Ispesl 1 Parte Ped
Ispesl 1 Parte Ped
PED
(Pressure Equipment Directive)
Si ringrazia il Bureau Veritas Italia di Milano che ha permesso lutilizzo dello stile grafico dei loro prodotti
di supporto ad attivit di formazione
PARTE 1^
Introduzione alla Direttiva PED
Principi generali
Campo di applicazione e definizioni Art.1
Definizione attrezzature a pressione
Esempi di attrezzature a pressione soggette alla PED ,definizioni e requisiti
tecnici di cui allart. 3:
Recipienti
Generatori di vapore
Tubazioni
Accessori a pressione
Accessori di sicurezza
Dispositivi di limitazione
Insiemi
Esclusione art.3,comma3
Altri esempi di attrezzature a pressione soggette alla PED
Esempi di attrezzature a pressione non soggette alla PED
Recepimento italiano
Libera circolazione art. 4
Presunzione di conformit art. 5
Comitato delle norme e regolamentazioni tecniche art. 6
Comitato Attrezzature a Pressione art. 7
Controllo del mercato e clausola di salvaguardia art. 8
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PARTE 2^
La classificazione delle attrezzature a pressione
I fluidi
Simboli e indicazioni per sostanze pericolose
Classificazione Tabelle
Allegato II - Tabelle valutazione delle conformit
Tabella 1 recipienti per vapori e gas pericolosi
Tabella 2 recipienti per vapori e gas non pericolosi
Tabella 3 recipienti per liquidi pericolosi
Tabella 4 recipienti per liquidi non pericolosi
Tabella 5 generatori di vapore dacqua con focolare
Tabella 6 tubazioni per vapori e gas pericolosi
Tabella 7 tubazioni per vapori e gas non pericolosi
Tabella 8 tubazioni per liquidi pericolosi
Tabella 9 tubazioni per liquidi non pericolosi
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Segue indice:
Esonero particolare art. 3 comma 3,applicazioni ed esempi
Procedure di valutazione delle conformit
Moduli che prescindono dal S/Q Controllo del prodotto
Moduli che si appoggiano al S/Q Certificare il prodotto sorvegliando il sistema
Guida alla scelta del modulo
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PARTE 3^
Aspetti applicativi - LA PROGETTAZIONE:
Analisi dei rischi progettazione
Accessori di sicurezza
Aspetti applicativi - LA FABBRICAZIONE :
I processi
Giunzioni permanenti
Trattamenti termici
Rintracciabilit
I controlli
Le verifiche finali
I MATERIALI - Aspetti tecnici
I MATERIALI -Accettabilit /Approvazione europea e Approvazione particolare
La marcatura (targhetta) e Certificazione costruttore
I documenti per lutilizzatore
Il fascicolo tecnico
La marcatura CE
ALTRE DEFINIZIONI INDICATE NELLART. 1
Entit Terza Riconosciuta
Ispettorato degli Utilizzatori
Organismo Notificato
Sintesi della Direttiva PED
Schema logico
Tabella con descrizione sintetica dei moduli
Tabella con i tipi di Certificazione
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Per << pressione P>> si intende: la pressione riferita alla pressione atmosferica,vale a dire
pressione relativa;il vuoto di conseguenza indicato con un valore negativo.
Per <<pressione massima ammissibile PS>> si intende: la pressione massima per la quale
lattrezzatura progettata,specificata dal fabbricante.
Essa definita in un punto specificato dal fabbricante.Si tratta del punto in cui sono collegati
gli organi di protezione o di sicurezza della parte superiore dellattrezzatura o,se non idoneo,di
qualsiasi altro punto specificato.
Per << volume V >> si intende: il volume interno di uno scomparto,compreso il volume dei
raccordi alla prima connessione ed escluso il volume degli elementi interni permanenti.
Per << dimensione nominale DN >> si intende: la designazione numerica della dimensione
comune a tutti i componenti di un sistema di tubazioni diversi dai componenti indicati dai
diametri esterni o dalla filettatura. Si tratta di un numero arrotondato per fini di riferimento e
non in stretta relazione con le dimensioni di fabbricazione. E contrassegnata dalle iniziali
DN seguite da un numero.
Per << giunzioni permanenti >> si intendono: le giunzioni che possono essere disgiunte solo
con metodi distruttivi.
