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venerdì 25 febbraio 2011 15 vostri commenti

I recidivi

Quanti sono?
Cosa fanno?
Dove... lo fanno?
Chi sono?
I recidivi, si coloro che si ripetono, che ripetono, che replicano.
Sono di varia natura, di diversa fattura, di svariato spessore naturalmente tendente al piccolo.
Hanno colori diversi, la posizione è quasi sempre la stessa, quella fuori dalle porte li potete trovare sotto i vostri piedi prima di entrare con una bella scritta sopra del tipo pulisciti.
Si sono loro.
Provengono dai posti più impensabili come l'ex fiamma gialla Berruti, illuminato sulla via di Milano 2, mentre cercava i fantomatici soldi dell'imperatore, ora in parlamento col Pdl, condannato dalla Corte d'Appello di Milano a 2 anni e 10 mesi per riciclaggio, ma subito al sicuro grazie l'indulto del 2006. Questione di posteriore messo al ribasso su youbid.
Ma i recidivi arrivano anche da incredibili gavette passate a prestarsi da scendiletto un po' a destra e un po' a sinistra, come il re dei plastici Vespa che ora potrà godere della compagnia in prima serata sulla rete ammiraglia del più fedele sostenitore della teoria del complotto dei giudici, Vittorio Sgarbi, come si possono dimenticare i suoi servizi al cavaliere attraverso gli "Sgarbi quotidiani". Questione da Vermilinguo.
Ci sono anche i recidivi che hanno passato le stagioni, che sono stati in piazza con gli studenti, in piazza con la falce e martello, in piazza con il garofano, in piazza sotto il cavaliere, in piazza con le mutande, sintonizzati una volta su "Radio Londra" e ora pronti a prendere il posto della trasmissione di Enzo Biagi subito dopo il tg1 delle 20. Trattasi di recidivo in formato "Foglio" gigante, il Ferrara guerriero col compito di ribadire ciò che viene detto dal recidivo dal bancomat facile e dalle notizie inventate che occupa abusivamente la poltrona da direttore del telegiornale di Rai1.
Ma ce ne sono altri, troppi, come quelli Verdini che ad esempio non perdono il vizio.
Infine ci sono gli altri recidivi, quelli che fanno finta di niente, quelli che per tapparsi occhi e orecchie usano anche le mani di chi sta vicino, quelli che non si mischiano, quelli che non si domandano, quelli che se ne stanno, quelli che guardano solo il loro.
Quelli che al posto dello specchio hanno messo un muro...
...e sono ancora troppi.

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