Meditationi Pie Et Divote Di Giovanni
Meditationi Pie Et Divote Di Giovanni
Meditationi Pie Et Divote Di Giovanni
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BIBLIOTECA NAZ .
Vittorio Emanuele 1 !!
XIU
A
42
NAPOLI
IL ! XXX
w XIH
* MUL
PIE, ET DIVOTE DI M.
Giovanni Taulero .
SOPRA LA VITA ,> ET
PASSIONE DI GIESV
CHRIS I O.
Tradotte in volgar Fiorentino dal Reuerendiß .
Monſig. ALESSANDRO Strozzi,
Gentil'huom Fiorentino ,
m Veſcouo Volterra ?
Appreflo alcuni eſercitij nó mé cattolici,
che dotti di M. Niccolò Eſchio ,
Tradotti per lo medefimo.
' CON LICENTIA, ET PRIVILEGIO.
.
atera
Pulchii
N O DIN
JA .
IN FIORENZA
ITY
Apprcflo i Giunti. MDLXXL INC
::
병 O
CI,
AL MOLTO REVER .
S. MIO OSSERVAN .
I SIG . LODOVICO MARTELLI ,
Canonico Fiorentino >, Protonot. Apostol.
oral preſente CONSOLO della
Accademia Fiorentina .
L diſiderio و, che io ho
hauuto ſempred'haue
關。 re occaſione di moſtra
re à V.S.R.qualche
Segno di gratitudine
per la ſua benigna natura , per la
molti meriti ſuoi,emaſſime conoſcena
do io deſferle infinitamente obligato ,
m'ha delcontinuoſpinto àfarle quals
chepresēte degnodi lei,ma,perche io
ſonpriuo di quelle virtù,cheà glaltri
foglion dare occaſione di gratificarſi
quelleperſone, che meritano ,fi come >
ui , Di FIRENZE
ANI
23
19C
Con
g. Aleſſandro Strozzi dice vera pace,& fale.
d to nel Signore Gieſu Chrifto .
O mifarei indubitata.
=ra
menste aftenuto dal pubb
car laprefente opera, ſo
ELE io haweſi veduto, che la
mifoneſtata per arrecar
-C
molta gloria appreffo al
mondo:per la quale io,co
di mefragile,nelcercare bu
i miltà mi nenißi, a guiſa del Farufco,adalar van
>
B 2
vn'altra ſua virtu non manco neceffaria ,
che la precedente alla ſalute noftra , cioè
Yna perfetta charità.Quefte duc uirtu la
Sciòa noi come vn teftamento a perpetua
ricordanza deliderando che le ftampaſsi
no nel profondo de noftri cuori, eflendo
pofta in quelle ogni noftra ſalute , & fen
za le quali non ci poſsiamo faluare . Et
queſte ſole baftino, ancora che fuor di
quelle no haueſsimo alcro . Aſcolta quel
lo che il benigarfsimo fignorcha hora
detto a ſuoi diſcepoli ; Figliuoli ,io vi do
vna nuoua commeſsione,comele e'dicef
{ e , voi hauete da me molu ammaeſtra
menti, & diuerfi, & infiniti comandame
ti. Mahota io vi do vn precetto nuouo ,
che è vna certa ſomma di tutti e'coman.
damenți, & yna concluſionedi l'utte quã
te lemia inſtitutioni, cioè che voi amiaa
te l'unol'altro, li comeio ho amato uoi
& cofi, come io pongo per uoi la vita
mia , coſi uoi inlino alla morte amiate
l'uno l'altro , & ſcambicuolmente vi aiu
tiate , & fi come io ho amato quello che
miha tradito (anzi prego pui per quel
li che lo meſferoin Croce) cofi,& voiama
te e voftri nimici , & facciate loro bene
ſouuenendo , & accommodando con l'os
pere della charità quelli , che vi perſe
guitano , & vi danneggiano , & nó ſolamé.
teinſegnò il ſigaorGieſu queſto nuouo
precet
VEL
or
to loro per tentatjone dell'inimico ,fi
debb3no preparare con dolore,peniten
do
za, deuotione, &con defiderij acceli a pi
gliare queſta celeſtiale medicina, pero
Ligue
d
non reitiano di ſoccorrere alle animeno
le
ſtre,ammalare & inferme,percioche il pic
if
tosisfimo fignore a neftunoniega la gra
di
tia fua, ne coſa alcuna e piu apparecchia
to a dare, che ſe ſteſſo, & certamente,quá
ti doni fpiritali, quante gratie il figoor
to
Gieſu arreeò in queſto mondo & dette
all'huomo quando e preſe la natura fua
eg "
ro
tà
tapti ne conferiſce, & da à ciaſcuno che
VC
degnamente piglia queſto venerabile la
grae
TO
8
gramento.Er ciocheancora di virtu efter
cirò Chriſto nella vita fua , & tuttoil frut:
to , della morte , refurretione & afcenfio
ne fua,la beatitudine del ſuo digniſsimo :
corpo , la virtu del ſuo pretiofifsimo fan
gue,& e meritifinalmentedella preclarif:
fima Anima ſua , porta egli ſteſſo infie.
>
quell'amor ardentifs.pilqualeglihayo
füto far queſto , pero che l'amor tolo to
fpinſe a farloPatagodaltiprego) l'altezz
ta ſua conlatua baſſezza,8x(slio non mi
ingăno,in queſta comparatione le forze
ti mancheranno , l'intelletto vacillerà ,
Verrà meno loSpiritoj & ritcaore per la
grande meraviglia fáta percollo diSpad
nento.Ma riguardacora attentamente
la grandezza del túto peécatoilterribile,
& grauepeſo del tub debito ; il quale ré
Çercada vn tál pagamento,& hauea -bifo .
gno d'un tanto ricomperatore, & gli a
cöueniua fi caro pregio diricóciliationè
però chè no li potcua pagarecon alcuno
altro pregio minore che cô lo fefto pro
riofo fangue di Chrifto , & con la morte
del figliuolo di Dio.Confidera ancorajo
anima mia , quanto tu ſei dura, & sfrenata
kávendo fa poco -timore & inieme as
foſsilci , chê tu tieni tanto poco conto
del peccare & tanto facilmente di met :
El a pericolo didannar te stelta ," hefu
fti dà Chrifto co -fi (miſurati tormenti , &
figran fatichericomperata.Dopo queſto
ti pon
DELIT AVLE RO 999
112
pontiinnanzi agliotchi,comequebrut
Cifsimi cantocalpeſtaronohilfignore del
sel la gloria:del che bene.egli & Jaméta per
il Proteta, dicendo . Molti vitellimihan
业 no attorniato, e Tori graſsi m'hanno aſi
fediaco ,e moleicanimivénero attorno:
E peccatori fabbricarono Yopra lemig
ſpalle, prolongarono la loro iniquita, &
jo fono vn permine,& nó huomo,oopro
brio delhi huominij& abietione della pie
be.O quáto p innalzarnoi fino affondo
fiabbaſsò lamadàdigiga quáto humil
męte fi ſottomeſsella a tuttigli huomi
ni ppurgare la oaftra fupbia, & fçãcella
re la inobediéza nía ? Vedihorale e fu rc
pudaro veraméteva vid ivermine ;Calpet
ſtato da giudei,difpregiato ;fputacchiato
&morto Mu alcú ladro, o qual fi voglia
fccllerado fu táto crudelmére,& in liuma
namente trattato o lacerato, comeGieſu
Chrifto figliuolo di Dio ;dal qualogai
macchia di peccato maiſempre fu lonta
pa.O Gielu,ò amabile fignore,doue-vola
terò io pilgrā dolore il cuormio pqnra
confidero in quantoaogoſcie, & 'nvitecie
eu fufti,quando tu giaceuiquiui tātoimi
ferabilmente fra quelli rabbiofi cani, i
qualitutti (come affamati Leoni )serca
dono di squarciare , & lacerare te ia
noceatiſsimo Agnello ', & che li mici
peccati fuſsino cagione della tua pafa
E 2
100 MEDITATIONE
Lonc: Chi farà,di gratia, dipetto tatofer
rigno;o ki freddo di cuore, che non s'aca
cenda per queſto amore: però che pren
dendo Chriſto ſopra le medeſimo tutto
.
quello cheera cagionc di farci nelle car.
taree fiamme abbruſciate,ha ſopporta
torregligin yecanoſtra I merce del ſuo
purifs : amore )la pena cheglifi dousua,
accioche noi fulsimo liberati dallapode
Itadi Sácagallo ,& da įlegamidella mor:
te il Re dellagloria fa preſo,legato , &
menato alla morte,& accioche e' ne con
duceſle ſenza pena al celeſtial regno, pa.
go le pene , di che noi erano debitori ,
egli fteffo.Per tanto òrmiſericordiofiffie
mo Dio qual cambio ti rendereno noi
perquestainneffabilegratia , & amore?
Molo fino aqui ci fiainb merauigliari,
che tu di abbaſtaſsi a pigliare la noſtra
humana natura ,et voleſsi effere poſto
nel preſepio. Ma queftahumiltà,& abbie
tione di molto gran lunga auanzaquel:
la,perche hora tu non ſeifatto buomo,
ma çercamente, vno abierto verminca
Certo che quiuicu cri nelle carebraccia
della tua piiſsimamadre,maqui ta giza
ci fra le crude marii de ferocigiudei.Qui
ui tu eri Dio , &huomo adorato : qui fei
preſo a guiſa diladro. Quiui ti ebono o
Ferti prelenti Regali:quideibattuto ,be«
Lemmiato,dilpregiato, & ſchernito:Mi
fura
1 DEL TAVLER O 107
le
216
fara qui da te medefima,anima mia , di
quãtodolore fi empicuono que ſanti,&
10
deleftiali fpiriti, quando e vedeuano ih
16
f graui angoſcie,pene,& miferie,coli hu
miliato, dilpregiato,& lacerato ilGgnó
Te, & Retoro, che etengono in tantoho
Dorc, & viuerenza ? piamente ci poſsiz
mo imaginare ,che fi gettaflero inginoc
chione con la faccia bafà oel coſpetto
DO
$
di Dio padre, piágendo amariſsimamen
OD
tej & pregando per il Re loro : Siamo
adunque, & noi ancora membri,che hab +
biamo ſenſo , accioche patiamo infiemc
i; col fignore noftro Giclu Chrifto , pero
che ildolore,& lc fetite, onde gl'è coli af
flitto, & tormentato ſono veramente co.
