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giovedì 1 settembre 2011 22 vostri commenti

Santa matematica a norma di legge

In fondo nella vita basta contare.
Si contano i giorni che mancano a per ritornare in ferie.
Si contanto i minuti di straordinario che non ti vengono riconosciuti perchè "su dai sono solo minuti"
Si contano i 356 euro al giorno di differenza tra un dirigente e un operaio.
Si contano le spese mediche non rimborsate dallo stato.
Si contano i ticket.
Si contano i provvedimenti messi poi tolti poi rimessi poi ritolti e poi rimessi nella finanziaria.
Si contano i vip, i finti vip, i semi vip, e gli ex vip che vivono, ridono e si moltiplicano alle spalle dell'uomo comune.
Si contano i giorni di sciopero dei calciatori.
Si contano i tifosi incazzati perchè non inizia il campionato.
Si contano le persone in piazza molto facilmente ormai perchè sempre meno.
Si contano i soldi degli scudi fiscali meno potenti di quelli di Goldrake.
Si contano i gli euro dei prezzo dei libri scolastici.
Si conta il costo del biglietto del treno, della benzina, del trasporto pubblico, del pane e del pesce che non ha nemmeno bisogno di essere moltiplicato.
Si contano le caste.
Si contano le tuniche.
Si contano le chiese, con le porte chiuse perchè i poveri è meglio lasciarli fuori non si sa mai.
Si contano contano contano contano... i privilegi della chiesa... tanti tanti numeri....

1985 come l'anno della messa a punto del 8 per mille alla chiesa (con tanto di consulenza di Tremonti)
85,7 come la percentuale dei fondi incassati dalla chiesa, che essendo la prima nella graduatoria si becca anche quelli delle persone che non hanno indicato niente
3 come gli anni che dovrebbero passare tra un controllo e l'altro di una Commissione per analizzare la congruità del gettito ( mai fatti controlli)
185 e 10 come il canone applicato agli apparecchi degli enti religiosi
370 e 17 come il canone che invece deve pagare un albergo o un campeggio a due stelle
0 come gli euro che la Chiesa paga per l'acqua consumata, pagata naturalmente e laicamente dallo stato
50 come i milioni di euro di arretrati che lo stato ha pagato per l'acqua che i pretini e i fraticelli sotto casa vostro usano per bagnare l'orto, per poi farci lo sciroppo contro la diarrea e farvelo pagare 80 euro al bottiglino
55 come gli euro che possono pagare i le macchine del vaticano per il pass rilasciato dal Comune di Roma per il centro, ai senzacrocifisso costa 10 volte di più
1003 come i milioni di incasso della Cei raggiunto nel 2008 quando nel 1990 era di 210 milioni
430 come i milioni del portafoglio immobiliare, fino al 2006, di santa madre chiesa
20 come la percentuale del patrimonio immobiliare italiano in possesso del Vaticano
1 come il miliardo di metri quadri di ecclesiastica proprietà
2004 come l'anno della sentenza di Cassazione che dava ragione ai Comuni che esigevano l'Ici dalla chiesa
2005 come l'anno dell'intervento del divin Silvio a favore del divin Vaticano per non pagare l divina Ici
2006 come l'anno in cui Prodi con un colpo di genio decise che lo sconto Ici valeva solo per gli immobili in cui non si esercita un’attività esclusivamente commerciale, cioè con una chiesa all'interno di un albergo non si paga Ici, ecco serviti.
50 come lo sconto sull'Ires concesso agli enti della chiesa che operano nella sanità e nell'istruzione (500 milioni all'anno)
149 come l'artico del Testo unico delle imposte sui redditi che conferisce a vita agli enti ecclesiastici la qualifica di enti non commerciali, indipendentemente dalla loro reale attività.

Loro si che... contano.
lunedì 18 luglio 2011 17 vostri commenti

C'e chi può e chi non può... tu che leggi non può!



Meno 3...2...1... BOOM!
No non quello economico, ma è quello dei portafoglio.
Quello dei nostri conti che non sono neanche correnti ma sarebbe meglio chiamargli in discesa.
E un BOOM di rabbia che sale perchè è inutile che ce la stiamo a menare la crisi la paghiamo sempre noi, punto e basta.
Mi sono sempre domandato una cosa, anche durante gli studi, come mai chi è al potere non prende mai un decisione diversa? Tipo, l'economia ristagna... aumentiamo gli stipendi che sono fermi da anni, magari allargando il potere di acquisto delle famiglie ci sarebbe la possibilità di rimettere in moto tutto. Oppure diminuiamo l'orario di lavoro, così magari coloro che non si possono permettere niente, perchè non hanno niente, potrebbero rientrare nella società come soggetti esistenti.
Invece no.
Invece aumentiamo le tasse a chi le paga da anni.
Invece mettiamo il ticket al pronto soccorso.
Invece andiamo a tagliare l'università.
Invece andiamo a togliere gli sgravi fiscali per chi fa un mutuoooooooooooooooo!
E potrei andare avanti.
Vedete il mondo alla fine è così facile da delineare.
C'è chi può parlare di sprechi con una camicia bianca di lino come Formigoni con tanto di sfondo di yacht e chi invece non li vede nemmeno in formato cartolina e forse ha il soldi per comprardi un materassino in saldo con l'immagine di Ben Ten.
Insomma ci sono LORO che non toccano i LORO privilegi ma toccano in NOSTRI diritti.
Va così.
E' sempre andata così. e in fondo la colpa è anche da cercare nell'italiano che ha SEMPRE permesso queste cose, fermandosi solo al mugugno ma mai e poi mai impegnarsi seriamente per un cambiamento vero.
Volete farvi una cultura sugli sprechi della politica, da oggi grazie alla rete che vogliono imbavagliare abbiamo informazioni in più grazie ad un ex precario della politica, licenziato dopo 15 anni di precariato.
Verità? Bufala?
Non lo so sinceramente, e non credo nemmeno che il punto sia questo.
La questione è che a prescindere dall'anonimo incazzato precario quei privilegi ci sono stati e ci sono, mentre i nostri diritti sono sempre più invisibili.

