Calcolo Combinatorio
Calcolo Combinatorio
• In quanti modi posso realizzare il numero 100 come somma di 5 numeri naturali?
1
chiamato anche analisi combinatoria
n = 3 · 2 · 2 · 4 = 48 .
n = n1 · n2 · n3 · . . . · nk .
5 · 4 · 3 · 2 · 1 = |{z}
5! = 120 .
notazione
0! = 1 e n! = n · (n − 1) · (n − 2) · . . . · 3 · 2 · 1 .
Per n 6= 0, si tratta quindi del prodotto di tutti i numeri naturali minori o uguali a n.
Esso può anche essere definito ricorsivamente dalla regola
(
0! = 1
.
n! = n · (n − 1)! , n ≥ 1
Ad esempio, quindi
1! = 1 ; 2! = 2 · 1! = 2 ; 3! = 3 · 2! = 6 ; 4! = 4 · 3! = 24 ; 5! = 5 · 4! = 120 ; . . .
4! = 4 · 3 · 2 · 1 = 24 .
• Immaginiamo innanzitutto che le ”B” siano distinguibili: gli anagrammi della ”parola”
B1 AB2 B3 O sono 5! = 120;
• dal momento che le tre ”B” sono invece indistinguibili, dobbiamo identificare gli
allineamenti in cui solo esse sono permutate, ad esempio B1 AB2 B3 O, B2 AB3 B1 O e
B3 AB2 B1 O. Occorre quindi dividere 5! per il numero di permutazioni di B1 B2 B3 ,
cioè 3! : la risposta è quindi
P5 5!
= = 5 · 4 = 20 .
P3 3!
Supponiamo quindi che degli n oggetti k1 siano uguali tra loro, k2 siano uguali tra loro
(ma diversi dai primi) e cosı̀ via. Ragionando come sopra, osserviamo che per contare il
numero di permutazioni occorre dividere n! per k1 !, k2 ! e cosı̀ via al fine di identificare gli
allineamenti indistinguibili.
Lemma 2: sia Pnk1 ,k2 ,...,km il numero di permutazioni di un insieme contenente n oggetti
di cui k1 , k2 , . . . , km sono indistinguibili. Allora vale
n!
Pnk1 ,k2 ,...,km = .
k1 ! · k2 ! · . . . · km !
7 30! ∼
P30 = = 5, 26 · 1028 .
7!
Esempio 4: in quanti modi posso compilare uno schema del lotto (6 su 45)?
Uno schema può essere ”codificato” da una sequenza ordinata composta usando 2 caratteri
(ad esempio O e X) dove ”O” indica la casella vuota e ”X” indica la casella crociata. Ad
esempio, la scelta dei numeri 1, 11, 12, 22, 35, 45 è indicata da
XOOOOOOOOOXXOOOOOOOOOXOOOOOOOOOOOOXOOOOOOOOOX .
Di conseguenza, contare gli schemi possibili equivale a contare gli anagrammi di una
parola di 45 lettere composta da 6 ”X” e 39 ”O”: il numero cercato è quindi
6,39 45!
P45 = = 8 145 060 .
6! 39!
n!
Osservazione: se k ≤ n, il numero Pnk,n−k = k!(n−k)! è detto coefficiente binomiale, e
n
viene anche indicato con k . Ce ne occuperemo più tardi nei dettagli.
5. Disposizioni semplici
Esempio 1: in quanti modi (ordinati) posso estrarre 10 ”tombolini” da un sacchetto che
ne contiene 90 (senza reimmissione)?
Ho 90 possibilità per la prima estrazione, 89 per la seconda, 88 per la terza e cosı̀ via: in
totale
90! ∼
90 · 89 · . . . · 82 · 81 = = 2, 08 · 1019 modi.
80!
Definizione 4: sia k ≤ n; una presentazione ordinata di k oggetti scelti tra n oggetti
dove le ripetizioni non sono ammesse è detta disposizione semplice di n oggetti presi
k alla volta.