Stre; & con grauepianto , & metto cuore.
.
AD !.brazaleteLP
Giefie
DEL TAVLERO .
Sefuelasciatoda diſcepolia Cap.1.40
od
lui tutto quello ,chce volſero .Nefipoon
ܐܬܐ ܐܕܐܝܬܐ teyon
la
140 MEDITATIONI
scuono fariare della crudeltà . Anzi ſe fof
ſe ſtato lor poſsibile in quell'ardente fu
ria l'harcbbono annullato . ma non cra
ancora venuta l'hora ſua. Era coſtume de
Giudei quandoe voleuano far villania
ad vno, come empio , & colpcuole ricm
piere la ſua faccia di molti fpati , come
vendicatori della ingiuria di Dio ;& cio
con ferucace crudeltà faceuano ſpeſſo
per ſpegnere & fuffocar molti. Però ci è
lecito di crodere , che queſto tormento
del fignore non foſſe minore della more
te . Et checgli in queſta graueangoſcia
.
000
profetizzaci yn poco Chrifto , chi fia
quello che t'ha percoffo : Etcos al patien
2,& tiſsimo fignore dauono tutte quelle mo
odo leſtie,villanic, & tormenti , che col loro 7
& diabolico cuore fi poteuano immagina
rid re ; & niéte di māco neper tutto queſto
ato ancora fu ſpenta la feteloro :impero che
DIO
70
poi che gli haueuonoverſato contro di
lui tutto il veleno della crudeltà loro, &
LEO digia ſendo tutti ſtracchi ;& mancate lo
the ro le forze , lo dertono nelle mani delo .
lan
ro miniſtri per ifpendere quel reſto del
id
la notte nelguardarlo, & Roiarlo ; & eſsu
is
MEDITATIONI
1142
lin que tanto s'andarono a ripoſare : M2
l
al ſignore affaticato , tracco; ét tormend
to non fu conceduta quiete ,nefacultà al
cuna di reſpirare; anzi fu dato in preda a
jniquisſimi birri , e quali tutta quella
notte crudelmente lo tormentirono. !
E fentenza di San Girolamo, chelemole
Atic ,et pene date in publla notte alligno
re non habbino ad eflere manifefte inná
zi al giorno del giuditiö ,di maniera che
ciaſcuno diuoto , che deſidera eflercitarfi
ncila paſsiõe del ſignote douerrebbe fas
qualche coſa ad honore di quelli no pa
Icti tormenti di Dio :offerendoglial cele
fte padre (al qualc e'lonotusti noti)per
li loro occulti ,etnon conoſciuti peccati.
Hora dunque animamia , et in fieme có
ella'uoi qutti quanti , cheamate Gielu
CHRI $ T o ,andiamo con interno do
lorca vedere in quante angoſcie , et'affis
tione il dolce Gieſu , allegrezza de Cieli ;
di trouaſte 'alſhora . Qual cuore di tempe
Terà dalle lagrime,vedendo ranto brutta
mente eſſere trattato il ſignore della glo
ria , et il Re delcielo : O piu ricco dibel
lezza , che alcupo altro figliuolo delli
buemini,cõeè egli hora btutto :Come è
hora oſcurato ,etcoperto davile,et fordi
do ráno lo ſpecchio della chiarezza , etet
ui, la cui bellezza è armirața da gli ele
menti : Queſto euidentemente , et com
-
gran
DEL TAYLERO . 143
grao dolore deſcriuendo il Profeta,dice.
Noi lo vedemnio , & non era in lui bel.
lezza,reputam moloquafi lebbroſo,per
coflo da Dio ,& abballito . Schiantili per
queſte parole il cuor’tuo animamia , &
Tiettiti hora ingázia gl'occhi del cuore
quefta forma, ó vero immaginçſommat
mēte affitta; & conoſci, che ella era tãco
miferabile , che il profeta fi illuminato
no la potetre con parole eſprimere, ma
Baguagliaavnlebbro[d, l'aſpetto del qua
le nõècbi nõaboriiſotinpoche l'ama
bile volto di Chrifto di forte era enfiato
ple battiture , copto disāgue , pieno di
puzzolēti ſputi, & graffiato dalle voghie;
chee no haueua forma,nebellezza huma
pa.Penetrugſta paſsione il tuo cuore ani
mamia.Infiámitila gran charità di Chri
tto, dõde alte opere ſon procedute. Vet ,
gognati huomo fuperbol, chelei tterco
id
vile,e ti par effer qualcoſa, & tiſeidimé.
ticato delle cenere,fango, & quafi niéte.
cup Cofidéra, cõe iſfigliuolo di Dio s'è humi
liato per li tuoi peccati , come la gloria
delcielo (la grandezza dellaqualevince
ogni intellecto, per tuo amore èdiſprez,
76
zata ,& reputatada niente , auuertiſci yn
od
poco, è deſideroſo dellavendetta , oò non
piegheuole , ó crudele , & impatiente ,
poluere della terra , come il ſignorde fi
El gnori ſopportafle patientiſsimaméte tut
144 MEDITATIONI
ta queſta grauiſsima afflitione, & queſto
da gente viliſsima , & indegni ftiavi , &
>
.
Te, & affetione, alzando in alto il fuo fpi
rito creato alla gloria del padre,& rende
dola ſottopoſta alla legge, & alle ferittu
re,che parlauano del ſuo figliuolo. Il pes
che fi come Chrifto non cercò fe fteſto :
ma di effequire la gratiofisfima volontà
del padre, & codurre l'anime a faluamen
to ; cofi anco Maria non perdonò al ſuo
vnigenito figliuolo: ma fofferſe fponta
neamente a tutta quella paſsione:la qua
le Dio padre voleua che egli foſteneffe.
Et non potèpiu in lei il coltello del do
lore,mediante il quale gl'haueua a ſchia
tareil propio cuore, non il pretiofiſsi,
154 MEDITATIONÍ
mo teſoro , del quale ella doueua reftar
priua;nc finalméte riguardò d'hauere in
un punto adeſſereabbandonata da ogni
allegrezza, CoHazzo , & finalmēte dallito
-cariſsimo figliuolo:anzico ogni fuafas
cultáfi rimeſle nella gratiofifsimavolon
tà di Dio ,apparecchiata a ſopportare o
gni noia , ognija fiitione, & grauiſsimi
forméti:nequali poſto incorrer’poteffe:
cõe ſe ella ancora fecondo loſpirito del
figliuolo diceſie . Se e'non puo paſſare“.
fto caliceſenza effer'da mebcuuto,fia G.
gnore fatta la volontà tua. Ne ad alcuno
dee effere dubio , che quella beatiſsima
madre, & fignora noftra fu ditāto amore
exerfo Iddio ,& tutti gli huomini acceſa :&
( tāta fețe hebbe della ſalute dell'anime ,
-cheella ſteſla ancora volétieri harebbe
patita la morte della Croce , ſe cofi fofle
piaciuto allo onnipotente Dio . Et pche
quefto non fu conueniente,pero ſoftene
táto interno dolore,e tāta Croce, quanta
gli fu poſsibile a ſopportare ſenzaſchia .
targlifi il cuore:Et fi cõe lo ſteſo ſignore
Gieſu , ancora che e fofle ſempre co la vo
lontà paterna concorde,tutta volta ſeco
do l'humanità temette.& hebbe in horro
re lamorte , di maniera che confideran
do alla ſoprauegnente paſsionee'li con
1 triſtò fino amorte: & ſudò copiofamen
te langue;colinon pote il materno petto
non
DEL TAYLERO
non fi ſchiácare per l'acer bicà diincöpré
bile dolore. & certamente , che a leifam
rebbe itato molto piu giocondo il momi
-re inſieme con cfto lui;che viuer fenza; 86
vederein ſua preſenza la ſuaacerbifsima
morte. perche coe poteu'ella faredinon
-amare grandemente quell'amabil ſigno
re: & Dio ſuo il quale era di forma bellaſ
fimo, & elegátiſsinio piu chcalcuno huo
mo mai; & haueua legato, & al cutto li
quefattoil cuor di leicol ſuo amore; has
ueuala eletta del numero di tutte le fema
imine, & ſopra cutiveſaltatala;honorata
-Ja,benedettala,& concedutogli labeatita
dine, & la fàntità. Et che in le ſteſſo poſle
deua tutte le potencie di lei,la volõtà,l'in
telletto, la memoria & l'amore,hauendo
lefi fatte fimili ,& feco ., & in fe l'haueua
trasformate di forte, che la ſentiua gran
d'allegrezza; cótemplando la diuinita; &
sifguardando l'humanità.Etdi piu di cē
tentamento ineſtimabile gli era aſcol
tare le ſue parole. Et peròogni coſa, fuor
che lui; fu da eſſa per Croce , & tormen.
(to tenuta . Si rallegraus di patire inte
riorméteper luo amore : & inſieme fece
ogni poucrcà,affitione, perſecutione, di
{pregio , & tal coſa gl'era grandemen .
>
***
ancora col tuo figliuolo,niente dimeno
il ſaper tu ſolamente chepatiua, fchian .
taua di forreil cuor tuo ,come ſe tu hauer
10 fi patito nel proprio corpo,& il cuor cuo
abbruſcianadentro dite , come ſe fofte
of ftato in vna ardente fornace , & altreli fi
struggeua, & fi confumaua per il feruen .
el ciſsimo amore , dandogli il guaſto la fiã.
