UPSMON - Manuale
UPSMON - Manuale
Manuale utente
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Le informazioni contenute in questo manuale non sono soggette a condizioni e potranno essere modificate senza debito preavviso. Il
costruttore del software non è soggetto ad alcun obbligo in relazione alle presenti informazioni. Il software descritto in questo prospetto
viene fornito sulla base di un contratto di licenza e di un obbligo alla segretezza (cioè un obbligo a non pubblicizzare ulteriormente il
materiale software). L'acquirente potrà fare una singola copia del materiale software che servirà da copia di backup. Nessuna parte di
questo manuale potrà essere trasferita a Terzi, sia in forma elettronica o meccanica, o attraverso fotocopie o mezzi simili, senza il previo ed
espresso consenso scritto rilasciato dal costruttore del software.
Il software UPSVIEW include la licenza per utilizzare il servizio UPS su un unico server con un unico UPS. Per l'utilizzo su più server è necessaria una
licenza per ciascun nuovo server, indipendentemente dal fatto che il servizio UPS venga fatto funzionare in quella posizione o che il server sia gestito
da un servizio UPS attraverso un comando in remoto. I programmi del servizio di norma vengono forniti con una licenza singola. Se in un pacchetto ci
fossero più dischi, questi hanno comunque lo stesso numero seriale e non devono essere utilizzati per installazioni future. Per utilizzare uno stesso CD
ROM per più installazioni multiserver di shutdown è necessario acquistare delle chiavi addizionali di licenza CD.
V. Funzionamento di UPSMON 43
1. Upsview per Windows 43
1.1 Connessione con Upsagent 43
1.2 Videate 45
2. Upsview per OS/2 49
3. Upsview per UNIX 49
3.1 Connessione con Upsagent 49
3.2 Videate 51
4. Upsview per Novell Netware 54
5. Upsview per JAVA e Mac OS X 54
IX. 59
X. Ricerca guasti 60
1. Generalità 60
2. Tutti i sistemi operativi 60
3. Ricerca guasti Novell NetWare 60
4. Ricerca guasti Windows 61
5. Ricerca guasti UNIX 61
Se Upsagent rileva variazioni di tensione o una perdita di potenza, esso può eseguire diversi script di comando che ad esempio possono
portare all'arresto del server o all'invio di segnalazioni d'allarme agli utenti connessi. Questi script che fanno parte dell'UPSMON
possono essere impostati in base alle esigenze del cliente. Quando si verifica un cambiamento nello stato di allarme, il file impostato (ad
es. script shell /file di comando) verrà eseguito all'attivazione o disattivazione degli allarmi. Se uno stato di allarme si prolunga per
troppo tempo, l'utente può personalizzare il sistema in modo che venga arrestato.
Il cliente può inoltre configurare lo spegnimento dell'UPS al fine di risparmiare il tempo di autonomia che permette al sistema di
arrestarsi automaticamente nel caso in cui una situazione di allarme dovesse ripetersi.
Per la configurazione dell'intero pacchetto UPSMON, in modo particolare per Upsagent, viene utilizzato il modulo Upsetup.
Upsview viene utilizzato per far funzionare e monitorare il software attivo Upsagent connesso ad un UPS. È possibile controllare lo stato
dell'UPS in diversi modi, ad esempio come schema a blocchi o tabella di allarmi. Con Upsview è possibile inoltre monitorare
costantemente e valutare il file eventi (logfile) che viene aggiornato continuamente da Upsagent.
1. Guardare sulla targa dati UPS (normalmente posizionata sul retro dell'UPS o dentro la porta degli Ups di grosse
dimensioni) e prendere nota del codice PRTK.
2. Se l'UPS è connesso via seriale o USB installare il software e, ogni volta che il programma richiede il codice PRTK
scriverlo.
3. Se lo/gli UPS è/sono connessi via rete tramite NetMan, prima configurare i NetMan dando un indirizzo IP, la subnet
mask e l'indirizzo di un eventuale router, nel menu 1 del NetMan.
5. Nella configurazione del software scrivere il codice PRTK e l'indirizzo IP del NetMan per la connessione.
Prima di iniziare l'installazione del software UPSMON leggere attentamente la corretta procedura d'installazione nel manuale dell'UPS.
UPS: Connettere l'UPS alla relativa porta seriale del computer. Alcuni modelli di UPS dispongono di diverse connessioni/interfacce.
Per la comunicazione utilizzare l'interfaccia per RS-232.
Cavo: Le impostazioni di default del software prevedono sempre che con il software o l'UPS venga utilizzato il cavo corretto. Non
connettere nessun altro cavo tra l'UPS e il computer.
Una porta dedicata sul sistema per l'UPS: Per una corretta comunicazione con l'UPS locale attraverso la porta seriale, assicurarsi
che questa porta possa essere utilizzata e sia libera sul sistema. Questo è importante
principalmente per un ambiente UNIX, quando sul sistema spesso è in funzione
qualche demon (ad es. getty) per la connessione del terminale attraverso porta seriale.
Sulla porta seriale utilizzata da UPSMON non deve essere in funzione nessun altro
processo. Per la disinstallazione (ad esempio demon getty) leggere il manuale del
sistema operativo.
Molti utenti del sistema devono essere in possesso di diritti da SUPERUSER. Prima di iniziare la procedura di
installazione occorre effettuare il log-on come amministratore, superuser o root.
2.1 Windows
1. Per installare UPSMON avviare il programma SETUP.EXE sul CD d'installazione Su Windows NT, 2000, Xp e 2003
server è necessario possedere i requisiti di amministratore.
3. Il programma d'installazione copia automaticamente tutti i file, crea un gruppo di programmi ed installa il collegamento
d'avvio per Upsagent.
4. Una volta che l'installazione è stata conclusa correttamente, viene lanciato il programma Upsetup. Come prima cosa
impostare lo speciale codice PRTK sul retro dell'UPS. Senza l'impostazione corretta del codice PRTK, UPSMON non
funziona.
5. Il programma Upsetup permette di impostare tutti i parametri necessari per una corretta comunicazione con l'UPS.
NOTA: per controllare la corretta installazione su Windows NT, 2000, Xp e 2003 Server è possibile guardare la lista dei servizi
installati sotto Pannello di controllo / Servizi.
2.2 OS/2
1. Per installare UPSMON, lanciare il programma SETUP.CMD sul CD d'installazione. Il parametro richiesto in questo
caso è il nome del disco di destinazione ad esempio: setup c: .
2. Il programma d'installazione copia automaticamente tutti i file e crea un gruppo di programmi. L'utente deve creare
manualmente il collegamento di avvio per Upsagent in base alla documentazione del sistema OS/2.
3. Una volta che l'installazione è stata conclusa correttamente, lanciare il programma Upsetup. Come prima cosa impostare
lo speciale codice PRTK sul retro dell'UPS. Senza l'impostazione corretta del codice PRTK, UPSMON non funziona
4. Per la versione OS/2 occorre inoltre digitare il numero seriale del CDROM ed il relativo numero di licenza. Per ottenere
il numero di licenza contattare il costruttore o il rivenditore dell'UPS.
5. Il programma Upsetup permette di impostare tutti i parametri necessari per una corretta comunicazione con l'UPS.
1. Per eseguire l'installazione, inserire il CDROM di UPSMON ed eseguire il comando MOUNT per poter acceredere ai file
in esso contenuti. Esistono diverse opzioni specifiche per questo comando a seconda dei diversi sistemi UNIX, ad
esempio le impostazioni per le autorizzazioni file, i nomi file scritti in caratteri maiuscoli o minuscoli, ecc. La seguente
tabella fornisce alcune opzioni specifiche per i sistemi UNIX:
HP UX -o case /dev/dsk/c0t(id)d0
dove (id) è SCSI-Id. I nomi file sul CD-ROM possono essere scritti con caratteri maiuscoli o minuscoli: ma devono
essere o tutti in maiuscolo o tutti in minuscolo. Di questo si deve tenere conto quando si richiama il programma
d'installazione o quando si cambia la sotto-directory nel CD-ROM. Le specifiche ISO9660 supportano inoltre numeri di
versione nei nomi file, quindi in alcuni sistemi all'interno dei nomi file si troveranno suffissi come ";" (punto e virgola) e
"." (punto). Dal momento che è possibile abbreviare i nomi file con caratteri jolly "*" questa caratteristica non dovrebbe
rappresentare un problema.
