Gioco del Ponte

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Una stampa settecentesca con il Gioco del Ponte.

Il Gioco del Ponte è una manifestazione storica che ogni anno, l'ultimo sabato di giugno (fino alla battaglia del 2008 compresa era l'ultima domenica di giugno), si svolge sul Ponte di Mezzo a Pisa.

Il Gioco, in cui si fronteggiano le Magistrature (che rappresentano i quartieri cittadini) riunite nelle Parti di Mezzogiorno e Tramontana (a sud e a nord dell'Arno), consiste, nella versione contemporanea, nella spinta di un carrello lungo un binario appositamente montato sul Ponte di Mezzo. Prima della Battaglia si svolge il corteo storico, composto da 710 figuranti, dei quali 41 a cavallo, tutti in costume stile cinquecentesco spagnolo. Il corteo si snoda sulle quattro strade che costeggiano il tratto centrale cittadino del fiume Arno (i cosiddetti Lungarni), in senso antiorario.

Anticamente, al tempo della Repubblica di Pisa, esisteva un gioco chiamato Mazzascudo in cui si sfidavano cittadini di Pisa divisi in due distinte fazioni: una definita della Gazza, i cui soldati erano contraddistinti da elmi di color vermiglio, e l'altra del Gallo, con il color dorè. La battaglia si disputava nell'attuale Piazza dei Cavalieri, che all'epoca si chiamava Piazza degli Anziani (o delle Sette Vie).

Vista di Pisa durante il Gioco del Ponte, incisione di Anton Francesco Lucini, disegno di Stefano della Bella (1649).

Tale disfida si teneva il giorno di Sant'Antonio Abate (17 gennaio) e continuava per tutto il periodo del carnevale, per interrompersi con l'inizio della Quaresima.

Le regole precise della disputa non sono pervenute fino alla nostra epoca, per lo più tramandate oralmente, ma di sicuro si trattava di un gioco violento, combattuto, come suggerisce il nome, con mazze (o un bastone) e scudi (in legno o vimini), in cui si fronteggiavano inizialmente singoli combattenti, per concludersi poi con una battaglia tra le due Fazioni, finalizzata alla conquista di un grande spazio delimitato da catene. Tale evento con ogni probabilità serviva da allenamento per i soldati delle Societates Armorum cittadine, sempre pronti a combattere per l'orgogliosissima Repubblica Pisana: questa ipotesi è supportata da Camillo Ranieri Borghi[1], che ne sostiene l'origine greca. Tale teoria viene rafforzata dal fatto che questo gioco fu vietato dai fiorentini nel 1407, all'indomani dell'occupazione (che avvenne il 9 ottobre 1406), evidentemente non solo per sopprimere un ulteriore ricordo di Pisa libera.

Nel corso dei secoli, il Gioco è stato più volte ripristinato e interrotto, subendo progressive modifiche alla formula originale. In ogni caso, esso ha sempre rappresentato la ripresa delle armi da parte degli indomiti cittadini pisani contro gli odiati fiorentini. In seguito, con l'istituzione del Granducato di Toscana, i Medici inventarono una disputa che venne collocata sul Ponte di Mezzo e, alle mazze e agli scudi, fu sostituito il Targone, una tavola di legno coi colori delle squadre cittadine, larga a un'estremità e stretta all'altra, e la città divisa in due fazioni separate dall'Arno, a sud Mezzogiorno o Austro e a nord Borea o Tramontana. L'ultima battaglia disputata con questo sistema risale al 6 febbraio 1807, quando la regina reggente d'Etruria, Maria Luisa, dopo aver assistito alla cruenza della manifestazione, sospese nuovamente il Gioco, pronunciando la celebre frase: "Per gioco è troppo, per guerra è poco."

Dopo centoventi anni di assenza, nel XX secolo la tradizione venne ripresa dagli studenti universitari durante la festa delle matricole del 1927, durante la quale venne realizzato un elaborato corteo in costume. Solamente a partire dal 1935 venne realizzata la versione moderna del Gioco, a cui assistette Vittorio Emanuele III con tutta la famiglia reale. È proprio nel 1935 che furono ideati i costumi in stile seicentesco spagnolo. Il Gioco non venne ripetuto l'anno successivo per via della guerra in Etiopia, ma riprese subito nel 1937, raccogliendo ancora un grande successo di pubblico.

