Harry S. Truman
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Harry S. Truman (1884 – 1972), trentatreesimo Presidente degli Stati Uniti d'America.
Citazioni Harry S. Truman
- Capisco il tragico significato della bomba atomica...È una responsabilità tremenda...ringraziamo Dio che essa è stata inventata da noi e non dai nostri nemici e preghiamo di poterla usare secondo la Sua volontà e per i Suoi fini.[1]
- [A proposito della guerra di Corea (giugno 1950 - luglio 1953)] Noi non siamo in guerra.
- We are not at war.[2]
- Recessione è quando il tuo vicino perde il posto; depressione è quando lo perdi tu. (da Observer, 13 aprile 1958)
- Un modo di vivere era basato sulla volontà della maggioranza e caratterizzato da libere istituzioni, governo rappresentativo, elezioni libere, garanzie per le libertà individuali, libertà di parola e di religione, libertà dall'oppressione politica. Il secondo modo di vivere basato sulla volontà di una minoranza imposta con la forza la maggioranza. Esso poggiava sul terrore e sull'oppressione, su una stampa controllata E repressa, su elezioni predeterminate e sulla soppressione delle libertà individuali.[3]
- I semi del totalitarismo trovano alimento nella miseria e nel bisogno. Essi si diffondono e crescono nella terra cattiva della povertà e della conflittualità. Essi raggiungono la massima crescita quando le speranze di un popolo in una vita migliore cessano di esistere. Dobbiamo tenere viva questa speranza. I popoli liberi dal mondo guardare a noi per cercare appoggio nella difesa delle loro libertà. Se esitiamo nella nostra funzione di guida, possiamo mettere in pericolo la pace del mondo e certamente metteremo in pericolo la prosperità della nostra nazione. Grandi responsabilità sono state poste sopra di noi dalla rapida corso degli eventi. Ho fiducia che il Congresso affronti queste responsabilità compattamente.[4]
- Oggi come negli anni Venti siamo a un punto di svolta nella storia. Le economie nazionali sono stato sconvolte dalla guerra. Ovunque il futuro e incerto. Le politiche economiche sono allo stato fluido. In questa atmosfera di dubbi e esitazioni l'elemento risolutivo sarà dato dalla qualità di leadership che gli Stati Uniti sapranno assicurare al mondo. Siamo il gigante economico del mondo. Ci piaccia o meno, la struttura delle relazioni economiche future dipenderà da noi. Il mondo è in attesa e ci guarda per vedere ciò che dovremo fare. Scegliere è nostro compito. Possiamo condurre le nazioni verso la pace economica o precipitarle nella guerra economica.[5]
- In tutto il mondo ogni paese si trova sotto pressione economica. Paesi devastati dalla guerra cercano di ricostruire le loro industrie. Il loro bisogno di effettuare nei prossimi mesi importazioni sarà superiore alla loro capacità di esportare. Perciò essi sentono la necessità di controllare rigidamente le importazioni [...]. Se questa tendenza non verrà rovesciata, il governo degli Stati uniti si troverà presto o tardi sotto pressione perché faccia uso anch'esso degli stessi strumenti, nella lotta per assicurarsi mercati di materie prime [...]. Ma questo è proprio ciò che noi abbiamo sempre cercato di evitare sin dal la fine della guerra. Non è un metodo americano. Non è la via verso la pace [...]. Il nostro popolo è unito. Esso è stato capace di comprendere le sue responsabilità. Esso è pronto ad assumere il proprio ruolo di guida. Esso è risoluto a operare per un ordineinternazionale nel quale la pace e l'ordine se non durevoli. Pace e libertà non sono raggiunte in modo facile. Non possono essere ottenute con la forza. Esse vengono dalla mutua comprensione e collaborazione, dal desiderio di condursi lealmente in tutti campi politici economici con tutte le nazioni amiche. Sia nostra volontà continuare in questa via ora e nel futuro. Se altre nazioni del mondo faranno altrettanto, sarà possibile raggiungere l'obiettivo della pace e della libertà nel mondo.[6]
Citazioni su Harry S. Truman
- Roosevelt [Franklin Delano] dimostrò che la Presidenza [degli Stati Uniti d'America] può essere un mestiere da esercitarsi vita natural durante. Truman ha dimostrato che chiunque può fare il Presidente. Eisenhower, che non v'è in realtà bisogno di un Presidente. Kennedy, che può essere pericoloso avere un Presidente...[7]
Note
- ↑ http://www.annefrank.org/it/Subsites/Cronologia/Il-dopoguerra-1945--/Il-ritorno-di-Otto/
- ↑ (EN) Dal Time del 10 luglio 1950; citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, The Experts Speak, New York, Villard, 1998, p. 128. ISBN 0-679-77806-3
- ↑ Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Editori Laterza, Roma, 2008, pp. 681-682. ISBN 978-88-420-8734-2
- ↑ Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Editori Laterza, Roma, 2008, p. 682. ISBN 978-88-420-8734-2
- ↑ Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Editori Laterza, Roma, 2008, p. 694. ISBN 978-88-420-8734-2
- ↑ Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Editori Laterza, Roma, 2008, pp. 694-695. ISBN 978-88-420-8734-2
- ↑ Dall'apologo dei magnati americani dell'acciaio durante la controversia con il Presidente John Fitzgerald Kennedy; citato in Piero Buscaroli, Una nazione in coma, Argelato (BO), Minerva Edizioni, 2013, p. 162. ISBN 978-88-7381-494-8
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