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Agenda

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Una donna consulta la sua agenda (2017)

Citazioni sull'agenda.

  • A volte mi capita, sfogliando la mia piccola agenda alla ricerca del numero telefonico di qualcuno, di imbattermi nei nomi di amici o parenti che da tempo mi hanno lasciato. Io conservo infatti ogni agenda finché non è del tutto mal ridotta e consumata, ed è per questo che mi può capitare di ritrovare sulle pagine sciupate i recapiti o i numeri di persone ormai decedute da anni e, quando vi poso gli occhi sopra, vengo preso da un senso di smarrimento o di vertigine. (Il papiro di Torino)
  • Ho tutto nella mia agenda: senza, sarei persa. Ho un'agenda di Mafalda che uso sin da quando sono piccola: è sempre più introvabile [...]. Appunto nell'agenda tutto quello che devo fare, dalle interviste ai casting, dall'appuntamento con la mia migliore amica al massaggio dall'estetista. Non riesco a farlo sullo smartphone o sull'IPad perché lo trovo asettico: mi fido di più dell'agenda. [...] mi piace il cartaceo, poterlo avere in mano. [...] Negli anni, ne ho collezionate diverse e le conservo ancora tutte. Sono diventate i libri della mia vita: è anche bello rileggerle e ricordarsi che quel giorno è successa quella determinata cosa. Se incontro qualcuno che mi piace, rompo con un fidanzato o litigo con la mia migliore amica, sull'agenda scrivo anche le motivazioni e farlo ha anche una forte valenza psicologica. [...] Per me, scrivere è terapeutico. (Elisabetta Pellini)
  • I dettagli le affollavano la mente, molti in modo confuso, Emma controllò l'agenda degli appuntamenti mentre prendeva la prima tazza di caffè. Le consulenze consecutive le davano la stessa carica della forte miscela zuccherata. Assaporandola, si appoggiò allo schienale della sedia nel comodo ufficio per leggere le annotazioni che aveva aggiunto a margine dei dati di ogni cliente. (Letto di rose)
  • Non è possibile una crisi di governo la prossima settimana: la mia agenda è già piena. (Henry Kissinger)
  • Quando lavoravo all'Olivetti avevo in omaggio un'agenda. Ci scarabocchiavo sopra appunti, abbozzi, idee. Quando mi mettevo a scrivere, anche in quelle pagine poteva nascondersi la poesia. Erano un buon punto di partenza. (Fortezza)
  • Un giorno, alla Locanda Solferino, mi avvicinai a Enzo Biagi e gli chiesi se mi aiutava a contattare Agnelli, Andreotti e qualcun altro. "Regola del mestiere è non dare mai i numeri di telefono" e tirò fuori l'agenda. Se la rigirò in mano, poi disse: "Vado in bagno". La rubrica era lì, sotto il naso, l'aprii e copiai i numeri che mi servivano. (Sabina Ciuffini)

Voci correlate

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