quartieri del centro storico di Matera, formati da edifici rupestri costruiti nelle cave naturali della Murgia materana

Sassi di Matera
(Matera)
Sassi
Localizzazione
Sassi di Matera - Localizzazione
Stato
Regione
Territorio

Sassi di Matera è un distretto della città di Matera.

Da sapere

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Cenni geografici

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I Sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione ed antropizzazione succedutesi nel tempo. Assieme alle cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare della città. Si tratta di antichi aggregati di case scavate nella calcarenite, a ridosso di un profondo burrone, la "Gravina".

Cenni storici

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Da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo neolitico, all'habitat della civiltà rupestre di matrice orientale (IX-XI secolo), che costituisce il sostrato urbanistico dei Sassi, con i suoi camminamenti, canalizzazioni, cisterne; dalla civitas di matrice occidentale normanno-sveva (XI-XIII secolo), con le sue fortificazioni, alle successive espansioni rinascimentali (XV-XVI secolo) e sistemazioni urbane barocche (XVII-XVIII secolo); ed infine dal degrado igienico-sociale del XIX e della prima metà del XX secolo allo sfollamento disposto con legge nazionale negli anni cinquanta la città ha subito un lungo declino e un'incredibile rinascita.

Carlo Levi, spedito al confino in Lucania dal regime fascista, visitò i Sassi quando erano all'apice di un collasso demografico che era iniziato. Egli descrive così la città nel famoso romanzo Cristo si è fermato a Eboli:

«Arrivai a Matera verso le undici del mattino. Avevo letto nella guida che è una città pittoresca, che merita di essere visitata, che c'è un museo di arte antica e delle curiose abitazioni trogloditiche [cioè scavate nella roccia]. Allontanatami un poco dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case, e dall'altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera. La forma di quel burrone era strana; come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso in un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca, Santa Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi. Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l'inferno di Dante, in quello stretto spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelle di sotto. Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante.»

L'opera di sensibilizzazione di Levi fu un importante passo per la risoluzione del problema dei Sassi. Nel 1950, il presidente del consiglio Alcide De Gasperi, a seguito di una sua visita in Basilicata in cui si rese conto della gravità delle condizioni di vita del luogo, incaricò il deputato lucano Emilio Colombo di studiare un disegno di legge per il risanamento e lo sfollamento dei Sassi di Matera. La proposta di Colombo venne consegnata a De Gasperi nel 1951, presentata in parlamento come disegno di legge ed infine approvata all'unanimità il 17 maggio del 1952 come la “Legge speciale per il risanamento dei Sassi”.

Lo sfollamento ebbe quindi inizio nel 1952. Tale operazione fu resa necessaria dalla non più sostenibile situazione in cui versava la popolazione, afflitta ad esempio da una mortalità infantile quattro volte superiore alla media nazionale. Lo sfollamento dei Sassi ebbe come conseguenza un notevole sviluppo urbanistico per la città di Matera, compreso un piano regolatore. Nel 1993 i Sassi di Matera diventano il primo sito UNESCO dell'Italia meridionale, cui seguirà un poderoso recupero delle abitazioni e un aumento dei flussi turistici.

Come orientarsi

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I Sassi

I Sassi si dispongono intorno e sul fondo di due solchi vallivi, plasmati dal passaggio dell'acqua, incanalata nei cosiddetti "grabiglioni" sul fondo delle stesse.

Quartieri

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Il 40.667716.60991 Sasso Barisano, ubicato lungo la strada che uscendo dalla città proseguiva verso Bari, girato a nord-ovest, è il più ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo. Il 40.662716.61152 Sasso Caveoso, che guarda invece a sud, verso Montescaglioso, nel medioevo nota come Mons Caveosus (da cui probabilmente deriva il nome), è disposto proprio come la cavea di un teatro, con le case-grotte che scendono a gradoni. All'interno dei due Sassi vi sono poi vari quartieri, rioni e contrade dai nomi pittoreschi: u lammòrd, u parav's, u p'ndàf'c, u mòlv, u chianèdd, u casalnàv. A dividere le due valli sorge l'erta rupe della 40.666516.61283 Civita, che ospita la bellissima Cattedrale romanica. Ai piedi della Civita e al margine superiore dei Sassi giace il Piano, il centro storico post-medievale, oltre il quale si estende la Matera contemporanea.

