Linea Morgan

linea di demarcazione dei territori della "marca giuliana", realizzata dopo la Seconda guerra mondiale

La linea Morgan divise tra il 1945 ed il 1947 i territori della Venezia Giulia italiana tra Alleati e Jugoslavia. Prese il nome dal generale William Duthie Morgan, ufficiale del generale Harold Alexander, comandante degli Alleati in Italia.

I confini orientali italiani dal 1945 al 1954. Si noti in rosso la Linea Morgan, che divise la regione nel giugno 1945 in Zona A e Zona B in attesa delle decisioni del Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate. Pola era un'exclave nell'Istria meridionale, e faceva parte della "Zona A"

L'accordo sulla linea Morgan venne firmato a Belgrado il 9 giugno 1945 da Tito e Alexander. Il 12 giugno 1945 l'esercito jugoslavo abbandonò i territori della zona A.[1]

La linea suddivideva la Venezia Giulia in due zone di occupazione militare:

  • la zona "A" (Esercito inglese e americano), che comprendeva Gorizia, Trieste, Sesana, la fascia di confine fino a Tarvisio e l'exclave di Pola;
  • la zona "B" (Esercito jugoslavo) comprendeva i due terzi della Venezia Giulia italiana, con Fiume, quasi tutta l'Istria e le isole del Quarnaro e un'exclave nei pressi di Opacchiasella[2] (questa comprendeva, oltre ad Opacchiasella, anche Boscomalo, Castagnevizza del Carso, Corita, Lippa di Comeno, Loquizza-Seghetti, Novavilla, Novello, Temenizza e Voissizza dell'attuale comune di Merna-Castagnevizza; essa era delimitata dalla linea che congiunge le alture del Monte Tersteli (Trstelj), Stol, Monte Trisnecco (Tresnik / Vrtovka), Colle nudo (Renški vrh / Golnek), Monte Grande (Veliki Vrh), Veliki Medvejšče, Colle Grande (Veliki hrib / Cerje), dall'attuale linea di confine Italia-Slovenia, e da una linea che passando a sud di Corita e Voissizza (che però escludeva il Vallone di Brestovizza essendone a nord) raggiungeva il Goli Vrh, altura a nord-ovest di Sutta; per tale motivo la sede del Governo militare alleato della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo britannico-americano venne allestito tra il giugno 1945 e il 1947 proprio a Sutta[3]).

Fin dal giugno 1945 si verificò lo spostamento di molte migliaia di abitanti della zona "B", specialmente verso Trieste e Pola.

Successivamente, dopo la firma del trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947 con il termine Zona "A" e "B" si sottintesero due zone più ristrette rispetto a quanto previsto dalla linea Morgan, due zone riguardanti il Territorio libero di Trieste e località contermini, nota come "questione triestina" che si risolse in modo definitivo solo con il trattato di Osimo.

  1. ^ regionestoriafvg.eu, http://www.regionestoriafvg.eu/tematiche/tema/251/Linea-Morgan.
  2. ^ Mappa ad alta definizione della Linea Morgan con la Zona A e B della Venezia Giulia e le 2 exclave, tra i 1945 e il 1947, su alternatehistory.com. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  3. ^ San Daniele del Carso (Štanjel) durante l'Amministrazione Militare Alleata[collegamento interrotto], Olga Abram, Acta Histriae, 12, 2004, 2]

Bibliografia

modifica
  • Gianni Oliva, Foibe - le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria, Milano, Mondadori, 2002

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica
  Portale Venezia Giulia e Dalmazia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Venezia Giulia e Dalmazia