Ragioniamo come sopra: per la scelta del primo oggetto ho n possibilità, per la scelta del
secondo n − 1, ... e per la scelta del k-esimo ho (n − k + 1) possibilità. Vale quindi quanto
segue:
n!
Dnk = n · (n − 1) · (n − 2) · . . . · (n − k + 2) · (n − k + 1) = .
(n − k)!
3 15!
D15 = = 13 · 14 · 15 = 2730 .
12!
· . . . · 90} = 9010 ∼
| · 90{z
90 = 3, 49 · 1019 modi.
10 volte
Nota che, dal momento che un oggetto può ripetersi, non è più necessario supporre k ≤ n.
Ragionando come sopra, concludiamo immediatamente quanto segue:
k
Lemma 4: sia Dn il numero di disposizioni con ripetizioni di k elementi scelti da un
insieme di n elementi. Allora vale
k
D n = nk .
Esempio 2: il totocalcio.
Come abbiamo già visto (pag. 2), le possibilità per compilare una colonna sono pari a
13
D3 = 313 = 1 594 323 .
Esempio 3: quante parole di 4 lettere, anche prive di senso, posso formare con un alfabeto
di 26 lettere?
Si tratta evidentemente di disposizioni con ripetizioni: la risposta è
4
D21 = 214 = 194 481 .
4 20!
D20 = = 17 · 18 · 19 · 20 = 116 280 ;
16!
• ma l’ordine non conta: occorre quindi dividere tale risultato per il numero di modi
in cui le 4 bevande possono essere ordinate: il risultato è
4
D20 116 280 20!
= = = 4 845 .
P4 4! 16! 4!
Definizione 6: una presentazione di k oggetti scelti tra n oggetti dove l’ordine non
ha importanza e le ripetizioni non sono ammesse è detta combinazione semplice di
n oggetti presi k alla volta.
Per ricavare il numero di tali combinazioni possiamo procedere come sopra: Dnk è il numero
di disposizioni di k oggetti presi fra n; se l’ordine non ha importanza, occorre identificare
le k! permutazioni dei k oggetti. Vale quindi :
Osservazioni:
1) Avremmo anche potuto trattare l’es. 4 facendo uso delle permutazioni con ripe-
tizioni (vedi III.4): si tratta degli anagrammi di ”AAAABBBBBB”!
In effetti, è immediatamente evidente che vale
k n n!
Cn = = = Pnk,(n−k) .
k k!(n − k)!
Dimostrazione:
n n! n! n n! n!
(i) = = =1 e = = =1;
0 0!(n − 0)! n! n n!(n − 0)! n!
n n! n! n
(ii) = = = ;
n−k (n − k)!(n − (n − k))! k!(n − k)! k
n n n! n!
(iii) + = + ;
k k+1 k!(n − k)! (k + 1)!(n − k − 1)!
D’altro canto,
n+1 (n + 1)! (n + 1)!
= =
k+1 +1 − k
(k + 1)!(n −1)!
(k + 1)!(n − k)!
Dal momento che assommando i sottoinsiemi senza x con quelli contenenti x otteni-
amo tutti i sottoinsiemi di I contenenti k +1 elementi, segue che k + k+1 = n+1
n n
k+1
.
2
Michael Stifel, 1487-1567 fu dapprima monaco agostiniano e in seguito seguace di Martin Lutero; oltre
che per i suoi risultati matematici (fra cui spicca l’invenzione delle tavole logaritmiche indipendentemente
da Bürgi e Napier) egli è noto per aver profetizzato l’Apocalisse per il 3 ottobre 1533 e per aver identificato
l’Anticristo con la figura di Papa Leone X
(a + b)n = (a + b) · (a + b) · . . . · (a + b) ,
| {z }
n volte
ogni termine dello sviluppo risulterà dal prodotto di n fattori scelti tra a e b, cioè di
monomi la cui parte letterale è pari a
an−k bk con k ≤ n .
a
| a {z
. . . a} |b b {z
. . . }b .