3
& YA
& vo ladrone più toſto ch'el facitore , &
autore della vita ;cofi fimilmente tutti
quelli, che deſiderano perſeuerar ne pec
cati,ne temono d'offendere Dio, & di trā
sgredire e ſuoi ſacri comandamenti, rin.
niegano Dio, & lo rifiutano , & eleggono
in cambio di quello yn crudelifs. ladro .
ne,cioè il diavolo, che èmicidiale di tut
te l'anime,che gli conſentono.Domādo
gli poi Pilato quello , che egl'haueua a
far dyGielu ,& eglino con terribilftrepi
tegridavano. Crocifiggilo crociuggilo,
Pilato riſpoſe .Et chemale ha fatta ? lo
non trouo in luialcuna cagione.Ma per
che la voſtra furia ardente,& lavoſtra ve
lenoſa inuidia fi temperi,& alțreſi la ſan .
guinolente ſete voftra fi ſpenga al quan
to ancora che egli non habbia errato ,lo
gaſtighero , & ammonirò , accioche in
qualche parte fatolli voi reſtiate di deli,
derare laſua non meritata , & innocente
morte . Allhora Pilato dette Xpo a ſuoi
miniſtri, & tormentatori, che lo flagellar
ſero. Vieni hora anima mia că lagrime
uol cuore,& conſidera come il tuo ſporo
Gieſu ,gloria del cielo è dato in pda alle
crudeliſsime mani di vili manigoldi, aç:
cioche ſopra lui ſatijno la lor crudel ma
litia.Riguarda come a quelli rabbiofi, &
ſanguinolenti cani fia data la podeſtà di
lacerare quelverginal corpo puriſsimo,
&
Del TAVLER O. 883
& 'nobilifsimo, & di fpargere quel rogale
ſangue.Confidera quanto ſpõtaneamen .
teilſignor de fignori fi dette , & fi ſotto .
meſle a quelli abietti birri, & viliſsimi
iftiani,laſciandogliſopra di ſe adempiere
ogni malitia loro , & ognicrudel tirran
nide, rendendoſi vbidiente al padre cele
ftiale fino alla morte ne maiaperſe la ſua
benedetta bocca a dirmale,è mormora.
seo dolerſi,nedifteſe lemaniper vendi
carf , ne mutò la faccia ſua ad ira , ò sde
goi, ma benigoaméte fece copia di tutto
il ſuo corpo a manigoldi.Cófiderate que
fte coſe quanti cheſiatereligioſi,gõfiati,
fattofi , & ſuperbi, che ſolo elternamente
moſtrate vnacerta ſpetie finta d'eflero,
bediéti, & religioſi huomini, na interna
menge non ſiate punto al Signore dedicá
ti, anzi ſete faſtidiofi , & dediti alla pro
>
Gieſo
DEL TAVLERO . 185
Gieſu e aſpramente baituto. Cap.24
30
con tutta la fede, & con falda fidanza
verſo la fmiſuratai bontàtua , & copio .
.& itimodolorditutti e mici peccati co pro
udi
bu fondi fofpiri, con'acerba contritione, &
-26
icó lagrime feruentiti cõfefto tutti eper
ef
cari della paliva:vitamia. Obenigniſsim
moGiclu;per l'infinita miſericordia tua
20
fiemi(ti prego)fauoreuole,aprimi l'ince .
siora della cua picca, yolgigl'occhi della
0
diuinagratia, & clemenza túa a me mi.
ſero , & reo vermine della terra . Perche.
li
a chi dolciſsimo Gielu , rifuggirò io .ca
sico & abondeuole d'infiniti peccatis ft
oi:
MEDITAHIONI
non a te pieno dimiſericordia ? Per tan
to lo gero iofieme tutti i mici maliy
lhager ſeguico il ſen
gni ingratitudine,
fo ,ildo eftertimmorzato, l'inobedienia
a;legerezzafira, & ogni mio sfrenatode
fiderio nelvábrio della diurnaclinéza ,
gracia tua,8 nelletue facratifsime, &
fanginnofe piaghe,le quali intra queſto
horribile tormchtoriceuefti per cagion
dellamia ſalute. & tilprego ,Iddio mio ,
chęcu voglia tuttegîte coſedi fortelauz
re colpretiofo, & puro saguç tuo, che no
reftı diloro appreffo di tealcuna memo
ria. amabileGielu vnico ſollazzo mio
Eco che io vengo a to iconsiustelldef
derio , & affarioordi amarri feruenteme
( 00:& di faggiretutte quelle coſe chlernki
ipoffono allocanare dal tuo amore,accio
scheid meritididiuenire quáto allaaffc
tione vna cofamedeſima teco,8 co ſa yo
chõgaji& conlamores: Certamentecogni
2
MEDITATIONI
.
212
po colpi'crudelcanto che le punte delle
1pine piu profondaméte fi ficcauano nel
fuo faóto ceruello di forte che queſta pe
Ba penetraua fino al ſuo cuore , & infic
memente it tuo pretiofo fangue in gran
copia per l'amabilefaccia , & collo fuo fi
ſpandeua. Niente di meno ſedeua quiui
l'innocente agnello con tutta l'affetio
Į ne,e tutu ,queſti crudeli tormenti, & pe
ne per i noltrilozzi peccati ad eterna glo
ria delpadre patientiſsimamente foppot
raua. Ovoi luperbi, voi puzzolenti peca
catori coalderate(vi prego)da voi steſsis,
quáto fieno grādi e peccati voſtri, e quan
li bifognaua che foſter purgati con tale.
gattigamento,& con tanto feuero correg,
gimento, le l'animo del padre eterno no
Hoflertato canto grauemente offefo, mai
il figliuolo diDio harebbepatito tanto,
te le ferire voftre non foſſero ſtate alcer
to mortali, mai per fanarle harebbe prek
falamorte il figliuolo di Dio . Per tanto
ciaſcheduno peccatore ſcenda nel ſuo
cuore,& quiui con profondi fofpiri,& cã
acerbe lacrime confeſsi, & conoſcafi efler
la cagionedi queſti crudeli tormenti di
Chriſto . Certamente che coficõe da noi
procedere il peccato , cofi Chrifto vol
fe pagarne le pene. & perchegludami.
ni con molto studio attendono adarnaa
rcil capoforoper per acquiſtar la gratia
de
DEL TAVLER'o . 213
degli huomini, & molto in queſto GIR
- fuperbiſcono; peró Chrifto tantocrudel
mente fu tormentato neb fuo capo per
purgaree peccati loro .Fu veftico ancora
d'vn xeſtimento purpureo , & coccinco ;
+
Qratinere
216 MEDIT AT IONI
Oratione per ottenerd'eſſeralluminato
Gieſu ſpecchio della verità eterna,
Oche illuſtri
luce ch'allumini ogn'huomo : luce
tutte le tenebre : luce mai da
tenebre impedita:luce la quale da niune
altra puo effere accreſciuta :luce appreffa
la quale ogni altro lume vien meno: lu .
me accreſcitore d'ogniluce , luce donde
tutte le coſe pigliano il lume, luce crea
trice d'ogni luce,luce conſeruatrice, & te
peratriced'ogni lume. O luce veduta da
Tobia quando con gl'occhi chiuſi inte.
gnauaal figliuolo la via della vita, Luce
la qualevedutainternamete da fancyqua
do con gl'occhi eſtcriori cicco garraua
al ſuo figliuolo le colé future, Luce dalla
quale furono alluminati tutti ee Profeti,
tanto che e poteflero conoſcere molto
tempo innanzi le coſe future, & occulce,
& -profetaffero gl'aſcoſi facramenti, & mi
Aterij, Luce dalla cui bocca vſci , lia fatta
la luce , & ccco che ella incontinente fu
fatta.Ecco che le tenebreoccupano la fac
cia del mio cuore di maniera,cheio non
poflo vedere il lume del cielo;dradúque
all'animamia,che la diu enga luce, & cio
ſubito ſarà;perche incontinente glifple
denti raggicuoi, cheſei vera luce, & di el .
fa fontc , allumineranno con yn chiaro
Spleadore l'abiſſo del cuore , ó vero del
campo
DEL TAVLERO 217
campo mio , & la mia norte fi muterá in
vn chiaro giorno . O luce incomprenſi
bile illuſtrami in tal guiſa cô la tua chia
rezza che io contempli te Dio mio in
tefteflo ;'80mein te, e tutte le coſe ſotto
di te. O lume infallibile, al quale non è
2
alcuna coſa naſeoſta , al quale ſolo ſono
noti tutti ecuoride figliuoli delli huo
mini allumina ti prego le ſecrete ſtanze
del mio cuore , che io polla conoſcere i
ſecreti peccati in quelle aſcoſi , neſola
mente que peccati, i quali fono concepu
ti del vitiofo feme del nimico, ma anco :
C
ra, & l'inclinationidell'animo , & le och
culte radici , le quali di nuouo hanno go
nerato , & eccitano in me il noccuolte
1
me del nimico,per le quali l'opera tuain
me è impedira , & prolungata ,le virtu cal
0
pertate, & il piccolgiardino del mio cuo
re (il quale per ſollazzo di te fi dee delica
1
1
tamente cultiuare) diſonettiſsimamente
1
li macchia, & diuenta ſaluático , & incul
기
to. O fplendidifsima verità,chiè quello
che conoſca bene ee ſuoi peccati: Ćhi di
ſeerne bene qual coſa ti ègrata , & qual
C
non è : Che coſa ci ponga auanti a gl'oc
0
chi il tuo ſpirito, & a quel che ci conſigli
il noſtro ſenſuale fpirito ? Certamente
che ſenza te tutte le coſe ſono vitiofe,fra
gili,& lozze ; ſenza te tutte le coſemilo .
ao tenebre; ſenza té mi manca ogni cha
ogni
10
rità , ogni ſcienza', & qualunque die
>
14
Gieſu è grauato con la Croce Cap.29
L
302 MĚDÍT ATIONI
mo , col quale erono puniti i colpeuoli,
di modo che per la paura della contusio .
ne,e dellavergognå neſluno gli volega
appreflareal La polero dunque, comes'è
detto vlopra le ſpalledi chrifto per ſua
gran confufione, accioche da ſe ſteſſo
portalle a doſlo la ſua vergogna, & for
le da tutti gl'huomini diſpregiato , &
ſchernito .: & la ricordanza di lui al ţuta
to fi fcancellatie de cuori degl'huomi.
ni , ne alcuno prendeſſe ardimento di
farne piu mentione ; ma in verità il be
nigoilsimo Signore con animo allegro ,
& benigno riceuè ſopra di ſe quel graue
peſo , portandolo con grandiſsimodeli
derio per la gloria del padre, & falute
de mortali,ne ſolamente riceue fopra di
ſe la croce , ma anco e peccati di tutto il
modo,& gli portò al monte caluario ,do
ue gli conficcò alla crocagli eſtinſe, gli
lauo col propio ſangue, & per quelli ſodi
sfece co la luz acerbitsimamorte.Quefto
è quello, che dice il Profeta . Tutti noi
aguiſa diPecore eramo vagati ſeguitan
do ciaſcuno la ſua via, cioèle propie cõi
cupiſcenze,e diletti, & il Signore gli po
ſe addoffol'iniquitá di tutti noi.Dimo
ſtrocci anco qui infiememente il Signo
re co fatti vna certa forma di perfetione,
ficome primala ci haueua inſegnata có
la parola, al tųtto rinnegando le ſteſſo ,
&
DELTAVLERO 303
, & a Dio conſeruandofi , & ,portando la
>
9
.
