Thinkpython Italian
Thinkpython Italian
Allen Downey
La forma originale di questo libro in codice sorgente LATEX . La compilazione del sorgente LATEX ha
leffetto di generare una rappresentazione di un testo indipendente dal dispositivo, che pu essere
successivamente convertito in altri formati e stampato.
Uno dei problemi che avevo individuato erano i libri. Troppo grandi, con troppi dettagli
non necessari su Java e privi di una guida di alto livello su come programmare. E tutti sof-
frivano dell effetto botola: cominciavano in modo semplice, procedevano gradualmente
e poi, verso il Capitolo 5, mancava il pavimento sotto i piedi. Gli studenti si trovavano
con troppo nuovo materiale e troppo velocemente, e io passavo il resto del semestre a
raccogliere i cocci.
Due settimane prima dellinizio delle lezioni, decisi allora di scrivere un libro tutto mio. I
miei obiettivi erano:
Mantenerlo breve. Gli studenti preferiscono leggere 10 pagine piuttosto che 50.
La prima versione era grezza, ma funzion. Gli studenti lo lessero, e capirono abbastanza
da permettermi di impiegare il tempo della lezione per gli argomenti pi difficili, per quelli
interessanti e (cosa pi importante) per la parte pratica.
Pubblicai il libro sotto la GNU Free Documentation License, che permette ai fruitori di
copiare, modificare, e distribuire il libro.
Ma il bello venne dopo. Jeff Elkner, insegnante di liceo in Virginia, utilizz il mio libro
adattandolo per Python. Mi mand una copia della sua versione, e io ebbi la insolita espe-
rienza di imparare Python leggendo il mio stesso libro. Con la Green Tea Press, pubblicai
la prima versione Python nel 2001.
vi Capitolo 0. Prefazione
Nel 2003 cominciai a lavorare allOlin College, ed ottenni di insegnare Python per la prima
volta. Il contrasto con Java fu abissale. Gli studenti dovettero faticare meno, impararono
di pi, lavorarono su progetti pi interessanti, e in generale si divertirono di pi.
Da allora, ho continuato a sviluppare il libro, correggendo errori, migliorando alcuni
esempi e aggiungendo nuovo materiale, soprattutto esercizi.
Il risultato questo libro, che ora ha il meno grandioso titolo Pensare in Python. Ecco alcune
novit:
Ho aggiunto un paragrafo sul debug alla fine di ciascun capitolo. Questi paragrafi
presentano le tecniche generali per scovare ed evitare gli errori, e le avvertenze sui
trabocchetti di Python.
Ho aggiunto altri esercizi, da brevi test di apprendimento ad alcuni progetti
sostanziosi. Per la maggior parte di essi, c un collegamento web alla soluzione.
Ho aggiunto una serie di esercitazioni - esempi pi articolati con esercizi, soluzioni e
discussione.
Ho ampliato la trattazione sui metodi di sviluppo di un programma e sugli schemi
fondamentali di progettazione.
Ho aggiunto delle appendici sul debug e lanalisi degli algoritmi.
Spero che troviate piacevole utilizzare questo libro, e che vi aiuti, almeno un pochino, ad
imparare a programmare e a pensare da informatici.
Allen B. Downey
Olin College
Ringraziamenti
Grazie infinite a Jeff Elkner, che ha adattato a Python il mio libro su Java, ha dato inizio
a questo progetto e mi ha introdotto in quello che poi diventato il mio linguaggio di
programmazione preferito.
vii
Grazie anche a Chris Meyers, che ha contribuito ad alcuni paragrafi di How to Think Like a
Computer Scientist.
Grazie alla Free Software Foundation per aver sviluppato la GNU Free Documentation Li-
cense, che ha aiutato a rendere possibile la mia collaborazione con Jeff e Chris, e a Creative
Commons per la licenza che uso attualmente.
Grazie ai redattori di Lulu che hanno lavorato a How to Think Like a Computer Scientist.
Grazie ai redattori di OReilly Media che hanno lavorato a Think Python.
Grazie a tutti gli studenti che hanno usato le versioni precedenti di questo libro e a tutti
coloro (elencati di seguito) che hanno contribuito inviando correzioni e suggerimenti.
Jonah Cohen ha scritto gli script Perl per convertire i sorgenti LaTeX di questo libro in un
meraviglioso HTML.
Benoit Girard ha inviato una correzione ad un umoristico errore nel Paragrafo 5.6.
Courtney Gleason e Katherine Smith hanno scritto horsebet.py, che veniva usato come eser-
citazione in una versione precedente del libro. Ora il loro programma si pu trovare sul sito
web.
Lee Harr ha sottoposto pi correzioni di quelle che possibile elencare in questo spazio, e
pertanto andrebbe considerato come uno dei principali revisori del testo.
James Kaylin uno studente che ha usato il libro. Ha sottoposto numerose correzioni.
Man-Yong Lee ha inviato una correzione al codice di esempio nel Paragrafo 2.4.
viii Capitolo 0. Prefazione
David Mayo ha puntualizzato che la parola inconsciamente nel Capitolo 1 doveva essere
cambiata in subconsciamente.
Simon Dicon Montford ha comunicato una definizione di funzione mancante e alcuni errori di
battitura nel Capitolo 3. Ha anche trovato un errore nella funzione incremento nel Capitolo
13.
David Pool ha inviato un errore di battitura nel glossario del Capitolo 1, e gentili parole di
incoraggiamento.
Robin Shaw ha evidenziato un errore nel Paragrafo 13.1 dove la funzione printTime veniva
usata in un esempio senza essere definita.
Paul Sleigh ha trovato un errore nel Capitolo 7 e un bug nello script Perl di Jonah Cohen che
genera HTML a partire da LaTeX.
Craig T. Snydal sta provando il testo in un corso presso la Drew University. Ha contribuito con
alcuni preziosi consigli e correzioni.
Ian Thomas e i suoi studenti stanno usando il testo in un corso di programmazione. Sono i pri-
mi a collaudare i capitoli della seconda met del libro, e hanno apportato numerose correzioni
e suggerimenti.
Peter Winstanley ci ha portato a conoscenza di un annoso errore nel nostro carattere latin nel
Capitolo 3.
Chris Wrobel ha apportato correzioni al codice nel capitolo su file I/O ed eccezioni.
Moshe Zadka ha dato un inestimabile contributo a questo progetto. Oltre a scrivere la prima
bozza del capitolo sui Dizionari, stato una continua fonte di indicazioni nei primi abbozzi di
questo libro.
Hayden McAfee ha colto una incongruenza, fonte di probabile confusione, tra due esempi.
Angel Arnal fa parte del gruppo internazionale di traduttori e lavora sulla versione spagnola.
Ha trovato anche alcuni errori nella versione inglese.
Tauhidul Hoque e Lex Berezhny hanno creato le illustrazioni del Capitolo 1 e migliorato molte
delle altre.
ix
Il Dr. Michele Alzetta ha colto un errore nel Capitolo 8 e inviato alcuni interessanti commenti
pedagogici su Fibonacci e Old Maid.
Andy Mitchell ha trovato un errore di battitura nel Capitolo1 e un esempio non funzionante
nel Capitolo 2.
Kalin Harvey ha suggerito un chiarimento nel Capitolo 7 e ha trovato alcuni errori di battitura.
Gregor Lingl insegna Python in un liceo di Vienna, in Austria. Sta lavorando alla traduzione
tedesca del libro e ha trovato un paio di brutti errori nel Capitolo 5.
Ivo Wever ha trovato un errore di battitura nel Capitolo 5 e ha suggerito un chiarimento nel
Capitolo 3.
Ben Logan ha evidenziato alcuni errori di battitura e dei problemi nella trasposizione del libro
in HTML.
Louis Cordier ha notato un punto del Capitolo 16 dove il codice non corrispondeva al testo.
Rob Black ha inviato unampia raccolta di correzioni, inclusi alcuni cambiamenti per Python
2.2.
Jason Mader della George Washington University ha dato parecchi utili suggerimenti e
correzioni.
Abel David e Alexis Dinno ci hanno ricordato che il plurale di matrix matrices, non
matrixes. Questo errore rimasto nel libro per anni, ma due lettori con le stesse iniziali lo
hanno segnalato nello stesso giorno. Curioso.
Charles Thayer ci ha spronati a sbarazzarci dei due punti che avevamo messo alla fine di alcune
istruzioni, e a fare un uso pi appropriato di argomenti e parametri.
C. Corey Capel ha notato una parola mancante nel Terzo Teorema del Debugging e un errore
di battitura nel Capitolo 4.
Scott Tyler ha inserito una che mancava. E ha poi inviato una pila di correzioni.
Daryl Hammond e Sarah Zimmerman hanno osservato che ho servito math.pi troppo presto.
E Zim ha trovato un errore di battitura.
Leah Engelbert-Fenton ha osservato che avevo usate tuple come nome di variabile, contro le
mie stesse affermazioni. E poi ha trovato una manciata di errori di battitura e un uso prima
di def.
Max Hailperin ha inviato parecchie correzioni e suggerimenti. Max uno degli autori dello
straordinario Concrete Abstractions, che potreste prendere in considerazione dopo aver letto
questo libro.
Ratnakar Tiwari ha suggerito una nota a pi di pagina per spiegare i triangoli degeneri.
Anurag Goel ha suggerito unaltra soluzione per alfabetica e alcune altre correzioni. E sa
come si scrive Jane Austen.
Nam Nguyen ha trovato un errore di battitura e ha osservato che avevo usato uno schema di
Decoratore senza farne menzione.
Alexandros Gezerlis ha fissato un nuovo standard per il numero e la qualit dei suoi
suggerimenti. Gli siamo profondamente grati!
Will McGinnis ha evidenziato che polilinea era definita in modo diverso in due punti.
Frank Hecker ha osservato un esercizio non ben spiegato e alcuni collegamenti non
funzionanti.
Sven Hoexter ha osservato che una variabile di nome input oscura una funzione predefinita.
Andrea Zanella ha tradotto il libro in italiano e, strada facendo, ha inviato alcune correzioni.
Mille grazie a Melissa Lewis e a Luciano Ramalho per gli eccellenti commenti e suggerimenti
alla seconda edizione.
Grazie a Harry Percival di PythonAnywhere per il suo aiuto a chi vuole iniziare ad usare
Python in un web browser.
Xavier Van Aubel ha prodotto alcune utili correzioni alla seconda edizione.
Prefazione v
1.7 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
1.8 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
1.9 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.7 Commenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
2.8 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
2.9 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
2.10 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
xiv Indice
3 Funzioni 17
3.3 Composizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
3.12 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
3.13 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
3.14 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
4.3 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
4.4 Incapsulamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
4.5 Generalizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
4.7 Refactoring . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
4.10 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
4.11 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
4.12 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
Indice xv
5.8 Ricorsione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
5.12 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
5.13 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
5.14 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
6 Funzioni produttive 51
6.3 Composizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
6.9 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
6.10 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
6.11 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
xvi Indice
7 Iterazione 63
7.1 Riassegnazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
7.2 Aggiornare le variabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
7.3 Listruzione while . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
7.4 break . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
7.5 Radici quadrate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
7.6 Algoritmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
7.7 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
7.8 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
7.9 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
8 Stringhe 71
8.1 Una stringa una sequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
8.2 len . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
8.3 Attraversamento con un ciclo for . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
8.4 Slicing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
8.5 Le stringhe sono immutabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
8.6 Ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
8.7 Cicli e contatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
8.8 Metodi delle stringhe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
8.9 Loperatore in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
8.10 Confronto di stringhe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
8.11 Debug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78
8.12 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79
8.13 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80
10 Liste 91
10.11 Alias . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
11 Dizionari 105
12 Tuple 117
14 File 139
18 Ereditariet 175
A Debug 199
output: scrittura di dati sullo schermo, salvataggio su un file o trasmissione verso la rete,
ecc.
2 Capitolo 1. Lo scopo del programma
Che ci crediate o no, questo pi o meno tutto ci che serve. Tutti i programmi che avete
usato, non importa quanto complessi, sono fatti di istruzioni che assomigliano a queste.
Possiamo affermare che la programmazione non altro che la suddivisione di un compito
grande e complesso in una serie di sotto-compiti via via pi piccoli, finch non risultano
sufficientemente semplici da essere eseguiti da una di queste istruzioni fondamentali.
A chi dovesse trovare difficolt, suggerisco per il momento di avviare Python allinter-
no di un browser web. Pi avanti, una volta presa confidenza con Python, fornir dei
suggerimenti per linstallazione.
Esistono alcuni siti web che permettono di usare Python senza doverlo installare. Se
avete gi dimestichezza con uno di questi siti, usate pure quello. Altrimenti, vi consi-
glio PythonAnywhere. Trovate le istruzioni dettagliate per iniziare allindirizzo http:
//tinyurl.com/thinkpython2e.
Ci sono due versioni di Python, chiamate Python 2 e Python 3. Sono molto simili, pertanto
imparandone una non difficile passare poi allaltra. Di fatto, ai primi livelli di appren-
dimento le differenze tra le due versioni sono poche. Questo libro fa riferimento alla pi
recente versione Python 3, ma troverete anche alcune annotazioni su Python 2.
Lultima riga un prompt, che comunica che linterprete pronto a ricevere il codice
che inserirete. Se scrivete una riga di codice e poi premete Invio, linterprete elabora
immediatamente il risultato:
>>> 1 + 1
2
Ora siete pronti per iniziare. Dora in poi, dar per scontato che sappiate come avviare
linterprete di Python ed eseguire del codice.
Le parentesi indicano che print una funzione. Torneremo a parlare di funzioni nel
Capitolo 3.
In Python 2, listruzione di stampa leggermente diversa: non una funzione, per cui non
si usano le parentesi.
>>> 84 / 2
42.0
Vi chiederete come mai il risultato 42.0 anzich 42. Lo vedremo nel prossimo paragrafo.
Infine, loperatore ** esegue lelevamento a potenza; ovvero, calcola la potenza di un
numero:
>>> 6**2 + 6
42
In altri linguaggi viene usato il simbolo ^ per le potenze, ma in Python questo un ope-
ratore bitwise chiamato XOR. Se non siete pratici di questi operatori, il risultato vi lascer
sorpresi:
>>> 6 ^ 2
4
Non tratteremo gli operatori bitwise in questo libro, ma se volete approfondire largomento
andate sul sito http://wiki.python.org/moin/BitwiseOperators.
per cui i separatori delle migliaia sono le virgole, mentre il punto usato per separare le
cifre decimali, NdT]. Questo non un numero intero valido in Python, ma comunque un
qualcosa di consentito:
>>> 1,000,000
(1, 0, 0)
Anche se non quello che ci aspettavamo! Python in questo caso interpreta 1,000,000 co-
me una sequenza di tre interi separati da virgole. Approfondiremo meglio questo tipo di
sequenza pi avanti.
I linguaggi formali sono linguaggi progettati per specifiche applicazioni. Per fare qual-
che esempio, la notazione matematica un linguaggio formale particolarmente indicato
ad esprimere relazioni tra numeri e simboli; i chimici usano un linguaggio formale per
rappresentare la struttura delle molecole; e, cosa pi importante dal nostro punto di vista,
I linguaggi formali tendono ad avere regole rigide per quanto riguarda la sintassi che go-
verna ci che devono esprimere. Per esempio, 3 + 3 = 6 una espressione matematica sin-
tatticamente corretta, mentre 3+ = 3$6 non lo . H2 O un simbolo chimico sintatticamente
corretto, contrariamente a 2 Zz .
Le regole sintattiche hanno due aspetti, che riguardano i simboli e la struttura. I simboli
(in inglese token) sono gli elementi di base del linguaggio, quali possono essere le parole
in letteratura, i numeri in matematica e gli elementi chimici in chimica. Uno dei problemi
con 3+ = 3$6 che $ non un simbolo valido in matematica (almeno per quanto mi
risulta). Allo stesso modo, 2 Zz non valido perch nessun elemento chimico identificato
dal simbolo Zz.
Il secondo aspetto riguarda la struttura di unespressione, cio il modo in cui i simboli sono
disposti. Lespressione 3+ = 3 strutturalmente non valida perch, anche se + e = sono
dei simboli validi, non possibile che uno segua immediatamente laltro. Allo stesso modo,
il pedice numerico nelle formule chimiche deve essere scritto dopo il simbolo dellelemento
chimico, e non prima.
Questa un@ frase ben $trutturata in italiano che conti&ne simb*li non validi.
Frase questa simboli validi tutti ha, ma struttura non valida con.
ambiguit: i linguaggi naturali ne sono pieni, ed il significato viene ottenuto anche grazie
ad altri indizi ricavati dal contesto. I linguaggi formali sono progettati per essere
quasi o completamente privi di ambiguit, e ci comporta che ciascuna dichiarazione
ha un unico significato, indipendente dal contesto.
letteralit: i linguaggi naturali sono pieni di frasi idiomatiche e metafore. Se dico: Man-
giare la foglia, presumibilmente non c nessuna foglia e nessuno che la mangi ( un
modo di dire di una persona che si rende conto di come stanno realmente le cose). I
linguaggi formali invece esprimono esattamente ci che dicono.
Poich siamo tutti cresciuti parlando dei linguaggi naturali, spesso abbiamo difficolt ad
adattarci ai linguaggi formali. In un certo senso la differenza tra linguaggi naturali e for-
mali come quella esistente tra poesia e prosa, ma in misura decisamente pi evidente:
Poesia: le parole sono usate tanto per il loro suono che per il loro significato, e la poesia
nel suo complesso crea un effetto o una risposta emotiva. Lambiguit non solo
frequente, ma spesso addirittura voluta.
Prosa: il significato letterale delle parole pi importante, con la struttura che contribuisce
a fornire maggior significato. La prosa pu essere soggetta ad analisi pi facilmente
della poesia, ma pu risultare ancora ambigua.
I linguaggi formali sono molto pi ricchi di significato dei linguaggi naturali, per questo
necessario pi tempo per leggerli e comprenderli. Inoltre, la struttura dei linguaggi forma-
li molto importante e di solito non bene leggerli dallalto in basso, da sinistra a destra,
come avviene per un testo letterario: dovete invece imparare ad analizzare il programma
nella vostra testa, identificandone i simboli ed interpretandone la struttura. Infine, i det-
tagli sono importanti: piccoli errori di ortografia e punteggiatura sono spesso trascurabili
nei linguaggi naturali, ma fanno una enorme differenza in quelli formali.
1.7 Debug
I programmatori inevitabilmente commettono errori. Per ragioni bizzarre, gli errori di
programmazione sono chiamati bug, ed il procedimento della loro ricerca e correzione
chiamato debug.
Ci sono prove che le persone tendono naturalmente a rapportarsi con i computer come
se fossero esseri umani. Se funzionano bene, li pensiamo come compagni di squadra, e
1.8. Glossario 7
quando sono ostinati o rudi, li trattiamo come trattiamo la gente rude o ostinata (Reeves
and Nass, The Media Equation: How People Treat Computers, Television, and New Media Like
Real People and Places).
Il vostro compito di essere un buon manager: trovare il modo di trarre vantaggio dai pregi
e mitigare i difetti. E trovare il modo di usare le vostre emozioni per affrontare i problemi,
senza lasciare che le vostre reazioni interferiscano con la vostra capacit di lavorare in
modo efficace.
Imparare a dare la caccia agli errori pu essere noioso, ma unabilit preziosa, utile anche
per tante altre attivit oltre alla programmazione. Alla fine di ogni capitolo trovate un
Paragrafo dedicato al debug, come questo, con le mie riflessioni in merito. Spero vi siano
di aiuto!
1.8 Glossario
soluzione di problemi: Il procedimento di formulare un problema, trovare una soluzione
ed esprimerla.
prompt: Serie di caratteri mostrati dallinterprete per indicare che pronto a ricevere input
dallutente.
valore: Una unit fondamentale di dati, come un numero o una stringa, che un programma
elabora.
tipo: Una categoria di valori. I tipi visti finora sono gli interi (tipo int), numeri a virgola
mobile o floating-point (tipo float), e stringhe (tipo str).
1.9 Esercizi
Esercizio 1.1. opportuno leggere questo libro davanti al computer, in modo da poter provare gli
esempi man mano che procedete nella lettura.
Ogni volta che sperimentate una nuova caratteristica, dovreste provare ad inserire degli errori.
Ad esempio, nel programma Ciao, mondo!, cosa succede se dimenticate uno dei due apici? O
entrambi? O se scrivete sbagliato print?
Esperimenti di questo tipo aiutano a ricordare quello che avete letto; aiutano anche nella program-
mazione, perch in questo modo imparate a conoscere il significato dei messaggi di errore. meglio
fare errori ora e di proposito, che pi avanti e accidentalmente.
Un modo comune di rappresentare le variabili sulla carta scriverne il nome con una frec-
cia che punta al loro valore. Questo tipo di illustrazione chiamato diagramma di stato
perch mostra lo stato in cui si trova la variabile. La Figura 2.1 illustra il risultato delle
istruzioni di assegnazione dellesempio precedente.
I nomi delle variabili possono essere lunghi a piacere e possono contenere sia lettere che
numeri, ma non possono iniziare con un numero. possibile usare anche le lettere maiu-
scole, ma per i nomi di variabile convenzione utilizzare solo lettere minuscole. Ricordate
comunque che, per linterprete, maiuscole e minuscole sono diverse, pertanto spam, Spam e
SPAM sono variabili diverse.
Il trattino basso o underscore, _, pu far parte di un nome: usato spesso in nomi di variabile
composti da pi parole (per esempio il_mio_nome o monty_python.)
Succede che class una delle parole chiave riservate di Python. Linterprete utilizza
queste parole per riconoscere la struttura del programma, pertanto non possono essere
usate come nomi di variabili.
>>> 42
42
>>> n
17
>>> n + 25
42
2.4. Modalit script 11
Quando scrivete unespressione al prompt dei comandi, linterprete la valuta, cio trova il
valore dellespressione. Nellesempio di prima, n ha valore 17 e n + 25 ha valore 42.
Unistruzione una porzione di codice che linterprete Python pu eseguire e che ha un
qualche effetto, come creare una variabile o mostrare un valore.
>>> n = 17
>>> print(n)
La prima riga unistruzione di assegnazione che d un valore alla variabile n. La seconda
unistruzione di stampa che mostra a video il valore di n.
Quando scrivete unistruzione, linterprete la esegue, cio fa quello che listruzione dice di
fare. In linea generale, le istruzioni, a differenza delle espressioni, non contengono valori.
print(1)
x = 2
print(x)
visualizza questo:
1
2
mentre listruzione di assegnazione non produce alcun output sullo schermo.
Per controllare se avete capito tutto, scrivete le seguenti istruzioni nellinterprete Python
per vedere quali effetti producono:
5
x = 5
x + 1
Ora scrivete le stesse istruzioni in uno script ed avviatelo. Qual il risultato? Modifi-
cate lo script trasformando ciascuna espressione in unistruzione di stampa, ed avviatelo
nuovamente.
Parentesi: hanno il pi alto livello di precedenza e possono essere usate per far va-
lutare lespressione in qualsiasi ordine volete. Dato che le espressioni tra parentesi
sono valutate per prime, 2 * (3-1) fa 4, e (1+1)**(5-2) fa 8. Si possono usare le pa-
rentesi anche solo per rendere pi leggibile unespressione, come in (minuti * 100)
/ 60; in questo caso non influiscono sul risultato.
Elevamento a potenza: ha la priorit successiva, cos 1 + 2**3 fa 9, e non 27, e 2 *
3**2 fa 18, e non 36.
Moltiplicazione e Divisione hanno priorit superiore ad Addizione e Sottrazione. Per
cui 2*3-1 fa 5, e non 4, e 6+4/2 fa 8, e non 5.
Gli operatori con la stessa priorit sono valutati da sinistra verso destra (eccetto la po-
tenza), cos nellespressione gradi / 2 * pi, la divisione viene calcolata per prima
e il risultato viene moltiplicato per pi. Per dividere per 2, dovete usare le parentesi
o scrivere gradi / 2 / pi.
2.7 Commenti
Man mano che il programma cresce di dimensioni e diventa pi complesso, diventa anche
sempre pi difficile da leggere. I linguaggi formali sono ricchi di significato, e pu risultare
difficile capire a prima vista cosa fa un pezzo di codice o perch stato scritto in un certo
modo.
Per questa ragione, buona abitudine aggiungere delle note ai vostri programmi, per spie-
gare in linguaggio naturale cosa sta facendo il programma nelle sue varie parti. Queste
note sono chiamate commenti, e sono demarcate dal simbolo #:
# calcola la percentuale di ora trascorsa
percentuale = (minuti * 100) / 60
In questo caso il commento appare su una riga a s stante. Potete anche inserire un
commento alla fine di una riga:
percentuale = (minuti * 100) / 60 # percentuale di un'ora
Qualsiasi cosa scritta dopo il simbolo # e fino alla fine della riga, viene trascurata e non ha
alcun effetto sullesecuzione del programma.
I commenti pi utili sono quelli che documentano caratteristiche del codice di non imme-
diata comprensione. ragionevole supporre che chi legge il codice possa capire cosa esso
faccia; pi utile spiegare perch.
Questo commento ridondante e inutile:
v = 5 # assegna 5 a v
Questo commento contiene invece uninformazione utile che non contenuta nel codice:
v = 5 # velocit in metri/secondo
Dei buoni nomi di variabile possono ridurre la necessit di commenti, ma nomi lunghi
possono complicare la lettura, pertanto va trovato un giusto compromesso.
14 Capitolo 2. Variabili, espressioni ed istruzioni
2.8 Debug
Ci sono tre tipi di errori nei quali si incorre durante la programmazione: gli errori di sin-
tassi, gli errori in esecuzione e gli errori di semantica. utile analizzarli singolarmente per
facilitarne lindividuazione.
Gli errori in esecuzione sono rari nei semplici programmi che vedrete nei primissimi
capitoli, e potrebbe passare un po di tempo prima di incontrarne uno.
2.9 Glossario
variabile: Un nome che fa riferimento ad un valore.
diagramma di stato: Rappresentazione grafica di una serie di variabili e dei valori ai quali
esse si riferiscono.
2.10. Esercizi 15
parola chiave riservata: Parola chiave usata per analizzare il programma e che non pu
essere usata come nome di variabile o di funzione, come if, def, e while.
istruzione: Parte di codice che rappresenta un comando o unazione. Finora abbiamo visto
istruzioni di assegnazione e istruzioni di stampa.
modalit script: Un modo di usare linterprete Python, leggendo del codice da uno script
ed eseguendolo.
ordine delle operazioni: Insieme di regole che determinano lordine dei calcoli di
espressioni complesse in cui sono presenti pi operandi ed operatori.
concatenare: Unire due stringhe tramite laccodamento della seconda alla prima.
errore di semantica: Errore nel programma tale per cui esso produce risultati diversi da
quelli che il programmatore si aspettava.
2.10 Esercizi
Esercizio 2.1. Rinnovo la raccomandazione del capitolo precedente: ogni volta che apprendete qual-
cosa di nuovo, provatelo in modalit interattiva e fate degli errori di proposito per vedere cosa non
funziona.
E se scrivete x = y = 1?
16 Capitolo 2. Variabili, espressioni ed istruzioni
In alcuni linguaggi, ogni istruzione termina con un punto e virgola, ;. Cosa succede se
mettete un punto e virgola alla fine di unistruzione in Python?
Nella notazione matematica potete indicare la moltiplicazione di x per y scrivendo: xy. Cosa
succede scrivendo questo in Python?
Esercizio 2.2. Fate un po di pratica con linterprete Python usandolo come calcolatrice:
2. Il prezzo di copertina di un libro 24,95, ma una libreria ottiene il 40% di sconto. I costi
di spedizione sono 3 per la prima copia e 75 centesimi per ogni copia aggiuntiva. Qual il
costo totale di 60 copie?
3. Se uscite di casa alle 6:52 di mattina e correte 1 miglio a ritmo blando (8:15 al miglio), poi
3 miglia a ritmo moderato (7:12 al miglio), quindi 1 altro miglio a ritmo blando, a che ora
tornate a casa per colazione?
Capitolo 3
Funzioni
Nellambito della programmazione, una funzione una serie di istruzioni che esegue un
calcolo, alla quale viene assegnato un nome. Per definire una funzione, dovete specificarne
il nome e scrivere la sequenza di istruzioni. In un secondo tempo, potete chiamare la
funzione mediante il nome che le avete assegnato.
Si usa dire che una funzione prende o riceve un argomento e, una volta eseguita le-
laborazione, ritorna o restituisce un risultato. Il risultato detto valore di ritorno.
Python fornisce una raccolta di funzioni che convertono i valori da un tipo allaltro. La
funzione int prende un dato valore e lo converte, se possibile, in intero. Se la conversione
impossibile compare un messaggio derrore:
>>> int('32')
32
>>> int('Ciao')
ValueError: invalid literal for int(): Ciao
int pu anche convertire valori in virgola mobile in interi, ma non arrotonda bens tronca
la parte decimale.
>>> int(3.99999)
3
>>> int(-2.3)
-2
La funzione float converte interi e stringhe in numeri a virgola mobile:
18 Capitolo 3. Funzioni
>>> float(32)
32.0
>>> float('3.14159')
3.14159
Infine, str converte largomento in una stringa:
>>> str(32)
'32'
>>> str(3.14159)
'3.14159'
3.3 Composizione
Finora, abbiamo considerato gli elementi di un programma - variabili, espressioni e
istruzioni - separatamente, senza parlare di come utilizzarli insieme.
Ecco un esempio:
def stampa_brani():
print("Terror di tutta la foresta egli ,")
print("Con l'ascia in mano si sente un re.")
def una parola chiave riservata che indica la definizione di una nuova funzione. Il nome
della funzione stampa_brani. Le regole per i nomi delle funzioni sono le stesse dei nomi
delle variabili: lettere, numeri e underscore (_) sono permessi, ma il primo carattere non
pu essere un numero. Non si possono usare parole riservate, e bisogna evitare di avere
una funzione e una variabile con lo stesso nome
Le parentesi vuote dopo il nome indicano che la funzione non accetta alcun argomento.
La prima riga della definizione di funzione chiamata intestazione; il resto detto cor-
po. Lintestazione deve terminare con i due punti, e il corpo deve essere obbligatoria-
mente indentato, cio deve avere un rientro rispetto allintestazione. Per convenzione,
lindentazione sempre di quattro spazi. Il corpo pu contenere un qualsiasi numero di
istruzioni.
20 Capitolo 3. Funzioni
Le stringhe nelle istruzioni di stampa sono racchiuse tra virgolette (" "). Le virgolette e gli
apici (' ') sono equivalenti; la maggioranza degli utenti usa gli apici, eccetto nei casi in
cui nel testo da stampare sono contenuti degli apici (che possono essere usati anche come
apostrofi o accenti). In questi casi, frequenti con litaliano, bisogna usare le virgolette.
Virgolette e apici devono essere alti e di tipo indifferenziato, quelli che trovate tra i simboli
in alto sulla vostra tastiera. Altre virgolette tipografiche, come quelle in questa frase, non
sono valide in Python.
def stampa_brani():
print("Terror di tutta la foresta egli ,")
print("Con l'ascia in mano si sente un re.")
def ripeti_brani):
stampa_brani()
stampa_brani()
ripeti_brani()
Questo programma contiene due definizioni di funzione: stampa_brani e ripeti_brani.
Le definizioni di funzione sono eseguite come le altre istruzioni, ma il loro effetto solo
quello di creare una nuova funzione. Le istruzioni allinterno di una definizione non ven-
gono eseguite fino a quando la funzione non viene chiamata, e la definizione di per s non
genera alcun risultato.
Ovviamente, una funzione deve essere definita prima di poterla usare: la definizione della
funzione deve sempre precedere la sua chiamata.
Come esercizio, spostate lultima riga del programma allinizio, per fare in modo che la
chiamata della funzione appaia prima della definizione. Eseguite il programma e guardate
che tipo di messaggio derrore ottenete.