Come arrivare

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Dalla città nuova si accede tramite le tante vie, varchi e accessi spesso muniti di scale o discese ripide.

  • 40.66681416.6138341 Parcheggio via Madonna delle Virtu', via Madonna delle Virtu'. Gratuito.


Come spostarsi

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La presenza di scale e vicoli rende necessario lo spostamento a piedi. L'area è quasi totalmente pedonalizzata e l'accesso alle auto avviene solo con pass residenti o tramite hotel.

Cosa vedere

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Sasso Barisano

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  • 40.66616516.6079111 Chiesa di San Martino dei Lombardi. La chiesa, oggi murata, è dedicata a San Martino e costituisce il tipico esempio di chiesa profanata e diventata abitazione. L'impianto, infatti, ha subito diverse trasformazioni a causa delle varie destinazioni d'uso a cui è stata sottoposta. Solo l'ingresso conserva ancora tracce significative del luogo di culto. Chiesa di San Martino dei Lombardi su Wikipedia chiesa di San Martino dei Lombardi (Q16540297) su Wikidata
  • 40.66763116.6084892 Chiesa di San Rocco. La chiesa di San Rocco è annessa al monastero dei Padri Riformati. I numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli hanno alterato completamente la struttura, compresa la facciata. Chiesa di San Rocco (Matera) su Wikipedia chiesa di San Rocco (Q16540395) su Wikidata
Convento di Sant'Agostino
  • 40.670216.613 Convento di Sant'Agostino, Via D'Addozio. Questo convento è un monumento nazionale italiano, situato nel Sasso Barisano e sorto nel 1593, insieme all'omonima chiesa, sull'antica cripta rupestre di San Giuliano risalente al XII secolo (sinora descritta come cripta di San Guglielmo a causa di un errore storico). Convento di Sant'Agostino (Matera) su Wikipedia convento di Sant'Agostino (Q3689590) su Wikidata
  • 40.66972416.6102744 Chiesa della Madonna delle Grazie. L'ingresso è costituito da un campanile a vela. Esso comprende un bassorilievo in terracotta rappresentante la Madonna col Bambino. L'interno presenta solo dei rimaneggiamenti. Tra questi vi è un imponente altare barocco posto presso l'originaria iconostasi. Alle spalle dell'altare troviamo una parete in roccia con diverse aperture le quali immettono sulla sacrestia; un tempo lì vi era il presbiterio. Nel soffitto vi sono due cupolette scolpite e delle visibili arcate absidali. Sulla parete destra vi è una Crocifissione, ormai rovinata, sotto la quale vi è un affresco sbiadito. La figura del Cristo è accompagnata da due angeli e ai piedi di esso vi sono: la Madre e Giovanni. Su un'altra parete è rappresentato S. Francesco d'Assisi che riceve le stimmate. Nella zona di soffitto dietro l'altare sono raffigurati dei riquadri a cassettone con motivi ornamentali. La parete corrispondente, invece, mostra un dipinto di S.Lucia. Chiesa della Madonna delle Grazie (Matera) su Wikipedia chiesa della Madonna delle Grazie (Q16539937) su Wikidata
Chiesa di San Pietro Barisano
  • 40.66879116.6093065 Chiesa di San Pietro Barisano (Chiesa di San Pietro in Verenibus), Via S. Pietro Barisano, +39 327 9803776, +39 345 9391659, . Biglietti combinati per: S. Lucia alle Malve, Madonna de Idris / S. Giovanni in Monterrone, S. Pietro Barisano 7€ tre siti, 6€ due siti, 3,50€ un sito. Sono previste riduzioni. (set 2020). Lun-Dom dal 21 mar al 2 nov 10:00-19:00, dal 3 nov al 20 mar 10:00-16:00. È la più grande chiesa rupestre della città ed è datata al XII-XIII sec con successivi ampliamenti. Nel XVIII sec venne darà la forma attuale è creata la facciata. Sono presenti diversi altari laterali e una cripta in cui veniva praticato lo scolo dei cadaveri e la conservazione. Sono anche visibili diversi affreschi. chiesa rupestre di San Pietro Barisano (Q99501082) su Wikidata
  • 40.6684416.6092346 Casa cava, Via S. Pietro Barisano, 47, +39 0835 336733, . Lun-Dom 10:00-13:00 e 15:00-18:00. Questo luogo è un contenitore culturale con un auditorium e degli spazi espositivi scavati nella roccia presso antichi ambienti.
  • 40.668816.61067 Palazzo del Casale (Complesso del Casale), via del Casale. Sede della Fondazione Matera Basilicata 2019. complesso del Casale (Q56258377) su Wikidata
  • 40.66820616.6109428 Torre Metellana, Via S. Nicola del sole (ubicata nel Sasso Barisano). Faceva parte della cinta muraria a difesa della "Civita".
