Milano | Porta Ticinese – Le Porte di Milano: la sciatteria di piazza XXIV Maggio

Milano Porta Ticinese. Proseguiamo il nostro “tour d’ispezione” lungo le piazze che ospitano le antiche porte del dazio che si aprivano nei bastioni e che oggi dovrebbero essere luoghi importanti e monumentali (quasi tutte hanno archi trionfali e monumenti importanti), eppure quasi tutte sono lasciate nella totale sciatteria, nel disordine urbano, dove poco o niente è veramente valorizzato.

Perciò per l’ennesima volta (credo la terza per Urbanfile) vogliamo portare all’attenzione vostra lo stato in cui versano queste piazze importanti dove si trovavano le 13 porte (varchi) delle antiche mura del 1500. Una alla volta ve le mostriamo facendo come sempre le pulci.

Anzitutto un veloce riassunto per capire di cosa stiamo parlando: dove si trovano le porte realizzate nei varchi delle mura cinquecentesche della città sono in genere caratterizzate da una piazza di grandi dimensioni con, in alcuni casi, un arco o un grande monumento centrale, realizzato in varie epoche. Le 13 porte (e portelli) sono, in senso orario partendo dal Castello Sforzesco: Porta Tenaglia (Piazza Lega Lombarda); Porta Volta (Piazzale Baiamonti); Porta Garibaldi (Piazza XXV Aprile); Porta Nuova (Piazza Principessa Clotilde); Porta Venezia (Piazza Oberdan); Porta Monforte (Piazza del Tricolore); Porta Vittoria (Piazza V Giornate); Porta Romana (Piazza Medaglie d’Oro); Porta Vigentina (Via Ripamonti); Porta Lodovica (Piazzale di Porta Lodovica); Porta Ticinese (Piazza XXIV Maggio); Porta Genova (Piazzale Cantore); Porta Vercellina (Piazzale Baracca). Aggiungeremo all’elenco anche Piazza Cavour dove si trovano gli archi antichi di Porta Nuova, da sempre nella totale sciatteria.

Dunque, dopo aver visto Porta Genova e Piazzale Cantore, passiamo alla vicina Porta Ticinese con Piazza XXIV Maggio, una vasta piazza al cui centro svetta un neoclassico arco in asse con Corso di Porta Ticinese e Corso San Gottardo. La neoclassica porta venne disegnata dal Cagnola (1801-1814) con gli annessi caselli daziari.

La porta si presenta nella forma di un arco trionfale a un fornice con un monumentale atrio tetrastilo con due pilastri e due colonne su ciascun lato, in granito rosa di Baveno e in ordine ionico vitruviano, sormontato da timpani. Nelle pareti laterali si aprono due archi. Di notevole bellezza è la volta a cassettoni, con splendide nervature intrecciate, sempre in granito rosa di Baveno. Più verso il centro città, anch’essi isolati in mezzo alla piazza, sono i due caselli daziari, porticati, un tempo collegati da un cancello, con murature in finto bugnato a intonaco.

Era marzo 2013 quando finalmente venne avviato il cantiere per la riqualificazione di Piazza XXIV Maggio, progetto collegato alla riqualificazione della Darsena e all’evento di Expo 2015.

Da subito avevamo notato una serie di scelte stilistiche che col tempo si sarebbero rivelate abbastanza problematiche. Ed eccoci dopo circa 10 anni dalla sua realizzazione a mostrarvi come si è ridotta questa bella piazza.

Diciamo che, in linea di massima potremmo considerarla ancora valida, peccato che il Comune, in tutti questi anni, l’abbia lasciata andare, come al solito, mantenendola male e lasciandola nella totale sciatteria alla quale non vorremmo abituarci.

La sciatteria di questa piazza la possiamo notare nelle piante e aiuole apparentemente abbandonate, con alberi secchi e alberi morti e mai sostituiti.

Col disordine imperante, con l’aver concesso al locale all’interno di uno dei dazi, di costruirsi la tendopoli senza un minimo gusto e di aver lasciato andare in malora l’altro edificio del dazio, senza mai mantenerne la pulizia, così le centinaia di turisti possono ammirare lo schifo in cui viviamo in questa città.