Ora riportate la chiamata della funzione al suo posto, e spostate la definizione di
stampa_brani dopo la definizione di ripeti_brani. Cosa succede quando avviate il
programma?
Allinterno della funzione, gli argomenti che le vengono passati sono assegnati ad altret-
tante variabili chiamate parametri. Ecco un esempio di definizione di una funzione che
riceve un argomento:
def stampa2volte(bruce):
print(bruce)
print(bruce)
Questa funzione assegna largomento ricevuto ad un parametro chiamato bruce. Quando
la funzione viene chiamata, stampa il valore del parametro (qualunque esso sia) due volte.
Questa funzione lavora con qualunque valore che possa essere stampato.
>>> stampa2volte('Spam')
Spam
Spam
>>> stampa2volte(42)
42
42
>>> stampa2volte(math.pi)
3.14159265359
3.14159265359
Le stesse regole di composizione che valgono per le funzioni predefinite si applicano anche
alle funzioni definite da un programmatore, pertanto possiamo usare come argomento per
stampa2volte qualsiasi espressione:
>>> stampa2volte('Spam '*4)
Spam Spam Spam Spam
Spam Spam Spam Spam
>>> stampa2volte(math.cos(math.pi))
-1.0
-1.0
Largomento viene valutato prima della chiamata alla funzione, pertanto nellesempio ap-
pena proposto le espressioni 'Spam '*4 e math.cos(math.pi) vengono valutate una volta
sola.
I frame sono disposti in una pila che indica quale funzione ne ha chiamata unaltra e cos
via. Nellesempio, stampa2volte stata chiamata da cat2volte, e cat2volte stata a sua
volta chiamata da __main__, che un nome speciale per il frame principale. Quando si
crea una variabile che esterna ad ogni funzione, essa appartiene a __main__.
24 Capitolo 3. Funzioni
Ogni parametro fa riferimento allo stesso valore del suo argomento corrispondente. Cos,
parte1 ha lo stesso valore di riga1, parte2 ha lo stesso valore di riga2, e bruce ha lo
stesso valore di cat.
Se si verifica un errore durante la chiamata di una funzione, Python mostra il nome del-
la funzione, il nome della funzione che lha chiamata, il nome della funzione che a sua
volta ha chiamato questultima e cos via, fino a raggiungere il primo livello che sempre
__main__.
Ad esempio se cercate di accedere a cat dallinterno di stampa2volte, ottenete un errore
di tipo NameError:
Traceback (innermost last):
File "test.py", line 13, in __main__
cat2volte(riga1, riga2)
File "test.py", line 5, in cat2volte
stampa2volte(cat)
File "test.py", line 9, in stampa2volte
print(cat)
NameError: name 'cat' is not defined
Questo elenco di funzioni detto traceback. Il traceback vi dice in quale file avvenuto
lerrore, e in quale riga, e quale funzione era in esecuzione in quel momento. Mostra anche
la riga di codice che ha causato lerrore.
Lordine delle funzioni nel traceback lo stesso di quello dei frame nel diagramma di stack.
La funzione attualmente in esecuzione si trova in fondo allelenco.
Funzioni ben fatte sono spesso utili per pi programmi. Quando ne avete scritta e
corretta una, la potete riutilizzare tale e quale.
3.12 Debug
Una delle pi importanti abilit che acquisirete quella di effettuare il debug (o rimozione
degli errori). Sebbene questa possa essere unoperazione noiosa, anche una delle parti
pi intellettualmente vivaci, stimolanti ed interessanti della programmazione.
In un certo senso, il debug pu essere paragonato al lavoro investigativo. Siete messi di
fronte a degli indizi e dovete ricostruire i processi e gli eventi che hanno portato ai risultati
che avete ottenuto.
Il debug come una scienza sperimentale: dopo aver ipotizzato quello che pu essere
andato storto, modificate il programma e riprovate. Se lipotesi era corretta, allora avete
saputo predire il risultato della modifica e vi siete avvicinati di un ulteriore passo verso
un programma funzionante. Se lipotesi era sbagliata, dovete formularne unaltra. Come
disse Sherlock Holmes: Quando hai eliminato limpossibile, qualsiasi cosa rimanga, per
quanto improbabile, deve essere la verit. (A. Conan Doyle, Il segno dei quattro)
Per alcuni, programmazione e debug sono la stessa cosa, intendendo con questo che la
programmazione un procedimento di graduale rimozione degli errori, fino a quando
26 Capitolo 3. Funzioni
Linux, per fare un esempio, un sistema operativo che contiene milioni di righe di codice,
ma nacque come un semplice programma che Linus Torvalds us per esplorare il chip Intel
80386. Secondo Larry Greenfields, Uno dei progetti iniziali di Linus era un programma
che doveva scambiare una sequenza di AAAA in BBBB e viceversa. Questo in seguito
divent Linux. (The Linux Users Guide Beta Version 1).
3.13 Glossario
funzione: Una sequenza di istruzioni dotata di un nome che esegue una certa operazione
utile. Le funzioni possono o meno ricevere argomenti e possono o meno produrre un
risultato.
definizione di funzione: Istruzione che crea una nuova funzione, specificandone il nome,
i parametri, e le istruzioni che contiene.
oggetto funzione: Valore creato da una definizione di funzione. Il nome della funzione
una variabile che fa riferimento a un oggetto funzione.
parametro: Un nome usato allinterno di una funzione che fa riferimento al valore passato
come argomento.
chiamata di funzione: Istruzione che esegue una funzione. Consiste nel nome della
funzione seguito da un elenco di argomenti.
argomento: Un valore fornito (passato) a una funzione quando viene chiamata. Questo
valore viene assegnato al corrispondente parametro nella funzione.
variabile locale: Variabile definita allinterno di una funzione e che puo essere usata solo
allinterno della funzione.
valore di ritorno: Il risultato di una funzione. Se una chiamata di funzione viene usata
come espressione, il valore di ritorno il valore dellespressione.
modulo: Un file che contiene una raccolta di funzioni correlate e altre definizioni.
istruzione import: Istruzione che legge un file modulo e crea un oggetto modulo
utilizzabile.
oggetto modulo: Valore creato da unistruzione import che fornisce laccesso ai valori
definiti in un modulo.
3.14. Esercizi 27
dot notation o notazione a punto: Sintassi per chiamare una funzione di un modulo di-
verso, specificando il nome del modulo seguito da un punto e dal nome della
funzione.
diagramma di stack: Rappresentazione grafica di una serie di funzioni impilate, delle loro
variabili e dei valori a cui fanno riferimento.
3.14 Esercizi
Esercizio 3.1. Scrivete una funzione chiamata giustif_destra che richieda una stringa s come
parametro e stampi la stringa con tanti spazi iniziali da far s che lultima lettera della stringa cada
nella colonna 70 del display.
>>> giustif_destra('monty')
monty
Suggerimento: usate concatenamento delle stringhe e ripetizione. Inoltre, Python contiene una
funzione predefinita chiamata len che restituisce la lunghezza di una stringa, ad esempio il valore
di len('monty') 5.
Esercizio 3.2. Un oggetto funzione un valore che potete assegnare a una variabile o passare
come argomento. Ad esempio, fai2volte una funzione che accetta un oggetto funzione come
argomento e la chiama per due volte.
def fai2volte(f):
f()
f()
Ecco un esempio che usa fai2volte per chiamare una funzione di nome stampa_spam due volte.
def stampa_spam():
print('spam')
fai2volte(stampa_spam)
2. Modificate fai2volte in modo che accetti due argomenti, un oggetto funzione e un valore, e
che chiami la funzione due volte passando il valore come argomento.
3. Copiate nel vostro script la definizione di stampa_2volte che abbiamo visto nel corso di
questo capitolo.
28 Capitolo 3. Funzioni
4. Usate la versione modificata di fai2volte per chiamare stampa_2volte per due volte,
passando 'spam' come argomento.
5. Definite una nuova funzione di nome fai_quattro che richieda un oggetto funzione e un
valore e chiami la funzione per 4 volte, passando il valore come argomento. Dovrebbero esserci
solo due istruzioni nel corpo di questa funzione, non quattro.
Esercizio 3.3. Nota: questo esercizio dovrebbe essere svolto con le sole istruzioni e caratteristiche
del linguaggio imparate finora.
+ - - - - + - - - - +
| | |
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+ - - - - + - - - - +
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| | |
+ - - - - + - - - - +
Suggerimento: per stampare pi di un valore per riga, stampate una sequenza di valori
separati da virgole:
print('+', '-')
Di default, print va a capo; si pu per variare questo comportamento e restare sulla stessa
riga, inserendo uno spazio, in questo modo:
2. Scrivete una funzione che disegni una griglia simile, con quattro righe e quattro colonne.
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ grid. py . Fonte: Esercizio tratto da Oualline,
Practical C Programming, Third Edition, OReilly Media, 1997.
Capitolo 4
Esercitazione: Progettazione
dellinterfaccia
Questo capitolo vi propone unesercitazione che dimostra una procedura per progettare
delle funzioni che collaborano tra loro.
Viene illustrato il modulo grafico turtle che vi permette di creare immagini utilizzando
turtle graphics. Si tratta di un modulo gi compreso nella maggior parte delle installazioni di
Python; tuttavia, se usate PythonAnywhere, non sarete in grado di visualizzare gli esempi
basati su turtle (almeno non nel momento in cui scrivo).
Se avete gi installato Python sul vostro computer, gli esempi dovrebbero funzionare. Se
non lo avete ancora installato, questo il momento buono per farlo. Ho pubblicato delle
istruzioni allindirizzo http://tinyurl.com/thinkpython2e.
Il codice degli esempi di questo capitolo scaricabile dal sito http://thinkpython2.com/
code/polygon.py
mainloop dice alla finestra di attendere che lutente faccia qualcosa, sebbene in questo caso
non ci sia molto da fare, se non chiudere la finestra.
Una volta creata una tartaruga, potete chiamare uno dei suoi metodi per spostarla in giro
per la finestra. Un metodo simile ad una funzione, ma usa una sintassi leggermente
diversa. Ad esempio, per spostare la tartaruga in avanti:
bob.fd(100)
Il metodo, fd, associato alloggetto Turtle che abbiamo chiamato bob. Chiamare un me-
todo come effettuare una richiesta: in questo caso state chiedendo a bob di muoversi in
avanti [fd sta per forward, NdT]. Largomento di fd una distanza espressa in pixel, per cui
leffettivo spostamento dipender dalle caratteristiche del vostro schermo.
Altri metodi che potete chiamare su una tartaruga sono: bk per muoversi indietro (back-
ward) e lt e rt per girare a sinistra (left) e a destra (right). Per questi ultimi due, largomento
un angolo espresso in gradi.
Inoltre, ogni tartaruga regge una penna, che pu essere appoggiata o sollevata; se la penna
appoggiata, la tartaruga lascia un segno dove passa. I metodi pu e pd stanno per penna
su (up) e penna gi (down).
Per disegnare un angolo retto, aggiungete queste righe al programma (dopo aver creato
bob e prima di chiamare mainloop):
bob.fd(100)
bob.lt(90)
bob.fd(100)
Avviando il programma, dovreste vedere bob muoversi verso destra e poi in alto,
lasciandosi dietro due segmenti.
bob.fd(100)
bob.lt(90)
bob.fd(100)
bob.lt(90)
bob.fd(100)
4.3. Esercizi 31
Questa versione del disegno di quadrati in realt un pochino differente dalla preceden-
te, in quanto provoca unultima svolta dopo aver disegnato lultimo lato. Ci comporta
del tempo in pi, ma il codice viene semplificato, inoltre lascia la tartaruga nella stessa
posizione di partenza, rivolta nella direzione iniziale.
4.3 Esercizi
Quella che segue una serie di esercizi che utilizzano turtle. Sono pensati per essere
divertenti, ma hanno anche uno scopo. Mentre ci lavorate su, provate a pensare quale sia.
I paragrafi successivi contengono le soluzioni degli esercizi, per cui non continuate la
lettura finch non avete finito (o almeno provato).
1. Scrivete una funzione di nome quadrato che richieda un parametro di nome t, che
una tartaruga. La funzione deve usare la tartaruga per disegnare un quadrato.
Scrivete una chiamata alla funzione quadrato che passi bob come argomento, ed
eseguite nuovamente il programma.
4. Scrivete una funzione di nome cerchio che prenda come parametri una tartaruga, t,
e un raggio, r, e che disegni un cerchio approssimato chiamando poligono con una
appropriata lunghezza e numero di lati. Provate la funzione con diversi valori di r.
Suggerimento: pensate alla circonferenza del cerchio e accertatevi che lunghezza *
n = circonferenza.
5. Create una versione pi generale della funzione cerchio, di nome arco, che richieda
un parametro aggiuntivo angolo, il quale determina la porzione di cerchio da dise-
gnare. angolo espresso in gradi, quindi se angolo=360, arco deve disegnare un
cerchio completo.
4.4 Incapsulamento
Il primo esercizio chiede di inserire il codice per disegnare un quadrato in una definizione
di funzione, passando la tartaruga come argomento. Ecco una soluzione:
def quadrato(t):
for i in range(4):
t.fd(100)
t.lt(90)
quadrato(bob)
Le istruzioni pi interne, fd e lt sono doppiamente indentate per significare che si tro-
vano allinterno del ciclo for, che a sua volta allinterno della funzione. Lultima riga,
quadrato(bob), a livello del margine sinistro, pertanto indica la fine sia del ciclo for che
della definizione di funzione.
Dentro la funzione, t si riferisce alla stessa tartaruga a cui si riferisce bob, per cui t.lt(90)
ha lo stesso effetto di bob.lt(90). Ma allora perch non chiamare bob il parametro? Il mo-
tivo che t pu essere qualunque tartaruga, non solo bob, e in questa maniera possibile
anche creare una seconda tartaruga e passarla come parametro a quadrato:
alice = turtle.Turtle()
quadrato(alice)
Linglobare un pezzo di codice in una funzione chiamato incapsulamento. Uno dei be-
nefici dellincapsulamento che appiccica un nome al codice, il che pu servire come una
sorta di documentazione. Un altro vantaggio il riuso del codice: pi conciso chiamare
una funzione due volte che copiare e incollare il corpo!
4.5 Generalizzazione
Il passo successivo aggiungere a quadrato un parametro lunghezza. Ecco una soluzione:
4.6. Progettazione dellinterfaccia 33
quadrato(bob, 100)
Laggiunta di un parametro a una funzione chiamata generalizzazione poich rende
la funzione pi generale: nella versione precedente, il quadrato aveva sempre la stessa
dimensione, ora pu essere grande a piacere.
Anche il passo seguente una generalizzazione. Invece di disegnare solo quadrati,
poligono disegna poligoni regolari di un qualunque numero di lati. Ecco una soluzione:
def poligono(t, n, lunghezza):
angolo = 360 / n
for i in range(n):
t.fd(lunghezza)
t.lt(angolo)
poligono(bob, 7, 70)
Questo esempio disegna un ettagono regolare con lati di lunghezza 70.
Se usate Python 2, il valore di angolo pu risultare impreciso, per il fatto che la divisio-
ne di due interi d come risultato un intero (divisione intera, che vedremo meglio nel
prossimo Capitolo). Una semplice soluzione calcolare angolo = 360.0 / n. Dato che il
numeratore ora un numero floating-point, anche il risultato sar un floating-point.
Quando in una chiamata di funzione avete pi di qualche argomento numerico, facile
dimenticare a cosa si riferiscono o in quale ordine vanno disposti. In questi casi, bene
includere i nomi dei parametri nellelenco degli argomenti:
poligono(bob, n=7, lunghezza=70)
Questi sono detti argomenti con nome perch includono il nome del parametro a cui ven-
gono passati, quale parola chiave (da non confondere con le parole chiave riservate come
while e def).
Questa sintassi rende il programma pi leggibile. anche un appunto di come funzionano
argomenti e parametri: quando chiamate una funzione, gli argomenti vengono assegnati a
quei dati parametri.
4.7 Refactoring
Nello scrivere cerchio, ho potuto riusare poligono perch un poligono con molti lati una
buona approssimazione di un cerchio. Ma la funzione arco non cos collaborativa: non
possiamo usare poligono o cerchio per disegnare un arco.
Unalternativa partire da una copia di poligono e trasformarla in arco. Il risultato pu
essere qualcosa del genere:
def arco(t, r, angolo):
arco_lunghezza = 2 * math.pi * r * angolo / 360
n = int(arco_lunghezza / 3) + 1
passo_lunghezza = arco_lunghezza / n
passo_angolo = angolo / n
for i in range(n):
t.fd(passo_lunghezza)
t.lt(passo_angolo)
4.8. Tecnica di sviluppo 35
La seconda met di questa funzione somiglia a poligono, ma non possiamo riusare questa
funzione senza cambiarne linterfaccia. Potremmo generalizzare poligono in modo che
riceva un angolo come terzo argomento, ma allora poligono non sarebbe pi un nome
appropriato! Invece, creiamo una funzione pi generale chiamata polilinea:
def polilinea(t, n, lunghezza, angolo):
for i in range(n):
t.fd(lunghezza)
t.lt(angolo)
Ora possiamo riscrivere poligono e arco in modo che usino polilinea:
def poligono(t, n, lunghezza):
angolo = 360.0 / n
polilinea(t, n, lunghezza, angolo)
breve, ma contiene le informazioni essenziali di cui qualcuno potrebbe aver bisogno per
usare la funzione. Spiega in modo conciso cosa fa la funzione (senza entrare nei dettagli di
come lo fa). Spiega che effetti ha ciascun parametro sul comportamento della funzione e di
che tipo devono essere i parametri stessi (se non ovvio).
Scrivere questo tipo di documentazione una parte importante della progettazione dellin-
terfaccia. Uninterfaccia ben studiata dovrebbe essere semplice da spiegare; se fate fatica a
spiegare una delle vostre funzioni, pu darsi che la sua interfaccia sia migliorabile.
4.10 Debug
Uninterfaccia simile ad un contratto tra la funzione e il suo chiamante. Il chiamante si
impegna a fornire certi parametri e la funzione si impegna a svolgere un dato lavoro.
Ad esempio, a polilinea devono essere passati quattro argomenti: t deve essere una tarta-
ruga; n deve essere un numero intero; lunghezza deve essere un numero positivo; e angolo
un numero che si intende espresso in gradi.
Questi requisiti sono detti precondizioni perch si suppone siano verificati prima che la
funzione sia eseguita. Per contro, le condizioni che si devono verificare al termine della
funzione sono dette postcondizioni, e comprendono leffetto che deve avere la funzione
(come il disegnare segmenti) e ogni altro effetto minore (come muovere la tartaruga o fare
altri cambiamenti).
Le precondizioni sono responsabilit del chiamante. Se questi viola una precondizione (do-
cumentata in modo appropriato!) e la funzione non fa correttamente ci che deve, lerrore
sta nel chiamante e non nella funzione.
4.11 Glossario
metodo: Una funzione associata ad un oggetto che viene chiamata utlizzando la notazione
a punto.
ciclo: Una porzione di programma che pu essere eseguita ripetutamente.
incapsulamento: Il procedimento di trasformare una sequenza di istruzioni in una
funzione.
generalizzazione: Il procedimento di sostituire qualcosa di inutilmente specifico (come
un numero) con qualcosa di pi generale ed appropriato (come una variabile o un
parametro).
argomento con nome: Un argomento che include il nome del parametro a cui destinato
come parola chiave.
interfaccia: Una descrizione di come si usa una funzione, incluso il nome, la descrizione
degli argomenti e il valore di ritorno.
refactoring: Il procedimento di modifica di un programma funzionante per miliorare le
interfacce delle funzioni e altre qualit del codice.
tecnica di sviluppo: Procedura di scrittura dei programmi.
stringa di documentazione o docstring: Una stringa che compare allinizio di una
definizione di una funzione per documentarne linterfaccia.
precondizione: Un requisito che deve essere soddisfatto dal chiamante prima di eseguire
una funzione.
postcondizione: Un requisito che deve essere soddisfatto dalla funzione prima di
terminare.
4.12 Esercizi
Esercizio 4.1. Scaricate il codice in questo capitolo dal sito http: // thinkpython2. com/ code/
polygon. py .
1. Disegnate un diagramma di stack che illustri lo stato del programma mentre esegue
cerchio(bob, raggio). Potete fare i conti a mano o aggiungere istruzioni di stampa al
codice.
2. La versione di arco nel Paragrafo 4.7 non molto accurata, perch lapprossimazione lineare
del cerchio sempre esterna al cerchio vero. Ne deriva che la Tartaruga finisce ad alcuni pixel
di distanza dal traguardo corretto. La mia soluzione mostra un modo per ridurre questo errore.
Leggete il codice e cercate di capirlo. Disegnare un diagramma pu aiutarvi a comprendere il
funzionamento.
Esercizio 4.2. Scrivete un insieme di funzioni, generali in modo appropriato, che disegni dei fiori
stilizzati come in Figura 4.1.
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ flower. py , richiede anche http:
// thinkpython2. com/ code/ polygon. py .
38 Capitolo 4. Esercitazione: Progettazione dellinterfaccia
Esercizio 4.3. Scrivete un insieme di funzioni, generali in modo appropriato, che disegni delle
forme a torta come in Figura 4.2.
Esercizio 4.4. Le lettere dellalfabeto possono essere costruite con un moderato numero di elementi
di base, come linee orizzontali e verticali e alcune curve. Progettate un alfabeto che possa essere
disegnato con un numero minimo di elementi di base e poi scrivete delle funzioni che disegnino le
lettere.
Dovreste scrivere una funzione per ogni lettera, con nomi tipo disegna_a, disegna_b, ecc., e
inserirle in un file di nome lettere.py. Potete scaricare una macchina da scrivere a tartaruga
da http: // thinkpython2. com/ code/ typewriter. py per aiutarvi a provare il vostro codice.
Esercizio 4.5. Documentatevi sulle spirali sul sito http: // it. wikipedia. org/ wiki/
Spirale ; quindi scrivete un programma che disegni una spirale di Archimede (o di qualche altro
tipo). Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ spiral. py .
Capitolo 5
Largomento principale di questo capitolo listruzione if, che permette di eseguire codice
diverso a seconda dello stato del programma. Prima di tutto, vediamo per due nuovi
operatori: divisione intera e modulo.
In senso stretto, gli operandi degli operatori logici dovrebbero essere delle espressioni boo-
leane, ma da questo punto di vista Python non troppo fiscale: infatti ogni numero diverso
da zero viene considerato True, e lo zero considerato False.
>>> 42 and True
True
Questa flessibilit pu essere utile, ma ci sono alcune sottigliezze che potrebbero
confondere. preferibile evitarla (a meno che non sappiate quello che state facendo).
Non c limite al numero di istruzioni che possono comparire nel corpo, ma deve sempre
essercene almeno una. In qualche occasione pu essere utile avere un corpo vuoto, ad
esempio quando il codice corrispondente non ancora stato scritto ma si desidera ugual-
mente provare il programma. In questo caso si pu usare listruzione pass, che serve solo
da segnaposto temporaneo e nulla pi:
if x < 0:
pass # scrivere cosa fare con i valori negativi!
5.8 Ricorsione
Abbiamo visto che del tutto normale che una funzione ne chiami unaltra, ma anche
consentito ad una funzione di chiamare se stessa. Lutilit pu non essere immediatamente
evidente, ma questa una delle cose pi magiche che un programma possa fare. Per fare
un esempio, diamo unocchiata a questa funzione:
def contoallarovescia(n):
if n <= 0:
print("Via!")
else:
print(n)
contoallarovescia(n-1)
Se n vale 0 o negativo, scrive la parola Via!. Altrimenti scrive il numero n e poi chiama
la funzione contoallarovescia (cio se stessa) passando un argomento che vale n-1.
Cosa succede quando chiamiamo la funzione in questo modo?
>>> contoallarovescia(3)
Lesecuzione di contoallarovescia inizia da n=3, e dato che n maggiore di 0, stampa il
valore 3, poi chiama se stessa...
3
2
1
Via!
Una funzione che chiama se stessa si dice ricorsiva e la procedura che la esegue detta
ricorsione.
Come secondo esempio, scriviamo una funzione che stampi una data stringa per n volte.
def stampa_n(s, n):
if n <= 0:
return
print(s)
stampa_n(s, n-1)
Se n <= 0 listruzione di ritorno return provoca luscita dalla funzione. Il flusso delle-
secuzione torna immediatamente al chiamante, e le righe rimanenti della funzione non
vengono eseguite.
Per esempi semplici come questi, forse pi facile usare un ciclo for. Vedremo per pi
avanti degli esempi difficili da scrivere con un ciclo for ma facili con la ricorsione; meglio
quindi cominciare subito a prendere mano.
Ogni volta che una funzione viene chiamata, Python crea un nuovo frame contenente le va-
riabili locali definite allinterno della funzione ed i suoi parametri. Nel caso di una funzione
ricorsiva, possono esserci contemporaneamente pi frame riguardanti una stessa funzione.
Come al solito, il livello superiore dello stack il frame di __main__. Questo frame vuoto,
perch in questo caso non vi abbiamo creato alcuna variabile n abbiamo passato alcun
parametro.
I quattro frame di contoallarovescia hanno valori diversi del parametro n. Il livello in-
feriore dello stack, dove n=0, chiamato caso base. Esso non effettua ulteriori chiamate
ricorsive, quindi non ci sono ulteriori frame.
Come esercizio, disegnate il diagramma di stack della funzione stampa_n chiamata con
s='Ciao' e n=2. Poi, scrivete una funzione di nome fai_n che accetti come argomenti un
oggetto funzione e un numero n, e che chiami per n volte la funzione data.
5.10. Ricorsione infinita 45
__main__
contoallarovescia n 3
contoallarovescia n 2
contoallarovescia n 1
contoallarovescia n 0
Python comprende una funzione predefinita chiamata input che sospende il programma
ed attende che loperatore scriva qualcosa e confermi poi linserimento premendo il tasto
Invio o Enter. A quel punto il programma riprende e input restituisce ci che loperatore
ha inserito sotto forma di stringa. In Python 2, la funzione si chiama raw_input .
46 Capitolo 5. Istruzioni condizionali e ricorsione
5.12 Debug
Quando si verifica un errore di sintassi o di runtime, il messaggio derrore contiene molte
informazioni, ma pu essere sovrabbondante. Di solito le parti pi utili sono:
Gli errori di sintassi di solito sono facili da trovare, con qualche eccezione. Gli spaziatori
possono essere insidiosi, perch spazi e tabulazioni non sono visibili e siamo abituati a non
tenerne conto.
>>> x = 5
>>> y = 6
File "<stdin>", line 1
y = 6
^
IndentationError: unexpected indent
5.13. Glossario 47
Prendetevi la briga di leggere attentamente i messaggi di errore, ma non date per scontato
che tutto quello che dicono sia esatto.
5.13 Glossario
divisione intera: Operatore, avente simbolo //, che divide due numeri e arrotonda il
risultato allintero inferiore (ovvero, verso linfinito negativo).
operatore modulo: Operatore matematico, denotato con il segno di percentuale (%), che
restituisce il resto della divisione tra due operandi interi.
operatore di confronto: Un operatore che confronta due valori detti operandi: ==, !=, >, <,
>=, e <=.
operatore logico: Un operatore che combina due espressioni booleane: and, or, e not.
istruzione composta: Istruzione che consiste di unintestazione terminante con i due punti
(:) e di un corpo composto di una o pi istruzioni indentate rispetto allintestazione.
48 Capitolo 5. Istruzioni condizionali e ricorsione
5.14 Esercizi
Esercizio 5.1. Il modulo time contiene una funzione, anchessa di nome time, che restituisce lat-
tuale GMT (Tempo Medio di Greenwich) riferito ad un tempo zero, che un momento arbitrario
usato come punto di riferimento. Nei sistemi UNIX, questo tempo zero il 1 gennaio 1970.
>>> import time
>>> time.time()
1437746094.5735958
Realizzate uno script che acquisisca il tempo attuale e lo converta in un tempo in ore, minuti e
secondi, pi i giorni trascorsi dal tempo zero.
Esercizio 5.2. Lultimo teorema di Fermat afferma che non esistono interi positivi a, b, e c tali che
an + bn = cn
per qualsiasi valore di n maggiore di 2.
an + bn = cn
il programma dovrebbe visualizzare: Santi Numi, Fermat si sbagliato!, altrimenti: No,
questo non vero.
2. Scrivete una funzione che chieda allutente di inserire valori di a, b, c e n, li converta in interi
e usi verifica_fermat per controllare se violano il teorema di Fermat.
Esercizio 5.3. Dati tre bastoncini, pu essere possibile o meno riuscire a sistemarli in modo da
formare un triangolo. Per esempio, se uno dei bastoncini misura 12 centimetri e gli altri due 1
centimetro, non riuscirete a far toccare le estremit di tutti e tre i bastoncini. Date tre lunghezze, c
una semplice regola per controllare se possibile formare un triangolo:
5.14. Esercizi 49
Se una qualsiasi delle tre lunghezze maggiore della somma delle altre due, non
potete formare un triangolo. (Se la somma di due lunghezze uguale alla terza, si ha
un triangolo degenere.)
1. Scrivete una funzione di nome triangolo che riceva tre interi come argomenti e che mostri
Si o No, a seconda che si possa o meno formare un triangolo con dei bastoncini delle tre
lunghezze date.
2. Scrivete una funzione che chieda allutente di inserire tre lunghezze, le converta in interi, e le
passi a triangolo per verificare se si possa o meno formare un triangolo.
Esercizio 5.4. Qual loutput del seguente programma? Disegnate un diagramma di stack che
illustri lo stato del programma nel momento in cui stampa il risultato.
def ricorsione(n, s):
if n == 0:
print(s)
else:
ricorsione(n-1, n+s)
ricorsione(3, 0)
2. Scrivete una stringa di documentazione che spieghi tutto quello che serve per usare questa
funzione (e niente di pi).
Esercizio 5.5. Leggete la seguente funzione e cercate di capire cosa fa (vedere gli esempi nel
Capitolo 4). Quindi eseguitela per controllare se avevate indovinato.
def disegna(t, lunghezza, n):
if n == 0:
return
angolo = 50
t.fd(lunghezza*n)
t.lt(angolo)
disegna(t, lunghezza, n-1)
t.rt(2*angolo)
disegna(t, lunghezza, n-1)
t.lt(angolo)
t.bk(lunghezza*n)
Esercizio 5.6. La curva di Koch un frattale che somiglia a quello in Figura 5.2. Per disegnare una
curva di Koch di lunghezza x, dovete:
Ad eccezione di quando x minore di 3: in questo caso si disegna una linea dritta lunga x.
1. Scrivete una funzione di nome koch che preveda una tartaruga e una lunghezza come
parametri, e che usi la tartaruga per disegnare una curva di Koch della data lunghezza.
2. Scrivete una funzione chiamata fioccodineve che disegni tre curve di Koch per ottenere il
contorno di un fiocco di neve.
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ koch. py .
Funzioni produttive
Molte tra le funzioni di Python che abbiamo usato, come quelle matematiche, producono
dei valori di ritorno. Ma quelle che abbiamo scritto noi finora sono tutte vuote: hanno
un qualche effetto, come visualizzare un testo o muovere tartarughe, ma non hanno un
valore di ritorno. In questo capitolo vedremo come si scrivono le funzioni che chiameremo
produttive.
def valore_assoluto(x):
if x < 0:
return -x
else:
return x
Dato che queste istruzioni return si trovano in rami diversi di una condizione alternativa,
solo una di esse verr effettivamente eseguita.
Non appena viene eseguita unistruzione return, la funzione termina senza eseguire ulte-
riori istruzioni. Il codice che viene a trovarsi dopo listruzione return o in ogni altro punto
che non pu essere raggiunto dal flusso di esecuzione, detto codice morto.