M Entre,dunque,chequeſte coſe fi
ellequiuano,Maria meſtiſs. madre
di Dio con gran deſiderio cercaua vede
re il ſuo figliuolo , per riceuere da lui,
qualche parola conſolaçoria jo uero per
dargli qualche conforto , & farſeco l'ul
5
lo
DEL TAVLER O. 321
lo fuo grande amore a guiſa di fcelerato
è ſtato giudicato alla morte , & è morto
5
Giefie
DELT AV LERO 325
Giefwè abbeuerato di ficle.
Cap.32.
.
1. Oratione 4 Giefu Crocififfor
" 90
-- Cap.35.
" OVI ?
ure
no non olcraggiarono in tal guiſa ſola
Ice,
mente il figliuolo di Dio quelli empij,
ma da queltoſciolſero anco lelor lingue
come pronti inſtrumenti del Diauolo ,
dio
in ingiuria delpadre,dicendo . Ili con
.
fida
ello
300 M ONT
fida in D 1.0 ; liberilo hora ſe vuole, per
che e diffe.lo ſono figliuolo di Dio. o
gente ſcclerata , & empia doue t'ha con .
dotto il tuo maligno fpirito , che iu rin
facci:al padre delle priſericordie la bootà
fua :Hattegli però ingiuriato , pche apre
do illuo ſeno paterno ba iſparfo le ric:
chezze della gratia ſuamandando inter
ra il fuo unigenico figliuolo ,che preſe la
natura humana della tua generatione ,
per ritrouare & fanare l'opere perdute
della caſa tua ; Offerendola finalmente
alla morte per la tua falute ; pagando il
tuo grauiſsima debito col pretiofifsimo
ſangue del ſuo caro figliuolo 2E tu ing
contracambio di questi benefipj fputi
oltraggiofe parole contro di lui, come
quello che nonpola dare aiuto al ſuo&
gliuvls , elquale riuocherà in uita tutti
quanli e morti con una parola ſola, &
con laparola ha creato il cielo ; & la ter
5
dre
DEL T'AVLER 6. 385
& dre'tuo ; iti doreuon molto piu gagliarda
10 méte, chequelle crudeliferite del tuo cor
BE po, ne t'ho crocifiſſo una volta lolaméte,
01 ma tutto il tépo della uita mia .Di loro
eſcritto . Segl'haueffero conoſciuto il Si
gnore della gloria mai l'harebbero croci
20 hflo;ma io ingiufto , & fcelerato t'ho co
noſciuto,e tutta uolta infinite uolte t'ho
crocifilo, ferito , uccellato, {parſo il tuo
ei ſangue:perche dunque traboccò il tuo
pretioſo sāgue tanto abbondeuolmēte
3 del tuo corpo ; fe non perche a guiſa di
grappolo fofti premuto dal graue peſo
de peccatimiei:Dode hai cu câte ferite,če
0. non per l'innumerabik , Iceleratez że mie?
DI
Perche io accrebbi e miei peccati, tu an
cora nioltiplicafti le tuepepe. Et inueri
10 tà che altro è il fiele,& l'aceto, che tu be
By uefti,fe nó gl'acerbi,& uitiofi arti miei,e
quali io ho appreffati alla tua bocca:Da
chi hai tu patito tanti ftratij , quanti da
me: poi che io ti confeflo Re d'Isdrael,
anzidel cielo ,& della terra,ne percio ho
0 dubicato púto d'inafprire táto venerabi
le, & honorádo Signore , difpregiando e
luoi Sacri camādamétièEtche altro t'ho
joifactox fe nõ beſtémiartiinsiememéte
co gli facrilegi Giuder,dicédo.Scendi di
çroce, oe piu per l'auuenire coſentirò al
peccato , o tralgredirò la tua uoloti, & fu
bito di nuouoriho crocififlo ? Tuctauok
ta
us
-386 MEDITATION1
ta dopo tanti peccati, & tante ingiurie ,
che io t'ho fatte,non mi difpero per que
fto della gratia , & miſericordia tua , ina
con tutta la fiducia ti confeffo ee miei er.
rori, conciofia che in te riſplendino tan
ti ſegni di clemenza. Certamente che e
piedi ſono confitticon duri chioui per
non fi partire da me, ma aſpettarmi lun :
gamente aa penitenza ,le braccia ſono dis
fteſe per abbracciarmi . Il capo chinato
per baſciarmi, & per vdire le mie fuppli
cheuoli preghiere. Il cuore è aperto 2
me,& m'inuita a quello ,offerédomi vna
beuanda d'un nuouo moſto ,donde ſi con
forti il cuore , quando tu di. Venite a
me tutti quelli,che vi fete affaticati nella
coltiuatione della voſtra vigna ad appa
recchiarmi vn letticello giocondo . Ve
nite a me tutti voi,che hauece guereggia
to contro e voftri vitij,combattendo vi
rilmente, & sforzandoui di abbandonare
queſto mondo dedito alle ſceleraggini.
Venite a me voi che ſete affaticati ,> & ag
grauati dal faſcio de vitij , dal peſo della
penitenza,dallaaffitionedella croce , &
io vi ricreerò ,& vi cibero , & vi darò vna
beuanda dell eccelentiſsimaanimimia;
vn vino roſſo, che io v'ho meſcolato ,per
che ſeeee foſſe pretto,cioe' non tofle meſco
lato ſarebbe piu forte, che le voſtre for
ze non richiedono . Oltre a queſto , o
buon
DEL TAYLERO. 387
& buon Gielu ,io non conſidero folamen
te quello amore , che tu dimoſtri alli
tuoi amici,ma contemplo ancora quella
benignità,che tu vſi a tuoi nimici,pregă
do táto amicheuolmente per quelli, che,
C
t'hāno crocififlo,& perſeguitato co le be
er
ſtemmie.lo ti prego piecoſiſsimo Signo
re,che queſta tua oratione gioui alla mi
lo
ſera animamia , perchc ſe beneio t'ho
20
crocififlo , non fu però fatto da me con
quella malitia, cô laquale fu fatto dagli
empij Giudei , ma vinto da vnacerta fra
01
gilira humana lo feci,ne peccai p oltrag
COS
giarti,maper cópiacere amieiſentimen
ti . Tutto quello dunque , che io hò
ll
peccato contro di te colſentimentodel
diletto, lo correggero con l'aſprezzadel
bi la penitenza , & lo laueró con le caldo
acque delle lacrime. Certamente che io
gui grido a te non nel modo che i Giudei .
11
Se tu ſei figliuolo di Dio, falua te itello ,
12
101
ma perchetu ſei onnipotente figliuolo,
di Dio , falua me tuo ſeruo , ne ti rimuo
2 uo dalla croce, ma ti prego che tu ini ri
lle
guardi con gl'occhi della miſericordia
,& tua, effendomi gittato in terra col cuore
VO
afflitto ſotto la tuacroce . Io non ti tra.
i figgo co chioui,non trapallo con la lácia
per il tuo coftato , ma feriſco il tuo cuore co
[CO
le mie bumilis.preghiere,& có dardi d'af
For fucati defiderij, & di pietoſo amore, ó al
,0
P
JOB
388 MEĎ It AFIONI
manco ftilla, ti prego,vnapiccola goc
ciola del tuo aperto coſtatonella ferita,
& interma animamia & farò falúo . O
Rcglorioſo del Cieto, &della terra ricor
datidi gratia dime, perche gia tu ſeiveo
Auto neltuo regno. O verifsimo figlio
colo diDio,elquale hora fiedi alla de
tra del tuo padre , ricordatidell'infelice
anima mia,la qual'è tenutaprigione nel
le carcere diqueſtomondo . Fammi udi
re quella parola della clemenza , quella
2
10
Salutcuole, & buono finalmente tutta la
falute,tá fanita,la vita,&cla gloria noftra o
portanella CrocedelSignore Saluatore,
ya
& come dice l'Apoftolo . Senoir patirea
ile moiſieme co eflo luiznoiancor infieme
ed
cos
méte Ceco regaeremo,& accioche noino
liamo ingrati a caati ſmiſurati beneficij,
12
eccitiamo, & chiamiamo in aiuto ilciclo
& la cerra, & tutto quello che ſi contiene
ick in queſto circuito , á lodare, & benedire
:1 Iddio , & ringraziarlo; inuitiamoli a ri
guardare queſto merauiglioſo ſpettaco
pain lo ,dicendo. Magnificate il Signor meco,
el perche egliha operato in noi coſe mera;
uiglioſe. Lodate,& benedite meco il Si.
gnore,perche la miſericordia fua è grāde
fopra di noi. Ovoi angelici ſpiriti falite
per la
meco (di gratia) almonte Caluatio ; &
guardato iluoftro Re Salamone nel ſuo
OD
trono cổ la diadema, colla quale lo coro
old nola madre fua. Piangiamo in prefenza
Olt
P 20
NI
396 MEDITATIO
del Signore;chia ha farti ,perche eglie
il Signore noftro Iddio.O mortali tutti,
& quanti che ſiatemembri di Chriſto cá
template it uottro ricomperatore.com
glocchilacrimofi, chepende dall'alto le
gáz,eſaminare ſe alcuno doloreſi puo a
furpi pareggiare conoſcete la crudeltà.
delle voſtre fceleraggini., le quali biſo :
gno che foster pargate con tale fatisfa ..