Per fortuna che il Comune pare avere a cuore la sorte e la salute dell’antica quercia della piazza.

Cosa che non avviene per la stupenda porta neoclassica.

Cosa possiamo dire del piazzale dove un tempo vi era il mercato vecchio (da un lato più pittoresco del nuovo) e ora…

… una spianata senza alberature (che potevano esserci) lasciata per gli eventi e dove si trova il mercato aperto. Edificio che è una lavagna per piccoli imbrattamuri come ogni angolo della Darsena, come abbiamo mostrato solo pochi giorni fa.

COme se non bastasse, il Comune ha piazzato i newjersey in cemento antisfondamento a lato della scalinata, ormai da più di 5 anni. Forse sarebbe il caso che si trovasse una nuova soluzione, anche più estetica.

Il Ticinello e il ponte del Cinquecento ritrovato sotto la piazza e riportato alla luce… guardate com’è mantenuto! Forse poteva rimanere nascosto sotto l’asfalto.

Passiamo alla Pescheria. Anche qui una spianata senza alberature e il chiosco ridotto ad uno schifo (scusate le parole, ma sono veramente incazzato!). Vi sembra un luogo dove consumare e acquistare cibo?

Naturalmente anche le aiuole sembrano abbandonate. E poi, cosa serve questa spianata di cemento e pietre? Guardate la gente dove si deve rifugiare per scappare dal sole incandescente?

Altro mio grande cruccio, l’imbocco di viale Gorizia a lato del Ticinello e della Darsena, un tempo arricchito da un piccolo filare di alberi (almeno 8) e oggi ridotto a due, ma da tempo lasciato un esemplare solitario, perché l’altro è da tempo seccato e mai sostituito. Per fortuna a Milano c’è un certo movimento che vuole incrementare il verde in città!

Naturalmente avrete visto l’articolo riguardante l’altro scempio, quello della Darsena, sicuramente connesso con piazza XXIV Maggio.

Che dire, come per piazzale Cantore a Porta Genova, anche Piazza XXIV Maggio è lasciata allo sbaraglio, forse peggio, anche perché qui vi regna l’anarchia degli imbrattamuri che contribuiscono al degrado. Pensare che potrebbe essere una piazza bella e dalle potenzialità monumentali.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Porta Ticinese, Piazza della Vetra, Darsena, Degrado, imbrattamuri, Colonne di San Lorenzo, Basilica di San Lorenzo, Piazza XXIV Maggio, Arredo Urbano, viale Gorizia, Mercato
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25 commenti su “Milano | Porta Ticinese – Le Porte di Milano: la sciatteria di piazza XXIV Maggio”

  1. Una vergogna, come tutto il centro, per non parlare della periferia.
    Ricordatevi d’inserire nella visita la Pusterla di Porta Ticinese, vicino alle Colonne di San Lorenzo, un altro scempio

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  2. Appaiono evidenti quali siano i riferimenti politici e “culturali” dei personaggi che imbrattano; no, proprio non ce la fanno a capire che la bellezza, l’ ordine e la pulizia della città migliorano la vita delle persone, anche e soprattutto dei ceti popolari, di cui questi buffoncelli vorrebbero in teoria occuparsi.
    D’ altra parte, abbiamo una giunta “ambientalista” che sarebbe da definire, per il verde pubblico “annientalista”.

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  3. uno schifo totale. già era nato come un progetto scarso, e ormai lasciato andare tutto in malora, con i nostri soldi!! comune scandaloso!!!

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  4. Per non vedere questo degrado, evito di andare in zona Navigli. Il problema e’ che il degrado e’ diffuso, anche in zona centrale e tra poco non andro’ neanche piu’ li.

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  5. Milano è tutta così, ahimè. La domanda è: esistono luoghi ben tenuti dove non si percepisce un senso di abbandono e inciviltà? E quanti sono? 2? 5? A 10 forse non credo ci arriviamo, e questo è.

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  6. Sindaco SALA, Assessori inesistenti al decoro urbano, Consiglio Comunale (maggioranza e opposizione), AMSA cosa rispondete a questo scempio?

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  7. Ho più di 60 anni,qui venivo a piedi tutti i giorni ma era uno spettacolo,ora null’altro che inciviltà degrado e spaccio..peggio di così..