  • 40.66971816.6092479 Chiesa di Santa Cesarea, vico Santa Cesarea 11-12. La cappella ipogea ora è un'abitazione con ingressi murati. Chiesa di Santa Cesarea su Wikipedia chiesa di Santa Cesarea (Q16540587) su Wikidata
  • 40.66676916.60847110 Palazzetto di Recinto Fiorentini (Palazzo Acito), recinto I Fiorentini. Palazzetto di Recinto Fiorentini (Palazzo Acito) (Q56258683) su Wikidata
Museo-Laboratorio della Civiltà Contadina
  • 40.66757616.60992711 Museo-Laboratorio della Civiltà Contadina, Via San Giovanni Vecchio, 60, +39 0835344057, +39 3286113454, +39 3271470440. Lun-Dom 9:00-13:00 e 16:00-19:00. È un museo etno-antropologico costituito da una serie di abitazioni, collegate per esigenze espositive. Il primo ambiente riproduce un “lamione soppalcato”, unico vano costruito (XVI sec) che prolunga il volume di una grotta preesistente (casa grotta): consentiva al nucleo familiare di separarsi, durante la notte, dalle bestie. L'allestimento delle sale espositive è stato preceduto da anni di raccolta mirata di oggetti di uso quotidiano e di attrezzi di vari mestieri che erano alla base della vita economica e sociale della città dei Sassi. Museo-laboratorio della civiltà contadina su Wikipedia Museo-laboratorio della civiltà contadina (Q3867565) su Wikidata
  • 40.66754916.61029812 Matera in miniatura, Via Fiorentini, 82, +39 0835 334031. Lun-Dom 8:30-20:30. Riproduzione dei sassi di Matera in miniatura.
  • 40.66750816.61006913 Antica Casa Grotta, Via Fiorentini, 251, +39 0835 334031, +39 3391371413, +39 3289272618, . Intero 2€, ridotto 1€ (set 2020). Lun-Dom 9:00 – 18:00.
  • 40.66681716.60958614 Museo Immersivo della Bruna (MIB), Via di Fiorentini 8, +39 0835 405759, . Interno 6€, gruppi 5€ (set 2020). Lun–Ven 16:00-20:00, Sab–Dom e festivi 10:00-13:00 e 15:00-20:00. Le visite partono ogni 30 minuti..
Chiesa della Madonna della Virtù e San Nicola dei Greci
  • 40.6683716.6113115 Chiesa della Madonna della Virtù e San Nicola dei Greci, Via Madonna delle Virtù, +39 377 4448885. Intero 5€, ridotto 3,50€ (sett 2020). Ottobre: 10:00-13:30 e 15:00-18:00, da Novembre a Marzo: 10:00-13:30 (apertura pomeridiana su prenotazione per gruppi di minimo dieci persone), da Aprile a Maggio: 10:00-13:30 e 15:00-18:00, da Giugno a Settembre: 10:00-20:00. Si tratta di due chiese rupestri che risalgono all'anno 1000, articolate su più livelli con pareti affrescate. Il complesso presenta inoltre degli spazi per abitazioni, un monastero con cisterne e mangiatoie. chiesa della Madonna della Virtù e San Nicola dei Greci (Q99602461) su Wikidata
  • 40.66845616.61096116 La Casa di Ortega (Museo delle Arti applicate), Via San Nicola del Sole Sasso Barisano, +393669357768. A causa dell'emergenza Coronavirus e delle conseguenti perdite economiche, il MUSMA rimarrà chiuso fino al reperimento delle risorse necessarie per la messa in sicurezza del sito. Il museo intende testimoniare la presenza a Matera dell'artista spagnolo Josè Ortega esponendo alcune sue opere.
Chiesa di Mater Domini
  • 40.6668916.6068217 Chiesa di Mater Domini, Piazza Vittorio Veneto (Accanto al Belvedere Guerricchio). Questa chiesa seicentesca si trova in uno dei punti panoramici sui Sassi. Venne edificata da Silvio Zurla che faceva parte dei Cavalieri di Malta e per questa ragione vi compare il simbolo assieme allo stemma di famiglia. L’interno della chiesa è a navata unica. chiesa di Mater Domini (Q1166653) su Wikidata
  • 40.66689816.60649418 Ipogei di piazza Vittorio Veneto (Palombaro lungo). Situati sotto la piazza principale della città e tornati alla luce da pochi anni, contengono oltre a numerosi ambienti ipogei anche un'antica cisterna, detta il Palombaro lungo, e una torre facente parte delle mura che anticamente dovevano essere a ridosso del Castello Tramontano.
Palazzo Ridola
  • 40.66602816.61011119 Palazzo Ridola, Via Duomo (di fronte alla torre divenuta palazzo Vizziello). Edificio nobiliare oggi di proprietà del Comune di Matera. Palazzo Ridola su Wikipedia Palazzo Ridola (Q27989504) su Wikidata
  • 40.66714516.61110920 Museo diocesano di Matera (MATA), Via Riscatto, 12, +393662230517. Intero 5€, ridotto 3€ (set 2020). Momentaneamente non visitabile.
Duomo di matera