ATTENZIONE: talvolta potrebbe essere necessario cambiare con il comando CHMOD i diritti d'esecuzione del file
d'installazione (“chmod 777 supsmon.*”, …). Utilizzare il comando d'installazione prestando attenzione alle
maiuscole/minuscole per il CD ROM se continua a verificarsi un errore d'esecuzione.
2. Per installare UPSMON lanciare il comando specifico per il sistema operativo sul quale si sta installando il programma:
Digital UNIX
Compaq Tru64 UNIX setld -a directory
OSF/1
FreeBSD
NetBSD cd directory
OpenBSD pkg_add upsmon
BSD
4. Una volta che l'installazione è stata conclusa correttamente, lanciare il programma Upsetup. Come prima cosa impostare
lo speciale codice PRTK sul retro dell'UPS. Senza l'impostazione corretta del codice PRTK, UPSMON non funziona.
5. Per la versione UNIX occorre inoltre digitare il numero seriale dell'UPS ed il relativo numero di licenza. Per ottenere il
numero di licenza contattare il costruttore o il rivenditore dell'UPS.
6. Il programma Upsetup permette di impostare tutti i parametri necessari per una corretta comunicazione con l'UPS.
ATTENZIONE: per copiare UPSMON nel sistema Unix dal CD è necessario disporre di un drive CD-ROM e di un driver filesystem
CDFS (ISO 9660). In caso contrario utilizzare un posto di lavoro DOS o Windows in rete ed inserire qui il CD. A questo punto è
possibile copiare il software (ad es. via FTP) sull'hard disk del vostro sistema Unix. A tale scopo copiare il file di installazione.
ATTENZIONE: per configurare Upsmon su piattaforme che supportano Java v 1.1.8 e superiore bisogna utilizzare la versione
Java di Upsetup. E' comunque possibile per inserire il codice licenza esatto, utilizzare la versione nativa in modalità testo.
1. L'installazione deve essere avviata dalla stazione di lavoro MS Windows connessa al server da un utente con diritti
d'amministratore.
4. Il programma d'installazione copia automaticamente tutti i file e crea un gruppo di programmi. Per avviare il modulo
Upsagent si deve creare un collegamento d'avvio per Upsagent in Autoexec.ncf (con l'utility di sistema Install o
NwConfig).
5. Una volta che l'installazione è stata conclusa correttamente, lanciare il programma Upsetup. Come prima cosa impostare
lo speciale codice PRTK sul retro dell'UPS. senza l'impostazione corretta del codice PRTK, UPSMON non funziona.
6. Il programma Upsetup permette di impostare tutti i parametri necessari per una corretta comunicazione con l'UPS
ATTENZIONE: dopo l’installazione è necessario utilizzare per la configurazione di UPSMON e per il monitoraggio dello stato
dell’UPS, i programmi di Windows Upsetup.exe e Upsview.exe o, in alternativa, si possono utilizzare i moduli NLM Upsetup.nlm
e Upsview.nlm direttamente sulla console server.
ATTENZIONE: per un corretto avvio di UPSMON, Upsagent richiede che siano caricati alcuni moduli di sistema. Questi moduli di
sistema NLM devono essere avviati prima di lanciare i moduli Upsagent o Upsview: AIOCOMX.NLM (per la porta seriale
specificata) e TCPIP.NLM. Per ulteriori dettagli consultare il manuale di sistema.
ATTENZIONE: UPSMON per Novell Netware supporta solo Novell Netware 4.x e 5.x. Per Novell Netware 3.12 utilizzare la
versione speciale di UPSMON nella directory 312.
2. Per installare UPSMON lanciare il programma Setup.dmg.sit sul CD d'installazione, Il programma scompatterà il file nel
pacchetto di installazione Upsmon.pkg.
4. Il programma d'installazione copia automaticamente tutti i file e crea nella directory "Applicazioni" 2 icone per i
programmi di visualizzazione e di configurazione. Il modulo Upsagent sarà avviato automaticamente da prossimo avvio
del sistema operativo
5. Una volta che l'installazione è conclusa correttamente, viene lanciato il programma Upsetup. Come prima cosa impostare
lo speciale codice PRTK sul retro dell'UPS. senza l'impostazione corretta del codice PRTK, UPSMON non funziona
6. Il programma Upsetup permette di impostare tutti i parametri necessari per una corretta comunicazione con l'UPS.
ATTENZIONE: parametri errati o modifiche manuali non opportune del file upsmon.ini potrebbero portare ad un cattivo
funzionamento del software UPSMON, in modo particolare del modulo Upsagent.
ATTENZIONE: quando si lancia il programma UPSetup per la prima volta, occorre impostare lo speciale codice PRTK sul retro
dell'UPS.
ATTENZIONE: per salvare la configurazione in ambiente Windows NT, 2000 Xp e 2003 bisogna essere collegati come
amministratore del sistema!
a.) Parametri principali : sezione dalla quale si possono impostare di tutti i parametri comuni come nome di sistema,
posizione e nome della persona di contatto, parametri per i file log e per la comunicazione in rete.
b.) Connessioni UPS : sezione dalla quale si può impostare la lista di UPS monitorati da Upsagent e i relativi parametri
di connessione per ogni singolo UPS.
c.) Parametri di programmazione : sezione dalla quale si possono impostare le azioni programmate. Gli utenti possono
specificare alcune opzioni (spegnimento dell'UPS, reboot, test, …), che verranno eseguite in un determinato momento.
d.) Parametri dei messaggi : sezione nella quale l'utente può specificare nome ed indirizzo email dei destinatari.
Questo è necessario quando si seleziona l'opzione "Messaggi email" nella finestra di dialogo con i parametri di
connessione UPS. Quindi tutti i messaggi sullo stato dell'UPS verranno inviati ad utenti specifici anche con interfaccia
standard Windows MAPI. Prima di poter utilizzare questa opzione occorre configurare il servizio email sul computer.
Può impostare inoltre una lista di telefoni cellulari GSM per l’invio di SMS, nonché configurare il modem per la
connessione al programma di teleassistenza
e.) Parametri jobs : sezione nella quale vi è la possibilità di avviare programmi esterni di editing per elaborare script
di arresto definiti dall'utente e di associare ad ogni evento dell'UPS diversi tipi di azioni come l'invio di email, SMS o
messaggi in rete.
TCP/IP (UDP) abilitato Attiva o disattiva la possibilità di una connessione di rete di Upsagent. Sì
ATTENZIONE: se lo spegnimento del sistema via Upsagent non funziona correttamente, potrebbe essere dovuto ad
un'applicazione incompatibile e ad un conflitto con l'opzione "Save files before shutdown" (Salva i file prima dello
spegnimento). Per una corretta procedura di spegnimento disattivare questa opzione qualora emerga questo problema.
In questa finestra viene mostrata la lista degli UPS che verranno monitorati da Upsagent.
La versione STANDARD supporta solo un unico UPS monitorato da Upsagent. La versione COMPLETA supporta un UPS locale e fino
a 15 UPS connessi in remoto attraverso la rete. Per passare dalla versione STANDARD a quella COMPLETA digitare il numero seriale
del CDROM ed il relativo numero di licenza nella finestra di dialogo About/Enter code (Informazioni/Inserisci codice). Il numero di
licenza viene fornito dal rivenditore dell'UPS.
Per la versione COMPLETA di UPSMON è consentita inoltre la funzionalità in parallelo. Questa funzione permette di creare gruppi di
UPS che funzionano in una topologia ridondante. È possibile creare fino a 10 gruppi. Un gruppo può contenere fino a 8 UPS (il minimo è
due UPS) e fino a 64 azioni eventi.
Codice PRTK Impostare il tipo di UPS in base alla chiave di protocollo fornita insieme all'UPS.
L'UPS ha un numero seriale univoco, che è utilizzato per identificarlo. In questo campo va
Numero seriale UPS
scritta una stringa non vuota che è il numero seriale stampato sulla targa dati. Questo è
importante per il corretto funzionamento con il programma di teleassistenza.