Un'ulteriore pausa si ebbe a causa della seconda guerra mondiale e del conseguente abbattimento del Ponte di Mezzo. Con la sua ricostruzione post-bellica, le dispute ricominciarono ma solo fino al 1963. L'interruzione è durata fino al 1982, quando, grazie soprattutto all'Associazione Amici del Gioco del Ponte[2], si concretizzò il ripristino del Gioco: da allora il Gioco del Ponte è stato sempre proposto nonostante l'interesse altalenante dei cittadini e delle istituzioni.

Nel periodo storico[3] le squadre e le loro bandiere erano

«della parte Australe Sant'Antonio portava l'insegna o bandiera color di fuoco, San Martino bianca nera e rossa, San Marco, bianca e gialla, i Leoni, nera e bianca, i Dragoni, verde e bianca, i Delfini, turchina e gialla. Le squadre della parte Boreale denominavansi: Santa Maria, coi colori celeste e bianco; San Michele, bianco e rosso; Calci, verde bianco e ...doré; Calcesana, giallo e nero; i Mattaccini, bianco, turchese e fior di pesco; i Satiri, rosso e nero.»

Nelle tre battaglie (1935, 1937, 1938) del periodo fra le due guerre mondiali[4] il reclutamento era basato sulla suddivisione in rioni (Sant'Antonio, San Martino, San Marco, Porta Fiorentina, San Pietro a Grado, Porta a Mare per la Parte di Mezzogiorno; Santa Maria, Porta a Piagge, Campo, Porta a Lucca, S. Francesco, Barbaricina per la Parte di Tramontana) e la prassi rimane nel periodo postbellico a cui partecipano solo cinque squadre per ogni parte (Sant'Antonio, San Martino, San Marco, Porta Fiorentina, Marina per la Parte di Mezzogiorno; Santa Maria, San Michele, Porta a Lucca, S. Francesco, Porta Nuova per la Parte di Tramontana).

Si ritorna a sei squadre per ogni parte col ripristino del 1982[5] ma, mentre la Parte di Mezzogiorno ritorna allo schema originale, la Parte di Tramontana vede una parziale ridistribuzioni delle bandiere: mentre Santa Maria, Mattaccini e Satiri hanno di nuovo i loro colori; San Francesco prende i colori di San Michele e questi quelli di Calcesana; la sesta squadra prende i colori di Calci e il nome prima di Calcesana e, nel 1989, di Calci[6].

Organizzazione delle Parti

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Corteo in costume sul Ponte di Mezzo, nel 1935.

Il Gioco del Ponte si svolge una volta all'anno, l'ultima domenica di giugno fino all'anno 2008, dal 2009 la manifestazione è stata spostata all'ultimo sabato di giugno (alla sera prima quindi) con partenza del corteo (che in termini storici è denominato Mostra, o Marcia) alle ore 20. L'organizzazione si snoda lungo tutto l'anno, con manifestazioni collaterali, benedizione della propria bandiera e battaglie minori (con squadre di 2, 4, 8 combattenti) in varie località della Provincia di Pisa, divulgazioni nelle scuole, ritrovi conviviali nei quartieri e nelle Parti, e ovviamente con la preparazione dal punto di vista prettamente "militare", ovvero l'allenamento delle Squadre per la Battaglia. Ogni Squadra di solito incomincia la preparazione dal mese di gennaio, effettuando, nella propria sede, almeno due allenamenti alla settimana.

È previsto che le due Parti abbiano un preciso organigramma interno. La guida spetta al Comando di Parte, che si compone del Capitano Generale, che rappresenta la massima carica e ne dirige l'organizzazione generale (corteo, iniziative nei quartieri, cerimonie varie, ecc.), del Luogotenente Generale, che rappresenta la massima autorità militare e dirige l'organizzazione militare della Parte. Essi sono assistiti, rispettivamente, dal Consigliere Civile e dal Consigliere Militare, e da un Cancelliere ciascuno.

A sua volta, ogni Parte è suddivisa in sei Magistrature, in rappresentanza dei quartieri cittadini. Ognuna di esse è guidata da un Magistrato, coadiuvato dall'Ufficiale Addetto e da tre Consiglieri di Magistratura. I Magistrati sono anche membri del Comando di Parte. Ogni Magistratura, con un lavoro minuzioso che dura praticamente tutto l'anno, organizza la propria Squadra, guidata dal Capitano, ovvero colui che ne cura la preparazione atletica e tecnica nei mesi precedenti la battaglia e la comanda durante i combattimenti, e composta da 20 Combattenti, uno dei quali, solitamente il più esperto, ricopre la carica di Caposchiera (per usare un termine calcistico, l'allenatore in campo, ovvero quello che durante il combattimento trasmette le sensazioni al capitano, e quest'ultimo, di conseguenza, decide i comandi da impartire alla squadra).