tione Maneggiate al corpo di Chrifto
da ogni bāda , & non vi trouërrete altro :
che piaghe, e ſangue.Gridate a lui con
malinconofa voce . Giefu noftra reden
tione,amore, & deſiderio qual elemenza
ti uinfe,che tu portaſsi e noftri percati ,
patendo morte crudele,per liberarnedal
la morte,emortein verità ſempiterna E
bu celeftiale, & onnipotente iddio padre
riguarda dall'alto Sãcuario tuo all'inno.
cente tuo figliuolo Gioſeppe uenduto ,&
a torco dato nelle mani delli huomini
fanguinolenti , & in vna forte di morte
vituperofiſsima.Guarda fe queſta è la ve
Ata del figliuolo tuo o no ,certáměte chą
vna peſsima fiera l'ha diuorato. Ilságue
de poitri peccati è fparfofopra i ſuoi vc,
kimenti , & di poi fisſono macchiati tut
tie'veſtimenti della ſua honcſtiſsima fa
ma. & opinione . Guarda il fanto fanciul
lo tuo condennato có gli ſcelerati.Il tuo
regal figliuolo coronato di fpine.confi
dera
! :DUL TAVLERO . 391
dera le tue innocenti mani , dalle quali
e maifu commeflo alcun male,fangue tra
-5
boccanti, & ifuoi facri piedi, chemarfi
1
parrirono dallaluia della giustitia,confit
ticar un crudelecchiouot; il coſtato nu
idos & difarmatig, forato con vna acuta la
cia; la belliſsima laccia , nella quale defi
derano gli Angioli di guardare, altutto
-trasformata , & abbandonata da ogni i
militudine ſua; finalmente il ſuo cuore
70 benedetto,il qualemaidamacchia alcu
10
na di brutto penſiero fit tocco , nel tot
00
chio dell'interna affligione premuto :
ei
az
Contempla padre amantiſsimo ildolcif
fimo figliuolo tuo , quanto egli è tutta
diftefo nella citara della Croce,cheti be
pcdice con tutti e'ſuoi membri : per la
qual coſa ioti pregoDio mio con ogni
forza, che tu mi perdoni per la paſsion
del tuo figliuolo tutto quello , cheio ho
2,8 peccato ucrſo di te con limiei membri.
ini
ON
Confidera padre benigoiſsimo nel tuo
xnigenito figliuolo in che modo en deb.
.
chi
ba eller propicio al tuo feruo. Quáte vol
te quel vermiglio fangue del tuo figliuo
ue
5 lonel tuo coſpetto rifplende, tante laua
int mi da tutte le macchie de peccati; & quá
THE
abe
te volte tuvedi aperte le piaghe del tuo
medefimo figliuolo , tante volte aprimi
>
0 dellofcelerato,elquale ne lariprenfione
0 delcompagno , ne la paticaza di Chri
fto , ne tanti ſegni d'amore , & di cle
menza in Chrifto riſplendenti lo potes
'tono ammollire, & conuertire. E'vedeura
OD che le limofine abodauono all'vício del
01 ricco , e che piu nera dato,che non fichit
deua , e fu tanto ſuperbo,& oftinato, che
ud lenon ne uolſe purchiedere; vedeuadar
103 fi la vita,diftribuirfi ilregno de cieli; ne
volle accommodar l'animo a defiderarlo
OD & però non l'harà . Elefle piu preſtole
be 'maleditioni,& le beſtemmie,le quali ſo
pra di lui verráno, & certaméte in fempi
terno . Queſto nuouo frutto , & primo
22 grappolo il Signore Gielu orténcinfu ka
rla Croce della ſterile terra noftra co molto
nó fudore; & con molto fpargiméto del ſuo
fo pretiofo fangue fu da lui mandato al tuo
ne, celeſte padre con molta allegrezza, come
,& preſence eccellentiſsimo per mano de
116 celeſtiali, & fanti Angioli, & fe gl'Ana
>
& Si.
DEL TAVLERO . 4 £3
1 & Signore tuo , & come fedeliſsima, &
finceri sima madre ti doleui parimente
11 delle horribil pene ,& della bruttiſsima
1 morte, della quale cu vedeui morire il
tuo dolciſsimo figliuolo di tal forte fu
che ſecondo il rigore della giuſtitia , bi
>
2.00
0 gratia. O quante uolte quella maninco .
ſcio nichiſsima madre leuaua gl'occhiin al.
zgry
to a contemplare il trasformato corpo
Icuo del fuo figliuolo e quali di poiera forza.
edi ta per la moltitudine delle lacrime ad ab
R3
416 MEDITATIONI
ballare ? vedeua il corpo piagato, el qua
le non di meno non gl'era lecito d'vnger
lo , le vene crabboccantı di ſangue, le
quali non gl'era conceduto di faſciarle ,
le membra crudelmente intirizzate , le
quali lci non poteua ne ſciorre, ne allco
tare . Guardaualo veſtito di porporina
veita,della quale ella non l'haueua veſti
to, & vedeuaquella veſta,che ella gia gli
haueua data, ſpezzata,rotta,& cõfumata.
Miraua oltra ģfto,che il fuo facrato capo
per la ſopraftáte morte ficbinaua , & che
tutte le membra defiderauono la morte,
* coe vno allentamento , & alleuiamento
delle lue pene, di forte che il ſuo pietofiſ
fimo cuore,a guiſa d'uua era nello ſtretto
io della Croce premuto di maniera, che
ella poteua dire inſiememente col tuo fi
gliuolo.La mia anima è malinconoſa fi
no allamorte loqto'mezzo vedédo atte
coſe il dolciſsimo ſuo figliuolo,che infi
.no a qui s'era contenuto; accioche fi ma
nifeftafle la fortiſsima fededi lei,la gran
fedeltà,l'ipuincibile patienza,laglorioſa
paſsione, & fopra ogni coſa ilgrandiſsi
mo,& smiſurato amore, & per non gli di
minuire la gloria della Croce,non potet
te piu oltre contenerli; ma gli parlo con
voce pietotifsima, & piena di confolatio
-ne ,dicendo . Donna, ecco il tuo figli
>
>
uolo ;come fe e'dicefle dolciſsima, carif
fima,
DEL TAVLER O. 417
fima, fedeliſsima Madrcio lo quanto fia
il dolore ,& l'angoſcia tua,fo anco , quan
be to tu patiſca o amor mio. Veeggoda quan
ti trauagli fia ſoprapreſo il tuo deuotiſsi
mo cuore, mentre che tu vedi me amato
O tuo figliuolo in tante pene , mentre che
BI tu lei ſpogliata cofi miſerabilmente di
me tuo cariſsimo pegno , nel quale è
pofta ogni tua ſperanza ,& confolatione.
Ma inche modo tipofs'io follazžarc Ma
dre dolciſsima fedeliſsima genitricemia ,
E ncceffario dar compimento alla mia
pafsione, biſogna al turco che io muoia,
gia è tempo che io vadiaa quello che mi
ami ha mandato, per tanto io ti laſcio il mio
amatiſsimo diſcepolo , elquale ti fara fin
Elke gliuolo in cambio mio,el quale ti conſo
hol Terà,ti cuſtodirà,hara cura dite, & cõe fi
ch gliuolopierofo fará foggetto , & obediêre
a te madrefua.Et quãto.péfiamo noi che
of
queſte parole del SignoreGieſu (chiátaf
my fero il pietofiſsimo cuore della malinco
noſa madre , ſentendo d'hauere ad eftere
oll al tutto abbandonata , chegli folle affe
goato in cambio del figliuolo di Dio al
id
figliuolo dell'huomo , per lo creatore la
Tid creatura,per lo maeſtro il difcepolo, & fi
CON inalinéte plo Signore il feruo Quanto la
cia ftruffe allhora il grade amore del Signo
Te, quádo feco medeſima eſaminaua quá
Til ta cura , & follicitudine egli hauelle di
그래
Q 4
NI
418 MEDITATIO
dei,& chee s'affiggefle piu pla cöpaffio .
ne del dolor della madre,che del ſuo fter
fo : Gia ſentiua i meſsi dellamorte in lų
la porta , e tutta volta di prendeuaancor
cura della Madre . Gia l'inlatiabil morte
.
eta
mammelle;conciolia che tu hai trouato
Si
gratia appre ſlo Iddio ; perd verranno tut
ti a te afletati, & diranno. Moſtrati dieſ.
201 der madre,per tanto donna, ecco non va
>
folo figliuolo tuo , ma.e figliuoli tuoi .
Quinci dimenticati del tuo dolore . Sia
UB
questa la tua confolatione, ſia vn folleua
CH
mento ,& vn alleggierimento delle tue fa
tiche. O Maria madre di gratia,madre di
miſericordia fortificaci in tutte le virtu ,
preſeruaci da mali, & difendici da nimici
RS
420 MEDITATIONI
delle anime noſtre . Di poi diſle al diſce
polo il Signore . Ecco la madre tua , la
-qual coſa ne a Giouanni lolamente fu
detta,maa tutti e peccatori gia côuertiti
'a quali princieraméte è nece daria la gra.
tia, cõe a guifa di piccoli fanciullinı séza
il latte della grafi muoiono,pciochepiù
no puó pſeuerare, ò andare innāzifeoza
il nodriméto della gratia. Maria veriſsi
mamadre di gratia ,& di miſericordia å
>
11
fto la diceſſe contro di quelli che fi sfor
zono di ſcemare la gloria della ſua paf
fione dicédo ,chequella à Chrifto per lo
grande aiuto ,& fortificamento, che heb
be dalla ſua diuinità, non fu táto acerba,
11
ne ſottopoſta a tanti crudeli torments ,
-4 quáto fi dice. La qualcoſa quelli che la
..dicono,ouerpen ſano, & credono rionuo
>
uono la ſua paſsione, & di nuouo lo cro
cifiggono , & permanifeſtar bene lo er ,
) -ror dicotal'opinione, gridòcó grā uoce
$ el Signore, & difle.Dio mio ,Dio mio ,per
3 che m'hai abbandonaco Comefediceſſc
queſte medeſime parole alla ſua feſtadi
3 uina natura , cô la quale è una medeſima
perſona,percioche la diuinità del padre,
& del figliuolo e la medefima, maraui,
gliandoli del ſuo diuino amore , d'efferfi
in talmodo conſumato , & sottopoſto ,
. & quello che a ciaſcheduno porge aiu .
