La collana di coralli di Montecatini
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Anteprima del libro
La collana di coralli di Montecatini - Franco Villani
1.
Montecatini è la città termale italiana per antonomasia.
Italiani e stranieri ne sono attratti irresistibilmente.
A Montecatini non si va solo per le cure termali, in particolare quelle idropiniche, ma perché si incontra chi non ti aspetti! Soprattutto perché la distrazione principale, dopo le cure, sono gli acquisti delle ultime novità, prevalentemente nel campo della moda.
Per la sua collocazione geografica Montecatini è preferita come sede fissa per raggiungere numerose mete meritorie di visita: Firenze, Pisa, Siena ed altre.
Negli anni '60 la frequentazione delle Terme di Montecatini rappresentava un'evoluzione economico-sociale di una persona operante nel mondo del lavoro.
Era tutto questo coacervo di interessi e curiosità che rendeva questa città desiderata, quindi suggestiva ed affascinante e per alcuni addirittura intrigante.
2.
Sofia Giorgetti era una delle poche donne che dal 1934 occupava un posto pubblico a livello di responsabile presso il Comune di residenza. Il suo impeccabile servizio durerà quarant'anni, tanto da essere un esempio da emulare.
Sofia ha diretto ben quattro censimenti: 1941-1951 - 1961 - 1971. La sua vita l'ha dedicata al lavoro, la mattina prestava il suo servizio di Ufficiale della Anagrafe, il pomeriggio era dedicato alla conduzione di incarichi presso diverse Opere Pie: segretaria delle Suore del Sacro Costato, per le due case che quest'ordine aveva in paese; economo dell'Ospizio Bilanzuoli, tesoriere presso le Suore Stimmatina e quant'altro lavoro le Congregazioni di Suore (allora ricche di vocazioni) potessero offrire.
Così era impegnata per sei giorni alla settimana, al settimo, la domenica, tutta la mattinata, con intervallo della Messa domenicale, era dedicato alla pulizia della casa. La domenica alle ore dieci Sofia partecipava alla Messa che si celebrava nella Cappella di una delle due case delle suore presso cui lei era segretaria: Cappella dedicata alla Protettrice del Paese, Maria Santissima del Sabato.
La caratteristica di questa Messa consisteva nella partecipazione di buona parte di professionisti e professori rinomati del paese; infatti, questi occupavano le prime file dei banchi ed il Celebrante, Canonico e reggente di due Cappellanie, nella società civile era un professore di lettere classiche presso la scuola media del paese, dopo un trascorso, come insegnante presso il Seminario Vescovile.
Le letture della Liturgia della Parola erano affidate ad un professore di ragioneria, plurilaureato e pluridiplomato, che si alternava con Sofia ed una di lui nipote, secondo le esigenze del cerimoniale che si adottava.
Sebbene ai tempi la messa era celebrata rigorosamente in latino, le letture erano scandite in italiano.
Quando leggeva Sofia, i muri della cappella rimbombavano, perché per lei quella funzione era di una solennità tale da richiedere una voce tonale e spiegata, in modo che tutti non solo potessero sentire ma anche capire cosa si stesse recitando, senza alcuna possibilità di distrarsi, il tutto aveva una parvenza di una partecipazione