Metodo con cui collegare l'UPS. Una possibilità è rappresentata dalla connessione locale. A tale
scopo selezionare la porta seriale corretta e l'indirizzo UPS (solo per UPS con protocollo di
comunicazione SENTR). Altri parametri per la connessione seriale (come baud rate e simili)
sono impostati automaticamente in base al tipo di UPS selezionato. La seconda possibilità è data
dalla connessione remota attraverso la rete. In questo caso occorre specificare l'indirizzo IP del
computer o l'adattatore SNMP dove l'UPS è collegato, il numero di periferica (di solito 1) ed il
Connessione UPS tipo di protocollo (ora è supportato solo TCP/IP).
Nota: Per la versione Windows è inoltre possibile una comunicazione USB attraverso adattatore
USB/UPS. La comunicazione USB è supportata da MS Windows 95 OSR2, 98 e 2000 e
superiori.
Nota: Per la comunicazione TCP/IP è permesso inoltre specificare in modo remoto la posizione
dell'adattatore Upsagent o SNMP attraverso un nome host (o un nome DNS).
E' possibile specificare una password di connessione per ogni ups collegato. Tale password
Protezione con password
dovrà essere specificata sempre per potersi collegare all'ups specifico.
È possibile specificare dei parametri per lo spegnimento del sistema. L'arresto può dipendere dal
tempo impostato dopo la caduta di corrente o dal fatto che il tempo di autonomia dell'UPS sia
Shutdown del sistema inferiore al tempo specificato. Naturalmente se l'UPS invia al computer il segnale Low battery
(batteria scarica = l'UPS ha quasi raggiunto la fine autonomia) Upsagent ignora i tempi
specificati ed avvia immediatamente la procedura per lo spegnimento del sistema.
Spegnimento dell'UPS Definisce se nel caso di una procedura di spegnimento del server l'UPS deve essere disattivato.
Definisce il ritardo dopo la disattivazione dell'UPS dopo il quale il sistema viene nuovamente
Ripartenza dell'UPS
avviato. Questo parametro è supportato solo da alcuni tipi di UPS.
Se attivata, la configurazione standard per eventi occorsi sui singoli UPS viene ignorata.
Disabilita le funzioni
Upsagent controlla solo lo stato dei gruppi. Se non viene attivata, Upsagent controlla oltre agli
eventi di gruppo anche gli eventi dei singoli UPS. Inoltre se questo parametro viene attivato le
azioni job definite nella finestra di dialogo Jobs vengono disattivate per i singoli UPS.
Comunicazione persa livello di Se attivata fa aumentare il livello di allarme attivo specificato nella lista degli eventi paralleli per
allarme incrementato. ogni UPS in condizione di comunicazione persa.
Se attivata disabilita le impostazioni del tempo di shutdown per il sistema e per l'ups definite
Disabilita shutdown di sistema e
nella configurazione dei singoli UPS. Tale funzione fa si che vengano spenti gli ups del parallelo
dell'ups per ups singoli
in contemporanea.
Occorre specificare il nome del gruppo, aggiungere almeno due UPS (dalla lista degli UPS monitorati da Upsagent) ed alcune azioni per
gli eventi gruppo.
E' inoltre possibile salvare la configurazione degli eventi della configurazione UPS paralleli per poterla caricare su di un altro computer
senza doverla scrivere di nuovo attraverso i pulsanti “Salva profilo” e “Carica profilo”.
I parametri degli eventi (impostabili attraverso la finestra che compare alla pressione dei tasti Aggiungi/ Configura della finestra
precedente) sono:
Condizioni per cui deve essere avviata l'azione. È possibile selezionare Numero di UPS uguali a,
Priorità Numero di ups al minimo, N-1 UPS o Tutti gli UPS). L'azione verrà eseguita solo se l'evento
viene riscontrato sul numero di UPS specificato.
Nota: per alcune azioni sarà necessario specificare anche altri parametri.
Impostazioni delle azioni programmate. L'utente può specificare alcune azioni (spegnimento dell'UPS, reboot, test, …), che verranno
eseguite al momento specificato.
Si consiglia di impostare solo un'azione alla volta, perché più azioni contemporaneamente potrebbero essere ignorate.
La funzione "Prossime azioni" può essere utilizzata per visualizzare le azioni che verranno eseguite.
Parametri del tempo L'azione può essere eseguita un'unica volta, una volta al giorno, settimanalmente o mensilmente.
Aggiunta o modifica di contatti email (pressione pulsanti Aggiungi/Configura associati alla lista delle email nella finestra precedente):
L'utente può specificare il nome e l'indirizzo email dei destinatari. Tutti i messaggi sullo stato dell'UPS verranno inviati agli utenti
specificati (nel caso in cui sia stata selezionata l'opzione messaggi Email nella lista degli eventi "Jobs"). E' utilizzata la funzione
Windows MAPI per Windows 9x,Me, su Windows NT,2000 e XP è usato l'invio direttamente via SMTP. Prima di utilizzare questa
opzione occorre configurare il servizio email sul proprio computer.
La funzione "Test email" può essere utilizzata per controllare che i messaggi email vengano inviati correttamente da Upsagent. Upsetup
cerca di inviare a tutti i destinatari dei messaggi email di prova attraverso MAPI o SMTP .
Questa finestra è usata su Windows NT, 2000 o XP per abilitare la configurazione dei parametri per inviare email via SMTP.
Indirizzo IP o nome host del server SMTP. Il server SMTP è un computer speciale nella rete
locale o dell'Internet provider che è utilizzato per raccogliere e distribuire le email ai destinatari.
SMTP server
Per informazioni dettagliate fare riferimento all'amministratore della rete o alla hotline del
vostro Internet provider.
Il nome di dominio è utilizzato per la corretta connessione al server SMTP. Alcuni server
SMTP nome dominio controllano questo campo per l'autorizzazione all'accesso. Per informazioni dettagliate fare
riferimento all'amministratore della rete o alla hotline del vostro Internet provider.
Nome mittente Nome del mittente incluso nella email. Valore solo informativo.
L'indirizzo del mittente è incluso nell'intestazione della email, da la possibilità di rispondere alle
Indirizzo del mittente
email provenienti da Upsmon.
ATTENZIONE: per Windows 9x e Me è utilizzato un altro sistema per inviare email. Questi sistemi operativi consentono l'uso
dell'interfaccia MAPI, l'invio di email dipende dalla corretta configurazione e funzionalità di un programma basato su MAPI (es.
MS Outlook). In Windows NT,2000, XP e 2003 l'interfaccia MAPI non può essere usata per motivi di sicurezza.
Questa finestra è usata per la configurazione del modem GSM. Il modem GSM può essere usato per l'invio di messaggi SMS a telefoni
GSM.
Numero centro SMS Contattare il fornitore del servizio della carta SIM.
Questa finestra è usata per la configurazione della comunicazione modem. Il modem può essere usato per la comunicazione con la
teleassistenza.
Numeri di telefono del centro di assistenza Teleguard dove il modem effettuerà la chiamata in
Numero(i) di tel. per chiamate
caso di guasto.
Ripetizioni Numero di ripetizioni del numero di telefono in caso di linea occupata o senza risposta.
Accetta chiamate in ingresso Accetta anche le chiamate in ingresso provenienti dal centro di assistenza. Può essere disabilitato
per ragioni di sicurezza.
Da questa finestra di dialogo vi è la possibilità di lanciare un programma esterno di editing per elaborare lo script d'arresto definito
dall'utente (pulsante Configura).
Lo script d'arresto definito dall'utente viene eseguito prima del normale spegnimento del sistema. Questo può essere utilizzato per alcuni
comandi specifici che dovranno essere eseguiti prima dell'arresto, ad esempio arrestare il server web, chiudere alcune applicazioni
speciali o arrestare il server database. Il nome di questo script è ups_shut e l'estensione dipende dal sistema operativo (ups_shut.bat per
Windows 95,98,NT, ups_shut.cmd per OS/2, ups_shut.ncf per Novell Netware e ups_shut.scr per UNIX).
ATTENZIONE: se si specifica un comando sbagliato nello script d'arresto definito dall'utente o se questo comando viene
congelato (non terminato correttamente) Upsagent non provvederà a chiudere correttamente il sistema e questo potrebbe
portare ad una possibile perdita di dati o ad un guasto del filesystem sul computer. L'ultimo comando nello script d'arresto
definito dall'utente deve essere il comando di spegnimento del sistema (tranne che nelle versioni Windows – in questo caso
l'arresto viene eseguito richiamando delle routine di sistema direttamente da Upsagent). Per alcuni sistemi operativi è
possibile inoltre cambiare lo script ups_mess, utilizzato per inviare messaggi agli utenti relativamente allo stato dell'UPS.
