Gemäldegalerie Alte Meister

museo d'arte tedesco

La Gemäldegalerie Alte Meister (in italiano: "Pinacoteca dei maestri antichi") di Dresda è uno dei più importanti musei d'Europa: ha sede nel palazzo dello Zwinger, capolavoro barocco dell'architetto Matthäus Daniel Pöppelmann, e possiede una collezione di oltre 2 000 dipinti e numerosissime incisioni.

Gemäldegalerie Alte Meister
Il complesso dello Zwinger, a Dresda, dove ha sede la galleria
Ubicazione
StatoGermania (bandiera) Germania
LocalitàDresda
IndirizzoTheaterplatz 1 e Theaterplatz 1, 01067 Dresden
Coordinate51°03′12.17″N 13°44′04.78″E
Caratteristiche
TipoPinacoteca
Istituzione1855
Fondatori
DirettoreStephan Koja
Visitatori500 000
Sito web

È parte dello Staatliche Kunstsammlungen Dresden (in italiano: "Collezioni d'arte statali di Dresda") oltre ad altri undici musei tra cui il Grünes Gewölbe, il Kupferstich-Kabinett, il Münzkabinett e la Rüstkammer, di proprietà dello Stato di Sassonia.

Conserva oltre settecento dipinti, sistemati all'interno di cornici d'oro antico. Le opere d'arte italiane sono esposte in sale con muri di colore rosso intenso, a differenza dei quadri fiamminghi e olandesi, circondati da uno sfondo verde.

Quando fu fondata la "Kunstkammer" degli Elettori di Sassonia a Dresda nel XVI secolo, i dipinti erano considerati secondari, al pari di pezzi da collezione di tutte le aree scientifiche, altre opere d'arte e curiosità varie.

Il nucleo originale risale a Federico il Saggio, protettore di Dürer e Cranach; i primi che iniziarono a collezionare opere d'arte in maniera sistematica furono Federico Augusto I, Elettore di Sassonia, e suo figlio Federico Augusto II. Federico Augusto I si appropriò illegalmente di molti dipinti che si trovavano in Polonia attorno al 1720, come due opere di Rembrandt originariamente nella collezione del Castello Reale di Varsavia: il "Ritratto di un uomo barbuto col berretto nero" (1657, conosciuto anche come "Ritratto di un rabbino") e il "Ritratto di un uomo dal cappello decorato di perle" (1667).

La collezione di dipinti, il cui numero cresceva sempre più velocemente, richiese infine più spazio per la conservazione e la presentazione. Pertanto bisognava trovare nuove sale di esposizione. Nel 1745, con la famosa vendita di Dresda, fu arricchita dai cento migliori pezzi della collezione di Francesco III d'Este, duca di Modena. Nello stesso anno, si diede inizio alla riorganizzazione dello "Stallhof" (stalla degli Elettori) vicino alla Frauenkirche, dove le opere d'arte furono esposte a partire dal 1747. Allo stesso tempo la collezione aveva acquisito fama europea. Dipinti provenienti da tutta l'Europa (Italia, Parigi, Amsterdam e Praga) arrivarono a Dresda. Le attività di acquisto degli Elettori furono coronate dall'acquisizione della Madonna Sistina di Raffaello nell'anno 1754; ancora oggi, la maggior parte dei visitatori vede questo dipinto come il più grandioso tra i capolavori esposti.

Il 25 settembre 1855, fu aperto il "Neues Königliches Museum" (Nuovo Museo Reale) nell'edificio dell'architetto Gottfried Semper, realizzato sul lato destro dello Zwinger dove la galleria è a tutt'oggi collocata. Gravemente danneggiata durante il terribile bombardamento di Dresda del 1945, fu ricostruita nella seconda metà degli anni cinquanta; le sue opere, salvatesi in gran parte perché portate al sicuro prima della guerra, furono trasferite in Russia dopo di essa e vennero restituite a Dresda nel 1956. Il museo è stato restaurato e riallestito tra il 1988 e il 1992 dopo la caduta del muro, col ripristino delle decorazioni interne originali riprodotte secondo le foto d'epoca.

Il ricco patrimonio artistico è stato duramente colpito ancora da una grave piena dell'Elba del 2002. I capolavori sono stati salvati solo perché portati ai piani alti degli edifici.

I capolavori del museo

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Raffaello, La Madonna Sistina, 1512-13
 
Giorgione, Venere dormiente, 1508-10
 
Jean-Étienne Liotard, La cioccolataia, 1744-45
 
Rembrandt van Rijn, Il ratto di Ganimede, 1635
 
Mattia Preti, Liberazione di San Pietro, 1650

La ragione della fama mondiale della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda è sicuramente la presenza di capolavori realizzati tra il XV ed il XVII secolo. Tra le più importanti opere esposte, si trovano i dipinti italiani del periodo rinascimentale e barocco, nonché quadri fiamminghi risalenti per la maggior parte al XVII secolo. Nella galleria è inoltre esposta una serie di importanti opere d'arte realizzate da pittori tedeschi, francesi e spagnoli. Si trovano poi tavole e tele del primo Rinascimento.

Conserva opere, tra gli altri, di Andrea Mantegna, di Cima da Conegliano, di Jacopo Palma il Vecchio, del Veronese, di Giambattista Pittoni, del Tintoretto, di Mattia Preti, di Giuseppe Maria Crespi, di Velázquez, Lukas Cranach, Albrecht Dürer, Hans Holbein, Nicolas Poussin e Claude Lorrain.

Scuola tedesca

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Lucas Cranach il Vecchio
Albrecht Dürer
Hans Holbein il Giovane
  • Charles de Solier, Sieur de Morette, 1534-1535

Scuola italiana

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Andrea del Sarto
Antonello da Messina
Annibale Carracci
Bacchiacca
Bernardo Bellotto
  • Rovine della Kreuzkirche
  • Dresda dalla riva destra dell'Elba al di là del ponte Augustus, 1748

Rosalba Carriera

Cima da Conegliano
Correggio
Franciabigio
Francesco del Cossa
  • Annunciazione
Giorgione
Andrea Mantegna
Palma il Vecchio
Parmigianino
Pinturicchio
  • Ritratto di ragazzo
Raffaello
Guido Reni
  • Bacco fanciullo
  • Madonna in trono con tre Santi
Tiziano
Mattia Preti
  • Liberazione di San Pietro, 1650 circa

Scuola fiamminga e olandese

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Jacob Jordaens
  • Diogene alla ricerca dell'uomo onesto, 1642 circa
Rembrandt
Peter Paul Rubens
  • Betsabea alla fontana
  • Ercole ubriaco, portato via da Ninfa e Satiro, 1613-1614 circa
  • San Gerolamo
Antoon van Dyck
  • Ritratto di comandante con armatura e sciarpa rossa, 1625-1627 circa
Jan van Eyck
Jacob Van Ruisdael
Rogier van der Weyden
  • Crocifissione
Adriaen Hendriksz Verboom
  • Sentiero sotto gli alberi
Jan Vermeer

Scuola francese

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Jean-Étienne Liotard
  • La cioccolataia
Nicolas Poussin
Louis de Silvestre
  • Ritratto di Augusto II

Scuola spagnola

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Diego Velázquez
  • Don Juan Mateos, 1632
  • Ritratto del Conte Duca di Olivares, 1635
  • Ritratto di cavaliere dell’Ordine di Santiago, 1645
Francisco de Zurbarán
  • San Bonaventura in preghiera, 1628-1629

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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