’omonimo tasto per avviare la modellazione 25
STRATA - Analisi dei risultati
VISUALIZZAZIONE
DEGLI OUTPUT
RICHIESTI:
es. profili
dell’accelerazione
massima relativi ai 7
input sismici impiegati
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STRATA - Analisi dei risultati
Riportiamo a titolo di esempio i profili di amax, γ e τ con la profondità z ottenuti per la colonna rappresentata
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STRATA - Analisi dei risultati
8
FAS a 0 m/FAS bedrock within
3
Funzione di trasferimento
5
2
0 3
0 5 10 15 20 25 30 35
f (Hz) 2
I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 media
8 1
FAS a 0 m/FAS bedrock outcrop
7
0
6
0 5 10 15 20 25 30 35
5 f (Hz)
media FAS a 0 m/FAS bedrock outcrop
4 media FAS a 0 m/FAS bedrock within
3
0
0 5 10 15 20 25 30 35
f (Hz)
I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 media 28
STRATA - Analisi dei risultati
Confrontiamo ora gli accelerogrammi, gli spettri di risposta e gli spettri di Fourier ottenuti per
l’input I1_Vicchio in diversi punti della verticale modellata.
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STRATA - Analisi dei risultati C
Nella slide precedente le grandezze raffigurate in rosso sono relative al moto a
quota 0 m, ovvero sulla superficie del deposito (punto C).
B C
A
Le grandezze rappresentate in blu sono relative all’input sismico assegnato al
programma, ossia al moto sismico su suolo rigido di riferimento (punto
B), quelle in azzurro sono le stesse grandezze al termine della deconvoluzione
effettuata dal programma per ricondursi alle condizioni di moto al contatto tra il
VICalt e il bedrock rigido (punto A).
Come ben evidenziato dai grafici, il moto di input in condizioni outcrop e il moto
sismico in condizioni within sono molto diversi tra loro. Assegnare il moto di
input direttamente alla base della colonna da modellare sarebbe un
errore, anche se a favore di sicurezza, perché si attribuirebbe al deposito una
sollecitazione superiore a quella a cui sarebbe sottoposto e si determinerebbe
una sovrastima dell’amplificazione in superficie. 30
A