L'utente può inoltre definire dei job che dovranno essere eseguiti quando viene rilevato uno stato anomalo dell'UPS. Ad un particolare
stato dell’UPS possono essere associati più job, tra i quali anche la possibilità di eseguire file di comandi esterni definiti dall'utente.
1. Registra l'evento
2. Esegui file
3. Messaggio locale
4. Messaggio in rete
6. Email
7. SMS
8. Chiamata a Teleguard
9. Messaggio FAX
Disabilita tutte le azioni Questa opzione permette di disattivare l'avvio di qualsiasi azione per tutti i job.
Registra eventi
L'evento dovrà essere registrato nel relativo file di log.
ATTENZIONE: sui sistemi Windows NT, 2000, XP e 2003 gli eventi sono registrati
anche nel Visualizzatore eventi (dipende dalla configurazione del sistema: vedi
pagine di aiuto di syslog).
Esegui file
Upsagent avvia il file di comando specificato quando viene rilevato l'evento selezionato.
Consiglio: utilizzare un nome con il percorso completo per il file.
ATTENZIONE: può essere utilizzata una stringa speciale con il carattere $ che sarà
sostituito poi dal valore della variabile. La lista delle stringhe speciali è descritta nella
sezione Messaggi definibili dall'utente.
Consente l'invio di messaggi agli utenti, relativi allo stato dell'UPS e definisce il ritardo per il
primo messaggio (per filtrare cadute di rete di breve durata) e gli intervalli di ripetizione.
Messaggio locale In Windows sul desktop viene aperta una finestra di dialogo, in OS/2 viene avviato lo script
ups_loc.cmd, in Novell Netware viene inviato un messaggio alla console server e in Unix viene
avviato lo script ups_loc.scr.
Invia messaggi sullo stato dell'UPS ad altri utenti attraverso la rete. In Windows e OS/2 i
messaggi vengono trasmessi a tutti gli utenti connessi, con gli altri sistemi viene avviato lo script
Messaggio in rete ups_mess.scr (o .ncf).
Consiglio: Per inviare messaggi a tutti gli utenti connessi su sistemi Unix utilizzare il comando
wall.
ATTENZIONE: non può essere specificato uno Shutdown per mancanza rete o
batteria scarica perché questi valori sono dipendenti dalla configurazione nel
pannello Connessione UPS. Il tempo di shutdown dopo mancanza rete può essere
definito in due modalità indipendenti (tempo fisso dalla mancanza di rete e/o per una
autonomia residua specifica). L'evento batteria scarica causa uno shutdown
immediato del sistema.
Supporto email diretto solo per Windows. Per altri sistemi bisogna specificare il sistema proprio
di invio o utilizzare gli script di default.
L'utente può specificare il nome e l'indirizzo email dei destinatari nella relativa finestra di dialogo.
Email
Se si seleziona l'opzione Email allora i messaggi relativi allo stato dell'UPS verranno inviati agli
utenti specificati anche attraverso l'interfaccia standard Windows MAPI. Prima di utilizzare
questa opzione occorre configurare il servizio email sul proprio computer.
Chiamata a Teleguard Il programma può informare un programma di teleassistenza riguardo allo stato dell'UPS.
L'utente può modificare il messaggio di default degli eventi. Si consiglia di non cambiare il testo
di base di eventuali messaggi critici o record di log.
Nota: nel testo dei messaggi è consentito utilizzare parole speciali che durante la generazione del
messaggio vengono sostituite dai valori reali:
Possibilità di effettuare una chiamata vocale per mezzo di un modem con supporto vocale. Per
Chiamata vocale
ogni stato dell’UPS è possibile associare un file .wav che descrive l’evento.
Default Imposta allo stato di default i parametri delle azioni per l'evento selezionato.
Default tutti Imposta allo stato di default tutti i parametri di tutte le azioni.
1.6 Informazioni
Oltre a fornire informazioni sulla versione dell'UPSMON e sui copyright, con questo pulsante si accede ad "Immetti il codice", che può
essere utilizzato per passare dalla versione STANDARD a quella FULL di UPSMON. La versione STANDARD può essere utilizzata
per la versione MS Windows, Novell Netware, Linux e Mac OS X. Nella versione STANDARD viene supportato un unico UPS
collegato.
L'interfaccia utente Upsetup è praticamente uguale a quella della versione Windows. Tutti i parametri sono uguali e sono descritti nella
sezione Upsetup per Windows.
La videata principale differisce leggermente. Nella versione OS/2 viene utilizzata l'interfaccia "a pulsanti" invece dell'interfaccia "foglio
proprietà" utilizzata nella versione Windows.
Per configurare i parametri di UPSMON per UNIX utilizzare la versione testo del programma Upsetup.
Lo stile per l'editing o per l'impostazione dei parametri naturalmente si basa su un'interfaccia di testo dove il comfort è minore rispetto
alle applicazioni grafiche per Windows o OS/2.
Un problema ricorrente è quello di trovare il corretto nome della periferica seriale del sistema UNIX. La seguente tabella fornisce i nomi
solitamente utilizzati per le periferiche dei diversi sistemi UNIX.
Linux /dev/ttyS0
HP UX /dev/tty0p0
Solaris /dev/ttya
Unixware /dev/tty00
IRIX /dev/ttyd0
Tru64 /dev/tty00
ATTENZIONE: quando si lancia il programma UPSetup per la prima volta, occorre impostare lo speciale codice PRTK sul retro
dell'UPS.
a) Parametri principali : sezione dalla quale si possono impostare di tutti i parametri comuni come nome di sistema,
posizione e nome della persona di contatto, parametri per i file log e per la comunicazione in rete.
b) Connessioni UPS : sezione dalla quale si può impostare la lista di UPS monitorati da Upsagent e i relativi parametri
di connessione per ogni singolo UPS.
c) Parametri di programmazione : sezione dalla quale si possono impostare le azioni programmate. Gli utenti possono
specificare alcune opzioni (spegnimento dell'UPS, reboot, test, …), che verranno eseguite in un determinato momento.
d) Parametri dei messaggi : sezione nella quale l'utente può impostare una lista di telefoni cellulari GSM per
l’invio di SMS, nonché configurare il modem per la connessione al programma di teleassistenza.
e) Parametri jobs : sezione nella quale vi è la possibilità di avviare programmi esterni di editing per elaborare script
di arresto definiti dall'utente e di associare ad ogni evento dell'UPS diversi tipi di azioni come l'invio di email, SMS o
messaggi in rete.
TCP/IP (UDP) abilitato Attiva o disattiva la possibilità di una connessione di rete di Upsagent. Sì.
In questo menu viene mostrata la lista degli UPS che verranno monitorati da Upsagent.
La versione STANDARD supporta solo un unico UPS monitorato da Upsagent. La versione COMPLETA supporta un UPS locale e fino
a 15 UPS connessi in remoto attraverso la rete. Per passare dalla versione STANDARD a quella COMPLETA digitare il numero seriale
dell'UPS ed il relativo numero di licenza nella finestra di dialogo About/Enter code (Informazioni/Inserisci codice). Il numero di licenza
viene fornito dal rivenditore dell'UPS.
Per la versione COMPLETA di UPSMON è consentita inoltre la funzionalità in parallelo. Questa funzione permette di creare gruppi di
UPS che funzionano in una topologia ridondante. È possibile creare fino a 10 gruppi. Un gruppo può contenere fino a 8 UPS (il minimo è
due UPS) e fino a 64 azioni eventi.
Codice PRTK Impostare il tipo di UPS in base alla chiave di protocollo fornita insieme all'UPS.
L'UPS ha un numero seriale univoco, che è utilizzato per identificarlo. In questo campo va
Numero seriale UPS
scritta una stringa non vuota che è il numero seriale stampato sulla targa dati. Questo è
importante per il corretto funzionamento con il programma di teleassistenza.