Per << fluidi >> si intendono: i gas,i liquidi e i vapori allo stato puro nonch le loro miscele.
Un fluido pu contenere una sospensione di solidi.
Per << approvazione europea di materiali >> si intende: un documento tecnico che definisce
le caratteristiche dei materiali destinati ad un impiego ripetuto per la fabbricazione di
attrezzature a pressione,che non hanno formato oggetto di una norma armonizzata.
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1) gas,gas liquefatti,gas disciolti sotto pressione,vapori e liquidi la cui tensione di vapore alla
temperatura massima ammissibile superiore di almeno 0,5 bar alla pressione atmosferica
normale(1.013 mbar)entro i seguenti limiti:
- per i fluidi del gruppo 1,quando il volume superiore a 1 litro e il prodotto PSxV superiore a
25 bar-L,nonch quando la pressione PS superiore a 200 bar(allegato II,tabella1);
- per i fluidi del gruppo 2,quando il volume superiore a 1 litro e il prodotto PSxV superiore
a 50 bar-L,nonch quando la pressione PS superiore a 1.000 bar,oltre a tutti gli estintori
portatili e le bombole per apparecchi respiratori (allegato II ,tabella2);
2) liquidi con una tensione di vapore alla temperatura massima ammissibile inferiore o pari a 0,5
bar oltre la pressione atmosferica normale(1.013 mbar),entro i seguenti limiti:
- per tutti i fluidi del gruppo1,quando il volume superiore a un litro e il prodotto PSxV
superiore a 200 bar-L, nonch quando la pressione PS superiore a 500 bar (allegato
II,tabella3);
- per fluidi del gruppo 2 , quando la pressione PS superiore a 10 bar e il prodotto PSxV
superiore a 10.000 bar-L , nonch quando la pressione PS superiore a 1.000 bar
(allegato II,tabella 4).
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Dispositivi di limitazione della pressione: Tali dispositivi devono essere progettati in modo che la
pressione non superi in permanenza la pressione massima ammissibile PS; tuttavia ammesso un
picco di pressione di breve durata in base,ove opportuno, alle prescrizioni di cui al punto7.3;cio,
specialmente per i recipienti a pressione il picco temporaneo di pressione deve essere limitato al
10% della pressione massima ammissibile.
Dispositivi di controllo della temperatura: Questi dispositivi devono avere un tempo di risposta
adeguato sotto il profilo della sicurezza e coerente con le funzioni di misurazione.
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Gli insiemi di cui allart.3,comma2, . alle lettere a) e b) e c),devono soddisfare i requisiti essenziali
enunciati nellallegato I,qualora abbiano le seguenti caratteristiche:
a) gli insiemi previsti per la produzione di vapore o acqua surriscaldata ad una temperatura
superiore a 110 C,contenenti almeno unattrezzatura a pressione a focolare o altro tipo di
riscaldamento,con rischio di surriscaldamento;
b) gli insiemi diversi da quelli indicati alla lettera a),allorch il fabbricante li destina a essere
commercializzate e messi in servizio come insiemi;
c) in deroga a quanto disposto,gli insiemi previsti per la produzione di acqua calda ad una
temperatura inferiore a 110 C,alimentati con combustibile solido,con PSxV superiore a
50 bar-L, debbono soddisfare i requisiti essenziali di cui ai punti 2.10,2.11,3,4,5a) e 5b)
dellallegato I.
Gli insiemi di attrezzature devono essere progettate in modo che:
- gli elementi da assemblare siano adatti ed affidabili per lapplicazione prevista;
tutti i componenti siano correttamente integrati e adeguatamente collegati.
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ART.3 ,COMMA 3
In deroga a quanto previsto dallart.4,comma 1(vedi pag.25), sono consentite limmissione sul
mercato e la messa in servizio delle attrezzature e degli insiemi aventi caratteristiche inferiori o pari
ai limiti fissati rispettivamente dal comma 1,lettera a) b) e c),e dal comma 2, purch progettati e
fabbricati secondo la corretta prassi costruttiva in uso nello Stato di fabbricazione appartenete
allUnione Europea o aderente allaccordo istitutivo dello Spazio economico europeo, che
garantisca la sicurezza di utilizzazione. Tali attrezzature e insiemi non recano la marcatura CE, sono
corredati da sufficienti istruzioni per luso e hanno marcature che consentono lindividuazione del
fabbricante o del suo mandatario stabilito nel territorio; esempi pag.41 44.