Nella Marcia, ogni Magistratura è rappresentata dalla Comparsa, composta da: 2 tamburini di squadra, 1 alfiere sbandieratore, 1 paggio porta insegna, 1 Magistrato, 1 Capitano, 20 Combattenti.

Le due Parti e le loro Magistrature (con i motti) elencate in ordine di corteo:

Parte di Tramontana (nord dell'Arno)

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  • Magistratura di Santa Maria: "Alla giornata"
  • Magistratura di San Francesco: "M'arde d'onor la fiamma"
  • Magistratura di San Michele: "Melius est dare quam accipere"
  • Magistratura dei Mattaccini: "Vincere bisogna"
  • Magistratura dei Satiri: "Vecchio e decrepito io sono ma portami rispetto o ti bastono"
  • Magistratura di Calci: "Numquam retrorsum"

Parte di Mezzogiorno (sud dell'Arno)

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  • Magistratura di Sant'Antonio: "Pisa a pugnare invitta, a vincer nata"
  • Magistratura di San Martino: "Pisa tremar fa l'acque e la terra"
  • Magistratura di San Marco: "Forte Pisa alle prove"
  • Magistratura dei Leoni: "Virtus unita fortis"
  • Magistratura dei Dragoni: "Sum felix, velix"
  • Magistratura dei Delfini: "Senza temer tempesta"

Svolgimento del Gioco

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L'assetto moderno del Gioco prevedeva, sino alla fine del secolo scorso, sei combattimenti tra le 12 Magistrature, più una eventuale sfida di spareggio, combattuta tra due squadre composte dai migliori combattenti delle Parti (dette "nazionali").

Allo scopo di renderlo più coerente alla storia e alla sua stessa natura di scontro fra le due Parti della città, e non fra quartieri, puntando ad arrivare ad un unico combattimento, il Gioco del Ponte per alcuni anni si è svolto tra quattro squadre, due per Parte, composte ciascuna da trenta combattenti, e prevedeva una eventuale "bella " di spareggio. Vinceva la Parte che totalizzava due punti.

Gioco del Ponte del 29 giugno 1935.

A partire dalla Battaglia del 2007, il Gioco viene gestito da una apposita Fondazione, che determina il regolamento, ne gestisce le pubbliche relazioni e le finanze. La stessa Fondazione, nell'ambito di un piano di rilancio del Gioco del Ponte in ambito pisano e nazionale, ha rivisto il regolamento in occasione della Battaglia del 2008. Questa, infatti, ha visto di nuovo la partecipazione delle 12 Magistrature e, tra le altre innovazioni, è stato introdotto un combattimento fra due squadre composte di combattenti under-25. Questo particolare combattimento, che vale 1,5 punti e quindi elimina di fatto la necessità dello spareggio, deve durare al massimo 4 minuti dal via e prevede che dei 20 combattenti di una squadra, 10 siano subito schierati sotto il carrello e 10 montino, 2 ogni 30 secondi, durante il combattimento stesso. Ciò è stato deciso con l'intenzione di conferire dinamicità al Gioco, in modo da risultare più avvincente anche per il pubblico.

Dal 2010 si è tornati all'assetto di sei combattimenti con eventuale spareggio, dato che ormai tanti anni di autonomia delle 12 squadre hanno determinato una deleteria "quartierizzazione" della Battaglia.

Indipendentemente dal numero delle Magistrature partecipanti, comunque, un combattimento si svolge con le stesse regole di base. Quando una squadra è chiamata al combattimento si dirige sul ponte, dove le viene aperto il canapo, e i combattenti vengono punzonati al fine di riconoscerli. Una volta schierati ai due lati del "carrello", che si trova bloccato in posizione di partenza, ovvero centrale sul ponte, i Capitani li preparano per la partenza ordinando di esercitare la massima spinta possibile. Quando i capitani ritengono che la pressione esercitata sia adeguata, danno comune consenso al giudice di gara, il quale spara un colpo a salve e sgancia immediatamente il carrello che è dunque libero di muoversi lungo i binari. A questo punto, sta nella forza relativa delle due Squadre determinare la durata e l'intensità del combattimento stesso, che può durare da pochi secondi a decine di minuti: il record attuale è di 25 minuti e 37 secondi, stabilito nel 2018 nello spareggio, con vittoria di Mezzogiorno, guidato da Franco Ceccanti[7], mentre quello di brevità risale al 2010 in cui i Dragoni vinsero su Santa Maria in 11 secondi.

