Natalia Aspesi
Natalia Aspesi (IPA: /nataˈli.a ˈaspezi/[1][2]; Milano, 24 giugno 1929) è una giornalista, scrittrice e critica cinematografica italiana.
Biografia
modificaFiglia di una maestra elementare e di un rappresentante di tessuti, morto quando lei aveva 4 anni[3], nonché cugina di Anna Piaggi.
La sua attività di giornalista ha avuto inizio, nel 1957[4], con gli articoli scritti sul quotidiano La Notte. In seguito, nei primi anni sessanta, è stata inviata de Il Giorno, per divenire successivamente critica cinematografica per il quotidiano La Repubblica[5].
Dai primi anni novanta cura, sul settimanale Il Venerdì di Repubblica, la rubrica Questioni di cuore, nella quale risponde con partecipazione e vivacità a lettere in cui persone espongono dubbi ed incertezze sull'amore e sul sesso. Firma la rassegna di critica cinematografica (Cinema) su «D-Donna».
Sensibile alle tematiche femministe, saggista, scrittrice di romanzi, nel 1973 ha pubblicato per Fabbri il suo primo libro, La donna immobile, cui sono seguiti Lui! Visto da lei (1978), Vivere in tre (1981), Il lusso e l'autarchia (1982) sulla storia della moda durante il regime fascista, e Questioni di amore: amori e sentimenti degli italiani all'ombra del Duemila (1994). Più avanti è stata critica nei confronti del «neofemminismo», tacciato di essere vittimista.[6]
Nel 2023, a 93 anni, racconta nella sua rubrica Questioni (non solo) di cuore[7] di essere stata colpita da un ictus che la ha tenuta per dieci giorni in coma.
Curiosità
modificaDura e storicamente priva di fondamento è stata la sua posizione sull'opera di Tolkien, da lei definita un po' «naziskin».[8]
Vita privata
modificaNatalia Aspesi è stata la compagna di Antonio Sirtori dal 1985 fino alla morte di lui avvenuta nel 2012[9]. Sul non essersi mai sposata ha dichiarato nel 2015:
«Chi non mi piaceva e me lo ha chiesto l’ho rifiutato. E poi il matrimonio va bene se metti su famiglia. Non desideravo figli»
Opere
modifica- La donna immobile, Milano, Fabbri, 1973, SBN IT\ICCU\RAV\0758003.
- Che cos'è un marito: visto dalla donna, con Nives Canestrini, Maria Rosa Cutrufelli, Maria Valeria Della Mea, Elena Ercolani, Angela Grotti, Maria Iazzurlo, Joyce Lussu e Marusca Modesti, Milano, Mazzotta, 1978. ISBN 88-202-0211-5.
- Natalia Aspesi e Lietta Tornabuoni (a cura di), Corpo a corpo: una cultura per la sopravvivenza, Milano, Bompiani, 1978, SBN IT\ICCU\UPG\0015049.
- Lui! Visto da lei, Milano, Rizzoli, 1978, SBN IT\ICCU\MOD\0053755.
- Vivere in tre, Milano, Rizzoli, 1981, SBN IT\ICCU\SBL\0347171.
- Il lusso & l'autarchia: storia dell'eleganza italiana 1930-1944, Milano, Rizzoli, 1982, SBN IT\ICCU\BAS\0288311.
- Nello Ajello, Natalia Aspesi, Gianni Borgna, Omar Calabrese, Mino Monicelli, Paolo Murialdi, Domenico Porzio, Alberto Statera, Lietta Tornabuoni, Giuseppe Turani, Sergio Turone e Sergio Valentini, Perché loro: Armani, Baudo, Berlusconi, Biagi, Dalla, De Benedetti, Eco, Falcao, Forattini, Nicolini, Pertini, Scalfari, Roma-Bari, Laterza, 1984, ISBN 88-420-2511-9.
- Vizi e virtù della nostra cucina, Milano, BECA, 1986, SBN IT\ICCU\BVE\0237748.
- Natalia Aspesi e Maria Letizia Strocchi, Valore donna: l'immagine femminile nella banconota, prefazione di Nilde Iotti, Firenze, Pineider, 1991, SBN IT\ICCU\RAV\0173625.
- Natalia Aspesi, Elisabetta Gulli Grigioni e Riccardo Carapelli, Scrivere per amore, prefazione di Giulio Tamassia, Firenze, Pineider, 1993, SBN IT\ICCU\CFI\0255057.
- Questioni di cuore: amori e sentimenti degli italiani all'ombra del Duemila, Milano, Longanesi, 1994, ISBN 88-304-1225-2.
- Natalia Aspesi, Festival e funerali: dai costumi ai malcostumi: una storia italiana, a cura di Andrea Gentile e Aurelio Pino, Milano, Il saggiatore, 2011, ISBN 978-88-428-1653-9.