Metodo con cui collegare l'UPS. Una possibilità è rappresentata dalla connessione locale. A tale
scopo selezionare la porta seriale corretta e l'indirizzo UPS (solo per UPS con protocollo di
comunicazione SENTR). Altri parametri per la connessione seriale (come baud rate e simili)
sono impostati automaticamente in base al tipo di UPS selezionato. La seconda possibilità è data
dalla connessione remota attraverso la rete. In questo caso occorre specificare l'indirizzo IP del
computer o l'adattatore SNMP dove l'UPS è collegato, il numero di periferica (di solito 1) ed il
Connessione UPS tipo di protocollo (ora è supportato solo TCP/IP).
Nota: Per la comunicazione TCP/IP è permesso inoltre specificare in modo remoto la posizione
dell'adattatore Upsagent o SNMP attraverso un nome host (o un nome DNS).
Nota: E' possibile specificare una password di connessione per ogni ups collegato. Tale
password dovrà essere specificata sempre per potersi collegare all'ups specifico.
È possibile specificare dei parametri per lo spegnimento del sistema. L'arresto può dipendere dal
tempo impostato dopo la caduta di corrente o dal fatto che il tempo di autonomia dell'UPS sia
Shutdown del sistema inferiore al tempo specificato. Naturalmente se l'UPS invia al computer il segnale Low battery
(batteria scarica = l'UPS ha quasi raggiunto la fine autonomia) Upsagent ignora i tempi
specificati ed avvia immediatamente la procedura per lo spegnimento del sistema.
Spegnimento dell'UPS Definisce se nel caso di una procedura di spegnimento del server l'UPS deve essere disattivato.
Definisce il ritardo dopo la disattivazione dell'UPS dopo il quale il sistema viene nuovamente
Ripartenza dell'UPS
avviato. Questo parametro è supportato solo da alcuni tipi di UPS.
Se attivata, la configurazione standard per eventi occorsi sui singoli UPS viene ignorata.
Disabilita le funzioni
Upsagent controlla solo lo stato dei gruppi. Se non viene attivata, Upsagent controlla oltre agli
eventi di gruppo anche gli eventi dei singoli UPS. Inoltre se questo parametro viene attivato le
azioni job definite nella finestra di dialogo Jobs vengono disattivate per le singole periferiche.
Comunicazione persa livello di Se attivata fa aumentare il livello di allarme attivo specificato nella lista degli eventi paralleli per
allarme incrementato. ogni UPS in condizione di comunicazione persa.
Se attivata disabilita le impostazioni del tempo di shutdown per il sistema e per l'ups definite
Disabilita shutdown di sistema e
nella configurazione dei singoli UPS. Tale funzione fa si che vengano spenti gli ups del parallelo
dell'ups per ups singoli
in contemporanea.
Occorre specificare il nome del gruppo, aggiungere almeno due UPS (dalla lista degli UPS monitorati da Upsagent) ed alcune azioni per
gli eventi gruppo.
Condizioni per cui deve essere avviata l'azione. È possibile selezionare Numero di UPS uguali a,
Priorità Numero di ups al minimo, N-1 UPS o Tutti gli UPS). L'azione verrà eseguita solo se l'evento
viene riscontrato sul numero di UPS specificato.
Nota: per alcune azioni sarà necessario specificare anche altri parametri.
Impostazioni delle azioni programmate. L'utente può specificare alcune azioni (spegnimento dell'UPS, reboot, test, …), che verranno
eseguite al momento specificato.
Si consiglia di impostare solo un'azione alla volta, perché più azioni contemporaneamente potrebbero essere ignorate.
La funzione "Prossime azioni" può essere utilizzata per visualizzare le azioni che verranno eseguite.
Parametri del tempo L'azione può essere eseguita un'unica volta, una volta al giorno, settimanalmente o mensilmente.
Possibilità di lanciare un programma esterno di editing per elaborare lo script d'arresto definito dall'utente.
Lo script d'arresto definito dall'utente viene eseguito prima del normale spegnimento del sistema. Questo può essere utilizzato per alcuni
comandi specifici che dovranno essere eseguiti prima dell'arresto, ad esempio arrestare il server web, chiudere alcune applicazioni
speciali o arrestare il server database. Il nome di questo script è ups_shut.scr per UNIX.
ATTENZIONE: se si specifica un comando sbagliato nello script d'arresto definito dall'utente o se questo comando viene
congelato (non terminato correttamente) Upsagent non provvederà a chiudere correttamente il sistema e questo potrebbe
portare ad una possibile perdita di dati o ad un guasto del filesystem sul computer. L'ultimo comando nello script d'arresto
definito dall'utente deve essere il comando di spegnimento del sistema. Per alcuni sistemi operativi è possibile inoltre cambiare
lo script ups_mess, utilizzato per inviare messaggi agli utenti relativamente allo stato dell'UPS.
L'utente può inoltre definire dei job che dovranno essere eseguiti quando viene rilevato uno stato anomalo dell'UPS. Ad un particolare
stato dell’UPS possono essere associati più job, tra i quali anche la possibilità di eseguire file di comandi esterni definiti dall'utente.
1. Registra l'evento
2. Esegui file
3. Messaggio locale
4. Messaggio in rete
6. Email
7. SMS
8. Chiamata a Teleguard
Disabilita tutte le azioni Questa opzione permette di disattivare l'avvio di qualsiasi azione per tutti i job.
Registra eventi
L'evento dovrà essere registrato nel relativo file di log.
ATTENZIONE: sui sistemi Windows NT, 2000, XP e 2003 gli eventi sono registrati
anche nel Visualizzatore eventi (dipende dalla configurazione del sistema: vedi
pagine di aiuto di syslog)
Esegui file
Upsagent avvia il file di comando specificato quando viene rilevato l'evento selezionato.
Consiglio: utilizzare un nome con il percorso completo per il file.
ATTENZIONE: può essere utilizzata una stringa speciale con il carattere $ che sarà
sostituito poi dal valore della variabile. La lista delle stringhe speciali è descritta nella
sezione Messaggi definibili dall'utente.
Consente l'invio di messaggi agli utenti, relativi allo stato dell'UPS e definisce il ritardo per il
primo messaggio (per filtrare cadute di rete di breve durata) e gli intervalli di ripetizione.
Messaggio locale In Windows sul desktop viene aperta una finestra di dialogo, in OS/2 viene avviato lo script
ups_loc.cmd, in Novell Netware viene inviato un messaggio alla console server e in Unix viene
avviato lo script ups_loc.scr.
ATTENZIONE: non può essere specificato uno Shutdown per mancanza rete o
batteria scarica perché questi valori sono dipendenti dalla configurazione nel
pannello Connessione UPS. Il tempo di shutdown dopo mancanza rete può essere
definito in due modalità indipendenti (tempo fisso dalla mancanza di rete e/o per una
autonomia residua specifica). L'evento batteria scarica causa uno shutdown
immediato del sistema.
Supporto email diretto solo per Windows. Per altri sistemi bisogna specificare il sistema proprio
di invio o utilizzare gli script di default.
Email
Nota: Per i sistemi operativi come Unix è possibile inviare messaggi email sullo stato dell'UPS
aggiungendo il relativo comando nello script ups_elm.scr.
Chiamata a Teleguard Il programma può informare un programma di teleassistenza riguardo allo stato dell'UPS.
L'utente può modificare il messaggio di default degli eventi. Si consiglia di non cambiare il testo
di base di eventuali messaggi critici o record di log.
Nota: nel testo dei messaggi è consentito utilizzare parole speciali che durante la generazione del
messaggio vengono sostituite dai valori reali:
$STH, $STM e $STS Tre valori per il tempo allo shutdown locale in ore, minuti e secondi
Default Imposta allo stato di default i parametri delle azioni per l'evento selezionato.
Default tutti Imposta allo stato di default tutti i parametri di tutte le azioni.
Per le azioni dell'evento è possibile specificare un ritardo ed un intervallo per le impostazioni di dettaglio. Entrambi i valori vengono
espressi in secondi.
Per la versione Novell Netware di UPSMON è possibile utilizzare il programma d'interfaccia alfanumerico Upsetup.nlm direttamente sul
server o il programma grafico Upsetup per Microsoft Windows.
Per Novell Netware 3.12 viene utilizzata solo l'interfaccia in bianco e nero (limitazioni del sistema), ma per Novell Netware 4.x e 5.x
l'interfaccia dei moduli NLM è a colori.