L'obiettivo del gioco è spingere il carrello verso la parte avversaria; il combattimento termina quando cade la bandierina di fine corsa, da un lato o dall'altro. Durante il combattimento, che oltre alla forza è determinato anche dall'astuzia e dall'esperienza dei Capitani e dei combattenti, si distinguono fasi di "pressione", in cui una squadra lentamente ma inesorabilmente aumenta appunto la forza con cui spinge, e fasi di "attacco", che generalmente si realizza quando una squadra, all'unisono, effettua un piegamento sulle gambe. L'attacco si dice che "entra" quando i combattenti della squadra che attacca riescono a distendersi sotto il tubo a seguito del piegamento, avendo dunque guadagnato preziosi centimetri.

Gioco del Ponte 2004, San Michele contro San Martino.

La posizione della spinta, frutto di anni di esperienza e raggiunta per approssimazioni successive[8], si ottiene poggiando il collo e le spalle sui bracci del carrello, spingendo quindi all'indietro. Il regolamento prevede che si possano utilizzare alcuni dispositivi di protezione individuale:

  • un cuscino, rigido o meno, di materiale vario, che viene posizionato tra le spalle del combattente e il tubo del carrello;
  • una cintura, generalmente di cuoio pesante (simile a quelle usate per il sollevamento pesi) a protezione della schiena, cui è attaccato un bastone che serve al combattente per poggiarvi le mani ed esercitare una spinta anche con le braccia;
  • scarpe, generalmente modificate, con una sorta di tacco sulla punta in modo da mantenere il naturale angolo retto tra la caviglia e la gamba, altrimenti impossibile data la peculiare posizione di spinta. Dalla Battaglia del 2022 le scarpe sono state ulteriormente regolamentate, diminuendo l'altezza del tacco al fine di rendere il Gioco più dinamico.

Controversie esistono in merito all'uso di bustini, corpetti rigidi e quant'altro atto a tutelare la schiena nel momento della spinta. Il regolamento tecnico attuale non vieta però espressamente l'impiego di tali ausili tecnici.[9]

Dal 2015 alla Parte vittoriosa va in premio un Palio appositamente dipinto da un pittore. In quell'anno l'opera, vinta da Tramontana, fu realizzata dal maestro Alberto Berti.

Gergo tecnico

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Alcuni termini, pur con marcate differenze tra le Magistrature, vengono utilizzati dal Capitano e dai combattenti per comunicare durante lo svolgimento del combattimento:

  • "entra ": quando il Capitano chiama i combattenti a esercitare la pressione costante o a caricare in vista di un attacco, oppure quando un attacco è andato a buon fine ("l'attacco è entrato"); ogni Capitano fa intendere ai propri combattenti quando è il momento di attaccare e quindi caricare con modalità diverse e tenute gelosamente segrete, per non lasciare troppo agio all'avversario nell'interpretare le sue mosse;
  • "venire indietro ": quando la squadra soffre e deve quindi effettuare dei passi avanti, perdendo centimetri di corsa del carrello, per potersi riposizionare stabilmente;
  • "steccarsi ": si dice dell'atto di riprendere la corretta posizione di spinta sotto il carrello;
  • "dondolino ": un intenso scambio di attacchi tra le due squadre; una squadra attacca, l'avversaria riceve l'attacco e risponde a sua volta con un attacco e così via sino a che una delle due squadre riesce a "fare entrare" in maniera definitiva l'attacco;
  • "vuoto ": si dice quando si avverte un calo di pressione da parte della squadra avversaria ed è, in genere, il momento di attaccare;
  • "su di vita": un moderato aumento di pressione che si esercita non con le gambe, ma con le braccia e la schiena;
  • "eccoli ": esortazione del Capitano che intuisce l'arrivo di un attacco da parte dell'avversario e chiama i suoi combattenti a esercitare la massima resistenza;
  • "rincalzare ": si dice dell'atto di accrescere la pressione esercitata dal combattente con la moderata flessione di una gamba.

