Il ruggito della tigre. Reflusso gastroesofageo. Storia di una esperienza
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Anteprima del libro
Il ruggito della tigre. Reflusso gastroesofageo. Storia di una esperienza - Liliana Bordoni
Indice
Premessa
PRIMA PARTE
A- Il reflusso gastroesofageo o RGE.
Dietro il reflusso
Informazioni generali
Uno studio
Sintomi
Cause
Effetti
Farmaci
Helicobacter pilori
Lo stress, causa primaria e concomitante del reflusso.
B- L’influenza dello stile di vita
Alimentazione
Abitudini di vita
Rimedi naturali
Aspetti psicologici
SECONDA PARTE
Diario di un’esperienza
Premessa
Cause e Punto di Partenza
Le Protezioni
Il Diario
Una riflessione conclusiva
TERZA PARTE – APPROFONDIMENTI
Allegati
1-Il Mastice di Chios
2-La Melatonina
3-Estratti idroenzimatici
4-Nutripuntura
5-Reflusso e Omeopatia
6-Colostro e Protezione delle mucose
7-L’argilla
8-Le alghe
9-I Sali di Schussler.
10-Oligoterapia catalitica
11-Equilibrio acido-base e associazioni alimentari
12-Amido resistente
13-I ritmi biologici degli organi
14-Un breve accenno alle antiche tradizioni Orientali
15-Uno sguardo dentro…
Schede
1-Lo stomaco
2-Epiploon o Omento - Collegamenti dello stomaco.
3-Nervo vago
4-Intestino
Pratiche
Respirazione e Pranayama
Vocalizzazioni
Yoga e reflusso
Pratica per correggere la postura notturna.
Pratica breve
Una Pratica lunga - Accompagnando la ripresa
Integrare la pratica
Lo Yoga e l’Ayurveda: complementarietà
Un breve promemoria
Qui finisco e qui inizio….
BIBLIOGRAFIA
CASSANDRA STUDIO
Liliana Bordoni
IL RUGGITO DELLA TIGRE
REFLUSSO GASTROESOFAGEO
STORIA DI UNA ESPERIENZA
© Liliana Bordoni 2019
ISBN: 979-12-20309-80-6
© Tutti i diritti riservati all'Autore
Questa opera è pubblicata direttamente dall'Autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint e l'Autore detiene ogni diritto della stessa in maniera esclusiva. Nessuna parte di questo libro può essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso dell'Autore.
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Altre pubblicazioni Cassandra Studio-Liliana Bordoni
Nutraceuti e cibi funzionali, 2015, ISBN: 9788891181510
Sauca, purezza e purificazione, base della Sādhanā yogica, 2017, ISBN: 9788892644540
Shankh Prakshalana शङ्खप्रक्षालन śaṅkha prakṣālana o Varisara Dhauti वारिसारधौति vārisāra dhautī. Pulizia della conchiglia o pulizia attraverso l’essenza dell’acqua, ISBN:9788892662070
PRANZI, CENE e…. LAVORO, Mangiare bene sempre e ovunque, ISBN: 978-88-31615-55-6.
https://loyogadellatradizione.com/
http://independent.academia.edu/bordonililiana
https://yogaromapuntoit.wordpress.com/liliana-bordoni/
http://www.artabus.com/bordoni/
CASSANDRA STUDIO
Un gruppo di studiosi, ricercatori e sperimentatori.
Diverse professionalità, esperienze ed età.
Lo stesso entusiasmo e lo stesso obiettivo.
UNO STILE DI VITA SALUTARE
SEMI di ARMONIA
Spunti per stare bene e vivere al meglio.
Rispettando la propria unicità fisica, mentale, emozionale.
Attivando le proprie risorse.
Stile di vita, conoscenza e cura di sé, nutrizione, fitoterapia, supplementi naturali e superfoods, aromaterapia, Yoga e respirazione, movimento e relax, gestione dello stress, equilibrio emozionale e altro.