In una funzione produttiva bene assicurarsi che ogni possibile flusso di esecuzione del
programma porti ad unuscita dalla funzione con unistruzione return. Per esempio:
def valore_assoluto(x):
if x < 0:
return -x
if x > 0:
return x
Questa funzione ha un difetto, in quanto se x uguale a 0, nessuna delle due condizioni
vera e la funzione termina senza incontrare unistruzione return. Se il flusso di esecuzione
arriva alla fine della funzione, il valore di ritorno sar None, che non di certo il valore
assoluto di 0.
>>> print(valore_assoluto(0))
None
A proposito: Python contiene gi la funzione abs che calcola il valore assoluto.
Per esercitarvi, scrivete una funzione di nome compara che prenda due valori, x e y, e
restituisca 1 se x > y, 0 se x == y, e -1 se x < y.
Per fare fronte a programmi via via pi complessi, suggerisco una tecnica chiamata svilup-
po incrementale. Lo scopo dello sviluppo incrementale evitare lunghe sessioni di debug,
aggiungendo e testando continuamente piccole parti di codice alla volta.
Come esempio, supponiamo che vogliate trovare la distanza tra due punti, note le
coordinate ( x1 , y1 ) e ( x2 , y2 ). Per il teorema di Pitagora, la distanza
q
distanza = ( x2 x1 )2 + ( y2 y1 )2
La prima cosa da considerare laspetto che la funzione distanza deve avere in Python,
chiarendo subito quali siano i parametri che deve avere la funzione e quale sia il valore di
ritorno da ottenere.
6.2. Sviluppo incrementale 53
Nel nostro caso i dati di partenza (o di input) sono i due punti, rappresentabili attraverso
le loro coordinate (due coppie di numeri); il risultato (o output) la distanza, espressa con
un valore decimale.
Se tutto funziona, avete finito. Altrimenti, potete stampare per verifica il valore di
risultato prima dellistruzione return.
La versione definitiva della funzione non mostra nulla quando viene eseguita; restitui-
sce solo un valore. Le istruzioni di stampa che avevamo inserito erano utili per il debug,
ma una volta verificato che tutto funziona vanno rimosse. Pezzi di codice temporaneo
come questi sono detti impalcature, perch sono di aiuto nella fase di costruzione del
programma ma non fanno parte del prodotto finale.
Soprattutto agli inizi, non si dovrebbe mai aggiungere pi di qualche riga di codice alla
volta. Con lesperienza, potrete scrivere e fare il debug di blocchi di codice sempre pi
corposi. In ogni caso, nelle prime fasi il processo di sviluppo incrementale potr farvi
risparmiare un bel po di tempo di debug.
Ecco i punti chiave di questa procedura:
Come esercizio, usate lo sviluppo incrementale per scrivere una funzione chiamata
ipotenusa, che restituisca la lunghezza dellipotenusa di un triangolo rettangolo, dati i
due cateti come parametri. Registrate ogni passo del processo di sviluppo man mano che
procedete.
6.3 Composizione
Come potete ormai immaginare, possibile chiamare una funzione dallinterno di unaltra
funzione. Scriveremo come esempio una funzione che prende due punti geometrici, il
centro di un cerchio ed un punto sulla sua circonferenza, e calcola larea del cerchio.
Supponiamo che le coordinate del centro del cerchio siano memorizzate nelle variabili xc e
yc, e quelle del punto sulla circonferenza in xp e yp. Innanzitutto, bisogna trovare il raggio
del cerchio, che pari alla distanza tra i due punti. La funzione distanza che abbiamo
appena scritto, ci torna utile:
raggio = distanza(xc, yc, xp, yp)
Il secondo passo trovare larea del cerchio di quel raggio; anche questa funzione
labbiamo gi scritta:
risultato = area(raggio)
Incapsulando il tutto in una funzione otteniamo:
def area_cerchio(xc, yc, xp, yp):
raggio = distanza(xc, yc, xp, yp)
risultato = area(raggio)
return risultato
6.4. Funzioni booleane 55
Le variabili temporanee raggio e risultato sono utili per lo sviluppo e il debug ma, una
volta constatato che il programma funziona, possiamo riscrivere la funzione in modo pi
conciso componendo le chiamate alle funzioni:
def area_cerchio(xc, yc, xp, yp):
return area(distanza(xc, yc, xp, yp))
linguaggio che avete appreso finora (aggiungendo solo alcuni comandi di controllo per
gestire dispositivi come mouse, dischi, ecc.)
La prova di questa affermazione un esercizio tuttaltro che banale affrontato per la prima
volta da Alan Turing, uno dei pionieri dellinformatica (qualcuno potrebbe obiettare che
in realt era un matematico, ma molti dei primi informatici erano dei matematici). Di
conseguenza la dimostrazione chiamata Tesi di Turing. Per una trattazione pi completa
(ed accurata) della Tesi di Turing, consiglio il libro di Michael Sipser, Introduction to the
Theory of Computation.
Per darvi unidea di cosa potete fare con gli strumenti imparati finora, proveremo a valuta-
re delle funzioni matematiche definite ricorsivamente. Una funzione ricorsiva simile ad
una definizione circolare, nel senso che la sua definizione contiene un riferimento alla cosa
che si sta definendo. Una vera definizione circolare non propriamente utile:
Sarebbe fastidioso trovare una definizione del genere in un vocabolario. Daltra parte, con-
siderate la definizione della funzione matematica fattoriale (indicata da un numero seguito
da un punto esclamativo, !), cio:
0! = 1
n! = n(n 1)!
Questa definizione afferma che il fattoriale di 0 1 e che il fattoriale di ogni altro valore n,
n moltiplicato per il fattoriale di n 1.
Pertanto, 3! 3 moltiplicato 2!, che a sua volta 2 moltiplicato 1!, che a sua volta 1
moltiplicato 0! che per definizione 1. Riassumendo il tutto, 3! uguale a 3 per 2 per 1 per
1, che fa 6.
Se potete scrivere una definizione ricorsiva di qualcosa, potete anche scrivere un program-
ma Python per valutarla. Il primo passo quello di decidere quali siano i parametri della
funzione. Il fattoriale ha evidentemente un solo parametro, un intero:
def fattoriale(n):
Se largomento 0, dobbiamo solo restituire il valore 1:
def fattoriale(n):
if n == 0:
return 1
Altrimenti, e questa la parte interessante, dobbiamo fare una chiamata ricorsiva per
trovare il fattoriale di n 1 e poi moltiplicare questo valore per n:
def fattoriale(n):
if n == 0:
return 1
else:
ricors = fattoriale(n-1)
risultato = n * ricors
return risultato
6.6. Salto sulla fiducia 57
__main__
6
fattoriale n 3 ricors 2 risultato 6
2
fattoriale n 2 ricors 1 risultato 2
1
fattoriale n 1 ricors 1 risultato 1
1
fattoriale n 0
La Figura 6.1 mostra il diagramma di stack per lintera sequenza di chiamate di funzione:
I valori di ritorno sono illustrati mentre vengono passati allindietro verso lalto della pila.
In ciascun frame, il valore di ritorno quello di risultato, che il prodotto di n e ricors.
Notate che nellultimo frame le variabili locali ricors e risultato non esistono, perch il
ramo che le crea non viene eseguito.
Nei fatti, gi praticate questo atto di fede quando utilizzate le funzioni predefinite: se chia-
mate math.cos o math.exp, non andate a controllare limplementazione delle funzioni, ma
date per scontato che funzionino a dovere perch le hanno scritte dei validi programmatori.
Lo stesso si pu dire per le funzioni che scrivete voi: quando, nel Paragrafo 6.4, abbiamo
scritto la funzione divisibile che controlla se un numero divisibile per un altro, e ab-
biamo verificato che la funzione corretta,controllando e provando il codicepossiamo
poi usarla senza doverla ricontrollare di nuovo.
Idem quando abbiamo chiamate ricorsive: invece di seguire il flusso di esecuzione, potete
partire dal presupposto che la chiamata ricorsiva funzioni (restituendo il risultato corretto),
per poi chiedervi: Supponendo che io trovi il fattoriale di n 1, posso calcolare il fattoriale
di n?. chiaro che potete farlo, moltiplicando per n.
Certo, strano partire dal presupposto che una funzione sia giusta quando non avete
ancora finito di scriverla, ma non per nulla si chiama salto sulla fiducia!
fibonacci(0) = 0
fibonacci(1) = 1
fibonacci(n) = fibonacci(n 1) + fibonacci(n 2)
Alla prima chiamata ricorsiva, infatti, il valore di n 0.5. Alla successiva diventa -0.5. Da l
in poi, il valore passato alla funzione diventa ogni volta pi piccolo di una unit (cio pi
negativo) e non potr mai essere 0.
Abbiamo due scelte: possiamo tentare di generalizzare la funzione fattoriale per far-
la funzionare anche nel caso di numeri a virgola mobile, o possiamo far controllare alla
funzione se il parametro passato del tipo corretto. La prima possibilit chiamata in ma-
tematica funzione gamma, ma un po oltre gli scopi di questo libro; quindi sceglieremo la
seconda alternativa.
Nel Paragrafo 11.4 vedremo unalternativa pi flessibile alla stampa di messaggi di errore:
sollevare uneccezione.
6.9 Debug
La suddivisione di un programma di grandi dimensioni in funzioni pi piccole, crea dei
naturali punti di controllo per il debug. Se una funzione non va, ci sono tre possibilit da
prendere in esame:
60 Capitolo 6. Funzioni produttive
C qualcosa di sbagliato nel valore di ritorno o nel modo in cui viene usato.
Per escludere la prima possibilit, potete aggiungere unistruzione di stampa allinizio del-
la funzione per visualizzare i valori dei parametri (e magari i loro tipi). O potete scrivere
del codice che controlla esplicitamente le precondizioni.
Se la funzione sembra a posto, controllate la chiamata per essere sicuri che il valore di
ritorno venga usato correttamente (e soprattutto, venga usato!).
Aggiungere istruzioni di stampa allinizio e alla fine di una funzione pu aiutare a rendere
pi chiaro il flusso di esecuzione. Ecco una versione di fattoriale con delle istruzioni di
stampa:
def fattoriale(n):
spazi = ' ' * (4 * n)
print(spazi, 'fattoriale', n)
if n == 0:
print(spazi, 'ritorno 1')
return 1
else:
ricors = fattoriale(n-1)
risultato = n * ricors
print(spazi, 'ritorno ', risultato)
return risultato
spazi una stringa di caratteri di spaziatura che controlla lindentazione delloutput. Ecco
il risultato di fattoriale(4) :
fattoriale 4
fattoriale 3
fattoriale 2
fattoriale 1
fattoriale 0
ritorno 1
ritorno 1
ritorno 2
ritorno 6
ritorno 24
Se il flusso di esecuzione vi confonde, questo tipo di output pu aiutarvi. Ci vuole un po
di tempo per sviluppare delle impalcature efficaci, ma in compenso queste possono far
risparmiare molto tempo di debug.
6.10. Glossario 61
6.10 Glossario
variabile temporanea: Variabile usata per memorizzare un risultato intermedio durante
un calcolo complesso.
codice morto: Parte di un programma che non pu mai essere eseguita, spesso perch
compare dopo unistruzione return.
impalcatura: Codice temporaneo inserito solo nella fase di sviluppo del programma e che
non fa parte della versione finale.
6.11 Esercizi
Esercizio 6.1. Disegnate un diagramma di stack del seguente programma. Che cosa visualizza?
def b(z):
prod = a(z, z)
print(z, prod)
return prod
x = 1
y = x + 1
print(c(x, y+3, x+y))
n + 1
se m = 0
A(m, n) = A(m 1, 1) se m > 0 e n = 0
A(m 1, A(m, n 1)) se m > 0 e n > 0.
Vedere anche http: // it. wikipedia. org/ wiki/ Funzione_ di_ Ackermann . Scrivete una
funzione di nome ack che valuti la funzione di Ackermann. Usate la vostra funzione per calcolare
ack(3, 4), vi dovrebbe risultare 125. Cosa succede per valori maggiori di m e n? Soluzione:
http: // thinkpython2. com/ code/ ackermann. py .
62 Capitolo 6. Funzioni produttive
Esercizio 6.3. Un palindromo una parola che si legge nello stesso modo sia da sinistra verso
destra che viceversa, come ottetto e radar. In termini ricorsivi, una parola un palindromo se
la prima e lultima lettera sono uguali e ci che resta in mezzo un palindromo.
Quelle che seguono sono funzioni che hanno una stringa come parametro e restituiscono
rispettivamente la prima lettera, lultima lettera, e quelle in mezzo:
def prima(parola):
return parola[0]
def ultima(parola):
return parola[-1]
def mezzo(parola):
return parola[1:-1]
Vedremo meglio come funzionano nel Capitolo 8.
1. Scrivete queste funzioni in un file script palindromo.py e provatele. Cosa succede se chia-
mate mezzo con una stringa di due lettere? E di una lettera? E con la stringa vuota, che si
scrive '' e non contiene caratteri?
2. Scrivete una funzione di nome palindromo che riceva una stringa come argomento e resti-
tuisca True se un palindromo e False altrimenti. Ricordate che potete usare la funzione
predefinita len per controllare la lunghezza di una stringa.
Esercizio 6.4. Un numero, a, una potenza di b se divisibile per b e a/b a sua volta una potenza
di b. Scrivete una funzione di nome potenza che prenda come parametri a e b e che restituisca True
se a una potenza di b. Nota: dovete pensare bene al caso base.
Esercizio 6.5. Il massimo comun divisore (MCD) di due interi a e b il numero intero pi grande
che divide entrambi senza dare resto.
Un modo per trovare il MCD di due numeri si basa sullosservazione che, se r il resto della divisione
tra a e b, allora mcd( a, b) = mcd(b, r ). Come caso base, possiamo usare mcd( a, 0) = a.
Scrivete una funzione di nome mcd che abbia come parametri a e b e restituisca il loro massimo
comun divisore.
Iterazione
7.1 Riassegnazione
Vi sarete forse gi accorti che possibile effettuare pi assegnazioni ad una stessa varia-
bile. Una nuova assegnazione fa s che la variabile faccia riferimento ad un nuovo valore
(cessando di riferirsi a quello vecchio).
>>> x = 5
>>> x
5
>>> x = 7
>>> x
7
La prima volta che visualizziamo x, il suo valore 5; la seconda volta 7.
Ora, bene chiarire un punto che frequente motivo di confusione. Dato che Python
usa (=) per le assegnazioni, potreste interpretare listruzione a = b come unespressione
matematica di uguaglianza, cio una proposizione per cui a e b sono uguali. Questo non
corretto.
In primo luogo, lequivalenza una relazione simmetrica, cio vale in entrambi i sensi,
mentre lassegnazione non lo : in matematica se a = 7 allora anche 7 = a. Ma in Python
listruzione a = 7 valida mentre 7 = a non lo .
5
x
7
>>> a = 5
>>> b = a # a e b ora sono uguali
>>> a = 3 # a e b non sono pi uguali
>>> b
5
La terza riga cambia il valore di a ma non cambia quello di b, quindi a e b non sono pi
uguali.
Anche se le riassegnazioni di variabile sono spesso utili, vanno usate con cautela. Se il
valore di una variabile cambia di frequente, pu rendere il codice difficile da leggere e
correggere.
Unaltra istruzione while. Ecco una variante di contoallarovescia che usa listruzione
while:
def contoallarovescia(n):
while n > 0:
print(n)
n = n-1
print('Via!')
Si pu quasi leggere il programma con listruzione while come fosse scritto in inglese:
significa Finch (while) n maggiore di 0, stampa il valore di n e poi decrementa n di 1.
Quando arrivi a 0, stampa la stringa Via!
2. Se la condizione falsa, esce dal ciclo while e continua lesecuzione dalla prima
istruzione che lo segue.
3. Se la condizione vera, esegue tutte le istruzioni nel corpo del ciclo while e vi rimane,
ritornando al punto 1.
Questo tipo di flusso chiamato ciclo, (in inglese loop), perch il terzo punto ritorna
ciclicamente da capo.
Il corpo del ciclo deve cambiare il valore di una o pi variabili in modo che la condizione
possa prima o poi diventare falsa e fare in modo che il ciclo abbia termine. In caso contrario
il ciclo si ripeterebbe continuamente, determinando un ciclo infinito. Una fonte inesauri-
bile di divertimento per gli informatici, osservare che le istruzioni dello shampoo: lava,
risciacqua, ripeti sono un ciclo infinito.
Nel caso di contoallarovescia, possiamo essere certi che il ciclo terminer: se n zero o
negativo, il ciclo non viene mai eseguito. Altrimenti, n diventa via via pi piccolo ad ogni
ripetizione del ciclo stesso, fino a diventare, prima o poi, zero.
Ad ogni ripetizione del ciclo, il programma stampa il valore di n e poi controlla se pari
o dispari. Se pari, n viene diviso per 2. Se dispari, n moltiplicato per 3 e al risultato
viene aggiunto 1. Se per esempio il valore passato a sequenza 3, i valori risultanti di n
saranno 3, 10, 5, 16, 8, 4, 2, 1.
Dato che n a volte sale e a volte scende, non c prova evidente che n raggiunger 1 in
modo da terminare il ciclo. Per qualche particolare valore di n, possiamo dimostrarlo: ad
66 Capitolo 7. Iterazione
esempio, se il valore di partenza una potenza di 2, n sar per forza un numero pari ad
ogni ciclo, fino a raggiungere 1. Lesempio precedente finisce proprio con una sequenza
simile, a partire dal numero 16.
La domanda difficile se il programma giunga a termine per qualsiasi valore positivo di
n. Sinora, nessuno riuscito a dimostrarlo n a smentirlo! (Vedere http://it.wikipedia.
org/wiki/Congettura_di_Collatz.)
Come esercizio, riscrivete la funzione stampa_n del Paragrafo 5.8 usando literazione al
posto della ricorsione.
7.4 break
Vi pu capitare di poter stabilire il momento in cui necessario terminare un ciclo solo
mentre il flusso di esecuzione si trova nel bel mezzo del corpo. In questi casi potete usare
listruzione break per interrompere il ciclo e saltarne fuori.
Per esempio, supponiamo che vogliate ricevere delle risposte dallutente, fino a quando
non viene digitata la parola fatto. Potete scrivere:
while True:
riga = input('> ')
if riga == 'fatto':
break
print(riga)
print('Fatto!')
La condizione del ciclo True, che sempre vera per definizione, quindi il ciclo destinato
a continuare, a meno che non incontri listruzione break.
Ad ogni ripetizione, il programma mostra come prompt il simbolo >. Se lutente scrive
fatto, listruzione break interrompe il ciclo, altrimenti ripete quello che lutente ha scritto
e ritorna da capo. Ecco un esempio di esecuzione:
>>> non fatto
non fatto
>>> fatto
Fatto!
Questo modo di scrivere i cicli while frequente, perch vi permette di controllare la con-
dizione ovunque allinterno del ciclo (e non solo allinizio) e di esprimere la condizione
di stop in modo affermativo (fermati quando succede questo) piuttosto che negativo
(continua fino a quando non succede questo).
x + a/x
y=
2
Supponiamo per esempio che a sia 4 e x sia 3:
>>> a = 4
>>> x = 3
>>> y = (x + a/x) / 2
>>> y
2.16666666667
Il risultato pi vicino al valore vero ( 4 = 2). Se ripetiamo il procedimento usando la
nuova stima, ci avviciniamo ulteriormente:
>>> x = y
>>> y = (x + a/x) / 2
>>> y
2.00641025641
Dopo qualche ulteriore passaggio, la stima diventa quasi esatta:
>>> x = y
>>> y = (x + a/x) / 2
>>> y
2.00001024003
>>> x = y
>>> y = (x + a/x) / 2
>>> y
2.00000000003
In generale, non possiamo sapere a priori quanti passaggi ci vorranno per ottenere la
risposta esatta, ma sapremo che ci saremo arrivati quando la stima non cambier pi:
>>> x = y
>>> y = (x + a/x) / 2
>>> y
2.0
>>> x = y
>>> y = (x + a/x) / 2
>>> y
2.0
Possiamo fermarci quando y == x. Ecco quindi un ciclo che parte da una stima iniziale, x,
e la migliora fino a quando non cambia pi:
while True:
print(x)
y = (x + a/x) / 2
if y == x:
break
x = y
Per la maggior parte dei valori di a, questo codice funziona bene, ma in genere pericoloso
testare luguaglianza su valori decimali di tipo float, perch sono solo approssimativa-
mente esatti: la maggior parte dei numeri razionali come 1/3, e irrazionali, come 2, non
possono essere rappresentati in modo preciso con un float.
Piuttosto di controllare se x e y sono identici, meglio usare la funzione predefinita abs
per calcolare il valore assoluto della loro differenza:
68 Capitolo 7. Iterazione
7.6 Algoritmi
Il metodo di Newton un esempio di algoritmo: unoperazione meccanica per risolvere
un tipo di problema (in questo caso, calcolare la radice quadrata).
Per capire cosa sia un algoritmo, pu essere utile iniziare a vedere cosa non un algoritmo.
Quando a scuola vi insegnarono a fare le moltiplicazioni dei numeri a una cifra, proba-
bilmente avevate imparato a memoria le tabelline, che significa ricordare 100 specifiche
soluzioni. Una conoscenza di questo tipo non algoritmica.
Similmente, le tecniche che avete imparato per laddizione con riporto, la sottrazione con
prestito e le divisioni lunghe sono tutte algoritmi. Una caratteristica degli algoritmi che
non richiedono intelligenza per essere eseguiti. Sono procedimenti meccanici in cui ad ogni
passo ne segue un altro, secondo delle semplici regole.
Alcune delle cose che le persone fanno in modo naturale senza difficolt o senza nemmeno
pensarci, sono le pi difficili da esprimere con algoritmi. Capire il linguaggio naturale un
esempio calzante. Lo facciamo tutti, ma finora nessuno stato in grado di spiegare come lo
facciamo, almeno non sotto forma di un algoritmo.
7.7 Debug
Quando inizierete a scrivere programmi di grande dimensioni, aumenter il tempo da de-
dicare al debug. Pi codice significa pi probabilit di commettere un errore e pi posti in
cui gli errori possono annidarsi.
Un metodo per ridurre il tempo di debug il debug binario. Se nel vostro programma ci
sono 100 righe e le controllate una ad una, ci vorranno 100 passaggi.
Provate invece a dividere il problema in due. Cercate verso la met del programma un va-
lore intermedio che potete controllare. Aggiungete unistruzione di stampa (o qualcosaltro
di controllabile) ed eseguite il programma.
Se il controllo nel punto mediano non corretto, deve esserci un problema nella prima
met del programma. Se invece corretto, lerrore sar nella seconda met.
7.8. Glossario 69
Per ogni controllo eseguito in questa maniera, dimezzate le righe da controllare. Dopo
6 passaggi (che sono meno di 100), dovreste teoricamente arrivare a una o due righe di
codice.
In pratica, non sempre chiaro quale sia la met del programma e non sempre possibile
controllare. Non ha neanche molto senso contare le righe e trovare la met esatta. Meglio
considerare i punti del programma dove pi probabile che vi siano errori e quelli dove
facile posizionare dei controlli. Quindi, scegliere un punto dove stimate che le probabilit
che lerrore sia prima o dopo quel punto siano circa le stesse.
7.8 Glossario
riassegnazione: Assegnazione di un nuovo valore ad una variabile che esiste gi.
incremento: Aggiornamento che aumenta il valore di una variabile (spesso di una unit).
ciclo infinito: Ciclo in cui la condizione che ne determina la fine non mai soddisfatta.
7.9 Esercizi
Esercizio 7.1. Copiate il ciclo del Paragrafo 7.5 e incapsulatelo in una funzione di nome mia_radq
che prenda a come parametro, scelga un valore appropriato di x, e restituisca una stima del valore
della radice quadrata di a.
Quale verifica, scrivete una funzione di nome test_radq che stampi una tabella come questa:
a mia_radq(a) math.sqrt(a) diff
- ---------- ------------ ----
1.0 1.0 1.0 0.0
2.0 1.41421356237 1.41421356237 2.22044604925e-16
3.0 1.73205080757 1.73205080757 0.0
4.0 2.0 2.0 0.0
5.0 2.2360679775 2.2360679775 0.0
6.0 2.44948974278 2.44948974278 0.0
7.0 2.64575131106 2.64575131106 0.0
8.0 2.82842712475 2.82842712475 4.4408920985e-16
9.0 3.0 3.0 0.0
70 Capitolo 7. Iterazione
Esercizio 7.2. La funzione predefinita eval valuta unespressione sotto forma di stringa, usando
linterprete Python. Ad esempio:
>>> eval('1 + 2 * 3')
7
>>> import math
>>> eval('math.sqrt(5)')
2.2360679774997898
>>> eval('type(math.pi)')
<class 'float'>
Scrivete una funzione di nome eval_ciclo che chieda iterativamente allutente di inserire un dato,
prenda il dato inserito e lo valuti con eval, infine visualizzi il risultato.
Deve continuare fino a quando lutente non scrive 'fatto', e poi restituire il valore dellultima
espressione che ha valutato.
Esercizio 7.3. Il matematico Srinivasa Ramanujan scopr una serie infinita che pu essere usata
per generare unapprossimazione di 1/:
1 2 2 (4k)!(1103 + 26390k )
9801 k
=
=0 (k!)4 3964k
Scrivete una funzione di nome stima_pi che utilizzi questa formula per calcolare e restituire una
stima di . Deve usare un ciclo while per calcolare gli elementi della sommatoria, fino a quando
lultimo termine pi piccolo di 1e-15 (che la notazione di Python per 1015 ). Controllate il
risultato confrontandolo con math.pi.
Stringhe
Le stringhe non sono valori come gli interi, i float e i booleani. Una stringa una sequenza,
vale a dire un insieme ordinato di valori di altra natura. In questo capitolo vedrete come si
accede ai caratteri che compongono una stringa e imparerete alcuni metodi che le stringhe
espongono.
>>> i = 1
>>> frutto[i]
'a'
>>> frutto[i+1]
'n'
Tuttavia, il valore risultante deve essere un intero. Altrimenti succede questo:
>>> lettera = frutto[1.5]
TypeError: string indices must be integers
8.2 len
len una funzione predefinita che restituisce il numero di caratteri contenuti in una
stringa:
>>> frutto = 'banana'
>>> len(frutto)
6
Per estrarre lultimo carattere di una stringa, si potrebbe pensare di scrivere qualcosa del
genere:
>>> lunghezza = len(frutto)
>>> ultimo = frutto[lunghezza]
IndexError: string index out of range
La ragione dellIndexError che non c nessuna lettera in 'banana' con indice 6. Siccome
partiamo a contare da zero, le sei lettere sono numerate da 0 a 5. Per estrarre lultimo
carattere, dobbiamo perci sottrarre 1 da lunghezza:
>>> ultimo = frutto[lunghezza-1]
>>> ultimo
'a'
Oppure, possiamo usare utilmente gli indici negativi, che contano a ritroso dalla fine del-
la stringa: lespressione frutto[-1] ricava lultimo carattere della stringa, frutto[-2] il
penultimo carattere, e cos via.
Questo ciclo attraversa tutta la stringa e ne mostra una lettera alla volta, una per riga.
La condizione del ciclo indice < len(frutto), pertanto quando indice uguale alla
lunghezza della stringa la condizione diventa falsa, il corpo del ciclo non viene pi eseguito
ed il ciclo termina. Lultimo carattere a cui si accede quello con indice len(frutto)-1,
che lultimo carattere della stringa.
Come esercizio, scrivete una funzione che riceva una stringa come argomento e ne stampi
i singoli caratteri, uno per riga, partendo dallultimo a ritroso.
8.4 Slicing
Un segmento o porzione di stringa chiamato slice. Loperazione di selezione di una
porzione di stringa simile alla selezione di un carattere, ed detta slicing:
>>> s = 'Monty Python'
>>> s[0:5]
'Monty'
>>> s[6:12]
'Python'
74 Capitolo 8. Stringhe
frutto banana
indice 0 1 2 3 4 5 6
Questo esempio concatena una nuova prima lettera con la restante porzione di saluto.
Non ha alcun effetto sulla stringa di origine, che resta invariata.
8.6 Ricerca
Cosa fa la funzione seguente?
def trova(parola, lettera):
indice = 0
while indice < len(parola):
if parola[indice] == lettera:
return indice
indice = indice + 1
return -1
In un certo senso, questa funzione trova linverso delloperatore []. Invece di prendere
un indice ed estrarre il carattere corrispondente, prende un carattere e trova lindice in
corrispondenza del quale appare il carattere. Se non trova il carattere indicato nella parola,
la funzione restituisce -1.
Per la prima volta incontriamo listruzione return allinterno di un ciclo. Se
parola[indice] == lettera, la funzione interrompe il ciclo e ritorna immediatamente,
restituendo indice.
Se il carattere non compare nella stringa data, il programma termina il ciclo normalmente
e restituisce -1.
Questo schema di calcoloattraversare una sequenza e ritornare quando si trova ci che
si sta cercando chiamato ricerca.
Come esercizio, modificate la funzione trova in modo che richieda un terzo parametro,
che rappresenta la posizione da cui si deve cominciare la ricerca allinterno della stringa
parola.
Al posto della sintassi delle funzioni, upper(parola), si usa la sintassi dei metodi,
parola.upper().
>>> parola = 'banana'
>>> nuova_parola = parola.upper()
>>> nuova_parola
BANANA
Questa forma di notazione a punto, in inglese dot notation, specifica il nome del metodo,
upper, preceduto dal nome della stringa a cui va applicato il metodo, parola. Le parentesi
vuote indicano che il metodo non ha argomenti.
La chiamata di un metodo detta invocazione; nel nostro caso, diciamo che stiamo
invocando upper su parola.
Visto che ci siamo, esiste un metodo delle stringhe chiamato find che molto simile alla
funzione che abbiamo scritto prima:
>>> parola = 'banana'
>>> indice = parola.find('a')
>>> indice
1
In questo esempio, abbiamo invocato find su parola e abbiamo passato come parametro
la lettera che stiamo cercando.
8.9 Loperatore in
La parola in un operatore booleano che confronta due stringhe e restituisce True se la
prima una sottostringa della seconda:
>>> 'a' in 'banana'
True
>>> 'seme' in 'banana'
False
Ad esempio, la funzione che segue stampa tutte le lettere di parola1 che compaiono anche
in parola2:
def in_entrambe(parola1, parola2):
for lettera in parola1:
if lettera in parola2:
print(lettera)
Con qualche nome di variabile scelto bene, Python a volte si legge quasi come fosse un
misto di inglese e italiano: per (ogni) lettera in parola1, se (la) lettera () in parola2, stampa
(la) lettera.
8.11 Debug
Quando usate gli indici per lattraversamento dei valori di una sequenza, non facile de-
terminare bene linizio e la fine. Ecco una funzione che dovrebbe confrontare due parole e
restituire True quando una parola scritta al contrario dellaltra, ma contiene due errori:
def al_contrario(parola1, parola2):
if len(parola1) != len(parola2):
return False
i = 0
j = len(parola2)
while j > 0:
if parola1[i] != parola2[j]:
return False
i = i+1
j = j-1
return True
La prima istruzione if controlla se le parole sono della stessa lunghezza. Se non cos,
possiamo restituire immediatamente False. Altrimenti, per il resto della funzione, possia-
mo presupporre che le parole abbiano pari lunghezza. un altro esempio di condizione di
guardia, vista nel Paragrafo 6.8.
if parola1[i] != parola2[j]:
return False
i = i+1
j = j-1
Ora, eseguendo di nuovo il programma, ho qualche informazione in pi:
>>> al_contrario('pots', 'stop')
0 4
...
IndexError: string index out of range
8.12. Glossario 79
i 0 j 3
Alla prima esecuzione del ciclo, il valore di j 4, che fuori intervallo della stringa
'pots'. Infatti lindice dellultimo carattere 3, e il valore iniziale di j va corretto in
len(parola2)-1.