to , haueua in tal maniera ſe ſtello abbā
donato, & a tutte le pene eſpoſto, & fpin
MEDITATIONI
430
to ſolo, & vintodall'amore.Ne queſto al
tro fento è iaconueniente di tal parola,
a dire che la diceſie moſſo da ſmiſurato ,
& feruentiſsimo dolore, non altramente
che ſe'l fuo fpirito , & huomo interiore,ri
ceuendo in fe vna ſeuera ſentenza di Dio
per tutti i peccatori, & inſieme chiaramé
te contemplando , & perfettamente cono
fcendo,& malurando in ſe ſteſſo l'intolle
sabilpelo della paſsione ſua, per cotal ca
gione con vocelaccrimeuolc coſi par
Jaſlealpadre,quafiſpandendo pietofi la
menti d'efter talmére fommerfo in quei
tormentı horribili, & pene acerbe, come
fe la ſua paterna buntà in tal guifa folie
commofla, & turbata per li peccati delli
huomini, che per rigore della giuſtitia
pareua,fi fofle al tutto dimenticato della
indittinta vnita ,che hauea la natura paſ
3
:I poi il acerbit
D troppa piétofiſsimo signore perla
a della pena,e dell'an
goſcia , e per lo grande ſpargimento del
sāgue in tal maniera arido, e conſumato
diuenne,che diffe.Io ho fete,la qual paro
la,quanto è breue,tanto è di miſterij pie
na: e prima fi puo interpetrarcſecondo la:
lettera, perche coff è ordinato dalla na
tura , che tutti quelli che muoiono hab
bio ſeree deliderio di bere,matanta e fta
ta l'arſura e ſciugaggine, che ſenti ilfoi
te d'acqua uiua,e tāto all'hora per lo fer
uore dell'ardentiſsima charitàreſtò con
fumato & aſciutto,che dir poreua. Io mi
Con tutto, a guiſa d'acqua,ſparſo , e la uir
tu mia , come un vaſodi terra diųentata
arida . Perche non ſolo egli ſparſe tutto
.
71
1
Di M.Niccolo Eſchio . v
27
Primo eſercitio per conoſcere Iddie. :'011
SE RC IT A TI
primieraméte in ve
e
Al
l na protõda, pfetta ,
& forte conoſcenza
del Signore dio tuo
tāta gráde','quáta p
gratia fua potrai ot
tenere, et sforzerati
piu d'ottener cotal conoſciméto có defi
derij feruéti,et deuote orationi , che con
ftudii difficili,et eſterne fatiche : pcioche
egl'è dono di Dio fingulariſsimo etmot
to pretioſo . Per la qual coſa fpeſsiſsima
méte có humile, et profódo cuore delide
rerai di pofledere eſlo tuo Iddio , e lo pre
gherai che ſi degnimanifeſtarti ſetteſlo,
et la lua beniuola , et perfetta uolótà con
है ſiderando
DEL TALERO 513
fiderádo la fua eternainfinita potéza ,
fapienza, botà, et incöprenſibile Amore.
Conſidera , che coſa ſia il tuo Signore
Dio ,chi,quale ,& quáto . Cereméte dio
altiſsimo ſopra tutte le coſe, ſomma ue
rità,eterna, et immutabile bõtà , uera, et
ſempiterna ſoſtanza , et charità infinita ,
il quale in fe ftello è tanto gráde, etioef
fabile, che molto meglio li conolce , et
piu ueramente per negatione di tutte
le dignità,et perfetioni,chedi lui ti posfi
no, et penſare,etdire(come è la potenza,
fapienza,bontà,et fimiliche per afferma
tione di dette eccellentie . Conſidera ap
preffo che Iddio è vero,propio,et naturą.
le luogo,ſedia, cétro , ebuica della anima
tua , nel quale la tua anima ?p la ſua idea
eteroalméte ftette,dal quale nel tépo del
la ſuacreatione fu prodotta, et nel quale
ella debbe ritornare , et in lui , et per lui
ripoſarſi, altrimétiperirà in eterno.Ado.
rerai ancora deuoriſsimamente, et laude
rai la fantiſsima Trinita in queſto , è in
fimile modo. Trinità ſantiſsima, io ti
prego che la tua dolciſsima unità ſopra
me, etſopra tutte quelle creaturę,che lo.
dare ti poſsono , amoroſamente fi ſpan
da.Côtempla il Padre efter ſommo eter
no, ineffabile, et incomprenſibile bene ,
il quale di ſe ſtello genera un bene del
la medeſima Eternità, igualitá, et ſoftan
V 4
514 MEDIT ATIONI
zilua, & queſto è il luo vnigenito Figli 12
1
ingiuria allo Spirito della Gratia . Final.
3 mente le tu vorrai vedere le tue abomi
다 neuolioperepiu chiaramente nel modo
che le faranno ricerche nel giuſtiſsimo
giuditio diDio, ſe qui prima non l'haue
rai ſcancellate;con matura eſamina ricer
cain chemodo,& quante volte, & quan
to grauemente tu hai offeſo il Signore
o tuo, & l'hai diſprezzato circa i ſuoidieci
comandamenti,e dodici conſigli euange
lici,e dodici articoli della fede, eprecetti
& ordinatione della chieſa catolică, e vo
ti, & ftatuti dell'ordine dello ſtato e voca
I tio tua,e ſette peccati mortali , e ferte do
ni dello Spirito ſanto,le fette opere della
1 mifericordia, & corporali , & fpiritali,
ſerce ſacramenti della chieſa , le gratie &
inſpirationi buone, i benefitij della incar
1 natione , & paſsione del Signore e doni
} della natura,dellafortuna, della gratia &
i della gloria;le virtu Teologiche et mora:
uli , le tre potenze dell'anima tua ,per licin
que fentiméti del corpo in ogni età,luo
go,
TIONI
528 MEDITA
go, ſtato, & uffitio, nel quale tu ſei viſu
to col penfiero, col parlare, con l'opere,
col laſciare indietro ilbene', col perdere
il tempo , &i con eflere ingrato a Dio ; a .
fanti, & aa gl'Angioli ſuoi, & cótro e'prof
fimi tuoi di qualunche ſtato fierio; cioè
contro a giuſti amici di Dio , contro
gli fragili, & peccatori; contro e benefac
tori , & amici ; contro e ſuperiori, igua
li, e inferiori', viui , & morti , & l'anime
che ſono in purgatorio : & contrò tutte
le creature . Conſidera ancorate teflo ;
.
Eſercitio
530 MEDITATIONI
Efjercitio quarto dell'ammorZare i
cinqueſentimenti
eno 2
e
quando ſempre tu piangerai, ti dorrai,&
Isi, ch ti contriſterai, che ti fia conferito qual
1 uirtu , che benefitio,ò qualche honore, del qua
le lutte Ic
per
$ 52 MEDIT A TIONI
fe; ti siconoſcerai indegno,& ti rallegre.
rai(deſiderandolo ſempre ) d'ogni diſpre
gio ,ogni ingiuria, villania,pena,& dolo
ti,che tifieno fatti , de quali tu giudiche
r'ai eller degno . Queſta humilrà parto
fiſce tre figliuole,cioèl'vbbedieriza,la pa
tienza, la cuſtodia della lingua : Il vero
obbediente non ſolo obbediſce al fuo ſu
periore,& alle promeſſe, & defidcrij'ſuoi;
ma ancora a tuteele creature:Il vero'pa«
tiente ſopporta ogni cola volentieri per
amore 'et honore di pio , ancora che fies
no aſprequellecoſe, che iddio permette
che git auuenghino : impetoche e'confi
ạera quanto patientemente il Signore
Gitlu fopportaffe tutte le ſue croci per
la noſtra ſalute . L'humile alcuna volta
parla poco , (béche fia fauio, et dotto per
Cheil parlare non fa ottener tutte le cas
fe, et però è meglio viuer' benc,et con po
the parole dir quel che tu fai. Parla dno :
que poco il vero humile,e obediente,pa .
tiente,et cuſtodiſce la ſua lingua . La ſe
conda principal uirtu è la vera fapienza
la quale tu debbi eſercitare in tutti tuoi
penſieri, parole ;etopere, la qualetanto
fortemente; et con tāta ragione ti gouer.
nerà,che non tr fara lecitopenſare, parla
re , o fare (ancora che piccola cola come
farebbe muouere pure vn dito del tuo
corpo , ſe non con verá ragione, et uola
tà
DEL TAVLER O. 55.
tá di Iddio . Queſta virtu della fapienza
porterai nel tuo capo , et imprimerai il
tuo capo nel trafitto capo di Gieſu Chri
fto, pregandolo per lo dolore del ſuo fan
tiſs.capo , che voglia ornare il tuo della
fua diuina fapienza, quanto parraa lui,et
faprà eſſertincceffario plo luo ſommo
honore,et p la ſalute tua, er del proſsimo
tuo.Impero che queſta fapiéza è grandes
měte neceſſaria ad ogni vita ſpiritale , et
che có ordine, etcõ ragione ſi dee comin
ciare,et compire.Tre figliuole genera la
ſapienza,cioè il timoredel Signore, la di.
ſcrecione, etla ſimplicità; il fauio non of
fende mai Iddio i perche chi pecca none
ſauio et douunque habita la vera fapien
za,quiui ancora ſi troua il timore del si,
gnore, e di queſto timore èneceſſario ,
che ſempre ne ſiamo ornati, et ſia filiale,
et non leruile. Da queſto ſeguita (poota .
neamente la diſcretione, la quale ſi sfor .
za d'ofleruare il mezzo della virtu , et tc
nere ilmodo et la miſura in tutte le co .
le : accioche non s'offenda Iddio • col
far poco , o col far troppo piu di quello
che è giuſto . La fanta ſemplicità è schi
fare ogni doppiezza, moltiplıcıçà, er cu
rioſita , et accoſtarſi al lolo sõmo bene,et
şiceuere tutti e beni , et mali immediata
méte da dio,et no dalle creature, et rife
rirha tutti in dio ,et olleruare Lapienteme
te
154 MEDITATIONI
te in tutte le coſe la uolontà, & ordinatio
ni di Dio,& obedire a Dio ,e a tutte le crea
ture peramor di Dio , e con animo a pio
confecrato ſemplicemente, & perfetta
mente far tutte le coſe con ſuauità , non
con impeto ,percheIddio opera ogni co
fa in noi,fe noi gli diamo luogo, & fenza
la ſimplicità la ſapienza farebbe troppo
curioſa , & ſuperba, ma doue è il uero ti
more , la prudentediſcretione, & la pu
ra ſemplicità difficilmente ui puo pene
trar'errore, o peccato alcuno . La terza
pincipale virtu è la uera charità di Dio.