  •  attrazione principale 40.666816.611321 Cattedrale di Matera (Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio), Piazza Duomo, +390835332908. 1 € (ago 2020). Lun-Ven 8:30 – 14:00 e 17:00 – 19:00, Sab 8:30 – 19:00, Dom 9:00 – 19:00. Edificio in stile romanico pugliese, fu costruita nel XIII secolo sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi, sull'area dell'antico monastero benedettino di Sant'Eustachio, uno dei due santi protettori della città. All'esterno sono da notare il rosone a sedici raggi ed il campanile alto 52 metri; all'interno, degni di nota un affresco bizantino della Madonna della Bruna, un presepe cinquecentesco dello scultore Altobello Persio ed un affresco raffigurante il Giudizio finale. Cattedrale di Matera su Wikipedia cattedrale di Matera (Q2942710) su Wikidata
  • 40.66647916.6111322 Palazzo Gattini, Piazza Duomo, 13, +390835334358. È un palazzo signorile del XVIII secolo, in cui risiedeva una delle famiglie emergenti della nobiltà materana: i conti Gattini. L'edificio oggi è un hotel di lusso. Palazzo Gattini su Wikipedia Palazzo Gattini (Q63457452) su Wikidata
Palazzo Malvinni Malvezzi
  • 40.66645816.61121223 Palazzo Malvinni-Malvezzi, Piazza Duomo, 14. Prende il nome dalla famiglia che lo abitò dal '400 fino agli anni sessanta del secolo scorso. Attualmente è di proprietà dell'Amministrazione provinciale di Matera. Palazzo Malvinni-Malvezzi su Wikipedia Palazzo Malvinni-Malvezzi (Q62006870) su Wikidata
  • 40.66664516.61229724 Palazzo Venusio, via S. Potito. Palazzo nobiliare adibito a struttura alberghiera. Palazzo Venusio (Matera) su Wikipedia Palazzo Venusio (Q63457433) su Wikidata
  • 40.66652716.61232525 Chiesa di San Potito (Santu Pietruddo (San Pietrino)). La chiesa è stata trasformata in un'abitazione privata, perdendo i segni architettonici e pittorici dell'antico luogo di culto. Chiesa di San Potito (Matera) su Wikipedia chiesa di San Potito (Q16540385) su Wikidata
  • 40.66632616.61213326 Casa Noha, Recinto Cavone, 9, +39 0835 335452, . 6€ (set 2020). Gio-Lun 10:00-19:00. Questa antica dimora è un bene protetto del Fondo Ambiente Italiano e racconta la storia di Matera attraverso sequenze filmate e percorsi multimediali. Tempo della visita 50 min.
Una sala del MUSMA
  • 40.66610816.61221127 Museo della Scultura Contemporanea (MUSMA), Via San Giacomo (Presso Palazzo Pomarici). Intero 7€, ridotto 4€. dal 1° ottobre al 31 marzo 10:00-18:00, dal 1° aprile al 30 settembre 10:00-20:00 A causa dell'emergenza Coronavirus e delle conseguenti perdite economiche, il MUSMA rimarrà chiuso fino al reperimento delle risorse necessarie per la messa in sicurezza del sito. Questo museo ospita circa 270 opere di 200 artisti diversi, tra i quali Kengiro Azuma, Duilio Cambellotti, Pietro Consagra, Pericle Fazzini, Luigi Guerricchio, Emilio Isgrò, Giacomo Manzù, José Ortega e Arnaldo Pomodoro. MUSMA su Wikipedia MUSMA (Q3841681) su Wikidata
  • 40.66538616.61048228 Palazzo Bernardini (Palazzo Ferraù o Giudicepietro), Arco del Sedile, 9, +393473204507. È un edificio storico che domina il Sasso Caveoso di Matera. Oggi è utilizzato come b&b e sala ricevimenti. Palazzo Bernardini (Matera) su Wikipedia Palazzo Bernardini (Matera) (Q60758648) su Wikidata
Palazzo del sedile
  • 40.66530616.60976429 Palazzo del Sedile, Piazza del Sedile. Rappresenta il fulcro della vita culturale e amministrativa della città. Il nome deriva dal nome con cui si nominavano le riunioni delle Curie e delle Fratrie, ossia il Parlamento comunale. Il grande arco d'ingresso è tipicamente rinascimentale ed è fiancheggiato da due torri caratterizzate dalla presenza di un orologio e una meridiana. Nell'androne sulla destra è possibile ammirare un affresco raffigurante Carlo III a cavallo e sulla volta dei dipinti celebrativi delle bellezze del Regno di Napoli. Oggi è sede del Conservatorio di musica di Matera. Palazzo del Sedile (Matera) su Wikipedia palazzo del Sedile (Q27989502) su Wikidata
Palazzo Bronzini
  • 40.66581616.60993930 Palazzo Bronzini, all'angolo tra Piazza Sedile e Via Duomo. Edificio del XVIII secolo. Il Palazzo consta di tre livelli: al piano terra si trovavano le cantine, il bucataio e alcune botteghe di cui una utilizzata come ufficio postale, al primo piano si trovava l'appartamento padronale, al terzo piano le soffitte. L'iniziativa e l'intervento del Comune, il programma e le realizzazioni di alcuni architetti hanno permesso a Matera di creare una struttura con fini culturali che ha consentito lo svolgimento delle attività del Conservatorio. Palazzo Bronzini su Wikipedia Palazzo Bronzini (Q27989503) su Wikidata