Se correggo lerrore e rieseguo ancora il programma:
>>> al_contrario('pots', 'stop')
0 3
1 2
2 1
True
Stavolta il risultato giusto, ma pare che il ciclo sia stato eseguito solo per tre volte, il che
sospetto. Per avere unidea di cosa stia succedendo, utile disegnare un diagramma di
stato. Durante la prima iterazione, il frame di al_contrario illustrato in Figura 8.2.
Mi sono preso la libert di disporre le variabili nel frame e di aggiungere delle linee
tratteggiate per evidenziare che i valori di i e j indicano i caratteri in parola1 e parola2.
8.12 Glossario
oggetto: Qualcosa a cui una variabile pu fare riferimento. Per ora, potete utilizzare
oggetto e valore indifferentemente.
indice: Un valore intero usato per selezionare un elemento di una sequenza, come un
carattere in una stringa. In Python gli indici partono da 0.
stringa vuota: Una stringa priva di caratteri e di lunghezza 0, rappresentata da due apici
o virgolette successivi.
immutabile: Detto di una sequenza i cui elementi non possono essere cambiati.
ricerca: Schema di attraversamento che si ferma quando trova ci che si sta cercando.
80 Capitolo 8. Stringhe
contatore: Variabile utilizzata per contare qualcosa, solitamente inizializzata a zero e poi
incrementata.
8.13 Esercizi
Esercizio 8.1. Leggete la documentazione dei metodi delle stringhe sul sito http: // docs.
python. org/ 3/ library/ stdtypes. html# string-methods . Fate degli esperimenti con
alcuni metodi per assicurarvi di avere capito come funzionano. strip e replace sono
particolarmente utili.
La documentazione utilizza una sintassi che pu risultare poco chiara. Per esempio, in
find(sub[, start[, end]]), le parentesi quadre indicano dei parametri opzionali (non van-
no digitate). Quindi sub obbligatorio, ma start opzionale, e se indicate start, allora end a
sua volta opzionale.
Esercizio 8.2. Esiste un metodo delle stringhe di nome count che simile alla funzione del Para-
grafo 8.7. Leggete la documentazione del metodo e scrivete uninvocazione che conti il numero di a
in 'banana'.
Esercizio 8.3. Nello slicing, si pu specificare un terzo indice che stabilisce lo step o passo, cio
il numero di elementi da saltare tra un carattere estratto e il successivo. Uno step di 2 significa
estrarre un carattere ogni 2 (uno s, uno no), 3 significa uno ogni 3 (uno s, due no), ecc.
>>> frutto = 'banana'
>>> frutto[0:5:2]
'bnn'
Uno step di -1 fa scorrere allindietro nella parola, per cui lo slicing [::-1] genera una stringa
scritta al contrario.
Usate questo costrutto per scrivere una variante di una sola riga della funzione palindromo
dellEsercizio 6.3.
Esercizio 8.4. Tutte le funzioni che seguono dovrebbero controllare se una stringa contiene alme-
no una lettera minuscola, ma qualcuna di esse sbagliata. Per ogni funzione, descrivete cosa fa in
realt (supponendo che il parametro sia una stringa).
def una_minuscola1(s):
for c in s:
if c.islower():
return True
else:
return False
def una_minuscola2(s):
for c in s:
if 'c'.islower():
8.13. Esercizi 81
return 'True'
else:
return 'False'
def una_minuscola3(s):
for c in s:
flag = c.islower()
return flag
def una_minuscola4(s):
flag = False
for c in s:
flag = flag or c.islower()
return flag
def una_minuscola5(s):
for c in s:
if not c.islower():
return False
return True
Esercizio 8.5. Un cifrario di Cesare un metodo di criptazione debole che consiste nel ruotare
ogni lettera di una parola di un dato numero di posti seguendo la sequenza alfabetica, ricominciando
da capo quando necessario. Ad esempio A ruotata di 3 posti diventa D, Z ruotata di 1 posto
diventa A.
Per ruotare una parola, si ruota ciascuna delle sue lettere dello stesso numero di posti prefissato.
Per esempio, cheer ruotata di 7 d jolly e melon ruotata di -10 d cubed. Nel film 2001:
Odissea nello Spazio, il computer di bordo si chiama HAL, che non altro che IBM ruotato di -1.
Scrivete una funzione di nome ruota_parola che richieda una stringa e un intero come parametri,
e che restituisca una nuova stringa che contiene le lettere della stringa di partenza ruotate della
quantit indicata.
Potete usare le funzioni predefinite ord, che converte un carattere in un codice numerico, e chr,
che converte i codici numerici in caratteri. Le lettere sono codificate con il loro numero di ordine
alfabetico, per esempio:
>>> ord('c') - ord('a')
2
Dato che 'c' la 2-esima lettera dellalfabeto. Ma attenzione: i codici numerici delle lettere
maiuscole sono diversi.
Su Internet, talvolta, vengono codificate in ROT13 (un cifrario di Cesare con rotazione 13) delle
barzellette potenzialmente offensive. Se non siete suscettibili, cercatene qualcuna e decodificatela.
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ rotate. py .
82 Capitolo 8. Stringhe
Capitolo 9
Questo capitolo contiene la seconda esercitazione, in cui dovrete risolvere dei quesiti che
consistono nel ricercare parole che hanno delle particolari propriet. Ad esempio, cerchere-
te i pi lunghi palindromi della lingua inglese e le parole le cui lettere sono disposte in or-
dine alfabetico. Illustrer anche unaltra tecnica di sviluppo: la riduzione ad un problema
gi risolto.
Loggetto file tiene traccia del punto in cui si trova allinterno del file, cos quando chiamate
nuovamente readline, ottenete la parola successiva:
>>> fin.readline()
'aah\r\n'
La parola successiva aah, che perfettamente valida per cui non fate quella faccia! Op-
pure, se gli spaziatori vi danno fastidio, potete sbarazzarvene con il metodo delle stringhe
strip:
>>> riga = fin.readline()
>>> parola = riga.strip()
>>> parola
'aahed'
Potete anche usare un oggetto file allinterno di un ciclo for. Questo programma legge
words.txt e stampa ogni parola, una per riga:
fin = open('words.txt')
for riga in fin:
parola = riga.strip()
print(parola)
9.2 Esercizi
Le soluzioni a questi esercizi sono discusse nel prossimo paragrafo. Tentate almeno di
risolverli prima di continuare la lettura.
Esercizio 9.1. Scrivete un programma che legga il file words.txt e stampi solo le parole composte
da pi di 20 caratteri (caratteri spaziatori esclusi).
Esercizio 9.2. Nel 1939, Ernest Vincent Wright pubblic una novella di 50.000 parole dal titolo
Gadsby che non conteneva alcuna lettera e. Dato che la e la lettera pi comune nella lingua
inglese, non una cosa facile.
Infatti, in italiano non ho mai composto un piccolo brano siffatto: sono pochi i vocaboli privi tali da
riuscirci; finora non ho trovato alcun modo, ma conto di arrivarci in alcuni giorni, pur con un po
di difficolt! Ma ora, basta cos.
Scrivete una funzione di nome niente_e che restituisca True se una data parola non contiene la
lettera e.
Modificate il programma del paragrafo precedente in modo che stampi solo le parole dellelenco prive
della lettera e, e ne calcoli la percentuale sul totale delle parole.
Esercizio 9.3. Scrivete una funzione di nome evita che richieda una parola e una stringa di lettere
vietate, e restituisca True se la parola non contiene alcuna lettera vietata.
Modificate poi il programma in modo che chieda allutente di inserire una stringa di lettere vietate, e
poi stampi il numero di parole che non ne contengono alcuna. Riuscite a trovare una combinazione
di 5 lettere vietate che escluda il pi piccolo numero di parole?
9.3. Ricerca 85
Esercizio 9.4. Scrivete una funzione di nome usa_solo che richieda una parola e una stringa di
lettere, e che restituisca True se la parola contiene solo le lettere indicate. Riuscite a comporre una
frase in inglese usando solo le lettere acefhlo? Diversa da Hoe alfalfa?
Esercizio 9.5. Scrivete una funzione di nome usa_tutte che richieda una parola e una stringa di
lettere richieste e che restituisca True se la parola utilizza tutte le lettere richieste almeno una volta.
Quante parole ci sono che usano tutte le vocali aeiou? E aeiouy?
Esercizio 9.6. Scrivete una funzione di nome alfabetica che restituisca True se le lettere di una
parola compaiono in ordine alfabetico (le doppie valgono). Quante parole alfabetiche ci sono?
9.3 Ricerca
Tutti gli esercizi del paragrafo precedente hanno qualcosa in comune: possono essere risolti
con lo schema di ricerca che abbiamo visto nel Paragrafo 8.6. Lesempio pi semplice :
def niente_e(parola):
for lettera in parola:
if lettera == 'e':
return False
return True
Il ciclo for attraversa i caratteri in parola. Se trova la lettera e, pu immediatamente
restituire False; altrimenti deve esaminare la lettera seguente. Se il ciclo termina nor-
malmente, vuol dire che non stata trovata alcuna e, per cui il risultato True.
usa_tutte ancora simile, solo che rovesciamo il ruolo della parola e della stringa di
lettere:
86 Capitolo 9. Esercitazione: Giochi con le parole
Per alfabetica dobbiamo comparare delle lettere adiacenti, che un po laborioso con un
ciclo for:
def alfabetica(parola):
precedente = parola[0]
for c in parola:
if c < precedente:
return False
precedente = c
return True
Unalternativa usare la ricorsione:
def alfabetica(parola):
if len(parola) <= 1:
return True
if parola[0] > parola[1]:
return False
return alfabetica(parola[1:])
E unaltra opzione usare un ciclo while:
def alfabetica(parola):
i = 0
while i < len(parola)-1:
if parola[i+1] < parola[i]:
return False
i = i+1
return True
9.5. Debug 87
Il ciclo comincia da i=0 e finisce a i=len(parola)-1. Ogni volta che viene eseguito, il ciclo
confronta l i-esimo carattere (consideratelo come il carattere attuale) con l i + 1-esimo
carattere (consideratelo come quello successivo).
Se il carattere successivo minore di quello attuale (cio viene alfabeticamente prima),
allora abbiamo scoperto uninterruzione nella serie alfabetica e la funzione restituisce
False.
Se arriviamo a fine ciclo senza trovare difetti, la parola ha superato il test. Per convincervi
che il ciclo terminato correttamente, prendete un esempio come 'flossy'. La lunghezza
della parola 6, quindi lultima ripetizione del ciclo si ha quando i 4, che lindice del
penultimo carattere. Nellultima iterazione, il penultimo carattere comparato allultimo,
che quello che vogliamo.
Ecco una variante di palindromo (vedere lEsercizio 6.3) che usa due indici; uno parte
dallinizio e aumenta, uno parte dalla fine e diminuisce.
def palindromo(parola):
i = 0
j = len(parola)-1
while i<j:
if parola[i] != parola[j]:
return False
i = i+1
j = j-1
return True
Oppure, possiamo ridurre ad un problema gi risolto e scrivere:
def palindromo(parola):
return al_contrario(parola, parola)
Usando al_contrario del Paragrafo 8.11.
9.5 Debug
Collaudare i programmi non facile. Le funzioni di questo capitolo sono relativamente
agevoli da provare, perch potete facilmente controllare il risultato da voi. Nonostante ci,
scegliere un insieme di parole che riescano a escludere ogni possibile errore un qualcosa
tra il difficile e limpossibile.
Prendiamo ad esempio niente_e. Ci sono due evidenti casi da controllare: le parole che
hanno una o pi e devono dare come risultato False; quelle che invece non hanno e,
True. E fin qui, in un caso o nellaltro, non c niente di particolarmente difficile.
Per ciascun caso ci sono alcuni sottocasi meno ovvi. Tra le parole che contengono e,
dovreste provare parole che iniziano con e, finiscono con e, hanno e da qualche
parte nel mezzo della parola. Dovreste poi provare parole lunghe, parole corte e parole
cortissime. Nello specifico, la stringa vuota un esempio di caso particolare, che uno dei
casi meno ovvi dove si nascondono spesso gli errori.
Oltre che con i casi da voi ideati, sarebbe anche bene fare un test del vostro programma con
un elenco di parole come words.txt. Scansionando loutput potreste intercettare qualche
88 Capitolo 9. Esercitazione: Giochi con le parole
errore, ma attenzione: pu trattarsi di un certo tipo di errore (parole che non dovrebbero
essere incluse ma invece ci sono) e non di un altro (parole che dovrebbero essere incluse
ma non ci sono).
In linea generale, fare dei test pu aiutarvi a trovare i bug, ma non facile generare un
buon insieme di casi di prova, e anche se ci riuscite non potete essere certi che il vostro
programma sia corretto al 100 per cento.
Secondo un leggendario informatico:
9.6 Glossario
oggetto file: Un valore che rappresenta un file aperto.
riduzione ad un problema gi risolto: Modo di risolvere un problema esprimendolo
come unistanza di un problema precedentemente risolto.
caso particolare: un caso atipico o non ovvio (e con meno probabilit di essere gestito
correttamente) che viene testato.
9.7 Esercizi
Esercizio 9.7. Questa domanda deriva da un quesito trasmesso nel programma radiofonico Car
Talk (http: // www. cartalk. com/ content/ puzzlers ):
Ditemi una parola inglese con tre lettere doppie consecutive. Vi d un paio di parole
che andrebbero quasi bene, ma non del tutto. Per esempio la parola committee, c-
o-m-m-i-t-t-e-e. Sarebbe buona se non fosse per la i che si insinua in mezzo. O
Mississippi: M-i-s-s-i-s-s-i-p-p-i. Togliendo le i andrebbe bene. Ma esiste una
parola che ha tre coppie di lettere uguali consecutive, e per quanto ne so dovrebbe essere
lunica. Magari ce ne sono altre 500, ma me ne viene in mente solo una. Qual ?
Scrivete un programma per trovare la parola. Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/
cartalk1. py .
Esercizio 9.8. Ecco un altro quesito di Car Talk (http: // www. cartalk. com/ content/
puzzlers ):
Un chilometro dopo, gli ultimi 5 numeri erano palindromi. Per esempio potrei aver
letto 3-6-5-4-5-6. Un altro chilometro dopo, le 4 cifre di mezzo erano palindrome. E
tenetevi forte: un altro chilometro dopo tutte e 6 erano palindrome!
La domanda : quanto segnava il contachilometri la prima volta che guardai?
Scrivete un programma in Python che controlli tutti i numeri a sei cifre e visualizzi i nume-
ri che soddisfano le condizioni sopra indicate. Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/
cartalk2. py .
Esercizio 9.9. Ecco un altro quesito di Car Talk (http: // www. cartalk. com/ content/
puzzlers ) che potete risolvere con una ricerca :
Di recente ho fatto visita a mia madre, e ci siamo accorti che le due cifre che compon-
gono la mia et, invertite, formano la sua. Per esempio, se lei avesse 73 anni, io ne avrei
37. Ci siamo domandati quanto spesso succedesse questo negli anni, ma poi abbiamo
divagato su altri discorsi senza darci una risposta.
Tornato a casa, ho calcolato che le cifre delle nostre et sono state sinora invertibili
per sei volte. Ho calcolato anche che se fossimo fortunati succederebbe ancora tra pochi
anni, e se fossimo veramente fortunati succederebbe unaltra volta ancora. In altre
parole, potrebbe succedere per 8 volte in tutto. La domanda : quanti anni ho io in
questo momento?
Scrivete un programma in Python che ricerchi la soluzione a questo quesito. Suggerimento: potrebbe
esservi utile il metodo delle stringhe zfill.
Liste
Questo capitolo illustra uno dei pi utili tipi predefiniti di Python, le liste. Imparerete
anche altri dettagli sugli oggetti, e vedrete cosa succede in presenza di uno stesso oggetto
con pi nomi.
Ci sono parecchi modi di creare una nuova lista, e quello pi semplice racchiudere i suoi
elementi tra parentesi quadrate ([ e ]):
[10, 20, 30, 40]
['Primi piatti', 'Secondi piatti', 'Dessert']
Il primo esempio una lista di quattro interi, il secondo una lista di tre stringhe. Gli ele-
menti di una stessa lista non devono necessariamente essere tutti dello stesso tipo. La lista
che segue contiene una stringa, un numero in virgola mobile, un intero e (meraviglia!)
unaltra lista:
['spam', 2.0, 5, [10, 20]]
Una lista allinterno di unaltra lista detta lista nidificata.
Una lista che non contiene elementi detta lista vuota; potete crearne una scrivendo le due
parentesi quadre vuote, [].
list
formaggi 0 Cheddar
1 Edam
2 Gouda
list
numeri 0 42
1 123
5
list
vuota
Le liste sono rappresentate da riquadri con la parola list allesterno e i suoi elementi
allinterno. formaggi si riferisce a una lista con tre elementi di indice 0, 1 e 2. numeri
contiene due elementi; il diagramma mostra che il valore del secondo elemento stato
riassegnato da 123 a 5. vuota si riferisce a una lista senza elementi.
Gli indici di una lista funzionano nello stesso modo gi visto per le stringhe:
Sommare gli elementi di una lista unoperazione talmente comune che Python contiene
una apposita funzione predefinita, sum:
>>> t = [1, 2, 3]
>>> sum(t)
6
Una simile operazione che compatta una sequenza di elementi in un singolo valore,
chiamata riduzione.
Unaltra operazione frequente la selezione di alcuni elementi di una lista per formare una
sottolista. Per esempio, la seguente funzione prende una lista di stringhe e restituisce una
lista che contiene solo le stringhe scritte in lettere maiuscole:
def solo_maiuscole(t):
res = []
for s in t:
if s.isupper():
res.append(s)
return res
96 Capitolo 10. Liste
isupper un metodo delle stringhe che restituisce True se la stringa contiene solo lettere
maiuscole.
La maggior parte delle operazioni sulle liste possono essere espresse come combinazioni
di mappa, filtro e riduzione.
>>> s = 'spam'
>>> t = list(s)
>>> t
['s', 'p', 'a', 'm']
Poich list una funzione predefinita, va evitato di chiamare una variabile con questo
nome. Personalmente evito anche l perch somiglia troppo a 1. Ecco perch di solito uso
t.
La funzione list separa una stringa in singole lettere. Se invece volete spezzare una stringa
nelle singole parole, usate il metodo split:
>>> s = 'profonda nostalgia dei fiordi'
>>> t = s.split()
>>> t
['profonda', 'nostalgia', 'dei', 'fiordi']
Un argomento opzionale chiamato delimitatore specifica quale carattere va considerato
come separatore delle parole. Lesempio che segue usa il trattino come separatore:
>>> s = 'spam-spam-spam'
>>> delimita = '-'
>>> t = s.split(delimita)
>>> t
['spam', 'spam', 'spam']
join linverso di split: prende una lista di stringhe e concatena gli elementi. join un
metodo delle stringhe, quindi lo dovete invocare per mezzo del delimitatore e passare la
lista come parametro:
>>> t = ['profonda', 'nostalgia', 'dei', 'fiordi']
>>> delimita = ' '
>>> s = delimita.join(t)
>>> s
'profonda nostalgia dei fiordi'
In questo caso il delimitatore uno spazio, quindi join aggiunge uno spazio tra le parole.
Per concatenare delle stringhe senza spazi, basta usare come delimitatore la stringa vuota
''.
In un caso, a e b si riferiscono a due oggetti diversi che hanno lo stesso valore. Nellaltro,
si riferiscono allo stesso oggetto.
Per controllare se due variabili si riferiscono allo stesso oggetto, potete usare loperatore
is.
98 Capitolo 10. Liste
a banana a
banana
b banana b
a [ 1, 2, 3 ]
b [ 1, 2, 3 ]
>>> a = 'banana'
>>> b = 'banana'
>>> a is b
True
In questo esempio, Python ha creato un unico oggetto stringa, e sia a che b fanno
riferimento ad esso.
Ma se create due liste, ottenete due oggetti distinti:
>>> a = [1, 2, 3]
>>> b = [1, 2, 3]
>>> a is b
False
Quindi il diagramma di stato somiglia a quello di Figura 10.3.
In questultimo caso si dice che le due liste sono equivalenti, perch contengono gli stessi
elementi, ma non identiche, perch non sono lo stesso oggetto. Se due oggetti sono identici,
sono anche equivalenti, ma se sono equivalenti non sono necessariamente identici.
Fino ad ora abbiamo usato oggetto e valore indifferentemente, ma pi preciso dire
che un oggetto ha un valore. Se valutate [1,2,3], ottenete un oggetto lista il cui valore
una sequenza di interi. Se unaltra lista contiene gli stessi elementi, diciamo che ha lo
stesso valore, ma non che lo stesso oggetto.
10.11 Alias
Se a si riferisce a un oggetto e assegnate b = a, allora entrambe le variabili si riferiscono
allo stesso oggetto.
>>> a = [1, 2, 3]
>>> b = a
>>> b is a
True
Il diagramma di stato quello in Figura 10.4.
Lassociazione tra una variabile e un oggetto chiamato riferimento. In questo esempio ci
sono due riferimenti allo stesso oggetto.
Un oggetto che ha pi di un riferimento ha anche pi di un nome, e si dice quindi che
loggetto ha degli alias.
10.12. Liste come argomenti 99
a
[ 1, 2, 3 ]
b
list
__main__ lettere
0 a
1 b
decapita t
2 c
10.13 Debug
Un uso poco accurato delle liste (e degli altri oggetti mutabili) pu portare a lunghe ore di
debug. Ecco alcune delle trappole pi comuni e i modi per evitarle:
10.13. Debug 101
1. La maggior parte dei metodi delle liste modificano largomento e restituiscono None.
il comportamento opposto dei metodi delle stringhe, che restituiscono una nuova
stringa e lasciano immutato loriginale.
Se siete abituati a scrivere il codice per le stringhe cos:
parola = parola.strip()
Pu venire spontaneo di scrivere il codice per le liste cos:
t = t.sort() # SBAGLIATO!
Ma poich sort restituisce None, loperazione successiva che eseguite su t con tutta
probabilit fallir.
Prima di usare i metodi delle liste e gli operatori, leggetene attentamente la
documentazione e fate una prova in modalit interattiva.
2. Scegliete un costrutto e usate sempre quello.
Una parte dei problemi delle liste deriva dal fatto che ci sono molti modi per fare le
cose. Per esempio, per rimuovere un elemento da una lista potete usare pop, remove,
del, oppure lo slicing.
Per aggiungere un elemento potete usare il metodo append o loperatore +. Suppo-
nendo che t sia una lista e x un elemento, le espressioni seguenti vanno entrambe
bene:
t.append(x)
t = t + [x]
Mentre queste sono sbagliate:
t.append([x]) # SBAGLIATO!
t = t.append(x) # SBAGLIATO!
t + [x] # SBAGLIATO!
t = t + x # SBAGLIATO!
Provate ognuno di questi esempi in modalit interattiva per verificare quello che fan-
no. Noterete che solo lultima espressione causa un errore di esecuzione; le altre sono
consentite, ma fanno la cosa sbagliata.
3. Fate copie per evitare gli alias.
Se volete usare un metodo come sort che modifica largomento, ma anche mantenere
inalterata la lista di origine, potete farne una copia.
>>> t = [3, 1, 2]
>>> t2 = t[:]
>>> t2.sort()
>>> t
[3, 1, 2]
>>> t2
[1, 2, 3]
In questo esempio, si pu anche usare la funzione predefinita sorted, che restituisce
una nuova lista ordinata e lascia intatta quella di origine.
>>> t2 = sorted(t)
>>> t
[3, 1, 2]
>>> t2
[1, 2, 3]
102 Capitolo 10. Liste
10.14 Glossario
lista: Una sequenza di valori.
riduzione: Schema di elaborazione che attraversa una sequenza e ne accumula gli elementi
in un singolo risultato.
mappa: Schema di elaborazione che attraversa una sequenza ed esegue una stessa
operazione su ciascun elemento della sequenza.
filtro: Schema di elaborazione che attraversa una lista e seleziona solo gli elementi che
soddisfano un dato criterio.
alias: Due o pi variabili che si riferiscono allo stesso oggetto, con nomi diversi.
delimitatore: Carattere o stringa usato per indicare i punti dove una stringa deve essere
spezzata.
10.15 Esercizi
Potete scaricare le soluzioni degli esercizi seguenti allindirizzo http://thinkpython2.
com/code/list_exercises.py.
Esercizio 10.1. Scrivete una funzione di nome somma_nidificata che prenda una lista di liste di
numeri interi e sommi gli elementi di tutte le liste nidificate. Esempio:
>>> t = [[1, 2], [3], [4, 5, 6]]
>>> somma_nidificata(t)
21
Esercizio 10.2. Scrivete una funzione di nome somma_cumulata che prenda una lista di numeri
e restituisca la somma cumulata, cio una nuova lista dove li-esimo elemento la somma dei primi
i + 1 elementi della lista di origine. Per esempio:
>>> t = [1, 2, 3]
>>> somma_cumulata(t)
[1, 3, 6]
10.15. Esercizi 103
Esercizio 10.3. Scrivete una funzione di nome mediani che prenda una lista e restituisca una
nuova lista che contenga tutti gli elementi, esclusi il primo e lultimo. Esempio:
>>> t = [1, 2, 3, 4]
>>> mediani(t)
[2, 3]
Esercizio 10.4. Scrivete una funzione di nome tronca che prenda una lista, la modifichi togliendo
il primo e lultimo elemento, e restituisca None. Esempio:
>>> t = [1, 2, 3, 4]
>>> tronca(t)
>>> t
[2, 3]
Esercizio 10.5. Scrivete una funzione di nome ordinata che prenda una lista come parametro e
restituisca True se la lista ordinata in senso crescente, False altrimenti. Esempio:
>>> ordinata([1, 2, 2])
True
>>> ordinata(['b', 'a'])
False
Esercizio 10.6. Due parole sono anagrammi se potete ottenerle riordinando le lettere di cui sono
composte. Scrivete una funzione di nome anagramma che riceva due stringhe e restituisca True se
sono anagrammi.
Esercizio 10.7. Scrivete una funzione di nome ha_duplicati che richieda una lista e restituisca
True se contiene elementi che compaiono pi di una volta. Non deve modificare la lista di origine.
Esercizio 10.8. Questo un esercizio sul cosiddetto Paradosso del compleanno; potete
approfondirlo leggendo http: // it. wikipedia. org/ wiki/ Paradosso_ del_ compleanno .
Se in una classe ci sono 23 studenti, quante probabilit ci sono che due di loro compiano gli anni
lo stesso giorno? Potete stimare questa probabilit generando alcuni campioni a caso di 23 date e
controllando le corrispondenze. Suggerimento: per generare date in modo casuale usate la funzione
randint nel modulo random.
Potete scaricare la mia soluzione da http: // thinkpython2. com/ code/ birthday. py .
Esercizio 10.9. Scrivete una funzione che legga il file words.txt e crei una lista in cui ogni parola
un elemento. Scrivete due versioni della funzione, una che usi il metodo append e una il costrutto
t = t + [x]. Quale richiede pi tempo di esecuzione? Perch?
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ wordlist. py .
Esercizio 10.10. Per controllare se una parola contenuta in un elenco, possibile usare loperatore
in, ma un metodo lento, perch ricerca le parole seguendo il loro ordine.
Dato che le parole sono in ordine alfabetico, possiamo accelerare loperazione con una ricerca binaria
(o per bisezione), che un po come cercare una parola nel vocabolario. Partite nel mezzo e controllate
se la parola che cercate viene prima o dopo la parola di met elenco. Se prima, cercherete nella prima
met nello stesso modo, se dopo, cercherete nella seconda met.
104 Capitolo 10. Liste
Ad ogni passaggio, dimezzate lo spazio di ricerca. Se lelenco ha 113.809 parole, ci vorranno circa
17 passaggi per trovare la parola o concludere che non c.
Scrivete una funzione di nome bisezione che richieda una lista ordinata e un valore da ricercare,
e restituisca lindice di quel valore, se fa parte della lista, oppure None se non esiste.
Oppure, potete leggere la documentazione del modulo bisect e usare quello! Soluzione: http:
// thinkpython2. com/ code/ inlist. py .
Esercizio 10.11. Una coppia di parole bifronte se luna si legge nel verso opposto dellaltra.
Scrivete un programma che trovi tutte le parole bifronti nella lista di parole. Soluzione: http:
// thinkpython2. com/ code/ reverse_ pair. py .
Esercizio 10.12. Due parole si incastrano se, prendendo le loro lettere alternativamente dal-
luna e dallaltra, si forma una nuova parola. Per esempio, le parole inglesi shoe and cold
incastrandosi formano schooled.
1. Scrivete un programma che trovi tutte le coppie di parole che possono incastrarsi.
Suggerimento: non elaborate tutte le coppie!
2. Riuscite a trovare dei gruppi di tre parole che possono incastrarsi tra loro? Cio, tre parole da
cui, prendendo le lettere una ad una alternativamente, nellordine, si formi una nuova parola?
(Es. ace, bus e as danno abacuses)
Dizionari
Questo capitolo illustra un altro tipo predefinito chiamato dizionario. I dizionari sono una
delle migliori caratteristiche di Python; sono i mattoni che costituiscono molti eleganti ed
efficienti algoritmi.
Questo formato di output pu essere anche usato per gli inserimenti. Ad esempio potete
creare un nuovo dizionario con tre elementi:
>>> eng2it = {'one': 'uno', 'two': 'due', 'three': 'tre'}
Se stampate ancora una volta eng2it, avrete una sorpresa:
>>> eng2it
{'one': 'uno', 'three': 'tre', 'two': 'due'}
Lordine delle coppie chiave-valore non necessariamente lo stesso. Se scrivete lo stesso
esempio nel vostro computer, potreste ottenere un altro risultato ancora. In genere, lordine
degli elementi di un dizionario imprevedibile.
Ma questo non un problema, perch gli elementi di un dizionario non sono indicizzati
con degli indici numerici. Infatti, per cercare un valore si usano invece le chiavi:
>>> eng2it['two']
'due'
La chiave 'two' corrisponde correttamente al valore 'due' e lordine degli elementi nel
dizionario ininfluente.
Se la chiave non contenuta nel dizionario, viene generato un errore::
>>> print(eng2it['four'])
KeyError: 'four'
La funzione len applicabile ai dizionari, e restituisce il numero di coppie chiave-valore:
>>> len(eng2it)
3
Anche loperatore in funziona con i dizionari: informa se qualcosa compare come chiave
nel dizionario (non condizione sufficiente che sia contenuto come valore).
>>> 'one' in eng2it
True
>>> 'uno' in eng2it
False
Per controllare invece se qualcosa compare come valore, potete usare il metodo values,
che restituisce una raccolta dei valori, e quindi usare loperatore in:
>>> vals = eng2it.values()
>>> 'uno' in vals
True
Loperatore in utilizza algoritmi diversi per liste e dizionari. Per le prime, ne ricerca gli
elementi in base allordine, come nel Paragrafo 8.6. Se la lista si allunga, anche il tempo
di ricerca si allunga in proporzione. Per i secondi, Python usa un algoritmo chiamato
tabella hash che ha notevoli propriet: loperatore in impiega sempre circa lo stesso tempo,
indipendentemente da quanti elementi contiene il dizionario. Rimando la spiegazione di
come ci sia possibile allAppendice B.4: per capirla, occorre prima leggere qualche altro
capitolo.
1. Potete creare 26 variabili, una per lettera dellalfabeto. Quindi, fare un attraversa-
mento della stringa e per ciascun carattere incrementate il contatore corrispondente,
magari usando delle condizioni in serie.
2. Potete creare una lista di 26 elementi, quindi convertire ogni carattere in un numero
(usando la funzione predefinita ord), utilizzare il numero come indice e incrementare
il contatore corrispondente.