Queſta virtu porterai nel tuo cuore ,
cõliderãdo il trafitto cuore di Gieſu chri
fto , inprimerai el cuor tuo in quello , &
lo pregherai per l'amor del ſuo cuore di
uino ,&per l'humano cuor ſuo trafitto fi
degoi donarti ilſuo perfetto amore. La
charità di Dio partoriſce queſte tre figli
uole la fede,la ſperanza, & la perſeueran
za in tutte le uirtu ; ma tutto'l difetto no
ftro di non perfeuerare nalce , che la cha
rità noftra non è tanco grande,che la pof
ſa partorire la perfeueraza:perche,chi cô
uera charità comincia unacoſa (benche
difficile, & merauiglioſa )no reſtera mai,
fino a tanto che e'nonl'otticae:perche
la charita genera la fede,có la quale noi
poſsiamo operar core grandi fi come an
cora per la ſperanza ferma in Dio , con
la
DEL TAVLERO , 525
la quale noi habitiamo confidentemen .
te nell'aiuto del Signore, & non nelleno
ſtre forze. La quarta virtu principalee
la giuſtitia;la quale tu porterai nella cua
mano deftra, & confidererai la deitra di
Giefu Chrifto, come ella fu per la giuſti.
tia con i chioui confitta alla Croce, pre
gandolo feruentemente per l'acerbifsi
ma pena , la quale ſoftenne nella piage
della ſua deftra mano, per amor della giu
ftitia , & per l'amor che lo coſtrinſe a lo
>
Apiedi di Giesu
Alcapo di Gieſus
dolciſsimo Signore Gieſu Chriſto
io ti prego per l'acerbiſsimo dolo .
se del tuo piagato capo, & per l'infinito
amore,che ti coſtrinſe a ſopportarlo, che
- tu imprima il capo snio nel tuo capopū .
to di ſpine, & ornalo della tua diuina fa
pienza , quanto mè gioueuole perla glo
ria tua ,& la ſalute mia . Imperò queſta
virtu mi è grandemente neceflaria per
la ſpiritale vita . Ec per la medeſimala
pienza degnati di gouernarmi, & fuori,
& dentro di cal forte, che io non pēſi mai,
dica, faccia, o patiſca coſa ancor che pic
cola , la qualelaminate prima le circun
Panze
DELTAYLERO: 533
or ftanze fue, & confiderato il fine,allumina
ta da te la ragione con licentia interna,
ete io non conoſca che cofi è il beneplacito
JO tuo, & il mio intellctco illuſtrato checo
in vna chiara cognitione conoſca la bontà,
mi & volontà tua efternobiliſsima, & fantiſ.
jo fima, & per lo contrario me fteffo, & tut .
mi te le coſe mie effer viliſsime, & niente, &
a, inebria il mio affetto del guſto del tuo
me amore , & dolcezza e d'un deſiderio infa .
be tiabiled'honorarti, & difpregiar me fter
hi fo , & conuertiſci tutte le cofe terrene in
Be amaritudine mia,& fammicieco, fordo,
& mutolo a tutte le coſe che non ſono
te,comeſem'haueſsta partire in queſto
punto del preſente ſecolo . Dammivn
filiale timore dite, & vn perpetuo odio
to d'ogni peccato , ancora che minimo , &
LO vna ſtretta guardia del mio interiore , &
10 efteriore huomo; accioche ſempre con
he occhio volto dentro di me io penſi le pa .
1. role & opere mic, & innázi a ogni cola io
Cão jnuochi diuotamente il tuo diuino aiu.
lo to , & fubito cheio lo trouerò contrario
글 alla ragione in qualche coſa, ſubito fini.
er ſca,accioche io non perda la tua gratia, o
offenda gl'occhi della tua pietà .Fa che
in io chiaramente difcerna gli ſpiriti, con
la qual coſa tutti e lacci del Diauolo
& tutti e defiderij della natura , errori,&
ccceſsi pofla chiaramente conoſcere: et
YS
534 MEDITATIONI
( chifare, & confiderare prudentemente
tutto quello , che mi s'appartiene retta
mente diſcernerlo , & debitamente con
modo ordine, & tempo metterlo ad ef
fetto , & tra’l piu , e meno io ofleruiil
mezzo della uirtu . Dammi la ſanta fim
plicità de piccoli fanciullini, con la qua
le ipogliato da ogni doppiezza, & mol.
tiplicità, & ancora da ogni curioſo pen
fiero , e spogliato l'intelletto , & la uo
lontà del propio ſapere , & amore, & pen
fieri, & cure,&la memoria delleſue ima
gini, &ferrari, & richiuſidentro e pro
pii ſentimenti delle mie forze, laſciata
>
Alcuor di Gieſin
ricorda. "
DEL TAVLERO 563
ricordatione delle creature,eccettuando .
or ne ſolamente quelle , delle quali tu non
ar
potrai mancare per teruirrene per amor
1po di Dio,& in Dio , & cuſtodiſci per ogon té
pie po e tuoi ſentimentiſtrettaméte da ogni
piu luperfluita,vanità & otio, & cóſerua sépre.
Itel il corpo tuo in ſemplicità, fobrietà & ,po
per uerta , & perfettamente leua uia vňa vol
mae ta tutte quelle coſe, che ti poſlon mai ef
di in ſere in alcuno modo inezzo fra Dio , &
atefi l'anima tua , etiandió per uå minimo fpa
cofta tio di tempo , & accioche tu poffa adein
fino pire queſto fruttuoſamente, confidera có
ta fic diligenza tutti e mezzi vifibilis, & inuilt
cam bili, le creature fenfibili , & infenfibili
Entil che l'hanno partoriti mezzi , & impedi
cata menti, & ancorate ne poflono partorire,
nque & all'hora partiti interaméte da quelle ,
aper & in uncerto modo cagliati uia , & con
aciſci uerciſciti perfectamente alSignore Dio .
glio Conſidererai ancora molto bene fetuti
dila. troui in taleftato , & luogonel quale tu
marti pofla diuentarrperfetto , & fe per ancora
Tuare tu non l'harai eletco t'è neceſſario di eleg
gerlo , Debbiancora leuar uia ,& rinun
ciare tutte le coſe efterne delle quali tu ti
ſerui fuor della uera , & giuſta neceſsità,
della quale fola per amor della pouertà
di Giclu Chritto di contenterai , cio è di
d'ani due toniche per poterti'mütäre , & cofi
ore, & delle altre cofe fimili a queſtefaraiel nie
orda Z 3
MEDITATIONI
564
deſimo, di pochi libri, d'una fobria re
fecione una volta, ò due il giorno ſe
condo la qualità de tempi , eleggendo
fempre le coſepiu uili, acciochefempre DIE
21
con piena fiducia paſſare all'altro mem
bro diqueſto cflercitio, il quale è domā
dare, fi comec'inſegna Chrifto.Doman kat
date & riceuerete .Domanderai adunquc refl
fcer
dal Signore Dio tuonel ſecondo luogo , man
non lolamente cutto quello ch'egliha ,
ma ancora tutto quello che è egli Itello,
& innáúžia tutte lecofe debbi chiedere didi
2000
-nudo cáro Dio tuo,per goder lui ſolo nel
-fúo immenſo nudo amore,perche e'non Icom
elecito ripoſarſi ſenza peccato in alcun koi
dono di Dio ,hauendolo , ancora che fa ECO
>
'nobile , & diuino: fuori che in pio folo ; om
-ma debbe feruirſi de doni di pio folamé. wale
cam
te,accioche elo cõduchino , & portino a
maggior perferioneiperche quãdo e Gi ri ode
pola ne doni di Dio , ſubito comincia a
raffreddarſi nel defiderio del far profitto : des
Dopo queſto domāderai dal Signore dio com
tuo unapuriſsima alluminatione dell'indal
telletto , p.conoſcere pienaméte il bene dete
placito diuino, &p darli cflecutione,t'of
ferirai
DEL TAVLER'O. 581
ferirai táto prõraméte, & pfettamete séza
li alcuno ritiramento di cuore , & cõe l'om
OC bra che ſi muoue al moto del corpo,dode
ala ella è fatta,ſecondo l'esépio , & fimilitudi
pia ne della uita di Xpo. Secondo a conoſce
110 se pienaméte teftefio, cio è la tua incopre
qui abile viltà, ingratitudine, indegnità: ac
Der cioche tu p queſto oflapfettamente di
ſprezzar tefteflo,& humiliarti. Terzo,per
emi. hauere una pfetta noticia di tutte le vere
omi uirtu, ti affaticherai ancora co grande in
120 . ftátia d'orarionegacquiſtare, & poflede
nque se effe vere virtr , & maſsimanéte paccre
ogo , ſcercin te il nudo amore di Dio, & do
l'ha, manderai queſtecoregrandemente daive
tela ro . Et il deſiderio d'accreſcer l'amor tuo,
edere & di godere quello increato amore fará
stood tanto acceſo in fra din , & t'anima tua ,
e'000 fi com'è uno luminoſo baleno 7, & que.
alcune ſto incitamento farà tanto continuo in
che ti te;come èil tuopropio fiato , el quale fi
folo, come ſenza mai reſtare entra , et eſce per
Slamé conſeruarti la uita, coſi ancora la uita del
tinoi l'amore creato conſiſte in afsiduo ritor
selin no dell'anima con accelo deſiderio nella
incias ſua origine , cio è amore increato , accio
ofirro. che s'accoſti ſolamente a lui, etlo goda fi
sredio comes'accoſtano al Solei raggiluoi, et
dell'in gl'altri doni di dio nó neceflari propria
beac méte alla ſalute,coce la liberatione dalle
leitori tétationi, da pericoli,etangoſcic, rcuela
ferira sion
$ 46 MEDITATIONI
tion di ſecreti , la diuotione , et la gratia
ſenſibile non ſi debbono aſſolutamente
domandare, ma con conditione ſe egli è
coſi eſpediente per la gloria di Dio , et la
lute noftra.