Sasso Caveoso

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Chiesa di Santa Maria di Idris
  • 40.664116.612131 Chiesa di Santa Maria di Idris (Santa Maria de Idris o Madonna de Idris) (È situata nella parte alta del Monterrone, una grossa rupe calcarea che si erge nel mezzo del Sasso Caveoso; vi si arriva attraverso una rampa di scale vicina alla chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve). Biglietti combinati per: S. Lucia alle Malve, Madonna de Idris / S. Giovanni in Monterrone, S. Pietro Barisano 7€ tre siti, 6€ due siti, 3,50€ un sito. Sono previste riduzioni. (set 2020). Lun-Dom dal 21 mar al 2 nov 10:00-19:00, dal 3 nov al 20 mar 10:00-16:00. Il nome Idris deriva dal greco Odigitria, colei che mostra la via, oppure dall'acqua che sgorgava da quella roccia. La chiesa rupestre presenta un avancorpo in muratura con a lato un piccolo campanile a vela; l'interno, a causa dei continui rimaneggiamenti subiti nel corso dei secoli, non presenta nulla dell'originaria struttura. Si compone di una navata irregolare con affreschi, posti sulla parete di retrofacciata della cripta, gran parte dei quali staccati per restauro essendo deteriorati a causa dell'umidità e conservati presso la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici di Matera. Sull'altare vi è una Madonna con Bambino risalente al XVII secolo dipinta a tempera, a destra Sant'Eustachio, patrono della città ed altri affreschi sempre risalenti al XVII secolo ed ancora una crocifissione di fattura rozza con sfondo la sagoma della città di Matera. La chiesa di Santa Maria de Idris è collegata alla cripta rupestre di San Giovanni in Monterrone attraverso un cunicolo, ed in questa cripta si trovano numerosi e pregevoli affreschi che sono databili in un arco di tempo che va dal XII al XVII secolo.
    Nel cunicolo di accesso vi è l'affresco raffigurante San Giovanni Battista; in una lunetta sovrastante un altare l'affresco risalente al XII secolo del Cristo Pantocratore benedicente alla latina, che con la mano sinistra sorregge un Vangelo aperto nel quale è inscritto un testo greco. Questo affresco rappresenta l'influenza della cultura iconografica bizantina. Più oltre, sulla spalla di un arco mozzo, vi è un monaco ignoto (San Francesco o San Leonardo?) con saio e cappuccio. Di fronte San Nicola (XIV secolo) in abiti vescovili, che benedice con la mano destra e regge il Vangelo con la sinistra. Uscendo dal corridoio si entra in un'aula più ampia, costituente la navata vera e propria della chiesa di San Giovanni in Monterrone, che termina in un presbiterio sopraelevato; sulla parete di fronte si trovano un affresco che raffigura la testa di Sant'Andrea e frammenti di una Madonna con Bambino nella tipologia iconografica della Glykophilousa, databili anch'essi verso la fine del XII secolo, e due santi ignoti. Sulla parete sinistra, posti in nicchiette decorate, altri due santi, uno dei quali individuato in San Pietro in base alle linee del volto, alla barba ed ai capelli, pur in mancanza delle chiavi, e di lato San Giacomo, risalente al XIII secolo.
    Chiesa di Santa Maria di Idris su Wikipedia chiesa di Santa Maria di Idris (Q3674049) su Wikidata
Chiesa di San Pietro Caveoso
  • 40.664416.612632 Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Chiesa di San Pietro Caveoso), Piazza S. Pietro Caveoso, 1, +390835311510. Costruita nel 1218, è uno dei punti più caratteristici della città. Nel XVII secolo l'intera struttura subì numerose modifiche e ci fu l'aggiunta del campanile, tutto in stile barocco. All'interno sono presenti numerose tele settecentesche e affreschi di santi. Le numerose cappelle sono stuccate e presentano affreschi e polittici di legno. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Matera) su Wikipedia chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Q3668371) su Wikidata
  • 40.66406516.6111533 Casa Cisterna, Ponte S. Pietro Caveoso, 39, +393481743135. Abitazione tipica dei Sassi di Matera con cisterna sotterranea. Arredi tipici dell'epoca.
