ul suo profilo Instagram c’è il servizio di Francesca Mannocchi col bambino di Jenin che non ha altra soluzione a una realtà vissuta sotto le bombe che dire che da grande combatterà, c’è Greta Thunberg, c’è la guerra in Ucraina, il bando dell’aborto in Polonia, l’appello al cessate il fuoco in Palestina, le donne iraniane di #womanlifefreedom, la scuola che ha fondato in Tibet. E naturalmente c’è “Mur”, il documentario sul muro lungo 186 km e alto sei metri costruito al confine tra la Bielorussia e la Polonia per impedire il passaggio di migranti attirati nella Bielorussia di Lukashenko dal miraggio di un visto e poi abbandonati a sé stessi in una terra di confine, una terra selvaggia di paludi e di bisonti, il bosco più antico d’Europa, la Puszcza Bialowieska. Un muro costruito senza che l’Unione Europea si opponesse e di cui pochissimi erano a conoscenza, con la zona di costruzione militarizzata e inaccessibile. «Essere donna mi ha aiutata
ILLIMITATO
KASIA smutniak
Apr 19, 2024
5 minuti
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