Lucrezia d'Este

duchessa consorte di Urbino
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Lucrezia d'Este (Ferrara, 16 dicembre 1535Ferrara, 12 febbraio 1598) fu una nobile appartenente alla casata degli Este vissuta nel periodo della fine del Ducato di Ferrara (nel quale svolse un ruolo importante). Fu duchessa di Urbino dal 1570 al 1578.

Lucrezia d'Este
Ritratto di Lucrezia d'Este di Federico Zuccari, XVI secolo, Casa Santi
Duchessa consorte di Urbino
In carica1574
1598
PredecessoreVittoria Farnese
SuccessoreLivia Della Rovere
TrattamentoSua Altezza Serenissima
Altri titoliPrincipessa di Ferrara,
Modena e Reggio
NascitaFerrara, 16 dicembre 1535
MorteFerrara, 12 febbraio 1598
Luogo di sepolturaMonastero del Corpus Domini
DinastiaEste per nascita
Da Montefeltro della Rovere per matrimonio
PadreErcole II d'Este
MadreRenata di Francia
Consorte diFrancesco Maria II Della Rovere
ReligioneCattolicesimo

Biografia

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Fu la figlia terzogenita del duca di Ferrara Ercole II d'Este e della consorte Renata di Francia, figlia di Luigi XII di Francia e di Anna di Bretagna.

Suoi nonni paterni furono Alfonso I d'Este e Lucrezia Borgia, figlia del papa Alessandro VI. Il fratello maggiore Alfonso II d'Este fu l'ultimo duca di Ferrara.

A Lucrezia d'Este e a sua sorella Eleonora (o Leonora) Torquato Tasso dedicò la lirica O figlie di Renata.

 
Monastero del Corpus Domini (Ferrara): tomba di Lucrezia d'Este.

Amante delle arti e della vita mondana, il 18 febbraio 1570 sposò Francesco Maria II Della Rovere, duca di Urbino. Il matrimonio durò otto anni e fu infelice a causa della notevole differenza di età, poiché Francesco Maria era molto più giovane. Questa tuttavia non fu l'unica difficoltà che si trovò ad affrontare. Prima del matrimonio Lucrezia aveva avuto una relazione con il conte Ercole Contrari,[1] che continuò anche dopo le nozze. Appena Alfonso II ne venne informato ordinò che il conte venisse strangolato in sua presenza. In seguito Lucrezia ebbe una relazione con il conte Luigi Montecuccoli.[2]

Nel 1578 fu sancita la separazione ma non l'annullamento del matrimonio con Francesco Maria II e Lucrezia tornò a Ferrara.

Morì nel 1598. Solo allora il marito fu in condizione di risposarsi con Livia Della Rovere, di 36 anni più giovane, per tentare di assicurare un erede al ducato.

Rapporti con la casata estense e ruolo avuto nella devoluzione di Ferrara

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Lucrezia ad iniziare dal 1575 ebbe rapporti sempre più tesi e difficili con gli altri esponenti degli Este, cioè da quando il suo amante Ercole Contrari venne fatto uccidere da Alfonso II dopo la scoperta della loro relazione. Lucrezia si avvicinò sempre più alle posizioni di Roma, in contrasto con quelle del ducato di Ferrara, e questo in una fase politica cruciale, dopo l'avvenuta pubblicazione, nel 1567, della bolla pontificia Prohibitio alienandi et infeudandi civitates et loca Sanctae Romanae Ecclesiae di papa Pio V nella quale era ricordata la necessità di una discendenza legittima perché la casata potesse rimanere al potere.[3]

Alla morte di Alfonso II d'Este lei si mostrò ostile al suo successore designato Cesare d'Este. Questi venne anche scomunicato dal papa Clemente VIII che non intendeva rinnovare l'investitura agli Este per l'antico feudo papale ferrarese. Cesare tuttavia, confidando nella sua vicinanza alle posizioni di Roma, la mandò ad incontrare Pietro Aldobrandini che si stava muovendo su disposizione papale verso Ferrara. L'incontro ebbe luogo a Faenza e il 12 gennaio 1598 fu concordato un accordo, noto come la Convenzione faentina, che concesse ogni diritto alla Santa Sede tradendo così le attese di Cesare. Il dominio di Ferrara passò direttamente al papato, ed anche i territori che non facevano parte con certezza del feudo papale e che avrebbero potuto rimanere agli Este, come Comacchio, Lugo, Bagnacavallo, Conselice a vari altri vennero perduti e Cesare fu costretto ad accettare tutte le peggiori condizioni ed a prepararsi ad abbandonare Ferrara. Nel 1598 si consumò così la devoluzione di Ferrara.[3]

Ascendenza

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  1. ^ Castello estense. Storia degli Estensi.
  2. ^ L. Tonelli, Tasso, Torino, Paravia, 1935, p. 72
  3. ^ a b Luciano Chiappini, pp. 429-433.

Bibliografia

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  • Mariella Carpinello, Lucrezia d'Este. Duchessa di Urbino, Milano, Rusconi, 1988
  • Gerolamo Melchiorri, Donne illustri ferraresi dal Medioevo all'Unità, a cura di Graziano Gruppioni, prefazione Enrica Guerra, Ferrara, 2G Editrice, 2014, ISBN 978-88-89248-18-8.
  • Luciano Chiappini, Gli estensi Mille anni di storia, Ferrara, Corbo Editore, 2001, ISBN 978-88-8269-029-8.

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Controllo di autoritàVIAF (EN10646292 · ISNI (EN0000 0000 3026 5473 · SBN MODV667231 · BAV 495/172143 · CERL cnp01880884 · LCCN (ENn88056115 · GND (DE119002809 · BNF (FRcb121051781 (data)