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Non siamo più contemporanei. Best-ia-rio da anni di scuola... ma con amore
Non siamo più contemporanei. Best-ia-rio da anni di scuola... ma con amore
Non siamo più contemporanei. Best-ia-rio da anni di scuola... ma con amore
E-book105 pagine51 minuti

Non siamo più contemporanei. Best-ia-rio da anni di scuola... ma con amore

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Info su questo ebook

In oltre quarant'anni di scuola l'autrice ha avuto modo di sorridere e ridere spesso di gusto per alcune storpiature o ricostruzioni fantasiose di conoscenze, espressioni di vissuto e sentimenti, espresse dagli studenti in occasione di esami e interrogazioni. Il vasto e originale repertorio di citazioni è qui riportato con affetto e simpatia nei confronti degli studenti. Un testo leggero e ricco di sano umorismo per raccontare il mondo della scuola.
LinguaItaliano
Data di uscita16 ago 2021
ISBN9788833468723
Non siamo più contemporanei. Best-ia-rio da anni di scuola... ma con amore

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    Anteprima del libro

    Non siamo più contemporanei. Best-ia-rio da anni di scuola... ma con amore - Anna Maria Masci

    Premessa

    In oltre quarant’anni di scuola, ho avuto modo di sorridere e ridere spesso di gusto per alcune storpiature o ricostruzioni fantasiose di conoscenze, espressioni di vissuto e sentimenti, racconti da parte degli allievi.

    Ricordo anche che molte volte abbiamo commentato e ci siamo divertiti con degli stessi allievi autori di frasi tanto umoristiche quanto, a volte, ingenue e piene di spontaneità. Dagli anni ‘90 ho cominciato a trascrivere alcune di queste frasi che mi serbavo di rendere pubbliche una volta in pensione, naturalmente senza nominativi e luoghi di provenienza per non rendere individuabili gli autori, ma vi assicuro che sono reali, nulla è inventato, nessuna fantasia potrebbe eguagliare la realtà.

    Le frasi che riporto sono tutte degli esami di stato svolti di in località che spaziano da Verbania, Arona, a Colle Val d’Elsa, Latina, Sabaudia, Priverno, Terracina, Fondi, Gaeta, ma ci sono anche alcune vere e proprie piéces umoristiche dovute ad allievi non in fase di maturità, da Pontinia, Terracina, San Felice Circeo, Sonnino, Sezze, insomma da tutte le località e scuole che ho frequentato da docente e da dirigente scolastico durante la mia carriera nella scuola. Il titolo Non siamo più contemporanei me lo ha suggerito proprio un maturando, con una esternazione relativa proprio a chi, come me, non conosce alcune cose dell’oggi e del mondo che ruota intorno ai ragazzi e a noi che viviamo in modo poco social forse, in questo nuovo secolo e che, pertanto, per questi ragazzi, non siamo contemporanei. Il sottotitolo Best-ia-rio, mi è stato ispirato da certi racconti di vicende scolastiche del secolo scorso, le raccolte degli errori più comuni degli alunni, ma, così separato e staccato nelle sue componenti grafiche, mi ha fatto pensare ad un nuovo significato cioè: il miglior (best) raglio (i-a) colpevole (rio), un modo di chiamare queste frasi pronunciate durante vari anni scolastici, frasi spesso poco colpevoli di molti allievi. Ricordiamoci che l’esame di maturità è uno dei momenti di più elevata tensione nella loro giovane vita e possiamo in un certo senso far passare tante enormità scritte o pronunciate, proprio in considerazione di questo. Non è con malignità che le riporto, ma con tanto affetto e simpatia. Spero che chi le ha pronunciate, semmai gli capitasse di leggere questo libello e chi per curiosità volesse sfogliarlo, si possa divertire come me. Consiglio di leggere una decina di frasi al giorno per mantenere il buonumore a lungo.

    Qualche frase ha forse bisogno di un momento di riflessione più lungo o di fare qualche rapido collegamento con le proprie conoscenze pregresse, ma il sorriso è dietro l’angolo, almeno me lo auguro. Non scriverò nulla per rendere individuabili scuole e autori, chiunque potrà anche ritrovarsi in qualche frase e sorridere; scriverò solo gli anni in cui sono state prodotte e anche qualche breve commento, a volte, se necessario. Spero che i lettori si divertano e prendano questo libello solo per quello che è: un modo per suscitare il buonumore, ora che ne abbiamo davvero bisogno, non avendo più sicurezze e non essendo più contemporanei…

    Introduzione

    Gli esami di Stato un tempo vedevano le Commissioni spostarsi in tutt’Italia. Anche io ho fatto questa esperienza e ho constatato quanto i ragazzi siano simili ovunque. Lo stress del momento dei compiti scritti oppure dell’interrogazione e, a volte, la mancanza di chiarezza su quanto appreso, ha dato luogo a situazioni spesso quasi tragicomiche essendo divertenti le frasi nel loro contenuto ma, purtroppo, non apprezzabili per un buon giudizio finale; però i docenti sono sempre stati molto comprensivi e non si sono lasciati influenzare dagli errori messi in evidenza, apprezzando il buonumore derivatone. Fino a due anni fa, prima del Covid 19, poiché c’erano le prove scritte, molte frasi espunte provenivano proprio da queste prove, ma la gran parte delle frasi riportate era ed è stata pronunciata durante le prove orali, quando sono meno forti i freni del controllo e si va più a ruota libera. Si comincia tuttavia questo libretto con due ricordi straordinari che non possono essere costretti in breve frasi trattandosi proprio di una sorta di racconti o quasi di vere e proprie piéces teatrali buffe.

    Il primo è stato prodotto a Pontinia (il racconto di Don Bondio) e il secondo in Toscana a Colle Val d’Elsa («voglio fare una dichiarazione»). Spero che questi due inizi, prima delle frasi espunte dalle prove di esame di maturità

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