3. Potete creare un dizionario con i caratteri come chiavi e i contatori come valore corri-
spondente. La prima volta che incontrate un carattere, lo aggiungete come elemento
al dizionario. Successivamente, incrementerete il valore dellelemento esistente.
Come esercizio, usate get per scrivere istogramma in modo pi compatto. Dovreste
riuscire a fare a meno dellistruzione if.
Ecco una funzione che richiede un valore e restituisce la prima chiave a cui corrisponde
quel valore:
def inverso_lookup(d, v):
for k in d:
if d[k] == v:
return k
raise LookupError()
11.5. Dizionari e liste 109
Questa funzione un altro esempio di schema di ricerca, ma usa unistruzione che non
abbiamo mai visto prima, raise. Listruzione raise solleva uneccezione; in questo ca-
so genera un errore LookupError, che un eccezione predefinita usata per indicare che
unoperazione di lookup fallita.
Se arriviamo a fine ciclo, significa che v non compare nel dizionario come valore, per cui
solleviamo uneccezione.
Ecco un esempio di lookup inverso riuscito:
>>> h = istogramma('parrot')
>>> chiave = inverso_lookup(h, 2)
>>> chiave
'r'
E di uno fallito:
>>> chiave = inverso_lookup(h, 3)
Traceback (most recent call last):
File "<stdin>", line 1, in ?
File "<stdin>", line 5, in inverso_lookup
LookupError
Quando generate un errore, leffetto lo stesso di quando lo genera Python: viene stampato
un traceback con un messaggio di errore.
Listruzione raise pu ricevere come parametro opzionale un messaggio di errore
dettagliato. Per esempio:
>>> raise LookupError('il valore non compare nel dizionario')
Traceback (most recent call last):
File "<stdin>", line 1, in ?
LookupError: il valore non compare nel dizionario
Un lookup inverso molto pi lento di un lookup; se dovete farlo spesso, o se il dizionario
diventa molto grande, le prestazioni del vostro programma potrebbero risentirne.
Per ogni ripetizione del ciclo, chiave prende una chiave da d e valore assume il corri-
spondente valore. Se valore non appartiene a inverso, vuol dire che non ancora com-
parso, per cui creiamo un nuovo elemento e lo inizializziamo con un singleton (lista che
contiene un solo elemento). Altrimenti, se il valore era gi apparso, accodiamo la chiave
corrispondente alla lista esistente.
Ecco un esempio:
>>> isto = istogramma('parrot')
>>> isto
{'a': 1, 'p': 1, 'r': 2, 't': 1, 'o': 1}
>>> inverso = inverti_diz(isto)
>>> inverso
{1: ['a', 'p', 't', 'o'], 2: ['r']}
La Figura 11.1 un diagramma di stato che mostra isto e inverso. Un dizionario viene
rappresentato come un riquadro con la scritta dict sopra e le coppie chiave-valore allin-
terno. Se i valori sono interi, float o stringhe, li raffiguro dentro il riquadro, lascio invece
allesterno le liste per mantenere semplice il diagramma.
Le liste possono essere valori nel dizionario, come mostra questo esempio, ma non possono
essere chiavi. Ecco cosa succede se ci provate:
>>> t = [1, 2, 3]
>>> d = dict()
>>> d[t] = 'oops'
Traceback (most recent call last):
File "<stdin>", line 1, in ?
TypeError: list objects are unhashable
Ho accennato che i dizionari sono implementati usando una tabella hash, e questo implica
che alle chiavi deve poter essere applicato un hash.
Un hash una funzione che prende un valore (di qualsiasi tipo) e restituisce un intero. I
dizionari usano questi interi, chiamati valori hash, per conservare e consultare le coppie
chiave-valore.
Questo sistema funziona se le chiavi sono immutabili; ma se sono mutabili, come le liste,
succedono disastri. Per esempio, nel creare una coppia chiave-valore, Python fa lhashing
della chiave e la immagazzina nello spazio corrispondente. Se modificate la chiave e quindi
viene nuovamente calcolato lhash, si collocherebbe in un altro spazio. In quel caso potreste
11.6. Memoizzazione 111
fibonacci
n 4
fibonacci fibonacci
n 3 n 2
fibonacci fibonacci
n 1 n 0
avere due voci della stessa chiave, oppure non riuscire a trovare una chiave. In ogni caso il
dizionario non funzioner correttamente.
Ecco perch le chiavi devono essere idonee allhashing, e quelle mutabili come le liste non
lo sono. Il modo pi semplice per aggirare questo limite usare le tuple, che vedremo nel
prossimo capitolo.
Dato che i dizionari sono mutabili, non possono essere usati come chiavi ma possono essere
usati come valori.
11.6 Memoizzazione
Se vi siete sbizzarriti con la funzione fibonacci del Paragrafo 6.7, avrete notato che pi
grande largomento che passate, maggiore il tempo necessario per lesecuzione della
funzione. Inoltre, il tempo di elaborazione cresce rapidamente.
Per capire il motivo, confrontate la Figura 11.2, che mostra il grafico di chiamata di
fibonacci con n=4:
Un grafico di chiamata mostra linsieme dei frame della funzione, con linee che colle-
gano ciascun frame ai frame delle funzioni che chiama a sua volta. In cima al grafico,
fibonacci con n=4 chiama fibonacci con n=3 e n=2. A sua volta, fibonacci con n=3
chiama fibonacci con n=2 e n=1. E cos via.
Provate a contare quante volte vengono chiamate fibonacci(0) e fibonacci(1). Que-
sta una soluzione inefficiente del problema, che peggiora ulteriormente al crescere
dellargomento.
Una soluzione migliore tenere da parte i valori che sono gi stati calcolati, conservandoli
in un dizionario. La tecnica di conservare per un uso successivo un valore gi calcolato,
cos da non doverlo ricalcolare ogni volta, viene detta memoizzazione. Ecco una versione
di fibonacci che usa la memoizzazione:
memo = {0:0, 1:1}
def fibonacci(n):
112 Capitolo 11. Dizionari
if n in memo:
return memo[n]
def esempio1():
if verbose:
print('esempio1 in esecuzione')
Se cercate di riassegnare una variabile globale, potreste avere una sorpresa. Lesempio
seguente vorrebbe controllare se una funzione stata chiamata:
stata_chiamata = False
def esempio2():
stata_chiamata = True # SBAGLIATO
Ma se la eseguite vedrete che il valore di stata_chiamata non cambia. Il motivo che la
funzione esempio2 crea una nuova variabile di nome stata_chiamata, che locale, viene
distrutta al termine della funzione e non ha effetti sulla variabile globale.
Per riassegnare una variabile globale dallinterno di una funzione, dovete dichiarare la
variabile globale prima di usarla:
stata_chiamata = False
def esempio2():
global stata_chiamata
stata_chiamata = True
11.8. Debug 113
Listruzione global dice allinterprete una cosa del genere: In questa funzione, quando
dico stata_chiamata, intendo la variabile globale: non crearne una locale.
Ecco un altro esempio che cerca di aggiornare una variabile globale:
conta = 0
def esempio3():
conta = conta + 1 # SBAGLIATO
Se lo eseguite, ottenete:
UnboundLocalError: local variable 'conta' referenced before assignment
Python presume che conta allinterno della funzione sia una variabile locale, e con questa
premessa significa che state usando la variabile prima di averla inizializzata. La soluzione
ancora quella di dichiarare conta globale.
def esempio3():
global conta
conta += 1
Se una variabile globale fa riferimento ad un valore mutabile, potete modificare il valore
senza dichiarare la variabile:
noto = {0:0, 1:1}
def esempio4():
noto[2] = 1
Pertanto, potete aggiungere, rimuovere e sostituire elementi di una lista o dizionario
globali; tuttavia, se volete riassegnare la variabile, occorre dichiararla:
def esempio5():
global noto
noto = dict()
Le variabili globali possono risultare utili, ma se ce ne sono molte e le modificate di
frequente, possono rendere difficile il debug del programma.
11.8 Debug
Se lavorate con banche dati di grosse dimensioni, pu diventare oneroso fare il debug stam-
pando e controllando i risultati di output manualmente. Ecco allora alcuni suggerimenti
per fare il debug in queste situazioni:
Ridurre linput: Se possibile, riducete le dimensioni della banca dati. Per esempio, se il
programma legge un file di testo, cominciate con le sole prime 10 righe o con il pi
piccolo campione che riuscite a trovare. Potete anche adattare i file stessi, o (meglio)
modificare il programma, in modo che legga solo le prime n righe.
Se c un errore, potete ridurre n al pi piccolo valore per il quale si manifesta lerrore,
poi aumentarlo gradualmente finch non trovate e correggete lerrore.
Controllare riassunti e tipi: Invece di stampare e controllare lintera banca dati, prendete
in considerazione di stampare riassunti dei dati: ad esempio il numero di elementi in
un dizionario o la sommatoria di una lista di numeri.
Una causa frequente di errori in esecuzione un valore che non del tipo giusto. Per
fare il debug di questo tipo di errori basta spesso stampare il tipo di un valore.
114 Capitolo 11. Dizionari
Scrivere controlli automatici: Talvolta utile scrivere del codice per controllare automati-
camente gli errori. Per esempio, se dovete calcolare la media di una lista di numeri,
potete controllare che il risultato non sia maggiore dellelemento pi grande della li-
sta e non sia minore del pi piccolo. Questo detto controllo di congruenza perch
mira a trovare i risultati incongruenti.
Un altro tipo di controllo confronta i risultati di due calcoli per vedere se collimano.
Questo chiamato controllo di coerenza.
Stampare gli output in bella copia: Una buona presentazione dei risultati di debug rende
pi facile trovare un errore. Abbiamo visto un esempio nel Paragrafo 6.9. Uno stru-
mento utile il modulo pprint: esso contiene la funzione pprint che mostra i tipi
predefiniti in un formato pi leggibile (pprint infatti sta per pretty print).
Ancora, il tempo che impiegate a scrivere del codice temporaneo pu essere ripagato dalla
riduzione del tempo di debug.
11.9 Glossario
mappatura: Relazione per cui a ciascun elemento di un insieme corrisponde un elemento
di un altro insieme.
chiave: Oggetto che compare in un dizionario come prima voce di una coppia chiave-
valore.
valore: Oggetto che compare in un dizionario come seconda voce di una coppia chiave-
valore. pi specifico dellutilizzo del termine valore fatto sinora.
funzione hash: Funzione usata da una tabella hash per calcolare la collocazione di una
chiave.
hash-abile: Un tipo a cui si pu applicare la funzione hash. I tipi immutabili come interi,
float e stringhe lo sono; i tipi mutabili come liste e dizionari no.
lookup: Operazione su un dizionario che trova il valore corrispondente a una data chiave.
lookup inverso: Operazione su un dizionario che trova una o pi chiavi alle quali
associato un dato valore.
grafico di chiamata: Diagramma che mostra tutti i frame creati durante lesecuzione di un
programma, con frecce che collegano ciascun chiamante ad ogni chiamata.
11.10. Esercizi 115
11.10 Esercizi
Esercizio 11.1. Scrivete una funzione che legga le parole in words.txt e le inserisca come chiavi
in un dizionario. I valori non hanno importanza. Usate poi loperatore in come modo rapido per
controllare se una stringa contenuta nel dizionario.
Se avete svolto lEsercizio 10.10, potete confrontare la velocit di questa implementazione con
loperatore in applicato alla lista e la ricerca binaria.
Esercizio 11.2. Leggete la documentazione del metodo dei dizionari setdefault e usatelo per
scrivere una versione pi concisa di inverti_diz. Soluzione: http: // thinkpython2. com/
code/ invert_ dict. py .
Esercizio 11.3. Applicate la memoizzazione alla funzione di Ackermann dellEsercizio 6.2 e pro-
vate a vedere se questa tecnica rende possibile il calcolo della funzione con argomenti pi grandi.
Suggerimento: no. Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ ackermann_ memo. py .
Esercizio 11.4. Se avete svolto lEsercizio 10.7, avete gi una funzione di nome ha_duplicati
che richiede come parametro una lista e restituisce True se ci sono oggetti ripetuti allinterno della
lista.
Usate un dizionario per scrivere una versione pi rapida e semplice di ha_duplicati. Soluzione:
http: // thinkpython2. com/ code/ has_ duplicates. py .
Esercizio 11.5. Due parole sono ruotabili se potete far ruotare le lettere delluna per ottenere
laltra (vedere ruota_parola nellEsercizio 8.5).
Scrivete un programma che legga un elenco di parole e trovi tutte le coppie di parole ruotabili.
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ rotate_ pairs. py .
Esercizio 11.6. Ecco un altro quesito tratto da Car Talk (http: // www. cartalk. com/
content/ puzzlers ):
Facciamo un esempio che non funziona del tutto. Prendiamo la parola wrack; to-
gliendo la prima lettera resta rack, che unaltra parola ma un perfetto omofono. Se
per rimettete la prima lettera e togliete la seconda, ottenete wack che pure esiste ma
non un omofono delle altre due parole.
Esiste comunque almeno una parola, che Dan e noi conosciamo, che d due parole
omofone di quattro lettere, sia che togliate la prima oppure la seconda lettera.
Potete usare il dizionario dellEsercizio 11.1 per controllare se esiste una tale stringa nellelenco di
parole.
Per controllare se due parole sono omofone, potete usare il CMU Pronouncing Dictionary,
scaricabile da http: // www. speech. cs. cmu. edu/ cgi-bin/ cmudict oppure da http: //
thinkpython2. com/ code/ c06d e potete anche procurarvi http: // thinkpython2. com/
code/ pronounce. py , che fornisce una funzione di nome read_dictionary che legge il diziona-
rio delle pronunce e restituisce un dizionario Python in cui a ciascuna parola corrisponde la stringa
che ne descrive la pronuncia.
Scrivete un programma che elenchi tutte le parole che risolvono il quesito. Soluzione: http: //
thinkpython2. com/ code/ homophone. py .
Capitolo 12
Tuple
Questo capitolo illustra un altro tipo di dati predefinito, le tuple, per poi mostrare co-
me liste, tuple e dizionari possono lavorare insieme. Viene inoltre presentata una utile
caratteristica per le liste di argomenti a lunghezza variabile: gli operatori di raccolta e
spacchettamento.
Se largomento una sequenza (stringa, lista o tupla), il risultato una tupla con gli
elementi della sequenza:
>>> t = tuple('lupini')
>>> t
('l', 'u', 'p', 'i', 'n', 'i')
Siccome tuple il nome di una funzione predefinita, bisogna evitare di usarlo come nome
di variabile.
La maggior parte degli operatori delle liste funzionano anche con le tuple. Loperatore
parentesi quadre indicizza un elemento della tupla:
>>> t = ('a', 'b', 'c', 'd', 'e')
>>> t[0]
'a'
E loperatore di slicing seleziona una serie di elementi consecutivi:
>>> t[1:3]
('b', 'c')
Ma a differenza delle liste, se cercate di modificare gli elementi di una tupla ottenete un
messaggio derrore:
>>> t[0] = 'A'
TypeError: object doesn't support item assignment
Dato che le tuple sono immutabili, non si pu modificarne gli elementi. Ma potete
sostituire una tupla con unaltra:
>>> t = ('A',) + t[1:]
>>> t
('A', 'b', 'c', 'd', 'e')
Questa istruzione crea una nuova tupla e poi fa in modo che t si riferisca ad essa.
Gli operatori di confronto funzionano con le tuple e le altre sequenze; Python inizia a con-
frontare il primo elemento di ciascuna sequenza. Se sono uguali, passa allelemento succes-
sivo e cos via, finch non trova due elementi diversi. Gli eventuali elementi che seguono
vengono trascurati (anche se sono molto grandi).
>>> (0, 1, 2) < (0, 3, 4)
True
>>> (0, 1, 2000000) < (0, 3, 4)
True
>>> a, b = b, a
La parte sinistra dellassegnazione una tupla di variabili; la parte destra una tupla di
valori o espressioni. Ogni valore assegnato alla rispettiva variabile. Tutte le espressioni
sulla destra vengono valutate prima della rispettiva assegnazione.
La funzione predefinita divmod riceve due argomenti e restituisce una tupla di due valori,
il quoziente e il resto. E potete memorizzare il risultato con una tupla:
>>> t = divmod(7, 3)
>>> t
(2, 1)
Oppure, usate lassegnazione di tupla per conservare gli elementi separatamente:
>>> quoziente, resto = divmod(7, 3)
>>> quoziente
2
>>> resto
1
Ecco un esempio di funzione che restituisce una tupla:
def min_max(t):
return min(t), max(t)
max e min sono funzioni predefinite che estraggono da una sequenza il valore massimo e
quello minimo. min_max li estrae entrambi e restituisce una tupla di due valori.
120 Capitolo 12. Tuple
tuple
0 Cleese
1 John
dict
(Cleese, John) 08700 100 222
(Chapman, Graham) 08700 100 222
(Idle, Eric) 08700 100 222
(Gilliam, Terry) 08700 100 222
(Jones, Terry) 08700 100 222
(Palin, Michael) 08700 100 222
Qui le tuple sono mostrate usando la sintassi di Python come abbreviazione grafica. Il
numero di telefono nel diagramma quello dei reclami della BBC, per cui vi prego, non
chiamatelo.
12.8 Debug
Liste, dizionari e tuple sono esempi di strutture di dati; in questo capitolo abbiamo iniziato
a vedere strutture di dati composte, come liste di tuple, o dizionari che contengono tuple
come chiavi e liste come valori. Si tratta di elementi utili, ma soggetti a quelli che io chiamo
errori di formato; cio errori causati dal fatto che una struttura di dati di tipo, dimen-
sione o struttura sbagliati. Ad esempio, se un programma si aspetta una lista che contiene
un numero intero e invece gli passate un intero puro e semplice (non incluso in una lista),
non funzioner.
Per facilitare il debug di questo genere di errori, ho scritto un modulo di nome structshape
che contiene una funzione, anchessa di nome structshape, che riceve come argomento
una qualunque struttura di dati e restituisce una stringa che ne riassume il formato. Potete
scaricarlo dal sito http://thinkpython2.com/code/structshape.py
12.9 Glossario
tupla: Una sequenza di elementi immutabile.
12.10. Esercizi 125
assegnazione di tupla: Assegnazione costituita da una sequenza sul lato destro e una tu-
pla di variabili su quello sinistro. Il lato destro viene valutato, quindi gli elementi
vengono assegnati alle variabili sulla sinistra.
oggetto zip: Il risultato della chiamata della funzione predefinita zip; un oggetto che itera
attraverso una sequenza di tuple.
iteratore: Un oggetto in grado di iterare attraverso una sequenza, ma che non fornisce
operatori e metodi delle liste.
struttura di dati: Una raccolta di valori correlati, spesso organizzati in liste, dizionari,
tuple, ecc.
errore di formato: Errore dovuto ad un valore che ha un formato sbagliato, ovvero tipo o
dimensioni errati.
12.10 Esercizi
Esercizio 12.1. Scrivete una funzione di nome piu_frequente che riceva una stringa e stampi le
lettere in ordine di frequenza decrescente. Trovate delle frasi di esempio in diverse lingue e osservate
come varia la frequenza delle lettere. Confrontate i vostri risultati con le tabelle del sito http:
// en. wikipedia. org/ wiki/ Letter_ frequencies . Soluzione: http: // thinkpython2.
com/ code/ most_ frequent. py .
1. Scrivete un programma che legga un elenco di parole da un file (vedi Paragrafo 9.1) e stampi
tutti gli insiemi di parole che sono tra loro anagrammabili.
Un esempio di come si pu presentare il risultato:
2. Modificate il programma in modo che stampi la lista di anagrammi pi lunga per prima,
seguita dalla seconda pi lunga, e cos via.
3. Nel gioco da tavolo Scarabeo, fate un en-plein quando giocate tutte le sette lettere sul vostro
leggio formando, insieme a una lettera sul tavolo, una parola di otto lettere. Con quale gruppo
di 8 lettere si pu fare un en-plein con maggior probabilit? Suggerimento: il gruppo d
sette combinazioni.
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ anagram_ sets. py .
126 Capitolo 12. Tuple
Esercizio 12.3. Si ha una metatesi quando una parola si pu ottenere scambiando due lettere di
unaltra parola, per esempio, conversa e conserva. Scrivete un programma che trovi tutte le cop-
pie con metatesi nel dizionario. Suggerimento: non provate tutte le possibili coppie di parole e non
provate tutti i possibili scambi. Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ metathesis.
py . Fonte: Esercizio suggerito da un esempio nel sito http: // puzzlers. org .
Esercizio 12.4. Ed ecco un altro quesito di Car Talk: (http: // www. cartalk. com/ content/
puzzlers ):
Qual la pi lunga parola inglese che rimane una parola valida se le togliete una lettera
alla volta? Le lettere possono essere rimosse sia agli estremi o in mezzo, ma senza
spostare le lettere rimanenti. Ogni volta che togliete una lettera, ottenete unaltra parola
inglese. Se andate avanti, ottenete unaltra parola. Ora, voglio sapere qual la parola
pi lunga possibile e quante lettere ha.
Vi faccio un piccolo esempio: Sprite. Partite da sprite, togliete una lettera, una interna,
come la r e resta la parola spite, poi togliete la e finale e avete spit, togliamo la s e resta
pit, poi it, infine I.
Scrivete un programma che trovi tutte le parole che sono riducibili in questa maniera, quindi trovate
la pi lunga.
1. Potete scrivere una funzione che prenda una parola e calcoli una lista di tutte le parole che si
possono formare togliendo una lettera. Queste sono le figlie della parola.
2. Ricorsivamente, una parola riducibile se qualcuna delle sue figlie a sua volta riducibile.
Come caso base, potete considerare riducibile la stringa vuota.
3. Lelenco di parole che ho fornito, words.txt, non contiene parole di una lettera. Potete quindi
aggiungere I, a, e la stringa vuota.
4. Per migliorare le prestazioni del programma, potete memoizzare le parole che sono risultate
riducibili.
Giunti a questo punto, avete conosciuto le principali strutture di dati di Python, e visto
alcuni algoritmi che le utilizzano. Se vi interessa saperne di pi sugli algoritmi, potrebbe
essere un buon momento per leggere lAppendice B. Non per necessario per proseguire
la lettura: fatelo quando vi pare opportuno.
Lesercitazione di questo capitolo vi aiutr ad impratichirvi nella scelta e nelluso delle
strutture di dati.
Esercizio 13.1. Scrivete un programma che legga un file di testo, separi da ogni riga le singole
parole, scarti gli spazi bianchi e la punteggiatura dalle parole, e converta tutto in lettere minuscole.
Suggerimento: il modulo string fornisce una stringa chiamata whitespace, che contiene i ca-
ratteri spaziatori come spazio, tabulazione, a capo ecc., e una di nome punctuation che contiene i
caratteri di punteggiatura. Vediamo se Python ce lo conferma:
>>> import string
>>> string.punctuation
'!"#$%&'()*+,-./:;<=>?@[\]^_`{|}~'
Potete anche fare uso dei metodi delle stringhe strip, replace e translate.
Esercizio 13.2. Andate sul sito del Progetto Gutenberg (http: // gutenberg. org ) e scaricate il
libro fuori copyright che preferite, in formato di testo semplice.
Modificate il programma dellesercizio precedente in modo che legga il libro da voi scaricato, salti le
informazioni di intestazione allinizio del file, ed elabori il resto come sopra.
Quindi modificate il programma in modo che conti il numero di parole totale del libro, e quante volte
usata ciascuna parola.
128 Capitolo 13. Esercitazione: Scelta della struttura di dati
Visualizzate il numero di parole diverse usate nel libro. Confrontate libri diversi di diversi autori,
scritti in epoche diverse. Quale autore usa il vocabolario pi ricco?
Esercizio 13.4. Modificate il programma precedente in modo che acquisisca un elenco di parole
(vedi Paragrafo 9.1) e quindi stampi lelenco delle parole contenute nel libro che non sono presen-
ti nellelenco di parole. Quante di esse sono errori di stampa? Quante sono parole comuni che
dovrebbero essere nellelenco, e quante sono del tutto oscure?
for i in range(10):
x = random.random()
print(x)
La funzione randint richiede due parametri interi, uno inferiore e uno superiore, e
restituisce un intero casuale nellintervallo tra i due parametri (entrambi compresi)
>>> random.randint(5, 10)
5
>>> random.randint(5, 10)
9
Per estrarre un elemento a caso da una sequenza, potete usare choice:
>>> t = [1, 2, 3]
>>> random.choice(t)
2
>>> random.choice(t)
3
13.3. Istogramma di parole 129
Il modulo random contiene anche delle funzioni per generare valori pseudocasuali da
distribuzioni continue, incluse gaussiane, esponenziali, gamma, e alcune altre.
Esercizio 13.5. Scrivete una funzione di nome estrai_da_isto che prenda un istogramma come
definito nel Paragrafo 11.2 e restituisca un valore casuale dallistogramma, scelto in modo che la
probabilit sia proporzionale alla frequenza. Per esempio, dato questo istogramma:
>>> t = ['a', 'a', 'b']
>>> isto = istogramma(t)
>>> isto
{'a': 2, 'b': 1}
la vostra funzione dovrebbe restituire 'a' con probabilit 2/3 e 'b' con probabilit 1/3.
def elabora_file(nomefile):
isto = dict()
fp = open(nomefile)
for riga in fp:
elabora_riga(riga, isto)
return isto
isto = elabora_file('emma.txt')
Questo programma legge il file emma.txt, che contiene il testo di Emma di Jane Austen.
elabora_file legge ciclicamente le righe del file, passandole una per volta a
elabora_riga. Listogramma isto viene usato come un accumulatore.
elabora_riga usa il metodo delle stringhe replace per sostituire i trattini con gli spazi,
prima di usare split per suddividere la riga in una lista di stringhe. Attraversa poi la lista
di parole e usa strip e lower per togliere la punteggiatura e convertire in lettere minuscole.
(Diciamo per semplicit che le stringhe sono convertite: essendo queste immutabili, i
metodi come strip e lower in realt restituiscono nuove stringhe).
130 Capitolo 13. Esercitazione: Scelta della struttura di dati
t.sort(reverse=True)
return t
In ogni tupla, la frequenza compare per prima, quindi la lista risultante ordinata per
frequenza. Ecco un ciclo che stampa le dieci parole pi comuni:
t = piu_comuni(hist)
print('Le parole pi comuni sono:')
for freq, parola in t[:10]:
print(parola, freq, sep='\t')
Ho usato largomento con nome sep per dire a print di usare un carattere di tabulazione
come separatore, anzich uno spazio, in modo che la seconda colonna risulti allineata. E
questi sono i risultati nel caso di Emma:
Le parole pi comuni sono:
to 5242
the 5205
and 4897
of 4295
i 3191
a 3130
13.5. Parametri opzionali 131
it 2529
her 2483
was 2400
she 2364
Si potrebbe semplificare il codice utilizzando il parametro key della funzione sort. Se vi
incuriosisce, leggete https://wiki.python.org/moin/HowTo/Sorting.
Se una funzione ha sia parametri obbligatori che opzionali, tutti quelli obbligatori devono
essere scritti per primi, seguiti da quelli opzionali.
sottrai prende i dizionari d1 e d2 e ne restituisce uno nuovo che contiene tutte le chiavi di
d1 che non si trovano in d2. Siccome non ci interessano affatto i valori, li impostiamo tutti
a None.
def sottrai(d1, d2):
res = dict()
for chiave in d1:
if chiave not in d2:
res[chiave] = None
return res
Quindi usiamo elabora_file per costruire un istogramma di words.txt, per poi sottrarre:
132 Capitolo 13. Esercitazione: Scelta della struttura di dati
parole = elabora_file('words.txt')
diff = sottrai(isto, parole)
Esercizio 13.6. Python dispone di una struttura di dati chiamata set, o insieme, che fornisce molte
operazioni comuni sugli insiemi. Al riguardo, potete leggere il Paragrafo 19.5 o la documentazione
sul sito http: // docs. python. org/ 3/ library/ stdtypes. html# types-set .
Scrivete un programma che usi la sottrazione di insiemi per trovare le parole del libro che non sono
nellelenco. Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ analyze_ book2. py .
return random.choice(t)
Lespressione [parola] * freq crea una lista con freq copie della stringa parola. Il
metodo extend simile a append, con la differenza che largomento una sequenza.
Questo algoritmo funziona, ma non molto efficiente: ogni volta che estraete una parola,
ricostruisce la lista, che grande come il libro originale. Un ovvio miglioramento di
costruire la lista una sola volta e poi fare estrazioni multiple, ma la lista ancora grande.
Unalternativa :
1. Usare keys per ottenere una lista delle parole del libro.
2. Costruire una lista che contiene la somma cumulativa delle frequenze delle parole
(vedere lEsercizio 10.2). Lultimo elemento della lista il numero totale delle parole
nel libro, n.
Esercizio 13.7. Scrivete un programma che usi questo algoritmo per scegliere una parola a caso dal
libro. Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ analyze_ book3. py .
Un modo per misurare questo tipo di relazioni lanalisi di Markov che, per una data
sequenza di parole, descrive la probabilit della parola che potrebbe seguire. Prendiamo la
canzone dei Monty Python Eric, the Half a Bee che comincia cos:
In questo testo, la frase half the sempre seguita dalla parola bee, ma la frase the bee
pu essere seguita sia da has che da is.
Il risultato dellanalisi di Markov una mappatura da ciascun prefisso (come half the e
the bee) in tutti i possibili suffissi (come has e is).
Eseguita questa mappatura, potete generare un testo casuale partendo da qualunque pre-
fisso e scegliendo a caso uno dei possibili suffissi. Poi, potete combinare la fine del prefisso
e il nuovo suffisso per formare il successivo prefisso, e ripetere loperazione.
Ad esempio, se partite con il prefisso Half a, la parola successiva sar senzaltro bee,
perch il prefisso compare solo una volta nel testo. Il prefisso successivo sar a bee,
quindi il suffisso successivo potr essere philosophically, be oppure due.
In questo esempio, la lunghezza del prefisso sempre di due parole, ma potete fare lanalisi
di Markov con prefissi di qualunque lunghezza.
1. Scrivete un programma che legga un testo da un file ed esegua lanalisi di Markov. Il risultato
dovrebbe essere un dizionario che fa corrispondere i prefissi a una raccolta di possibili suffissi.
La raccolta pu essere una lista, tupla o dizionario: a voi valutare la scelta pi appropriata.
Potete testare il vostro programma con una lunghezza del prefisso di due parole, ma dovreste
scrivere il programma in modo da poter provare facilmente anche lunghezze superiori.
2. Aggiungete una funzione al programma precedente per generare un testo casuale basato
sullanalisi di Markov. Ecco un esempio tratto da Emma con prefisso di lunghezza 2:
He was very clever, be it sweetness or be angry, ashamed or only amused, at such
a stroke. She had never thought of Hannah till you were never meant for me? I
cannot make speeches, Emma: he soon cut it all himself.
In questo esempio, ho lasciato la punteggiatura attaccata alle parole. Il risultato sintattica-
mente quasi accettabile, ma non del tutto. Semanticamente, quasi sensato, ma non del
tutto.
Cosa succede se aumentate la lunghezza del prefisso? Il testo casuale pi sensato?
3. Ottenuto un programma funzionante, potete tentare un minestrone: se combinate testi
presi da due o pi libri, il testo generato mescoler il vocabolario e le frasi dei sorgenti in modi
interessanti.
Lultima facile: un dizionario la scelta scontata per mappare da chiavi nei corrispondenti
valori.
Per i prefissi, le possibili scelte sono: stringa, lista di stringhe o tuple di stringhe. Per i
suffissi, unopzione una lista, laltra un istogramma (cio un dizionario).
Quale scegliere? Per prima cosa dovete chiedervi quali tipi di operazione dovete imple-
mentare per ciascuna struttura di dati. Per i prefissi, ci serve poter rimuovere le parole
allinizio e aggiungerne in coda. Per esempio, se il prefisso attuale Half a, e la parola
successiva bee, dobbiamo essere in grado di formare il prefisso successivo, a bee.