  • 40.66338816.61134534 Museo della raccolta delle acque, Via Purgatorio Vecchio, 12, +39 3282099219. Non è consentito fare foto e video.
Interno della Casa-grotta
  • 40.6637716.61226735 Casagrotta, Vico Solitario, 11, +39 0835 310118, +39 348 2857463, . 3€ (ago 2020). Lun-Dom 9:30-20:00. Con all'interno ancora tutti i mobili e oggetti che venivano usati in passato. La spiegazione viene fatta utilizzando col proprio smartphone l’ascolto dell’audioguida di IZI Travel gratuita tramite QR code. Si consiglia di portare delle cuffie in quanto l'ascolto degli altri utenti in viva voce rende difficile la comprensione delle spiegazioni. Casa grotta (Q99493295) su Wikidata
Santa Lucia alle Malve
  • 40.66324816.61244236 Chiesa di Santa Lucia alle Malve (annessa ad un monastero femminile benedettino risalente all'XI secolo). Biglietti combinati per: S. Lucia alle Malve, Madonna de Idris / S. Giovanni in Monterrone, S. Pietro Barisano 7€ tre siti, 6€ due siti, 3,50€ un sito. Sono previste riduzioni. (set 2020). Lun-Dom dal 21 mar al 2 nov 10:00-19:00, dal 3 nov al 20 mar 10:00-16:00. Inizialmente la chiesa venne intitolata a Sant'Agata, per essere poi dedicata a Santa Lucia tra il 1217 e il 1267. Dopo il trasferimento nel 1525 delle suore dapprima al monastero di Santa Lucia alla Civita e poi di Santa Lucia al Piano, la chiesa venne utilizzata come abitazione.
    Tre calici scolpiti appartenenti ad epoche diverse sono posizionati sulla facciata e rimandano al martirio di Santa Lucia. Sulle pareti interne sono presenti pregevoli affreschi, molti dei quali sono stati ritrovati durante il restauro del 1977 e risalgono al XII secolo. In particolare spiccano l'Arcangelo Gabriele che calpesta un drago, segno del male e degli infedeli, datato 1250, quello della Madonna del Latte, del 1270, S. Nicola, San Benedetto, Giovanni Battista, Santa Scolastica e molti altri. Al di sopra della chiesa è situata una necropoli con tombe nella roccia.
    Chiesa di Santa Lucia alle Malve su Wikipedia chiesa di Santa Lucia alle Malve (Q24798546) su Wikidata
Chiesa Santa Maria De' Armeniis
  • 40.662516.611137 Chiesa di Santa Maria de Armenis. La chiesa, di cui si ha nozione documentaria già nel 1094, fa parte di un antico cenobio benedettino e sembra essere stata denominata così in seguito allo stanziamento di comunità armene a Matera. La facciata, in stile tardo romanico, è sormontata da alcuni archetti ciechi mentre sulla porta d'ingresso vi è un arco a tutto sesto dove è incisa l'epigrafe Santa Maria de Armenis.
    L'interno è composto da tre navate absidate con arcate e pareti che conservano tracce di antichi affreschi, colonne a capitello trapezoidale, ed un cortile a cui si accede da un portale decorato dove si affacciano gli ambienti dell'antico monastero. Dal 1660 al 1774 ospitò la confraternita di San Francesco da Paola e successivamente fu accorpata al Seminario di Palazzo Lanfranchi.
    Chiesa di Santa Maria de Armenis su Wikipedia chiesa di Santa Maria de Armenis (Q16540692) su Wikidata
Convicinio di sant'Antonio
  • 40.66172316.61285438 Convicinio di Sant'Antonio (Si trova a fianco del torrente Gravina, nel rione Casalnuovo al civico 364). Viene fatto risalire a un periodo compreso tra l'XI e il XIII secolo, probabilmente al centro di un monastero di grandi dimensioni, ma nel corso dei secoli il suo uso è stato variato in favore di scopi più profani, tra cui quello di cantine nel XVIII secolo (come suggerito dai cannelli per il vino posizionati negli altari). È costituito da quattro chiese rupestri confinanti, che si affacciano su un unico atrio o cortile. Convicinio di Sant'Antonio su Wikipedia convicinio di Sant'Antonio (Q88952755) su Wikidata
  • 40.66161516.61172839 Matera Olive Oil Museum (MOOM), Vico I Casalnuovo, 3, +39 380 701 5042. Dom 10:00-13:00 e 16:00-18:00. Il museo è stato realizzato in un antico frantoio che risale al XV-XVI sec, in cui si espongono le diverse fasi di lavorazione dell’olio.