Per una Vita in salute.
In Armonia con sé stessi,
la Natura,
gli altri Esseri Viventi,
l’Universo intero.
Avvertenza
Questo libro unisce il racconto di un’esperienza vissuta in prima persona ad una raccolta di informazioni sul reflusso gastroesofageo (RGE) e su vari rimedi naturali.
I rimedi descritti, una parte dei quali sono stati sperimentati, anche se di origine naturale, hanno effetti e controindicazioni specifiche, tra le quali: gravidanza, allattamento, età inferiore ai 3-6-12 anni, stato di malattia, epilessia, asma, allergie, problemi nervosi e mentali, trattamento farmacologico, etc.
Alcune sostanze contenute nelle piante possono dare origine ad irritazioni e allergie ed essere tossiche.
L’azione delle piante è più potente se si tratta di oli essenziali, per i quali va sempre fatto, prima dell’assunzione, il test allergico e non vanno mai assunti senza la supervisione di un terapeuta esperto e con il consenso o sotto il controllo del proprio medico di fiducia. Essi infatti possono essere potenzialmente pericolosi, se non si conosce la loro azione collegata alla specifica combinazione chimica che li caratterizza.
È necessario sempre rivolgersi al proprio medico di fiducia e/o ad un medico esperto in erboristeria e medicina naturale, per le possibili interazioni tra le piante e i medicamenti assunti.
Premessa
Il reflusso, un disturbo notevolmente invasivo, condiziona oggigiorno sempre più persone.
Tante sono le domande che sorgono.
Cos’è di preciso? Come si può manifestare? Quali possono essere le cause a livello fisiologico, psichico ed emozionale?
Gli accertamenti da fare?
Quali cure esistono?
Vi è la possibilità di curarsi con rimedi naturali, senza controindicazioni ed effetti collaterali?
Come affrontarlo e quali misure adottare per limitare i suoi effetti negativi fino a farlo regredire?
Ogni storia è una storia a sé.
È necessario arrivare alla comprensione delle radici del disturbo, della sua specificità, unica per ogni individuo, per creare una nuova consapevolezza che migliori gradualmente la situazione fino alla risoluzione.
Un percorso che richiede molta pazienza e amore per sé stessi…
Il ruggito della tigre è anche il diario di un’esperienza, una storia raccontata in prima persona, per riportare l’immediatezza del vissuto, oscillante tra la razionalità della ricerca sulle evidenze scientifiche -sia nel campo della medicina convenzionale che in quello dei rimedi naturali- e le percezioni, l’ascolto dei messaggi del corpo, la continua verifica della sperimentazione, l’intuizione.
Passando attraverso timori, dubbi, stanchezza, scoraggiamento, momenti di debolezza, paura.
Con perseveranza, continue risalite, crescente fiducia.
Grazie al sostegno continuo di persone vicine.
E all’incontro con professionisti onesti e disponibili¹.
Grazie alla possibilità di dimorare per un certo periodo dell’anno in luoghi in mezzo alla Natura, non inquinati e rilassanti, respirando nel verde per riacquistare una nuova energia.
Allontanandosi dal caos della grande città e dalle relazioni obbligate e nevrotizzanti.
Rallentando i ritmi, per scoprire le proprie autentiche esigenze.
Le informazioni relative ai rimedi, al tipo di prodotti, alle quantità e agli effetti riportati in questo diario provengono:
-da una ricerca approfondita e rinnovata più volte;
-dall’esperienza di alcuni medici e professionisti nella cura della salute;
-dalle indicazioni presenti sul rimedio stesso;
-da una sperimentazione personale.
Essi vanno considerati dal lettore solo come informazioni e spunti di riflessione da approfondire e sottoporre al proprio medico di fiducia.
Ogni alterazione della salute riflette la complessità e l’unicità dell’individuo.