- Amore mio, ti odio: questioni di cuore: amare in Italia, ieri oggi e domani, Milano, Il saggiatore, 2014, ISBN 978-88-428-1996-7.
- Sentimental: diario italiano di amore e disamore, Roma-Bari/Roma, Laterza/la Repubblica, 2014, ISBN 978-88-581-1234-2.
- Delle donne non si sa niente: le italiane: come erano, come sono, come saranno, Milano, Il saggiatore, 2015, ISBN 978-88-428-2125-0.[11]
Riconoscimenti
modifica- Premio Letterario città di Palmi, 2000;
- Premio "È giornalismo", 2001;
- Giornalista dell'anno per la carta stampata, 2001[12];
- Premio Matilde Serao, 2003[13];
- Premio Alvise Cornaro, 2007;
- Premio Vittorio De Sica, 2013[14]
- Premio speciale giornalistico Premio letterario Viareggio-Rèpaci, 2020
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Luciano Canepari, Natalia, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ Luciano Canepari, Aspesi, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ Diventare La (Natalia) Aspesi. Vademecum per ragazze sveglie, su elle.com.
- ^ Franco Contorbia, Giornalismo italiano, 2ª ed., Milano, Arnoldo Mondadori, 2009, SBN IT\ICCU\UFE\0962136.
- ^ Maurizio Bertè, Intervista di Maurizio Bertè a Natalia Aspesi, in King, dicembre 1988.«Quando la Repubblica era ancora ai primi passi, il direttore Eugenio Scalfari per mesi le mandò dopo ogni articolo mazzi di rose, pare undici.»
- ^ Alessandro Nidi, Natalia Aspesi "Femminismo è vittimismo"/ "Biancaneve faccia la p*ttana e si diverta", su IlSussidiario.net, 25 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
- ^ Natalia Aspesi: scusate, ma stavolta parlo di me, su repubblica.it.
- ^ Massimiliano Di Giorgio, Tolkien, i fasci e qualche equivoco (blog), su massimilianodigiorgio.com, 16 agosto 2012 [2001].«famosa saga fantasy, un po’ naziskin, scritta dal filologo inglese J.R. Tolkien che, data la sua passione per la mitologia celtica, entrerà certamente nelle scuole formigonbossiane della Lombardia come testo base di storia patria»
- ^ Gian Franco Ferraris, Natalia Aspesi: “I vecchi hanno solo un diritto, quello di morire. L’ipocrisia sui vecchi è tremenda, se non ci salviamo da soli è l’inferno”, su nuovatlantide.org, 7 Novembre 2020. URL consultato il 19 aprile 2021.
- ^ Giovanna Tedde, Natalia Aspesi, le cose da sapere assolutamente sulla scrittrice e giornalista, su donnaglamour.it, 12 settembre 2018. URL consultato il 22 settembre 2024.
- ^ Prefazione del libro, su genova.mentelocale.it. URL consultato il 15 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2015).
- ^ Natalia Aspesi giornalista dell'anno, su ricerca.repubblica.it, 15 luglio 2001. URL consultato il 10 ottobre 2015 (archiviato il 4 marzo 2016).
- ^ A Natalia Aspesi il Premio Serao, su ricerca.repubblica.it, 10 marzo 2003. URL consultato il 10 ottobre 2015.
- ^ Scalfari e Aspesi vincono il De Sica, su ricerca.repubblica.it, 29 novembre 2013. URL consultato il 10 ottobre 2015 (archiviato il 4 marzo 2016).
- ^ Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig.ra Natalia Aspesi, su quirinale.it. URL consultato il 9 ottobre 2015.
Bibliografia
modifica- Mietta Albertini, Natalia Aspesi: giornalista per caso, Milano, Medialogo/Provincia, 2009, SBN IT\ICCU\LO1\1231835.
- Giorgio Dell'Arti (a cura di), Natalia Aspesi, su Corriere della sera. Cinquantamilagiorni. URL consultato il 10 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
- Camillo Langone, Cari italiani vi invidio, Roma, Fazi, 2001, ISBN 88-8112-173-5.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Natalia Aspesi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Natalia Aspesi
Collegamenti esterni
modifica- Aspesi, Natalia, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Natalia Aspesi, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Registrazioni di Natalia Aspesi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Registrazioni audiovisive di Natalia Aspesi, su Rai Teche, Rai.
- Medialogo, Natalia Aspesi. Giornalista per caso - Trailer, su YouTube. URL consultato il 14 marzo 2014.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64258336 · ISNI (EN) 0000 0000 8143 9787 · SBN CFIV063588 · LCCN (EN) n82159971 · BNF (FR) cb146098097 (data) · J9U (EN, HE) 987007417165105171 |
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