La prima ipotesi allora potrebbe essere una lista, dato che permette di aggiungere e rimuo-
vere elementi in modo semplice, tuttavia abbiamo anche bisogno di usare i prefissi come
13.10. Debug 135
chiavi di un dizionario, cosa che esclude le liste. Con le tuple non possiamo aggiungere
o rimuovere, ma possiamo sempre usare loperatore di addizione per formare una nuova
tupla:
def cambia(prefisso, parola):
return prefisso[1:] + (parola,)
cambia prende una tupla di parole, prefisso, e una stringa, parola, e forma una nuova
tupla che comprende tutte le parole in prefisso tranne la prima, e parola aggiunta alla
fine.
Ma spesso non possibile sapere a priori quale implementazione sar pi veloce. Una scelta
possibile implementarle entrambe e provare quale si comporta meglio. Questo approccio
detto benchmarking. Unalternativa pratica quella di scegliere la struttura di dati pi
facile da implementare e vedere se abbastanza veloce per quellapplicazione. Se cos,
non c bisogno di andare oltre. Altrimenti, ci sono strumenti, come il modulo profile che
in grado di segnalare i punti in cui il programma impiega la maggior parte del tempo.
Unultima considerazione: in questa discussione, era sottointeso che avremmo dovuto usa-
re una stessa struttura di dati sia per lanalisi che per la generazione. Ma siccome sono fasi
separate, nulla vieta di usare un tipo di struttura per lanalisi e poi convertirlo in unal-
tra struttura per la generazione. Sarebbe un guadagno, se il tempo risparmiato durante la
generazione superasse quello impiegato nella conversione.
13.10 Debug
Quando fate il debug di un programma, e specialmente se state affrontando un bug ostico,
ci sono cinque cose da provare:
I programmatori principianti a volte si fissano su uno di questi punti e tralasciano gli altri.
Ciascuno di essi ha dei punti deboli.
Per esempio, leggere il codice va bene se il problema un errore di battitura, ma non se c
un fraintendimento concettuale. Se non capite cosa fa il vostro programma, potete leggerlo
100 volte senza riuscire a trovare lerrore, perch lerrore sta nella vostra testa.
Fare esperimenti va bene, specie se si tratta di piccoli, semplici test. Ma se fate esperimenti
senza pensare o leggere il codice, potete cascare in uno schema che io chiamo program-
mare a tentoni, che significa fare tentativi a casaccio finch il programma non fa la cosa
giusta. Inutile dirlo, questo pu richiedere un sacco di tempo.
Dovete prendervi il tempo di riflettere. Il debug come una scienza sperimentale. Dovete
avere almeno unipotesi di quale sia il problema. Se ci sono due o pi possibilit, provate
a elaborare un test che ne elimini una.
Ma anche le migliori tecniche di debug falliranno se ci sono troppi errori o se il codice che
state cercando di sistemare troppo grande e complesso. Allora lopzione migliore di
tornare indietro e semplificare il programma, fino ad ottenere qualcosa di funzionante e
che riuscite a capire.
I principianti spesso sono riluttanti a tornare sui loro passi e si spaventano allidea di can-
cellare anche una singola riga di codice (anche se sbagliata). Se vi fa sentire meglio,
copiate il programma in un altro file prima di sfrondarlo, potrete cos ripristinare i pezzi di
codice uno alla volta.
Trovare un bug difficile richiede lettura, esecuzione, rimuginazione e a volte ritornare sui
propri passi. Se rimanete bloccati su una di queste attivit, provate le altre.
13.11 Glossario
deterministico: Qualit di un programma di fare le stesse cose ogni volte che viene
eseguito, a parit di dati di input.
13.12. Esercizi 137
pseudocasuale: Detto di una sequenza di numeri che sembrano casuali, ma sono generati
da un programma deterministico.
debug con la papera di gomma: Fare il debug spiegando il problema ad un oggetto inani-
mato, come una papera di gomma. Articolare un problema pu aiutare a risolverlo,
nonostante la papera di gomma non sappia nulla di Python.
13.12 Esercizi
Esercizio 13.9. Il rango di una parola la sua posizione in un elenco di parole ordinate in base
alla frequenza: la parola pi comune ha rango 1, la seconda pi comune rango 2, ecc.
La legge di Zipf descrive una relazione tra rango e frequenza delle parole nei linguaggi na-
turali (http: // it. wikipedia. org/ wiki/ Legge_ di_ Zipf ), in particolare predice che la
frequenza, f , della parola di rango r :
f = cr s
dove s e c sono parametri che dipendono dal linguaggio e dal testo. Logaritmizzando ambo i lati
dellequazione, si ottiene:
Scrivete un programma che legga un testo da un file, conti le frequenza delle parole e stampi una
riga per ogni parola, in ordine decrescente di frequenza, con i valori di log f e log r. Usate un
programma a vostra scelta per costruire il grafico dei risultati e controllare se formano una retta.
Riuscite a stimare il valore di s?
Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/ zipf. py . Per avviare la mia risoluzione serve
il modulo di plotting matplotlib. Se avete installato Anaconda, avete gi matplotlib; altrimenti
potrebbe essere necessario installarlo.
138 Capitolo 13. Esercitazione: Scelta della struttura di dati
Capitolo 14
File
Questo capitolo spiega il concetto di programma persistente, che mantiene i propri dati
in archivi permanenti, e mostra come usare diversi tipi di archivi, come file e database.
14.1 Persistenza
La maggior parte dei programmi che abbiamo visto finora sono transitori, nel senso che
vengono eseguiti per breve tempo e producono un risultato, ma quando vengono chiusi i
loro dati svaniscono. Se rieseguite il programma, questo ricomincia da zero.
Altri programmi sono persistenti: sono eseguiti per un lungo tempo (o di continuo); man-
tengono almeno una parte dei loro dati archiviati in modo permanente, come su un di-
sco fisso; e se vengono arrestati e riavviati, riprendono il loro lavoro da dove lo avevano
lasciato.
Esempi di programmi persistenti sono i sistemi operativi, eseguiti praticamente ogni volta
che un computer viene acceso, e i web server, che lavorano di continuo in attesa di richieste
provenienti dalla rete.
Per i programmi, uno dei modi pi semplici di mantenere i loro dati di leggerli e scriverli
su file di testo. Abbiamo gi visto qualche programma che legge dei file di testo; in questo
capitolo ne vedremo alcuni che li scrivono.
Unalternativa conservare la situazione del programma in un database. In questo capitolo
mostrer un semplice database e un modulo, pickle, che rende agevole larchiviazione dei
dati.
open restituisce un oggetto file che fornisce i metodi per lavorare con il file.
Il primo operando detto stringa di formato, che contiene una o pi sequenze di formato,
che specificano il formato del secondo operando. Il risultato una stringa.
Per esempio, la sequenza di formato '%d' significa che il secondo operando dovrebbe
essere nel formato di numero intero in base decimale:
>>> cammelli = 42
>>> '%d' % cammelli
'42'
Il risultato la stringa '42', che non va confusa con il valore intero 42.
Se nella stringa c pi di una sequenza di formato, il secondo operando deve essere una
tupla. Ciascuna sequenza di formato corrisponde a un elemento della tupla, nellordine.
Lesempio che segue usa '%d' per formattare un intero, '%g' per formattare un decimale a
virgola mobile (floating-point), e '%s' per formattare una stringa:
>>> 'In %d anni ho contato %g %s.' % (3, 0.1, 'cammelli')
'In 3 anni ho contato 0.1 cammelli.'
Naturalmente, il numero degli elementi nella tupla deve essere pari a quello delle sequen-
ze di formato nella stringa, ed i tipi degli elementi devono corrispondere a quelli delle
sequenze di formato:
>>> '%d %d %d' % (1, 2)
TypeError: not enough arguments for format string
>>> '%d' % 'dollari'
TypeError: %d format: a number is required, not str
Nel primo esempio, non ci sono abbastanza elementi; nel secondo, lelemento del tipo
sbagliato.
Per saperne di pi sulloperatore di formato: https://docs.python.org/3/library/
stdtypes.html#printf-style-string-formatting. Unalternativa pi potente il me-
todo di formato delle stringhe, potete leggerne la documentazione sul sito https://docs.
python.org/3/library/stdtypes.html#str.format.
I percorsi visti finora sono semplici nomi di file, quindi sono percorsi relativi alla directory
corrente. Per avere invece il percorso assoluto, potete usare os.path.abspath:
142 Capitolo 14. File
>>> os.path.abspath('memo.txt')
'/home/dinsdale/memo.txt'
os.path fornisce altre funzioni per lavorare con nomi di file e percorsi. Per esempio,
os.path.exists controlla se un file o una cartella esistono:
>>> os.path.exists('memo.txt')
True
Se esiste, os.path.isdir controlla se una directory:
>>> os.path.isdir('memo.txt')
False
>>> os.path.isdir('/home/dinsdale')
True
Similmente, os.path.isfile controlla se un file.
os.listdir restituisce una lista dei file e delle altre directory nella cartella indicata:
>>> os.listdir(cwd)
['musica', 'immagini', 'memo.txt']
Per dimostrare luso di queste funzioni, lesempio seguente esplora il contenuto di una
directory, stampa il nome di tutti i file e si chiama ricorsivamente su tutte le sottodirectory.
def esplora(dirnome):
for nome in os.listdir(dirnome):
percorso = os.path.join(dirnome, nome)
if os.path.isfile(percorso):
print(percorso)
else:
esplora(percorso)
os.path.join prende il nome di una directory e il nome di un file e li unisce a formare un
percorso completo.
Il modulo os contiene una funzione di nome walk che simile a questa ma pi versatile.
Come esercizio, leggetene la documentazione e usatela per stampare i nomi dei file di
una data directory e delle sue sottodirectory. Soluzione: http://thinkpython2.com/code/
walk.py.
Utilizzare in questo modo listruzione try viene detto gestire uneccezione. Nellesempio
precedente, la clausola except stampa un messaggio di errore che non di grande aiuto.
In genere, gestire uneccezione vi d la possibilit di sistemare il problema, o riprovare, o
per lo meno arrestare il programma in maniera morbida.
14.6 Database
Un database un file che progettato per archiviare dati. Molti database sono organizzati
come un dizionario, nel senso che fanno una mappatura da chiavi in valori. La grande
differenza tra database e dizionari che i primi risiedono su disco (o altro dispositivo
permanente), e persistono quando il programma viene chiuso.
Il modulo dbm fornisce uninterfaccia per creare e aggiornare file di database. Come
esempio, creer un database che contiene le didascalie di alcuni file di immagini.
Se fate una nuova assegnazione a una chiave esistente, dbm sostituisce il vecchio valore:
144 Capitolo 14. File
14.7 Pickling
Un limite di dbm che le chiavi e i valori devono essere delle stringhe, oppure bytes. Se
cercate di utilizzare qualsiasi altro tipo, si verifica un errore.
Il modulo pickle pu essere di aiuto: trasforma quasi ogni tipo di oggetto in una stringa,
adatta per essere inserita in un database, e quindi ritrasforma la stringa in oggetto.
Potete usare pickle per archiviare in un database tutto ci che non una stringa. In effetti,
questa combinazione tanto frequente da essere stata incapsulata in un modulo chiamato
shelve.
14.8. Pipe 145
14.8 Pipe
Molti sistemi operativi forniscono uninterfaccia a riga di comando, nota anche come shell.
Le shell sono dotate di comandi per spostarsi nel file system e per lanciare le applicazio-
ni. Per esempio, in UNIX potete cambiare directory con il comando cd, visualizzarne il
contenuto con ls, e lanciare un web browser scrivendone il nome, per esempio firefox.
Qualsiasi programma lanciabile dalla shell pu essere lanciato anche da Python usando un
oggetto pipe, che rappresenta un programma in esecuzione.
Ad esempio, il comando Unix ls -l di norma mostra il contenuto della cartella attuale (in
formato esteso). Potete lanciare ls anche con os.popen1 :
>>> cmd = 'ls -l'
>>> fp = os.popen(cmd)
Largomento una stringa che contiene un comando shell. Il valore di ritorno un oggetto
che si comporta come un file aperto. Potete leggere loutput del processo ls una riga per
volta con readline, oppure ottenere tutto in una volta con read:
>>> res = fp.read()
Quando avete finito, chiudete il pipe come se fosse un file:
>>> stat = fp.close()
>>> print(stat)
None
Il valore di ritorno lo stato finale del processo ls; None significa che si chiuso
normalmente (senza errori).
Altro esempio, in molti sistemi Unix il comando md5sum legge il contenuto di un file e ne
calcola una checksum . Per saperne di pi: http://it.wikipedia.org/wiki/MD5. Questo
comando un mezzo efficiente per controllare se due file hanno lo stesso contenuto. La pro-
babilit che due diversi contenuti diano la stessa checksum piccolissima (per intenderci,
improbabile che succeda prima che luniverso collassi).
Potete allora usare un pipe per eseguire md5sum da Python e ottenere il risultato:
>>> nomefile = 'book.tex'
>>> cmd = 'md5sum ' + nomefile
>>> fp = os.popen(cmd)
>>> res = fp.read()
>>> stat = fp.close()
>>> print(res)
1e0033f0ed0656636de0d75144ba32e0 book.tex
>>> print(stat)
None
subprocess. Ma per i casi semplici, trovo che subprocess sia pi complicato del necessario. Pertanto continuer
ad usare popen finch non verr rimosso definitivamente.
146 Capitolo 14. File
def contarighe(nomefile):
conta = 0
for riga in open(nomefile):
conta += 1
return conta
print(contarighe('wc.py'))
Se eseguite questo programma, legge se stesso e stampa il numero delle righe nel file, che
7. Potete anche importare il file in questo modo:
>>> import wc
7
Ora avete un oggetto modulo wc:
>>> wc
<module 'wc' from 'wc.py'>
Loggetto modulo fornisce contarighe:
>>> wc.contarighe('wc.py')
7
Ecco come scrivere moduli in Python.
Lunico difetto di questo esempio che quando importate il modulo, esegue anche il codice
di prova in fondo. Di solito, invece, un modulo definisce solo delle nuove funzioni ma non
le esegue.
I programmi che verranno importati come moduli usano spesso questo costrutto:
if __name__ == '__main__':
print(contarighe('wc.py'))
__name__ una variabile predefinita che viene impostata allavvio del programma. Se
questo viene avviato come script, __name__ ha il valore '__main__'; in quel caso, il codi-
ce viene eseguito. Altrimenti, se viene importato come modulo, il codice di prova viene
saltato.
Come esercizio, scrivete questo esempio in un file di nome wc.py ed eseguitelo come script.
Poi avviate linterprete e scrivete import wc. Che valore ha __name__ quando il modulo
viene importato?
Se volete ricaricare un modulo potete usare la funzione reload, ma potrebbe dare delle
noie, quindi la cosa pi sicura riavviare linterprete e importare nuovamente il modulo.
14.10 Debug
Quando leggete e scrivete file, possibile incontrare dei problemi con gli spaziatori. Questi
errori sono difficili da correggere perch spazi, tabulazioni e ritorni a capo di solito non
sono visibili.
14.11. Glossario 147
Un altro problema in cui potreste imbattervi che sistemi diversi usano caratteri diversi
per indicare la fine della riga. Alcuni usano il carattere di ritorno a capo, rappresentato da
\n. Altri usano quello di ritorno carrello, rappresentato da \r. Alcuni usano entrambi. Se
spostate i file da un sistema allaltro, queste incongruenze possono causare errori.
Comunque, esistono per ogni sistema delle applicazioni che convertono da un formato a
un altro. Potete trovarne (e leggere altro sullargomento) sul sito http://it.wikipedia.
org/wiki/Ritorno_a_capo. Oppure, naturalmente, potete scriverne una voi.
14.11 Glossario
persistente: Di un programma eseguito per un tempo indefinito e che memorizza almeno
parte dei suoi dati in dispositivi permanenti.
stringa di formato: Stringa usata con loperatore di formato e che contiene le sequenze di
formato.
sequenza di formato: Sequenza di caratteri in una stringa di formato, come %d, che
specifica in quale formato deve essere un valore.
percorso assoluto: Un percorso che parte dalla cartella principale del file system.
14.12 Esercizi
Esercizio 14.1. Scrivete una funzione di nome sed che richieda come argomenti una stringa model-
lo, una stringa di sostituzione, e due nomi di file. La funzione deve leggere il primo file e scriverne il
contenuto nel secondo file (creandolo se necessario). Se la stringa modello compare da qualche parte
nel testo del file, la funzione deve sostituirla con la seconda stringa.
Se si verifica un errore in apertura, lettura, scrittura, chiusura del file, il vostro program-
ma deve gestire leccezione, stampare un messaggio di errore e terminare. Soluzione: http:
// thinkpython2. com/ code/ sed. py .
Esercizio 14.2. Se avete scaricato la mia soluzione dellEsercizio 12.2 dal sito
http: // thinkpython2. com/ code/ anagram_ sets. py , avrete visto che crea un di-
zionario che fa corrispondere una stringa ordinata di lettere alla lista di parole che
possono essere scritte con quelle lettere. Per esempio, 'opst' corrisponde alla lista
['opts', 'post', 'pots', 'spot', 'stop', 'tops'].
Scrivete un modulo che importi anagram_sets e fornisca due nuove funzioni: arch_anagrammi
deve archiviare il dizionario di anagrammi in uno shelf; leggi_anagrammi deve cercare una
parola e restituire una lista dei suoi anagrammi. Soluzione: http: // thinkpython2. com/ code/
anagram_ db. py
Esercizio 14.3. In una grande raccolta di file MP3 possono esserci pi copie della stessa canzone,
messe in cartelle diverse o con nomi di file differenti. Scopo di questo esercizio di ricercare i
duplicati.
1. Scrivete un programma che cerchi in una cartella e, ricorsivamente, nelle sue sottocartelle, e
restituisca un elenco dei percorsi completi di tutti i file con una stessa estensione (come .mp3).
Suggerimento: os.path contiene alcune funzioni utili per trattare nomi di file e percorsi.
2. Per riconoscere i duplicati, potete usare md5sum per calcolare la checksum di ogni file. Se
due file hanno la stessa checksum, significa che con ogni probabilit hanno lo stesso contenuto.
Classi e oggetti
A questo punto, sapete come usare le funzioni per organizzare il codice, e i tipi predefiniti
per organizzare i dati. Il passo successivo imparare la programmazione orientata agli
oggetti, che usa tipi personalizzati in modo da organizzare sia il codice che i dati. La
programmazione orientata agli oggetti un argomento vasto, per addentrarsi nel quale
occorrono alcuni capitoli.
Il codice degli esempi di questo capitolo scaricabile dal sito http://thinkpython2.com/
code/Point1.py; le soluzioni degli esercizi da http://thinkpython2.com/code/Point1_
soln.py.
Lultima opzione pi complessa delle altre, ma ha dei vantaggi che saranno presto chiariti.
Un tipo personalizzato, definito dal programmatore, chiamato anche classe. Una
definizione di classe ha questa sintassi:
class Punto:
"""Rappresenta un punto in un piano."""
150 Capitolo 15. Classi e oggetti
Punto
nuovo x 3.0
y 4.0
Lintestazione indica che la nuova classe si chiama Punto. Il corpo una stringa di docu-
mentazione che spiega cosa fa la classe. Al suo interno si possono poi definire metodi e
variabili, ma ci arriveremo tra poco.
La definizione di una classe di nome Punto crea un oggetto classe.
>>> Punto
<class '__main__.Punto'>
Poich la classe Punto stata definita al livello principale, il suo cognome e nome
__main__.Punto.
Loggetto classe simile ad uno stampo che ci permette di fabbricare degli oggetti. Per
creare un nuovo oggetto Punto, basta chiamare Punto come se fosse una funzione.
>>> nuovo = Punto()
>>> nuovo
<__main__.Punto object at 0xb7e9d3ac>
Il valore di ritorno un riferimento ad un oggetto Punto, che qui abbiamo assegnato alla
variabile nuovo. La creazione di un nuovo oggetto detta istanziazione, e loggetto
unistanza della classe.
Quando stampate unistanza, Python informa a quale classe appartiene e in quale posi-
zione di memoria collocata (il prefisso 0x significa che il numero che segue in formato
esadecimale).
Ogni oggetto unistanza di una qualche classe, per cui i termini oggetto ed istanza
sono equivalenti. In questa sede, utilizzer istanza per indicare che sto parlando di un
tipo personalizzato.
15.2 Attributi
Potete assegnare dei valori ad unistanza usando la notazione a punto:
>>> nuovo.x = 3.0
>>> nuovo.y = 4.0
Questa sintassi simile a quella usata per la selezione di una variabile appartenente ad un
modulo, tipo math.pi o string.whitespace. In questo caso per, stiamo assegnando dei
valori a degli elementi di un oggetto, ai quali stato attribuito un nome (x e y). Questi
elementi sono detti attributi.
Il diagramma di stato in Figura 15.1 mostra il risultato delle assegnazioni. Un diagramma
di stato che illustra un oggetto e i suoi attributi detto diagramma di oggetto .
La variabile nuovo fa riferimento ad un oggetto Punto che contiene due attributi, ed ogni
attributo fa riferimento ad un numero in virgola mobile.
Potete leggere il valore di un attributo usando la stessa sintassi:
15.3. Rettangoli 151
>>> nuovo.y
4.0
>>> x = nuovo.x
>>> x
3.0
Lespressione nuovo.x significa: Vai alloggetto a cui nuovo fa riferimento e prendi il va-
lore di x. In questo esempio, assegniamo il valore ad una variabile di nome x. Non c
conflitto tra la variabile locale x e lattributo x.
Per esercizio, scrivete una funzione di nome distanza_tra_punti che riceva due Punti
come argomenti e ne restituisca la distanza.
15.3 Rettangoli
A volte abbastanza ovvio stabilire gli attributi necessari ad un oggetto, ma in altre oc-
casioni occorre fare delle scelte. Immaginate di progettare una classe che rappresenti un
rettangolo: quali attributi dovete usare per specificarne le dimensioni e la collocazione nel
piano? Per semplicit, ignorate linclinazione e supponete che il rettangolo sia allineato in
orizzontale o verticale.
difficile stabilire quale delle due opzioni sia la migliore, ma giusto per fare un esempio
implementeremo la prima.
Rettangolo
box larghezza 100.0 Punto
altezza 200.0 x 0.0
angolo y 0.0
class Rettangolo:
"""Rappresenta un rettangolo.
La Figura 15.2 mostra lo stato di questo oggetto. Un oggetto che un attributo di un altro
oggetto detto oggetto contenuto (embedded).
Come esercizio, scrivete una funzione di nome sposta_rettangolo che prenda come para-
metri un Rettangolo e due valori dx e dy. La funzione deve spostare il rettangolo nel piano,
aggiungendo dx alla coordinata x di angolo, e aggiungendo dy alla coordinata y di angolo.
15.6 Copia
Abbiamo gi visto che gli alias possono rendere il programma difficile da leggere, perch
una modifica in un punto del programma pu dare degli effetti inattesi in un altro punto.
Non semplice tenere traccia di tutte le variabili che potrebbero fare riferimento ad un dato
oggetto.
La copia di un oggetto spesso una comoda alternativa allalias. Il modulo copy contiene
una funzione, anchessa di nome copy, che permette di duplicare qualsiasi oggetto:
>>> p1 = Punto()
>>> p1.x = 3.0
>>> p1.y = 4.0
False
>>> p1 == p2
False
Loperatore is indica che p1 e p2 non sono lo stesso oggetto, come volevasi dimostrare. Ma
forse vi aspettavate che loperatore == desse True, perch i due punti contengono gli stessi
dati. Invece, dovete sapere che, nel caso di istanze, il comportamento predefinito dello-
peratore == lo stesso delloperatore is: controlla lidentit delloggetto e non lequivalen-
za. Questo perch, per i tipi personalizzati, Python non sa cosa debba essere considerato
equivalente. O almeno, non lo sa ancora.
Nellusare copy.copy per duplicare un Rettangolo, noterete che copia loggetto Rettangolo
ma non loggetto Punto contenuto.
>>> box2 = copy.copy(box)
>>> box2 is box
False
>>> box2.angolo is box.angolo
True
La Figura 15.3 mostra la situazione del diagramma di oggetto.
Questa operazione chiamata copia shallow (o copia superficiale) perch copia loggetto
ed ogni riferimento che contiene, ma non gli oggetti contenuti.
Nella maggior parte dei casi, questo non il comportamento ideale. Nel nostro esem-
pio, invocare accresci_rettangolo su uno dei Rettangoli non influenzerebbe laltro, ma
invocare sposta_rettangolo su uno dei due, influenzerebbe entrambi! Tutto ci genera
confusione ed foriero di errori.
Fortunatamente, il modulo copy dotato anche di un altro metodo chiamato deepcopy che
non solo copia loggetto, ma anche gli oggetti a cui si riferisce, e gli oggetti a cui questi
ultimi a loro volta si riferiscono, e cos via. Non vi sorprender che questa si chiami copia
profonda.
>>> box3 = copy.deepcopy(box)
>>> box3 is box
False
>>> box3.angolo is box.angolo
False
box3 e box sono oggetti completamente diversi.
15.7 Debug
Iniziando a lavorare con gli oggetti, facile imbattersi in alcuni nuovi tipi di eccezioni. Se
cercate di accedere ad un attributo che non esiste, si verifica un AttributeError:
>>> p = Punto()
>>> p.x = 3
>>> p.y = 4
>>> p.z
AttributeError: Punto instance has no attribute 'z'
Se non siete sicuri di che tipo sia un oggetto, potete chiederlo:
>>> type(p)
<class '__main__.Punto'>
Si pu usare anche isinstance per controllare se un oggetto unistanza di una classe:
>>> isinstance(p, Punto)
True
Se volete sapere se un oggetto ha un certo attributo, usate la funzione predefinita hasattr:
15.8 Glossario
classe: Tipo di dato personalizzato definito dal programmatore. Una definizione di classe
crea un nuovo oggetto classe.
oggetto classe: Oggetto che contiene le informazioni su un tipo personalizzato e che pu
essere usato per creare istanze del tipo.
istanza: Oggetto che appartiene ad una classe.
instanziare: Creare un nuovo oggetto.
attributo: Uno dei valori associati ad un oggetto, dotato di un nome.
oggetto contenuto (embedded): Oggetto che contenuto come attributo di un altro
oggetto (detto contenitore).
156 Capitolo 15. Classi e oggetti
copia shallow: copia superficiale dei contenuti di un oggetto, senza includere alcun ri-
ferimento ad eventuali oggetti contenuti; implementata grazie alla funzione copy
del modulo copy.
copia profonda: Copia del contenuto di un oggetto e anche degli eventuali oggetti interni
e degli oggetti a loro volta contenuti in essi; implementata grazie alla funzione
deepcopy del modulo copy.
diagramma di oggetto: Diagramma che mostra gli oggetti, i loro attributi e i valori di
questi ultimi.
15.9 Esercizi
Esercizio 15.1. Scrivete una definizione di classe di nome Cerchio, avente gli attributi centro e
raggio, dove centro un oggetto Punto e raggio un numero.
Istanziate un oggetto Cerchio che rappresenti un cerchio con il centro nel punto (150, 100) e di
raggio 75.
Esercizio 15.2. Scrivete una funzione di nome disegna_rett che prenda un oggetto Turtle e un
Rettangolo e usi la Tartaruga per disegnare il Rettangolo. Vedere il Capitolo 4 per esempi di uso
degli oggetti Turtle.
Scrivete una funzione di nome disegna_cerchio che prenda un oggetto Turtle e un Cerchio, e
disegni il Cerchio.
Classi e funzioni
Ora che sappiamo come creare dei nuovi tipi, il passo successivo scrivere delle funzioni
che prendano i tipi personalizzati come parametri e restituiscano dei risultati. In questo
capitolo presenter anche lo stile di programmazione funzionale e due nuove tecniche
di sviluppo.
Il codice degli esempi di questo capitolo scaricabile dal sito http://thinkpython2.com/
code/Time1.py. Le soluzioni degli esercizi si trovano qui: http://thinkpython2.com/
code/Time1_soln.py.
16.1 Tempo
Facciamo un altro esempio di tipo personalizzato, creato dal programmatore, e definiamo
una classe chiamata Tempo che permette di rappresentare unora del giorno:
class Tempo:
"""Rappresenta un'ora del giorno.
Tempo
tempo ora 11
minuto 59
secondo 30
return somma
Sebbene questa funzione sia corretta, comincia ad essere lunga. Tra poco vedremo
unalternativa pi concisa.
16.3 Modificatori
Ci sono casi in cui utile che una funzione possa modificare gli oggetti che assume co-
me parametri. I cambiamenti risulteranno visibili anche al chiamante. Funzioni che si
comportano in questo modo sono dette modificatori.
In questo caso non pi sufficiente un unico riporto tra secondi e minuti: dobbiamo fare in
modo di ripetere il controllo pi volte, finch tempo.secondo diventa minore di 60. Allora,
una possibile soluzione quella di sostituire le istruzioni if con delle istruzioni while.
Questo renderebbe la funzione corretta, ma non molto efficiente.
Come esercizio, scrivete una versione corretta di incremento che non contenga alcun ciclo.
160 Capitolo 16. Classi e funzioni
Tutto quello che pu essere fatto con i modificatori pu anche essere fatto con le funzioni
pure. Tanto vero che alcuni linguaggi di programmazione prevedono unicamente lu-
so di funzioni pure. Si pu affermare che i programmi che utilizzano funzioni pure sono
pi veloci da sviluppare e meno soggetti ad errori rispetto a quelli che fanno uso dei mo-
dificatori. Ma in qualche caso i modificatori convengono, perch i programmi funzionali
risultano meno efficienti.
In linea generale, raccomando di usare funzioni pure quando possibile e usare i modifica-
tori solo se c un evidente vantaggio nel farlo. Questo tipo di approccio pu essere definito
stile di programmazione funzionale.
Per esercizio, scrivete una versione pura di incremento che crei e restituisca un nuovo
oggetto Tempo anzich modificare il parametro.
Sebbene questo approccio possa essere abbastanza efficace, specie se non avete una ade-
guata conoscenza del problema, pu condurre a scrivere del codice inutilmente complesso
(perch deve affrontare molti casi particolari) e poco affidabile (dato che difficile essere
certi che tutti gli errori siano stati rimossi).
Quando abbiamo scritto somma_tempo e incremento, stavamo a tutti gli effetti calcolando
una addizione in base 60, e questo il motivo per cui dovevamo gestire i riporti tra secondi
e minuti e tra minuti e ore.
def int_in_tempo(secondi):
tempo = Tempo()
minuti, tempo.secondo = divmod(secondi, 60)
tempo.ora, tempo.minuto = divmod(minuti, 60)
return tempo
Per convincervi della esattezza di queste funzioni, pensateci un po su e fate qualche prova.
Una maniera di collaudarle controllare che tempo_in_int(int_in_tempo(x)) == x per
vari valori di x. Questo un esempio di controllo di coerenza.
Quando vi siete convinti, potete usarle per riscrivere somma_tempo:
def somma_tempo(t1, t2):
secondi = tempo_in_int(t1) + tempo_in_int(t2)
return int_in_tempo(secondi)
Questa versione pi concisa delloriginale e pi facile da verificare.
Come esercizio, riscrivete incremento usando tempo_in_int e int_in_tempo.
Sicuramente, la conversione numerica da base 60 a base 10 e viceversa pi astratta e meno
immediata rispetto al lavoro diretto con i tempi, che istintivamente migliore.
Ma avendo lintuizione di trattare i tempi come numeri in base 60, e investendo il tempo ne-
cessario per scrivere le funzioni di conversione (tempo_in_int e int_in_tempo), abbiamo
ottenuto un programma molto pi corto, facile da leggere e correggere, e pi affidabile.