Upsetup è praticamente identico alla versione per Windows. Tutte le schermate e le funzioni sono descritte nella sezione Upsetup per
Windows.
ATTENZIONE: per verificare se Upsagent è in funzionamento e se il sistema è protetto, è possibile utilizzare delle utility di
sistema per visualizzare la lista dei processi in corso. Per UNIX viene utilizzato il comando ps. Per Windows 95,98 e NT
visualizzare l'icona sulla barra degli strumenti (di solito pulsante a sinistra in basso del desktop).
Upsview permette di monitorare gli UPS connessi in rete locale o gli UPS in remoto (UPS connessi ad altri computer o adattatori
SNMP). Upsview permette di monitorare un unico UPS, ma è possibile avviare più istanze in parallelo di Upsview per monitorare più
UPS.
È possibile selezionare un UPS dalla lista, il quale viene monitorato con il modulo Upsagent in funzione. In questo caso, la connessione
tra Upsview e Upsagent si realizza attraverso una memoria condivisa.
Se Upsagent non è in funzione sul sistema, si può selezionare l'UPS direttamente attraverso l'indirizzo IP del computer o dell'adattatore
SNMP, dove è connesso l'UPS. A tale scopo occorre impostare l'indirizzo IP ed il numero di periferica (di solito 1). Upsview cercherà di
trovare il sistema specificato attraverso l'indirizzo IP. Vengono supportati anche i nomi host o DNS.
La connessione in remoto è possibile attraverso il protocollo TCP/IP. La porta di default con cui Upsagent lavora è 33000. Una volta
realizzata la connessione, la videata principale di stato visualizza diverse finestre di seguito descritte. E' inoltre possibile ricercare nella
rete locale tutti gli agenti che sono attivi in quel momento senza doversi ricordare il loro nome od indirizzo.
ATTENZIONE: le videate di seguito illustrate potrebbero differire a seconda del tipo di UPS. Si tratta quindi di esempi di
interfaccia grafica del programma Upsview per Windows e per tipi di UPS compatibili con HTSER.
1.2.1 Base
Le informazioni base sull'UPS. Qui è riportato il nome dell'UPS, il tipo di UPS, il tipo di connessione, il tipo di protocollo di
comunicazione, lo stato e quattro caselle di stato.
I colori delle caselle mostrano il grado di criticità della situazione in cui si trovano l'UPS ed il sistema. Il verde significa OK ed in
funzionamento; il rosso indica la presenza di un errore o anomalia.
1.2.2 Standard
La finestra del diagramma di stato visualizza i dati operativi più importanti del sistema UPS. Per ulteriori informazioni relativamente a
questi dati consultare il manuale d'uso dell'UPS. Quando lo stato di funzionamento è critico, i colori visualizzati diventano rossi.
Informazioni dettagliate su tutti i valori misurati dall'UPS. Qui possono essere visualizzate tutte le tensioni, correnti o altri valori che
forniscono informazioni di dettaglio sullo stato dell'UPS.
I colori dello schema a blocchi dell'UPS mostrano il grado di criticità della situazione in cui si trovano l'UPS ed il sistema. Verde
significa che lo stato e il funzionamento è normale. Grigio significa che l'oggetto è presente ma al momento non è utilizzato. Rosso
indica la presenza di un errore o di un anomalia, la presenza di valori fuori dalle soglie di funzionamento, lo spegnimento del sistema e/o
la necessità di assistenza tecnica dovuta ad un guasto.
Tabella a colori con lo stato dell'UPS. Il grigio significa che lo stato è inattivo, il verde che lo stato è attivo e normale, il rosso che lo
stato è attivo, ma segnala la presenza di problemi o di un'anomalia.
1.2.6 Allarmi
Alcuni tipi di UPS oltre alla videata Stato dispongono anche di una tabella speciale con gli allarmi.
La lista eventi visualizza le attività di Upsagent. Si tratta della lista di eventi ed informazioni sull'UPS e sull'agente durante l'attività di
monitoraggio di Upsagent. Tutte le informazioni sugli eventi riportano la data, l'ora, il numero di periferica ed il nome dell'evento.
La lista con il log dati visualizza i valori misurati per gli UPS connessi come tensione d'ingresso, tensione batteria, capacità e autonomia
residua, carico d'uscita. Tutte le informazioni riportano la data, l'ora, il nome della periferica e i valori misurati. Per utilizzare queste
opzioni impostare i parametri datalog nel modulo Upsetup.
È possibile processare questi dati per mezzo di altri programmi specializzati, ad esempio nel caso in cui si voglia vedere l'andamento
grafico. I dati vengono registrati in file di testo standard, che possono essere facilmente importati in altri programmi.
Per il log dati è possibile inoltre avviare la visualizzazione grafica tramite un motore grafico con il quale è possibile rappresentare grafici
dei valori letti.
Per questa funzionalità sul computer deve essere installato e configurato BDE (Borland Database Engine). Per dettagli visita
www.borland.com o usa il file di installazione BDE allegato.
Per alcuni tipi di UPS è permesso modificare alcuni parametri interni. I dettagli su questa possibilità sono riportati nel manuale dell'UPS.
Questo pannello non è visualizzato e per abilitarlo bisogna cambiare il valore di OEMMode nel file upsmon.ini con un valore diverso da
zero (utilizzando un text editor).
1.2.10 Funzioni
L'utente può eseguire dei comandi sull'UPS locale. La lista dei comandi eseguibili dipende dal tipo di UPS, ma il comando di
spegnimento e di reboot è supportato da tutti i tipi di UPS. Per alcuni tipi di UPS è possibile inoltre avviare un test UPS interno o
effettuare il test delle batterie.
L'interfaccia utente Upsview è praticamente uguale a quella della versione Windows. Tutte le videate e le funzioni sono descritte nella
sezione Upsview per Windows.
Per il monitoraggio dell'UPS su sistemi UNIX viene utilizzata la versione testo del programma Upsview.
Lo stile delle videate visualizzate dipende dall'interfaccia testo, con un minor livello di comfort rispetto alle applicazioni grafiche per
Windows o OS/2.
Nella versione testo di Upsview non è supportata la funzione automatica di aggiornamento delle videate quando lo stato dell'UPS cambia.
Upsview permette di monitorare gli UPS connessi in rete locale o gli UPS in remoto (UPS connessi ad altri computer o adattatori
SNMP). Upsview permette di monitorare un unico UPS, ma è possibile avviare più istanze in parallelo di Upsview per monitorare più
UPS.
È possibile selezionare un UPS dalla lista, il quale viene monitorato con il modulo Upsagent in funzione. In questo caso, la connessione
tra Upsview e Upsagent si realizza attraverso una memoria condivisa.
La connessione in remoto è possibile attraverso il protocollo TCP/IP. La porta di default con cui Upsagent lavora è 33000. Una volta
realizzata la connessione, la videata principale di stato visualizza diverse finestre di seguito descritte.
ATTENZIONE: le videate di seguito illustrate potrebbero differire a seconda del tipo di UPS. Si tratta quindi di esempi di
interfaccia grafica del programma Upsview per Windows e per tipi di UPS compatibili con HTSER.
3.2.1 Base
Le informazioni base sull'UPS. Qui è riportato il nome dell'UPS, il tipo di UPS, il tipo di connessione, il tipo di protocollo di
comunicazione, lo stato e quattro caselle di stato.
3.2.2 Standard
La finestra del diagramma di stato visualizza i dati operativi più importanti del sistema UPS. Per ulteriori informazioni relativamente a
questi dati consultare il manuale d'uso dell'UPS.
Informazioni dettagliate su tutti i valori misurati dall'UPS. Qui possono essere visualizzate tutte le tensioni, correnti o altri valori che
forniscono informazioni di dettaglio sullo stato dell'UPS.
3.2.4 Stato
Tabella con lo stato dell'UPS. Vengono visualizzati gli stati attivi dell'UPS, inoltre segnala la presenza di problemi o di anomalie.
3.2.5 Allarmi
Alcuni tipi di UPS oltre alla videata Stato dispongono anche di una tabella speciale con gli allarmi.
La lista eventi visualizza le attività di Upsagent. Si tratta della lista di eventi ed informazioni sull'UPS e sull'agente durante l'attività di
monitoraggio di Upsagent. Tutte le informazioni sugli eventi riportano la data, l'ora, il numero di periferica ed il nome dell'evento.