All’interno della cornice costituita dalle proprietà di ogni sostanza, vi è la variabilità degli effetti dovuta all’interazione tra rimedio e caratteristiche psico-fisiche della persona.
Si consiglia di fare sempre riferimento a medici e professionisti nella tutela della salute, di propria fiducia e in sintonia con le proprie convinzioni. La responsabilità della propria vita come della propria salute rimane sempre interamente della singola persona.
PRIMA PARTE
A- Il reflusso gastroesofageo o RGE
².
Il reflusso gastroesofageo consiste in una risalita del contenuto gastrico dallo stomaco, dovuta a varie cause anatomiche (conformazione degli organi) e fisiologiche (funzionamento delle valvole), cui si unisce spesso una particolare sensibilità dell’organo-stomaco e del sistema digestivo in generale, la presenza di infiammazioni e un’alterata funzionalità intestinale, conflitti psicologici irrisolti, attivi a livello inconscio o emersi improvvisamente e violentemente alla coscienza.
Dietro il reflusso
Tra le cause di tutti i disequilibri (dai semplici disturbi alle malattie), secondo gli studi condotti e la mia esperienza, vi possono essere:
-fattori anatomici generali: conformazione specifica delle singole parti dell’organismo, di origine genetica;
-fattori anatomici acquisiti
: errori posturali ripetuti nel tempo; respirazione incompleta, superficiale o iperventilazione; effetti d’incidenti;
-fattori fisiologici generali: funzionamento dell’organo o dell’apparato³;
-fattori fisiologici più specifici, legati: grado d’inquinamento e intossicazione dell’organismo; stato alterato dell’intestino e di altri organi;
-fattori psicologici, sempre presenti, anche se talora latenti e non percepiti: schemi appresi, distorsioni cognitive, condizionamenti radicati, che si manifestano in modo automatico, spesso al di fuori della coscienza;
-fattori relazionali, sempre presenti: relazione con sé stessi, con gli altri, con il mondo;
-fattori emozionali, sempre presenti: si tratta spesso di emozioni incontrollate e talora parzialmente inconsce.
Le cause profonde delle improvvise e/o ricorrenti manifestazioni emotive e del conseguente modo di comportarsi possono essere molto varie:
-conflitti irrisolti relativi alle varie epoche della vita;
-fissazione emotiva e comportamentale a fasi precedenti dello sviluppo;
-schemi cognitivi precocemente appresi.
E da ciò ha origine:
-l’abituale modo di considerare sé stessi in rapporto agli altri e al mondo;
-l’abituale tono dell’umore.
All’unicità della singola persona concorrono la percezione che ha di sé e il significato che tendenzialmente ella attribuisce agli eventi di vita.
Ogni manifestazione di un disequilibrio a livello fisico ha, tra le sue cause, problematiche irrisolte a livello psicologico.
I blocchi mentali ed emozionali possono creare contratture nel corpo.
Ogni manifestazione di un disequilibrio a livello fisico ha effetti sul funzionamento della psiche⁴.
Le errate posture possono determinare specifiche modalità di pensiero e suscitare conseguenti emozioni.
Ogni manifestazione di un disequilibrio a livello psicologico ha, tra le sue cause, un disequilibrio a livello fisico, relativo, ad esempio, al tipo di alimentazione⁵.
Ogni manifestazione di un disequilibrio a livello psicologico ha effetti sul funzionamento dell’organismo.
Ogni disequilibrio, sia fisico che psichico, coinvolge il piano emozionale, spesso nascondendo
emozioni inespresse o conflitti irrisolti.
Le emozioni sono un collante tra corpo e psiche. Le possiamo esprimere con le parole, con i pensieri o attraverso le immagini, ma sempre le viviamo con il corpo e nel corpo.
La consapevolezza di questa continua interazione corpo-psiche-emozioni apre le porte alla conoscenza di sé stessi.
Ciò rende più responsabili, attenti e capaci di riconoscere il filtro attraverso il quale si percepisce la realtà.
