NOTIZIE
297
Scavi nella Basilica di S. Agnese sulla via nomentana.
Per maggiore chiarezza di quanto fu detto su tali esc-avazioni
nel precedente fascicolo diamo qui un disegno schematico rap-
presentante la sezione longitudinale di quella parte della basi-
lica di s. Agnese ove sono avvenute le già descritte scoperte.
La galleria con i sepolcri intatti a poca distanza dal sepolcro
della martire è indicata dalla lettera C1 ; ed ivi si sono rinvenute
le iscrizioni graffite sulla calce che furono già da noi pubblicate
e l’altra marmorea con la data dell’anno 349. Nel punto F sono
le formae dalle quali abbiamo pure ricavato parecchi frammenti
epigrafici; e sotto il punto G è recentemente tornata in luce una
parte dell’abside anteriore all’attuale, che fu costruita dal papa
Onorio I nel secolo settimo. Dovrà ora studiarsi se quest’abside
testé ritrovata sia la primitiva costantiniana ovvero debba attri-
buirsi ai lavori ivi eseguiti dal papa Simmaco alla fine del quinto
secolo.
Intanto un altro bel risultato dei presenti lavori è stato quello
di averci permesso di rivedere l’urna d’argento di S. Agnese
e di S. Emerenziana ivi collocata dal papa Paolo Y nel 1615 —-
Il prezioso deposito si è rinvenuto nell’interno del « masso di
muro » che sta sotto l’altare sopra la linea D e quasi a livello
del piano F.
NUOVO bull. d’Arch. crist.
Anno setti]
25
297
Scavi nella Basilica di S. Agnese sulla via nomentana.
Per maggiore chiarezza di quanto fu detto su tali esc-avazioni
nel precedente fascicolo diamo qui un disegno schematico rap-
presentante la sezione longitudinale di quella parte della basi-
lica di s. Agnese ove sono avvenute le già descritte scoperte.
La galleria con i sepolcri intatti a poca distanza dal sepolcro
della martire è indicata dalla lettera C1 ; ed ivi si sono rinvenute
le iscrizioni graffite sulla calce che furono già da noi pubblicate
e l’altra marmorea con la data dell’anno 349. Nel punto F sono
le formae dalle quali abbiamo pure ricavato parecchi frammenti
epigrafici; e sotto il punto G è recentemente tornata in luce una
parte dell’abside anteriore all’attuale, che fu costruita dal papa
Onorio I nel secolo settimo. Dovrà ora studiarsi se quest’abside
testé ritrovata sia la primitiva costantiniana ovvero debba attri-
buirsi ai lavori ivi eseguiti dal papa Simmaco alla fine del quinto
secolo.
Intanto un altro bel risultato dei presenti lavori è stato quello
di averci permesso di rivedere l’urna d’argento di S. Agnese
e di S. Emerenziana ivi collocata dal papa Paolo Y nel 1615 —-
Il prezioso deposito si è rinvenuto nell’interno del « masso di
muro » che sta sotto l’altare sopra la linea D e quasi a livello
del piano F.
NUOVO bull. d’Arch. crist.
Anno setti]
25