Come detto, ogni Magistratura sviluppa un proprio gergo e segnali convenzionali per gestire, incompresa dall'avversario, il combattimento. Tra i combattenti si possono distinguere alcuni ruoli convenzionali, propri forse di un'epoca passata del Gioco. A seconda delle caratteristiche fisiche e di spinta del combattente, questo si può quindi classificare in "combattente di tenuta" quando questi riesca a esercitare una spinta considerevole per un periodo prolungato di tempo, o in "combattente da massimale", quando questi riesca ad avere un massimale di spinta molto considerevole. Combattenti di eccezionali doti fisiche possono manifestare entrambe le caratteristiche. Inoltre, a seconda della posizione sul tubo, si distingue in "interno" ed "esterno": l'esterno è generalmente un combattente molto potente, che è in grado di esercitare una forte pressione istantanea sul tubo mentre l'interno, generalmente più basso di statura ma non necessariamente meno potente dell'esterno, regge il tubo al compagno una volta che questi abbia esaurito il suo spunto e necessiti di un momento di riposo per steccarsi e rientrare in pressione.

Da notare che il Gioco del Ponte disputato col carrello, ideato da Ferruccio Giovannini, ha sempre suscitato molte critiche in città e fuori, a causa della sua staticità e soprattutto del suo snaturamento: il Gioco del Ponte, infatti, per sua natura è sempre stato lo scontro fra le due Parti della città di Pisa (Tramontana e Mezzogiorno), non tra i quartieri.[10] Dal 2022 per diminuire la staticità e rendere più dinamico il combattimento sono state introdotte delle nuove regole sull'equipaggiamento.

