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perdere

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perdere (vai alla coniugazione)

  1. non riuscire più a trovare
    • come? hai perso le chiavi di casa?
  2. subire una sconfitta
    • la Germania perse la Seconda Guerra Mondiale
    • Giulio non sa giocare a dama: perde sempre!
  3. (economia) indica un passivo
  4. (gergale) riferimento ad un lutto
pèr | de | re

IPA: /ˈpɛrdere/

dal latino perdĕre formato da per-, e da dare

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«Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno la perdono, e se la prendono con te; se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano, ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi; [...] il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro, e, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo! »
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«“Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù…„ »



  • perdere il lume degli occhi: arrabbiarsi tantissimo
  • per amore anche una donna onesta, può perdere la testa
  • meglio perderlo che trovarlo: con rassegnazione, nonché in tono dispregiativo o con biasimo, si riferisce appunto ad un individuo inaffidabile
  • lasciar perdere: non considerare più una persona, un evento oppure durante una discussione, anche litigiosa, per indicare la volontà o a non infierire o a scusare
  • perdere la bussola: perdere la calma o la stabilità oppure non saper cosa fare
  • perdere la faccia: comportarsi in modo scorretto a tal punto da non poter più presentarsi dinanzi ad alcune persone per la gravità di quanto fatto e quindi perdere di prestigio pubblico
  • non perdere una battuta:


non riuscire più a trovare
riferimento ad un lutto
indica un passivo