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umanità: differenze tra le versioni

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Versione delle 08:08, 3 apr 2016

umanità f inv

  1. Sentimento etico di rispetto della specie umana in tutte le sue forme: l'infanzia, la giovinezza, la vecchiaia; e in tutti i suoi stati: la maternità, il dolore, etc. Mostrare umanità può voler dire quindi di aver rispetto della figura umana e di appartenere alla specie umana nello stesso tempo, dato che i sostantivi che delineano questi due concetti, il sentimento appunto e la specie, sono identici. L'umanità, o humanitas, è il corrispettivo etico della religiosa pietà, dove se nella seconda il timore ed il rispetto vengono imposti dall'alto da un ente supremo che ne esige direttamente o indirettamente l'osservanza, nella prima non vi è timore ma comprensione di un altro che è identico a noi, rispetto dell'altro contemporaneo al rispetto per noi stessi. Un proseguo, potremmo dire, del sentimento di pietas dell'antichità precristiana, della divinità preposta al sentimento medesimo.
u | ma | ni | tà

IPA: /umani'ta/

dal latino humanĭtas che deriva da humanus cioè "umano"

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«La guerra è sempre stata il principale divertimento dell'umanità. Gli altri divertimenti sono un surrogato della guerra.„ »
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«Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo.„ »



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