Enslaved
Gli Enslaved sono un gruppo musicale progressive black metal norvegese fondato nel 1991.
Enslaved | |
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Gli Enslaved al Wave Gotik Treffen 2016 | |
Paese d'origine | Norvegia |
Genere | Black metal[1] Viking metal[1] Progressive metal[2] |
Periodo di attività musicale | 1991 – in attività |
Album pubblicati | 18 |
Studio | 16 |
Live | 2 |
Raccolte | 0 |
Sito ufficiale | |
Il loro genere è spesso inquadrato nel black/viking metal[1] ma questo vale specialmente per quanto riguarda i primi album, difatti gli ultimi lavori della band hanno evidenziato una sempre più crescente componente progressive[2].
Storia
modificaPrimi anni
modificaSi formano nel maggio 1991 ad opera di Ivar Bjørnson e Grutle Kjellson, all'età rispettivamente di 13 e 17 anni. Entrambi arrivano dall'esperienza nel gruppo death metal Phobia, abbandonato alla ricerca di nuove fonti di ispirazione ed espressione. Gli Enslaved aggiungono al sound black metal norvegese strumenti inusuali per il genere.
Nonostante la band ora canti in inglese, le loro prime canzoni erano cantate in islandese o in norreno antico, e una canzone del primo album era cantata in norvegese antico. La maggior parte dei testi sono collegati alla mitologia norrena.
Il nome del gruppo si ispira al titolo di una canzone demo degli Immortal, Enslaved in Rot.
Il primo vero album, Frost, è una pietra miliare nel panorama black e viking metal norvegese. A livello musicale il disco è crudo, freddo, spietato, con però componenti epiche, primitive, poetiche, che creano un fedele affresco delle regioni più remote della loro terra, senza virtuosismi né tecnicismi, senza grandi produzioni. Sulla stessa stregua anche altri gruppi, come i Borknagar con l'omonimo primo album, gli Ulver con Bergtatt e Nattens Madrigal, gli In the Woods... con Heart of the Ages.
Eld
modificaL'album Eld ha segnato l'inizio di uno stile più progressivo, con testi in norvegese che narrano di gesta vichinghe e mitologia scandinava.
Fedeli ed orgogliosi delle loro radici vichinghe, i membri della band rinunciano al classico nome da battaglia tipico dei gruppi black metal per adottare cognomi islandesi (con il suffisso "son") come gli antichi vichinghi, rifiutando il suffisso "sen", molto diffuso in Norvegia, importato dai colonizzatori danesi.
Blodhemn
modificaIl successivo album Blodhemn vede il gruppo rafforzare la propria formazione con l'arrivo del secondo chitarrista Roy Kronheim e soprattutto del batterista Dirge Rep proveniente dai conterranei Gehenna. Il suono si irrobustisce ulteriormente, anche grazie ad una più curata produzione sonora.
I successivi album vedranno il gruppo avventurarsi verso lidi sempre più sperimentali, arricchendo il classico granitico sound con atmosfere tipicamente rock progressivo anni settanta[3], specialmente a partire da Mardraum del 2000.
Formazione
modificaFormazione attuale
modifica- Ivar Bjørnson – chitarra, tastiere (1991-presente)
- Grutle Kjellson – basso, voce (1991-presente)
- Arve Isdal (Ice Dale) – chitarra (2002-presente)
- Hakon Vinje – tastiere, voce (2017-presente)
- Iver Sandøy – batteria (2018-presente)
Ex componenti
modifica- Trym Torson – batteria (1991-1995)
- Harald Helgeson – batteria (1995-1997)
- Roy Kronheim – chitarra (1997-2002)
- Per Husebø (alias Dirge Rep) – batteria (1997-2002)
- Freddy Bolsø – batteria (2003)
- Cato Bekkevold – batteria (2003-2018)
- Herbrand Larsen – tastiere, voce (2004-2016)
Ex-Turnisti
modifica- Øyvind Madsen – tastiere (2003)
Discografia
modificaAlbum in studio
modifica- 1994 - Vikingligr Veldi
- 1994 - Frost
- 1997 - Eld
- 1998 - Blodhemn
- 2000 - Mardraum - Beyond the Within
- 2001 - Monumension
- 2003 - Below the Lights
- 2004 - Isa
- 2006 - Ruun
- 2008 - Vertebrae
- 2010 - Axioma Ethica Odini
- 2012 - RIITIIR
- 2015 - In Times
- 2017 - E
- 2020 - Utgard
- 2023 - Heimdal
Album dal vivo
modifica- 2009 - Live at the Rock Hard Festival
- 2017 - Roadburn Live
EP
modifica- 1993 - Hordanes Land
- 2011 - The Sleeping Gods
- 2011 - Thorn
Split
modifica- 1993 - Emperor/Hordanes Land (con gli Emperor)
- 1995 - The Forest Is My Throne/Yggdrasil (con i Satyricon)
- 2015 - Shining on the Enslaved (con gli Shining)
- 2017 - Live in Plovdiv (con gli Opeth)
Compilation
modifica- 2004 - Vikingligr Veldi / Hordanes Land
- 2016 - The Sleeping Gods - Thorn
Box-Set
modifica- 2009 - The Wooden Box (LP)
- 2020 - Army of the North Star (MC)
Singoli
modifica- 2011 - The Watcher (Live)
- 2017 - Storm Son
Demo
modifica- 1991 - Nema
- 1992 - Yggdrasill
- 1994 - Promo '94
Videografia
modifica- 2003 - Live Retaliation
- 2005 - Return to Yggdrasill
Note
modifica- ^ a b c Scheda del gruppo Enslaved presente sul sito metal-archives.com. Sito consultato il 05/03/09.
- ^ a b SpazioRock | Recensioni - Enslaved - Axioma Ethica Odini, su spaziorock.it. URL consultato il 6 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2013).
- ^ Dayal Patterson, 10 of the best metal bands from Norway, su Metal Hammer - teamrock.com. URL consultato l'11 ottobre 2017.
Bibliografia
modifica- Gianni della Cioppa (a cura di), HM. Il grande libro dell'heavy metal, Giunti, 2010, ISBN 978-88-09-74962-7.
- Dayal Patterson, Black Metal: Evolution of the Cult, Other Editions, 2014, ISBN 978-1936239757.
- (EN) William Phillips e Brian Cogan, The Encyclopedia of Heavy Metal, ABC-CLIO, 2009, ISBN 9780313348013.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enslaved
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su enslaved.no.
- Enslaved, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Enslaved, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Enslaved, su Bandcamp.
- (EN) Enslaved, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Enslaved, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Enslaved, su Encyclopaedia Metallum.
- (EN) Enslaved, su Genius.com.
- (EN) Enslaved, su Billboard.
- (EN) Enslaved, su IMDb, IMDb.com.
- Discografia dettagliata [collegamento interrotto], su metalformaniacs.com.
- Fansite francese, su enslaved-france.net. URL consultato il 25 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2007).
- Testi degli Enslaved su DarkLyrics
- Enslaved su BNR Metal
Controllo di autorità | VIAF (EN) 65145970160532251374 · ISNI (EN) 0000 0001 0668 2282 · LCCN (EN) no2008128702 · GND (DE) 10316009-7 · BNF (FR) cb13996604g (data) |
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