La lista con il log dati visualizza i valori per gli UPS connessi come tensione d'ingresso, tensione batteria, capacità e autonomia residua,
carico d'uscita. Tutte le informazioni riportano la data, l'ora, il nome della periferica e i valori misurati. Per utilizzare queste opzioni
impostare i parametri datalog nel modulo Upsetup.
È possibile processare questi dati per mezzo di altri programmi specializzati, ad esempio nel caso in cui si voglia vedere l'andamento
grafico. I dati vengono registrati in file di testo standard, che possono essere facilmente importati in altri programmi.
Per alcuni tipi di UPS è permesso modificare alcuni parametri interni. I dettagli su questa possibilità sono riportati nel manuale dell'UPS.
Questo pannello non è visualizzato e per abilitarlo bisogna cambiare il valore di OEMMode nel file upsmon.ini con un valore diverso da
zero (utilizzando un text editor).
3.2.9 Funzioni
L'utente può eseguire dei comandi sull'UPS locale. La lista dei comandi eseguibili dipende dal tipo di UPS, ma il comando di
spegnimento e di reboot è supportato da tutti i tipi di UPS. Per alcuni tipi di UPS è possibile inoltre avviare un test UPS interno o
effettuare il test delle batterie.
Sui sistemi Novell Netware si hanno due possibilità per monitorare l'UPS.
Un metodo consiste nell'utilizzare il programma Upsview per piattaforme Windows. Questo ha la stessa interfaccia di quella descritta
nella sezione Upsview per Windows.
La seconda soluzione consiste nell'utilizzare il modulo Upsview.nlm direttamente sulla console server. Questo permette di monitorare
l'UPS senza altre stazioni di lavoro connesse. A causa di limitazioni del sistema, questo programma supporta solo un'interfaccia
alfanumerica (in bianco e nero per Novell 3.12 ed a colori per le versioni successive).
Lo stile delle videate visualizzate dipende dall'interfaccia alfanumerica, con un minor livello di comfort rispetto alle applicazioni grafiche
per Windows o OS/2.
Upview è praticamente identico alla versione per Windows. Tutte le schermate e le funzioni sono descritte nella sezione Upsview per
Windows.
ATTENZIONE: prima di iniziare la procedura di disintallazione assicurarsi che non vi siano programmi Upsview o Upsetup in
funzione sul sistema.
Per la disinstallazione è possibile utilizzare la procedura standard per le applicazioni Windows. Ad esempio attraverso Pannello di
controllo / Installazione applicazioni o scegliendo l'icona di disinstallazione nel gruppo di programmi UPSMON.
Occorre rimuovere manualmente l'eventuale collegamento di avvio per Upsagent, cancellare il gruppo di programmi dal desktop e
cancellare la directory programma.
L'utente deve utilizzare il programma di disinstallazione specifico per il sistema operativo utilizzato. Fare riferimento al manuale del
sistema operativo per ulteriori informazioni.
Per eseguire la procedura di disinstallazione occorre connettersi al server dalla stazione di lavoro Windows utilizzata per l'installazione.
In caso contrario si dovrà cancellare tutti i file manualmente.
Per la disinstallazione è possibile utilizzare la procedura standard per le applicazioni create per Windows. Ad esempio da Pannello di
controllo / Installazione applicazioni o selezionare l'icona di disinstallazione nel gruppo di programma UPSMON.
Per la disinstallazione eseguire lo script uninstall-upsmon.command nella directory Upsmon. Va eseguito da utenti con diritti di root.
Il file di configurazione UPSMON.INI contiene alcune voci che possono essere modificate solamente editando il sopracitato file.
DebugMode=0
1 abilita la visualizzazione di alcuni parametri estesi nella modalità di debug;
3 decodifica tutto il pacchetto UDP nella comunicazione TCP/IP;
ShutdownType=1
0 esegue solamente lo shutdown di sistema (computer con alimentatore AT);
1 default esegue lo shutdown e lo spegnimento dell'alimentatore del computer (alimentatori ATX);
1. Specifiche RS-232
1 GND Ground
2 TxT Transmit Data
3 RxD Receive Data
4 RTS Request To Send
5 CTS Clear To Send
6 DTR Data Terminal Ready
7 GND Ground
8 DCD Data Carrier Detect
20 DTR Data Terminal Ready
22 RI Ring
Tutte le macchine della serie IRIS-4D dispongono di due o più porte seriali ad uso generale. Queste porte possono essere utilizzate per
connettere terminali, stampanti, modem, altre macchine, o periferiche di input grafiche, per esempio una tavoletta o una pulsantiera. Ogni
linea può essere impostata in modo indipendente perché funzioni a velocità fino a 19,200 o persino 38,400 bps. È possibile inoltre
impostare diverse ripetizioni caratteri e parametri d'interpretazione.
Nella directory /dev sono raccolti dei file speciali per le porte seriali. Questi file, tty[dfm][1-56] vengono creati automaticamente quando
il software di sistema viene installato. Ogni porta ha come riferimento tre diversi nomi, che rappresentano il numero della porta.
Alcuni driver sono utilizzati per connettere direttamente semplici periferiche inclusi la maggior parte dei terminali; altri per l'utilizzo di
segnali di controllo modem; ed altri ancora per periferiche che intercettano i segnali di controllo flusso hardware.
2 TD Transmit Data
3 RD Receive Data
4 RTS Request to Send
5 CTS Clear to Send
7 SG Signal Ground
8 DCD Data Carrier Detect
9 DTR Data Terminal Ready
I sistemi Challenge ed Onyx forniscono una porta RS-422. Tale porta RS-422 utilizza un connettore seriale DB-9 ed ha la seguente
assegnazione pin.
Al fine di supportare le periferiche che ricevono l'alimentazione dal sistema host, i sistemi Challenge ed Onyx forniscono due porte
seriali alimentate da periferiche. Queste porte hanno un connettore DIN-8. Le porte alimentate condividono le linee di segnali tty2 e tty3
con i connettori standard DB-9; se il connettore DB-9 per tty2 è già utilizzato, non è possibile utilizzare il connettore alimentato da
periferica per tty2. Allo stesso modo, se il connettore DB-9 di tty3 è connesso ad una periferica, la porta alimentata da periferica
connessa alle linee di segnale tty3 non può essere utilizzata. Le porte alimentate da periferica hanno le seguenti assegnazioni pin.
I connettori porta seriale DIN-8 su Personal Iris 4D/30, 4D/35, 4D/RPC (Indigo), 4D/RPC-50 (R4000 Indigo), Indy e Indigo 82 hanno le
seguenti assegnazioni pin.
1. Generalità
Problema: Su alcune schede madre le porte COM sono invertite. Così può accadere che la COM 1 sotto NOVELL sia la COM 2
sotto NT ecc. In caso di problemi di comunicazione, chiedere al cliente di configurare il software intenzionalmente
sulla port com "sbagliata" e di riprovare. Questo problema si riscontra su alcune schede madre ASUS, Acer,
GigaByte e SIEMENS fuori produzione dal 1997.
Risposta: La porta COM non è disponibile. Controllare la porta COM, le impostazioni CMOS e il setup del sistema.
Problema: All'avvio del sistema, il software di gestione UPS viene avviato e l'UPS si spegne.
Risposta: Per garantire il corretto funzionamento del software UPSMON utilizzare le impostazioni di default del modello UPS.
Anche un'errata connessione dei cavi può portare a questo effetto.
Problema: Nel file log di UPSMOM viene visualizzato il messaggio "Comunicazione persa, comunicazioni ripristinate".
Risposta: Alcuni comandi dall'UPS non erano corretti o i byte ricevuti dal software erano danneggiati. Questo può essere il
risultato di effetti esterni sui cavi o sull'UPS. Controllare il cavo e la lunghezza del cavo insieme ai parametri di
comunicazione. Controllare se un software di background attivo sta utilizzando le porte com. (ad es. un programma
antivirus interno a NetWare, o altri). Se questo messaggio si presenta periodicamente, non si tratta di un evento
critico. Solo se il messaggio si verifica in continuazione per un periodo maggiore occorre contattare l'assistenza
software/hardware dell'UPS.