  • 40.66211716.61124240 Chiesa di San Nicola de Cupa. Non si è in grado di definire la data di fondazione della Chiesa. Dalle fonti scritte si evince che, in occasione della visita pastorale di mons. Saraceno (1543-1544), la struttura era in buone condizioni. Resta molto poco dell'aspetto originario a causa delle numerose trasformazioni nel tempo. Chiesa di San Nicola de Cupa su Wikipedia chiesa di San Nicola de Cupa (Q16540338) su Wikidata
  • 40.66299116.61211541 Vicinato a Pozzo (Parco della Storia dell'Uomo - Civiltà Contadina), Rione Malve, +39 3465329829, . Ingresso intero: € 5 ; Ingresso Ridotto: € 3. Tutti i giorni 9-20. Il Vicinato a Pozzo è un museo multimediale immersivo collocato nel Rione Malve adiacente al Sasso Caveoso. Esso è parte del Parco della Civiltà Contadina, a sua volta inserito nel più ampio progetto del Parco della Storia dell’Uomo che vedrà la realizzazione di altri tre itinerari nel prossimo futuro: “Parco della Preistoria”, “Parco della Civiltà Rupestre” e “ Città delle Stelle”.
    Inaugurato nel Settembre 2019, il museo immersivo del Vicinato a Pozzo è stato realizzato all’interno di un sistema abitativo tipico dei Rioni Sassi, il vicinato, composto da raggruppamenti di case-grotta affacciate su uno spazio comune, il cortile, all’interno del quale è presente la cisterna condivisa. Nella civiltà contadina del passato, il vicinato era il luogo nel quale si sono stabiliti e consolidati i rapporti interpersonali e i comportamenti tra i suoi abitanti. Questi elementi sono stati trattati e approfonditi nel percorso del Vicinato a Pozzo con l’ausilio di filmati d’epoca e testimonianze di personalità che hanno osservato, studiato e rilevato dinamiche, valori e dignità di quel contesto.
    Il viaggio esperienziale ed emozionale comincia all’esterno, nel cortile, dove sono collocate tre frasi che riportano suggestive definizioni date alla città di Matera e dove sono riprodotti i suoni e il vociare diffuso tipici del vicinato. La visita prosegue all’interno dei vari Civici, ognuno dedicato ad un personaggio diverso che ha contribuito alla conoscenza (non solo a livello nazionale) e alla soluzione del problema della vita nei Sassi. Tra i personaggi si trovano Carlo Levi e Adriano Olivetti, figura fondamentale per la costruzione di Borgo La Martella dove alloggiarono i primi abitanti provenienti dai Sassi, ma anche alcuni membri importantissimi che componevano quell’equipè di lavoro, guidata dallo stesso Olivetti, come la psicologa Lidia De Rita e il sociologo Friedrich Friedmann. Il percorso immersivo del Vicinato termina con un’esperienza unica: vivere le suggestioni di una tipica notte nei Sassi all’interno di una casa-grotta.
Palazzo Lanfranchi
  • 40.66307116.61013442 Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata (Palazzo Lanfranchi), Piazzetta Giovanni Pascoli, 1, . 3€ intero, 2€ ridotto (giu 2020). Gio-Mar 9:00-19:30, Mer 11:00-19:30. L'edificio è stato edificato nel 1668 da frate Francesco da Copertino su richiesta dell'arcivescovo con il fine di ospitare il seminario diocesano. Nel 1864, dopo l'Unità d'Italia, il Palazzo Lanfranchi ospitò fino al 1967 il liceo ginnasio statale Emanuele Duni, dove insegnò anche Pascoli dal 1882 al 1884. A partire dagli anni ottanta l'edificio ha dato spazio agli uffici della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata e, a partire dal 6 maggio 2003, è diventato la sede del museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata. Davanti al portone è posta la scultura "La Goccia" di Kengiro Azuma.
    Il museo è suddiviso in quattro sezioni:
    • Arte Sacra, che contiene capolavori di scultura, pittura e di arte decorativa della Basilicata dal Medioevo al Settecento.
    • Collezionismo, che ospita dipinti del Seicento e del Settecento. È conservato anche il dipinto di Luca Giordano, Il giuramento di Bruto dopo il suicidio di Lucrezia.
    • Arte Contemporanea, che espone la collezione di Carlo Levi.
    • Sezione Demoetnoantropologica, con oggetti della cultura materiale e del vivere quotidiano raccolti nel territorio lucano. Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata su Wikipedia Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata (Q3868416) su Wikidata