Anno Vincitore Risultato Squadra di Tramontana Squadra di Mezzogiorno Durata dello scontro
2024 Mezzogiorno 4-3 dopo spareggio Satiri Delfini 09'40"
Santa Maria Leoni 05'27"
Calci San Marco 17'59"
San Francesco Sant'Antonio 18'58"
San Michele San Martino 23'22"
Mattaccini Dragoni 04'53"
Tramontana Mezzogiorno 10'44"
2023 Tramontana 4-3 dopo spareggio Mattaccini San Marco 09'09"
San Francesco Leoni 04'18"
Satiri Dragoni 07'28"
Santa Maria Delfini 02'59"
San Michele San Martino 21'26"
Calci Sant'Antonio 00'35"
Tramontana Mezzogiorno 13'08"
2022 Tramontana 4-2 San Francesco San Marco 15'50"
Satiri Leoni 2'30"
Calci San Martino 5'17"
Santa Maria Dragoni 12'15"
San Michele Sant'Antonio a tavolino[11]
Mattaccini Delfini 7'23"
2020-2021 Edizioni non disputate causa Covid-19
2019 Tramontana 4-2 Santa Maria Leoni 6'07"
San Francesco San Marco 8'36"
Satiri Dragoni 0'43"
Calci Sant'Antonio 9'13"
Mattaccini Delfini 4'30"
San Michele San Martino 21'04"
2018 Mezzogiorno 4-3
dopo spareggio
Mattaccini Sant'Antonio 7'16"
San Francesco Delfini 2'55"
Satiri San Marco 2'12"
Calci Dragoni 5'40"
San Michele Leoni 4'51"
Santa Maria San Martino 4'23"
Tramontana Mezzogiorno 25'37"[12]
2017 Tramontana 4-2 Calci Dragoni 9'19"
San Francesco San Marco 5'15"
Mattaccini Delfini 1'27"
Satiri Leoni 5'33"
San Michele San Martino 15'29"
Santa Maria Sant'Antonio 3'08"
2016 Mezzogiorno 4-3
dopo spareggio
Calci Delfini 10'15"
Santa Maria Dragoni 11'30"
Mattaccini Sant'Antonio 6'19"
Satiri San Martino 2'40"
San Francesco Leoni 3'50"
San Michele San Marco 21'11"
Tramontana Mezzogiorno 10'50"
2015 Tramontana 4-3
dopo spareggio
Satiri Delfini 0'43"
Santa Maria Dragoni 6'49"
Calci San Martino 4'42"
San Francesco Sant'Antonio 11'40"
San Michele San Marco 23'18"
Mattaccini Leoni 6'46"
Tramontana Mezzogiorno 14'42"
2014 Tramontana 4-3
dopo spareggio
Santa Maria Dragoni 3'45"
San Michele San Marco 6'36"
San Francesco Sant'Antonio 22'33"
Calci Delfini 2'15"
Mattaccini San Martino 4'16"
Satiri Leoni 1'43"
Tramontana Mezzogiorno 12'53"
2013 Tramontana 5-1[13] Calci Leoni 12'42"
Santa Maria Delfini 9'20"
Satiri San Martino 1'33"
San Francesco Sant'Antonio 13'33"
San Michele Dragoni 3'36"
Mattaccini San Marco 4'57"
2012 Tramontana 4-3
dopo spareggio
San Francesco San Martino 8'35"
Satiri Sant'Antonio 2'11"
Mattaccini San Marco 3'26"
Santa Maria Delfini 2'00"
Calci Leoni 9'14"
San Michele Dragoni 6'13"
Tramontana Mezzogiorno 6'02"
2011 Mezzogiorno 4-2 San Francesco San Martino 3'51"
Santa Maria San Marco 0'44"
San Michele Dragoni 5'18"
Satiri Leoni 4'29"
Mattaccini Sant'Antonio 9'28"
Calci Delfini 1'21"
2010 Tramontana 4-3[14][15]
dopo spareggio
Calci Sant'Antonio 3'38"
Mattaccini San Martino 6'00"
Satiri San Marco 0'43"
San Francesco Delfini 1'42"
San Michele Leoni 0'57"
Santa Maria Dragoni 0'11"[12]
Tramontana Mezzogiorno 9'01"
2009 Tramontana 4-2 Satiri Dragoni 9'35"
San Michele Sant'Antonio 4'58"
Mattaccini Delfini 0'38"
Santa Maria under 25 Leoni under 25 3'15"
San Francesco San Marco 4'30"
Calci San Martino 5'00"
2008 Tramontana 5-1 Mattaccini Dragoni
San Michele San Martino
Santa Maria Delfini
Satiri under 25 Leoni under 25
Calci Sant'Antonio
San Francesco San Marco
2007 Tramontana 2-1
dopo spareggio
Tramontana Mezzogiorno
Tramontana Mezzogiorno
Tramontana Mezzogiorno
2006 Tramontana 2-1
dopo spareggio
Tramontana Mezzogiorno 0'57"
Tramontana Mezzogiorno 5'49"
Tramontana Mezzogiorno
2005 Edizione non disputata
2004 Tramontana 3-2 Santa Maria Delfini
Mattaccini Dragoni e Leoni
Calci Sant'Antonio
San Michele San Martino
San Francesco e Satiri San Marco
2003 Tramontana 3-0 San Francesco e Satiri Sant'Antonio e Delfini
San Michele e Calci San Martino e Dragoni
Mattaccini e Santa Maria San Marco e Leoni
2002 Tramontana 3-0 Satiri e Mattaccini Sant'Antonio e San Martino
San Francesco e Santa Maria Delfini e Leoni
San Michele e Calci San Marco e Dragoni
2001 Tramontana 3-2 Santa Maria Sant'Antonio 9'01"
Satiri e Mattaccini San Martino e Leoni 6'33"
Calci Dragoni 1'57"
San Francesco San Marco
San Michele Delfini
2000 - 3-3 Calci San Marco 11'25"
San Francesco Sant'Antonio 2'29"
Satiri Dragoni 3'09"
Mattaccini San Martino 2'15"
San Michele Delfini 10'53"
Santa Maria Leoni 1'22"