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La Direttiva 97 / 23 / CE(PED)
per essere valida valida
Adozione
ma da quando?
Giugno 1997
Facoltativa da :
29-11-1999
Obbligatoria da :
29-05-2002
RECEPIMENTO ITALIANO
D.L.93 del 25 Febbraio 2000 (G.U. 18 Aprile 2000)
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La Direttiva 97 / 23 / CE(PED)
Libera circolazione- ART.4
1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 3,
comma 3, le attrezzature o insiemi di cui
all'articolo 1, comma 1, possono essere
commercializzati o messi in servizio, alle
condizioni fissate dal fabbricante, solo se
soddisfano le disposizioni del presente
decreto e se recano la marcatura CE di cui
all'articolo 15, indicante che le suddette,
attrezzature e insiemi, sono stati sottoposti a
una valutazione di conformita' a norma
dell'articolo 10.
2. Ai fini di una utilizzazione corretta e
sicura delle attrezzature a pressione e degli
insiemi di cui al comma 1, le informazioni
previste all'allegato I. punti 3.3 e 3.4,
debbono essere fornite in lingua italiana o
nella lingua ufficiale dello Stato in cui
l'attrezzatura o l'insieme vengono messi a
disposizione dell'utilizzatore finale.
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La Direttiva 97 / 23 / CE(PED)
Comitato "attrezzature a pressione"- Art.7
1. Qualora il Ministero dell'industria, del commercio e del l'artigianato, sulla base
di fondati motivi di sicurezza, ritenga che ad un'attrezzatura a pressione o ad una
famiglia di attrezzature a pressione di cui all'articolo 3, comma 3, debbano essere
applicate le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 1, ovvero che ad un insieme
o ad una famiglia di insiemi di cui all'articolo 3, comma 3, debbano essere
applicate le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, ovvero che un'attrezzatura
a pressione o una famiglia di attrezzature a pressione debbano essere classificate
in deroga alle disposizioni dell'allegato II in un'altra categoria, pu richiedere
l'intervento della Commissione europea perch attivi la procedura di cui
all'articolo 7, paragrafi 2 e 3, della direttiva 97/23/CE.
2. La rappresentanza italiana in seno al Comitato permanente di cui all'articolo 7
della direttiva 97123/CE e' assicurata dal Ministero dell'industria, del commercio
e dell'artigianato.
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La Direttiva 97 / 23 / CE(PED)
Per <<fluidi>> si intendono: i gas,i liquidi e i vapori allo stato puro nonch le loro miscele.Un
fluido pu contenere un sospensione di solidi.
Le attrezzature a pressione di cui allart.3,comma1,sono classificate per categoria,in base allegato
II,secondo i criteri di rischio crescente.
Ai fini della classificazione di cui al comma1,i fluidi sono suddivisi nei seguenti due gruppi:
GRUPPO - 1
Fluidi Pericolosi
Esplosivi
Estremamente infiammabili
Facilmente infiammabili
Infiammabili
Altamente tossici
Tossici
Comburenti
GRUPPO-2
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La Direttiva 97 / 23 / CE(PED)
Precauzioni
Simbolo Sigla
F+
F
Tipo di
pericolo
Esplosivo
Altamente
infiammabile
Facilmente
infiammabile
Comburente
T+
Molto
tossico
Pericolo di sensibilizzazione
Tossico
Nocivo
Irritante
Corrosivo
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La Direttiva 97 / 23 / CE(PED)
Evitare il contatto, l'inalazione e
l'esposizione
Radioattivit
Rischio
biologico
COLORE
PROTEZIONE
TIPO
COLOR
E
PROTEZIONE
UP3
CO
Ossido di Carbonio
Anidride Solforosa
Anidride Solforosa
+ Polveri, Fumi
Nebbie
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NO
Fumi
Fumi
Vapori Nitrosi
+ Polveri, Fumi
Nebbie
Ammoniaca
Ammoniaca
+ Polveri,
Nebbie
Hg
+ Polveri,
Nebbie
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La Direttiva 97 / 23 / CE(PED)
Basata su:
Caldaie
Access.di sicurezza
Categoria
Redatto ed Elaborato
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Accessori a pressione
Da Tabella pertinente
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