E permette di sviluppare una sana cura di sé e del proprio benessere globale.
Informazioni generali
Nel corso degli anni in cui ho convissuto con il reflusso ho iniziato a documentarmi sui suoi aspetti: tipi di reflusso acido e non (per la maggior parte degli episodi il mio non era acido), possibili cause e soprattutto conseguenze.
Ho raccolto varie informazioni che poi ho rivisto e aggiornato trovando dati interessanti, soprattutto nei siti o nei libri in lingua inglese.
Ho elaborato via via una sintesi per comprendere le varie ipotesi sulla genesi di questo disturbo.
Andando oltre le informazioni incomplete e le affermazioni categoriche, ho cercato di delineare un quadro di possibili cause, effetti e situazioni, ricercando e sperimentando rimedi soprattutto naturali.
Le informazioni che seguono possono essere utili per comprendere meglio la propria specifica situazione, che rimane comunque unica.
Con il termine generale di reflusso gastroesofageo ci si riferisce alla risalita lungo il canale dell’esofago di succhi acidi provenienti dallo stomaco, in modo anomalo⁶, cioè con una frequenza di più volte a settimana, con sintomi e complicazioni rilevanti e che dura da lungo tempo⁷.
Si può avere anche un reflusso biliare quando, a causa di un difetto della valvola pilorica, a risalire è la bile che dal duodeno arriva nello stomaco; se la risalita interessa anche l’esofago⁸ è presente un malfunzionamento anche della valvola cardias (vedi immagine nelle schede).
Di solito la bile è associata con la risalita dei succhi gastrici acidi, ma la sua importanza nel determinare il RGE è ancora controversa⁹ e i due tipi di reflusso sono considerati delle condizioni separate. Il reflusso biliare presenta sintomi specifici e una delle cause che lo favoriscono è l’asportazione chirurgica della colecisti (colecistectomia); sembra tuttavia che esso possa essere controllato da cambiamenti nella dieta e nello stile di vita¹⁰.
Più ardua è la definizione del reflusso non acido (o con un ph debolmente acido¹¹) in quanto esso è normalmente presente in tutte le persone (rigurgiti e colpi di tosse). Il reflusso non acido può o meno contenere della bile¹².
Il contenuto gastrico ha composizione e acidità variabili in relazione al tipo di secrezione gastrica, a quanto tempo dopo il pasto è stato rilevato e/o alla distribuzione del contenuto gastrico.
Secondo questi parametri il reflusso può essere acido, non acido, liquido o gassoso¹³.
Uno studio
Premessa dello studio ad opera degli AA.
Utilizzando, nelle ultime ricerche, sia la monitorizzazione del ph, sia l’esame EEI¹⁴, si è potuto rilevare la differenza tra vari tipi di reflusso (acido, non acido, liquido, gassoso).
Con questo approccio combinato, usato su soggetti adulti normali in posizione di riposo, è emerso che il rilassamento dello sfintere esofageo basso (cardias o LES nella terminologia anglosassone) è presente in tutti i tipi di reflusso.
In uno studio su soggetti affetti da GERD non sono emerse differenze significative (rispetto al precedente studio su soggetti sani) sullo stato della valvola cardias e sul numero degli episodi di reflusso, ma i soggetti con malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), rispetto ai soggetti sani, avevano più reflusso acido, meno reflusso non acido e una proporzione maggiore di reflusso solo liquido.
La distribuzione gastrica di gas, liquidi e solidi risente della postura.
Nella posizione di riposo una metà almeno degli episodi di reflusso acido sono associati con reflusso di gas.
Peraltro, una significativa proporzione degli episodi rilevati presentavano liquido o liquido e gas insieme, con il liquido che precedeva il gas; ciò potrebbe suggerire che il reflusso acido può essere un evento primario piuttosto che la conseguenza della eruttazione.