Questi i link per seguire "I segreti della casta":
http://www.facebook.com/pages/I-segreti-della-casta-di-Montecitorio/232643153433351
http://isegretidellacasta.blogspot.com/
http://twitter.com/#!/SpiderTruman

Questo un articolo interessante su dubbi e certezze...
http://www.gennarocarotenuto.it/16189-arianna-ciccone-lo-strano-caso-del-precario-della-casta/
venerdì 1 luglio 2011 23 vostri commenti

2 giramenti di pale da 50 milioni di euro

Alla fine la chiusura è sempre la stessa.
Dove la trama è composta da lui e gli altri che si comprano 2 oggettini del genere, da mettere magari poi sul comodino, e per qualche viaggetto...



...noi invece ce ne stiamo appoggiati ad un bancone del genere avendo guardato per ore un numero digitale andare avanti...



...mentre lui magari si guarda un film che ha prodotto, una pubblicità che ha distribuito sul canale di proprietà, seduto su sedili di pelle che noi abbiamo finanziato con due belle botte da 50milioni di euro...



...nel frattempo noi avremmo già fatto quel gesto che ci contaddistingue, mettendo una mano in tasca, prendendo il portafoglio, estraendo qualche euro da dare alla gentile signorina che come per magia ci darà un premio...


"Bonaiuti ha fatto una comunicazione in cui si spiega che la Presidenza del Consiglio aveva elicotteri vecchi di 40 anni, siamo stati chiamati a sostituzioni da una lettera proveniente dal Quirinale, abbiamo acquisito due elicotteri, ma io non ne usufruisco e ho la sicurezza solo quando salgo sui miei elicotteri, a mie spese, con i miei piloti"

...ma lo fa per noi.
lunedì 7 giugno 2010 19 vostri commenti

Quei giovinetti dimenticati




"La cultura [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri."
A.Gramsci

Conquistare una coscienza superiore.
Comprendere la propria funzione nella vita.
I propri diritti.
I propri doveri.
Quattro principi basilari per una democrazia, per una società civile, per un paese che dovrebber progredire pensando al proprio tesoro. I giovani.
Invece cosa succede ormai da anni in Italia? Il problema scuola viene affrontato con fastidio, senza grosse riflessioni, lasciando che sia l'enorme calderone mediatico a riempre la testa delle persone e soprattutto le menti dei ragazzi.
La cosa assurda è che tutti questi anni passati a "non far niente per la scuola" hanno inculcato un pensiero e una mentalità devastante nell'italiano.
Provate a chiedere a qualcuno cosa pensa degli insegnanti?
Le maggiori risposte saranno... non fanno niente... per quello che guadagnano... escono presto beati loro.... lavorano pochi mesi e poi sempre in vacanza...
Chiaro che in generale l'insegnante non lavora dalle 8 alle 7 di sera, ma il punto è che anche per la maggior parte degli italiani ormai l'importanza dell'istruzione PUBBLICA (e lo scrivo maiuscolo per ovvi motivi) viene meno.
Domandiamoci come mai non ci sono vocazioni in questo paese all'insegnamento, ma nella maggiorpare dei casi solo una scelta di ripiego, un parcheggio molte volte forzato per colpa del precariato in attesa di altro.
Il resto d'Europa sottolinea l'importanza dell'insegnante. Vede nel professore il primo punto di partenza per la costruzione di un paese migliore, di un paese che deve guardare avanti. In Svezia per un neolaureato è un onore fare il professore, insegnare.
Come cittadino sarei favorevole a pagare bene una professione che rappresenta le fondamenta del paese.
Noi no, noi continuiamo a sbattere la testa contro il muro...

“In questo momento così difficile è fondamentale far capire a tutti gli italiani cosa sta accadendo nelle scuole. In tre anni scompariranno 135mila posti di lavoro: tagli indiscriminati che, oltre a rendere disoccupate decine di migliaia di insegnanti, stanno rendendo impossibili le attività didattiche, a causa del sovraffollamento delle classi e della mancanza di supplenti”...“È arrivato il momento di ribellarsi e di combattere con tutte le armi a nostra disposizione perché è chiaro che l’obiettivo del Governo è smantellare la scuola pubblica statale a favore di quella privata. Per impedire che ciò avvenga, la Gilda degli Insegnanti preparerà un programma di mobilitazione che durerà per tutto il prossimo anno scolastico” queste le parole del coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, dal palco allestito in piazza Santi Apostoli

Una scuola...
"che conduca il giovinetto fino alla soglia della scelta professionale, formandolo nel frattempo come persona capace di pensare, di studiare, di dirigere o di controllare chi dirige"
(A. Gramsci)


...se cercate il giovinetto da noi lo trovate sul divano davanti alla Tv.

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