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    • 60 anni anch’io, ho abitato dall’89 x 8 anni in G.D’Annunzio ed era un piacere passeggiare in darsena, ora a vederla ridotta così mi viene male….. d’altronde Sahalam ha altri progetti cui pensare….

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    • Per non parlare delle baby gang sud americane che albergano sulle sponde della darsena.
      Due anni fa avevo passeggiato la sera e c’erano bottiglie di vetro rotte, gente che urlava, gente che fumava erba o fumo, ubriachi, probabilmente anche con coltelli dietro.
      Una roba a dir poco inquietante!

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  8. Se avete in programma un approfondimento sulla zona, vi prego di guardare anche le vie di fuga dall’affollatissimo naviglio grande e zona limitrofa.

    Se una sera ci fosse panico e ci fosse un fuggi fuggi ho paura che tra new jersey a casaccio, bancarelle abusive e non, moto e motorini in divieto, dehors troppo allargati, sarebbe la strage. Non voglio fare la cassandra, ma non pensare a queste cose secondo me è grave omissione colposa.

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  9. È quello che ho notato sabato scorso, non ci potevo credere, un caos da città orientale, bici, macchine motorini, furgoni, spazzatura, bivacchi di raiders sotto, sdraiati, con le loro bici per terra. Nella p.tta Sant’Eustorgio poi una vera anarchia, tanti homless o purtroppo drogati e alcolizzati, puzzolenti e questuanti, ho ripreso il 3 e sono scappata. Grazie per questa opportunità. Ma che città è questa?!!! Un posto che potrebbe essere una vera attrattiva che invece ti fa scappare…

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  10. La Moratti si era impegnata a mantenere decoroso questo sito, in particolare per la questione degli orrendi graffiti che sono ovunque. Evidentemente questa giunta non è al corrente del problema o non gliene importa.O lo considera arte?

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  11. Permetti Roberto però che però stai diventando un lamento unico? le saracinesche non sono competenza del comune, la porta neoclassica vedi anche tu (mi auguro) che è stata pulita (seppur non benissimo) di recente.

    Questa amministrazione ha molte pecche ma darle la colpa di qualsiasi graffito non pulito mi sembra alquanto privo di buon senso… la spazzatura ed i graffiti chi li fa? te lo chiedo da 20enne che lotta contro adulti, coetanei e pure quelli più giovani, guardiamoci allo specchio ed agiamo oltre che lamentarci. Io sensibilizzo, studio e raccolgo rifiuti…

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    • Mi permetta di muovere una critica riguardo alla sua interpretazione dei fatti; la responsabilità dell’ amministrazione comunale attuale è invece palese e, si direbbe, cocente; tutto il degrado della zona in questione è iniziato nel momento in cui si è verificato uno scontro diretto tra il comune e gli imbrattatori che hanno imposto, letteralmente, la presenza di un enorme murale che – secondo loro – doveva essere obbligatoriamente lì dove è adesso, proprio attorno allo specchio d’ acqua e che, sempre secondo gli “autori” era assolutamente necessario per ricordare una persona appartenente all’ area socio-politica da loro benvoluta.

      Quando il potere pubblico diventa compiacente e permette che sia l’ iiniziativa di gruppuscoli ideologizzati a imporre cosa debba o non debba essere raffigurato sui muri e nelle zone storiche della città, ecco che si pongono le basi per vivere in una città degradata.

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  12. È la Milano della Sinistra. Zero Doveri e solo diritti per i dritti……… Tra 2 anni saranno 15 anni di giunte rosse e poi vinceranno ancora loro, con i voti di Zona 1.

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  13. Non solo piazza 24 maggio è trascurata anche il resto di Milano è sporco e poco curato un vero peccato in questi ultimi anni i turisti sono aumentati è questa l immagine che vogliamo dare della nostra città? E a parte i turisti mi spiace vedere la mia città così trascurata

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  14. Alle prossime elezioni cambierà certamente la giunta: purtroppo temo non cambierà molto per questa zona. Il problema sono i locali, non c’è altra attività che gli “aperitivi low-cost”, e pensate che a questi interessi il decoro? Basta guardare i dehors, imbarazzanti

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