Assertività
Assertività
L'assertività
Introduzione
Definizione
Essere assertivi significa comunicare in maniera appropriata i propri pensieri, le
proprie idee, le proprie opinioni, i propri sentimenti. Significa rendere espliciti i propri
bisogni, le proprie richieste, le proprie necessità.
Significa esprimere un'opinione, anche quando è contraria a quella
dell'interlocutore.
Significa confronto.
La persona assertiva non cerca di vincere e prevaricare sull'altro; semplicemente
cerca di risolvere i problemi e di ottenere il risultato migliore per tutti.
Sebbene non tutti siano naturalmente assertivi, l'assertività si può imparare. Si può
imparare ad essere più assertivi.
Quando l'assertività è importante
è importante essere assertivi nelle circostanze che vengono generalmente ritenute
"difficili":
• Parlare in pubblico o con persone con cui non si ha famigliarità.
• Fare richieste, chiedere favori.
• Far valere i propri diritti, farsi rispettare.
• Esprimere emozioni negative: lamentele, risentimenti, critiche, disaccordo o
semplicemente il desiderio di essere lasciato in pace.
• Rifiutare richieste, dire di no.
• Esprimere emozioni positive, di gioia, orgoglio, attrazione, piacere. Fare
complimenti.
• Accettare i complimenti degli altri, senza negare o minimizzare.
• Chiedere spiegazioni, chiarimenti.
• Mettere in discussione gli atteggiamenti autoritari o basati sulla tradizione.
• Conversare in maniera sicura e rilassata, esprimendo e condividendo
opinioni, emozioni, esperienze.
• Affrontare le seccature, i conflitti, lo stress sociale evitando di incorrere in
comportamenti aggressivi distruttivi o dannosi per la relazione.
I propri diritti
Identificare doveri e diritti
Essere assertivi significa esprimere, far rispettare, far valere, in maniera efficace, i
propri diritti, nel rispetto dei diritti degli altri.
Per poter far valere i propri diritti è necessario capire quali sono i diritti di ognuno.
La nostra educazione ci porta a seguire delle regole, delle cose che pensiamo di
dover o di non dover fare.
Non essere egoista, non essere emotivo, non fare critiche, non essere irragionevole,
non disturbare o infastidire gli altri con i tuoi problemi, non lamentarti. Fai quello che
ti dicono, aiuta sempre chi ne ha bisogno.
Sono regole molto sensate, ed è normale averle imparate, è corretto insegnarle ai
nostri figli. Queste regole, però, vanno rispettate con intelligenza. Se rispettate sempre
alla lettera ci portano ad un atteggiamento passivo e ci impediscono di far valere i
nostri diritti.
Ogni tanto abbiamo diritto a pensare a noi stessi, ad esprimere il nostro stato
emotivo, ad esprimere delle critiche o delle perplessità, a fare degli errori o a non
essere troppo ragionevoli. Abbiamo il diritto di dire di no a chi ci chiede un aiuto, se
dire di si comporta un costo troppo alto. Abbiamo diritto noi stessi di chiedere aiuto, di
chiedere spiegazioni, di chiedere rispetto, di essere riconosciuti, di essere stanchi, di
non avere tempo e, a volte, di non avere voglia.
I diritti
• Il diritto di decidere della tua vita, di perseguire i tuoi obiettivi, stabilire le
tue priorità.
• Il diritto di avere e sostenere i tuoi valori, le tue credenze, le tue opinioni, le
tue emozioni; il diritto di essere rispettato per questo, a prescindere dalle
opinioni degli altri.
• Il diritto di non dover giustificare o dare spiegazione delle tue azioni o dei
tuoi sentimenti.
• Il diritto di dire agli altri come desideri essere trattato.
• Il diritto di esprimere te stesso, di dire "NO", "non lo so", "non ho capito",
"non mi importa".
• Il diritto di prenderti il tempo necessario per formulare le tue idee prima di
esprimerle.
• Il diritto di chiedere informazioni, di chiedere aiuto, senza per questo sentirti
in colpa.
• Il diritto di cambiare idea, di fare errori, a volte di comportarti in maniera
illogica. A patto, naturalmente, di accettare le conseguenze del tuo
comportamento.
• Il diritto di piacerti, di accettarti anche se non sei perfetto. Di fare, a volte,
meno del massimo delle tue possibilità.
• Il diritto di avere relazioni positive, soddisfacenti che ti facciano sentire
bene e libero di esprimerti onestamente. Il diritto di cambiare, o concludere le
relazioni se queste non vanno incontro alle tue esigenze.
I presupposti dell'assertività
Per essere assertivi è importante avere chiaro in testa alcune cose. In primo luogo,
come abbiamo visto, è necessario essere consapevole dei diritti che ognuno di noi ha.
Se essere assertivi significa essere efficaci nelle circostanze difficili, vale la pena di
capire quali sono, per ognuno di noi, queste circostanze. Dobbiamo dunque
identificare quali sono le situazioni problematiche.
I nostri comportamenti possono essere efficaci se siamo consapevoli dei nostri
obiettivi e dei valori che ci guidano.
Infine, dobbiamo identificare i comportamenti appropriati, al fine di essere efficaci
e di evitare di metterci nei guai.
Identificare i problemi
Identificare le circostanze in cui ci comportiamo in maniera passiva, in cui non
sappiamo dire di no, non riusciamo ad esprimere i nostri diritti, non riusciamo a fare
delle richieste, a chiedere un favore. Non riusciamo ad esprimere un dissenso o una
critica. Facciamo fatica ad esprimere le nostre emozioni, anche quando sono positive;
ci è difficile dire ad una persona che ci piace. Quando qualcuno ci fa dei complimenti
minimizziamo, neghiamo i nostri meriti. Quando non capiamo qualcosa ci
vergognamo di chiedere spiegazioni. Se qualcuno si rivolge a noi in maniera
autoritaria non ne mettiamo in discussione l'atteggiamento.
Questa passività ci rende depressi, nervosi, lamentosi e si ripercuote sulla nostra
salute fisica.
Strategie assertive
Diventare assertivi non è semplice, non fosse altro perché significa essere efficaci
nelle circostanze che consideriamo difficili.
Con la pratica si riesce ad essere efficaci con una certa naturalezza. Ma se abbiamo
una storia di atteggiamenti passivi (o aggressivi) alle spalle, può essere utile adottare
delle strategie e delle tecniche che ci aiutino ad affrontare meglio i problemi.
Proviamo ad identificare alcune strategie che possono risultare utili.