Xylanthemum
Xylanthemum Nikolai Nikolaievich Tzvelev, 1961 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Eurasian grade) e sottotribù Anthemidinae.[1][2][3]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del genere deriva dal greco antico e significa "fiore legnoso" ("xylo" = legno e "anthemum" = fiore).[4]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Nikolai Nikolaievich Tzvelev (1925-2015) nella pubblicazione " Flora URSS (Flora Unionis Rerumpublicarum Sovieticarum Socialisticarum)..." ( Fl. URSS 26: 284, 877) del 1961.[5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento. Le specie di questo genere sono perenni, con habitus di tipo subarbustivo molto legnose alla base. L'indumento può essere assente o formato da peli basifissi e/o medifissi.[6][7][8][3][9][10][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, biforcuta e ramosa (i rami sono vergati - tipo canne).
Foglie. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno. La lamina varia da tipo 1-2-pennatopartita a 1-2-pennatosetta. La parte terminale dei rami è priva di foglie.
Infiorescenza. Le sinflorescenze comprendono soprattutto capolini solitari (se le formazioni sono corimbose allora sono lasse). Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale di tipo omogamo discoide. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un lungo peduncolo sorregge un involucro, con forme da cilindriche a coniche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, a consistenza erbacea (oscuramente scariose sui margini), sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 4 a 5); la serie più esterna è la più piccola. Il ricettacolo, piatto, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono assenti;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [12]
- fiori del raggio: (solo fiori del disco) la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata/ovata; talvolta sono pubescenti; il colore è giallo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifisso che mediofisso e sono prive di appendici basali, all'apice le appendici sono lanceolato-ovoidali. Il tessuto dell'endotecio non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo (a volte il pappo può mancare). La forma degli acheni è più o meno ob-conica a sezione circolare con 5 - 6 distinte coste trasversali. Il pappo di solito è formato da una piccola coppa di squame (auricolate). Il pericarpo, glabro ma con ghiandole sessili, può contenere delle cellule mucillaginifere, mentre le sacche di resina sono generalmente assenti.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere sono distribuite in Asia occidentale.[2]
Sistematica
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][9]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Xylanthemum (insieme alla sottotribù Anthemidinae) è incluso nel clade Eurasian grade.[3].
Nella struttura interna della sottotribù si individuano due cladi. Il genere di questa voce fa parte del clade comprendente i generi Archanthemis , Tanacetum e Gonospermum.[3]
I caratteri distintivi del genere sono:[9]
- i capolini in genere sono solitari;
- l'involucro ha delle forme da cilindriche a coniche con 4 - 5 serie di brattee.
- l'apice degli acheni è formato da alcune auricole oppure da scaglie.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18 (specie poliploidi).[9]
In base all'"orologio molecolare", questo genere ha iniziato a divergere circa 2 milioni di anni fa.[16]
In precedenti trattazioni questo genere era incluso nel "Leucanthemopsis Group"[9] oppure nella sottotribù Handeliinae.[10]
Elenco delle specie
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere ha 7 specie:[2]
- Xylanthemum fisherae (Aitch. & Hemsl.) Tzvelev
- Xylanthemum gilletii (Podlech) K.Bremer & Humphries
- Xylanthemum lingulatum (Boiss.) K.Bremer & Humphries
- Xylanthemum macropodum (Hemsl. & Lace) K.Bremer & Humphries
- Xylanthemum paghmanense (Podlech) K.Bremer & Humphries
- Xylanthemum paleaceum (Podlech) Oberpr. & Vogt
- Xylanthemum pamiricum (O.Hoffm.) Tzvelev
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 14 settembre 2024.
- ^ a b c d Oberprieler et al. 2022
- ^ David Gledhill 2008, p. 409
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 14 settembre 2024.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
- ^ a b Judd 2007, pag.517
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 368.
- ^ a b c Funk & Susanna, pag. 646.
- ^ eFloras - Flora of Pakistan, su efloras.org. URL consultato il 14 settembre 2024.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Introducion to the Anthemideae (PDF), su compositae.org. URL consultato il 16 agosto 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Christoph Oberprieler; Alisha Töpfer; Marco Dorfner; Miriam Stock; Robert Vogt, An updated subtribal classification of Compositae tribe Anthemideae based on extended phylogenetic reconstructions, in Willdenowia, vol. 52, n. 1, 2022, pp. 117-149.
- David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Xylanthemum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Xylanthemum Royal Botanic Gardens KEW - Database