Problema: ASUS P5HX/B (serie 1997) non accetta parametri NOFIFO nei comandi NOVELL AIOCOMX.
Risposta: Problema dei parametri nodo con Novell NetWare: se AIOCOMX è installato e risponde con il messaggio "aiocomx
2F8 caricato sulla porta 36789690", il parametro nodo, ad es. NODE=1, deve essere specificato altrimenti la porta
seriale non funzionerà.
Risposta: Probabilmente è stata configurata una porta non trovata da aiocomx.nlm. Controllare le porte offerte da aiocomx.nlm.
Prestare attenzione alla videata che viene visualizzata all'avvio di aiocomx.nlm. Se aiocomx.nlm è stato avviato,
chiudere aiocomx.nlm ed avviarlo nuovamente per controllare i parametri. Controllare se altri moduli stanno
utilizzando aiocomx.nlm (come software fax, moduli di sincronizzazione, ecc…).
Problema: Si riceve il messaggio di errore: "Il programma di caricamento non trova l'icona pubblica".
Risposta: SNMP è stato caricato prima dell'avvio del servizio UPS? Controllare la versione SNMP. Dalla versione 2.08 in
avanti la comunicazione è possibile. Utilizzare un CLIB.NLM in grado di lavorare con SNMP.NLM.
b. La porta del sistema è ok.? In alcuni casi la porta non è in grado di supportare lo standard per aio e aiocomx
NetWare (specialmente con porte su schede con un componente 16550). Sostituire i moduli aio e aiocomx
con dei driver aggiornati o provare ad avviare manualmente i moduli aiocomx con il parametro "nofifo"
("load sys:system\aiocomx nofifo").
c. La velocità di comunicazione per aiocomx è troppo alta? Impostare l'UPS ad una velocità di comunicazione
di 2400 o 1200 baud, se l'UPS è in grado di supportarlo, e provare di nuovo. Se non è possibile ridurre la
velocità di comunicazione del modello UPS, impostare il parametro per aiocomx a maxrate=baud. Per
ulteriori informazioni sui parametri leggere la guida aiocomx e sul CD la directory Drivers.
Risposta: Questo errore significa che si sta utilizzando un nome periferica che non esiste. Provare un'altra periferica e verificare
le impostazioni di connessione seriale NT.
d. Eccezione: eventuali driver mouse MS devono essere disabilitati attraverso il gestore periferiche.
Problema: Durante la lettura del disco appare il messaggio d'errore "impossibile aprire il file, impossibile leggere il disco...".
Risposta: a. Il nome del driver disco è stato digitato in modo sbagliato. Controllare quale driver è installato per il disco
nella directory /dev. Il disco dovrebbe essere letto come "rawdisk" sulla maggior parte dei sistemi.
b. Il disco viene letto con il comando corretto? Con il software UPSMON i dischi sono formattati in formato
TAR.
c. Il disco o il drive del disco sono difettosi? Provare a far funzionare il disco su un altro sistema Unix ed
eventualmente richiederne la sostituzione al rivenditore.
d. Il drive disco è montato?
Risposta: Basta editare il file ups_shut.scr e scrivere il comando di chiusura del database.
Risposta: Disattivare l'accesso remoto in BIOS altrimenti non è possibile stabilire una comunicazione UPS dato che lo stesso
IRQ è utilizzato con la porta TTY.
Risposta: Questo errore si verifica solo con impostazione cavo seriale. Problemi possibili: si sta utilizzando la periferica
sbagliata, si sta utilizzando il cavo sbagliato, si sta utilizzando l'adattatore sbagliato tra il computer ed il cavo. Se si
Risposta: La porta "libera" sta a significare che non vi sono processi "getty" attivi. Nessun "Login" deve essere in funzione su
questa porta. Nel file inittab "respawn" deve essere sovrascritto con "off".
Problema: Il menu di configurazione non può essere letto sul tipo di terminale 978x di un computer Siemens.
Risposta: Per una corretta visualizzazione della videata il baudrate deve essere impostata a 9600/19200.
Risposta: Specialmente con IBM AIX inserire "clocal" in SMIT (menu di configurazione) nelle impostazioni boot di default
dell'interfaccia che dovrebbe essere utilizzata dall'UPS. (L'interfaccia dovrebbe essere senza segnali di controllo
modem e senza hardware handshake).
Problema: Dopo aver apportato delle modifiche nel menu UPSETUP, UPSAGENT viene avviato senza tali modifiche.
Risposta: Le modifiche sono state fatte nel menu ups_conf ma UPSAGENT in funzione non le ha adottate. Arrestare il daemon
ed effettuare il riavvio.
Problema: Alcuni file sul CD-ROM non vengono visualizzati nel modo corretto o lo script d'installazione si chiude in modo
anormale.
Risposta: Installare il CD-ROM in modo che differenzi tra maiuscole/minuscole. Verificare i comandi corretti d'installazione
per il sistema. Ad es. HP UNIX può utilizzare: "mount -o cdcase <device> <mountpoint>" o DEC ALPHA OSF1 V
3.2 "mount -t cdfs -o noversion /dev/rz6c /cdrom2" (rz=Disktyp, 6= SCSI address, c=partition, c for total). SINIX:
"mount -F hs /dev/ios0/sdisk005s0 /cdrom". LINUX: "mount -t iso9660 /dev/scd0 /cdrom". Vedere le opzioni
specifiche d'installazione UNIX.
Risposta: a. Il cavo UPS è inserito nel modo corretto (lato d'inserimento di SUB D9 nell'UPS)? Si utilizzano degli
adattatori? Se sì, verificare il contatto del cavo, il layout dei pin e la corretta corrispondenza con la
descrizione dell'interfaccia riportata nel manuale utente dell'UPS.
b. La porta del sistema Unix è stata indicata in modo corretto? Il "Nome" corretto della porta seriale deve
essere indicato nel menu UPSETUP o con l'editor nel file di configurazione.
Esempio: L'inserimento nel menu di configurazione potrebbe essere: "Ups Connection: /dev/tty01". Se vi è
una periferica questa può essere inserita. Anche se si inserisce una periferica questo non significa
necessariamente che è quella in cui il cavo UPS è inserito.
d. Il log in è stato effettuato come "root" o "superuser"? Effettuare il login come "root" e riavviare.
e. Utilizzando i modelli Siemens RM questo messaggio appare se la porta è sconosciuta o se non è stata
configurata nell'installazione di sistema. Sui modelli RM che non hanno nessuna porta configurata, è
possibile rimediare con il comando termadd.
Dove "UPS" è il nome dell'interfaccia per il servizio UPS (/dev/UPS) e "motherboard" (scheda madre) è la
posizione dell'interfaccia. Per "motherboard" può essere utilizzata una periferica diversa, come il
distributore d'interfaccia ITP o CHASE I/OLAN su modelli RM estesi. Il servizio UPS può essere inoltre
utilizzato su tutti i distributori d'interfaccia, nel caso sia dedicata una porta libera. All'input di comando
"motherboard 0,1" 0 sta per la scheda e 1 per l'indirizzo della porta. Una nuova periferica creata deve essere
spostata dalla directory /dev/term a /dev.
Effettuare una stampa dei documenti di guida con "man termadd". Tutte le opzioni per questo comando
sono memorizzate. Con "termdel" questa porta viene cancellata. Con "termshow grep UPS" può essere
visualizzata la configurazione.
f. Utilizzando sistemi di computer SCO, un traduttore terminale (mapchan o mapkey) può essere mappato
sulla porta tty configurata con /etc/default/mapchan (nella maggior parte dei casi solo su com1/ttya). Questo
provoca un malfunzionamento della porta RS 232. Verificare se questo processo è attivo ed eventualmente
eliminarlo. Verificare nel file /etc/gettydefs, qual è il baudrate assegnato alla porta e cambiarlo in modo che
corrisponda al parametro UPS.
g. I computer HP UNIX talvolta presentano la seguente entry nell'inittab: ups0:: respawn:rtprio 0
/usr/ups_mond -f /etc/ups_conf. Nel menu SAM, sotto Periferiche> Uninterruptible Power Supplies (gruppi
di continuità) questa voce non deve risultare attivata. Ma questo fa si che la periferica non funzioni
correttamente con UPSMON. Cancellare questa predisposizione e riavviare.