1999 Tramontana 5-1 Calci Leoni 7'40"
San Michele Delfini 5'20"
Santa Maria San Marco 1'37"
Satiri San Martino 4'27"
Mattaccini Dragoni
San Francesco Sant'Antonio 8'10"
1998 Mezzogiorno 4-2 Mattaccini San Marco 6'34"
San Michele Leoni 1'49"
Santa Maria San Martino 7'34"
San Francesco Dragoni 1'16"
Calci Sant'Antonio 0'13"
Satiri Delfini 1'07"
1997 - 3-3 Satiri San Marco 8'19"
Mattaccini Sant'Antonio 7'45"
Calci Dragoni 2'25"
San Michele Delfini 7'51"
San Francesco Leoni 8'38"
Santa Maria San Martino 7'41"
1996 Mezzogiorno 4-3
dopo spareggio
Santa Maria Delfini 4'33"
Mattaccini San Marco
San Francesco San Martino 7'03"
Calci Leoni 1'46"
San Michele Sant'Antonio 8'45"
Satiri Dragoni 2'59"
1995 Tramontana 4-2 Santa Maria Dragoni 2'22"
Mattaccini San Martino 2'15"
Calci Delfini
Satiri San Marco 1'38"
San Michele Leoni 6'59"
San Francesco Sant'Antonio 6'33"
1994 Mezzogiorno 4-2 Mattaccini Leoni 7'04"
San Francesco San Marco 8'16"
Calci Dragoni 11'46"
Satiri Sant'Antonio 2'48"
Santa Maria Delfini 9'25"
San Michele San Martino 0'49"
1993 Tramontana 4-3
dopo spareggio
Calci Leoni 6'51"
Mattaccini Dragoni 9'04"
Santa Maria San Martino 0'19"
Satiri San Marco 1'50"
San Michele Delfini 9'32"
San Francesco Sant'Antonio 3'45"
1992 Tramontana 5-1 San Francesco Dragoni 1'44"
Calci San Martino 1'59"
San Michele Delfini 22'25"
Satiri Sant'Antonio 3'34"
Santa Maria Leoni 12'09"
Mattaccini San Marco
1991 Tramontana 4-3
dopo spareggio
Mattaccini San Martino
Santa Maria Leoni 1'38"
San Michele San Marco 5'57"
Satiri Dragoni 4'21"
Calci Delfini 7'31"
San Francesco Sant'Antonio 2'29"
1990 Mezzogiorno 4-3
dopo spareggio
San Francesco Sant'Antonio
Santa Maria San Marco
San Michele Dragoni 5'01"
Mattaccini San Martino
Satiri Delfini 0'12"
Calci Leoni
1989 Mezzogiorno 4-2 San Michele San Martino 5'50"
Satiri Leoni 2'15"
San Francesco Delfini 11'23"
Calci Sant'Antonio 3'25"
Santa Maria Dragoni 14'02"
Mattaccini San Marco 0'44"
1988 Mezzogiorno 4-3
dopo spareggio
Mattaccini Sant'Antonio 19'34"
Satiri San Martino 0'15"
Santa Maria Delfini 0'12"
Calci Dragoni 0'28"
San Michele San Marco 18'36"
San Francesco Leoni
1987 Mezzogiorno 6-0 San Francesco San Marco 15'06"
Mattaccini San Martino 3'00'
Santa Maria Delfini 0'33"
San Michele Dragoni 14'02"
Calci Sant'Antonio 3'56"
Satiri Leoni 1'34"
1986 Mezzogiorno 4-3
dopo spareggio
San Francesco San Martino
Satiri Delfini
Calci Dragoni
Mattaccini Sant'Antonio
Santa Maria Leoni
San Michele San Marco
1985 Tramontana 6-0 Satiri San Marco
San Francesco Dragoni
San Michele Sant'Antonio
Calci Leoni
Mattaccini Delfini
Santa Maria San Martino
1984 Tramontana 5-1 Satiri San Martino
San Francesco Sant'Antonio
San Michele Delfini
Santa Maria Leoni
Mattaccini Dragoni
Calci San Marco
1983 Mezzogiorno 4-2 San Francesco Leoni
Mattaccini Sant'Antonio
Satiri San Marco
Santa Maria San Martino
San Michele Dragoni
Calci Delfini
1982 Tramontana 4-1 Calci Leoni
Mattaccini San Martino
Satiri Sant'Antonio
San Francesco San Marco
San Michele Delfini
Santa Maria Dragoni n.d.
1964-1981 Edizioni non disputate
1963 Tramontana 4-1 Porta a Lucca Porta Fiorentina
San Michele Marina
Santa Maria San Martino
San Francesco San Marco
Porta Nuova Sant'Antonio
1962 Tramontana 5-0 Porta a Lucca Porta Fiorentina
San Francesco San Martino
Porta Nuova Sant'Antonio
Santa Maria Marina
San Michele San Marco
1961 Tramontana 5-0 San Michele Sant'Antonio
Santa Maria San Martino
Porta Nuova San Marco
San Francesco Marina
Porta a Lucca Porta Fiorentina
1960 Tramontana 3-2 Porta Nuova San Marco
San Francesco San Martino
Santa Maria Marina
Porta a Lucca Porta Fiorentina
San Michele Sant'Antonio
1959 Tramontana 3-2 Porta a Lucca Sant'Antonio
Porta Nuova San Martino
Santa Maria San Marco
San Francesco Porta Fiorentina
San Michele Marina
1958 Mezzogiorno 4-1 Santa Maria San Martino
Porta a Lucca San Marco
Porta Nuova Sant'Antonio
San Michele Marina
San Francesco Porta Fiorentina
1957 Mezzogiorno 3-2 San Francesco San Martino
Porta a Lucca San Marco
Santa Maria Sant'Antonio
San Michele Marina
Porta Nuova Porta Fiorentina
1956 Mezzogiorno 3-2 Santa Maria San Martino
Porta Nuova Sant'Antonio
Porta a Lucca Marina
San Francesco San Marco
San Michele Porta Fiorentina