Tuttavia, i precedenti studi erano stati eseguiti dopo il pasto su soggetti in posizione di riposo.
Questa situazione non rappresenta il normale e ricorrente modello di postura durante il giorno, in cui si alternano momenti in cui si è in posizione rilassata o distesa e altri in cui si è in piedi impegnati in svariate attività fisiche o semplicemente seduti.
I modelli di reflusso -come dimostrano numerose ricerche- sono influenzati sia dalle posture assunte sia dalla funzionalità della valvola cardias.
Infine, è da tener presente l’influenza sui risultati dell’ambiente in cui sono stati effettuati gli studi: su pazienti ospedalizzati o in ambito ambulatoriale.
Lo studio
Gli AA. hanno compiuto questo studio con lo scopo di investigare la prevalenza dei vari tipi di reflusso prima descritti, in condizioni ambulatoriali, su soggetti sani (gruppo di controllo, 28 persone) e su pazienti con GERD (30 persone)¹⁵, usando la combinazione delle tecniche prima descritte.
I soggetti sono stati esaminati dopo un digiuno notturno di circa 10 ore.
Tra le conclusioni dello studio:
-la quantità globale dei vari tipi di reflusso non ha mostrato differenze significative tra i due gruppi, egualmente la
distribuzione della frequenza degli episodi.
-nei pazienti affetti da GERD si è rilevata una più alta
percentuale di reflusso acido, con una durata maggiore rispetto al gruppo di controllo.
- nei pazienti affetti da GERD la presenza di reflusso misto era rilevante ma meno frequente che nel controllo, mentre la proporzione di reflusso liquido era più alta.
La presenza del reflusso con liquido e gas sembra supportare, secondo gli AA, l’ipotesi che, nei pazienti con GERD, il reflusso acido sia, almeno in parte, una conseguenza del riflesso di eruttazione con possibili differenze nella secrezione acida gastrica o nella sua distribuzione.
Questa ricerca evidenzia la difficoltà di conoscere a fondo un disturbo così complesso come il reflusso gastroesofageo.
Da notare che non sono state considerate le variabili dello stato mentale ed emotivo (stress) dei soggetti, la cui influenza è determinante sul numero di episodi, intensità e durata.
Sintomi
Il reflusso gastroesofageo, da un punto di vista fisiologico, può essere accompagnato da vari sintomi, tra cui:
sapore acido in bocca anche quando si è digerito e si è a stomaco vuoto;
sapore amaro;
sensazione di bruciore lungo il tratto esofageo;
sensazione di chiusura in mezzo al petto;
difficoltà di respirazione con tosse incontrollata di tipo bronchiale
;
colpi di tosse a seguito dei quali risale come del muco trasparente;
se la tosse è molto profonda e frequente potrebbe arrivare anche del sangue in bocca dovuto alla rottura di capillari;
abbassamento di voce con possibili problemi alle corde vocali;
mal di gola cronico senza altre cause.
Cause
Tra le possibili cause, spesso concomitanti e collegate tra di loro¹⁶:
digestione lenta o cattiva digestione (dispepsia), possibile carenza di enzimi e/o scarsa produzione di acido cloridrico. Si possono usare, sia in infuso che in tintura madre, delle erbe amare digestive o erbe rilassanti, prima o dopo il pasto, come camomilla, tarassaco, malva, genziana, che bilanciano l’eccessiva acidità. Fare attenzione alle controindicazioni. È possibile anche un’integrazione di enzimi digestivi come quelli della Papaya o dell’Ananas. Evitare cibi molto piccanti ed eccitanti (peperoncino, caffè, cioccolata, troppo tè), cibi raffinati, troppi grassi e grassi cotti, eccesso di carboidrati, tabacco e alcol. Preferire frutta e verdure fresche e ben masticate, verificandone gli effetti.