Risulta anche pi semplice aggiungere nuove caratteristiche, in un secondo tempo. Ad
esempio, immaginate di dover sottrarre due Tempi per determinare lintervallo trascor-
so. Lapproccio iniziale avrebbe reso necessaria limplementazione di una sottrazione con
il prestito. Invece, con le funzioni di conversione, molto pi facile e rapido avere un
programma corretto.
Paradossalmente, qualche volta rendere un problema pi difficile (o pi generale) lo rende
pi semplice, perch ci sono meno casi particolari da gestire e minori possibilit di errore.
16.5 Debug
Un oggetto Tempo ben impostato se i valori di minuto e secondo sono compresi tra 0 e
60 (zero incluso ma 60 escluso) e se ora positiva. ora e minuto devono essere interi, ma
potremmo anche permettere a secondo di avere una parte decimale.
Requisiti come questi sono detti invarianti perch devono essere sempre soddisfatti. In
altre parole, se non sono soddisfatti significa che qualcosa non andato per il verso giusto.
Scrivere del codice per controllare le invarianti pu servire a trovare errori e a identificarne
le cause. Per esempio, potete scrivere una funzione tempo_valido che prende un oggetto
Tempo e restituisce False se viola uninvariante:
def tempo_valido(tempo):
if tempo.ora < 0 or tempo.minuto < 0 or tempo.secondo < 0:
return False
if tempo.minuto >= 60 or tempo.secondo >= 60:
return False
return True
162 Capitolo 16. Classi e funzioni
Allinizio di ogni funzione, potete controllare largomento per assicurarvi della sua
validit:
def somma_tempo(t1, t2):
if not tempo_valido(t1) or not tempo_valido(t2):
raise ValueError, 'oggetto Tempo non valido in somma_tempo'
secondi = tempo_in_int(t1) + tempo_in_int(t2)
return int_in_tempo(secondi)
Oppure potete usare unistruzione assert, che controlla una data invariante e solleva
uneccezione in caso di difetti:
def somma_tempo(t1, t2):
assert tempo_valido(t1) and tempo_valido(t2)
secondi = tempo_in_int(t1) + tempo_in_int(t2)
return int_in_tempo(secondi)
Le istruzioni assert sono utili perch permettono di distinguere il codice che tratta le
condizioni normali da quello che controlla gli errori.
16.6 Glossario
prototipo ed evoluzioni: Tecnica di sviluppo del programma a partire da un prototipo che
viene gradualmente provato, esteso e migliorato.
sviluppo pianificato: Tecnica di sviluppo che comporta profonde conoscenze del proble-
ma e maggiore pianificazione rispetto allo sviluppo incrementale o per prototipo.
funzione pura: Funzione che non modifica gli oggetti ricevuti come argomenti. La
maggior parte delle funzioni pure sono produttive.
modificatore: Funzione che cambia uno o pi oggetti ricevuti come argomenti. La maggior
parte dei modificatori sono vuoti, ovvero restituiscono None.
invariante: Condizione che deve sempre essere vera durante lesecuzione del programma.
16.7 Esercizi
Il codice degli esempi di questo capitolo scaricabile dal sito http://thinkpython2.com/
code/Time1.py; le soluzioni degli esercizi si trovano in http://thinkpython2.com/code/
Time1_soln.py.
16.7. Esercizi 163
Esercizio 16.1. Scrivete una funzione di nome moltiplica_tempo che accetti un oggetto Tempo
e un numero, e restituisca un nuovo oggetto Tempo che contiene il prodotto del Tempo iniziale per il
numero.
Usate poi moltiplica_tempo per scrivere una funzione che prenda un oggetto Tempo che rappre-
senta il tempo finale di una gara, e un numero che rappresenta la distanza percorsa, e restituisca un
oggetto Tempo che rappresenta la media di gara (tempo al chilometro).
Esercizio 16.2. Il modulo datetime fornisce loggetto time, simile alloggetto Tempo di questo
capitolo, ma che contiene un ricco insieme di metodi e operatori. Leggetene la documentazione sul
sito http: // docs. python. org/ 3/ library/ datetime. html .
1. Usate il modulo datetime per scrivere un programma che ricavi la data odierna e visualizzi
il giorno della settimana.
2. Scrivete un programma che riceva una data di nascita come input e visualizzi let dellutente
e il numero di giorni, ore, minuti e secondi che mancano al prossimo compleanno.
3. Date due persone nate in giorni diversi, esiste un giorno in cui uno ha unet doppia dellaltro.
Questo il loro Giorno del Doppio. Scrivete un programma che prenda due date di nascita
e calcoli quando si verifica il Giorno del Doppio.
4. Un po pi difficile: scrivetene una versione pi generale che calcoli il giorno in cui una
persona ha n volte let di unaltra.
Classi e metodi
Gli oggetti corrispondono spesso ad un oggetto o concetto del mondo reale, mentre
i metodi che operano sugli oggetti corrispondono spesso al modo in cui gli oggetti
interagiscono tra loro nella realt quotidiana.
Per esempio, la classe Tempo definita nel Capitolo 16 corrisponde al modo in cui le persone
pensano alle ore del giorno, e le funzioni che abbiamo definite corrispondono al tipo di ope-
razioni che le persone fanno con il tempo. Allo stesso modo, le classi Punto e Rettangolo
nel Capitolo 15 corrispondono ai rispettivi concetti matematici.
Finora, non abbiamo tratto vantaggio dalle capacit di supporto della programmazione
orientata agli oggetti fornite da Python. A dire il vero, queste funzionalit non sono indi-
spensabili; piuttosto, forniscono una sintassi alternativa per fare le cose che abbiamo gi
fatto. Ma in molti casi questa alternativa pi concisa e si adatta in modo pi accurato alla
struttura del programma.
166 Capitolo 17. Classi e metodi
Ad esempio, nel programma Time1.py non c una chiara connessione tra la definizio-
ne della classe e le definizioni di funzione che seguono. A un esame pi attento, per
evidente che tutte queste funzioni ricevono almeno un oggetto Tempo come argomento.
Questa osservazione giustifica lesistenza dei metodi; un metodo una funzione associata
ad una particolare classe. Abbiamo gi visto qualche metodo per le stringhe, le liste, i
dizionari e le tuple. In questo capitolo, definiremo dei metodi per i tipi personalizzati.
Da un punto di vista logico, i metodi sono la stessa cosa delle funzioni, ma con due
differenze sintattiche:
I metodi sono definiti allinterno di una definizione di classe, per rendere esplicita la
relazione tra la classe stessa ed il metodo.
La sintassi per invocare un metodo diversa da quella usata per chiamare una
funzione.
Nei prossimi paragrafi prenderemo le funzioni scritte nei due capitoli precedenti e le tra-
sformeremo in metodi. Questa trasformazione puramente meccanica e si fa seguendo una
serie di passi: se siete in grado di convertire da funzione a metodo e viceversa, riuscirete
anche a scegliere la forma migliore, qualsiasi cosa dobbiate fare.
def stampa_tempo(tempo):
print('%.2d:%.2d:%.2d' % (tempo.ora, tempo.minuto, tempo.secondo))
Per chiamare questa funzione occorre passare un oggetto Tempo come argomento:
>>> inizio = Tempo()
>>> inizio.ora = 9
>>> inizio.minuto = 45
>>> inizio.secondo = 00
>>> stampa_tempo(inizio)
09:45:00
Per trasformare stampa_tempo in un metodo, tutto quello che dobbiamo fare spostare la
definizione della funzione allinterno della definizione della classe. Notate bene la modifica
nellindentazione.
class Tempo:
def stampa_tempo(tempo):
print('%.2d:%.2d:%.2d' % (tempo.ora, tempo.minuto, tempo.secondo))
Ora ci sono due modi di chiamare stampa_tempo. Il primo (e meno usato) utilizzare la
sintassi delle funzioni:
>>> Tempo.stampa_tempo(inizio)
09:45:00
17.3. Un altro esempio 167
In questo uso della notazione a punto, Tempo il nome della classe e stampa_tempo il
nome del metodo. inizio passato come parametro.
Il secondo modo, pi conciso, usare la sintassi dei metodi:
>>> inizio.stampa_tempo()
09:45:00
Sempre usando la dot notation, stampa_tempo ancora il nome del metodo, mentre inizio
loggetto sul quale il metodo invocato, che chiamato il soggetto. Come il soggetto
di una frase ci a cui si riferisce la frase, il soggetto del metodo ci a cui si applica
linvocazione del metodo.
Allinterno del metodo, il soggetto viene assegnato al primo dei parametri: in questo caso,
inizio viene assegnato a tempo.
Per convenzione, il primo parametro di un metodo viene chiamato self, di conseguenza
bene riscrivere stampa_tempo cos:
class Tempo:
def stampa_tempo(self):
print('%.2d:%.2d:%.2d' % (self.ora, self.minuto, self.secondo))
La ragione di questa convenzione una metafora implicita:
Questo cambio di prospettiva sar anche pi elegante, ma cogliere la sua utilit non
immediato. Nei semplici esempi che abbiamo visto finora, pu non esserlo. Ma in altri
casi, spostare la responsabilit dalle funzioni agli oggetti rende possibile scrivere funzioni
(o metodi) pi versatili e rende pi facile mantenere e riusare il codice.
Come esercizio, riscrivete tempo_in_int (vedere Paragrafo 16.4) come metodo. Potreste
pensare di riscrivere anche int_in_tempo come metodo, ma non avrebbe molto senso: non
vi sarebbe alcun oggetto sul quale invocarlo.
>>> inizio.stampa_tempo()
09:45:00
>>> fine = inizio.incremento(1337)
>>> fine.stampa_tempo()
10:07:17
Il soggetto, inizio, viene assegnato quale primo parametro, a self. Largomento, 1337,
viene assegnato quale secondo parametro, a secondi.
def __str__(self):
return '%.2d:%.2d:%.2d' % (self.ora, self.minuto, self.secondo)
Quando stampate un oggetto con listruzione di stampa, Python invoca il metodo str:
>>> tempo = Tempo(9, 45)
>>> print(tempo)
09:45:00
Personalmente, quando scrivo una nuova classe, quasi sempre inizio con lo scrivere
__init__, che rende pi facile istanziare un oggetto, e __str__, che utile per il debugging.
Come esercizio, scrivete un metodo str per la classe Punto. Create un oggetto Punto e
stampatelo.
170 Capitolo 17. Classi e metodi
17.9 Polimorfismo
Lo smistamento in base al tipo utile alloccorrenza, ma (fortunatamente) non sempre
necessario. Spesso potete evitarlo scrivendo le funzioni in modo che operino correttamente
con argomenti di tipo diverso.
172 Capitolo 17. Classi e metodi
Molte delle funzioni che abbiamo scritto per le stringhe, funzioneranno anche con qualsiasi
altro tipo di sequenza. Per esempio, nel Paragrafo 11.2 abbiamo usato istogramma per
contare quante volte ciascuna lettera appare in una parola.
def istogramma(s):
d = dict()
for c in s:
if c not in d:
d[c] = 1
else:
d[c] = d[c]+1
return d
Questa funzione applicabile anche a liste, tuple e perfino dizionari, a condizione che gli
elementi di s siano idonei allhashing, in modo da poter essere usati come chiavi in d.
>>> t = ['spam', 'uovo', 'spam', 'spam', 'bacon', 'spam']
>>> istogramma(t)
{'bacon': 1, 'uovo': 1, 'spam': 4}
Le funzioni che sono in grado di operare con tipi diversi sono dette polimorfiche. Il po-
limorfismo facilita il riuso del codice. Ad esempio, la funzione predefinita sum, che addi-
ziona gli elementi di una sequenza, funziona alla sola condizione che gli elementi della
sequenza siano addizionabili.
Dato che agli oggetti Tempo abbiamo fornito un metodo add, funzionano con sum:
>>> t1 = Tempo(7, 43)
>>> t2 = Tempo(7, 41)
>>> t3 = Tempo(7, 37)
>>> totale = sum([t1, t2, t3])
>>> print(totale)
23:01:00
In linea generale, se tutte le operazioni allinterno di una funzione si possono applicare ad
un dato tipo, la funzione pu operare con quel tipo.
Il miglior genere di polimorfismo quello involontario, quando scoprite che una funzione
che avete gi scritto pu essere applicata anche ad un tipo che non avevate previsto.
17.10 Debug
consentito aggiungere attributi in qualsiasi momento dellesecuzione di un programma,
ma se avete oggetti dello stesso tipo che non hanno gli stessi attributi, facile generare
errori. Inizializzare tutti gli attributi di un oggetto nel metodo init considerata una prassi
migliore.
Se non siete certi che un oggetto abbia un particolare attributo, potete usare la funzione
predefinita hasattr (vedere Paragrafo 15.7).
Un altro modo di accedere agli attributi la funzione predefinita vars, che prende un
oggetto e restituisce un dizionario che fa corrispondere nomi degli attributi (come stringhe)
e i relativi valori:
17.11. Interfaccia e implementazione 173
>>> p = Punto(3, 4)
>>> vars(p)
{'y': 4, 'x': 3}
Per gli scopi del debug, pu essere utile tenere questa funzione a portata di mano:
def stampa_attributi(oggetto):
for attr in vars(oggetto):
print(attr, getattr(oggetto, attr))
stampa_attributi attraversa il dizionario e stampa ciascun nome di attributo con il suo
valore.
Per esempio, in questo capitolo abbiamo sviluppato una classe che rappresenta unora
del giorno. I metodi esposti da questa classe comprendono tempo_in_int, viene_dopo,
e somma_tempo.
Come alternativa, avremmo potuto sostituire quegli attributi con un singolo numero inte-
ro, come secondi trascorsi dalla mezzanotte. Con questa implementazione, alcuni metodi
come viene_dopo, sarebbero diventati pi facili da scrivere, ma altri pi difficili.
Dopo aver sviluppato una nuova classe, potreste scoprire una implementazione miglio-
re. Se altre parti del programma usano quella classe, cambiare linterfaccia pu essere
dispendioso in termini di tempo e fonte di errori.
17.12 Glossario
linguaggio orientato agli oggetti: Linguaggio che possiede delle caratteristiche, come tipi
personalizzati e metodi, che facilitano la programmazione orientata agli oggetti.
174 Capitolo 17. Classi e metodi
17.13 Esercizi
Esercizio 17.1. Scaricate il codice degli esempi di questo capitolo (http: // thinkpython2.
com/ code/ Time2. py ). Cambiate gli attributi di Tempo con un singolo intero che rappresen-
ta i secondi dalla mezzanotte. Quindi modificate i metodi (e la funzione int_in_tempo) in
modo che funzionino con la nuova implementazione. Non dovete cambiare il codice di prova
in main. Quando avete finito, loutput dovrebbe essere lo stesso di prima. Soluzione: http:
// thinkpython2. com/ code/ Time2_ soln. py .
Esercizio 17.2. Questo esercizio un aneddoto monitorio su uno degli errori pi comuni e difficili
da trovare in Python. Scrivete una definizione di una classe di nome Canguro con i metodi seguenti:
Provate il codice creando due oggetti Canguro, assegnandoli a variabili di nome can e guro, e
aggiungendo poi guro al contenuto della tasca di can.
Scaricate http: // thinkpython2. com/ code/ BadKangaroo. py . Contiene una soluzione al
problema precedente, ma con un grande e serio errore. Trovatelo e sistematelo.
Se vi bloccate, potete scaricare http: // thinkpython2. com/ code/ GoodKangaroo. py , che
spiega il problema e illustra una soluzione.
Capitolo 18
Ereditariet
Se non giocate a poker, potete leggere qualcosa in proposito sul sito http://it.
wikipedia.org/wiki/Poker, ma non un obbligo: vi spiegher quello che serve.
Il codice degli esempi di questo capitolo scaricabile da http://thinkpython2.com/code/
Card.py.
Se vogliamo definire un nuovo oggetto che rappresenti una carta da gioco, evidente quali
attributi dovrebbe avere: valore e seme. meno evidente stabilire di che tipo devono
essere questi attributi. Una possibilit usare stringhe contenenti parole come 'Picche'
per i semi e 'Regina' per i valori. Ma un problema di questa implementazione che non
facile confrontare le carte per vedere quale abbia un seme o un valore superiore.
Unalternativa usare degli interi per codificare valori e semi. In questo contesto, codifi-
care significa determinare una corrispondenza tra numeri e semi o numeri e valori. Non
significa che debba essere un segreto (quello criptare).
Picche 7 3
Cuori 7 2
Quadri 7 1
Fiori 7 0
176 Capitolo 18. Ereditariet
In questo modo, diventa facile confrontare le carte: siccome ai semi pi alti corrispondono
numeri pi alti, si possono confrontare i semi confrontando i loro codici corrispondenti.
Nel caso dei valori, la corrispondenza abbastanza immediata: ogni valore numerico
corrisponde al rispettivo intero, mentre per le figure:
Fante 7 11
Regina 7 12
Re 7 13
Uso il simbolo 7 per chiarire che queste corrispondenze non fanno parte del programma
Python. Fanno parte del progetto del programma, ma non compaiono esplicitamente nel
codice.
Ecco come si pu presentare la definizione di classe per Carta:
class Carta:
"""Rappresenta una carta da gioco standard."""
def __str__(self):
return '%s di %s' % (Carta.nomi_valori[self.valore],
Carta.nomi_semi[self.seme])
Variabili come nomi_semi e nomi_valori, che sono definite dentro la classe ma esterna-
mente a ogni metodo, sono chiamate attributi di classe perch sono associati alloggetto
classe Carta.
Questo termine li distingue da variabili come seme e valore, che sono chiamati attributi
di istanza perch sono associati ad una specifica istanza.
Ad entrambi i tipi si accede usando la notazione a punto. Per esempio in __str__, self
un oggetto carta e self.valore il suo valore. Allo stesso modo, Carta un oggetto
classe, e Carta.nomi_valori una lista di stringhe associata alla classe.
18.3. Confrontare le carte 177
type list
Carta nomi_semi
list
nomi_valori
Carta
carta1 seme 1
valore 11
Ogni carta ha i suoi propri seme e valore, ma esiste una sola copia di nomi_semi e
nomi_valori.
Mettendo insieme il tutto, lespressione Carta.nomi_valori[self.valore] significa usa
lattributo valore delloggetto self come indice nella lista nomi_valori dalla classe Carta,
e seleziona la stringa corrispondente.
Il primo elemento della lista nomi_valori None perch non esiste una carta di valore
zero. Includendo None come segnaposto, otteniamo una corrispondenza corretta per cui
allindice 2 corrisponde la stringa '2', e cos via. Per evitare questo trucco, avremmo potuto
usare un dizionario al posto di una lista.
Con i metodi che abbiamo visto fin qui, possiamo creare e stampare i nomi delle carte:
>>> carta1 = Carta(2, 11)
>>> print(carta1)
Fante di Cuori
La Figura 18.1 un diagramma delloggetto classe Carta e di una Carta, sua istanza. Carta
un oggetto classe, quindi di tipo type. carta1 invece di tipo Carta. (Per motivi di
spazio ho omesso i contenuti di nomi_semi e nomi_valori).
def __init__(self):
self.carte = []
for seme in range(4):
for valore in range(1, 14):
carta = Carta(seme, valore)
self.carte.append(carta)
Il modo pi facile di popolare il mazzo quello di usare un ciclo nidificato. Il ciclo pi
esterno enumera i semi da 0 a 3; quello interno enumera i valori da 1 a 13. Ogni iterazione
crea una nuova carta del seme e valore correnti e la accoda nella lista self.carte.
def __str__(self):
18.6. Aggiungere, togliere, mescolare e ordinare 179
res = []
for carta in self.carte:
res.append(str(carta))
return '\n'.join(res)
Questo metodo illustra un modo efficiente di accumulare una stringa lunga: costruire una
lista di stringhe e poi usare il metodo delle stringhe join. La funzione predefinita str
invoca il metodo __str__ su ciascuna carta e restituisce la rappresentazione della stringa.
Dato che invochiamo join su un carattere di ritorno a capo, le carte sono stampate su righe
separate. Ed ecco quello che risulta:
>>> mazzo = Mazzo()
>>> print(mazzo)
Asso di Fiori
2 di Fiori
3 di Fiori
...
10 di Picche
Fante di Picche
Regina di Picche
Re di Picche
Anche se il risultato viene visualizzato su 52 righe, si tratta di ununica lunga stringa che
contiene caratteri di ritorno a capo.
def togli_carta(self):
return self.carte.pop()
Siccome pop rimuove lultima carta della lista, come se distribuissimo le carte dal fondo
del mazzo.
Per aggiungere una carta, usiamo il metodo delle liste append:
#all'interno della classe Mazzo:
Per fare un altro esempio, scriviamo anche un metodo per un Mazzo di nome mescola,
usando la funzione shuffle contenuta nel modulo random:
# all'interno della classe Mazzo:
def mescola(self):
random.shuffle(self.carte)
Non scordate di importare random.
Come esercizio, scrivete un metodo per Mazzo di nome ordina che usi il metodo delle liste
sort per ordinare le carte in un Mazzo. Per determinare il criterio di ordinamento, sort
utilizza il metodo __lt__ che abbiamo definito.
18.7 Ereditariet
Lereditariet la capacit di definire una nuova classe come versione modificata di una
classe gi esistente.
Come esempio, supponiamo di voler creare una classe che rappresenti una mano di car-
te, vale a dire un gruppo di carte distribuite a un giocatore. Una mano simile a un maz-
zo: entrambi sono fatti di carte, ed entrambi richiedono operazioni come laggiunta e la
rimozione di carte.
Daltra parte, ci sono altre operazioni che servono per la mano ma che non hanno senso per
il mazzo. Nel poker, ad esempio, dobbiamo confrontare due mani per vedere quale vince.
Nel bridge, utile calcolare il punteggio della mano per decidere la dichiarazione.
Per definire una nuova classe che eredita da una classe esistente, basta scrivere tra parentesi
il nome della classe esistente:
class Mano(Mazzo):
"""Rappresenta una mano di carte da gioco."""
Questa definizione indica che Mano eredita da Mazzo; ci comporta che per Mano possiamo
utilizzare i metodi di Mazzo come togli_carta e aggiungi_carta.
In questo esempio, Mano eredita __init__ da Mazzo, ma in questo caso il metodo non fa
la cosa giusta: invece di popolare la mano con 52 nuove carte, il metodo init di Mano
dovrebbe inizializzare carte con una lista vuota.
Ma se noi specifichiamo un nuovo metodo init nella classe Mano, esso andr a sovrascrivere
quello della classe madre Mazzo:
# all'interno della classe Mano:
Allora, quando si crea una Mano, Python invoca questo metodo init specifico e non quello
di Mazzo:
>>> mano = Mano('nuova mano')
>>> mano.carte
[]
>>> mano.label
'nuova mano'
Gli altri metodi vengono ereditati da Mazzo, pertanto possiamo usare togli_carta e
aggiungi_carta per distribuire una carta:
>>> mazzo = Mazzo()
>>> carta = mazzo.togli_carta()
>>> mano.aggiungi_carta(carta)
>>> print(mano)
Re di Picche
Viene poi spontaneo incapsulare questo codice in un metodo di nome sposta_carte:
# all'interno della classe Mazzo:
Mazzo * Carta
Mano
Oggetti in una classe possono contenere riferimenti a oggetti in unaltra classe. Per
esempio, ogni Rettangolo contiene un riferimento a un Punto, e ogni Mazzo contiene
riferimenti a molte Carte. Questo tipo di relazione chiamata HAS-A (ha-un), come
in: un Rettangolo ha un Punto.
Una classe pu ereditare da unaltra. Questa relazione detta IS-A (-un), come in:
una Mano un tipo di Mazzo.
Una classe pu dipendere da un altra, nel senso che oggetti di una classe possono
prendere come parametri oggetti di una seconda classe oppure usarli per svolgere
parte delle elaborazioni. Una relazione di questo tipo detta dipendenza.
La freccia con un triangolo vuoto rappresenta la relazione IS-A: in questo caso indica che
Mano eredita da Mazzo.
Lasterisco (*) vicino alla testa della freccia indica una molteplicit, cio quante Carte ha
un Mazzo. Una molteplicit pu essere un numero semplice, come 52, un intervallo come
5..7, o un asterisco che indica che un Mazzo pu contenere un numero qualsiasi di Carte.
In questo diagramma non vi sono dipendenze. In genere, verrebbero illustrate con delle
frecce tratteggiate. Se vi sono parecchie dipendenze, talvolta vengono omesse.
18.9 Debug
Lereditariet pu rendere il debug difficoltoso, perch quando invocate un metodo su un
oggetto, pu risultare laborioso capire esattamente quale sia il metodo che viene invocato.
Supponiamo che stiate scrivendo una funzione che lavori su oggetti Mano. Vorreste che
fosse valida per Mani di tutti i tipi come ManiDiPoker, ManiDiBridge ecc. Se invocate un
metodo come mescola, potrebbe essere quello definito in Mazzo, ma se qualcuna delle sotto-
classi sovrascrive il metodo, avrete invece quella diversa versione. Questo comportamento
appropriato, ma a volte pu confondere.
18.10. Incapsulamento dei dati 183
Quando siete incerti sul flusso di esecuzione del vostro programma, la soluzione pi
semplice aggiungere istruzioni di stampa allinizio di ogni metodo importante. Se
Mazzo.mescola stampa un messaggio come Sto eseguendo Mazzo.mescola, allora il
programma traccia il flusso di esecuzione mentre viene eseguito.
In alternativa, potete usare la funzione seguente, che richiede un oggetto e un nome di
metodo (come stringa) e restituisce la classe che contiene la definizione del metodo:
def trova_classe_def(obj, nome_metodo):
for ty in type(obj).mro():
if nome_metodo in ty.__dict__:
return ty
Ecco un esempio:
>>> mano = Mano()
>>> trova_classe_def(mano, 'mescola')
<class 'Carta.Mazzo'>
Quindi il metodo mescola di questa Mano quello definito inMazzo.
trova_classe_def usa il metodo mro per ricavare la lista degli oggetti classe (tipi) in cui
verr effettuata la ricerca dei metodi. MRO sta per Method Resolution Order (ordine di
risoluzione dei metodi), che la sequenza di classi che Python ricerca per risolvere un
nome di metodo.
Un consiglio per la progettazione di un programma: quando sovrascrivete un metodo, lin-
terfaccia del nuovo metodo dovrebbe essere la stessa di quello sostituito: deve richiedere
gli stessi parametri, restituire lo stesso tipo, rispettare le stesse precondizioni e postcondi-
zioni. Se rispettate questa regola, vedrete che ogni funzione progettata per unistanza di
una superclasse, come Mazzo, funzioner anche con le istanze delle sottoclassi come Mano
e ManoDiPoker.
Se violate questa regola, conosciuta come principio di sostituzione di Liskov, il vostro
codice croller come (perdonatemi) un castello di carte.
Siccome queste variabili sono globali, possiamo eseguire una sola analisi alla volta. Se leg-
gessimo due testi contemporaneamente, i loro prefissi e suffissi verrebbero aggiunti nella
stessa struttura di dati (il che produce comunque alcuni interessanti testi generati).
Per eseguire analisi multiple mantenendole separate, possiamo incapsulare lo stato di
ciascuna analisi in un oggetto. Ecco come si presenta:
class Markov:
def __init__(self):
self.suffix_map = {}
self.prefix = ()
Poi, trasformiamo le funzioni in metodi. Ecco per esempio elabora_parola:
def elabora_parola(self, parola, ordine=2):
if len(self.prefix) < ordine:
self.prefix += (parola,)
return
try:
self.suffix_map[self.prefix].append(parola)
except KeyError:
# se non c'e' una voce per questo prefisso, creane una
self.suffix_map[self.prefix] = [parola]
18.11 Glossario
codificare: Rappresentare un insieme di valori usando un altro insieme di valori e
costruendo una mappatura tra di essi.
attributo di classe: Attributo associato ad un oggetto classe. Gli attributi di classe sono
definiti allinterno di una definizione di classe ma esternamente ad ogni metodo.
18.11. Glossario 185
ereditariet: Capacit di definire una classe come versione modificata di una classe gi
definita in precedenza.
classe madre o superclasse: Classe dalla quale una classe figlia eredita.
classe figlia o sottoclasse: Nuova classe creata ereditando da una classe esistente.
relazione IS-A: Relazione tra una classe figlia e la sua classe madre.
relazione HAS-A: Relazione tra due classi dove le istanze di una classe contengono
riferimenti alle istanze dellaltra classe.
dipendenza: Relazione tra due classi dove istanze di una classe utilizzano istanze
dellaltra classe, ma senza conservarle sotto forma di attributi.
molteplicit: Notazione in un diagramma di classe che mostra, per una relazione HAS-A,
quanti riferimenti ad istanze di unaltra classe ci sono.
incapsulamento dei dati: Tecnica di sviluppo che prevede un prototipo che usa variabili
globali e una versione finale in cui le variabili globali vengono trasformate in attributi
di istanza.
186 Capitolo 18. Ereditariet
18.12 Esercizi
Esercizio 18.1. Dato il seguente programma, disegnate un diagramma di classe UML (Unified
Modeling Language) che illustri queste classi e le relazioni che intercorrono tra esse.
class PingPongMadre:
pass
class Ping(PingPongMadre):
def __init__(self, pong):
self.pong = pong
class Pong(PingPongMadre):
def __init__(self, pings=None):
if pings is None:
self.pings = []
else:
self.pings = pings
pong = Pong()
ping = Ping(pong)
pong.add_ping(ping)
Esercizio 18.2. Scrivete un metodo per Mazzo di nome dai_mani che prenda come parametri il
numero di mani e il numero di carte da dare a ciascuna mano, e crei il numero stabilito di oggetti
Mano, distribuisca il numero prefissato di carte a ogni mano e restituisca una lista delle Mani.
Esercizio 18.3. Quelle che seguono sono le possibili combinazioni nel gioco del poker, in ordine
crescente di valore e decrescente di probabilit:
Scopo di questo esercizio stimare la probabilit di avere servita una di queste combinazioni.
Card.py : Versione completa delle classi Carta, Mazzo e Mano di questo capitolo.
PokerHand.py : Implementazione incompleta di una classe che rappresenta una mano di
poker con del codice di prova.
2. Se eseguite PokerHand.py, serve delle mani di sette carte e controlla se qualcuna contenga
un colore. Leggete attentamente il codice prima di proseguire.
5. Quando siete sicuri che i vostri metodi di classificazione funzionano, il passo successivo
stimare la probabilit delle varie mani. Scrivete una funzione in PokerHand.py che mescoli
un mazzo di carte, lo divida in mani, le classifichi e conti quante volte compare ciascuna
combinazione.
6. Stampate una tabella delle combinazioni con le rispettive probabilit. Eseguite il vostro pro-
gramma con numeri sempre pi grandi di mani finch i valori ottenuti convergono ad un
ragionevole grado di accuratezza. Confrontate i vostri risultati con i valori pubblicati su
http: // en. wikipedia. org/ wiki/ Hand_ rankings .
Ulteriori strumenti
Ora vorrei tornare a recuperare alcune chicche che avevo tralasciato. Python dotato di
parecchie funzionalit che non sono indispensabilipotete scrivere del buon codice an-
che senza usarlema che in certi casi vi permettono di scrivere del codice pi conciso,
leggibile, efficiente, o anche tutte e tre le cose insieme.
def fattoriale(n):
if n == 0:
return 1
else:
return n * fattoriale(n-1)
Si pu riscrivere cos:
def fattoriale(n):
return 1 if n == 0 else n * fattoriale(n-1)
Un altro utilizzo delle espressioni condizionali la gestione degli argomenti opzionali. Per
esempio, ecco il metodo init di GoodKangaroo (vedere Esercizio 17.2):
def __init__(self, nome, contenuti=None):
self.nome = nome
if contenuti == None:
contenuti = []
self.contenuto_tasca = contenuti
Si pu riscrivere cos:
def __init__(self, nome, contenuti=None):
self.nome = nome
self.contenuto_tasca = [] if contenuti == None else contenuti
In generale, si pu sostituire unistruzione condizionale con unespressione condizionale
se entrambe le ramificazioni contengono semplici espressioni che vengono o ritornate o
assegnate alla stessa variabile.
