Aleksy Sobaszek
Aleksy Sobaszek, a volte italianizzato in Alessio Sobaszek (Przygodzice, 17 luglio 1895 – Dachau, 1º agosto 1942), è stato un religioso polacco, beatificato nel 1999 da Giovanni Paolo II.
Beato Aleksy Sobaszek | |
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Religioso | |
Nascita | Przygodzice, 17 luglio 1895 |
Morte | Dachau, 1º agosto 1942 (47 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | Varsavia, 13 giugno 1999 da papa Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 1º agosto |
Biografia
modificaOrdinato sacerdote nel 1919, Aleksy Sobaszek fu vicario a Wągrowiec, Słupy e Trzemeszno e poi parroco a Gniezno, dove fu anche prefetto del seminario per nove anni. Successivamente fu parroco a Siedlemin. Dopo l'invasione tedesca della Polonia, Sobaszek fu arrestato il 6 ottobre 1941 e fu deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove subì il martirio l'anno successivo.
Culto
modificaFu beatificato da papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 insieme ad altri 107 martiri polacchi.[1]
La sua ricorrenza si celebra il 1º agosto, anniversario del suo martirio.[2]
Note
modifica- ^ Andreas Resch, I beati di Giovanni Paolo II: 1996-2000, Libreria editrice vaticana, 2000, ISBN 978-88-209-7593-7. URL consultato il 14 marzo 2023.
- ^ (PL) Ewa Czerwińska, Polscy święci i błogosławieni, Virtualo, 4 dicembre 2013, ISBN 978-83-7881-316-3. URL consultato il 14 marzo 2023.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8115152684033823430005 |
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