Sono utili anche le erbe carminative che riducono l’aria favorendo la motilità intestinale¹⁷ (es.: finocchio);
infezione da Helicobacter pylori (H.pylori);
una ernia iatale da scivolamento, dovuta ad una piccola porzione di stomaco che risale nel canale dell’esofago;
un malfunzionamento per ipotonia dello sfintere gastroesofageo inferiore, cardias (LES), che normalmente è aperto solo quando deve passare il cibo che proviene dall’esofago;
diaframma poco elastico;
malfunzionamento della valvola pilorica che collega stomaco e duodeno;
malfunzionamento della valvola ileo-cecale posta tra l’intestino tenue e il crasso, individuabile a metà strada su una linea obliqua che collega l’ombelico all’attaccatura dell’anca destra. Quando essa non si chiude bene i batteri intestinali dal colon vanno verso il tenue. Si crea nell’intestino tenue un’anormale proliferazione batterica che inibisce l’azione degli enzimi che servono a trasformare le molecole dei carboidrati in molecole semplici adatte a essere assorbite. Da ciò derivano gonfiore, flatulenza ed eruttazioni¹⁸. Anche se si tratta di batteri benefici essi non dovrebbero abitare l’intestino tenue o piccolo intestino, ma il colon e l’intestino crasso o grande intestino¹⁹ .
L’eccesso di aria e gas nell’intestino potrebbe spingere verso l’alto lo stomaco e il contenuto gastrico.
Contribuiscono a creare aria e gas sia una abituale insufficiente masticazione, sia una intolleranza verso cibi che facilmente fermentano come i carboidrati in genere, semplici e complessi.
Andrebbero quindi considerate con cautela -secondo alcuni Autori- le cure di probiotici e anche l’associazione con fibre prebiotiche²⁰.
L’alimentazione dovrebbe escludere gli zuccheri raffinati e i cereali contenenti glutine. Dopo un periodo di prova, se non si hanno rilevanti effetti positivi, andrebbero eliminati anche tutti gli altri cereali o grani. Va eliminato anche il latte per via del lattosio e di altre molecole che possono essere la causa di intolleranze. In alcuni casi sono risultati benefici i cibi fermentati²¹.
Come rimedi naturali vengono segnalati: la cannella (di Ceylon) e l’aglio fresco, che però, talora, può favorire il reflusso;
abitudine a pasti abbondanti soprattutto di sera;
aumento del peso, che determina una maggiore pressione addominale come avviene naturalmente in caso di gravidanza;
obesità. In tal caso appare indispensabile ridurre l’apporto calorico, gradualmente, ma con costanza. Sotto la guida di un esperto professionista di fiducia;
assunzione frequente di farmaci irritanti per lo stomaco, come aspirina e antiinfiammatori;
respirazione incompleta ed insufficiente. Si consiglia la pratica della respirazione addominale e completa come insegnata dallo Yoga;
errori posturali con conseguenze su esofago, stomaco e diaframma;
chiusura a livello della gabbia toracica; rigidità diaframmatica. Un osteopata o un posturologo esperti possono essere d’aiuto;
una specifica sensibilità dell’apparato digerente come organo principale di somatizzazione (organo-bersaglio
). Anche se può essere impegnativo a vari livelli, un lavoro di ricerca interiore per individuare i nodi da sciogliere e le cause recondite del malessere spesso risulta importante per ritrovare il proprio equilibrio. Può aiutare uno psicologo o uno psicologo-psicoterapeuta. Anche la professionalità di un/una Floriterapeuta esperto/a nei Fiori di Bach può essere utile come ulteriore sostegno per l’azione che questi Fiori svolgono sul complesso corpo-psiche-emozioni;
sedentarietà. Un sano movimento è necessario alla vita in salute. Secondo l’età e le proprie caratteristiche. In genere si consiglia una passeggiata tutti i giorni di 20-30 minuti e una, anche più breve, dopo i pasti. Se possibile, è salutare associare almeno due volte a settimana, yoga, nuoto, bicicletta o altra attività da fare in modo