1955 Tramontana 3-2 Porta Nuova Marina
Santa Maria Porta Fiorentina
San Francesco San Marco
San Michele Sant'Antonio
Porta a Lucca San Martino
1954 Mezzogiorno 3-2 Porta Nuova San Martino
San Francesco Marina
Santa Maria San Marco
Porta a Lucca Sant'Antonio
San Michele Porta Fiorentina
1953 Mezzogiorno 3-1 Santa Maria San Martino
Porta a Lucca Marina
Porta Nuova San Marco
San Francesco Sant'Antonio
San Michele Porta Fiorentina
1952 Tramontana 3-2 Porta Nuova San Marco
San Francesco Sant'Antonio
Santa Maria San Martino
San Michele Marina
Porta a Lucca Porta Fiorentina
1951 Tramontana 3-2 Porta Nuova San Marco
San Francesco Sant'Antonio
Santa Maria San Martino
San Michele Marina
Porta a Lucca Porta Fiorentina
1950 Mezzogiorno 3-2 San Francesco San Martino
Porta Nuova Porta Fiorentina
Santa Maria Sant'Antonio
San Michele Marina
Porta a Lucca San Marco
1939 - 1947 Gioco sospeso
1938 Mezzogiorno
1936/37 Pace
1935 Tramontana
  1. ^ Borghi, Camillo Ranier., L'Oplomachia pisana, ovvero La battaglia del ponte di Pisa, Per Pellegrino Frediani, MDCCXIII [1713], OCLC 1008266907. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  2. ^ Associazione Amici del Gioco del Ponte, su amicidelgiocodelponte.it. URL consultato l'8 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2017).
  3. ^ F. Tribolati, p. 42 facendo riferimento a C. Borgi
  4. ^ Il Gioco del Ponte: Le Edizioni fra le due Guerre, su gioco.amicidelgiocodelponte.it. URL consultato il 31 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2012).
  5. ^ Il Gioco del Ponte: Il Ripristino del Gioco del Ponte del 1982: i Protagonisti, su gioco.amicidelgiocodelponte.it. URL consultato il 31 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2012).
  6. ^ L'unica squadra fuori dal comune, Il Tirreno, 6-12-2012, su iltirreno.gelocal.it. URL consultato il 31 dicembre 2012.
  7. ^ Mezzogiorno vince alla “bella”: trionfo storico dopo 25 minuti - Cronaca - il Tirreno, in il Tirreno, 1º luglio 2018. URL consultato il 5 luglio 2018.
  8. ^ La spinta, nelle prime edizioni del Gioco moderno, veniva esercitata dal combattente appoggiandosi frontalmente, con una spalla sola, al tubo. La posizione di spinta attuale è stata frutto di una "ricerca" da parte delle squadre di modalità di spinta più efficaci e meno dannose al fisico del combattente stesso.
  9. ^ Cuscino, cintura e scarpe sono stati introdotti tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90. Sono innovazioni frutto dell'arguzia dei combattenti e le forme attuali si sono determinate per modifiche e approssimazioni successive, succedutesi nel corso degli anni e tuttora in via di evoluzione. Questi ausili servono principalmente per tutelare l'incolumità fisica del combattente in allenamento e durante il combattimento.
  10. ^ Proposte in tal senso si possono trovare al link Copia archiviata, su stilepisano.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2011).
  11. ^ Nel 2022 il Sant'Antonio, per protesta contro la decisione del Comune di Pisa di non accettare alcune visite mediche valutate non idonee dal Comune ma considerate invece regolari dalla Magistratura australe, ha deciso di non sfilare sui Lungarni e quindi per regolamento non ha potuto combattere sul Ponte dando la vittoria a tavolino alla magistratura avversaria, in questo caso il San Michele. A seguito dell'edizione i combattenti interessati sono stati penalizzati.
  12. ^ a b Record
  13. ^ Gioco del Ponte 2013: Tramontana ancora regina, su pisainformaflash.it. URL consultato il 30 giugno 2013.
  14. ^ Gioco del Ponte 2010: vittoria di Tramontana, su pisanotizie.it. URL consultato il 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2010).
  15. ^ Gioco del Ponte, è record di partecipazione, su pisainformaflash.comune.pisa.it. URL consultato il 13 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
  • Bibliografia sul Gioco del Ponte, su gioco.amicidelgiocodelponte.it. URL consultato il 27 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  • Camillo Borghi, Oplomachia Pisana ovvero la battaglia del Pontr di Pisa, 1712.
  • Felice Trivolati, Scritti Araldici e Cavallereschi, Edizione Orsini De Marzo, 1894.

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