Efercitiotrediceſimodelconformarſi, ex
gilturini unirſi con Dio.
Ertiodecimo t'eſerciterai circa alli
tio precedente delle aſpirationi , affatica
doti diconformarti fempre piu al tuo a
matorein queſto modo cioè che quādo
farà acceſo il fuoco dell'amore nel tuo
la prima coſa tu abbruſce
caote, all'hora
rai in quello ogni tua diſsimilitudine ,
cioè tutti e uitij,et difetti tuoi tutte le na
turati paſsioni, et poco ammorzamento
tno ,ogniſenſo ogni affetto ,et impatiéza.
Niétedimeno no le cöfidererai ad unaad
vna , ma in un faſcetto piglierai tutte le
túeimptetioni, et legitterai nel grá fuo
co dell'amor diuino;accioche-leli confu
mino in quello dipoicon ardentedefide
rio di conformarti con dio ti leuerai ſu ,
et con domande focoſe , et'urgentiſsime
domanderai all'amator tuo che ſi degni.
d'ornare la nuda anima cua con le mede
finie virtu , con le quali egli è ornato in
tutte le ſue perfetioni,coli nella diuinita ,
comc
DEL TAVLER O. 583
ratia come nella humanità ſua, & queſte otter
ente tai molto piu preſto mediante l'aſsidue
eglid orationi infocate,che per qualunche al.
etla
tra efterna fatica, & fpecialmente ti con
formerai alle virtu della humanità di
Chrifto ,le quali riſplenderono nella cru
deliſsima, & acerbiſsima morte ſua , &
questo per affetto di profondiſsima hu.
miltà, vilta,abballamento , pouertá , pa
2 alli tienza , & charità , nelle quali t'eſercite.
ſerci rai lungo tempo, rionouando ſempre, &
Hatică repetendo ardenti affetti a Dio , & quafi
a
>
TUO 2.
certe orationi violenti , per le qualiDio
quảo
maſsimaméte fuole dare la pienezza del.
I tuo la gratia,& amor ſuo fino a tanto ,cheper
ulce Iperienza come prouocato da danni, in.
dine, giurie,& pene, eriandio nel tempo della
: lena gratia toltati nel primo, & vltimo penſic
Tento
ru tuo ſenta quello deſiderio in te dipa.
tiéza.
tire per Chrifto,perconfermarti a lui có .
nead Vna perfeueranza fino al fine. Finalmen .
tiek te il quarto membro di queſto eſercitio
í full è vnite, e transfondere la volontà tunel
onli diuino beneplacito,percheſi come l'eſer
lelide citio precedéte del fauoreuole, & viuente
Lilu , amore s'eflercita cotinuaméte p ripoſar
sime fi nel ſolo Dio ;accioche con infocati defi
legni derij nello ſpirito tu diuéti yno con ello
nede lui, alquale ci conduce vno amore , che
to in proua,& opera ellai cofi in queſto eſerci.
nita, tio dell'vnione con acuti >, & focoſi del .
ome A A
584 MEDITATIONI
derij ti debbi sforzare pieniſsimamente
ſenza eſſer punto ritirato neltuo cuoro
di vnire , & transfondere la volontà tua
nel gratiſsimo beneplacito di Dio , accio
cheper forza d'un nudo amore eftö divi
no beneplacito ſempre fia el tuo ſomno
defiderio,giocondita,& ſollazzo in tutte
le coſe, ò fieno elteriori,auuerlicà infirmi
ta ,perſecutioni,oppreſsioni, & pene,è uc
ro angoſcie interiori, ò priuatione digra
cie,freddezza di cuore ,oſcurità de fenfi, o
qualunche tentatione,& in tal tempo del
la tentatione & priuatione grandemente I
mtà tus
& quaſi in vn cerco faftelletto raccolte
tutte inficme , tu debbı andare piu inná
>
3 accia zi , mediante l'amore vniente in ella
lo diui charitá increata , la quale è Iddio : accio
:
Comme
in tutte
che quiui l'anima in quelto modo feli
cemente diſtrutta , meriti di riceuer cut,
infirmi te le coſe, che ella ha chieſte al Signo
ene,oue re , quafi comc ftampate in lei con fi.
gillo . Finalmente chiunque eflercite .
Defecho sà fpeflo queſte coſe, & a quelle s'accofte
mpo del rà con perfeueranza, è impoſsibile che
demenre). non peruenga alla perferione della vi .
rchime ta . In oltre comincerai cercare
O
a in
econlo. mutte le cole con tanto feruore l'honore
allecok di rio , che quaſi come sdimenticato.
Je t'accu ti te ſtello , non reputerai niente l'eſpor.
na sépre ti per luia mille pericoli , & non ſenti.
eraida rai alcuna differenza infra l'honor tuo ,
macoto & l'oltraggio , l'allegrezza , & il dolore
le quali Ma ſeguirai con vn certo impeto tutto
lenzas queilo , che tu conoſcerai appartenerli
teaDie
O
allhonor ſuo,benche difficile fia , & quan
quella do harai fatto tutte le coſe, che tu harai
wilci od potuio :giudicherai non hauer fatto nien
auuerk te , anzi hauer mancato in tutte le coſe,
longa vergognandoti, & deteſtando te ftello có
Seltitu perfetto odio d'hauer táto meſchinamen
ccafione te ubbidito vn tale, & tanto Signore.Per
igracie la qual coſa tu deſidererai di fare , & .
幽
E。 ru vuoi facilmēte ,
& perfettaméte mo
al darti da tuoi pecca
ti,liberarti da vitii,
& arricchir di tutti
e beni:tolte uia tut
te le tue occupatio
ni ,non molto necel
farie , dopa tefteffo all'eterna charità : il
maeſtra della qual'è lo Spirito fanto , of
ferendogliti perdiſcepolo ,conſecrando
& ingoltando frequentemente nello ſpi
ritosenza alcuna corporal'imaginatione,
cio è nudi ,& l'intelletto , & l'affetione,tuc
to'l cuore , & lo ſpirito tuo ad ogni diui.
no beneplacito nel dolciſsimo cuore del
Signore noftro Gieſu Chriſto crocifiſlo,
Creatore , redentore , & amator tuo pic.
no dicharità, nel quale la ſacroſanta Tri
nità, & la pienezza della Diuinità habita
dentró corporalmente, per lo quale pole
fiano tutti arriuarcal Padre in uno ſpiri
to
DeL TAVLERO, 60;
A to medeſimo, el quale col ſuo immenſo
amore abbraccia tutti gl'eletti in cielo ,
& in terra :a queſto faluteuole cuore del
Signore Dio tuo alzerai in ſpirito el tuo
cuore,prima raccolto bene inſieme nelle
tue interiora , & cio in ogni luogo, e tem
po,& maſsimamente nelle diuine laudi ,
& in tutte l'orationi >, & opere tue,fi coc
néte, comandò ello Signore dicendo. Venite a
re mô
me tutti uoi , che ſiateaffaticati, & aggra
pecca
"uati,& io ui confolerò , pigliate elmio
Vilii,
giogo ſopra di uoi,perche egliè fuaue: &
in un'altro luogo dice la ſcrittura. Figli
a tot
uclo dammi il tuo cuore,e gl'occhicuoi
cuſtodiſchino le mie uie . Pommicome
batio.
necel un fignacolo ſopra il tuo cuore:al quale
iciil deuotamente riſponderai. El mio cuore
o,of è apparecchiato Signore, parato e il cuor
cando mio.lo ti confeffero Signore Dio con tut
Cofpi ,
to'l cuor mio glorificherò
> il nome tuo
1One,
in eterno : & in un altro luogo. Alziamo
e'noftri cuori inſieme con lemania pio;
C,TUE
diui.
Imperoche nello ſteſlo dolciſsimo cuor
edel
f
diGieſu litroua oggi uirtu , la miſericor
illo,
dia,la giuſtitia,la pace,la gratia,la uirtu,
la ſalute perpetua,fontedella uita cõfola
pic. tione perfetta, & una luce uera , che allu
Tri
bica
mina tutti gl'huomini , che uengono in
queſto mondo; maſsimamente quando e
pole fi rifuggea luiin tutte le neceſsità, & af
Piri
10 Aitioni, che tutto quello di beneli puo
deliderare,
604 M EDIT A TIONI
defiderare; s'attigne da lui abbondantil
fimamente, & cio', che di ſalute & gratia
ci è donato , deriua in noi dal ſuo dol
ciſsimo cuore,& non d'altronde; certame
te che egli è vn cammino dell'amor die
uino, che arde continuamente col fuoco
dello Spirito fanto ,chepurga, abbruſcia,
& trasforma in ſe tutti quelli che ſono
uniti ſeco , & defiderano d'accoltarli a
►
HI mi concede Afalo
figliuolo mio , che io
muoia p te : Chi (dico)
figliuolcariſs. fa gratia
à metuo amoreuoliſsi
mo in Chrifto padre ,
che io muoia per te figliuol di buonil
fima ſperanza louerita , benche non
mifia lecito morire col corpo, niente di
meno col cuore muoio io teco figliuolo
del cuor mio.lo so bene látano da te col
corpo ,mal'animo mio non ſenza acerbe
lacrime, & pietofi, & amoreuoliſsimi la
menti è qui da te , che pur hora ſei per
>
33
535
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50
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19
30
34
Regiſtro.
* ABCD GHIKLM NO PQR .
33 STV X Y Z. A A B B.
37
39
Tutti ſono ſeſterni,eccetto * che èducre
40
no,&BB.; che è Quaderno
IN FIORENZA .
1
El Appreſſo i Giunti
-6
91
IS 72.
6
AT 174 2481.
F
NIL CANDIDNS
í
269