(n−k) k
Si tratta quindi di combinazioni semplici di n elementi presi k alla volta (vedi III.7)3 . In
particolare, vale quindi
k n
Xk = Cn = .
k
Ad esempio,
= a3 + 3a2 b + 3ab2 + b3
3 3 3 2 3 2 3
= a + a b+ ab + ab3 .
0 1 2 3
3
oppure anche di permutazioni con ripetizioni (vedi III.4)
n n
Nota che vale 0
= n
= 1, e quindi che i coefficienti di an e bn sono pari a 1.
La formula binomiale (cosı̀ come il triangolo che ne descrive i coefficienti) viene general-
mente attribuita a Blaise Pascal (1623-1662), ma in realtà era già nota in precedenza:
Euclide (IV sec. a.C.) e il matematico indiano Pingala (II sec. a. C.) ne conoscevano
alcuni casi particolari, e i già menzionati Omar Khayyàm (1048-1131) e Yang Hui (1238-
1298) l’avevano derivata nel caso generale. A volte il risultato viene anche attribuito a
Isaac Newton (1643-1727), il quale ne aveva ricavata una generalizzazazione al caso di
esponenti qualsiasi (quindi non per forza interi) nel contesto delle serie infinite4 .
possiamo leggere i valori dei coefficienti binomiali nella settima riga del triangolo di Pascal
(1,6,15,20,15,6,1), ricavando
6 6 · 5 4 2 6 · 5 · 4 3 3 6 · 5 · 4 · 3 2 4 6 · 5 · 4 · 3 · 2 5
(a + b)6 = a6 + a5 b + ab + ab + ab + ab + b6
1 1·2 1·2·3 1 · 2 · 3 · 4 1 · 2 · 3 · 4 · 5
= a6 + 6a5 b + 15a4 b2 + 20a3 b3 + 15a2 b4 + 6ab5 + b6
(il calcolo può essere semplificando ulteriormente sfruttando la simmetria dei coefficienti!).
4
nel mondo della finzione, inoltre, il professor Moriarty (la nemesi di Sherlock Holmes) viene indicato
come l’autore di un Trattato sul teorema binomiale
cioè
n n n n n n n
2 = + + + ... + + + .
0 1 2 n−2 n−1 n
n n
La somma di tutti i coefficienti binomiali da 0
a n
è quindi pari a 2n . Ricordando
che nk è il numero di sottoinsiemi contenenti k elementi di un insieme che ne contiene n
(vedi pag. 7), osserviamo che in questo modo abbiamo contato tutti i sottoinsiemi di un
insieme di n elementi:
Corollario 8
Un insieme di n elementi contiene 2n sottoinsiemi.
Questo risultato possiede anche un’interessante dimostrazione combinatoria che fa
uso soltanto del concetto di disposizione con ripetizioni:
sia M un insieme di n elementi; scelto un ordine al suo interno, i suoi sottoinsiemi possono
essere rappresentati per mezzo di sequenze che utilizzano soltanto le cifre 0 e 1 (cioè come
”sequenze binarie”)5 ; ad esempio, con
M = {a, b, c, d, e, f }
indicheremo con 000000 l’insieme vuoto, con 100000 l’insieme {a} (”c’è solo il primo ele-
mento”), con 010011 l’insieme {b, e, f } (”ci sono il secondo, il quinto e il sesto elemento”),
con 101010 l’insieme {a, c, e}, con 111111 l’intero insieme M e cosı̀ via. Grazie a questa
rappresentazione, invece di dover contare i sottoinsiemi di M , possiamo semplicemente
contare le sequenze di 0 e 1 di lunghezza n; il loro numero è proprio pari a 2n (vedi III.6).
Ciò conclude la dimostrazione ”alternativa”
5
in maniera analoga a quanto visto per ”contare” le combinazioni del lotto, vedi pag. 5