Cosa fare

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Punti panoramici

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  • 40.66323216.6102651 Punto panoramico (Belvedere Piazzetta Pascoli), Piazzetta Pascoli. Questo punto è spesso parecchio affollato.
  • 40.66679916.6108122 Veduta da piazza Duomo, piazza Duomo. veduta sui Sassi dall'affaccio di piazza Duomo.
  • 40.66626516.6136393 Punto panoramico di Via Madonna delle Virtù, Via Madonna delle Virtù. Da questo affaccio si può vedere la Gravina e nelle vicinanze c’è la scalinata per scendere nella vallata per raggiungere il ponte tibetano.
  • 40.6645316.6123474 Veduta da Piazza S. Pietro Caveoso, Piazza S. Pietro Caveoso (Accanto alla Chiesa di S. Pietro Caveoso). Veduta parziale della città e della Gravina. Bello l'effetto fotografico dell'arco accanto alla chiesa.
  • 40.66980216.6098465 Belvedere di via D'Addozio, via D'Addozio (Davanti al Convento di Sant'Agostino). Da questo punto si possono vedere i sassi da nord.
  • 40.666816.606786 Belvedere Guerricchio, Piazza Vittorio Veneto. Da questo punto la prospettiva mostra frontalmente il lato opposto della Gravina con un panorama bello ma limitato.


Acquisti

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Presso le strade e i vicoli dei Sassi si trovano diversi negozi di souvenir e botteghe d'arte in cui è possibile trovare oggetti originali.

  • 40.66418216.6118421 Il Bottegaccio, Via Madonna de Idris 10,11, +39 0835311158. Artigianato tipico e lavori in terracotta e cartapesta dal Maestro Daddiego.


Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Come restare in contatto

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Altri progetti

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DistrettoUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita al distretto. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).