Si pu usare la list comprehension anche per filtrare. Per esempio, questa funzione sele-
ziona solo gli elementi di t che sono composti di lettere maiuscole, e restituisce una nuova
lista:
19.3. Generator expression 191
def solo_maiuscole(t):
res = []
for s in t:
if s.isupper():
res.append(s)
return res
Riscriviamola usando una list comprehension:
def solo_maiuscole(t):
return [s for s in t if s.isupper()]
Le list comprehension sono concise e leggibili, almeno per le espressioni semplici. E di
solito sono pi veloci dei cicli for equivalenti, a volte molto pi veloci. Capisco quindi se
mi state biasimando per non avervene parlato prima.
La giustificazione che il debug delle list comprehension pi difficile, perch non potete
inserire delle istruzioni di stampa nel ciclo. Vi consiglio di usarle solo se i calcoli sono
abbastanza semplici da avere buone probabilit di azzeccarci al primo colpo. Che per un
principiante, vuol dire quasi mai.
Luso di any con una generator expression efficiente, perch si ferma immediatamente se
trova un valore True, senza dover necessariamente verificare tutta la sequenza.
Python contiene poi unaltra funzione predefinita, all, che restituisce True se ogni elemen-
to di una sequenza True. Come esercizio, usate all per riscrivere la funzione usa_tutte
del Paragrafo 9.3.
Python dispone di un altro tipo predefinito chiamato insieme o set, che si comporta come
una raccolta di chiavi di dizionario prive di valori. Aggiungere elementi ad un insieme
rapido, come pure controllare se un elemento appartiene allinsieme. Vengono poi forniti
metodi e operatori per eseguire le comuni operazioni sugli insiemi.
19.6 Contatori
Un contatore una specie di insieme, tranne per il fatto che se un elemento compare pi
di una volta, il contatore prende nota di quante volte compare. Se vi noto il concetto
matematico di multiinsieme, un contatore un modo immediato per rappresentarlo.
Il contatore definito allinterno di un modulo standard chiamato collections, quindi
dovete innanzitutto importarlo. Potete inizializzare un contatore con una stringa, lista o
qualsiasi altro oggetto che sia iterabile:
194 Capitolo 19. Ulteriori strumenti
Anche i contatori sono dotati dei metodi e degli operatori per eseguire le operazioni tipi-
che degli insiemi, incluse addizione, sottrazione e intersezione. Ed espongono un metodo
molto utile, most_common, che restituisce una lista di coppie valore-frequenza, in ordine di
frequenza decrescente:
>>> conta = Counter('parrot')
>>> for valore, frequenza in count.most_common(3):
... print(valore, frequenza)
r 2
p 1
a 1
19.7 defaultdict
Il modulo collections contiene anche defaultdict, che simile a un dizionario, con la
differenza che quando si tenta di accedere ad una chiave inesistente, pu generare al volo
un nuovo valore.
Nel creare un defaultdict, dovete fornire una funzione che viene usata per creare i nuovi
valori. Una funzione usata per creare oggetti viene detta da alcuni factory. Le funzioni
predefinite che creano liste, insiemi e altri tipi, possono essere usate come factory:
>>> from collections import defaultdict
>>> d = defaultdict(list)
Notate che largomento list, che un oggetto classe, non list(), che una nuova lista.
La funzione che avete creato viene chiamata soltanto quando tentate di accedere ad una
chiave che non esiste.
>>> t = d['nuova chiave']
>>> t
[]
19.7. defaultdict 195
def __str__(self):
return '(%g, %g)' % (self.x, self.y)
Qui serve molto codice per trasportare una piccola quantit di informazione. Python
dispone di un modo pi conciso per dire la stessa cosa:
from collections import namedtuple
Punto = namedtuple('Punto', ['x', 'y'])
Il primo argomento il nome della classe che volete creare. Il secondo una lista degli
attributi, come stringhe, che loggetto Punto deve avere. Il valore di ritorno da namedtuple
un oggetto classe:
>>> Punto
<class '__main__.Punto'>
Punto dispone automaticamente dei metodi __init__ e __str__, pertanto non occorre
scriverli.
Per creare un oggetto Punto, usate la classe Punto come fosse una funzione:
>>> p = Punto(1, 2)
>>> p
Punto(x=1, y=2)
Il metodo init assegna gli argomenti agli attributi usando i nomi che avete specificato. Il
metodo str mostra una rappresentazione delloggetto Punto e dei suoi attributi.
>>> x, y = p
>>> x, y
(1, 2)
Le tuple con nome offrono un modo rapido per definire delle classi semplici. Per contro,
le classi semplici non sempre rimangono tali. Si potrebbe decidere in un secondo tempo di
voler aggiungere dei metodi a una tupla con nome. In quel caso, occorrerebbe definire una
nuova classe che erediti dalla tupla con nome:
19.9. Raccolta di argomenti con nome 197
class IperPunto(Punto):
# aggiungere qui altri metodi
Oppure si pu passare ad una definizione di classe tradizionale.
19.10 Glossario
espressione condizionale: Unespressione che contiene uno tra due alternativi valori, a
seconda di una data condizione.
198 Capitolo 19. Ulteriori strumenti
list comprehension: Espressione con un ciclo for tra parentesi quadre che genera una
nuova lista.
generator expression: Espressione con un ciclo for tra parentesi tonde che produce un
oggetto generatore.
multiinsieme: Ente matematico che rappresenta una corrispondenza tra gli elementi di un
insieme e il numero di volte in cui compaiono.
factory: Funzione, di solito passata come argomento, usata per creare oggetti.
19.11 Esercizi
Esercizio 19.1. La seguente funzione calcola ricorsivamente il coefficiente binomiale:
def coeff_binomiale(n, k):
"""Calcola il coefficiente binomiale "n sopra k".
n: numero di prove
k: numero di successi
ritorna: int
"""
if k == 0:
return 1
if n == 0:
return 0
Nota: questa funzione non molto efficiente, perch finisce per calcolare continuamente gli stessi
valori. Potreste renderla pi efficiente con la memoizzazione (vedere Paragrafo 11.6). Riscontrerete
per che difficile farlo, scrivendola con le espressioni condizionali.
Appendice A
Debug
Gli errori di sintassi vengono scoperti dallinterprete quando traduce il codice sor-
gente in codice macchina. Indicano che c qualcosa di sbagliato nella struttura del
programma. Esempio: omettere i due punti alla fine di una istruzione def genera il
messaggio, un po ridondante, SyntaxError: invalid syntax.
Gli errori di runtime sono prodotti dallinterprete se qualcosa va storto durante lese-
cuzione del programma. Nella maggior parte dei casi, il messaggio di errore specifica
dove si verificato lerrore e quali funzioni erano in esecuzione. Esempio: una ricor-
sione infinita causa un errore di runtime maximum recursion depth exceeded.
Gli errori di semantica sono dei problemi con un programma che viene eseguito senza
produrre messaggi di errore, ma che non fa le cose nel modo giusto. Esempio: une-
spressione pu essere valutata secondo un ordine diverso da quello che si intendeva,
generando un risultato non corretto.
La prima cosa da fare nel debug capire con che tipo di errore abbiamo a che fare. Anche se
i paragrafi che seguono sono organizzati per tipo di errore, alcune tecniche sono applicabili
in pi di una situazione.
Se state costruendo il programma in modo incrementale, molto probabile che lerrore sia
nellultima riga che avete aggiunto.
Se state copiando il codice da un libro, cominciate confrontando attentamente il vostro
codice con quello del libro. Controllate ogni carattere. Ricordate per che anche il libro
pu essere sbagliato, e se vedete qualcosa che somiglia a un errore di sintassi, potrebbe
esserlo.
Ecco alcuni modi di evitare i pi comuni errori di sintassi:
Avete cambiato il nome del file, ma state eseguendo ancora quello con il vecchio
nome.
Se state usando import per leggere un modulo, ricordatevi che dovete riavviare lin-
terprete o usare reload per leggere un file modificato. Se importate nuovamente il
modulo, non succeder nulla.
Se vi bloccate e non riuscite a capire cosa sta succedendo, unalternativa ripartire con un
nuovo programma come Ciao, mondo!, e accertarvi di avere un programma ben cono-
sciuto da eseguire. Quindi, aggiungete gradualmente i pezzi del programma originale a
quello nuovo.
Se non questo il caso, assicuratevi che nel programma ci sia una chiamata di funzione e
che il flusso di esecuzione la raggiunga (vedete anche il paragrafo Flusso di esecuzione
pi avanti).
Se nessuno di questi punti funziona, fate delle prove su altri cicli o funzioni e metodi
ricorsivi.
Se ancora non funziona, forse non avete ben chiaro il flusso di esecuzione del vostro
programma. Andate al relativo Paragrafo.
Ciclo infinito
Se sospettate che vi sia un ciclo infinito e di sapere quale ciclo in particolare stia causando
il problema, aggiungete unistruzione di stampa alla fine del ciclo in modo da visualizzare
il valore delle variabili nella condizione e il valore della condizione.
Per esempio:
while x > 0 and y < 0 :
# fa qualcosa con x
# fa qualcosa con y
print('x: ', x)
print('y: ', y)
print("condizione: ", (x > 0 and y < 0))
Ora, eseguendo il programma, vedrete tre righe di output per ogni ripetizione del ciclo.
Allultimo passaggio, la condizione dovrebbe risultare False. Se il ciclo continua, vedrete
comunque i valori di x e y, e potrete capire meglio il motivo per cui non vengono aggiornati
correttamente.
Ricorsione infinita
Il pi delle volte, una ricorsione infinita provoca un errore di Maximum recursion depth
exceeded, dopo che il programma stato in esecuzione per qualche istante.
Se sospettate che una funzione stia provocando una ricorsione infinita, controllate innan-
zitutto che esista un caso base. Deve esistere un qualche tipo di condizione che provoca il
ritorno della funzione senza generare unaltra chiamata ricorsiva. Se no, occorre ripensare
lalgoritmo e stabilire un caso base.
Se il caso base c ma sembra che il programma non lo raggiunga mai, aggiungete uni-
struzione di stampa allinizio della funzione, in modo da visualizzare i parametri. Ora,
eseguendo il programma vedrete alcune righe di output con i valori dei parametri per ogni
chiamata della funzione. Se i parametri non tendono verso il caso base, avrete qualche
spunto per capire il perch.
A.2. Errori di runtime 203
Flusso di esecuzione
Se non siete sicuri di come il flusso di esecuzione si muova dentro il vostro programma,
aggiungete delle istruzioni di stampa allinizio di ogni funzione con un messaggio del tipo
sto eseguendo la funzione pippo, dove pippo il nome della funzione.
Ora, eseguendo il programma, verr stampata una traccia di ogni funzione che viene
invocata.
NameError: State cercando di usare una variabile che non esiste nellambiente attuale.
Controllate che il nome sia scritto esattamente e che sia coerente. Ricordate anche
che le variabili locali sono, per lappunto, locali: non potete fare loro riferimento
dallesterno della funzione in cui sono definite.
TypeError: Ci sono alcune possibili cause:
State cercando di usare un valore in modo improprio. Esempio: indicizzare una
stringa, lista o tupla con qualcosa di diverso da un numero intero.
C una mancata corrispondenza tra gli elementi in una stringa di formato e gli
elementi passati per la conversione. Succede se il numero degli elementi non
corrisponde o se viene tentata una conversione non valida.
State passando a una funzione un numero sbagliato di argomenti. Per i metodi,
guardatetene la definizione e controllate che il primo parametro sia self. Quin-
di guardate linvocazione: assicuratevi di invocare il metodo su un oggetto con
il giusto tipo e di fornire correttamente gli altri argomenti.
KeyError: State tentando di accedere a un elemento di un dizionario usando una chia-
ve che nel dizionario non esiste. Se le chiavi sono delle stringhe, ricordate che c
differenza tra lettere maiuscole e minuscole.
AttributeError: State tentando di accedere a un attributo o a un metodo che non esiste.
Controllate se scritto giusto! Potete usare la funzione predefinita vars per elencare
gli attributi esistenti.
Se un AttributeError indica che un oggetto di tipo NoneType, vuol dire che None.
Il problema non il nome dellattributo, ma loggetto. la ragione per cui un oggetto
None pu essere dimenticare di ritornare un valore da una funzione: se arrivate in
fondo a una funzione senza intercettare unistruzione return, questa restituisce None.
Unaltra causa frequente usare il risultato di un metodo di una lista, come sort, che
restituisce None.
204 Appendice A. Debug
IndexError: Lindice che state usando per accedere a una lista, stringa o tupla maggiore
della lunghezza della sequenza meno uno. Immediatamente prima dellubicazione
dellerrore aggiungete unistruzione di stampa che mostri il valore dellindice e la
lunghezza della struttura. Questultima della lunghezza esatta? E lindice ha il
valore corretto?
Il debugger Python (pdb) utile per catturare le eccezioni, perch vi permette di esa-
minare lo stato del programma immediatamente prima dellerrore. Potete leggere
approfondimenti su pdb sul sito https://docs.python.org/3/library/pdb.html.
alcune istruzioni di stampa ben calibrate spesso pi breve di quello necessario a impo-
stare il debugger, inserire e togliere i punti di interruzione, ed eseguire i passi per portare
il programma dove si verifica lerrore .
C qualcosa che il programma dovrebbe fare ma che non sembra accadere? Trovate
la parte del codice che esegue quella funzione e assicuratevi che sia effettivamente
eseguita quando ritenete che dovrebbe esserlo.
Sta succedendo qualcosa che non dovrebbe succedere? Trovate il codice che genera
quella funzione e controllate se viene eseguita quando invece non dovrebbe esserlo.
Una porzione di codice sta producendo effetti inattesi? Assicuratevi di capire il codi-
ce in questione, specie se coinvolge funzioni o metodi in altri moduli Python. Leggete
la documentazione delle funzioni che chiamate. Provatele scrivendo semplici test e
controllando i risultati.
Il modo migliore per correggere il vostro modello mentale spezzare il programma nei
suoi componenti (di solito funzioni e metodi) e provare indipendentemente ogni singolo
componente. Quando avrete trovato la discrepanza tra il vostro modello e la realt, potrete
risolvere il problema.
Scrivere espressioni complesse va bene fino a quando restano leggibili, ma poi possono
diventare difficili da correggere. Un buon consiglio di spezzare unespressione complessa
in una serie di assegnazioni a variabili temporanee.
Per esempio:
self.mani[i].aggiungiCarta(self.mani[self.trovaVicino(i)].togliCarta())
Pu essere riscritta cos:
vicino = self.trovaVicino(i)
cartaScelta = self.mani[vicino].togliCarta()
self.mani[i].aggiungiCarta(cartaScelta)
206 Appendice A. Debug
Frustrazione e rabbia.
Credenze superstiziose (il computer mi odia) e influssi magici (il programma
funziona solo quando indosso il berretto allindietro).
Programmazione a tentoni (il tentativo di programmare scrivendo ogni possibile
programma e prendendo quello che funziona).
Se accusate qualcuno di questi sintomi, alzatevi e andate a fare una passeggiata. Quan-
do vi siete calmati, ripensate al programma. Cosa sta facendo? Quali sono le possibili
cause del suo comportamento? Quandera lultima volta che avete avuto un programma
funzionante, e cosa avete fatto dopo?
A volte per trovare un bug richiesto solo del tempo. Io trovo spesso bug mentre non sono
al computer e distraggo la mente. Tra i posti migliori per trovare bug: in treno; sotto la
doccia; a letto appena prima di addormentarsi.
A.3. Errori di semantica 207
Prima di rivolgervi a qualcun altro, dovete fare dei preparativi. Il vostro programma do-
vrebbe essere il pi semplice possibile, e dovete fare in modo di lavorare sul pi circoscritto
input che causa lerrore. Dovete posizionare delle istruzioni di stampa nei posti adatti (e
loutput che producono deve essere comprensibile). Il problema va compreso abbastanza
bene da poterlo descrivere in poche parole.
Qual lultima cosa che avete fatto prima della comparsa dellerrore? Quali erano le
ultime righe di codice che avevate scritto, oppure il nuovo caso di prova che non
riuscito?
Cosa avete provato a fare finora, e cosa avete appreso dai tentativi?
Quando trovate lerrore, prendetevi un attimo di tempo per pensare cosa avreste potuto
fare per trovarlo pi velocemente: la prossima volta che incontrerete qualcosa di simile, vi
sar pi facile scoprire lerrore.
Ricordate che lo scopo non solo far funzionare il programma, ma imparare a farlo
funzionare.
208 Appendice A. Debug
Appendice B
Lanalisi degli algoritmi una branca dellinformatica che studia le prestazioni degli al-
goritmi, in particolare il tempo di esecuzione e i requisiti di memoria. Vedere anche
http://en.wikipedia.org/wiki/Analysis_of_algorithms.
Lobiettivo pratico dellanalisi degli algoritmi predire le prestazioni di algoritmi diversi
in modo da orientare le scelte di progettazione.
Durante la campagna elettorale per le Presidenziali degli Stati Uniti del 2008, al candida-
to Barack Obama fu chiesto di fare unanalisi estemporanea in occasione della sua visita
a Google. Il direttore esecutivo Eric Schmidt gli chiese scherzosamente il modo pi effi-
ciente di ordinare un milione di interi a 32-bit. Obama era stato presumibilmente messo
sullavviso, poich replic subito: Credo che un ordinamento a bolle sarebbe il modo
sbagliato di procedere. Vedere http://www.youtube.com/watch?v=k4RRi_ntQc8.
Scopo dellanalisi degli algoritmi fare dei confronti significativi tra algoritmi, ma occorre
tener conto di alcuni problemi:
Il lato buono di questo tipo di confronto che conduce a una semplice classificazione degli
algoritmi. Ad esempio, se sappiamo che il tempo di esecuzione dellalgoritmo A tende ad
essere proporzionale alle dimensioni dellinput, n, e lalgoritmo B tende ad essere propor-
zionale a n2 , allora possiamo attenderci che A sia pi veloce di B, almeno per grandi valori
di n.
Questo tipo di analisi ha alcune avvertenze, ma ci torneremo pi avanti.
In genere, possiamo aspettarci che un algoritmo con piccola operazione dominante sia
migliore per problemi di dimensione maggiore, ma per quelli di minori dimensioni pu
esistere un punto di intersezione dove un altro algoritmo diventa migliore. Questo pun-
to dipende dai dettagli dellalgoritmo, dai dati di input e dallhardware, quindi di soli-
to trascurato per gli scopi dellanalisi degli algoritmi. Ma non significa che dobbiate
scordarvene.
Se due algoritmi hanno loperazione dominante dello stesso ordine, difficile stabilire
quale sia migliore; ancora, la risposta dipende dai dettagli. Per lanalisi degli algoritmi,
le funzioni dello stesso ordine sono considerate equivalenti, anche se hanno coefficienti
diversi.
Un ordine di complessit dato da un insieme di funzioni il cui comportamento di crescita
considerato equivalente. Per esempio, 2n, 100n e n + 1 appartengono allo stesso ordine di
complessit, che si scrive O(n) nella notazione O-grande e viene chiamato lineare perch
tutte le funzioni dellinsieme crescono in maniera lineare al crescere di n.
Tutte le funzioni con operazione dominante n2 appartengono a O(n2 ) e sono dette
quadratiche.
La tabella seguente mostra alcuni degli ordini di complessit pi comuni nellanalisi degli
algoritmi, in ordine crescente di inefficienza.
Ordine di Nome
complessit
O (1) costante
O(logb n) logaritmico (per qualunque b)
O(n) lineare
O(n logb n) linearitmico
O ( n2 ) quadratico
O ( n3 ) cubico
O(cn ) esponenziale (per qualunque c)
Per i termini logaritmici, la base del logaritmo non ha importanza; cambiare base equivale
a moltiplicare per una costante, il che non modifica lordine di complessit. Allo stesso mo-
do, tutte le funzioni esponenziali appartengono allo stesso ordine indipendentemente dal-
lesponente. Dato che le funzioni esponenziali crescono molto velocemente, gli algoritmi
esponenziali sono utili solo per problemi di piccole dimensioni.
Esercizio B.1. Leggete la pagina di Wikipedia sulla notazione O-grande: http: // it.
wikipedia. org/ wiki/ O-grande e rispondete alle seguenti domande:
I programmatori attenti alle prestazioni sono spesso critici su questo tipo di analisi. Ne
hanno un motivo: a volte i coefficienti e i termini secondari fanno davvero differenza. E
a volte i dettagli dellhardware, del linguaggio di programmazione, e delle caratteristi-
che dellinput fanno una grande differenza. E per i piccoli problemi, lanalisi asintotica
irrilevante.
Ma tenute presenti queste avvertenze, lanalisi degli algoritmi uno strumento utile. Alme-
no per i grandi problemi, lalgoritmo migliore effettivamente migliore, e a volte molto
migliore. La differenza tra due algoritmi dello stesso ordine di solito un fattore costante,
ma la differenza tra un buon algoritmo e uno cattivo illimitata!
costante. Il metodo delle stringhe join lineare, e il tempo di esecuzione dipende dalla
lunghezza totale delle stringhe.
La maggior parte dei metodi delle liste sono lineari, con alcune eccezioni:
Laggiunta di un elemento alla fine di una lista mediamente a tempo costante; quan-
do si supera lo spazio disponibile, occasionalmente la lista viene copiata in uno spa-
zio pi ampio, ma il tempo totale per n operazioni O(n), quindi il tempo medio di
ciascuna operazione O(1).
La maggior parte delle operazioni e dei metodi dei dizionari sono lineari, con alcune
eccezioni:
Le prestazioni dei dizionari sono uno dei piccoli miracoli dellinformatica. Vedremo come
funzionano nel Paragrafo B.4.
Esercizio B.2. Leggete la pagina di Wikipedia sugli algoritmi di ordinamento: http: // it.
wikipedia. org/ wiki/ Algoritmo_ di_ ordinamento e rispondete alle seguenti domande:
1. Che cos un ordinamento per confronto (comparison sort)? Qual lordine di comples-
sit minimo, nel peggiore dei casi, per un ordinamento per confronto? Qual lordine di
complessit minimo, nel peggiore dei casi, per qualsiasi algoritmo di ordinamento?
3. Qual lordine di complessit del radix sort? Quali precondizioni devono essere soddisfatte
per poterlo usare?
6. Quale algoritmo di ordinamento usa la libreria C? Quale usa Python? Questi algoritmi sono
stabili? Eventualmente fate alcune ricerche sul web per trovare le risposte.
7. Molti degli ordinamenti che non operano per confronto sono lineari, allora perch Python usa
un ordinamento per confronto di tipo O(n log n) ?
214 Appendice B. Analisi degli Algoritmi
Il pi semplice algoritmo di ricerca una ricerca lineare, che attraversa gli elementi della
raccolta nel loro ordine, fermandosi se trova quello che cerca. Nel caso peggiore, dovr
attraversare tutta la raccolta, quindi il tempo di esecuzione lineare.
Loperatore in delle sequenze usa una ricerca lineare, come pure i metodi delle stringhe
find e count.
Se gli elementi della sequenza sono ordinati, potete usare una ricerca binaria, che appar-
tiene a O(log n). simile allalgoritmo che usate per cercare una voce quando consultate
un vocabolario. Invece di partire dallinizio e controllare ogni voce nellordine, cominciate
con un elemento nel mezzo e controllate se quello che cercate viene prima o dopo. Se vie-
ne prima, cercate nella prima met della sequenza, altrimenti nella seconda met. In ogni
caso, dimezzate il numero di elementi rimanenti.
La ricerca binaria pu essere molto pi veloce di quella lineare, ma richiede che la sequenza
sia ordinata, il che pu comportare del lavoro supplementare.
Esiste unaltra struttura di dati, chiamata tabella hash, che ancora pi veloce in grado
di effettuare una ricerca a tempo costantee non richiede che gli elementi siano ordinati. I
dizionari di Python sono implementati usando tabelle hash, e questo il motivo per cui la
maggior parte delle operazioni sui dizionari, incluso loperatore in, sono a tempo costante.
Per illustrare questa implementazione user Python, ma in pratica non scriverete mai co-
dice del genere in Python: userete semplicemente un dizionario! Pertanto, per il resto
di questo capitolo immaginate che i dizionari non esistano, e di voler implementare una
struttura di dati che fa corrispondere delle chiavi a dei valori. Le operazioni che bisogna
implementare sono:
add(k, v): Aggiunge un nuovo elemento che fa corrispondere la chiave k al valore v. Con
un dizionario Python, d, questa operazione si scrive d[k] = v.
Per ora, supponiamo che ogni chiave compaia solo una volta. Limplementazione pi sem-
plice di questa interfaccia usa una lista di tuple, dove ogni tupla una coppia chiave-valore.
B.4. Tabelle hash 215
class MappaLineare:
def __init__(self):
self.items = []
get usa un ciclo for per ricercare nella lista: se trova la chiave target restituisce il
corrispondente valore, altrimenti solleva un KeyError. Quindi get lineare.
Unalternativa mantenere la lista ordinata per chiavi. Allora, get potrebbe usare una
ricerca binaria, che appartiene a O(log n). Ma linserimento di un nuovo elemento in mezzo
a una lista lineare, quindi questa potrebbe non essere lopzione migliore. Esistono altre
strutture di dati in grado di implementare add e get in tempo logaritmico, ma non va
ancora cos bene come il tempo costante, quindi andiamo avanti.
trova_mappa usata da add e get per capire in quale mappatura inserire il nuovo elemento
o in quale mappatura ricercare.
216 Appendice B. Analisi degli Algoritmi
trova_mappa usa la funzione predefinita hash, che accetta pressoch qualunque oggetto
Python e restituisce un intero. Un limite di questa implementazione che funziona solo
con chiavi a cui applicabile un hash, e i tipi mutabili come liste e dizionari non lo sono.
Gli oggetti hash-abili che vengono considerati equivalenti restituiscono lo stesso valore
hash, ma linverso non necessariamente vero: due oggetti con valori diversi possono
restituire lo stesso valore hash.
trova_mappa usa loperatore modulo per inglobare i valori hash nellintervallo da 0 a
len(self.maps), in modo che il risultato sia un indice valido per la lista. Naturalmen-
te, ci significa che molti valori hash diversi saranno inglobati nello stesso indice. Ma se
la funzione hash distribuisce le cose abbastanza uniformemente (che quello per cui le
funzioni hash sono progettate), possiamo attenderci n/100 elementi per MappaLineare.
Siccome il tempo di esecuzione di MappaLineare.get proporzionale al numero di ele-
menti, possiamo attenderci che MappaMigliore sia circa 100 volte pi veloce di Map-
paLineare. Lordine di complessit sempre lineare, ma il coefficiente delloperazione
dominante pi piccolo. Risultato discreto, ma non ancora come una tabella hash.
Ed ecco (finalmente) il punto cruciale che rende veloci le tabelle hash: se riuscite a mantene-
re limitata la lunghezza massima delle MappeLineari, MappaLineare.get diventa a tempo
costante. Quello che bisogna fare tenere conto del numero di elementi, e quando questo
numero per MappaLineare eccede una soglia, ridimensionare la tabella hash aggiungendo
altre MappeLineari.
Ecco unimplementazione di una tabella hash:
class MappaHash:
def __init__(self):
self.maps = MappaMigliore(2)
self.num = 0
self.maps.add(k, v)
self.num += 1
def ridimensiona(self):
new_maps = MappaMigliore(self.num * 2)
for m in self.maps.maps:
for k, v in m.items:
new_maps.add(k, v)
self.maps = new_maps
Ogni MappaHash contiene una MappaMigliore; __init__ comincia con sole 2 MappeLineari
e inizializza num, che tiene il conto del numero di elementi.
B.4. Tabelle hash 217
get rinvia semplicemente a MappaMigliore. Il lavoro vero si svolge in add, che controlla il
numero di elementi e le dimensioni di MappaMigliore: se sono uguali, il numero medio di
elementi per MappaLineare 1, quindi chiama ridimensiona.
ridimensiona crea una nuova MappaMigliore, di capienza doppia della precedente, e
ricalcola lhash degli elementi dalla vecchia mappatura alla nuova.
Il ricalcolo necessario perch cambiare il numero di MappeLineari cambia il denominato-
re delloperatore modulo in trova_mappa. Ci significa che alcuni oggetti che erano hashati
nella stessa MappaLineare saranno separati (che era quello che volevamo, no?).
Il ricalcolo dellhash lineare, quindi ridimensiona lineare, il che pu sembrare negati-
vo dato che mi ripromettevo che add diventasse a tempo costante. Ma ricordate che non
dobbiamo ridimensionare ogni volta, quindi add di norma costante e solo qualche volta
lineare. Il lavoro complessivo per eseguire add n volte proporzionale a n, quindi il tempo
medio di ogni add costante!
Per capire come funziona, supponiamo di iniziare con una tabella hash vuota e aggiun-
gere una sequenza di elementi. Iniziamo con 2 MappeLineari, quindi le prime 2 aggiunte
saranno veloci (nessun ridimensionamento richiesto). Diciamo che richiedono una unit
lavoro ciascuna. Laggiunta successiva richiede il ridimensionamento, e dobbiamo rical-
colare lhash dei primi due elementi (diciamo 2 unit lavoro in pi), quindi aggiungere il
terzo elemento (1 altra unit). Aggiungere lelemento successivo costa 1 unit, e in totale
fanno 6 unit lavoro per 4 elementi.
Il successivo add costa 5 unit, ma i tre successivi solo 1 unit ciascuno, in totale 14 unit
per 8 aggiunte.
Laggiunta successiva costa 9 unit, ma poi possiamo aggiungerne altre 7 prima del
ridimensionamento successivo, per un totale di 30 unit lavoro per le prime 16 aggiunte.
Dopo 32 aggiunte, il costo totale 62 unit, e spero stiate cominciando ad avere chiaro lo
schema. Dopo n aggiunte, con n potenza di 2, il costo totale 2n 2 unit, per cui il lavoro
medio per aggiunta poco meno di 2 unit. Con n potenza di 2 si ha il caso migliore; per
altri valori di n il lavoro medio leggermente pi alto, ma non in modo importante. La
cosa importante che sia O(1).
La Figura B.1 illustra graficamente il funzionamento. Ogni quadrato una unit di lavoro.
Le colonne mostrano il lavoro totale per ogni aggiunta nellordine da sinistra verso destra:
le prime due aggiunte costano 1 unit, la terza 3, ecc.
Il lavoro supplementare di ricalcolo appare come una sequenza di torri sempre pi alte e
con spazi sempre pi ampi tra due torri successive. Ora, se abbattete le torri, spalmando il
218 Appendice B. Analisi degli Algoritmi
costo del ridimensionamento su tutte le aggiunte, potete vedere graficamente che il costo
del lavoro totale dopo n aggiunte 2n 2.
B.5 Glossario
analisi degli algoritmi: Un modo di confrontare gli algoritmi in termini di tempo di
esecuzione e/o requisiti di memoria.
punto di intersezione: La dimensione del problema per cui due diversi algoritmi
richiedono lo stesso tempo di esecuzione o lo stesso spazio di memoria.
ordine di complessit: Insieme di funzioni che, per gli scopi dellanalisi degli algoritmi,
crescono in maniera equivalente. Per esempio, tutte le funzioni con incremento
lineare appartengono allo stesso ordine di complessit.
tabella hash: Struttura di dati che rappresenta una raccolta di coppie chiave-valore e ne
esegue la ricerca a tempo costante.
Indice analitico
uguaglianza e assegnazione, 63
UnboundLocalError, 113
underscore, carattere, 10
unicit, 103
update, metodo, 122
uso prima di def, 21